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LC
Caro Gabriele,
non ho idea di cosa tu intenda per suono caldo, ma se è quello che tipicamente si intende, non devi per forza pensare ad apparecchi vintage per ottenerlo. In genere con questo aggettivo (caldo) si intende un suono con una gamma medio-alta poco aggressiva, persino un po' attenuata, e con bassi abbastanza pronunciati. Ti consiglio “caldamente” di leggere un articolo qui su TNT-Audio a proposito del mito del suono caldo e avvolgente. Fatto questo, andiamo avanti. Hai letto sui forum che gli amplificatori americani degli anni '70 suonano così. Sarà. Spero l'abbia scritto chi li ha ascoltati tutti, e con tutti intendo tutte le marche e tutti i modelli...stiamo parlando, negli anni, di qualche migliaio di combinazioni possibili. Che suonino meglio, ovviamente, è una grossa sciocchezza. Meglio di cosa? Spero non intendano dire meglio in assoluto, perché allora siamo davvero nel campo delle farneticazioni. Comunque sia, il mio consiglio è quello - se ti è possibile - di andare ad ascoltare qualche impianto composto da questo tipo di elettroniche e diffusori, tanto per capire se sia davvero quello il suono che cerchi. Hai il Thorens TD124, che non è certo una macchina facile per un principiante (auguri) ma non dici che testina c'è montata, perché il suono dipende in larga parte da quest'ultima. Puoi certamente prendere in considerazione un vecchio integrato Marantz, l'importante è che sia conscio del fatto che si tratta di apparecchi con diversi decenni sul groppone, che quasi certamente hanno bisogno di una revisione e che potrebbero rompersi lasciandoti a piedi. Se sei disposto a correre il rischio, va benissimo.
Per quanto riguarda i diffusori il discorso è più o meno analogo, ma tra JBL e Klipsch passa un universo di differenza, dovresti ascoltare per capire. In generale, il suono Klipsch, anche dei modelli più vecchi, ha ben poco a che spartire con la tua idea di suono caldo, tutt'altro. E pure JBL non è che abbia un'impostazione calda. Forse ti troveresti meglio con qualche vecchia AR.
Tuttavia, prima di imbarcarti in questa strada pericolosissima, fatti un favore e ascolta qualche buon impianto moderno, poi ne riparliamo a ragion veduta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
io ti consiglierei di stare su un'accoppiata monomarca, ad esempio NAD, ProJect o Cambridge Audio. Con 700€, anziché avventurarti nel mercato dell'usato, potresti più serenamente scegliere qualcosa di nuovo, ad esempio le coppie Cambridge Audio Topaz AX A 25 (o AXA35) + AX C 35, NAD C316BEE V2 + C 538 o la coppia ProJect MaiA, che trovi recensita qui su TNT-Audio. Tutte e tre queste soluzioni stanno intorno al budget che avresti preventivato e potranno far suonare le tue KEF Q4 in maniera ottimale. Potresti, è vero, cercare qualcosa di meglio nell'usato recente (magari ancora degli stessi marchi, cui aggiungere Rotel) ma se non hai abbastanza esperienza il rischio di sbagliare è elevato, senza contare che non avresti garanzia e assistenza. Per chi comincia, acquistare nel nuovo è, a mio parere, la soluzione migliore, a meno che il budget non sia così ristretto da non lasciare alternative. Nel tuo caso, invece, con la cifra a disposizione, una coppia di elettroniche nuove la puoi prendere senza problemi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consiglio Lettore CD
Buonasera direttore,
come sempre mi permetto di ringraziarla per solita disponibilità nelle consulenze. Spero inoltre di non annoiare e che i miei dubbi possano essere d'aiuto anche agli altri utenti e appassionati. Faccio seguito alla precedente conversazione (Vol. 984). Come consigliava ho dato un'occhiata al Pro-Ject DAC Box S2+ ma dal sito ho constatato che, purtroppo, il prodotto viene commercializzato con un bug noto e per cui la casa non propone alcuna soluzione. Nello specifico (si legge nelle FAQ) si tratta di un difetto del DAC ESS Sabre ESS9038 che non permette la corretta riproduzione di file 768kHz quando si utilizza il filtro “Optimum Transient”.
Sono rimasto sconcertato: si tratta di un prodotto difettoso che viene proposto ad prezzo di ca. 260€ e un produttore che liquida un cliente con una semplice nota in FAQ, senza fornire alcuna soluzione, è tutto meno che professionale. Forse la cosa più giusta sarebbe un ritiro dal mercato e un richiamo di quelli in circolazione con un'azione correttiva. Sicuramente si dovrebbero rivedere le specifiche tecniche, che invece continuano a sfoggiare tutt'altro. Non aggiungo altro, anche perché questo conferma in me l'impressione che purtroppo questo sia un settore più di altri devastato da misticismi e auto-suggestioni dove spesso gli utenti sono guidati dal “prezzo di listino” e negano (o ignorano) evidenze (e lacune) tecniche anche clamorose. I produttori d'altra parte fanno il loro gioco e... vendono la scarsa qualità che producono.
Ovviamente non voglio certo incolparla per questa spiacevole sorpresa (ci mancherebbe altro) anzi, mi ha dato occasione di riflettere ancora di più sull'acquisto. Ho ripensato così alla soluzione DAC, prendendo in considerazione dei lettori CD entry-level.
Al momento ho selezionato i seguenti (max 600€):
LC
Caro Giovanni,
mi spiace ma sono in disaccordo. Trovo che ProJect sia stata più che seria nel dichiarare un bug (peraltro ridicolo) nella documentazione del suo prodotto, bug imputabile a un limite del chip utilizzato e non certo alla macchina in sé. Di fatto, poi, stiamo parlando dell'impossibilità di riprodurre file ad altissima risoluzione (768kHz!) quando si utilizza un particolare filtro. Non solo, ma il problema sparisce dopo qualche minuto di play in quella modalità. Se ci pensi un attimo capisci che si tratta di un'eventualità rarissima. Quante volte ti capita di ascoltare file a 768 kHz? Ne possiedi? Sai che non potresti riprodurli affatto coi lettori CD che hai indicato? E, da quel che capisco, tali file sono comunque riproducibili dal ProJect, a patto di non utilizzare quel particolare filtro. Ma di cosa stiamo parlando? Tanto per farti capire: i lettori CD che hai suggerito possono riprodurre solo CD a 44.1 kHz, non certo file ad alta risoluzione! Però, stranamente, questo non sarebbe un problema per te. Inoltre, dubito fortemente che i lettori CD proposti possano suonar meglio della coppia Denon (usato come meccanica) + Cambridge DacMagic 100. Tuttavia, se ti interessa la possibilità di utilizzare la porta USB del Marantz CD6007 e davvero ti serve, prendi pure questo lettore, non credo ti deluderà, anche se a mio parere i due Rotel suonano leggermente meglio. In alternativa, fai un piccolo sforzo e regala al tuo Rega Brio il fratello Apollo R, di sicuro superiore a tutte le altre soluzioni qui prospettate. Ah, neppure questo però può riprodurre file ad alta risoluzione...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Prove preamplificatori
Gentile Sig. Lucio,
La ringrazio infinitamente per lo spazio che il sito TNT audio concede da tanti anni a noi appassionati di musica, con professionalità e cura.
Sono Marco, un ascoltatore assiduo, sessantenne forse un po' folle, collezionista/feticista di svariate elettroniche e diffusori, un mix tra “vintage” e attualità. Molto incuriosito dalla Sua recensione, mi sono accodato nell'acquisto dei finali monofonici ZeroZone.
Avrei piacere a condividere la mia personale esperienza in merito ai pre-amplificatori e ai diffusori in mio possesso accoppiati ai “finalini” che ho potuto provare. Ecco la sequenza.
LC
Caro Marco,
grazie per il feedback sulle prove dei vari preamplificatori, peccato che tutto sia vanificato dai contesti tutti diversi. Ora, che gli ZeroZone suonino comunque bene ci credo, che si possa evincere il suono di un pre da confronti fatti su catene diverse...meno. Allo stesso modo, ti consiglio di non trarre conclusioni affrettate sulla supposta superiore qualità della coppia Conrad Johnson PF2 + finale Threshold s7000e perché, di nuovo, hai ascoltato con diffusori diversi. Metti gli ZeroZone in quest'ultimo impianto (magari col piccolo pre Nobsound) e sentiamoci di nuovo. Qualcosa mi dice che cambieresti idea. Non puoi trarre conclusioni da ascolti effettuati con cinque coppie di diffusori molto diversi tra loro. Mi auguro, tra l'altro, che questi confronti siano stati effettuati nella stessa stanza, altrimenti, purtroppo, stiamo parlando - pur affettuosamente - del nulla, materia sulla quale noi audiofili siamo campioni del mondo.
Fai la prova che ti ho suggerito (stesso impianto, solo amplificazione diversa) e sentiamoci di nuovo.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fulvio,
ti posso garantire che per tutti i nostri test d'ascolto ci serviamo esclusivamente di una coppia di amici non vedenti, messi gentilmente a disposizione dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. E lo stesso fanno i nostri redattori in UK, USA, Canada e Francia. Si tratta sempre di un uomo e una donna, per rispettare la parità di genere naturalmente, ma stiamo pianificando di estendere il panel d'ascolto a tutta la comunità LGBT(QIA+).
È un lavoraccio, credimi ma, per noi, l'attendibilità delle nostre prove d'ascolto viene prima di ogni cosa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
CD contro Vinile: una precisazione
Buongiorno, ho appena letto l'articolo riguardante la storia infinita dei due storici formati e vi dico che sono d'accordo su tutto. D'altro lato volevo aggiungere una considerazione sul tema, importante, secondo me, per confrontare bene i due mondi. Non basta discutere delle caratteristiche e delle potenzialità, teoriche e pratiche, dei due formati, è necessario trattare anche l'argomento della tecnica di lettura e riproduzione del formato. In hi-fi quello che non c'è non si sente, o meglio, si aggiunge ciò che non si può "omettere". Un giradischi ha un sistema elettromeccanico di lettura che estrae un segnale analogico, pur di basso livello, non equalizzato; il CDP dopo aver estratto il dato digitale lo deve anche convertire. Questo ultimo stadio non esiste nel mondo analogico. Su come bene o male venga svolto questo compito sono stati versati fiumi di inchiostro e sono ancora in corso "guerre sante" in ambito tecnologico fra progettisti e costruttori. Non vorrei mai che questo aspetto faccia la differenza, motivo per il quale molti audiofili con grandi aspettative e possibilità economiche investono di più nei sistemi analogici. Ci sarebbe un ultimo aspetto, secondario: se una macchina è semplice, nella realizzazione le risorse possono essere ottimizzate, nel senso che la qualità delle singole parti è più elevata rispetto al caso di una macchina complessa.
Un saluto a tutti.
Stefano - E-mail: stestrada71 (at) libero.it
LC
Caro Stefano,
permettimi una piccola correzione: dici che il segnale analogico non è equalizzato. Sbagliato, lo è eccome, visto che si usa lo standard RIAA, che taglia via i bassi durante l'incisione del vinile, rimessi poi al posto giusto da quell'equalizzatore che è l'ingresso phono o pre fono. Orrore! Nella catena purissimamente analogica c'è di mezzo niente meno che un equalizzatore! Per darti un'idea di quanto pesante sia questo intervento, sappi che i 20 Hz sono attenuati di ben 20 dB (e poi successivamente amplificati dal pre fono). Quindi, se vogliamo essere precisi sino in fondo l'analogico è un segnale manipolato ed equalizzato, il digitale no, è quantizzato, trasformato in numeri e ritrasformato, con buona pace di Shannon, in un segnale analogico teoricamente identico all'originale. Ci sono naturalmente delle complicazioni all'applicazione pratica di tutto ciò (si veda lettera seguente) ma in realtà le differenze principali tra sorgenti digitali, tra l'altro, risiedono nell'alimentazione e nello stadio d'uscita (analogico!) di DAC e lettori CD.
Vedi sotto la disamina attenta di un altro nostro fedele lettore...
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
CD contro Vinile: una precisazione - 2
Ciao Lucio e buona domenica,
Ho una critica riguardo all'articolo "CD contro Vinile" appena pubblicato nella versione italiana di TNT. Scrive l'autore (Roger McCuaig):
"Non c'è alcun limite fisico alla capacità sulle basse frequenze di un CD. Teoricamente, su un CD si potrebbe codificare fino a zero Hz. Naturalmente c'è un limite di prestazioni sulle alte frequenze. Il Teorema di Campionamento di Nyquist-Shannon stabilisce che il formato CD Red Book, il quale utilizza una frequenza di campionamento di 44.100 Hz, può ricostruire correttamente un segnale analogico fino a 22.050 Hz, che in realtà soltanto i cani possono sentire."Poi, dopo altre considerazioni, sostiene
"Quindi, il CD è un supporto superiore dal punto di vista della fedeltà? Io direi di sì. Il disco in vinile ha problemi nel riprodurre sia le basse sia le alte frequenze a cui può arrivare un CD, per non parlare dell'intervallo dinamico di un CD. Oltre a questo, c'è un inevitabile rumore di solco di fondo. Il disco in vinile ha decisamente perso la guerra tecnologica. Allora perché è così popolare? In realtà, l'intero argomento tecnologico è opinabile! "e quasi alla fine
"Il rumore di fondo è chiaramente inferiore per la sorgente digitale, ma questo è davvero un vantaggio? Il rumore di fondo di un disco in vinile (rumore di solco) è qualcosa che potreste non voler sentire, ma per come la vedo io esso contribuisce all'impressione di morbidezza, qualcuno la chiama fluidità, altri parlano di musicalità, di un disco in vinile, in opposto alla famosa “spigolosità” delle registrazioni digitali."Ora, finché si parla di impressioni di ascolto io non ho alcun problema in quanto il fattore soggettività ha un'importanza non trascurabile. Quando invece si usano argomenti tecnici (matematici in questo caso, visto che viene citato il teorema di Nyquist-Shannon) divento un po' piú attento e meno flessibile (e io sono un ingegnere, pensa tu che sei matematico...:-)).
LC
Caro Giulio,
grazie a te per il feedback sull'argomento sul quale, a volerla dire tutta, speravo di non doverci più tornare, ma come ben sai i redattori di TNT-Audio hanno carta bianca e raramente io metto becco sulle loro scelte e opinioni.
Credevo che l'argomento fosse stato dibattuto nei decenni scorsi fino alla nausea. Comunque sia, i limiti pratici dell'implemenzione del teorema del campionamento esistono eccome ma si verificano principalmente quando il segnale dai microfoni deve essere trasformato in digitale. Una volta generato il master digitale questo può essere trasferito senza troppi danni a file audio o all'interno di un CD. Poi andrà ritrasformato in analogico ma, come anche esperienza insegna, le differenze principali tra macchine digitali raramente risiedono nell'operazione D/A effettuata dai DAC. Ci sono, ma sono quasi trascurabili rispetto a tutto il contorno della macchina (lettura, alimentazione, stadi d'uscita).
In definitiva, e forse questo era il senso vero dell'articolo, ci sono pro e contro in entrambi i formati e sta alla sensibilità di ognuno scegliere o decidere quale preferire. Io ho smesso di pormi la domanda da tempo immemore.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
le Diapason Micra sono degli ottimi minidiffusori, che a me piacquero moltissimo, ma che non si accontentano tanto facilmente. È vero che gli amplificatori hanno fatto dei passi avanti, ma senza scomodare soluzioni insolite o rischiose 700€ non sono una cifra elevata in assoluto, purtroppo. Va meglio nell'usato, certo, dove potresti cercare qualche buon integrato di Rega, NAD, Rotel (visto che hai il lettore di questo marchio), Naim, Musical Fidelity, Primare, Audiolab. Fai una ricerca per questi marchi, soffermandoti solo su macchine non più vecchie di 10 anni, per essere più sicuro. Se puoi, portati le tue Micra sottobraccio per fare qualche prova a confronto, così magari riesci a capire meglio quale amplificatore accontenti maggiormente il tuo gusto. Per la cifra che hai stanziato, comunque, non disdegnerei anche qualche apparecchio nuovo come il Rotel A-11 Tribute, il NAD D3020V2 o i C328/338.
Qualora decidessi per l'usato, fai una cernita di modelli che riesci a trovare e sentiamoci di nuovo per una decisione finale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Proposta All-in-One
Ciao Editore
Sono il felice possessore di un Audiolab 8300CD (che è anche DAC e pre).
Ho trovato questo sul loro sito. Visto il rapporto Q/P dei loro prodotti e il fatto che è all.in-one ho pensato che potesse interessarti per una recensione.
Buona musica,
Francesco - E-mail: francesco.fabiano (at) libero.it
LC
Caro Francesco,
ti ringrazio per la segnalazione. L'Audiolab Omnia sembra una buona soluzione all-in-one, in effetti. È un cd player, ampli integrato con phono MM, wireless streaming player, DAC, ampli cuffia e pre! Costa circa 1700€ ma in effetti può essere il cuore omnicomprensivo di un buon impianto HiFi. Il problema, prevedo, sarà quello di ottenerlo in prova. Non ricordo di prodotti distribuiti dalla Tecnofuturo che siano transitati qui da noi, ma si può tentare, eventualmente anche con la casa madre e i nostri redattori UK, non si sa mai.
Una cosa è certa: il mercato delle macchine all-in-one, in qualche modo esploso dopo i prodotti Cocktail Audio, sta diventando sempre più interessante: oggi si riesce a racchiudere in un piccolo cabinet una quantità di componenti, pure di qualità, una volta semplicemente impensabile. L'unico limite resta quello della non upgradabilità per step successivi, perché si tratta di una soluzione chiusa, prendere o lasciare, ma per tanti appassionati con problemi di spazio questo è certamente il male minore.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore, sono da anni un vostro lettore. Apprezzo molte cose da voi condivise: nessuna pubblicità, nessuno sponsor, ma solo opinioni talvolta controcorrente e sempre originali. Vi scrivo per la prima volta per raccontare della soddisfazione che ho avuto dopo l'acquisto dei due finali Zerozone, di cui ho letto per la prima volta qui sopra. Ho un impianto assemblato diversi anni fa e che si è evoluto nel tempo per sostituire elementi non più funzionanti. È costituito da un lettore CD Naim CD5 SI (che ha sostituito un precedente lettore YBA giunto a fine vita) pre a valvole Bruce Moore Companion e diffusori Merlin TSM su stand. Fino a qualche settimana fa, il tutto era completato da un finale in classe A N.E.W.
Il suono dell'impianto mi piaceva, gradivo la gamma medio alta, mai sopra le righe, ma i bassi erano quelli che il piccolo mod woofer poteva trasmettere. Avevo anche pensato di sostituirle, ma per motivi di ingombri e di costi invece di due torri da pavimento ho deciso, letta la tua prova e visto il costo abbordabile, di fare un tentativo con questi due finali. Ordinati su AliExpress e pagati qualcosa di più rispetto a quelli da te recensiti (340€ più 30€ di spese doganali) sono arrivati dopo circa cinque settimane. Sballati, collegati e...lo spettacolo è iniziato. Un suono veramente ampio, dettagliato, i bassi che ora sono presenti e si fanno sentire. E un grande palcoscenico con un ampiezza mai sentita nella mia stanzetta da musica. Certo, si avverte un leggero soffio che però scompare con la musica. Le manopole del volume stanno più in basso di prima, ma la musica che esce è molto appagante, non affaticante e ben definita. Per questo voglio ringraziarvi! Continuate a proporre apparecchi ben suonanti e a prezzo ragionevole, la possibilità di ascoltare bene è più abbordabile di un tempo!
Andrea - E-mail: illustri (at) libero.it
LC
Caro Andrea,
grazie anche a te te per il preziosissimo feedback! Scopriamo così che gli ZeroZone se la cavano alla grande anche con una coppia di monitor tanto straordinari quanto difficili ed esigenti come i Merlin TSM che recensii con entusiasmo nel lontano 2005. Sono diffusori straordinari, dicevo, che meritano un'amplificazione generosa e rifinita, come gli ZeroZone. Sono felice siano riusciti a regalare ai tuoi difffusori un basso migliore e un palcoscenico esteso, dote nella quale i Merlin eccellono e per la quale bisognerebbe ascoltarli almeno una volta nella vita.
Ti auguro buon ascolto e grazie ancora per il prezioso feedback!
Lucio Cadeddu
Ci lascia a 74 anni Klaus Schulze, polistrumentista e compositore pioniere dell'elettronica sperimentale e del cosmic-rock. Iniziò il suo eclettico percorso musicale coi Tangerine Dream per poi far parte di innumerevoli altri progetti e approdare a una stellare carriera solista. Lo ricordiamo qui, live insieme con l'immensa Lisa Gerrard (Dead Can Dance).
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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