I volumi della posta precedente
Vengo al dunque: vorrei acquistare un impiantino entry-level, ma degno.
Il budget è minimo: un milione, da ripartire fra amplificatore e
casse.
Per ora, devo tenermi un presumo antidiluviano lettore
Telefunken CD 300, comprato quando facevo le scuole medie e suonante
tramite un affarino che per pudore non rivelo.
So che altri lettori Le hanno fatto domande su come allestire un impianto economico, ma purtroppo non hanno chiaramente indicato che tipo di suono volevano ottenere; è per
questo che, cercando di specificare meglio i miei gusti musicali, mi
rivolgo a Lei.
Premessa fondamentale: la mia esperienza d'ascolto dei vari impianti è
limitatissima; d'altronde, la possibilità di un ascolto accurato non mi è
semplice: vivo in provincia di Cuneo, dove i negozi specializzati in hi-fi
sono più rari dei famosi tartufi della medesima zona (e quasi tutti lontani
dalla mia residenza); nè ho conoscenti ospitali e dotati di super impianti.
Tuttavia, un cortese lettore di questa rivista, da me contattato, mi ha
fornito i nomi di alcuni negozi validi a Torino, dove mi reco talvolta per
studio, e quindi proverò lì.
Certo è che la prova, in condizioni del tutto precarie e casuali, di alcuni
impianti economici, mi ha molto perplesso, per non dire traumatizzato.
I miei gusti musicali: quasi esclusivamente classica, soprattutto
sinfonica. Riguardo alle caratteristiche del suono, avendo poca esperienza
di ascolto dei diversi impianti, dovrò riferirmi anzitutto alle mie
impressioni sul suono dei DISCHI ovvero delle REGISTRAZIONI sentiti su un
solo impianto.
Dunque: gradisco poco il suono ovattato, confuso, lontano;
apprezzo molto il suono in primo piano, presente (come quello di certe
vecchie registrazioni monofoniche), distinto, piuttosto secco (se proprio
devo scegliere un estremo), che dia corpo e agio agli a solo senza perdere
in compattezza.
La cosa più importante è comunque che sia chiara l'articolazione polifonica della musica. Apprezzo molto una timbrica piuttosto "scura", non squillante, adatta per esempio alle sinfonie del mio diletto Bruckner.
È poi vero che, se non funzionano gli interpreti (se posso citare uno dei miei favoriti, Celibidache) e i tecnici del suono, dubito si possa far molto in sede di riproduzione.
Non essendo sordo nè volendo diventarlo, non pretendo volumi di suono
spaventosi. Una volta che siano distintamente udibili i pianissimo, "il
resto è mancia", o quasi.
Non dico affatto che non m'interessi l'adeguata riproduzione d'un pieno orchestrale, però credo che la resa degli scarti dinamici non abbia molto a che fare con la
profluvie di decibel emessa da certi altoparlanti.
Aggiungo che l'ambiente d'ascolto è piuttosto piccolo e, sospetto, un tanto
rimbombante o riverberante, ma si dovrebbe poter migliorare. Io comunque,
per scrupolo, mi sono aggirato battendo le mani per tutte le stanze della
casa (in assenza di famigliari), e ho continuato ad avvertire lo stesso
riverbero.
Non so se finora mi sono spiegato bene o ho detto solo un sacco di
scempiaggini o di ovvietà.
L'unica è l'ascolto, ma, come Le ho detto, non sono nella
situazione logistica migliore, e comunque, essendo alle prime armi, ho una
gran confusione in testa per quanto riguarda l'hardware. Fra tutte
le (poche) opinioni che ho raccolto, è spuntata una rigogliosa e
inestricabile selva di marche e di sigle.
Vorrei cortesemente chiederLe (finalmente!): per la cifra suddetta è
ipotizzabile trovare qualcosa di decente tenuto conto dei gusti che
goffamente ho tentato di esprimere, oppure dovrei destinare i miei soldi
all'acquisto di un nuovo telaio per la mia bici da corsa alquanto corrosa?
Se la prima ipotesi è vera (e spero proprio di sì, dato che, con tutte le
mie fisime, sono riuscito ad ascoltare musica per più di dieci anni su un
impianto così da "bun pat" - è dialetto piemontese, o almeno credo),
potrebbe fornirmi un rosa ristretta di nomi?
Capisco che quest'attività di consulenza non sia il massimo del Suo divertimento; ma consideri il mio isolamento, le oggettive difficoltà d'ascolto, e la totale ignoranza in
materia.
Se Lei potesse restringermi il campo d'indagine, trovato un
negozio adeguato mi presenterei con le idee più chiare e non dovrei provare
(o quanto meno stare a sentire nomi di) miriadi di componenti che non
saranno mai adatte a me, col rischio magari di non comprar nulla e di
spazientire il negoziante (bravo! e così importuno Lei!), o - ancor peggio
- di portarmi a casa qualcosa di deludente.
Il fatto è che (a torto o a ragione) mi fido di più del suo parere
che di quello dei venditori.
Aggiungo che per gli amplificatori considererei anche l'usato, purchè
"sicuro" o "garantito", ma non so se è una buona idea per uno alle prime
armi. Gradirei anche sapere se a questi livelli i cavi possono influenzare molto
il suono.
Pensavo di avventurarmi a sperimentare i progetti più semplici come il cavo
Star o quello di alimentazione. Secondo Lei, non essendo pratico rischio la
morte per folgoramento?
Mi perdoni ancora per la mia invadenza, e compatisca la mia ignoranza.
SalutandoLa, Le rinnovo i complimenti e La ringrazio per l'eventuale
attenzione.
P. S.: ho letto nella Sua scheda biografica che (oltre a essere
appassionato di ciclismo) sta svolgendo ricerche
sull'applicazione della matematica frattale (se si dice così) alle
Variazioni Goldberg in particolare. La cosa mi ha molto incuriosito: come
posso saperne di più, senza trasferirmi presso la Sua Università?
Mauro Della Ferrera - E-mail: mdf@freemail.it
LC
Caro Mauro,
con 1 milione qualcosa di decente si dovrebbe riuscire a metterlo insieme, però con la promessa che prima o poi sostituirai anche il lettore CD :-)
Per gli amplificatori, come ho sempre detto, non ci sono molte alternative se si vuole un buon suono senza spendere molto. La strada è quella dell'amplificatore integrato sui 20-30 watt per canale di marchi noti come Rotel, NAD, Proton o AMC. Con 400 mila lire dovresti riuscire a prendere i modelli entry-level di queste Case.
Meglio ancora se usati e magari proposti da un negozio, per essere al sicuro da sorprese.
Le casse sono un acquisto ben più delicato e con la cifra che resta a disposizione dobbiamo per forza orientarci verso modelli da supporto, supporto che dovrai costruirti o acquistare a parte.
Nella descrizione dei tuoi gusti "musicali" noto una certa contraddittorietà: vuoi un suono non ovattato o chiuso ma contemporaneamente non squillante. Cioè neutro, in definitiva. È molto difficile tale somma di virtù in un paio di casse da 500/600.000 lire.
Se vogliamo stare sulla neutralità, direi che potresti puntare su una coppia di ottime KEF della serie Coda, tipo le 7 o le 7 SE. Se riuscissi a prendere le Coda 8, tanto di guadagnato. In alternativa, un pò più aperte, le B&W DM 302, già recensite qui su TNT-Audio.
Mi fermo qui perchè si tratta di due modelli molto diffusi e facili da trovare (ed anche da rivendere in futuro) ma ci sono tanti diffusori che meriterebbero un ascolto.
Ora la palla è di nuovo sul tuo campo, vedi di giocarla bene :-)
Infine i cavi: lascia perdere per ora quelli di alimentazione (più complessi e più pericolosi) e dedicati ai cavi per le casse, dove il rischio di fare danni è contenuto (basta non fare un cortocircuito!).
Per quanto riguarda la Musica e la Matematica spero entro l'estate di mettere online un sunto di quel che abbiamo fatto in collaborazione con un direttore d'orchestra, compresi i files MIDI composti sull'argomento.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Casse Opera Terza
È la seconda volta che le scrivo e volevo ringranziarla per la celerità
con cui risponde alle lettere (la volta scorsa ho mandato una e-mail e
ho ricevuto risposta il giorno dopo).
Ho 19 anni e scoprendo pochi mesi fa (per caso) il suo sito è nata in me una nuova passione che grazie alle recensioni di TNT riesco a coltivare (i giornali specializzati
parlano solo di apparecchi molto costosi che solo poche persone possono permettersi e mettono il morale sotto i tacchi a molti aspiranti audiofili).
Leggendo le vostre prove mi sono detto "che cosa avranno
questi apparecchi in più del mio impianto Pioneer datato anni '70"?
Sono andato in un negozio specializzato è ho scoperto quanto bella è la
Musica suonata da quegli apparecchi di marche a me un tempo sconosciute.
Così ho deciso di comprarmi il mio primo impianto Hi-fi.
Sono rimasto molto colpito dalle recensioni sulle Opera Terza (che da
quanto ho capito sono i diffusori che più l'hanno colpita) e sulla dignità dell'usato e non avendo esperienza in campo audiofilo per rispondere ai miei dubbi volevo chiedere: è già possibile trovare le Opera Terza usate in qualche negozio?
Nella sua fascia di prezzo quali sono i suoi rivali? Per un sistema bilanciato e se volessi abbinare alle Opera un ampli integrato, su quale mi dovrei orientare e quanto dovrei
spendere?
Grazie
Christian Yamamoto - E-mail: yamamoto@venturanet.it
Aggiornamento dell'impianto
Caro Lucio,
ti ringrazio immensamente dei consigli (tua risposta nel vol. 131), sono quindi entrato in azione (non maledirmi per questa mia).
LC
Caro Aleardo,
in ordine:
Info cavo di segnale ed altre cose
Ciao,
scusa il disturbo ma vorrei chiederti una informazione e magari anche un
parere: al fine di realizzare un cavo di segnale abbastanza economico ma con
prestazioni decenti come ti sembrerebbe l'utilizzo di cavo "audioquest type4",
cavo di potenza direzionale nato per il biwiring ma non schermato?
In caso la scelta non sembrasse felice potresti indicarmi del cavo non
troppo caro da utilizzarsi allo scopo con risultati soddisfacenti? Grazie.
Ancora una domanda - forse da profano ma non nascondo di esserlo - ho
appena acquistato un amplificatore dotato di potenziometro ceramico metallico
Vishay; nei primi decibel di guadagno si sente quasi solo il cananle dx con
uno sbilanciamento che diminuisce fino a scomparire aumentando leggermente
il volume.
La ditta produttrice mi ha assicurato che si tratta di una
caratteristica congenita di questo tipo di potenziometro il quale è
catratterizzato da un guadagno lineare anzichè logaritmico (assicurandomi comunque
la possibilità di sostituire il potenziometro in questione con il odello a
guadagno logaritmico che - a loro dire - avrebbe caratteristiche sonore
inferiori) la mia domanda è : la spiegazione fornitami corrisponde a verità o farei bene a far sostituire il potenziometro in questione?
Grazie ancora per la pazienza.
Aspetto una tua risposta.
Cordiali saluti.
Marco Borzone - E-mail: mb.zone@tin.it
Accoppiamento/Disaccoppiamento? Questo è il dilemma
Egregio Direttore
Non so se ricorda, suvvia perchè continuiamo a farci tutti questa domanda?!,
le scrissi tre-quattro settimane fa, esattamente sul vol. 131 della rubrica
della posta titolato "Consigli", accennando fra le altre cose la mia
intenzione di provare con gli Akropolis. Bene, detto fatto.
Li ho comprati e messi in opera. Inutile dire che anche senza aver cambiato l'obsoleto cavo di potenza (in proposito sono orientato o all'A.R.T millenium 1000 o se
tempo e voglia me lo permettono al TNT-FFRC (non so se i due sono
paragonabili...)) la differenza si è fatta subito sentire, cavolo se si è
sentita! Probabilmente le mie B&W non hanno mai suonato così bene.
Ma, si c'è sempre un ma da qualche parte, ho delle difficoltà nella messa in opera
degli stands. Mi spiego ho provato con i tre dadi ciechi, però la cosa mi
lascia perplesso perchè anche con tutto il blue-tac di questo mondo una
volta che vado a rigirare le bestie e le muovo per metterle nella giusta
posizione i suddetti dadi difficilmente restano al loro posto.
Allora ho provato ed effettuare dei buchi per creare delle sedi per i dadi, da riempire
con la solita miracolosa sostanza, ma anche così la messa in piano non era
soddisfacente.
Diciamo che alla fine di tutto questo, quella che normalmente
chiamiamo vibrazione non c'è, la cassa produce un rumore sordo se la si
stimola con un pugno su tutte le sue parti, ma di sicuro esiste
l'ondeggiamento. Insomma, non so a lei, ma se appoggio la mano sulla cassa o
sul piano dello stand e mi metto a muovere la mano con movimenti piccoli e
rapidi (tremolio per intenderci) sento che il tutto comincia a ballare o
ondeggiare leggermente.
È normale? Allora ho provato una soluzione drastica, via le punte, e blue-tac direttamente sul pavimento. Bhè il coso era così solidale con il pavimento che per staccarlo per poco non veniva via pure la piastrella!
A questo punto la domanda è: qual' è la filosofia alla base dei concetti
Accoppiamento/Disaccoppiamento? Quando conviene l'uno e quando l'altro?
Ad ogni modo, per concludere, ho optato per un'altra soluzione. Ho comprato
due lastre di marmo da 33x33x2 (cm) e su queste, che sono molto più grandi
e planari del basamento della colonna, metterò i dadi o le punte coniche in
ottone, e sopra fisserò la colonna con il blue-tac, seguendo la filosofia
accoppiamento/disaccoppiamento. Lei che dice? Può andare?
Ormai non trovo più parole giuste per ringraziarla, per cui grazie, grazie,
grazie....
Daniele Nobile - E-mail: danielenobile@hotmail.com
LC
Caro Daniele,
l'idea dell'incollaggio a pavimento degli stands non era male. Tieni conto che qualsiasi materiale smorzante interposto tra le strutture disaccoppia mentre un collegamento rigido accoppia. Ora, il blue-tac serve solo per fissare i dadi ciechi e coll'enorme peso degli Akropolis alla fine possiamo considerare il tutto un vero accoppiamento rigido. Almeno, così è a casa mia.
Dal punto di vista sonoro, normalmente (ma ci sono le eccezioni) un disaccoppiamento fa aumentare le basse frequenze mentre un accoppiamento rigido aumenta la pulizia ed il dettaglio in gamma medio alta. Non c'è un modo più conveniente di un altro, dipende dalle situazioni e, soprattutto, da ciò che si vuole ottenere.
Se vuoi accoppiare al massimo i tuoi Akropolis con la base in marmo, al posto del blue-tac utilizza del cemento a presa rapida così le due parti diventano un tutt'uno solidale.
Occhio che una volta che la presa è asciugata hai poche possibilità di staccare le parti senza rompere qualcosa.
D'altra parte, se col blue-tac hai ancora delle oscillazioni, la strada del cemento mi sembra senz'altro la migliore.
Per i cavi, visto che hai voglia di autocostruire, ti consiglio di provare sia gli FFRC che i nuovi Triple T.
Spero di esserti stato utile.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Consigli vari
Gentile direttore,
sono un appassionato di Hi-Fi, e dopo aver visitato il sito web, ci ho impiegato tre click per aggiungerlo ai preferiti.
Circa tre anni fa ho abbinato casse americane ad alta efficienza, lettore CD giapponese e ampli integrato italiano! Un pasticcio, direbbero in molti, però la musica che ascolto (New Age) richiede un ampli dinamico e casse efficienti.
In poche parole ho messo su un impianto interessante, suonante abbastanza bene e dalla dinamica esplosiva (65W RMS su 8 OHM per canale e casse da 94dB di efficienza 6 OHM).
Attualmente, avendo la possibilità di spendere qualcosa per migliorare qualitativamente il suono, ho pensato di usare l'ampli come base (MONRIO ASTY), relativamente recente, ben fatto, dinamico e corposo, ed acquistare lettore CD (a bassa impedenza d'uscita...) e casse acustiche (minidiffusori di classe media).
Vorrei un consiglio per l'abbinamento all'ampli di un minidiffusore, tenendo conto che il tutto sarà posizionato in un ambiente piccolo (20mc) e a ridosso delle pareti.
Cordiali saluti e complimenti.
Francesco Baldassarre - E-mail: pizzillo@tiscalinet.it
LC
Caro Francesco,
curioso cambiamento di tendenza il tuo...sei sicuro di volere davvero dei minidiffusori???
Comunque sia, il lettore CD potrebbe benissimo essere un Arcam (ne abbiamo recensito uno di recente), un Rotel o un Audio Analogue Paganini.
Le casse sono una scelta decisamente più difficile. Non se cosa intenda tu per "classe media" e tiro un pò ad indovinare. Prova ad ascoltare le Diapason Prelude, non esattamente mini-mini ma molto, molto più generose di quanto le loro dimensioni lascerebbero supporre.
Un pò più in basso come spesa trovi le Aliante Spazio oppure diversi modelli Chario. Per prezzi simili trovi anche il solito evergreen Sonus Faber Concertino. Ascolta con attenzione, magari nel tuo ambiente, e poi decidi di conseguenza.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gabriele,
è possibile che quelli che sentivi prima non erano bassi ma risonanze e rimbombi. Comuqnue sia, prova a disaccoppiare cassa e stand con dei piedini morbidi o con del blue-tac.
Sul disco Fonè non so dirti nulla, non lo conosco. Chiedi direttamehte alla Fonè, no? È più semplice.
Alternative per 1,5 milioni ce ne sono molte, anche restando in Italia. Posto che delle Suprem Stradivari ho sentito parlare piuttosto bene (e dovrebbero essere progettate dalla Aliante/Acoustical), potresti andare a sentire qualcosa di Aliante (appunto, tipo le Spazio o le IperSpazio), Chario o anche le piccole Concertino di Sonus Faber. All'estero invece puoi trovare delle buone cose nei cataloghi B&W, Kef, Mission...molto dipende dal tuo gusto e da quel che riesci a trovare...ascolta e decidi, le alternative sono davvero tantissime.
Ah, un outsider da considerare per il tuo ampli valvolare potrebbe essere un diffusore Triangle, efficiente e facile da pilotare, con una timbrica aperta e vivace.
Spero di esserti stato utile, fammi sapere.
Lucio Cadeddu
Sono contento?
Carissimo Direttore,
ho recentemente permutato il mio vecchio lettore Philips CD722 con un AMC CD8a al costo di L. 600.000 (-150.000 della permuta). Nella circostanza ho acquistato al prezzo di L.200.000 una coppia di cavi di segnale XLO 150. Ho mantenuto l'amplificatore Audio Pro A.2 e le casse Infinity Ref.II.
Desidero adesso chiederti:
LC
Caro Salvo,
i prezzi pagati mi sembrano onesti...circa la tua soddisfazione...credo che debba essere tu ad esprimerti, non io!!!! L'impianto è sempre migliorabile, dipende tutto da te.
I cavi vanno bene, per ora, direi che il prossimo acquisto, se proprio non sei soddisfatto (ma non sei soddisfatto???) dovrebbero essere le casse. Belle le Acoustic Energy 109, ascoltale e decidi.
Ciao!
Lucio Cadeddu
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!
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