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I volumi della posta precedente
LC
Caro Alberto,
con questi chiari di luna, un amplificatore in Classe A è quanto di meno desiderabile ci possa essere, visti gli altissimi consumi di energia e il calore generato. In più, perché dovrebbe essere preferibilmente in Classe A? Perché fa figo? O perché suonano meglio? Nella prima ipotesi, avrei poco da aggiungere, nel secondo caso, mi piacerebbe che questa posizione fosse supportata da fatti concreti e, credimi, non lo è. Sfido CHIUNQUE (e dico chiunque) a riconoscere a occhi chiusi la classe di funzionamento di un amplificatore. Tutto ciò premesso, per sonorizzare a dovere un ambiente così grande (come metratura e come cubatura) con diffusori da 87 dB temo che servano parecchi watt, specie se si ascolta a volumi alti. Ora: Classe A + alta potenza + basso costo è un'equazione che non ha soluzione, neppure nel mercato dell'usato. In più, gli ampli integrati in Classe A si contano sulle poche dita di un falegname anziano, perciò temo dovrai rivedere al ribasso le tue aspettative. Con quella cifra acquisti un buon integrato ad alta potenza, che abbia tutta la riserva dinamica e la capacità di pilotaggio che ti servono. Qualunque buon integrato dai 50 watt per canale in poi andrà benissimo. Sto pensando, nel mercato dell'usato, a Musical Fidelity, NAD e Rotel, da selezionare tra i modelli fino a una decina d'anni fa. Nel nuovo, invece, valuta Cambridge Audio CX A 61, Audiolab 6000 A, Musical Fidelity M2si, Arcam SA10, Rotel A12 e Rega Brio R. Alcuni di questi potrebbero essere sprovvisti di ingresso phono, nel caso dovresti aggiungere un pre fono esterno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Simplicio,
data la stanza non piccola, sono 16 mq!, io propenderei verso le Elac Debut REF6.2 abbinate alla coppia di elettroniche NAD. In alternativa anche la coppia "11" di Rotel andrà benissimo, se riesci a rientrarci col budget. L'ascolto ravvicinato non sarebbe un problema, la parete posteriore vicina invece sì, a prescindere dal fatto che i diffusori abbiano il reflex frontale oppure no. La parete posteriore vicina rinforza la gamma bassa e medio-bassa, e il “quanto” dipende sia dalla distanza effettiva, sia dal suono della stanza. Se acusticamente poco adatta (una 4x4, in effetti, non è il massimo) potrebbero esserci rimbombi e stazionarie fastidiose fuori controllo. Scrivi persino che è cubica, quindi anche il soffitto è 4 metri? Se così fosse, temo che qualunque impianto suonerebbe male là dentro. Mi auguro che almeno sia ben arredata ed eventualmente arredabile con qualcosa che abbia anche un minimo di funzione acustica. Senza una foto o una piantina dettagliata è difficile dare consigli più precisi, come al solito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Aggiornamento impianto audio
Gent.mo Lucio,
riguardo i diffusori attivi che ho menzionato nella precedente mail (Vol. 1019) devo dire che anche a me era venuto il dubbio che non fossero l'ideale, anche se risolvono un po' di problemi. Attualmente ho un budget di circa 4.000€ e volendo aggiornare l'impianto, come suggerito, inizierei dai diffusori, tenendo presente che preferisco i modelli su stand. Mi conviene spendere quasi tutto per essi e poi man mano aggiornare gli altri componenti?
La stanza di ascolto è di 20mq, la distanza tra i diffusori è di 2m con al centro il mobile porta tv, quella dalla parete posteriore è circa 0,5m anche se ho "pressioni" per ridurla; mentre come genere ascolto pop, rock e jazz.
Un grazie in anticipo per il tempo che mi potrà dedicare.
Saluti,
Vittorio - E-mail: vittorio.74 (at) alice.it
LC
Caro Vittorio,
la soluzione attiva Dynaudio continua a essere ottima, con tutti i distinguo che abbiamo fatto nella precedente mail. Qualora optassi invece per una soluzione più tradizionale, si aprono tante strade diverse, anche se quei 50 cm di distanza, pure da ridurre!, dalla parete posteriore mi preoccupano non poco. A questo punto, meglio una coppia di Larsen da pavimento, le attacchi alla parete posteriore e non ci pensi più. La moglie è contenta e tu pure. Tieni conto che si possono trovare in finiture che si adattano bene a qualunque arredo, pertanto il fattore WAF sarebbe il più elevato possibile. Diventano quasi invisibili, suonano bene e non danno tutti i problemi di due diffusori da supporto sopra a traballanti trespoli, che causano fastidi quando si fanno la pulizie, possono cascare, possono essere spostati dalla posizione ideale e così via. Le Larsen le attacchi alla parete posteriore e quando si deve pulire basta farle scivolare in avanti. Pensaci. Trovi diverse recensioni qui su TNT-Audio. A me piacciono molto e sono una soluzione di grande intelligenza. Una coppia di elettroniche monomarca (che so, Cambridge, Rotel, Arcam, NAD etc.) e hai finito. In ogni caso, con questi vincoli contrattuali, scordati di poter godere di chissà quali raffinatezze (es. tridimensionalità dell'immagine)!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Enrico,
sicuro che il suono troppo chiaro e radiografante non sia invece da imputare ad alcuni file che ascolti? Perché se la colpa fosse del DAC, tutti i file suonerebbero così, e non sono alcuni, non ti pare? Perché continuiamo ad aspettarci che tutti i dischi e tutti i file suonino allo stesso modo? Alcuni suonano bene, altri malissimo, alcuni sono strilloni, altri cupi e ovattati. Anzi, migliore è l'impianto e più sono evidenti (e talvolta insopportabili) le differenze tra un'incisione e un'altra. Io, davvero, non capisco perché ci si aspetti che tutto suoni allo stesso modo. Non è mica questo lo scopo di un impianto HiFi, semmai è quello di mettere in evidenza, talvolta spietata, tutte le mancanze (gravi) del software. Inoltre, dubito fortemente che nel tuo impianto tu riesca a percepire la differenza tra un operazionale e un altro, si tratta di un livello di sofisticazione che in genere richiede componenti di ben altra raffinatezza e trasparenza per essere percepito. Comunque sia, se ti va di giocarci un po', credo che i Burson siano un'ottima scelta. Prova e tienici aggiornati sui risultati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giovanni,
non scartare i NAD, perché non è affatto vero che siano chiusi. Questa è solo una delle tante leggende metropolitane che circolano tra audiofili che non hanno mai ascoltato niente in vita loro. Leggiti la mia recensione del vecchio NAD 3140 e vedrai che di chiusura in alto non v'è traccia, eppure si tratta di un progetto abbastanza vecchio. Quando parlo di timbrica non aggressiva, non intendo che manchi la gamma alta. Semmai, c'è tutta ma non è sbattuta in faccia all'ascoltatore, come talvolta si usa fare oggi. E stiamo parlando di un progetto di 40 anni fa. Mediamente, le nuove elettroniche tendono ad essere sempre più aperte e trasparenti in alto. Comunque, sia il Cambridge che il Rotel andrebbero bene, mentre vedo già peggio gli Arcam. Vedi cosa ti riesce di trovare, in buone condizioni e a un prezzo accettabile, e sentiamoci di nuovo. Non esagerare con la vetustà del progetto, onde evitare di dover ricorrere a un recapping o a una completa e fastidiosa procedura di disossidazione di tutti i potenziometri, contatti e selettori. Starei nell'intorno dei 10 anni di vita, per ottenere sia una timbrica più moderna, sia per stare al riparo da interventi d'assistenza varia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Pietro,
prima di correre ai ripari pensando di acquistare componenti nuovi - sembra che ogni audiofilo aspetti solo la scusa giusta per farlo - io arrederei la stanza. Se è vuota o semivuota, è normale che l'impianto suoni male. Conclusa la parte arredi, puoi anche pensare a qualche trattamento acustico ad hoc. Le tue Aliante sono assolutamente in grado di sonorizzare decentemente 35 mq di sala d'ascolto, la mia recensione all'epoca fu fatta in una sala simile, ma dall'ottima acustica. Se la stanza non ha un'acustica adatta, cambiare diffusori ti porterà nuovi guai, perché basse frequenze più profonde e importanti solleticheranno tutte le risonanze proprie dell'ambiente. Potresti anche provare a spostare le casse in altra posizione, magari avvicinandole alla parete posteriore o riducendo l'area d'ascolto a una porzione più piccola dell'intero spazio disponibile. Anche in questo caso, tanto per cambiare, mancano foto e pianta che avrebbero aiutato a consigliare meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Moduli da 1000 watt
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Suggerimento musicale
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Suggerimento musicale 2
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Torna Neil Young coi suoi Crazy Horse ed è subito rock'n'roll! Il nuovo album, uscito pochi giorni dopo il suo 77esimo compleanno (!!!) si intitola World Record e questa è la trascinante “Break the chain”. Produzione affidata al quel diavoletto di Rick Rubin!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Salve se possibile vorrei sapere che trasformatore usare per la realizzazione di un amplificatore da 1000 watt su un carico di 4 o anche 2 ohm.
E il valore dei condensatori di filtro. Mi sono stati regalati due moduli finali da 1000 watt ciascuno.
Vorrei realizzare un finale di potenza.
Ho fatto dei calcoli secondo le vostre direttive non so se ho errato i calcoli vengono dati spropositati circa il trafo e il banco condensatori.
Grazie seguo il vostro blog con interesse.
Paolorita - E-mail: paulmooneagles (at) gmail.com
Caro Paolo,
la cosa migliore da fare è cercare una scheda tecnica di questi moduli che ti hanno regalato e vedere se ci siano delle indicazioni di massima. Poi bisogna capire quale sia la reale potenza di questi moduli. Non sei tu a decidere quanti watt possono esprimere su 4 o su 2 ohm, ma la natura dei dispositivi finali utilizzati. 1000 watt su 8 ohm sono veramente tanta roba, è normale che sia necessaria un'alimentazione grossa. Per le formule puoi far riferimento al nostro minicorso sugli alimentatori in più puntate oppure a questa pagina che spiega a grandi linee come dimensionare un alimentatore (trafo e condensatori). In entrambi i casi, trafo e condensatori dovranno essere grossi, se le potenze in gioco sono quelle citate. Si potrebbe rimediare realizzando un'alimentazione switching, che è poco ingombrante e costosa. Puoi provare a realizzarla da solo (ci sono vari tutorial in rete) oppure acquistarne una già fatta per uso HiFi, ad esempio questa della Hypex che dovrebbe garantire 1200 watt. Costa circa 240€. Alimentazioni analoghe, anche di altre marche, risolvono il problema, funzionano bene, costano poco e sono sicure. A meno che non sia molto preparato in materia, e non sembrerebbe, avere a che fare con alimentatori così potenti è abbastanza pericoloso e il rischio di farsi male o di fare danni è elevato.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio, volevo segnalarti questo incredibile ensemble di fior di musicisti, perdipiù riuniti per uno scopo benefico senza fini di lucro.
www.whyhunger.org/drum/.
A presto,
Alberto - E-mail: al.esposito (at) email.it
Caro Alberto,
grazie per la segnalazione di questa curiosa iniziativa, che non conoscevo. I musicisti hanno sempre avuto a cuore iniziative benefiche di vario genere e, per quanto io creda che si tratti sempre di una goccia nel mare, fa piacere che qualcosa si muova nella direzione giusta. Il problema vero è che i fondi per porre rimedio, in maniera forse definitiva, alle difficoltà che affliggono i meno abbienti, esistono, ma sono spesi male o, in generale, destinati ad altri usi meno...ehm...benefici. Credo che una piccola porzione del budget bellico della maggioranza delle nazioni sia più che sufficiente per creare le basi per una sorta di equilibrio mondiale basato su altri principi. È un discorso complesso che rischia di sconfinare facilmente nel qualunquismo, per cui mi fermo qui e mi godo questa versione di “Come together” dei Beatles!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
non è proprio un'ultima uscita, e meriterebbe l'ascolto l'intero album:
Trio Bobo “Brochure”.
Ciao,
Salvo - E-mail: saf.a7.4 (at) gmail.com
Caro Salvo,
grazie anche a te per la segnalazione musicale. Questo interessante trio nasce dalla sezione ritmica di Elio e le Storie Tese, ossia Faso (bassista) e Christian Meyer (batterista) in combutta con il chitarrista Alessio Menconi, già chitarrista di Paolo Conte. Il risultato è molto interessante. Al loro attivo appena tre lavori, uno nel 2006, uno nel 2016 e uno nel 2019. Speriamo che l'avventura prosegua!
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Caro Mario,
che dire? Va bene così! Poca spesa, tanta resa. Semmai, mi rattrista che sia questa la prima volta che tu sia così soddisfatto all'ascolto. Potresti fare uno sforzo in più ed eliminare quel ricevitore Bluetooth, realisticamente è il collo di bottiglia dell'intero sistema, per via dello standard, per forza di cose compresso. Prendi un DAC con ingresso USB e la situazione dovrebbe migliorare molto. Certo, avresti un cavo che dal computer va ai diffusori, ma il guadagno non sarebbe piccolo.
Sono felice infine ti sia piaciuto il mio suggerimento musicale della settimana scorsa, l'album nuovo dell'Ezra Collective è veramente una bomba, consiglio di ascoltarlo tutto.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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