Prodotto: amplificatore integrato Consonance Cyber 100s signature
Costo (appr.): 2300 € con le Shuguang 300B;
TJ meshplate 300B: 650 € per quattro (leggete il testo)
Cavo di potenza Ella baby: 200 € (1m); 225 € (2m)
Cavi di connessione Billie: 200 €
Fornitore: Alium Audio - UK
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Pubblicato: Maggio, 2006
Traduttore: Roberto D'Agosta
Ancora un'altra elettronica proveniente dalla Cina: la Consonance (anche nota ai lettori come Opera Audio) rilascia nuovi prodotti con lo stesso ritmo della Musical Fidelity. Le filosofie costruttive della Consonance non sembrano rifarsi ad un particolare credo come, per esempio, single-ended, push-pull o stato
solido, perché tutte queste idee progettuali appaiono nei loro
prodotti in qualche modo. La rappresentante nel Regno Unito della
Consonance è la Alium
Audio, nome che in realtà cela Ian Large
[+44(0)1273325901] e Peter Richards [+44(0)1273 608332].
Inoltre la Consonance è largamente presente in Europa e due dei
suoi amplificatori sono già passati per le orecchie di Lucio e un altro per quelle
di Stefano, mentre Hartmut
è stato impegnato nell'ascolto del rivale cinese della
Consonance, la Minimax.
Specifiche tecniche
Ian Large è un entusiasta promotore dei prodotti Consonance perché ritiene che siano dei buoni prodotti con qualche indizio di high-end ad un prezzo ragionevole. La recente rivalutazione della moneta cinese ha avuto un modesto impatto sui prezzi nel Regno Unito, ma un recente cambiamento nella politica della Consonance riguardo le opzioni sulle valvole implica che le recensioni pubblicate di recente su alcune riviste di cellulosa siano ormai sorpassate. Gli amplificatori Consonance adesso montano come standard le valvole di potenza Shuguang e se volete usare le TJ meshplate dovete fare un ordine separato. Questo spinge il prezzo complessivo di un amplificatore Cyber 100s signature (si, tutto in lettere minuscole) equipaggiato con le TJ meshplate fino a £2035 (3000 €) sfondando la magica soglia delle duemila sterline e quindi alzando il livello dello scontro con gli altri concorrenti.
Ian è arrivato a casa mia con questo amplificatore, un cavo di segnale, un cavo di connessione (Billie da 200 €) e un sintonizzatore. Ha portato anche il mastodontico lettore CD da 14kg Droplet, ma purtroppo non c'era spazio per quella bestia nel mio sistema per cui è finito recensito da Geoff.
Vi ho già raccontato di quanto Ian creda nei prodotti
Consonance ed affermi chiaramente che è disposto a qualsiasi
confronto. I cavi di alimentazione da un metro Ella Baby aggiungono altri 200
€ (2 metri costano 225 €) al pacchetto complessivo portando
il prezzo complessivo a 3250 €. Ian inoltre suggerisce di usare anche
alcune valvole NOS (new-old stock, valvole nuove ma di vecchia
costruzione, n.d.t.) come valvole di ingresso e driver. Non ho
perciò alcuna remora a confrontare il Cyber 100s
signature con due seri contendenti:
Due mostri molto diversi che forniscono esperienze d'ascolto differenti. Come si comporterà il Consonance push-pull 300B in classe A al loro cospetto?
Per una settimana ho ascoltato solamente il
Consonance equipaggiato con le Meshplate, valvole che a detta
di Ian avevano già fatto parte del rodaggio. Ho quindi messo al lavoro
le nuove Shuguang e le ho lasciate suonare per una settimana,
alimentandole principalmente col sintonizzatore Consonance. Le
prime impressioni che ho avuto sono state positive con entrambe le
configurazioni ed ad ogni modo la topologia push-pull dello stadio
d'uscita minimizza le differenze tra le varie marche e modelli delle
valvole. Lo schema "push-pull" è uno stadio d'uscita
simmetrico in un cui una o più coppie di valvole (o transistor)
lavorano contemporaneamente, ma sfasate una con l'altra.
In un amplificatore push-pull in classe A nessuna fase del dispositivo
d'uscita raggiunge mai lo zero sia sulla mesh che sul plate per cui la
distorsione dovuta al crossover non è un problema. Il Krell KSA50 è
un esempio di un amplificatore a transistor in configurazione
push-pull in classe A. Poiché le valvole d'uscita lavorano in
opposizione di fase tendono a cancellare le distorsioni dovute alle
armoniche pari (ho scritto "tendono" perché non esistono due
valvole perfettamente identiche) e sono proprio le distorsioni dovute alle armoniche
pari (specialmente la seconda armonica) che danno alle
valvole quel loro caratteristico calore e la loro colorazione eufonica. Per
cui operare in configurazione push-pull dovrebbe ridurre il
caratteristico suono nel midrange del famoso triodo 300B. Questo punto
meriterà attenta considerazione dopo aver preso un po' di
familiarità con questo amplificatore.
L'amplificatore viene fornito di un ordinato e,
all'apparenza, solido telecomando di alluminio che è adatto alla mano
e permette di selezionare l'ingresso e regolare il volume attraverso
una manopola del volume motorizzata che gira anche abbastanza bene
manualmente. L'aspetto esteriore è buono con quelle belle strisce di legno di
ciliegio, marchio di fabbrica della Consonance sopra il trasformatore e
l'ordinata disposizione della cristalleria:
Mi è stato dato anche un diagramma del circuito e si può notare che
il feedback globale è preso dal trasformatore d'uscita, quindi
includendo quest'ultimo nel loop di feedback e perciò abbassando
allo stesso tempo l'impedenza d'uscita e la distorsione. Si può anche
notare del feedback locale attorno allo stadio d'ingresso
"phase-splitter". Non prendo posizione a priori pro o contro il feedback,
solo il suono può essere arbitro in questa disputa.
Gli alimentatori di corrente sono formati da ponti
diodici a stato solido. L'uscita di questi ponti viene ripulita da un
adeguato filtro Pi condensatore-induttanza-condensatore (CLC)
piuttosto che l'alternativa a bassa resa
condensatore-resistore-condensatore (CRC). Il filtro CLC dovrebbe
fornire una migliore regolazione e una minore impedenza della sorgente
portando quindi ad una migliore dinamica e ad un basso più regolato,
mentre tutto il resto rimane uguale. Gli scalda-valvole sono tutti
alimentati in corrente alternata. Questi tendono a suonare in maniera
più musicale rispetto a quelli basati sugli integrati lm317
alimentati a corrente continua.
Trovo il posizionamento delle valvole di fronte ai
trasformatori molto più attraente che l'ordine inverso che fa la sua
apparizione in alcuni dei modelli che Lucio ha testato. Viene fornita
anche una copertura di metallo per coloro i quali hanno dei familiari
così furbi da andare a toccare qualcosa di estremamente caldo
andandosi a scottare. Questa copertura però viene fornita con delle
irritanti viti invece che i più eleganti Prima Luna... non ho mai
usato questo coperchio! Le rifiniture sono buone quindi le prime
impressioni estetiche sono favorevoli.
Il Consonance Cyber 100s signature suona bene. Il passo, il ritmo ed il senso del tempo rimangono intatti: non
vi farà ballare come farebbe un Naim, ma non è pomposo come alcuni
componenti high-end. Come si spera le qualità musicali sono tutte
presenti. Sembra che gli strumenti abbiano il loro timbro naturale
senza alcuna enfasi solo su alcuni dettagli della
performance o sulla banda di frequenza. Qualche amplificatore infatti
tende a favorire alcune parti dello spettro, come le basse frequenze
o l'abbacinante mid-range, mentre questo amplificatore sembra avere
una presentazione bilanciata.
Questo fa si che l'illusoria riproduzione del
palcoscenico sia posizionata nell'area dietro il piano dei
diffusori. Una gamma medio-alta troppo spinta (la manopola "presence"
sugli amplificatori per chitarra) tende a spingere la presentazione
in avanti verso l'ascoltatore, mentre un buco nel midrange (come
succede spesso con i suonatori di basso) muove tutta la prospettiva
indietro. Una buona profondità del palcoscenico dipende da una
risposta piatta e da minimi spostamenti di fase (spesso un problema
quando si bilanciano gli obiettivi progettuali dei trasformatori
d'uscita e si accoppiano condensatori con la larghezza di banda del
feedback). Il Cyber 100s fa tutto chiaramente bene: c'è una
ben definita e consistente impressione di profondità e una qualche
illusione anche di altezza. L'immagine ad altissima risoluzione ("pin point") non
esiste nella vita reale per cui non tenterò di dirvi come questo
amplificatore tenti di illudervi in questo senso.
Gli amplificatori valvolari sono spesso criticati
per il loro modo di gestire le ottave più basse. Il Cyber 100s
riesce a suonare caldo e, allo stesso tempo, ben accordato senza
quella noiosa enfasi sui violoncelli. Il violoncelli "pizzicati"
non suonano fuori controllo e slabbrati come fanno invece con alcuni
amplificatori single-ended. Risulta utile usare le connessioni a 4 Ohm
perché molti dei diffusori nominali a 8 Ohm in realtà rispondono per
gran parte della banda a 6 Ohm e ogni tanto affondano anche fino a 3
Ohm (anche se questo non è compatibile con gli standard che
definiscono gli 8 Ohm) nella regione della curva di impedenza tra il
picco risonante del basso e la salita dell'induttanza verso la
frequenza di crossover. Basso e batteria non sono così strettamente
definiti come nei progetti in classe AB a transistor. Se volete che il
basso vi entri nello stomaco, dovete andare a cercare nel silicio
invece che nel vetro. Il basso c'è tutto ed è molto buono e sono
certo che se gli connetto il mio basso, si lamenteranno di certo prima
i coni dei miei diffusori che questo amplificatore. Non possiede il
basso attivo triamplificato del Naim, ma stiamo ascoltando un
amplificatore integrato da 3000 € con valvole 300B e non transistor
bipolari.
Dall'altra parte dello spettro non è così caldo o
dolce come un progetto single-ended con valvole 300B, ma ha quello
splendore e chiarezza che tendono ad accompagnare i
triodi. Probabilmente in quest'area si rilevano i limiti di budget in
confronto ai suoi concorrenti più costosi, ma in questa fascia di
prezzo è probabilmente equivalente agli altri progetti
push-pull.
Le frequenze intermedie rappresentano il punto forte delle
300B. Questo triodo riscaldato direttamente (non viene fornito un
catodo riscaldatore separato e non esistono triodi riscaldati
indirettamente) spartisce insieme all'altro adorevole ma meno
potente triodo riscaldato direttamente, il 2A3, il
giudizio di essere il non plus
ultra dei maghi del midrange. Il circuito push-pull riduce
questa magia? Non abbastanza da perderci il sonno: la riproduzione
delle voci (dai bassi di John Lee Hooker e Keb Mo fino agli
acuti di Flora Purim e Joni Mitchell) è semplicemente
sublime. Di certo il mio ultraraffinato kit autocostruito
single-ended 300B fornito con le genuine Western Electric 300B NOS,
le Brimar 6SN7 nere e le NEC 6BX7 fa un po' di più... ma solo
le parti vi costerebbero più del doppio del prezzo del Cyber
100s.
Il Consonance Cyber 100 signature come
tutti gli amplificatori valvolari è sensibile alla superficie su cui
è appoggiato. Come molte elettroniche valvolari che ho testato, si
comporta in maniera molto più musicale quando è sistemato sopra una
piattaforma ERAUDIO
space harmoniser appoggiata su delle punte di acciaio sui miei
ripiani pieni di sabbia. Se poggiato su un ripiano convenzionale suona meglio sui Brightstar Isonodes che
sui suoi piedini di plastica. Provate qualsiasi alternativa avete a
disposizione e ricordate che questi tentativi daranno più
risultati dell'acquisto di un cavo d'alta moda invece di un cavo di
fascia media.
Il Suono della musica
Come prima cosa ho usato i miei Rogers Studio 1 da 90 db a 2,83 V (8 Ohm nominali) senza nessuna
difficoltà (più bassa impedenza 6 Ohm). Questi diffusori suonano
in maniera molto più definita quando sono connessi all'uscita a 4
Ohm. Il Consonance Cyber 100s ha la selezione
dell'impedenza montata sul pannello posteriore e questo permette una
rapida scelta. Questo costa al costruttore solo un paio di
prese in più per cui ogni amplificatore accoppiato ad un
trasformatore dovrebbe esserne equipaggiato. Usare l'uscita a 4 Ohm
dà migliori risultati con molti amplificatori push-pull (si, anche
gli stadi di uscita a tetrodi ultralineari) e ho sempre messo
alla provato questa opzione da quando, da ragazzo, mi fu suggerita con il mio
vecchio Quad II. L'unica controindicazione è la ridotta potenza
massima prima del clipping, ma anche il clipping sarà un fenomeno
molto più sotto controllo con un migliore adattamento delle
impedenze. Se usate un amplificatore valvolare con trasformatori
secondari selezionabili vi suggerisco fortemente di tentare le
possibili alternative mentre state ascoltando musica con un
basso molto profondo.
Un cambiamento nella mia nuova più larga stanza d'ascolto e diffusori ad alta efficienza (i Magna Acoustica) hanno messo in luce le qualità del Cyber 100s. La tonalità dinamica (intendo l'equivalente audio della tonalità nella fotografia) è abbastanza buona, ma non arriva alle punte degli amplificatori single-ended. Le voci rimangono il punto più forte ma di certo questo progetto push-pull si comporta molto meglio con i pezzi di grandi orchestre rispetto a molti progetti single-ended.
Dopo la lunga esposizione al Consonance, tornare ad ascoltare il SET300B mette in luce molte differenze. L'amplificatore single-ended ha una presentazione musicale molto più semplice da seguire, non perché perda qualcosa ma perché gestisce qualsiasi cosa con consumata facilità. Cerco sempre di evitare il fiorito linguaggio di alcune rivisticole la cui prosa equivale quella dei degustatori di vini, ma spesso risulta difficile descrivere queste differenze senza infilarsi in quelle profondità letterarie. Le differenze non sono piccole in termini assoluti, ma sono abbastanza elusive da descrivere.
Sia il Consonance push-pull che il mio single-ended mettono in scena una versione credibile della realtà musicale: entrambi sono accurati in maniera ragionevole, per un impianto audio al primo gradino dell'high-end. Il Consonance rappresenta l'estremità "magra" della gamma dell'esperienza triodica: di certo un opzione "low-fat" rispetto al mio Assemblage modificato. Quest'ultimo ha un corpo più pieno ma bevibile tutto con la stessa velocità, con un buon finale... Vi avevo avvisato che il linguaggio enologico sta diventando il modello anche per il giornalismo audio! Il SET garantisce delle alte frequenze più pulite e trasparenti: ritengo che una più uniforme performance dei trasformatori d'uscita potrebbe spiegarne la ragione (il vetro sta lì solo per guidare il ferro). Il mio 4Wpc SET modificato in casa ha la stessa proprietà e so che i trasformatori d'uscita sono migliori di quanto prescritto e l'eliminazione di ogni feedback globale ha migliorato ancora di più il progetto iniziale.
Il Consonance Cyber 100s è un amplificatore integrato da 22W telecomandato del costo di 3000 € con queste valvole d'uscita e cavo principale. Lo sto confrontando con degli amplificatori di potenza regolati sui miei gusti e le cui parti costano 750 € (SET da 4W), 1050 € (il push-pull a stato solido da 100 Wpc), 3000 € (SET300B modificato) e che comunque richiedono un preamplificatore per funzionare. All'apparenza sembra che i miei amplificatori siano usciti dalla mia personale fucina mentre il Consonance Cyber 100s miscela legno di Ciliegio e alluminio lavorato. Voi spendete il vostro denaro e quindi potete scegliere!
Le valvole originali fornite con l'amplificatore sono delle copie abbastanza convincenti delle Western Electric 300B. Un secondo getto e una piccola differenza nella configurazione di montaggio è tutto quello che si vede ad occhio nudo.
Le impressioni iniziali sulle differenze tra le due marche di valvole sono state confermate quando sono tornato alle TJ meshplate 300B, dopo aver passato due settimane con il set Cinese 300B. Dopo essermi sistemato per bene per un serio ascolto, le TJ mi hanno offerto un immediato guadagno nella presentazione più naturale dei timbri vocali e degli strumenti. La voce e la chitarra di Keb Mo suonano in maniera più realistica. Il ritmo ed il passo non sono toccati. Il palcoscenico ne guadagna in ogni dimensione e sembra più convincente.
L'unico aspetto negativo è una leggera perdita di un po' d'informazione nel transiente e una minore potenza dello snare drum (indipendemente se stiate usando l'uscita a 4 Ohm o a 8 Ohm). Il basso sembra più caldo e fluido ma anche leggermente gonfio e un po' meno definito. Un'utile analogia potrebbe essere notare che le valvole cinesi hanno quel suono "punchy" ma al tempo stesso slavato degli alimentatori di potenza regolati che deve essere confrontato con il suono più caldo e morbido ma più musicalmente fluido dei grandi incontrollati alimentatori di potenza (queste differenze saltano immediatamente agli occhi giocando con i progetti di circuiti a transistor bipolari).
La differenza è più grande di quella ottenuta con un serio upgrade
dei cavi in una simile fascia di prezzo ma al tempo stesso non così
rilevante come un buon isolamento dalle vibrazioni dello stesso
costo. Il circuito push-pull riduce l'efficacia della rotazione
delle valvole poiché, come notato precedentemente, questo
progetto tende a cancellare la distorsione indotta dalle armoniche
pari. Le valvole non sono mai perfettamente identiche per cui questa
cancellazione non sarà mai completa ma il carattere dominante di ogni
valvola tende ad essere determinato dagli artefatti della distorsione
dovuta alla armoniche pari, specialmente la seconda armonica. Questa
armonica è anche quella più efficacemente cancellata dal circuito
push-pull e questo spiega perché, a parità di valvole, gli
amplificatori single-ended mostrano molto di più il carattere cremoso
e regolare delle valvole rispetto agli amplificatori push-pull. Una
scelta accurata delle valvole è quindi meno ovvia con i progetti
push-pull.
Spinto dalla curiosità ho provato una coppia di TJ
meshplate con il mio SET300B per evidenziare le differenze a confronto
con il push-pull. Le TJ sembrano molto più "microfoniche" rispetto
alle Western Electric: le TJ trillano a più alte frequenze e molto
più a lungo ma le reali differenze musicali sono più sottili. Lo
snare drum di Waiting for Columbus di Little Feat suona
in maniera più netta con le TJ ma i tipici snare drum suonano in
maniera più chiara con le WE. Le WE suonano più calde e piene. Il
ritmo delle WE è più consistente e sembra avere un leggero maggior
guadagno. Le TJ hanno un midrange ben posizionato ma il senso del tempo
alle alte frequenze non eguaglia quello delle WE. Ma quattro TJ
costano meno di una coppia di Western Electric e sono abbastanza
buone.
Anche a quel prezzo, la TJ meshplate non è certo regalata costando 650 € per un set da quattro, e in termini di piacere disponibile per quella quantità di denaro, mi aspetto che 50 dischi o cd a medio prezzo siano una spesa migliore. Ma non spenderei mai 650 € per un cavo di connessione come invece qualcuno fa, per cui chi sono io per giudicare? Di certo le TJ 300B sarebbero una spesa migliore del cavo d'alta moda, per cui a voi la scelta!
Parlando a proposito di cavi, ho usato durante questo test il cavo d'alimentazione Consonance Ella Baby. Immagino infatti che molti lettori compreranno questo cavo a 200 € insieme al loro amplificatore per cui mi sembra una buona approssimazione del sistema che ascolterete. Non possiedo un cavo d'alimentazione dello stesso valore, ma il mio cavo autocostruito ha prodotto dei risultati abbastanza simili.
La moda tra i cavi cinesi sembra andare verso fili di diametro simile a quello di un cavo da ormeggio. Lo Shanling CDT100 vi arriva con un pezzo di cavo di diametro simile, ma lo Shanling (che però è gratis) non è in realtà molto buono e viene facilmente battuto da qualsiasi alternativa sul mercato. Il cavo Consonance, ad un costo aggiuntivo, vuole essere un'alternativa per tutti i prodotti Consonance ed anche per i prodotti di altri costruttori. La versione per il Regno Unito ha una massiccia presa Clipsal da 13A trasparente, e un connettore da 10A IEC all'altro capo. Inoltre è fornito di un cavetto di 25 cm connesso ad una presa a coccodrillo che vi permette di attaccarvi alla presa di terra dello chassis in modo da ridurre il rumore di fondo. Un'interessante idea. L'Ella Baby mette in mostra i suoi pregi con il Cyber 100s, ma siccome non faccio recensioni di cavi, non vi dirò come funziona con gli altri apparecchi. Con il Cyber 100s questo cavo ha lo stesso PRaT (pace, rhythm and timing) di un cavo di alto livello ma un minore rumore di fondo accoppiato ad una migliore ricostruzione dell'ambiente. Questo cavo ha eguagliato sotto ogni aspetto il mio super-cavo costruito a mano.
Durante il soggiorno del Cyber 100s nel mio sistema un mio amico musicista è venuto a trovarmi. Lui suona il violino (stile Cafe de Paris), ma ascolta molti ritmi di ballo ed è arrivato con l'ultimo disco di Talvin Singh. Durante l'ascolto non era molto contento della presentazione ritmica e ha infilato un altro dei suoi cd nel mio modificatissimo Rotel RCD965 BX. Continuava a sentire che qualcosa mancava quindi abbiamo messo al lavoro il mostro in classe AB push-pull da 100wpc. Adesso il mio amico era contento e io ho avuto modo di ascoltare cosa manca nel Consonance Cyber 100 signature. Mentre il Consonance è stato capace di tratteggiare i ritmi di Keb Mo e Billie Holiday e abilmente gestire il senso del tempo di Walk on the Wild Side, non può gestire il beat dirompente di alcune moderne produzioni. Sospetto che il mio amico sia più un fan dei Naim che un amante delle valvole.
Passando al vinile, ho provato l'ultima presentazione della Future Sound of London (FSOL) di The Amorphous Androgynous Alice in Ultraland prodotta in vinile dalla EMI Harvest. Questo potrebbe essere un acquisto rischioso perché il peggiore vinile che io abbia mai posseduto sono state sei copie consecutive di Wish you where here dei Pink Floyd, comprato la settimana in cui fu messo in vendita e regolarmente cambiato la settimana successiva. Fu solo quando riuscii a comprare una economica versione d'importazione un paio d'anni dopo che potei finalmente ascoltare quell'album. L'incisione FSOL è buona ma è la musica che è stata una sorpresa questa volta. Diversamente dal mio ultimo acquisto di un disco FSOL, far-out son of lung and the ramblings of a madman, questo disco suona come le auto-indulgenti improvvisazioni dei The Enid o dei Tangerine Dream! Speravo in qualche letale pezzo di batteria sincopato per testare per benino il ritmo ed il senso del tempo di questo amplificatore in condizioni abbastanza difficili. Invece è divenuto un test della capacità del Consonance di svelare e seguire le dense trame musicali. Di certo il Consonance eccelle in questo, e quasi eguaglia il mio single-ended 300B.
Una copia "rimasterizzata digitalmente per gli stereo compatibili" del The Legend of Billie Holiday comprato per un paio di sterline potrebbe non far prevedere nulla di buono nel contesto dell'hi-fi. Questo però corrisponderebbe a sottostimare di molto il potere della voce della Holiday. Quella voce che si staglia contro i rumori di fondo di fumosi night-club per toccare i cuori di chi l'ascolta. Qui il single-ended 300B ha un certo margine per la sua ricchezza nelle voci, ma il Consonance arriva abbastanza vicino. E ricordatevi che il Consonance è un amplificatore integrato mentre il SET è un amplificatore di potenza dedicato.
Nella sua forma originale di 2400 € il Consonance Cyber 100 signature è un eccellente acquisto, che prosegue il trend attuale dell'audio cinese a basso costo ed alto valore. Questo amplificatore suggerisce molte delle qualità high-end e queste diventano molte più chiare qualora il cammino di upgrade che passa per il cavo di alimentazione Ella Baby e le valvole TJ Meshplate venga percorso dall'orgoglioso possessore.
Gli attributi "flat earth" appaiono ogni tanto e il passo ed il ritmo dipendono troppo dalla musica che viene suonata per accontentare tutti quelli che sono stati felici con un grosso amplificatore a stato solido con una buona sezione di alimentazione. Questo non è di certo un amplificatore per dei diffusori affamati di potenza, ma non è una novità tra gli amplificatori a triodi riscaldati direttamente. Anche i mostri push-pull ad alta potenza a triodi direttamente riscaldati che usano grosse valvole trasmettitrici nei loro stadi uscita non lavorano bene con curve di impedenza molto pendenti specialmente quelle che saltano da induttive a capacitive in un'ottava. L'accordo perfetto va ricercato tra quei diffusori con una sensibilità maggiore ai 92dB.
Quello che questo amplificatore offre è il doppio della potenza rispetto al 300B single-ended. Un'offerta ad un costo molto più basso della maggioranza degli altri concorrenti SET. Anche se non è l'ultima parola in termini di raffinamento e calore dei triodi a riscaldamento diretto, a solo 2400 € mi sembra un buon acquisto. Vi arriva molto ben rifinito con la struttura esterna in alluminio lavorato e smorzata dalle strisce di legno di Ciliegio. Quei lettori che si destreggiano con il saldatore si divertiranno a giocare con questo amplificatore così come è adesso per circa un anno, poi inizieranno a provare diverse valvole, cambieranno i componenti passivi, giocheranno con l'ammontare e la banda del feedback ecc, ecc dopo aver rivolto la propria attenzione ad un buon isolamento dalle vibrazioni.
Per quelli di noi felici di smontare metà dei pezzi e gradualmente modificarla con i componenti passivi di proprio gusto, il solo hardware vale il prezzo pagato. I trasformatori sono sufficienti per il lavoro che devono fare, le basi ceramiche delle valvole 300B sembrano buone, molti condensatori non devono essere cambiati. Ore di divertimento possono essere passate a cambiare le valvole, il feedback locale o ad eliminare il feedback globale. E quello che vi arriva non è che sia un pessimo strumento.
Il Consonance Cyber 100s è un amplificatore integrato con telecomando da 22W che costa 3000 € e regge il confronto con qualsiasi cosa con simili potenza e prezzo. Il Consonance è anche un amplificatore con valvole scaldate direttamente e spinge molto al di sopra il suo peso. Ha il look dell'high-end, suona abbastanza bene, ma ha il prezzo di un kit di montaggio.
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