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Prodotto: testina MC
DRT-1s
Costruttore: Dynavector
- Giappone
Costo: cambia a seconda del paese, ma se avete bisogno
di conoscerlo allora non potete permettervela... :-)
Recensore:
Geoff Husband - TNT
Francia
Data recensione: Gennaio, 2004
Quando ho pensato di dare inizio alla serie di recensioni dei giradischi hi-end ho deciso che un componente essenziale avrebbe dovuto essere una testina high-end. Recensire giradischi del costo di 10000€ ed oltre con una moving coil da 400€ potrebbe anche avere un senso, ma potrebbe anche lasciare una serie di domande senza risposta. Ci fu un repentino cambio del braccio e la Dynavector, andando oltre tutte le mie più rosee previsioni mi offrì per le prove la sua testina migliore, la DRT-1. Terribilmente costosa e "difficile" sia come peso, sia come dimensioni, questa particolare testina ha avuto un ruolo da protagonista nella serie di prove. Che lo crediate o no, negli ultimi 12 mesi, durante il corso dei test sui giradischi, ha funzionato per più di 1000 ore. Inoltre è stata collegata e scollegata dai vari bracci in prova, regolata un milione di volte, ed è stata sottoposta a diversi trattamenti che terrebbero con il fiato sospeso la stragrande maggioranza dei possessori di testine di questo livello.
Ma come per tutti i dispositivi la sua vita è limitata, per parafrasare il famoso detto (riferito al sesso) che fa - "niente è più deprimente dell'effetto del tempo, per le prestazioni di una testina high-end".
1000 ore rappresentano un periodo lunghissimo per quasiasi testina di rilievo, e benché io abbia provato ad ignorarlo il suono iniziava a risentirne, in particolar modo sui solchi interni.
Questa non è stata una situazione simpatica considerato che stavo a metà strada per quanto riguarda le prove sui giradischi per cui ho timidamente contattato la Dynavector che, siano benedetti, mi hanno semplicemente detto di rispedirgli indietro la testina e che loro avrebbero pensato a rigenerarla. Se considarate che con il costo della rigenerazione potreste comprarvi il mio SME IV, capite bene il motivo della mia timidezza e successivamente della mia riconoscenza.
Ma quella che mi è tornata indietro non era la DRT-1 ma una testina diversa, quella nuova, migliorata, quella "così bianco che più bianco non si può", la DRT-1s, la nuova ammiraglia.
Hmmm.
Devo fare un
ringraziamento alla Dynavector, mi hanno spedito numerose testine
durante gli anni, e anche se le mie recensioni sono state in linea
generale molto positive, sicuramente gli elogi non sono stati sempre
sperticati e alcune volte sono state poste delle questioni non
proprio simpatiche. Ma la Dynavector ha continuato ad aiutarmi in
quello che stavo facendo, e per questo le sono grato. Le testine in
omaggio per le recensioni rappresentano un'usanza diffusa al giorno
d'oggi ma questa consuetudine mi mette a disagio. Il costruttore
effettivamente regala una testina di seconda mano, della quale
probabilmente non saprebbe che farsi dopo la recensione.
Il povero
recensore finisce per ritrovarsi con una fornitura di testine, delle
quali necessita per realizzare interessanti recensioni. Prima che vi
mettiate a strillare "compratene una!" vi dirò che è
quello che faccio di solito, ma le recensioni sono deleterie per le
testine e nell'intervallo di 18 mesi entrambe le testine di mia
proprietà sono state sacrificate alla causa, in un primo
momento per quanto riguarda il lato estetico, ma successivamente
anche i contatti non hanno funzionato a dovere a forza di infilare e
sfilare i pin. Tutto ciò mi è costato oltre 1500€,
che per lo standard della DRT-1 non è molto, ma rappresenta
molto per me da spendere per la causa di TNT.
Un altro punto è
che non posso permettermi di affrontare la spesa di ulteriori tre
testine diverse che allo stato attuale non mi servirebbero, ma per
condurre in maniera appropriata i test ho bisogno di una testina al
di sopra di ogni sospetto (la DRT-1), una tipica (ma buona) MC
high-end che è meno esigente per quanto riguarda i bracci (la
XX-2) e una testina molto adattabile da usare con i bracci molto
leggeri e per provare gli unipivot e la qualità dei cuscinetti
(la Music Maker).
Per cui ho accettato questi prestiti (e li considero proprio come tali, non li venderò mai) ma volevo far capire ai lettori di TNT come stanno le cose. In un mondo di fantasia Lucio potrebbe essere un milionario eccentrico che potrebbe dare ai suoi collaboratori interi impianti costituiti da apparecchiature hi-end recensite. Ma così non è e quindi non lo fa. E visto che siamo in argomento lo stesso può essere detto ai famosi recensori delle altre testate giornalistiche, con la differenza che essi non vi dicono quello che fanno ;-)
Il quid-quo-pro deriva dal fatto che i costruttori teoricamente sono in una posizione tale da influenzare i recensori - e da questo punto di vista vorrei essere chiaro: se un qualsiasi costruttore facesse una cosa del genere con uno dei prodotti che ho preso in prestito questi se ne tornerebbe dritto dritto a casa. Ma né Dynavector né "The Cartridge Man" hanno mai fatto questioni sulle mie recensioni per cui a loro vanno tutti i miei elogi. Non potrei mai accettare un prestito "pre-recensione", cioé se un costruttore mi dicesse "ti spedisco questa testina da 5000€ che potrai tenere - che ne diresti di fare una recensione?" No, verrebbero recensiti per la loro qualità innanzitutto.
Dopo questa dissertazione arrivo al punto... Vedete, quando ho recensito la XX-2 la mia conclusione pricipale fu che dal punto di vista delle prestazioni si avvicinava molto alla DRT-1 per la metà del prezzo e per molte persone il valore aggiunto della DRT-1 non giustificava la spesa. Non è proprio il genere di cose che un costruttore ama ascoltare quando si parla del suoi prodotti di punta - si, la DRT-1 era meglio ma personalmente, a meno che i soldi non costituiscano un problema, la XX-2 vantava prestazioni che gli si avvicinavano molto.
Vi ho fatto questo resoconto in quanto penso che possa spiegare la loro logica di spedirmi la nuova DRT-1s a sostituzione della DRT-1, che la nuova ammiraglia vada ulteriormente meglio rispetto alla XX-2?
Penso che, al fine di evitare di ripetere molte delle cose già scritte, sia importante che voi leggiate la recensione della DRT-1 originale. La DRT-1s rappresenta, ovviamente, un aggiornamento di quella testina, e non un progetto nuovo. Eccezion fatta per pochi dettagli, ogni cosa è rimasta inalterata esclusa la sostituzione del blocco di plastica rosso con un pezzo di ebano. L'utilizzo del legno per la realizzazione di testine esotiche ha una lunga ed illustre storia; non so dirvi il perchè sia così, ma sicuramente contribuisce a rendere l'aspetto della DRT1-s molto particolare.
Ah ma "l'inghippo sta nel dettaglio". Anche se si tratta principalmente dello stesso progetto, le migliorie apportate alle tecniche costruttive hanno comportato notevoli miglioramenti delle tolleranze e degli spazi d'ingombro che hanno portato come risultato un campo magnetico maggiormente concentrato sulle bobine. Considerato che la maggior parte delle differenze tra le normali testine prodotte per la massa e quelle esotiche sta in questo tipo di dettagli, il fatto che la Dynavector è stata in grado di realizzare miglioramenti così significativi rappresenta una buona notizia per tutti.
OK sono rimasto sorpreso. La DRT-1 sembrava fosse quanto di meglio ci possa essere, ma la "s" si spinge ancora oltre. Alla solidità ed alla compostezza della DRT-1 la "s" aggiunge un ulteriore livello di dettaglio ambientale, un tocco all'estensione delle alte, ma aspetto ben più importante, e per l aprima volta osservato nel mio impianto, non sono riuscito ad individuare la posizione dello stilo sul disco.
Vi darò una breve spiegazione. Considerato che un braccio pivot descrive un arco piuttosto che correre parallelo ai solchi similmente al cutter originale, esso risulterà perfettamente allineato soltanto in due punti nel disco - solitamente un po' dopo l'inizio e poco prima della fine del disco. Il disallineamento maggiore e di conseguenza il più alto livello di distorsione lo si ha intorno alla metà del disco. Maggiore è l'usura del disco e/o dello stilo, maggiore è la difficoltà per la testina ad estrarre le informazioni in questo punto del disco. Su molti dischi riesco a capire in quale momento la testina sta svolgendo il lavoro più arduo - quando il vostro impianto si avvicina molto alla perfezione anche gli errori meno evidenti diventano fastidiosi. Dovreste essere in grado di riconoscerlo ma questo non si verifica per i primi due brani di una facciata.
Quindi alla fine del disco, la velocità con cui vengono attraversati solchi diminuisce, e il risultato è che i solchi tendono ad essere più vicini tra loro. Per lo stilo il dolce movimento che segue i solchi diventa qualcosa di simile alle montagne russe. Quando inizia a diventare difficile gestire il "pinching" degli angoli accade che il percorso che lo stilo segue risulta più "arrotondato". Questo fenomeno viene definito come "distorsione di tracciamento" e il risultato udibile è un appiattimento della dinamica ed una perdita del dettaglio. I profili degli stilo esotici sono disegnati in primo luogo per districarsi agevolmente anche in questi difficili passaggi - ma anche in questo caso è possibile percepire dei peggioramenti della qualità del suono.
Questi problemi, con una testina di classe come la DRT-1 o un'abile tracciatrice come la Music-Maker, diventano insignificanti, ma con la DRT-1s non sono riuscito proprio ad avvertirli. Un CD risulta superiore nella coerenza complessiva, ma questo non si è verificato con la grande Dynavector. Anche con i pezzi più usurati e danneggiati della mia collezione il risultato è stato sempre lo stesso - magnifico!
Alla luce di quanto detto appare ovvio che si sono creati nuovi standard per il mio impianto, senza dubbio non appena avrò terminato a parlare di giradischi avrò un po' di tempo per provare altre testine della stessa categoria, ma per il momento la DRT-1s non ha rivali. Punti deboli? Diamine! Cosa volete che vi dica? Non ha del tutto riproposto gli sconvolgenti 30 hz tirati fuori dai solchi dalla Linn Arkiva (a breve recensita) ma non è sicuramente stata da meno. Da qualsiasi normale misura risulta un basso profondo, naturale, fluido (utilizzate il superlativo che volete). Lo stesso vale per il resto delle frequenze. Il bilanciamento tonale è gestito molto bene, non risulta brillante come un'Audio Technica, nè preponderante verso il basso come un'Arkiva, o caldo come la Goldring Elite - semplicemente ben bilanciato.
Ho esitato non poco a definire questa una recensione, mi sembrerebbe più una "second look" e una specie di auto-giustificazione. Ma il risultato ottenuto dovrebbe essere almeno gratificante per la Dynavector; per ora il nuovo prodotto di punta vanta caratteristiche superiori rispetto alla XX-2. Immagino che ciò sia dovuto più che altro ad una maturazione dei concetti originari della DRT piuttosto che a modifiche sostanziali, ma seppure così fosse ne vale sicuramente la pena.
E adesso le
conclusioni... La DRT-1s è ancor più costosa della
DRT-1, ma la differenza di suono a mio avviso è significativa
a tal punto da dire che la DRT-1 potrebbe essere ignorata - se siete
intenzionati a vendere l'automobile per finanziare l'aquisto di una
testina potreste andare fino in fondo e prendervi la DRT-1s, la
differenza dopotutto non è enorme. Per quanto riguarda la
giustificazione di una spesa equiparabile a quella di un discreto
giradischi CON braccio sta a voi decidere. Aggiungete il fatto che
non acquistate una testina, ma semplicemente "affittate" la
sua qualità fino a quando non sarà necessaria la
ricostruzione successiva, e sicuramente dovrete sentire la NECESSITÀ
di quel suono per poter giustificare la spesa di questo o di
qualsiasi altro prodotto esoretico.
Ma d'altro canto, se qualcuno
vi dicesse "OK devi per forza peggiorare un componente del tuo
impianto" vi dico onestamente che togliere la DRT-1s e
sostituirla con (diciamo) la XX-2 comporterebbe un salto maggiore
rispetto ad esempio a passare da un Orbe a un Gyro, o da uno SME 4 ad
un Rega.
Se solo queste meraviglie durassero per sempre...
Impianti utilizzati
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© Copyright 2004 Geoff
Husband - www.tnt-audio.com
Traduzione italiana: Fabio Egizi
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