Prodotto: S.E.T. Music™ Baby Amplifier
Costruttore: Sophia Electric
Prezzo: 899.99 dollari (799.99 con connettori standard)
Recensore: Richard George - TNT USA
Data recensione: Luglio, 2003
Qualche decina d'anni fa, dopo che lo stato solido aveva raggiunto la predominanza dovuta alle migliori prestazioni di distorsione, alle raccomandazioni delle riviste e alla forte pubblicità, io andai contro questa moda e sostituii un perfetto e socialmente accettabile integrato Marantz Model 1030 con un pre Dynaco PAS-3X e una coppia di monoblock da 50W Dynaco Mark III. Nessuno volle ascoltarlo. Un amico una volta lo ascoltò per cinque minuti, con una strana smorfia sul volto, poi sentenziò che la distorsione in gamma media era così terribile che non capiva come potessi tenerlo. Confrontando l'ampli a stato solido che avevo (ed era uno buono) col Dynaco, ero impressionato da quanto quest'ultimo fosse dolce e musicale. Decisi allora che avrei sempre scelto i componenti per il loro suono, non per le specifiche o un pregiudizio su cosa era supposto essere meglio.
Spostiamoci di 25 anni. I miei Dynaco originali sono stati rubati, ma io li ho rimpiazzati con uno Stereo-70, sebbene non sia il mio ampli principale. Alcune cose non sono mai cambiate ma altre sì - gli ampli a tubi sono tornati in auge. A dispetto delle misure migliori di ampli a stato solido di basso e medio prezzo, il rinascimento delle valvole non accenna a fermarsi, anzi sembra accelerare. Perchè altrimenti avremmo pre a valvole, finali a valvole, CD-players e DAC con stadi d'uscita a valvole e, recentemente, anche una motherboard di computer che usa, sulla scheda audio, delle valvole?
Attualmente molta attenzione si presta agli amplificatori single-ended a triodi (SET) e alla loro qualità sonora. Purtroppo dato che i SET tipicamente forniscono pochi watt essi richiedono diffusori molto efficienti per fornire prestazioni adeguate. Un'altra via per migliorare le prestazioni sarebbe avere ampli più potenti. In quet'ottica, la tecnologia push-pull dovrebbe fornire molta più potenza rispetto a un SE di progettazione simile.
Pur non essendo ancora, gli ampli a tubi, approdati ai grandi centri commerciali, in rete si trovano parecchie offerte. Sophia Electric, locata vicino Washington D.C., non è un marchio molto noto. Dopo aver operato per anni come fornitore OEM, ora Sophia Electric ha iniziato a commercializzare oggetti sotto il proprio marchio. Hanno parecchi ampli di alta qualità sotto il nome di Sophia Electric ed anche una linea di valvole Sophia, inclusa una 300B mesh-plate a 2,5V che è in corso di valutazione. Mentre la maggior parte dei prodotti Sophia Electric sono piuttosto costosi, essi hanno recentemente introdotto la loro nuova linea di ampli entry level, la S.E.T. Music™ line. Bisogna dire che il nome, "S.E.T. Music™" non ha nulla a che vedere con il progetto degli ampli, sembra piuttosto essere un riferimento alla qualità sonora che si intende raggiungere - entrambi gli ampli di questa linea sono push-pull. Il soggetto di questa prova è il più piccolo dei due, il Baby Amplifier.
Come implicito nel nome, il Baby Amplifier è abbastanza piccolo, 18cm di larghezza, 23 di profondità, 13 di altezza e pesa circa 7kg. Il Baby Amp è dato per 10 watt per canale con una distorsione minore del 1% a piena potenza. Più importante della distorsione è il dato di risposta in frequenza, un incredibile 6Hz - 80KHz a ±3dB (12Hz - 45KHz a ±0 dB) e un rapporto segnale/rumore di -95dB. Queste specifiche sono raggiunte usando un circuito push-pull in classe A, con i tubi d'uscita configurati a pentodo e usando il minimo possibile di retroazione globale. Il raddrizzamento è a stato solido. L'impedenza dei diffusori dovrebbe essere di 8 ohm.
Le quattro valvole d'uscita sono i pentodi militari Russi 6P1T, usati da Sophia per il loro basso rumore. Pur essendo, le 6P1T, simili in apparenza alla famiglia delle EL84, non sono intercambiabili con queste per delle notevoli differenze elettriche. Un confronto visivo con una EL84 rivela che la 6P1T ha una costruzione molto più robusta. I tubi di ingresso e sfasamento sono triodi noval Americani, NOS 5670, medio mu. La marca delle 5670 è sconosciuta.
Sophia Electric ha progettato il Baby Amplifier per essere il più possibile economico da produrre mantenendo la qualità sonora dei loro ampli più costosi. A questo scopo lo chassis e la scheda di circuito stampato sono state acquisite da un fornitore esterno, ma l'assemblaggio finale dell'ampli è fatto da Sophia Electric. Gli zoccoli dei tubi, che sono montati sul circuito stampato, sono posizionati appena sotto il top dell'ampli. Differentemente da molti zoccoli montati su circuito, quelli del Baby Amp danno la sensazione di essere solidi quando si inseriscono o disinseriscono i tubi. I trasformatori sono posizionati sotto una copertura metallica.
Il pannello posteriore contiene una coppia di connettori RCA d'ingresso, la presa IEC, e quattro morsetti per i diffusori. Quelli sull'esemplare in prova, high-end, erano placcati oro e protetti con una plastica trasparente. Ciò rende i possibili corto circuiti molto improbabili. I morsetti standard sono più semplici, sempre placcati in oro. I positivi sono in mezzo.
L'esterno dello chassis è semplice ed esteticamente piacevole. Molte persone che l'hanno visto hanno dato commenti molto positivi - il WAF (wife acceptance factor) è abbastanza alto. Lo chassis e la copertura dei trasformatori sono verniciati neri. La finitura dell'esemplare in prova, un oggetto di pre-produzione, era opaca. Pur essendo, l'esemplare in prova, abbastanza piacevole, Sophia Electric ora usa un goffrato nero. Su una placca dorata al centro della copertura dei trafo c'è scritto "Sophia Electric S.E.T. High End Audio".
Posizionate vicino al frontale dello chassis, le quattro valvole di potenza sono disposte su un arco appena dietro ai tubi di ingresso e sfasatori. Una piastra curvilinea in acciaio circonda tutti i tubi e scende sul frontale a contenere la manopola del volume. L'accensione è sulla sinistra. Degli inserti in legno (ciliegio) sono usati sulle fiancatine. Il Baby Amp siede su quattro piedini in gomma morbida.
La qualità sonora del Baby Amplifier è ad un tempo chiara e pulita, con transienti veloci e immediati. E' più aggressivo della maggior parte degli ampli SET, ma senza le asprezze o la grana di molti stato solido, specie nella stessa categoria di prezzo. Il Sophia Electric Baby amp ha maggior impatto e slam, combinato con più potenza per un range dinamico maggiore, sempre rispetto ai Single-ended tipici.
La risposta in frequenza è fenomenale, Sophia Electric riporta 6Hz - 80KHz a ±3dB. Non ho effettuato misure, ma il Baby Amplifier rilasciava qualsiasi cosa nel range dell'udibile con chiarezza e forza. Il piccolo Sophia ha un basso potente e profondo, almeno con tutti i diffusori provati. Gli alti sono puliti e brillanti, senza traccia di asprezza, grana o sibilanti artefatte. Troppo spesso, con ampli economici, le campane non sono riconoscibili, semplicemente non suonano come dovrebbero. Questo non è un problema con il Sophia Electric Baby Amp - campane, triangoli, e altri strumenti "alti" sono facilmente riconoscibili (se la registrazione è di qualità decente!). La gamma media è chiara e dolce, sebbene non arrivi fino alla liquidità dei Single Ended, in particolare quelli con triodi a riscaldamento diretto (DHT). Il Baby Amp sembra avere una risposta ben equilibrata, ma confrontato con molti ampli SET, è un po' brillante, ciò è dovuto principalmente alla sua eccellente estensione in alto. Come per tutti gli ampli che hanno un alto ben presente, usarlo con diffusori altrettanto esuberanti può essere un problema, specialmente in un ambiente normale.
Un altro aspetto piacevole del Sophia Electric Baby Amplifier è il grande soundstage. Questo, con i diffusori giusti, si estende ben oltre le casse. Si estende molto anche in profondità, "prendendosi" dello spazio che realmente non è presente nell'ambiente. Il risultato è che la stanza suona più grande di quel che è. Anche l'immagine è molto buona, permettendo un'ottima localizzazione degli strumenti. Comunque mentre la localizzazione laterale è facile, quella in profondità non è così precisa. L'immagine nella terza dimensione è ancora buona, ma non ha il fuoco di altri ampli.
Sfortunatamente non avevo push-pull moderni per confronto, quindi ho usato un anzianotto Dynaco ST-70. L'ST-70 è un push-pull stereo che usa le EL34 e 20dB di retroazione per fornire 35 watt per canale. Confrontando l'ST-70 e il Baby, molte cose risultano molto, molto ovvie. Mentre l'ST-70, con i suoi 35 anni, ancora fornisce una musicalità molto soddisfacente, egli ha comunque un po' d'asprezza e i dettagli non sono così chiari se confrontato al piccolo Sophia. Forse proprio a causa del dettaglio un po' velato, l'immagine dell'ST-70 è solo lontanamente comparabile a quella del Sophia. Pur avendo, l'ST-70, un basso più potente, in particolare con diffusori sotto i 92dB, questo è anche abbastanza lento e un po' lungo, mentre i bassi del Sophia sono veloci e ben controllati. Gli alti del Sophia sono molto più estesi, hanno una grande pulizia e una definizione superiore. Inoltre il Baby Amplifier è silenziosissimo mentre l'ST-70 ha un hum udibile, vittima del suo progetto economico degli anni '60. l'unico aspetto nel quale l'ST-70 ha mantenuto il vantaggio è stata la potenza. E' logico, l'ST-70, con circa quattro volte la potenza del Baby, poteva tranquillamente pilotare tutti i diffusori che avevo disponibili. Con solo 10 watt, il Sophia non poteva. Per i migliori risultati, con il Baby bisogna usare diffusori sopra i 90dB e con un crossovers relativamente semplice (o senza).
Il confronto seguente è stato tra il Sophia Electric Baby Amplifier e il mio ampli preferito, il Decware SE84C-Select, un 1.8w per canale single-ended che usa dei pentodi SV83 collegati a pseudo-triodo. In questo confronto c'era molta più parità, sebbene i due fossero comunque differenti. Il Decware aveva qualche vantaggio nel dettaglio, nell'immagine tridimensionale, e nella gamma media, specialmente sulle voci femminili, come Jacintha in Harlem Nocturne, o qualsiasi cosa di Mary Black o Sarah Brightman. Comunque il piccolo Sophia era più diretto e aggressivo, lasciando più immediatezza e presenza alle voci meno eteree - musica come quella dei Pretender, Learning to Crawl LP era semplicemente più divertente e coinvolgente con il Sophia che non con il Decware. Parte delle differenze sono dovute alla potenza - il Sophia ha almeno 6dB di headroom in più rispetto al SE84C-S. Questo permette di accoppiarlo soddisfacentemente a una più larga varietà di diffusori. Un'altra parte di differenza è che il Sophia Electric Baby Amp ha un basso più potente e profondo del Decware, che è una differenza importante con molti tipi di musica. Tirando fuori un vecchio LP di Stravinsky, "Firebird Suite" ci si rende conto che un po' di potenza in più in alcuni casi aiuta veramente a rendere più viva la musica. Anche usando le Omega TS1 (96dB di efficienza), il Decware suonava un po' leggero e al limite mentre il Baby Amplifier aveva una dinamica sufficiente e un suono ricco e pieno, per un miglior apprezzamento di questa registrazione classica.
L'ultimo confronto è stato con un finalino SET che usa un triodo a riscaldamento diretto(DHT), in questo caso un Fi X 2A3 con i tubi standard. Primo e più importante, il Baby costa solo i due terzi di quanto costano i soli Magnequest che equipaggiano il Fi X. La risposta in frequenza era molto differente fra i due. Il Sophia aveva chiaramente un alto più esteso e pulito. Pur essendo, gli alti del Fi X, puliti, avevano un po' di roll-off e sembravano leggermente meno dettagliati. Il piccolo Sophia Electric era anche più veloce, con un suono più agile dell'X, particolarmente nel basso profondo. Ancora, c'è differenza di potenza dato che il X fornisce soli 3 watt, mentre il Sophia ha piu di tre volte la sua potenza. A dispetto del prezzo l'unico vantaggio reale del Fi X era nella gamma media, dove il suono dolce e splendido delle 2A3 manteneva un chiaro vantaggio sul Sophia Electric Baby Amplifier.
Dato che il Sophia ha il suo potenziometro del volume, esso può essere utilizzato come amplificatore "stand-alone" con un singolo ingresso, a patto che la sorgente abbia un'uscita sufficientemente alta per pilotare adeguatamente il Baby Amplifier. Usato da solo con la mia sorgente digitale principale, un nOrh CD-1, il Sophia ha mostrato eccezionale chiarezza e dettaglio. Comunque l'accoppiata CD-1 / Baby Amplifier sembra avere qualcosa che non va dato che l'immagine sembra appiattirsi e il suono in generale sembra diventare sottile ed etereo. Cambiando le interconnessioni e spostando i diffusori qualcosa nel suono è cambiato, ma non quanto volevo. Quando il Sophia è stato connesso direttamente a un Pioneer DV525 con DAC ART DI/O, la combinazione ha lavorato benissimo, mostrando ancora una volta che la sinergia tra i componenti è cruciale nell'ottenimento della qualità sonora finale. Non solo questa nuova accoppiata Pioneer/ART suonava chiara e dettagliata come quella col CD-1, ma il suono era più ricco, pieno, semplicemente più musicalmente soddisfacente - normalmente è vero il contrario, con il CD-1 che suona più musicale dell'accoppiata Pioneer/ART.
Usare un pre con il CD-1 come sorgente sembra la soluzione migliore. Quando ho provato un pre IRD Purist, che avevo in prova nello stesso periodo, il piccolo Sophia aveva un suono più pieno e ricco, ma anche una presentazione più aggressiva e diretta. Questa certamente non era una cattiva combinazione, e poteva essere la migliore a seconda dei diffusori, della stanza e della musica preferita. La miglior combinazione per il mio ambiente l'ho avuta usando il mio pre di riferimento, un Decware ZTPre a tubi. Il Sophia lavorerà benissimo connesso direttamente a una sorgente, ma per qualche inesplicabile ragione, non ha lavorato molto bene con il mio CD-1 eccetto che in combinazione con un preamplificatore.
Il Sophia Electric Baby Amplifier ha lavorato bene con parecchi diffusori, ma ha mostrato qualche preferenza. Ho provato due coppie di diffusori con sensibilità sotto gli 88dB e non andavano molto bene. Semplicemente non c'era abbastanza potenza. Inoltre, mentre il Baby Amp ha lavorato molto bene con un paio di B&W DM602, la stessa cosa non si può dire di una coppia di Reynaud Twins. Entrambi i diffusori sono dati per 90dB, ma le Reynauds hanno solo 4 ohm d'impedenza. Con diffusori che hanno soli 4 ohm d'impedenza, il Sophia diventa un po' pesante. Invece di avere una presentazione veloce, agile con un buon dettaglio, diventa morbido e lento, con alti velati e bassi lunghi. Usando un paio di ZERO Autoformers per aumentare l'impedenza a 8 ohms si ha una differenza enorme, che permette alle Reynauds e al Sophia di lavorare insieme perfettamente. Altri diffusori che hanno lavorato bene sono state le Omega TS-1 e le Hornshoppe Horns.
La combinazione di qualità sonora, risposta in frequenza, pulizia e immagine del Baby sono esemplari per un ampli sotto i 1000 dollari.
Il piccolo Sophia mostra un equilibrio eccezionale tra suono, potenza e prezzo. I circuiti stampati negli ampli si sono guadagnati, nel recente passato, una reputazione non molto buona, almeno per alcuni appassionati. Mentre è largamente accettato che una scheda malfatta può rovinare il suono di un ampli, se è ben fatta non è affatto detto che ciò avvenga. Dopo tutto i migliori ampli a stato solido usano circuiti stampati, e il loro suono è al top. Il vantaggio reale nell'usare un circuito stampato è che permette a Sophia Electric di diminuire sensibilmente i costi.
Il Sophia fornisce 10 watt per canale. Ai fans dello stato solido questa può sembrare una potenza minima. In realtà quando si usano diffusori ragionevolmente efficienti come molti B&Ws, Klipsch, Polk, o prodotti simili nel range di prezzo del piccolo Sophia, la potenza del Baby è più che adeguata. In ambienti normali a normali livelli d'ascolto il Baby Amplifier fornirà un volume sonoro sufficiente, con un'adeguata riserva per rendere felici un bel po' di persone. Confrontato con gli ampli SET, il piccolo Sophia ha da 4dB a 6dB di riserva in più. Anche confrontato con alcuni dei Single Ended più potenti, tipo quelli con la 300B, il Sophia fornisce comunque un po' più di potenza.
Il Sophia Electric Baby Amplifier ha una qualità costruttiva di prim'ordine. Anche solo picchiandoci sopra, la solidità e il peso vi danno l'impressione di qualità. Il movimento del potenziometro del volume è molto fluido e silenzioso. Dalla copertura dei trasformatori ai piedini in gomma niente dà l'idea di essere economico.
Il Baby Amplifier ha un design classico che usa acciaio, oro e legno. Appare molto più costoso di quel che è. In effetti è molto più attraente di molti suoi colleghi. Come spesso succede con gli ampli a valvole, di notte è un piacere guardarlo acceso. I pentodi 6P1T hanno un bel bagliore, mentre le 5670 non hanno solo quello bensì anche uno spot rosso dalla base del tubo. Questo contribuisce all'apparenza unica del Sophia in un ambiente buio.
Questo è un ampli semplice che sembra essere di facile uso e manutenzione. I tubi non sono ne' rari ne' costosi. Per rivalvolare l'ampli dovrebbero spendersi intorno ai 60 Euro. Oltre alla dotazione standard il Baby Amplifier può essere ordinato con molte opzioni compreso uno chassis custom. I componenti speciali per il Baby Amplifier includono i condensatori Jensen carta/olio in rame e i Blackgate sull'alimentazione. Il prezzo non è disponibile.
Osservazioni negative
Il sito web Sophia Electric afferma che il periodo di rodaggio del Baby Amplifier va da 50 a 100 ore. Credeteci. Alla prima accensione il suono è aspro, granuloso e sorprendetemente brillante. Prima di collegare il Baby Amp, stavo lavorando con un 2A3 ben rodato che forniva un suono dolce e liquido. All'inizio ho pensato ci fosse qualcosa di rotto. Quando ho letto il tempo di break-in raccomandato ho inserito il Baby Amp nel mio home teather in modo da usarlo il più possibile. Dopo due settimane di uso intenso il Sophia suonava molto piùdolce e rilassato e io dovevo concludere che non era mai stato acceso prima. Ci vuole pazienza.
Tutti i connettori sono ben marcati e facilmente riconoscibili. Comunque, date le dimensioni minuscole del contenitore, quelli sul pannello posteriore sono molto vicini fra loro. In effetti, gli RCA sono così vicini tra loro che alcuni jack high-end di quelli enormi potrebbero non entrarci. Anche i morsetti per i diffusori sono vicini, il che non è un problema se si usano le banane, ma potrebbe essere difficile collegare cavi spellati. Anche in questo caso si potrebbero avere problemi con cavi un po' "esotici".
La potenza è ok se confrontata con i normali SE, comunque, con soli 10 watt per canale, il Sophia non è un mostro di potenza. Bisogna saper scegliere il diffusore a seconda dell'ambiente, la musica ascoltata e il volume che si usa. Con un paio di diffusori da 90dB fatti suonare a un livello medio di 85dB, ci sono ancora 15dB di riserva che sono abbastanza per molti tipi di musica, ma quando il Baby amp va al massimo il suo clipping non è così dolce come quello di altri ampli a tubi. Il suono si comprime malamente e la distorsione sale rapidamente quando si raggiungono i limiti. Per avere ampia riserva in un ascolto normale diffusori da 90dB saranno sufficienti, ma se si vuole alzare è meglio andare su casse da 95dB o più. Durante le prove non ho mai raggiunto il limite usando le Omega TS-1 (96dB monovia), ma ho picchiato di brutto con le B&W e le Reynaud.
Al Sophia non piacciono molto le impedenze non correttamente accoppiate. Questo non è proprio un lato negativo ma bisogna tenerne conto nel caso aveste già i diffusori. Se questi hanno un'impedenza di 4 ohms o meno, il Sophia non fornirà le prestazioni di cui è capace - se invece l'impedenza è di 16 ohm, il Sophia Electric Baby amp probabilmente suonerà sottile e brillante. Insomma, come per molti altri componenti, bisogna trovargli il giusto partner per farlo lavorare bene.
Il mercato entry-level è popolato di oggetti "mid-fi" che vanno bene, ma lasciano i loro proprietari con il desiderio di qualcosa di più. Questa situazione è, naturalmente, vantaggiosa per i costruttori, dato che essi hanno i magazzini pieni di oggetti più costosi per soddisfare "l'upgradite" acuta degli audiofili. Man mano che passa il tempo però, stiamo vedendo prodotti, nel range "entry-level" che hanno prestazioni incredibili - prestazioni che nulla hanno a che vedere con il prezzo. Sophia Electric sta ora realizzando un oggetto di questo tipo, il S.E.T. Music™ Baby Amplifier, la cui produzione inizia mentre scrivo questa recensione.
Sophia Electric è entrata nel mondo degli ampli sotto i 1000 dollari con un ampli dal progetto completamente nuovo che dovrebbe, come dicono sul sito, "essere il miglior amplificatore del mondo." Mentre l'obiettivo finale potrebbe essere un po' ottimistico, specialmente alla luce dei prodotti più costosi di Sophia Electric, rimane il fatto che il Sophia Electric Baby Amplifier è certamente il migliore nella sua classe di prezzo e anche oltre. Con una potenza decente, un suono impeccabile, una costruzione superba e un'estetica piacevole, il piccolo Sophia è piacevole da guardare e stupendo da sentire. Con un po' di fortuna potranno continuare a offrire il Baby Amplifier a un prezzo basso per ancora un po' di tempo a venire.
Molte grazie a Richard Wugang, Managing Director per i mercati USA e Europeo per Sophia Electric, per averci forntio le informazioni e l'esemplare in prova.
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Traduzione Italiano: Giovanni Aste