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I volumi della posta precedente
Dubbi sul biwiring e suoi potenziali benefici
Buonasera direttore, le volevo porre un quesito a proposito della possibilità di modificare i miei cavi quasi FFRC, nel senso che invece di farli in biwiring come in origine (se non ho letto male i vari passaggi...) ho unificato tutti i cavi bianchi e tutti quelli colorati e ottenuto i due poli. Ora, avendo da qualche tempo sostituito le mie casse autocostruite, con progetto Fostex reflex con FE206EN ora fuori produzione ma spettacolari nei medioalti, con delle ottime Fyne Audio F501 usate ma praticamente nuove. Racconto brevemente la mia esperienza prima di arrivare al sodo: dopo qualche anno di Fostex mi sale la nausea causa bassi mingherlini. Ho un buon sub SVS che accendevo coi film o quando volevo vibrazioni telluriche in casa...cerco che ti cerco e trovo queste Fyne Audio scontate del 25 per cento presso rivenditore.
Organizzo l'ascolto col rivenditore, mi porto dietro ampli NAD C326BEE e lettore cd 6005 Marantz per avere un ambiente il più possibile simile al mio. Bel suono e finalmente i bassi che volevo. Porto a casa, installo e faccio un ascolto disimpegnato in giro per la casa. Qualcosa non quadra, bassi lunghi e mosci, impianto irriconoscibile. Controllo e noto che dall'entusiasmo avevo lasciato il Trends Audio 10.2 coi cavi delle casse su. Ah, ecco perché, mi pareva...Scollego il piccolino e inserisco il NAD (che lei mi consigliò di vendere a suo tempo, ma...) e la magia si materializza come d'incanto! La sensibilità delle F501 è inferiore alle Fostex, 90dB contro 96 dB, quindi il Trends è stato parcheggiato in attesa di giudizio. Nelle settimane successive e a volumi sostenuti (questo è un lusso impagabile, non c'è trippa per gatti...) mi accorgo che i bassi debordano e sono troppi. Abbasso il volume. Procuro un tappeto a pelo lungo e la situazione migliora ma non sono convinto del tutto. Smonto il fondo delle casse per raggiungere lo sbocco reflex inferiore, cosiddetto BassTrax, e ci infilo un bel tappo di gommapiuma rubato alla consorte. Ecco, ora ci siamo. Spettacolo. Poi guardo il Trends, sapendo che non avrebbe mai suonato ad alto volume come piace a me e lo metto in vendita. Sparo alto per poi trattare il prezzo e invece me lo comprano di getto a prezzo pieno!
Altro spettacolo ma le poste lo spediscono a me invece che al destinatario :-), sob, poi risolvo e tutti felici. Nel frattempo esce la sua recensione del Fosi Audio V3 e dopo qualche giorno lo ordino direttamente alla Fosi Audio. Alimentatore da 48V, giusto per gradire. Raffinato, preciso, bassi corretti come i medi e gli alti, potente e zero fatica d'ascolto. Il Nirvana è servito. Ok, ma la domanda iniziale? Semplice: vale la pena tentare un biwiring visto che i diffusori lo permettono? O, visti i cavalli in corsa, non cambierebbe nulla o talmente poco che non me ne accorgerei? Mi rimetto al suo giudizio, tranne che per la lunghezza e prolissità della lettera: deve scontare i week-end nei quali ci ha lasciati orfani di "Lettere al Direttore". Spero per motivi tecnici e non motivi antipatici. Un fresco abbraccio musicale e a presto.
Carlo - E-mail: carlo.feletti (at) gmail.com
LC
Caro Carlo,
no, le volte nelle quali la rubrica della posta è rimasta in stand-by è perché non abbiamo ricevuto un numero consistente di richieste interessanti, ma magari solo domande brevi del tipo “cosa compro?”. È un dato di fatto che con l'arrivo dei mesi più caldi le richieste si diradano, perché per fortuna anche gli audiofili pensano ad altro (le vacanze) e non all'impianto :-)
Io ho continuato a pubblicare articoli e recensioni, comunque. Nessun motivo “antipatico”, quindi :-)
Mi fa piacere che il V3 abbia degnamente sostituito sia il Trends che il NAD nel tuo impianto. Il Trends purtroppo fa quel che può coi pochi watt a disposizione, mentre il V3 ha una potenza praticamente universale, adatta anche a diffusori non particolarmente sensibili. Per quanto riguarda il biwiring, un tentativo lo potresti fare, magari con dei cavi qualunque, giusto per non imbarcarti in lunghe e complicate autocostruzioni. Prova con del semplice cavo elettrico, prima, e vediamo che succede. Magari il cavo di prova lo monti sui woofer, dove realisticamente può far meno danno. Quanto al non accorgersene, tutto dipende dal contesto e dalla tua capacità di analisi. Per contesto intendo la sala d'ascolto, naturalmente. Poi, certo, la tua esperienza di ascoltatore ha un ruolo fondamentale, non tutti sono in grado di identificare piccole differenze. Prova e tienici aggiornati. La mia esperienza personale è che il biwiring sia stato, in passato, molto sopravvalutato: non a caso tanti costruttori di diffusori, pure di alto livello, sono tornati al monowiring.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Claudio,
non vedo perché sostituire il Brio, visto che con le Elac andrà benissimo. Non capisco come mai l'Apollo non ti sia piaciuto, sicuro che la colpa sia del lettore CD e non, invece, del contesto? L'Apollo è un ottimo CD player che certamente non suona né vago né impreciso. Questi, semmai, sono difetti di riproduzione attribuibili a un posizionamento dei diffusori non ottimale e/o a un'acustica ambientale sbagliata. Senza vedere una piantina o una foto del tutto è difficile essere più precisi di così. Di sicuro però né i diffusori né le due elettroniche Rega possono essere colpevoli di ciò che descrivi, quindi il problema è altrove. Se puoi, fai qualche prova con un altro lettore CD, giusto per avere conferma dei miei sospetti. Continuo a non capire perché si addossino colpe a componenti insospettabili, quando invece è altrove che bisogna sempre cercare. Di recente ho avuto modo di ascoltare le tue Elac DBR 6.2 in un altro ambiente, posizionate su una credenza, in alto, a poca distanza dalla parete posteriore, con tanti arredi ingombranti tra diffusori e punto d'ascolto. Ho faticato a riconoscerle e non esagero se dico che abbiano suonato al 10% delle loro possibilità. Per questo dico sempre di leggere le recensioni con un po' di grano salis: quel che leggete corrisponde a componenti messi nelle condizioni operative ottimali. In mancanza di queste, è normale non ritrovare le cose che avete letto qui o altrove, specie quando castigate i diffusori in ambienti e posizionamenti improbabili. La colpa non è di chi recensisce, ma vostra che continuate a credere ai miracoli ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Disco per test impianto (e non solo)
Volevo segnalarti un brano che potrebbe essere utilizzato per testare l'impianto (ad alto volume, come piace a te).
Magari potrebbe pure mettere in crisi qualche impianto un po' troppo "precisino".
Si tratta di "Paranoid", singolo inciso nel 1970 dai Black Sabbath, nota band heavy metal britannica.
Qui viene eseguito interamente alla batteria (compresa la parte melodica, suonata sui tom) da Rami Eskelinen, eccentrico drummer del trio jazz finlandese Töykeät (un pazzo) ;-)
È contenuto nell'album "High Standards" del 2003, pubblicato dalla Blue Note (io ho il cd, già acquistato a suo tempo, ma credo che in rete si trovi ancora qualche copia). Anche il resto del disco è molto bello, piacevole da ascoltare ed eseguito con maestria.
https://youtu.be/KJjrVAsYFqo.
Ciao a presto,
Alberto - E-mail: crazydrum (at) tiscali.it
LC
Caro Alberto,
grazie per la segnalazione! Conosco molto bene Paranoid, fa parte della mia discografia da decenni ormai. Questa versione è estremamente particolare, in effetti. Buona incisione, con una bellissima resa della parte bassa dello spettro. Un po' meno convincente in termini di dinamica, di impatto e brillantezza in gamma medio-alta. Rullante e piatti suonano, a mio parere, leggermente ovattati, ma magari è una scelta voluta. Per me, una delle migliori riprese della batteria rimane il vecchio Sheffield Drum Record, dotato di dinamica, controllo e velocità semplicemente spaventose. Magari suona un po' asciutto in basso, specie il secondo brano, ma quanto a mettere in crisi amplificatori e diffusori è...brutale.
Per quanto riguarda le percussioni in senso più ampio, anche i dischi dei Kodo (Heartbeat Drummers of Japan) non scherzano affatto, purché si disponga di woofer capaci nell'impresa di riprodurre il gigantesco O-Daiko.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Proac, Totem e Nad
Carissimo professor Cadeddu,
i suoi consigli (Vol. 1084) sono sempre utilissimi. In merito al fatto che le Proac possano avere troppi bassi per un ambiente così piccolo, ho messo nella stanzetta di cui le parlavo di 3 x 3 metri delle vecchie JBL che hanno tra i 30 o 40 anni di vita, sono un tre vie, che di bassi ne hanno a iosa, con mia somma sorpresa i bassi erano assenti...nel senso che non si sentiva nessuna abbondanza degli stessi, il modello è un JBL MODEL 77 VX, tre vie di cui allego foto, come ampli ho usato un DENON PMA-720AE, delusione totale del risultato ottenuto. Sia ampli che diffusori sono di mio fratello, quindi non ho speso ancora nulla, ma ho notato che a forza di ascoltare la musica con la mia Stax oramai, il suono con i diffusori lo trovo piatto (mi riesce difficile trovare un termine adatto).
In merito ai diffusori che mi ha consigliato lei ne parlano tutti in maniera entusiastica i Totem, sono apprezzati da tutti. Ora appurato che i bassi non siano un problema, sia Proac che Totem sono una garanzia, perché anche se li dovessi comprare senza ascoltarli, e il loro suono non mi piace la loro rivendita sarebbe facilissima, in merito all'ampli lei ha recensito gli ZeroZone IRS2092 e ne parla in maniera entusiastica, ne parlano tutti bene, come mai lei li consiglia raramente? Bene o male la differenza con un Nad o Rotel sarebbe minima? Come pre per quel tipo di amplificatore potrei usare il Dac Topping 30 oppure dovrei prendere un pre apposito?
In attesa di una sua risposta la ringrazio infinitamente.
Roberto - E-mail: Robertocosta32 (at) proton.me
LC
Caro Roberto,
io credo di consigliare gli ZeroZone pure troppo spesso, e non vorrei alimentare i soliti malpensanti. Forse non li menziono sempre e comunque perché si tratta di una scelta particolare, un prodotto senza garanzia, cui dover abbinare un preamplificatore. Una cosa è sicura: con un pre Tisbury si fanno beffe degli amplificatori integrati NAD e Rotel cui ti riferisci. Non è questo, però, il problema. Continuo a pensare che in una stanza 3x3 i bassi “importanti” possano essere difficili da gestire. La prova da te effettuata con queste vecchie JBL è priva di senso, per un semplicissimo motivo: sono diffusori modificati, con woofer non originali, pure montati male (vedi che il logo, che non è JBL, non è direzionato in maniera corretta?). E anche i tweeter e i midrange non sono quelli giusti! Per riferimento ho affiancato (a destra) una foto delle VX77 originali, e come vedi i driver sono diversi! In definitiva: non stai ascoltando quelle JBL, ma un pastrocchio mal accroccato. Basta mettere dei woofer di impedenza e sensibilità diverse e il danno è servito: zero bassi. Come fai poi a dire che di bassi ne hanno a iosa, se nella tua stanza erano assenti? Non ti sembra un po' contradditorio? Credimi, questo test che hai fatto è completamente inutile. E quei JBL così modificati sono buoni - perdona la schiettezza - solo per la raccolta indifferenziata. In ogni caso, prendi delle Totem o delle ProAC, assicurati che non siano pasticciate (basta controllare qualche foto nel web, esiste Google, usiamolo diamine!) e vediamo che succede.
Più in generale: stiamo parlando di prodotti di livello abbastanza elevato, mi aspetto che chi li acquista abbia un minimo di attenzione e di pignoleria nell'eseguire test e, soprattutto, formulare giudizi.
Spero di esseri stato utile,
Lucio Cadeddu
Boston hd9
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Nuovo album per la violoncellista sperimentale guatemalteca Mabe Fratti, dal titolo Sentir Que No Sabes, un mix tra musica contemporanea, elettronica, jazz e musica classica. Questa è Oídos, un brano che contiene suggestioni musicali di tanti generi diversi. Album incredibile e sorprendente.
Salve Lucio,
e sempre complimenti per la tua meravigliosa rivista. Ho un Harman Kardon hk 680, un marantz CDA 94 che utilizzo come pre (sai bene che l'Harman Kardon può essere usato anche come come finale). Utilizzo come casse delle Elac ELX 8080 con le quali mi trovo discretamente. Mi hanno proposto da un po' di tempo delle Boston HD 9. Secondo te possono avere qualcosa da dire anche oggi oppure mi conviene tenere le Elac? In altre parole secondo te le Boston HD 9 mi offrirebbero qualcosa di più rispetto alle Elac? Le ho provate e devo dire che hanno un alto abbastanza in evidenza e un medio/basso un po' arretrato il che a dire il vero non mi dispiace più di tanto perché non sono un grosso amante dei bassi. Tu cosa faresti al posto mio? Premetto anche che sono un amante dei dettagli soprattutto negli assolo degli strumenti quindi tutto sommato le Boston, penso, possono fare al caso mio...
Desideravo però avere una tua opinione sui diffusori. A distanza di trent'anni abbondanti possono dire ancora la loro? Grazie mille e spero in una tua risposta.
Grazie.
Marco - E-mail: marbelvedere (at) msn.com
Caro Marco,
purtroppo non conosco bene le tue Elac, per cui mi è difficile esprimere un parere sensato. A spanne, visto che in quel periodo Elac non era assolutamente ai livelli attuali, potrebbe essere che le Boston siano un gradino sopra, mi auguro che il prezzo richiesto sia consono, perché oggi con poco ti porti a casa diffusori di ben altra categoria. Se le hai ascoltate a confronto con attenzione e le Boston ti sono sembrate più confacenti al tuo gusto, non vedo problema alcuno nell'acquistarle. Io, per diverse ragioni, non ultima la reperibilità di ricambi, preferirei stare su prodotti più recenti, ma alla fine è sempre una semplice questione di valutazioni personali. Non solo, ma potrebbe essere che il mio gusto personale non collimi col tuo, anzi da quel che scrivi sembra proprio che abbiamo gusti opposti, visto che sono un amante dei bassi (potenti, profondi e corretti) e del dettaglio, finché non si sconfina nell'iper-analisi. Un mio consiglio in merito, pertanto, potrebbe persino essere controproducente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Alessandro,
grazie per le bellissime parole! Come vedi, ci accingiamo ad affrontare il nostro 30esimo anno, non si può dire che non abbiamo tenuto fede al nostro impegno e ai nostri princìpi iniziali. Speriamo, in occasione del trentennale, di riuscire a concretizzare quel famoso rinnovamento grafico di cui abbiamo parlato un po' più di un anno fa.
Continuiamo a divertirci, questo è sicuro, anche se il peso del portare avanti questa missione si sta adagiando sempre più sulle mie sole spalle, visto che i collaboratori sembra abbiano perso motivazioni e voglia di dare una mano. Tanti hanno abbandonato, altri hanno ridotto la “produzione” a uno o due articoli all'anno. Soprattutto in questo 2024 - se si va a guardare chi ha firmato gli articoli - si capisce che il mio nome compare persino un po' troppo spesso. A volte vorrei avere il tempo per dedicarmi a progetti di più ampio respiro, senza l'incombenza del dover recensire tanti apparecchi. Mi sono ritagliato la saga dedicata alle Bose 901 (ancora non conclusa) e ne sono felice, perché questi lavori sono quelli che mi piacciono di più.
Su quel che dici non posso che essere d'accordo con te: serve una voce che provi a controbattere la tendenza degli operatori di mercato, sempre più orientati a spingere prodotti dai prezzi semplicemente improponibili e, purtroppo, sempre più slegati dai contenuti tecnici e...musicali, nonché sempre più privi di vera innovazione.
Ti ringrazio per il feedback sui prodotti ZeroZone, fa piacere vedere che siamo in tanti ad aver capito il vero valore di questi finali e, sembrerebbe, anche di qualche altro componente, visto il pre del quale ci hai riferito.
Stai sintonizzato, ne vedremo ancora delle belle.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Andrea,
non ho visto alcun annuncio ufficiale della scomparsa di John Larsen, né sul sito web del costruttore né sui social network. Sulla pagina Facebook di Larsen, però, l'ultimo post risale a settembre 2023, un po' vecchiotto in effetti. Larsen non è esattamente una one-man band, anche se i contatti mail sul sito fanno riferimento sempre a lui. Sarebbe un peccato se la produzione di questi innovativi e splendidi diffusori si dovesse interrompere. Mi auguro che i suoi collaboratori e/o familiari possano prendere le redini dell'azienda e continuare la tradizione di John Larsen.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Caro Maurizio,
mi spiace per le tue vicissitudini, l'importante è non perdere mai di vista gli obbiettivi! Se la musica fa parte della nostra vita, in un modo o nell'altro, dovrà continuare a farne parte. Mi complimento per il lavoro fatto e per gli acquisti! Il Marantz è una certezza, anche se non suona come un amplificatore moderno, questo è sicuro. Immagino abbia letto la mia retrospettiva sul 1060 di qualche tempo fa. Non so come mai l'ingresso main in funzioni male nel tuo caso, magari qualche componente è fuori specifiche. Quando possibile, lo farei controllare, visto che utilizzarlo come finale, senza passare dalla sua sezione pre, dovrebbe essere comunque un vantaggio. Bello il lavoro sulle KEF e ottima l'idea del Lenco 75 da revisionare e aggiornare. Nel caso, qui su TNT-Audio trovi ampia letteratura sulle modifiche e gli upgrade che si possono applicare con successo su questo glorioso giradischi.
Grazie, infine, per le belle parole sul nostro operato!
Ti auguro buon ascolto e ti ringrazio per il prezioso feedback,
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio!
Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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