Nome prodotto: Temple Audio Bantam Gold
Produttore: Temple Audio - UK
Costo: 179 UKP. (il prezzo può variare)
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Aprile 2011
Traduttore: Alberto Petrucciani
Sento qualcuno che dice: "Oh no - un'altra recensione di un amplificatore in classe T"? Beh, sì e no. Il Temple Audio Bantam Gold è un altro piccolo amplificatore basato su un chip in classe D. Il chip, in questo caso, non è però prodotto da Tripath. Al contrario, Analogue Devices ha fornito il circuito integrato su cui il Bantam è costruito, potremmo quindi forse chiamarlo amplificatore in classe AD? Alla Temple Audio lo definiscono come amplificatore in classe D e ci tengono a sottolineare che si tratta di un'applicazione di questa tecnologia molto più moderna di quella offerta dai chip in classe T.
Ciò che risulta familiare nel Bantam è la sua dimensione compatta, simile a quella di molti altri amplificatori in classe D. Si tratta di un piccolo apparecchio molto solido, in alluminio lavorato a controllo numerico, più piatto e largo di quelli in stile Hammond con cui sono costruiti molti amplificatori del genere. Avendo tale forma è anche più stabile una volta collegato a tutti i cavi. La rifinitura è in un pregevole nero lucido e i connettori (Neutrik) sono di buona qualità. Non ci sono LED blu accecanti, quando il Bantam è acceso, il pulsante è, invece, circondato da una tenue luce blu. Sempre grazie alla maggiore ampiezza ci sono meno problemi nelle connessioni. Tuttavia, volendo cambiare l'alimentazione, è difficoltoso estrarre e reinfilare il connettore con i cavi di segnale connessi. Per la maggior parte dei possessori questo non sarà un grande problema, come e non lo è stato per me: non è materialmente possibile avere più spazio in questi contenitori minuscoli, è piuttosto un avvertimento per tweaker compulsivi e altri recensori.
Temple Audio ha pubblicato la scheda tecnica del Bantam Gold nel proprio sito web, perciò qui riporterò solalmente una breve descrizione. All'interno il chip AD ADAU1592 è fissato a un circuito stampato dorato di tipo militare. In effetti il Bantam Gold è stato concepito come dispositivo hi-fi di alta di qualità piuttosto che come oggetto costruito nella massima economia. Questo è un fattore da tenere a mente se si considera il costo, anche in relazione al fatto che è costruito in Inghilterra e non nell'estremo oriente. In fin dei conti non c' è niente di disprezzabile in questo attraente piccolo amplificatore, ma come suona?
Ho concesso al Bantam Gold un paio di giorni di rodaggio. Temple Audio suggerisce semplicemente di lasciarlo acceso, e così ho fatto durante la notte. Durante il giorno, per maggior sicurezza, ho preferito lasciarlo suonare musica. Vale la pena di rilevare l'assoluta assenza di rumori fastidiosi provenienti dai diffusori durante l'accensione/spegnimento del Bantam (grazie a una funzione del chip AD). Per l'ascolto ho usato un DAC USB di alta qualità e i miei diffusori Mordaunt Short Pageant II modificati, che hanno una sensibilità stimata di 96 db/1m prodotti da 6,5 V RMS. Attualmente sono molto più comuni sensibilità stimate a 2,83 V, e ciò porrebbe i diffusori Pageant attorno agli 89 dB/1m. Se queste cifre non hanno per voi alcun significato, allora, più semplicemente, dirò che i Pageant hanno una sensibilità appena più alta della media e quindi, a una data potenza, produrranno un maggior volume sonoro.
Accenno a quanto sopra perché il Bantam Gold ha un guadagno relativamente basso. Secondo gli accoppiamenti (sorgente e diffusori) e secondo il materiale suonato, potrebbe non produrre un volume sonoro sufficiente. Così Temple Audio ha fornito uno strumento per ottenere un guadagno maggiore che aumenta in modo significativo il livello del volume (+ 18 dB). Il compromesso è che la qualità sonora risulta leggermente migliore con il guadagno più basso. Per fare questa modifica occorre tenere premuto il pulsante di accensione, quando la luce lampeggia si rilascia il pulsante e l'amplificatore è in modalità alto guadagno. Si tratta di una soluzione molto elegante, ma forse un semplice commutatore posto sul retro avrebbe generato meno confusione.
Anche dopo un considerevole periodo di rodaggio, mi sono ritrovato a cambiare opinione sul Bantam un paio di volte nei primi giorni di ascolto. Tuttavia alla fine si è stabilizzato e ho iniziato ad apprezzarne il suono sempre di più. Temple Audio ha in catalogo il proprio amplificatore in classe T (basato sul chip Tripath), e il Bantam Gold è chiaramente diretto allo stesso mercato. Perciò la cosa ovvia da fare era prendere un amplificatore in classe T e fare un confronto. Ho scelto il rispettato Trends TA 10.2 (quasi identico al TA 10.2P, che ho recensito in ottobre 2009, ma con un potenziometro). Lucio inoltre ha recensito il TA 10.1 e siamo entrambi dell'idea che sia uno dei migliori amplificatori in classe T.
Bene, il confronto è stato molto interessante. Il Trends TA 10.2 suona più leggero e arioso del Bantam. Il Bantam ha una tonalità leggermente più scura ma un suono complessivo più solido. L'espressione che ho annotato all'inizio dell'ascolto è "più maturo". Non ci sono assolutamente problemi a distinguerli, il suono è piuttosto diverso. Il Bantam suona più simile agli amplificatori in classe T Virtue che lavorano con tensioni superiori (24-30 V), ma senza la maggior potenza d'uscita di cui godono tali amplificatori grazie alla alimentazione più sostanziosa. Ciò che avrete dal Bantam, con maggiore evidenza nella modalità a basso guadagno, è una sorprendente levigatezza e un'ovvia assenza di grana. Anche il basso è più solido e di maggior sostanza di quello del TA 10.2. Sebbene entrambi gli amplificatori abbiano un'immagine eccellente, la maggiore solidità nella presentazione del Bantam rende musicisti e strumenti più reali, più fisici che eterei, se preferite. Ho percepito una maggiore profondità del soundstage con il Bantam Gold perché gli elementi posti dietro risultavano più tangibili.
Quando ho collegato il Bantam al DAC USB che uso di solito, ho sentito la necessità di scegliere l'opzione a guadagno maggiore. Con i lettori CD Virtue Piano, o ONIX CD 10, l'opzione a guadagno minore è risultata invece essere sufficiente. Utilizzando il guadagno alto la qualità sonora, come Temple Audio onestamente ammette, non è altrettanto buona ma è ancora notevole e, pur mantenendo tutti i vantaggi sul TA 10.2, rivela levigatezza e assenza di grana lievemente inferiori a quelle ottenute nella modalità basso guadagno. Non ci sono tanti altri modi per dirlo, se volete l'eccellente qualità sonora di un amplificatore in classe T ma con più "maturità", il Bantam è ciò che il dottore consiglia.
Il Bantam Gold suona benissimo con il suo alimentatore switching, ma ho voluto provarlo con un'alimentazione lineare. Avendo l'alimentatore Trends PW-10 a disposizione, l'ho collegato al Bantam. L'alimentatore PW-10 lavora perfettamente con l'amplificatore Trends 10.2 e, confrontandolo con quello in dotazione, ho preferito anche il suono ottenuto con il Bantam. Ho provato la mia alimentazione lineare (regolata) a 12 V al posto di quella Trends e anche questa si adattava perfettamente, producendo un suono un poco più "scuro" di quello ottenuto con il PW-10. Come ho già affermato, l'utilizzo di un alimentatore lineare al posto di quello switching in dotazione, in questi amplificatori in classe D, spesso dipende dai gusti e dal budget a disposizione, ma dopo aver usato per un paio di giorni il Bantam con l'alimentatore lineare a 12 V, darei il mio voto a quest'ultimo, e lo raccomanderei ai possessori del Bantam Gold in cerca di futuri upgrade. Il suono si mantiene assolutamente chiaro e preciso, il basso è sempre presente come qualità e quantità, emerge però una maggiore raffinatezza. Ciò, inoltre, conferma la mia opinione sul fatto che il Bantam sia un ottimo piccolo-grande amplificatore!
A questo proposito, occorre rilevare che il Bantam Gold può utilizzare alimentatori fino a 15 V. Con 15 V avrete più potenza, diciamo 25 W, mentre con un alimentatore da 12 V arriverete a 15 W. In pratica, però, ai comuni livelli di ascolto, il Bantam suonerà allo stesso modo. Inoltre la potenza di uscita non dovrebbe essere confusa con il guadagno di un amplificatore. In altri termini, il vostro impianto non suonerà più forte con un'alimentazione da 15 V. L'unico vero motivo per giustificarne l'uso è che i vostri diffusori costituiscano un carico veramente difficile.
Basandomi sulla passata esperienza con questo tipo di amplificatori, ho provato anche ad aggiungere uno stadio valvolare al circuito. Ho usato il mio pre-amplificatore autocostruito (che monta valvole 5687), e ho ripreso il DAC USB KingRex UD-10. Con un certo guadagno nel buffer, sono riuscito a ottenere dall'impianto un volume sufficiente anche lasciando il Bantam regolato sul guadagno minore. Sebbene questa sia una combinazione sorprendente, non penso che il Bantam Gold necessiti di uno stadio a valvole, come, del resto, gli altri amplificatori in classe D con cui ho fatto tale prova. Tuttavia, trae beneficio dal guadgno maggiore dello stadio a valvole, permettendo l'uso della regolazione a basso guadagno con quasi ogni sorgente.
In conclusione, il Bantam Gold è un formidabile piccolo amplificatore e, secondo me, un reale passo avanti rispetto agli amplificatori basati sul chip Tripath a basso voltaggio (12 V). Esprime un suono più maturo, ricco e solido, e soprattutto più soddisfacente, pur mantenendo eccellente chiarezza, timing e così via, come ci si aspetta dalle amplificazioni in classe T. Ha un costo considerevolmente più elevato dei suoi rivali quali il Trends TA 10 ma, credetemi, suona anche molto meglio. Da tenere presente è anche l'eccellente qualità costruttiva e il fatto che sia fabbricato in Inghilterra e non in Cina.
Spero di non aver dato l'impressione di considerare l'alimentazione lineare, o lo stadio a valvole, indispensabili. Il Bantam suonerà benissimo così come è, con il suo alimentatore switching in dotazione, ma è abbastanza buono da giustificare un upgrade quando sarete pronti per provarlo. Perciò, per chi si preoccupa dell'imminente scomparsa del chip Tripath, sembra che sia in arrivo un valido sostituto. Notizia ancora migliore, ciò che ho sentito ascoltando il Bantam Gold mi induce a pensare che il chip AD abbia potenzialità ancora maggiori! Se già avete provato un amplificatore in classe T da 12 V, e avete pensato che non faccia per voi, non escludete il Bantam Gold. Se cercate un amplificatore di dimensioni compatte che suoni come un grande (cioè completo) amplificatore, non credo che sarete delusi da questo piccolo esempio di classe D. Infatti, più ascolto il Bantam Gold e più me ne innamoro!
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