Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 2/7/2022 - 9/7/2022

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  1. Dividere un impianto
  2. Upgrade dopo circa 10 anni, da dove incomincio?
  3. Pre phono Monrio e altre considerazioni generali
  4. Autofinanziamento e proposta spedizione componenti per recensioni
  5. Necessità di controllo di bilanciamento
  6. Mini scheda USB/DAC
  7. Civiltà delle Macchine
  8. No preamplificatore
  9. Suggerimento musicale (organo)
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Dividere un impianto
Caro Lucio,
Come va? Spero tutto bene - se posso volevo ancora una volta attingere alla tua esperienza. Devo, per motivi familiari, dividere il mio piccolo impianto (ampli Nad, CD Rotel, piatto Rega, casse Mordaunt-Short 902) su due siti (uno in Italia, l'altro in Spagna). Pensavo di tenere insieme le elettroniche (almeno per il momento) e quindi stavo cercando:

  1. Un piccolo ampli che possa pilotare le Mordaunt-Short. Un ingresso da musica liquida senza pretese di potenze estreme.
  2. Un paio di diffusori per una stanza abbastanza grande (circa 5 x 4.5) con l'impianto sulla parete piu' lunga. Pensavo a torri da pavimento. Budget di circa 800-1000 Euro anche nel mercato dell'usato.
Per i diffusori, potrei cercarli anche in zona a Milano - conosci qualche negozio di hi-fi che non tenti (solo) di spennare i propri clienti?
Grazie e a presto,
Roberto - E-mail: orsorob (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
per quanto riguarda l'impianto piccolo, credo che un qualunque amplificatore in classe D, di ridotte dimensioni e potenza sufficiente, possa fare al tuo caso. Poiché deve avere un ingresso digitale, non vedrei niente di meglio di un bel
Topping MX3: tanta flessibilità d'impiego, buon suono, piccole dimensioni e potenza più che abbondante. Per il secondo impianto, potresti valutare una delle tante torri che si trovano intorno ai 1000€. Tra quelle ascoltate di recente, a me son piaciute proprio tanto le Pylon Audio Opal 20, che sono distribuite in Italia da MGP, in quel di San Giuliano Milanese. In realtà le Opal 20 costano pure meno della cifra che hai stanziato, potresti valutare il modello più grande, le Opal 23. Contatta il distributore e verifica se siano disponibili per una prova. Sono sicuro che già le 20 ti conquisteranno, perché suonano ben oltre quel che la loro fascia di prezzo lascerebbe supporre.
Qualora volessi invece tentare un approccio meno tradizionale, valuta le Duevel Planets, che costano un po' di più ma che non è impossibile reperire usate. Oltre all'emissione omnidirezionale che rende il posizionamento un po' meno problematico, le Planets hanno il non trascurabile vantaggio di essere disponibili in tanti colori e finiture diverse, così da renderle più facilmente integrabili in ambiente domestico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade dopo circa 10 anni, da dove incomincio?
Buongiorno direttore, la contatto dopo circa 10 anni ossia quando da studente universitario appassionato di musica ricevetti come consiglio la “costruzione” del primo impiantino per incominciare ad entrare nel mondo dell'hifi. In maniera costante ho continuato a leggervi e seguirvi anche su FB. Adesso però sento la necessità di fare il passo successivo, sottolineando però che sono soddisfatto della resa audio del mio impianto. Ecco le componenti del mio impianto:

Come sorgenti utilizzo maggiormente il giradischi e il Chromecast audio per Spotify al fine di scoprire nuova musica da acquistare su CD o LP. Sono in possesso attualmente di circa 250LP e poco più di 100CD. Come generi prediligo il progressive rock 70-80, il mondo darkwave degli anni 80, il britpop e lo shoegaze degli anni 90 fino ad arrivare al dream pop degli anni 2000.
Ora finalmente arrivo alla domanda da porle. Non voglio spendere cifre esoteriche ma fare uno step evolutivo, un upgrade del mio impianto, cosa cambio? Parto dai diffusori o cambio l'amplificatore? Cambio la testina o direttamente il giradischi? In mente ho l'idea di cambiare tutta la catena da me attualmente in possesso, ad eccezione del lettore cd, ma iniziando un passo alla volta da dove inizio? Grazie per la cortese attenzione.
P.S.: allego una piantina della mia stanza/studio dove ascolto la musica in modo da aiutare e rendere più chiaro il mio ambiente d'ascolto.
Cordiali saluti direttore,
Salvatore - E-mail: salvoMT87 (at) hotmail.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Salvatore,
è sempre commovente ritrovare lettori che ci hanno seguito da studenti, con la composizione del loro primo impianto, e che tornano a distanza di tempo per un upgrade! Nel tuo caso, direi che il primo passo da fare è l'acquisto di diffusori di qualità superiore, e magari da pavimento, visto che la stanza lo consente senza problema alcuno. Purtroppo, senza specificare quanto vorresti spendere, non è facile darti indicazioni sensate. Diciamo che un passo avanti concreto, ancora restando all'interno di un buon equilibrio tra i componenti, lo avresti passando a torri da pavimento sotto i 1000€. Due modelli li trovi già consigliati nella lettera precedente (Pylon Opal 20 e Duevel Planets), cui potresti aggiungere ProJect Box 10 S2, Klipsch R-610F, Monitor Audio Monitor 300, Wharfedale Diamond 12.3, Triangle Serie Borea BR07, KEF Q550. Successivamente, potrai migliorare le testina Carbon con una Rega di gamma superiore e, dopo questo, potrai pensare all'amplificatore. Naturalmente, è bene pianificare un passo alla volta, per metabolizzare il cambiamento e capire in che direzione muoversi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre phono Monrio e altre considerazioni generali
Buongiorno.
Vi seguo da oltre 25 anni e, vedendo le trasformazioni del mercato negli ultimi 10-15 anni, mi sono accorto di come tutto il sistema dell'hi-fi ed hi-end ci abbia ingannato alla grande, permettendo a tutte le aziende e commercianti del settore di realizzare profitti e guadagni vergognosi alle spalle di noi appassionati di musica. Nel corso dei miei 35 anni - tra i 20 ed i 55 - ho speso milioni per cercare di arrivare al mio optimum.
Ma negli ultimi 7 anni (ora ne ho 63) ho capito ed ho abbandonato tutto. Ascolto esclusivamente cd da quando sono usciti, ed ora - da 5 anni - il mio impianto è composto da un vecchio SONY CDP 790, una coppia di diffusori EDIFIER S1000DB, collegati tra loro con un cavo RCA di 15 euro comprato su Amazon. Non ho mai ascoltato meglio di ora, dettagli, equilibrio, profondità, dinamica.
Ho una saletta di 16 mq e non intendo modificare mai più niente. Alcuni miei amici che hanno impianti anche di 10.000 euro ed oltre, sono rimasti incantati dal mio set-up, vendendo i loro apparecchi e facendo come me. Ho speso in tutto meno di 500 euro, e non avete idea di quanto sia pentito della marea di soldi buttati al vento nella mia vita. La vostra recensione del
pre phono Monrio, che costa la bellezza di 627 euro e che esce dalla fabbrica probabilmente a meno di 50, vi offrirà una motivazione di questo mio scritto.
Non parliamo poi di cavi - segnale, potenza, persino alimentazione - per i quali ci avete influenzato per anni con recensioni nelle quali parlavate di timbrica, dinamica e nefandezze simili, invogliandoci a buttare anche migliaia di euro per niente.
Il mondo è cambiato, la gente è più matura ed informata, ed ha anche meno soldi da buttare via.
È finito per sempre lo strapotere dei recensori, delle riviste prezzolate, e del sistema di una volta.
Viva internet e la globalizzazione che, almeno un questo settore, ha prodotto enormi benefici.
Il mio scritto non è rivolto contro di voi, anche se a volte avete partecipato al sistema.
Un cordiale saluto.
Aldo - E-mail: aldo.donfrancesco (at) yahoo.it

LC
Caro Aldo,
buon risveglio! È da anni che diciamo come non sia necessario spendere cifre folli per ascoltare bene, ma forse tu ascoltavi altre...muse. Comunque sia, meglio tardi che mai. Sul pre Monrio, ingiustamente tirato in ballo, ti risponde sotto il recensore Piero Canova, con considerazioni tecniche sulle quali dovresti riflettere un pochino, prima di partire in quarta affossando tutto e tutti. Non ritengo che TNT-Audio abbia MAI alimentato questo mercato folle, anzi spesso ci siamo attirati non poche antipatie, proprio perché abbiamo gridato che il Re è nudo!, persino da prima della mia recensione del T-Amp, ormai datata 2005 (17 anni fa!). Quindi, se mi consenti, respingo al mittente le accuse di connivenza con un mercato malato (che TU hai alimentato!) e rilancio: il fatto che esistano prodotti dal rapporto qualità/prezzo strepitoso (e tanti di questi li abbiamo scoperti noi e portati al successo internazionale, non ultime le Lonpoo LP42) non implica automaticamente che i prodotti costosi siano inutili. Se tu con un impianto da 500€ senti meglio che con un impianto da 10000€ i casi sono tre: o la tua stanza (o installazione) non ti consente di far esprimere al meglio certi componenti oppure non sai, nonostante i tanti anni di militanza, distinguere le differenze tra apparecchi o, ancora, l'impianto da 10.000€ è mal assemblato. Non basta mettere insieme alla meno peggio buoni apparecchi (perché ben recensiti) per ottenere un buon suono. Eh già, perché - per citare un prodotto recensito poche settimane fa - per quanto il pre Tisbury Audio da 180€ suoni incredibilmente bene, allo stesso tempo non eguaglia le prestazioni di pre che costano molto di più. Avrei voluto che fosse il contrario, ma così non è. Le differenze esistono e, spesso, sono costose. Neppure le Lonpoo LP42 - che adoro - suonano come diffusori high-end. Suonano “solo” incredibilmente bene per quello che costano, e mettono in imbarazzo diffusori che costano tranquillamente uno zero in più (e scusa se è poco). Allo stesso modo, per aver ascoltato prodotti simili, non è vero che le tue casse Edifier da 399€ suonino come dei diffusori molto più costosi. Purtroppo, per arrivare a certe vette (e non so se sai a cosa mi stia riferendo, a questo punto) il prezzo da pagare è ancora elevato. Spropositato certamente, ma così è, prendere o lasciare. Oppure accontentarsi. Comunque, l'importante è che tu sia soddisfatto, dico solo che avresti potuto accorgertene prima ;-)
Infine i cavi: abbiamo smesso di recensirli eoni fa, proprio per evitare la pericolosa deriva che il loro mercato stava prendendo. E da sempre abbiamo proposto alternative a costo quasi zero per farseli in casa. Quindi no, se permetti, noi non abbiamo “partecipato al sistema”, come dici tu, ne siamo sempre stati abbondantemente fuori. Rivolgi la tua rabbia verso altri, e un po' anche verso te stesso, perché nessuno ti ha piegato il braccio dietro la schiena per costringerti ad acquistare prodotti che non suonavano come avresti voluto.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

PC
Buongiorno Aldo,
innanzi tutto grazie per il tuo punto di vista che condivido in parte. Vorrei però proporti alcuni punti di vista che, secondo me, possono completare l' analisi.
Ho lavorato per anni in una azienda leader mondiale nel settore dei prodotti di consumo (De Longhi) e per un periodo ho anche avuto una mia azienda dove utilizzavo controlli elettronici piuttosto sofisticati. Come sempre mi diverto a valutare il costo dell' oggetto che mi viene dato in prova e secondo me il Monrio costa non meno di 120€. Questo costo è soprattutto figlio di tirature molto limitate (se guardi la foto sul retro siamo al S/N 2121) che fanno si che le schede, i contenitori e tutti i componenti vengano acquistati "male". Se le tirature fossero di uno o due ordini di grandezza superiori allora forse i 60-70€ potrebbero essere possibili ma con lotti di 50 pezzi alla volta certamente mai. Poi c'è il compenso del tempo dedicato alla progettazione del prodotto, delle prove, dei prototipi. Anche in questo caso questo costo se spalmato su pochi pezzi diventa significativo e quindi incide nel costo totale. Aggiungi per favore imballi, istruzioni e costi di garanzia e siamo arrivati a 150€ almeno.
A questo punto aggiungiamo il margine. Per la mia esperienza, un prodotto di questo tipo deve avere almeno un margine del 40% altrimenti alla fine ci perdi nel senso che non paghi tutti i costi indiretti della tua attività. Quindi 150/0,6 = 250€. Infine aggiungi l' IVA e, teoricamente Monrio potrebbe venderti il prodotto per 305€ ex works. Il problema è che Monrio non vende direttamente ma attraverso distributori ed importatori e che questi signori debbono pur avere un margine per pagare la propria attività. Considera che spesso ritirano usati e che i prodotti che acquistano per poi esporli spesso rimangono fermi per mesi e non è che il direttore di banca ti aspetta a braccia aperte ogni volta per aumentarti il fido. La mia stima è che mediamente i distributori raddoppino il costo e quindi 305 x 2 =610€ che è molto vicino al loro prezzo proposto. Ricordo che quando facevo un prodotto nuovo per fare il listino moltiplicavo il costo standard per 4,5 per essere sicuro di non ricevere lamentele dai miei importatori. Quindi, non mi sembra che il prezzo del Monrio sia sbagliato anzi. Sono scelte commerciali che si portano dietro costi incomprimibili.
Non parlo delle recensioni fatte da altri ma metto una mano sul fuoco sulla onestà intellettuale di TNT. Non abbiamo pubblicità né percepiamo compensi quindi se una cosa va bene lo diciamo e se va male o costa troppo altrettanto.
Ultima parte: l'impianto. Secondo me nella tua descrizione manca un amplificatore e mi farebbe piacere sapere cosa usi. Non sono un esperto di CD dato che preferisco il vinile e, per reazione ai prezzi dei bracci che mi interessavano ho iniziato a farmeli per cui condivido in parte il tuo scetticismo. Però, ci sono anche leggi della fisica che valgono e per farsi in casa una buona coppia di cavi di segnale lo si può fare con meno di 30€ per cui tra il cavo Amazon ed il cavo da 3000€ ci sono molti grigi che forse meritano di essere esplorati. Certamente una cosa che dici è verissima: un impianto costruito con attenzione e senza pregiudizi usando con acume le proprie orecchie e la testa suona decisamente meglio di uno costruito usando solo la carta di credito, ma se ci segui da parecchio tempo mi sembra che questa filosofia di base venga seguita da TNT da anni.
Mi ha fatto piacere il tuo messaggio e spero continuerai a seguirci.
Buon weekend.
Piero Canova

Autofinanziamento e proposta spedizione componenti per recensioni
Buongiorno direttore,
sarò breve, ci sarà tempo per altre missive. Intanto grazie per il vostro servizio e complimenti per il vostro stile. Fantastico. Le altre riviste sono anni luce indietro, ma ognuno a casa sua fa quello che vuole. Volevo solo dirle che appoggio la strada dell'autofinanziamento, e sarò felice di contribuire. Anzi, dato che così si riuscirebbero a pagare le spese di spedizione dei componenti da recensire, volevo solo farle sapere che se siete interessati, a me farebbe piacere contribuire anche in altro modo (in realtà è da un bel po' che pensavo di proporglielo): il mio impianto è costituito da Totem Hawk (alla fine le ho trovate usate), nuprime serie 10: ST10, DAC10, CDT10. Se volete io sono disponibile a spedirvi quello che volete per una recensione (in questo modo non pagherei di tasca mia le spese :)). Tutto qua. Un po' come fanno su AudioScienceReview credo.
Complimenti e buona estate a tutti.
Francesco - E-mail: steinberg.mason (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
grazie anche a te per il feedback sull'autofinanziamento. Questa tua proposta, in realtà, ci è stata fatta più volte e noi abbiamo sempre declinato l'offerta. Il motivo è semplice: se le aziende desiderano che un loro prodotto sia recensito da TNT-Audio devono fare almeno lo sforzo di spedircelo in prova. Sarebbe troppo comodo avere una recensione positiva senza neppur muovere un dito. Diverso è il discorso per gli apparecchi di basso costo, tipicamente di grandi aziende cinesi, che possiamo acquistare, come abbiamo fatto, perché le cifre in ballo sono ridicole e perché a tali aziende della promozione non interessa un bel niente, tanto che anche quando esce una recensione positiva di un loro prodotto non si sforzano neppure di pubblicare il link. Non è per cattiveria, è che in generale hanno un reparto PR veramente primitivo. Talvolta hanno invece capito e ci hanno fatto avere i loro prodotti in prova (Lonpoo LP42 attive, l'ampli Loxjie e poco altro). Tutti gli altri, grandi aziende o grandi distributori, se credessero di avere dei buoni prodotti e ritenessero che una recensione su TNT-Audio potrebbe giovar loro, che facciano lo sforzo di contattarci. Quindi, ti ringrazio per la generosa offerta ma no, proviamo ad andare avanti così.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Necessità di controllo di bilanciamento
Buongiorno Direttore,
mi permetto sottoporre alla sua attenzione un quesito al quale non ho trovato risposta nelle pagine anche remote di TNT Audio, ovvero come sia possibile compensare il deficit uditivo monoaurale di chi come me ascolta musica da CD audio mediante cuffie in ear (il cui utilizzo è incompatibile con quello delle protesi acustiche). Dispongo di un lettore CD "LEAK CDT" collegato a un DAC "TEAC UD-301" a sua volta collegato al piccolo ampli per cuffie "IFI ZEN CAN Signature HFM" che pilota cuffie “KBEAR", purtroppo nessuno dei suddetti apparecchi consente il bilanciamento del volume tra i 2 canali che compenserebbe il mio deficit uditivo da una delle 2 orecchie. Ciò premesso, vorrei sapere se esiste qualche soluzione tecnica, anche cambiando qualche componente del mio piccolo impianto, tenendo presente che per motivi di spazio vorrei prendere in considerazione apparecchi di dimensioni contenute.
La ringrazio sentitamente per l'attenzione e porgo cordiali saluti,
Giovanni - E-mail: gyocapd (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
una possibilità è quella di sostuituire il tuo ampli cuffia con un modello che sia dotato di balance, ad esempio il Beresford Capella, che costa 260€ e che funziona pure molto bene. In alternativa potrebbe funzionare anche un DAC con il balance, ma non me ne vengono in mente che abbiano un prezzo commisurato agli altri componenti. Un'altra soluzione, lasciando l'impianto così com'è, potrebbe essere quella di inserire dei potenziometri a monte dell'ampli cuffia, in modo da attenuare della quantità desiderata uno dei due canali. In altre parole: un potenziometro sul canale destro e uno sul canale sinistro, e decidi tu a orecchio come regolare i due livelli. Qualcosa del genere, finito, esiste già, si tratta di un pre passivo dotato di un potenziometro del volume per canale, realizzato dalla LynepAudio, si trova su Ebay a questo
link o su Amazon a questo link. Si chiama semplicemente Audio Volume Control e costa circa 70-80€: consente anche il collegamento di segnali bilanciati, tra l'altro. Non ho idea della qualità, ma è un componente passivo, di suo può aggiungere poco, alla peggio la qualità dei potenziometri non è il massimo. Il problema, comunque, lo risolve con poco.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Mini scheda USB/DAC
Caro direttore,
vorrei capire se il device di cui ho letto nella posta di TNT-Audio di oggi ".... l'oggetto AZDelivery Mini PCM2704, una sorta di scheda audio da attaccare all'USB di un PC...." sia una scheda audio "extra e improved"/DAC da inserire in una porta usb del pc. Bypassa quella del pc? Basta collegarla alla porta usb?
È venduta nuda per essere montata sul raspberry? (sono a digiuno di gran parte del mondo informatico)
Grazie,
Francesco - E-mail: francesco.fabiano (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
faccio un po' di chiarezza: dalla porta USB di un computer non esce alcun segnale analogico, ma solo digitale. Per poter dunque ascoltare la musica da quella porta è necessario utilizzare un DAC USB, ovvero un dispositivo che preleva il segnale digitale dalla USB del computer e lo trasforma in un segnale analogico due canali da collegare all'amplificatore. Dentro i PC ci sono le schede audio che svolgono questo compito e portano il segnale analogico sull'uscita cuffia, se presente.
In generale, queste schede audio interne hanno prestazioni scadenti e, comunque, trasferiscono il segnale direttamente su un'uscita cuffia, certo non l'ideale per pilotare l'ingresso linea di un amplificatore. L'oggetto di cui si parlava nella Posta poco tempo fa è una sorta di DAC USB minimale, con un buon chipset di qualità, che costa poco e funziona bene, secondo il lettore che ce l'ha segnalato. Anch'esso però ha un'uscita solo cuffia, quindi risolve il problema solo in parte. Puoi collegarlo così com'è, senza smontare niente, sembrerebbe che non ci sia neppure bisogno di installazione software né driver perché Windows lo vede subito come scheda audio esterna.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Civiltà delle Macchine
E noi lettori di TNT non possiamo che essere orgogliosi di avere cotanto Direttore!! Congratulazioni vivissime, penso che far parte di un consesso che così tanto ha contribuito ad elevare la conoscenza e lo spirito umano sia vero motivo di orgoglio.
Con ammirazione e rispetto ti saluto cordialmente.
Mauro - E-mail: candid59 (at) gmail.com

LC
Caro Mauro,
immagino ti riferisca al mio articolo sul legame tra numeri primi e musica (Queen in particolare) apparso di recente sulla prestigiosa e storica rivista
Civiltà delle Macchine. Ti ringrazio di cuore per le belle parole, sono felice di riuscire a comunicare verso il mondo esterno in questo modo. Ho in progetto altre “incursioni” in territori e consessi culturali molto diversi. La speranza è anche quella di contaminare con la mia passione per l'audio e la musica aree che tipicamente sono lontane da questi interessi. Non è detto che ci riuscirò nuovamente, ma puoi star certo che continuerò a provarci, perché a me l'idea di questa nostra nicchia, isolata dal resto del mondo, mi è sempre sembrata sbagliata!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

No preamplificatore
Gentile Direttore,
in attesa di ricevere il Tisbury Mini Preamp da collegare fra il mio DAC Topping D50 e i finali ZeroZone, ho deciso di provare a bypassare direttamemnte il "problema" connettendo i due apparecchi (in realtà 3 visto che i finali sono 2) direttamente. Ero frenato dall'effettuare tale prova solo dal fatto di non avere un telecomando per controllare il volume.
Fino ad oggi utilizzavo come preamplificatore la sezione Pre del Musical Fidelity A300 che da sempre si è dimostrata eccellente, ma molto sensibile alla qualità del cavo di alimentazione. I diffusori sono dei Magneplanar 3a totalmente rimessi a nuovo.
Pur avendo letto in rete pareri molto discordanti riguardo a tale approccio, ero curioso sull'esito dell'esperimento anche per la comodità di dover utilizzare una sola coppia di cavi di segnale anzichè 2. Molto brevemente: mi è caduta la mascella. Tutti i parametri migliorati di una spanna: dalle dimensioni dell'immagine aumentata in larghezza e in profondità, alla trasparenza, alla dinamica estremamente reale. Tutto migliorato in modo davvero macroscopico. Se mi è permesso, la sensazione più evidente è stata, paradossalmente, un suono più analogico, come se il pre del A300 cercasse di pompare in modo artificioso la dinamica in certe zone del segnale musicale. Eppure io sono un digitalista convinto!
A tal proposito Le chiedo: non sarebbe il caso di invitare chi fosse alla ricerca di un buon pre, a provare la soluzione "no pre"? Sono davvero entusiasta.
Cordialmente,
Klaus - E-mail: klaus (at) spoer.it

LC
Caro Klaus,
è chiaro che se si disponesse di una sorgente dotata di controllo del livello d'uscita, il primo tentativo da fare sarebbe proprio quello che hai fatto tu! Mi dici che questa è una soluzione senza preamplificatore, in realtà stai comunque usando un controllo del volume, né più né meno come farai quando arriverà il Tisbury. Il vantaggio di quest'ultimo sta nel fatto che può gestire più sorgenti e che la qualità del suo potenziometro del volume è molto alta, tutto qua. Non ho idea di quale sia la tipologia di controllo di volume del tuo DAC, probabilmente non è male, visto che il risultato ti soddisfa così tanto. A questo punto, potrebbe anche darsi che questa soluzione minimale suoni meglio di quella col Tisbury, visto che in questo caso ci sarebbe di mezzo un altro cavo di segnale e, in generale, meno contatti e meno cavi usiamo e meglio è.
Son curioso di sentire le tue opinioni che scaturiranno dal confronto tra le due soluzioni. Sul fatto che il pre Musical Fidelity pompi la dinamica, come dici tu, ho le mie riserve. Può invece essere che sia il controllo del volume del Topping - o un accoppiamento non ideale di impedenze tra questo e gli ZeroZone - a dare quella sensazione di suono più...analogico. Magari la dinamica esce un po' compressa, non so, direi che attendiamo la prova del nove per capire meglio.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale (organo)
Buongiorno,
mi permetto si segnalarle questo video:
Bonobo & Anna Lapwood perform Otomo live at the Royal Albert Hall.
Non mi prendo il merito, l'ho trovato segnalato su un forum h-fi da violone 32', grande appassionato di musica d'organo.
Cordiali saluti,
Alberto - E-mail: alberto.refaldi (at) yahoo.it

LC
Caro Alberto,
ti ringrazio per aver condiviso con noi questo suggerimento musicale. Purtroppo, pur avendolo ascoltato più e più volte, non sono proprio riuscito a digerirlo. Sono un amante delle contaminazioni musicali, anche le più bizzarre, ma questa è veramente stridente, perché la parte del DJ è slegata da quella dell'organo e quando infine sono suonate insieme l'effetto è cacofonico, mi ha ricordato la pizza con l'ananas, ecco :-)
Non è che le cose strane siano belle o rivoluzionarie per forza, a volte sono sgradevoli e basta. Al mio orecchio, questa è una delle cose più brutte che mi sia capitato di ascoltare in questi ultimi mesi. Probabilmente, tutto dipende dal fatto che per me l'organo a canne ha un ruolo storico dal quale non riesco a separarlo. Nonostante ciò, giro volentieri alla platea dei lettori di TNT-Audio, magari piacerà a tanti. Il bello della musica è che in alcuni può toccare corde profonde e provocare sensazioni che in altri sono opposte. Sono ben conscio che alcuni miei suggerimenti settimanali siano ostici a tanti :-)
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
tempo fa le scrissi per una consulenza su un'idea di semplificazione dell'impianto (
Vol. 939). Paretendo da una catena mediamente affollata, l'obiettivo sarebbe stato identificare un all-in-one, non necessariamente migliore, in quanto mi sarei accontentato di un side-grade con il plus della praticità. La catena di partenza: Goldnote Valore con MM Babele, pre phono Clearaudio Smartphono, pre/dac Burson Conductor v.2, ricevitore BT Nuforce, amplificatori mono Templeaudio Monoblock + alimentatori dedicati Superchargers, diffusori Opera Grand Mezza. Come fonte digitale servizio di streaming lossless, da Pc o cellulare, via usb e ascolti sporadici in BT.
Lei mi consigliò in prima istanza di lasciare fuori dal discorso il pre-phono, per questioni di flessibilità (riflettendoci sono pienamente d'accordo) e mi suggerì di valutare NAD C388, Roksan Kandy K3 o Rotel RA-1572. Dato che ormai il 90% dei miei acolti è in streaming, ho rivolto la mia curiosità verso il NAD, che dispone di una piattaforma integrata (BluOs, con un esborso aggiuntivo di 500€ per la scheda da aggiungere sul retro). Mi sono dunque messo alla ricerca di un negozio per una prova, iniziando allo stesso tempo a sondare il mercato dell'usato. Nel frattempo, prima di riuscire a provare un esemplare del C388, NAD ha tirato fuori la versione v.2 dell'M10. Conseguenza di ciò, i prezzi della versione v.1 (praticamnete identica alla 2 a livello di specifiche) sono crollati. Da lì a poco mi è balzata all'occhio un'offerta per l'M10, nuovo, a 1750 €, pochi euro in più del mio budget a disposizione. Ho dunque contattato il negoziante, e mi sono fatto convincere dell'acquisto...ovviamente andando contro ai miei principi, perchè me ne stavo assolutamente infischiando di una prova. Mi son detto, sto acquistando un amplifcatore della Master Series, troppo male non dovrà suonare! Dopo aver dissanguato le mie finanze, ricevo una chiamata dal negoziante: il distributore si era sbagliato, nessun apparecchio disponibile. Ma attenzione, c'è un'unità b-stock, con ulteriori 150€ di sconto. Mi assicurano che le condizioni sono perfette, ed in effetti non avevavno neppure tolto le plastichine. L'unità era però affetta da un difetto al ricevitore IR, dunque mi sono rassegnato e mi son preparato a restituire l'apparecchio. Il negoziante non demorde e mi procura una seconda unità b-stock, ancora più immacolata della prima, stavolta pienamente funzionante.
Dentro il mostriciattolo ci sono due moduli in classe D Hypex nCore, che tirano fuori 100w per canale, davvero sovradimensionati per le mie necessità. Prime impressioni dopo una quarantina d'ore di rodaggio: non parlerei di stravolgimento o chissà quale salto in avanti (e non me l'aspettavo), ma un upgrade sulla gamma bassa lo sento tutto, mi sembra allo stesso tempo più presente e più controllata. Su altri parametri (medi, alti, palcoscenico) siamo più meno lì, forse l'impressione generale è quella di un suono più "coeso". Resta da provare Dirac, integrato nell'M10, mi divertirò a fare esperimenti. Insomma, tirando le somme, sono molto soddisfatto, il miglioramento nel controllo dei bassi rende l'acquisto un upgrade sensato, soprattutto alla cifra spuntata. Magari a prezzo pieno non avrebbe avuto senso, nel rapporto costo/benefici.
Parliamo del valore aggiunto: la praticità. BluOs funziona benissimo, si integra con praticamente tutti i servizi di streaming in HD. L'utilizzo via smartphone è molto intuitivo e se proprio non si vuole attivare il telefono è possibile programmare un qualsiasi telecomando IR o usarne uno dedicato per BluOs. E' vero che non dispongo più un'entrata USB, ma in effetti per l'utilizzo che ne faccio sarebbe inutile. Di una cosa sono sicuro, non tornerei mai più indietro, davvero troppo comodo, e non vedere più quel groviglio di cavi e scatolotti (resta solo il pre phono) mi dà un senso di serenità. In più, mia moglie ringrazia, da utilizzatrice dell'impianto, mi chiedeva da tempo qualcosa di più semplice da usare.
Mi scuso per la lunghezza della mail, ci tenevo a raccontarle la mia esperienza, maturata al solito dopo una vostra consulenza. Risultato raggiunto, ed ennesimo, doveroso ringraziamento a lei per i preziosi consigli.
A presto,
Pier Paolo - E-mail: pierpaolo1980 (at) libero.it

LC
Caro Pier Paolo,
grazie per il prezioso feedback. Ormai, come hai potuto verificare, le soluzioni all-in-one hanno raggiunto un livello prestazionale da non lasciarsi intimidire da complicate soluzioni separate. In più, la praticità è impagabile, sia per l'utilizzo più immediato, sia per gli ingombri che per...le pulizie. Ogni audiofilo sa bene quanto sia difficile e fastidioso districarsi nel groviglio di cavi che affollano il retro di un impianto con tanti componenti e quale sia il rischio che mani inesperte facciano danni!
Ottimo, infine, il fatto che l'impianto sia diventato più facile da utilizzare anche da parte di altri componenti della famiglia, e tutto questo senza sacrificare la qualità anzi, compiendo pure un piccolo passo avanti, come nel tuo caso.
Grazie per il feedback, ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Dal 2009 non usciva un disco in studio dei Porcupine Tree, band progressive e sperimentale britannica. Sono ricomparsi con questo bellissimo CLOSURE / CONTINUATION, che contiene numerose perle come questa “Never have”. L'album è disponibile in tutti i formati possibili, sia fisici che liquidi, compresa compact cassette e vinile audiophile crystal clear in 3 LP a 45 giri.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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