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LC
Caro Beppe,
senza una foto dell'ambiente e una sua pianta è difficile dire se collocazione e acustica abbiano remato contro un buon risultato all'ascolto delle tue Q-Acoustics. Tuttavia, il fatto che ascoltate a una mostra ti abbiano colpito è un segnale in una direzione ben precisa: non sono state messe in condizioni di rendere al meglio. Di sicuro la posizione a ridosso della parete posteriore non è un bene, mi aspetto un medio-basso gonfio e una gamma media sporca. Le riflessioni della parete posteriore, se molto vicina, sono veramente disastrose, a meno che il diffusore non sia stato progettato per questo tipo di installazione (e non è questo il caso). Il resto dell'impianto certamente non è colpevole. Cambiare diffusori stante un posizionamento sbagliato non risolverà il problema. Potresti provare con delle Klipsch che hai citato, che di sicuro hanno un'impostazione più vivace, ma quella parete posteriore vicina farà danni sensibili comunque, secondo me. Potresti optare, magari cercando nell'usato recente, per una Larsen, pensata e progettata per stare a ridosso della parete posteriore. Questi diffusori però non fanno del dettaglio e dell'impatto le loro armi migliori. Prima di spendere altri soldi inutilmente, potresti provare a posizionare i tuoi diffusori in modo consono, per vedere se migliora qualcosa? Inoltre, se vuoi, inviami qualche foto, così capisco meglio, insieme con una descrizione del COSA non ti piace esattamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giacomo,
certamente le Elac DBR 62 meritano di meglio per esprimersi come possono, ma anche il tuo Denon, per cominciare, dovrebbe essere sufficiente. L'idea dell'accoppiata vintage NAD 3120 + Chario Constellation Delphinus non mi dispiace affatto, ma tieni conto che, specie per l'ampli, potresti dover intervenire prima o poi con un po' di manutenzione. Immagino che almeno i condensatori d'alimentazione necessitino di una sostituzione, per far rendere al meglio questo amplificatore. La mia sensazione è che la coppia Denon + Elac potrebbe suonare un po' meglio e certamente ti darebbe meno pensieri, in termini di durata nel tempo e manutenzione eventuale. Tieni conto che le Elac (ma anche le Chario!) sono capaci di ottime performance sonore, ma a patto che siano messe nelle condizioni ideali, e mi riferisco all'installazione e all'ambiente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Federico,
grazie anche a te per il feedback sui finali ZeroZone, vedo che l'elenco di vittime illustri di questi finalini (si fa per dire!) si allunga. Per semplificare l'impianto principale concordo con te che l'ideale sarebbe un pre che fa un po' tutto ciò che ti serve. Sul mercato ci sono diversi prodotti che potrebbero fare al caso tuo, ad esempio il Musical Fidelity M6s Pre, che dispone di ingresso MM/MC e di USB abbinato a un DAC interno 24/96. Ancora più completo sarebbe il Rotel RC-1590 MKII, che ha un DAC più performante e recente, oltre che molti più ingressi digitali. Privo di stadio phono (potresti prenderne uno separato, occupano poco spazio) ci sarebbe anche il Primare SC15 Prisma, che ha il vantaggio di funzionare anche da streamer di rete. Ha anche un bel display (utile per la liquida) e dispone di Bluetooth, AirPlay, Chromecast integrato e Spotify Connect tramite App. Infine, valuta anche il completissimo NAD C658, che offre ingressi digitali in formato ottico, coassiale, USB, Ethernet, Wi-Fi, Bluetooth aptX HD by Qualcomm di tipo two-way e ingressi analogici (compreso un phono MM). Cosa da non trascurare, ospita a bordo il prezioso modulo Dirac Live per la correzione acustica ambiente in dominio digitale. Tutti questi pre possono rendere giustizia agli ZeroZone e stanno nel budget che hai individuato.
Per quanto riguarda l'impianto secondario, valuta l'Argon Audio SA1. Ha diversi ingressi: uno linea, un phono MM, due digitali Toslink (fino a 24-bit/192kHz tramite un DAC 32-bit ESS Sabre), e persino connettività Bluetooth 4.2 (aptX HD e AAC). Come se non bastasse, offre anche un'uscita pre e un completo telecomando. Non ha un ingresso USB. È piccolo, suona bene e costa il giusto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Proac, Totem e Nad
Carissimo professor Cadeddu, in merito ai suoi consigli faccio le seguente osservazioni: se ci sono malpensanti che pensano che i suoi preziosi consigli abbiano un ritorno economico da parte sua, se ne freghi altamente, anche su altri forum parlano benissimo degli ZeroZone. In merito al fatto che le JBL non hanno altoparlanti originali lo so benissimo, visto che li abbiamo cambiati noi, ora come dice Lei sono solo da mettere nella raccolta indifferenziata (mi ha fatto sorridere tantissimo con questa sua battuta) infatti non sto certo pensando di usarli come diffusori. Mi permetto di farle ancora due domande. A suo parere come fonte primaria va bene la musica liquida tramite il pc con Daphile oppure anche questo va a inficiare il risultato finale? Sui diffusori ho trovato chi parla benissimo degli Wharfedale Linton Heritage, Lei conosce questi diffusori? Pensa che possano essere un'alternativa ai marchi che mi ha suggerito.
Grazie mille.. Visto che le sto scrivendo tantissimo capisco se darà priorità ad altri utenti. E se non riceverò risposta.
Roberto - E-mail: Robertocosta32 (at) proton.me
LC
Caro Roberto,
per la liquida un PC con Daphile andrà benissimo, ci mancherebbe! Per quanto riguarda i diffusori, ti consiglierei di restare sui marchi dei quali abbiamo già parlato, in quanto più universali come impostazione generale. I Wharfedale Linton sono delle riedizioni in chiave più o meno moderna di classici del passato e, in più, sono meno semplici da sistemare, in quanto necessitano dei propri stands. Starei preferibilmente su semplici torri da pavimento che oltre a disporre di un litraggio interno maggiore, possono essere spostate con estrema facilità, qualora l'ambiente non consentisse un posizionamento ideale. Basterà spostarle in posizione d'ascolto tutte le volte che sarà necessario. Con un grosso bookshelf posizionato su supporti (il caso delle Linton) quest'operazione è piuttosto complicata e pericolosa.
Infine, un commento sui vostri JBL “Frankenstein”: magari possono essere venduti a una cifra simbolica, c'è sempre qualcuno alla ricerca di casse da battaglia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consulenza doppio finale per biamplificazione attiva
Buongiorno Lucio.
Ti ho disturbato tante volte da altri indirizzi mail e mi hai sempre risposto dandomi consigli molto accurati anche se non sempre li ho seguiti :-)
In sostanza ho un impianto full Musical Technology così composto: pre C2, finali MT AM8 che alimentano i medio alti e gli alti, crossover MT cross due e per i moduli dei bassi ho sempre usato un vecchio ROTEL RB 960BX al quale recentemente ho fatto una revisione completa con sostituzione dei condensatori che visti gli anni erano oramai “fritti”. Il tutto alimenta una coppia di ESS 330 il cui crossover interno è stato modificato dal progettista di Mogliano Veneto per usufruire della biamplificazione attiva.
Come sorgenti ho un Project perspective con testina SUMIKO Blackbird (ristillata recentemente da TORLAI), un Thorens 125 con braccio SME e testina Benz glider (si lo so, mi avevi consigliato di vendere i due giradischi per upgradare il Thorens ma io sono una cappa tosta) con due pre phono sempre MT mentre per il digitale ho un TEAC VRDS 8 con convertitore MT a valvole.
Le elettroniche poggiano su due TNT FLEXY con ripiani in vetro).
Questo inverno, causa prolungata assenza del ROTEL, ho comprato per alimentare i woofer delle 330 un finale LECTOR Z -100 che anche considerato il costo (700 euro di seconda mano) non mi sembra vada male, anzi. Ora mi hanno proposto un altro finale LECTOR Z-100 sempre per 700 euro e chiaramente la scimmia ti viene. Il quesito è, secondo te ha senso comprare un altro finale Lector considerato che la coppia dei due finali sarebbe impiegata durante l'inverno per alimentare i woofer delle mie 330?
Avrei qualche beneficio secondo te oppure vado soltanto a buttare via denaro?
Ti ringrazio come sempre per una tua eventuale risposta e per il lavoro che porti avanti dal secolo scorso con TNT AUDIO.
Alberto - E-mail: alberto.martinello3 (at) gmail.com
LC
Caro Alberto,
la vera domanda è: il finale Lector che hai acquistato suona meglio del Rotel? Non sembrerebbe, visto che nella descrizione dell'impianto appare quest'ultimo come amplificatore ufficiale per i bassi. Solo tu conosci la risposta a questa domanda, ovviamente, anche se la mia sensazione è che le differenze, se presenti, siano piccole. Inoltre: perché durante l'inverno? D'estate come amplifichi le basse frequenze? Possibile che sia necessario usare amplificatori diversi a seconda delle stagioni? Non faresti prima ad acquistare un buon climatizzatore? :-)
Tra l'altro, dubito che ci sia tanta differenza, in termini di temperatura d'esercizio, tra il finale Rotel e quello Lector.
Ora, pur continuando a non capire la tua voglia di avere un impianto così dannatamente complicato e strabordante di componenti (un giorno capirai che less is more!) credo di non riuscire a darti un consiglio sensato. O forse sì: una coppia di finali ZeroZone, che vanno bene sia d'estate che d'inverno e che, realisticamente, suonano meglio di quelli in tuo possesso.
Spero di esserti stato utile (ne dubito),
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marcello,
con 3000 euro faresti un salto di qualità notevolissimo, sostituendo sia l'amplificatore che i diffusori. Il tuo Pioneer e le tue B&W potranno essere facilmente venduti sul mercato dell'usato. Le opzioni sono veramente tante, direi che potresti destinare 1000€ all'amplificatore e 2000€ per i diffusori. Valuta le seguenti alternative: tra gli amplificatori valuta Cambridge Audio CXA 61/CXA 81, Audiolab 6000A, Musical Fidelity M2si, Rega Brio R, Rotel A12, Arcam A15, NAD C368. Per i diffusori potresti pensare a uno di questi: Klipsch RP8000F II, Wharfedale EVO 4.3, Monitor Audio Silver 500, KEF Q950, Triangle Australe EZ, B&W 603 S3, Sonus Faber Lumina III. Come scegliere? L'ideale sarebbe che tu cercassi qualcosa da andare ad ascoltare, concentrandoti principalmente sui diffusori, visto che la scelta dell'amplificatore è meno influente sul suono dell'impianto. Cerca di capire che tipo di suono prediligi, ma stai pur sicuro che uno qualunque dei diffusori che ti ho indicato - e ne ho tralasciato altri - ti farà compiere un salto di qualità sensibilissimo. L'amplificatore seguirà a ruota, e non voglio indicarti delle preferenze. Diciamo che sarebbe una buona idea prendere tutto nel negozio dove acquisterai i diffusori, valutando cosa hanno da offrirti come amplificazione.
Eventualmente sentiamoci di nuovo per una cernita finale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Riccardo,
che i prodotti cinesi di qualità stiano facendo passi da gigante, come hai sperimentato con l'ampli cuffie Topping, è un fatto assodato già da qualche anno. Diverse aziende sanno come progettare macchine ben suonanti, e i tempi delle “copie” Made in China sono solo un ricordo. Esistono ancora tanti cloni di progetti famosi, ma esiste tanto materiale originale e ben suonante, a prezzi estremamente e pericolosamente concorrenziali. Sulla correzione acustica ambientale in dominio digitale sfondi una porta aperta. Da anni ne parliamo con convinzione. In stanza ben ottimizzate non fanno miracoli, ma nella maggior parte dei casi le correzioni digitali fanno letteralmente miracoli. Tuttavia, dissento sulla tua ultima affermazione: non tutto è riconducibile a modifiche della risposta in frequenza, ad esempio le differenze in termini di dinamica e di ricostruzione dell'immagine hanno poco a che spartire con modifiche della risposta in frequenza. Esaltazioni di certe porzioni della curva di risposta possono mettere più o meno in evidenza un particolare strumento musicale, questo sì, e magari renderne più evidente il contenuto armonico, ma sul resto la curva di risposta non sono efficaci. Se un amplificatore o un diffusore sono lenti, dinamicamente compressi, non ci saranno né correzione digitale né alterazioni della risposta a frequenza a ridare vita a un suono intrinsecamente ed inevitabilmente piatto.
Ti auguro buon ascolto e ti ringrazio per il prezioso feedback,
Lucio Cadeddu
Album di debutto per la cantautrice britannica Griff, dal titolo Vertigo. Nominata più volte come rivelazione pop/R&B di questi ultimi anni, dimostra già una maturità artistica sorprendente. Questa è Tears for Fun.
Archivio!
Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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