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LC
Caro Edoardo,
mi proponi due alternative molto diverse tra loro, diciamo pure incompatibili e inconfrontabili. Dal punto di vista strettamente sonoro l'accoppiata coi finali ZeroZone probabilmente è vincente, ma la soluzione integrata (quella da te individuata o altre analoghe) è imbattibile dal punto di vista della praticità. Quanto perderesti dal punto di vista sonoro? Difficile a dirsi, qualcosa certamente sì, ma bisognerebbe provare che succede nel tuo impianto e nel tuo ambiente. Già, differenze che in situazioni ottimali, d'impianto e di acustica ambientale, possono apparire notevoli, si ridimensionano notevolmente in situazioni più compromesse. Non amo particolarmente le complicazioni, quindi forse un tentativo con la soluzione integrata lo farei, anche perché potrebbe già suonare meglio della soluzione separata attuale, quando il finale Carver dovesse riprendere il proprio posto nell'impianto. Vedi se ti riesce di fare una prova a casa, magari con l'aiuto di qualche amico o di un rivenditore disponibile. Sono curioso di capire come andrà a finire...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
GP
Ciao,
sì, il clock è importante, ma sicuramente meno di un tempo. I
convertitori odierni usano tecniche digitali per ridurre gli effetti del
jitter, e di conseguenza le differenze fra un oggetto e l'altro sono
molto meno significative. Nel caso di sistemi complessi come gli studi
di registrazione hanno comunque sicuramente ancora senso.
Nel tuo caso invece la possibilità di introdurre un clock esterno
richiederebbe modifiche agli apparati, il che non mi sembra affatto una
buona idea data la loro qualità.
Ci dovrebbero essere anche apparati che ripuliscono il segnale fra
meccanica e DAC, ma è tutto da vedere se sarebbero davvero di qualche
beneficio nel tuo caso specifico.
Spero di esserti stato utile,
Giorgio Pozzoli
Ampli Topping MX3
Gentile Direttore, ho letto con molto interesse la vostra recensione dell'ampli Topping MX3 e mi proponevo di acquistarlo per migliorare l'audio del mio televisore, dato che ho a disposizione due diffusori (Arbour 4.02) della Indiana line, ma dopo qualche mese di ricerche non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte, nemmeno in rete. Mi potrebbe dare qualche indicazione?
La ringrazio anticipatamente, aggiungendo anche i complimenti per le segnalazioni musicali che settimanalmente ci regala, veramente preziose.
Cordiali saluti,
Giorgio - E-mail: giorgio.zannoni (at) gmail.com
LC
Caro Giorgio,
il Topping MX3 era regolarmente distribuito e commercializzato da Playstereo. Nello store adesso appare soltanto il PA3, ma dovrebbero avere anche scorte di MX3, visto che sono stati loro a fornirmi l'esemplare in prova. Prova a contattarli! Mi fa pensare il fatto che sia su Aliexpress che su Amazon appaia come non più disponibile, sarebbe un vero peccato se le scorte fossero esaurite o la produzione interrotta. Sul sito ufficiale appare ora un MX5, molto simile ma con una potenza superiore, apparentemente. Purtroppo ha un prezzo più che doppio! Forse l'MX3 andava troppo bene e costava troppo poco? Non so che consigliarti, a parte il chiedere lumi al distributore italiano Topping (AudioAzimuth/Playstereo).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Federico,
se in precedenza meccanica Cambridge e DAC dialogavano senza problemi e se il DAC funziona con altre meccaniche, il problema è evidentemente nel lettore Cambridge, che porterei in assistenza. Prima, però, fai un tentativo di connessione con l'uscita ottica, con pochi euro un cavo ottico lo trovi ovunque e magari risolvi, se il problema fosse nell'uscita digitale elettrica del Cambridge. Non stare a porti problemi di qualità sonora, ormai uscita ottica e coassiale elettrica sono indistiguibili. Se anche così dovessero esserci ancora problemi, non ti resta che la strada dell'assistenza ufficiale. E speriamo che sappiano risolvere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
grazie per la precisazione. I due amplificatori che citi sono equivalenti, quindi se ti piace l'idea del NAD C328, perché rinunciarci? Per quanto riguarda i diffusori, visto l'utilizzo e la disposizione, secondo me potrebbe andar bene anche una coppia di piccole Lonpoo LP42. Non hanno il basso delle Elac, ma sono invisibili, si sistemano con maggiore facilità, costano molto meno e suonano benissimo. Magari, se fossi interessato al basso profondo che aggiunge realismo alla visione dei film, potresti aggiungere un piccolo sub attivo. In alternativa, una coppia di vecchie Elac Debut 5.1, o anche 5.2, leggiti la recensione per farti un'idea di come sono cambiate dalla prima alla seconda serie. Certo, le DBR62 suonerebbero molto, molto meglio, ma chissà quanto di questo meglio sarebbe realmente percepibile in una sistemazione non ottimale...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Mario,
i ricambi Thakker li conosco e mi sembrano buoni, non conosco gli altri citati. Visto però che il costo dello stilo nuovo spesso uguaglia quello di una nuova testina, perché non sostituire direttamente tutto il pick-up? Non so quale sia il tuo budget, ma nel catalogo AudioTechnica già le entry-level sono testine molto ben suonanti, per non parlare di Grado, Ortofon e Goldring. Valuta anche la sorprendente Rega Carbon, che abbiamo recensito molto positivamente qualche tempo fa. Con 50€ risolvi alla grande. Visto che il giradischi è entry-level, sono sicuro che una testina sotto i 100€ possa andare più che bene, se ti va spingiti anche oltre i 50€ della Carbon, ma non illuderti troppo, le differenze non saranno significative.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Bassi eccessivi
Egregio direttore ben trovato, vengo subito al dunque.
Ricordo la sua recensione sui diffusori Pylon Audio Opal 20 (da me poi acquistati con soddisfazione) e riguardo a questi vengo alla semplice domanda ma questione non sempre concorde ai più.
Ho un integrato cd-sacd player Marantz sa 80 connesso ad un Lector zax 70 con dei cavi Mogami w2534 in una configurazione detta "Stentor" semi-bilanciata. Il Lector lo trovo squisito con questi diffusori e gradirei molto se mi potesse consigliare dei cavi di potenza (mi servono 1,5 metri x diffusore, quindi corti) idonei non capendo granché io di capacità e/o resistenze varie di questi cavi che non tutti i costruttori dichiarano. Attualmente sono collegati dei Qed Signature Revelation 16AWG quindi 1,5mm di sezione in ambiente di circa 20 metri/quadri scarsamente trattato e accuso sempre dei bassi un po' troppo invadenti (anche con le Dali Zensor 7 precedenti) specie alzando il volume, le Opal stanno a 38 cm dalla parete posteriore e 1 metro a lato del muro di quello sx mentre a dx c'è l'ingresso in soggiorno ma le dico pure che ho tappato i condotti reflex con due tamponi in spugna della Ricable e devo dire che fanno il loro dovere (quando provo a toglierli sono costretto a rimetterli subito).
Conscio di un ambiente non certo idilliaco come molti di noi appassionati lamento sempre un certo eccesso di bassi...anzi a dire la verità sono le medio-alte frequenze ad essere indietro, solo se alzo il volume in modo sostanziale questo fenomeno si attenua parzialmente. Ok, lei mi dirà che se cercavo diffusori radiografanti (ciò che non volevo) avrei dovuto guardare altrove e me ne ricordo nella sua rece, ma....posso in qualche modo ristabilire, riequilibrare, equalizzare questa cosa secondo lei con un semplice cavo di potenza avendo io la sensazione che i miei Qed siano un pelo esuberanti (poi forse mi sbaglio) per la sezione e lunghezza che mi occorre?
PS.
Lei si ricorda con quale cavo erano connessi woofer e tweeter delle Opal 20 quando li fotografò per la recensione? Da quel che ricordo io sembrano delle classiche piattine trasparenti ma non so di quale sezione e la loro qualità.
Grazie come sempre e ancora i miei complimenti per la sua rubrica.
Un saluto cordiale,
Maurizio - E-mail: mf.contiero (at) gmail.com
LC
Caro Maurizio,
da tanti anni non forniamo più consulenza sui cavi, ma in questo caso il problema non si pone neppure perché non è cambiando cavi che riuscirai ad attenuare la gamma bassa. Se è eccessiva persino coi reflex tappati, evidentemente l'ambiente è proprio un disastro. Dici che si tratta di una sala di 20 mq scarsamente arredata, coi diffusori a 38cm dalla parete posteriore...ebbene, questi due fattori contribuiscono al risultato che lamenti. Devi allontanare i diffusori dalla parete posteriore e, magari, inserire qualche elemento assorbente in sala, tipo grandi cuscini o addirittura delle trappole per i bassi. Prova anche a spostare il punto d'ascolto, magari è posizionato in un crocevia di onde stazionarie in gamma bassa. Non ci sono scorciatoie, né con nuovi cavi, né con altri componenti. Mi spiace, è l'amara e cruda realtà. Le Opal sono casse generose in basso (e c'è scritto chiaro nella recensione!) ma nel mio ambiente erano assolutamente equilibrate. Qualora non potessi fare niente, né con il trattamento acustico, né con la distanza dalla parete posteriore, temo dovrai rassegnarti a cambiare diffusori, scegliendo qualcosa di meno generoso in basso. In alternativa, pensare a un sistema che preveda la correzione ambientale in dominio digitale: ampli dotati di Dirac Live Room Correction tipo alcuni NAD o altri sistemi analoghi come l'integrato Elac, oppure il DSpeaker.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luigi,
io un tentativo lo farei! Certo, la profondità e l'ampiezza dell'immagine saranno un po' sacrificate, ma il resto non dovrebbe peggiorare troppo, magari si rinforza un po' la gamma bassa, e questo potrebbe persino essere positivo. Le Planets, con queste restrizioni, potrebbero essere più sacrificate e in generale più complicate da gestire, specie in gamma bassa. In ogni caso, avrai modo di sperimentare e trarre le conclusioni più corrette una volta effettuato il trasferimento nella nuova casa. Purtroppo bisogna imparare a convivere coi compromessi e cercare di godersi comunque la musica, anche se uno dei parametri fosse un po' sacrificato. Pensa agli audiofili inglesi che dell'immagine non si sono mai preoccupati :-) Sono sopravvissuti per decenni!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Parere amplificatore e diffusori
Gentilissimo Lucio, seguo con grande interesse e ammirazione il tuo sito. Non sono un audiofilo ma mi piace ascoltare musica principalmente rock, stavo ricercando un accoppiata amplificatore e diffusori a pavimento, per una stanza di circa 60 mq.
Dal tuo sito avevo visto le recensioni del amplificatore della Dayton e da lì ho trovato il fratello maggiore.
Ora la domanda che spero non ti rubi troppo tempo: con 500 euro o poco più c'è qualcosa di meglio di questo?
Grazie per la disponibilità e buone vacanze.
Roberto - E-mail: robertoinnocentidegli89 (at) gmail.com
LC
Caro Roberto,
purtroppo non conosco questo sistema Dayton ampli+diffusori, ma i prodotti di questo marchio hanno sempre avuto un ottimo rapporto qualità/prezzo. Abbiamo già recensito amplificatori e altri componenti Dayton, con ottimi risultati. Per 500€ non è facilissimo trovare qualcosa di simile (ampli ibrido a valvole + diffusori da pavimento), per cui se avessi la possibilità di ascoltare questa combinazione, non esimerti dal farlo. Personalmente, mi sono già attivato per chiedere questi componenti in prova. Gli unici problemi che posso immaginare sono l'assistenza post-vendita - chiedi al rivenditore - e la rivendibilità futura. Quando si tratta di marchi poco diffusi il rischio di tenerseli sul groppone si dovesse cambiare idea o esigenze, è molto alto. La cifra in ballo non è elevata, ma è una valutazione che puoi fare soltanto tu.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Vito,
hai messo insieme tre oggetti ottimamente recensiti qui su TNT-Audio (e che a me, personalmente, hanno stupito davvero tanto) e hai ottenuto un impianto che suona meglio di qualunque altro sistema tu abbia posseduto, quindi direi che c'è da festeggiare! Finalmente si può ascoltare musica ad altissimi livelli senza investire cifre insensatamente elevate. Questo, fino a pochi anni fa, non era possibile. Goditi la tua musica ora!
Grazie per il feedback, ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Ripartiamo col botto! Un nuovo album (il secondo!) di buon vecchio e sanguigno rock'n'roll questo di Marcus King (classe '96!), già citato come il nuovo fenomeno del southern-rock. Il titolo dell'album è Young Blood, dal quale abbiamo selezionato questa “Hard working man”. Co-prodotto insieme con Dan Auerbach dei Black Keys (e si sente!), questo secondo album di King ne consacra la raggiunta maturità.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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