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Audio Analogue Paganini - CD player

Moto perpetuo...

[English version]

Prodotto: Audio Analogue Paganini CD player
Costruttore: Audio Analogue - Italia
Prezzo approx.: 1.000 Euro
Recensore: Lucio Cadeddu

[Audio Analogue Paganini]
Audio Analogue Paganini CD player

I numerosissimi estimatori del marchio toscano Audio Analogue da tempo attendevano altri componenti da abbinare alle blasonate amplificazioni della Casa. La vivace Azienda italiana non si è tirata indietro ed ha prontamente immesso sul mercato ben due lettori CD, il Paganini, oggetto di questa prova, ed il Maestro, macchina di livello ed impegno superiore, che avete potuto "incontrare" già virtualmente nel nostro recente factory tour in quel di Monsummano Terme.
Il Paganini va così ad arricchire e completare la serie Grandi Compositori che annovera i famosi integrati Puccini e Puccini SE (ora profondamente modificati e dotati di telecomando), il pre Bellini ed il finale Donizetti, oltre all'ormai fuori produzione Vivaldi, il DAC della Casa.

Niccolò Paganini (Genova, 1782-1840) è con tutta probabilità il violinista più famoso di tutti i tempi, ben noto per i suoi virtuosismi tecnici e per le sue composizioni ardite. Credo che tutti conoscano il suo Moto Perpetuo, vero banco di prova per l'abilità di ogni violinista. Per questo motivo "Paganini" è un nome particolarmente pesante da assegnare ad un lettore CD e con questa prova cercherò di scoprire se questa macchina digitale saprà portare con onore il nome che le è stato assegnato.

Il Paganini è un lettore CD piuttosto robusto e pesante (circa 10 kg), merito di un cabinet di buon spessore e di una costruzione con pochi risparmi.
Inusuale il peso, ma inusuale anche l'aspetto: lo spesso pannello frontale in alluminio ospita infatti due zone circolari, una occupata da un display a cifre color arancio e l'altra destinata ai classici pulsanti play/stop etc, con l'aggiunta di un insolito ma utile pulsante di stand-by che serve per tenere in posizione di attesa i circuiti del lettore, così che sia sempre nelle migliori condizioni operative. Manca infatti il pulsante d'accensione, nascosto nel retro accanto alla presa d'alimentazione (cavo staccabile).
Sul retro, oltre alle classiche uscite analogiche, troverete una coassiale digitale con annesso switch che consente di disattivarla quando il CD player funziona come unità indipendente. Disponibile anche un completo telecomando di colore blu.

Tecnicamente il Paganini consiste di una meccanica Sony modificata Audio Analogue con ponticello superiore in alluminio anodizzato. Il circuito di conversione è affidato ad un convertitore Crystal a 24 bit. Per maggiori dettagli tecnici e specifiche potete direttamente visitare il sito ufficiale della Audio Analogue.
La vista interna del lettore non richiede molti commenti da parte del recensore: un semplice sguardo è sufficiente per rendersi conto della pulizia del layout, della costruzione e della qualità totale dell'oggetto. Ordine, pulizia e qualità dei componenti sono le prime cose che si possono notare, e sono da considerarsi molto buone in assoluto ed eccellenti considerando la fascia di prezzo del Paganini (ricordo, ben sotto i 2 milioni).

Il Paganini in prova è stato inserito in diversi impianti, con partners di qualità variabile, compreso un Audio Analogue Maestro, suo fratello "maggiore" che è già stato recensito su queste pagine.
Ho avuto modo di valutare il Paganini sia come lettore autonomo che come semplice meccanica di lettura collegata a diversi DAC esterni.

Moto perpetuo...

[Audio Analogue Paganini]
Impressionante vista interna

Il "target" del Paganini si pone un paio di gradini sopra quello di lettori medio-economici di larga diffusione (tipo i Marantz CD 67/6000, per capirci) ma al di sotto di macchine di aspirazione prettamente hi-end, fascia nella quale si trova infatti il fratello maggiore Maestro. Quindi il lettore CD in prova è da considerarsi il "bersaglio" tipico per coloro che, in possesso di una macchina al di sotto del milione di lire, volessero effettuare un consistente upgrade qualitativo.

Il Paganini è, prima di tutto, un esecutore molto dolce e morbido, privo di asprezze digitali sempre presenti in lettori di fascia medio-economica.
Timbricamente, giusto per avere un'idea, si può pensare la gamma alta divisa in due porzioni: quella superiore appare completa, rifinita e priva di roll-off mentre quella immediatamente inferiore denuncia un comportamento molto "arrotondato", caldo e suadente, ed è questa porzione dello spettro riprodotto che caratterizza maggiormente il suono dolce dell'apparecchio.

Scendendo verso la gamma media, incontriamo una esecuzione brillante, vivace, analitica ed estremamente rivelatrice per la classe di prezzo del lettore in esame. Per capirci, il comportamento su voci multiple, controcanti e grandi cori è esemplare, essendo possibile seguire ogni singola voce senza troppa difficoltà. Anche nell'esplodere di un grande coro il Paganini conserva correttezza e capacità di analisi decisamente fuori dalla norma.
Questa grande capacità di analisi non sconfina MAI in aggressività o durezza, conservandosi persino a livelli d'ascolto molto elevati e confermando la prima impressione di aver di fronte un lettore CD molto "cortese" e dolce.

Oltre questa capacità di analisi davvero buona, dove il Paganini si eleva al di sopra dei lettori di fascia più bassa, costituendone quindi un sostanzioso upgrade, è nella "grana" del suono, che appare molto fine, priva delle "grossolanità" tipiche di macchine digitali medio-economiche.
È difficile spiegare a parole l'effetto che si ha passando da un lettore di fascia più bassa al Paganini: le frequenze sono ancora tutte là (bassi, medi, alti) ma è come se tutto fosse più a fuoco, più preciso ma anche più fluido e meno "elettronico".

La dolcezza innata del Paganini si dimostra estremamente utile con dischi un po' pungenti in gamma alta, frizzanti, ruvidi o aggressivi. Ne smussa le spigolosità e li rende più tollerabili. D'altra parte, con dischi dalle tonalità calde la dolcezza del Paganini si dimostra a tratti eccessiva, dando la spiacevole sensazione di suono un po' "chiuso" in alto.
Questo è il naturale pedaggio che bisogna pagare per una prestazione così morbida e suadente.

Passando alla gamma bassa, anche qui occorre fare un distinguo. Fino ai 60/70 Hz il basso del Paganini è possente e persino un po' in avanti. Sotto, ovvero dove la maggior parte dei diffusori coi quali andrà probabilmente abbinato non riescono ad arrivare, il Paganini comincia a perdere qualcosa per strada, in sostanza un po' di energia necessaria alle fondamentali del contrabbasso o ai più profondi pedali d'organo.
Intendiamoci bene: tutto continua a "sentirsi", ma, confrontato col livello del resto della gamma bassa, appare un po' indietro. Con tutta probabilità non è il basso profondo ad essere indietro ma quello immediatamente superiore ad essere un po' in avanti, da cui l'effetto psicoacustico appena descritto.
Ripeto, ancora una volta, che questo tipo di comportamento è completamente inavvertibile con la maggior parte dei diffusori "bookshelf" o da pavimento di gamma medio-economica, incapaci di farvi sentire tali frequenze ad un livello decente.
Quindi, a meno che non abbiate diffusori in grado di farvi sentire i pedali d'organo a 30 Hz (e l'ambiente adatto) non noterete alcun problema nella gamma bassa del Paganini.

Dinamica

Beh, ho già detto che il Paganini è un esecutore dolce e morbido, quindi è del tutto naturale aspettarsi una performance dinamica allineata e coerente con tale comportamento.
Di conseguenza il Paganini offre i contrasti dinamici in modo sì deciso ma non violento, visto che la cattiveria davvero non fa parte del suo patrimonio genetico.
Semplicemente delizioso con piccoli ensemble di jazz o con orchestre di ridotte dimensioni, pur rimanendo un gradino al di sopra di lettori più budget-oriented, manca di un pizzico della cattiveria necessaria per le grandi opere sinfoniche più maestose o per il rock più scatenato. È un vero gentleman, non riuscirete a farlo suonare sguaiato o guascone.
Il senso del ritmo del Paganini è buono e, come vi aspettereste, è più votato al "lento" che al "veloce", con la gamma bassa talvolta leggermente fuori tempo rispetto al medio basso.
Una performance rilassante che vi farà dimenticare facilmente i dB e gli Hz, riempiendo la vostra sala d'ascolto di tanta buona Musica.

Immagine

Altro punto di forza del Paganini è la capacità di ricostruire una scena tridimensionale piuttosto ampia ma soprattutto molto profonda e stabile. Una performance che si può riscontrare solo in lettori di prezzo ben superiore e che vi farà affacciare nel dorato mondo della riproduzione hi-end. Per meno di 2 milioni, c'è da levarsi davvero il cappello.
Profondità, precisione dei contorni e stabilità sono di altissimo livello, rimarchevoli se si pensa al prezzo dell'oggetto in esame.

Qualche consiglio

Sebbene costruito in maniera esemplare, il Paganini trae grande beneficio dall'uso di piedini ammortizzanti come i Vibrapods o i più economici piedini Upim. Il suono acquista maggiore coerenza e corpo e persino il "passo" sembra farsi più svelto.
Miglioramenti analoghi ed un pizzico di potenza in più nelle ottave inferiori viene ottenuto sostituendo il cavo d'alimentazione di serie con un conduttore di buona qualità, magari schermato.
I miglioramenti sono così evidenti che tali upgrade li definirei quasi obbligatori.
Altro consiglio, lasciate il Paganini permanentemente acceso, magari in posizione stand-by, assorbe pochissimo ed il suono è sempre pronto ad esprimersi al suo meglio.
Ancora, evitate cavi di segnale scuri e caldi perchè l'effetto addolcente del Paganini potrebbe risultare eccessivo.

Possedete già un Paganini e volete operare un veloce upgrade? Prendete un convertitore separato perchè la meccanica in dotazione al lettore italiano è capace di performances nettamente superiori, mostrando precisione, dettaglio e velocità di ben altro livello. Non a caso è la stessa meccanica utilizzata nel lettore CD Maestro.

Lamentele

Il livello di costruzione è così elevato che è difficile muovere delle critiche.
Personalmente, ho semplicemente odiato il display arancione, scarsamente leggibile da diverse angolazioni e non escludibile. Ho trovato difficili da utilizzare i pulsanti sul pannello frontale, anche dopo tempo non era difficile sbagliare tasto.
Durante le prove, delle decine di CD che ho fatto ingoiare al Paganini, solo 1 o due hanno dato lievissimi problemi di lettura, normalmente risolti reinserendo il dischetto e premendo nuovamente il "play".

Dal punto di vista sonoro, se siete alla ricerca di un lettore CD effervescente e scintillante, forse fareste meglio a cercare altrove. Il Paganini non è certamente quel che fa per voi, a meno che non abbiate un impianto piuttosto squilibrato a favore della gamma medio-alta.
Viceversa, se il vostro sistema possiede già un'impronta sonora molto calda e morbida, la dolcezza del Paganini potrà risultarvi infine eccessiva.

Quindi: scegliere i partners ideali prima di acquistarlo. I partners "naturali", ovvero gli integrati Puccini, sono adattissimi a patto che i diffusori non ricalchino la stessa tendenza a suonare morbidi e caldi.

Posso sbagliarmi, ma ho la netta sensazione che i progettisti abbiano voluto caratterizzare in modo deciso il suono del Paganini, conferendogli un bel po' del "family feeling" fedele anche al nome del marchio. Personalmente preferisco una sorgente più "lineare" e poi eventualmente aggiustare il tiro, se necessario, con cavi, ampli e diffusori.
Una risposta in basso più "lineare" ed una gamma alta più aperta avrebbero reso il Paganini un lettore più "universale", ma mi rendo conto che avrebbe così perso gran parte dei suoi meriti e del suo fascino, fatto di sonorità carezzevoli e di una personalità spiccata, difficile da trovare in concorrenti di prezzo simile.

Conclusioni

Se state pensando ad un upgrade in odore di hi-end, prendete seriamente in considerazione il Paganini. Alcune delle sue qualità sonore vi permetteranno di sbirciare nel mondo dell'hi-end con una spesa contenuta, specie considerando il livello di costruzione davvero superbo. Il rapporto qualità/prezzo è molto elevato.
Per contro, se cercate un CD brillante, ultra-veloce e punchy fino all'estremo, forse il carattere dolce del Paganini non fa per voi.

Un ringraziamento a tutto lo staff dell'Audio Analogue per averci spedito il Paganini in prova.

© Copyright 2000 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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