Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 24/2/2024 - 2/3/2024

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  1. Re: Alimentatore lineare
  2. Nuovi diffusori bookshelf
  3. Sostituzione vecchie casse Advent 4002
  4. Prezzi esagerati
  5. Lettori CD entry-level
  6. Diffusori per ampli a valvole
  7. Problemi di udito o sbilanciamento effettivo?
  8. Follie HIFI
  9. Semplificazione?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: Alimentatore lineare
Caro Lucio, grazie per la tua
replica. Hai risposto in qualche modo alla mia domanda sugli alimentatori e ho colto il buon suggerimento. Mi riferivo però proprio agli alimentatori lineari e per essere più specifico e fare un esempio, la Topping suggerisce di alimentare il suo D50S (che era nella mia lista), piuttosto che un caricabatteria da 5V da telefono che usavo, con il P50 che è proprio un alimentatore lineare. Da lì erano nati curiosità e dubbi sulle alimentazioni anche degli altri apparecchi. Permettimi poi una minima difesa d'ufficio dei miei Nad che non sono poi cosi anziani, anzi, CD a parte. Prima dei due descritti e definiti come una coppia vincente proprio da Nad, avevo un 3020 e il cambio mi ha portato grandi soddisfazioni, anche se l'integrato di prima era ed è ancora circondato da un alone di grande prestigio. L'abbinata pre/ampli C165 Bee e C275 Bee era il top di gamma di NAD fino a qualche anno fa (a parte la serie Master). Non comprendo poi i punti esclamativi dopo "in mono". Ogni ampli serve solo un canale e dietro c'è proprio scritto "mono" per indicare questo tipo di utilizzo che appare anche sul fronte con una luce blu e la scritta "bridge". Ovvio che il suono sia stereo, se questo intendevi sottolineare.
Le Infinity sono certamente attempate, anche se un po' meno (1984), ma quando avrò l'opportunità di sentire qualcosa suonare meglio, con meno di 5.000 euro o più (le ho comprate con 500, spendendo altrettanto per cabinet e crossover, più altre 200 per i cavi), allora mi convertirò, senza arrivare a spendere comunque quella cifra.
Tornando agli alimentatori, alla fine ho deciso di cambiare il Dac e prenderne uno con propria alimentazione interna, anzi due ed ho acquistato un r2r della Gustard, l'r26 ed ora il dettaglio, la dinamica e la scena sono a mio avviso davvero notevoli.
Chiuso il capitolo alimentatori, grazie al tuo consiglio.
Grazie per il tuo tempo,
Sergio - E-mail: borsari.sergio (at) gmail.com

LC
Caro Sergio,
consentimi di precisare, perché altrimenti sembra che io abbia preso lucciole per lanterne, e non è così. La tua frase era, purtroppo, chiarissima. La riporto per intero: “Leggo un po' ovunque che a prescindere dalla qualità della fornitura di energia elettrica, nessun impianto può sopravvivere senza un alimentatore lineare. Anzi, senza un alimentatore esterno per ogni singolo apparecchio.”. E ancora, riferendoti ai due finali NAD: “quale sarà dunque l'alimentatore giusto per ciascuno dei due ampli?”. Tu chiedevi esattamente se fosse il caso di mettere un alimentatore lineare su ogni apparecchio, non sul DAC Topping che prevede già un'alimentazione esterna. Nessun apparecchio HiFi che sia privo di alimentazione esterna può essere collegato a un alimentatore extra, lineare o no che sia. Solo i Naim (e pochi altri) prevedono già di progetto la possibilità di essere alimentati con alimentatori esterni di migliore qualità. Pertanto, le tue elettroniche NAD (CD, pre e due finali) non possono essere alimentati da altro che la spina nella presa a muro. Siccome è già capitato di appassionati che chiedono consiglio su cose che non hanno capito, o che hanno largamente travisato (e non c'è niente di male!), mi piacerebbe che, una volta compreso l'errore, lo si riconosca, anziché arrampicarsi più o meno agilmente sugli specchi. Quando non capisco una cosa, o non la conosco, chiedo a chi ne sa più di me, chiedo scusa eventualmente per l'errore e ringrazio per il chiarimento.
E ancora non mi hai detto DOVE avresti letto (“un po' ovunque” dici tu) questa cosa priva di senso degli alimentatori lineari. Chiariamo anche i punti esclamativi che ho messo relativamente ai tuoi finali messi in mono. Mi scuso se non sono stato chiaro: mi riferivo all'inutile complessità di una soluzione come questa, quando basterebbe un buon integrato moderno per far meglio del tuo sistema tre telai, nell'ottica di una razionalizzazione e semplificazione dell'impianto. Questo è il mio consiglio, anziché aggiungere - come vorresti fare tu - altre scatole al tuo impianto che già ne ha troppe. Per quanto riguarda infine i tuoi diffusori, se ne sei soddisfatto va benissimo così. Io dicevo solo che, visto che vuoi migliorare l'impianto con gli alimentatori esterni, forse sarebbe più sensato iniziare dai pezzi più vecchiotti del tuo impianto. Prendo atto che ti vanno bene così e ritiro il consiglio. Il punto però, illogico, resta: vorresti migliorare ma non sei disposto a mettere in discussione ciò che hai, disponibile solo ad aggiungere altri componenti. Per me è un errore, di metodo e di logica, ma comprendo che sia difficile staccarsi da radicate certezze. A tuo dire le casse sono fantastiche, pre e finali pure...ma allora perché migliorare tanta perfezione? :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori bookshelf
Buonasera, innanzitutto colgo l'occasione per farvi i complimenti e per ringraziarvi per tutto quello che fate, vi leggo da (ahimé sono invecchiato) circa 20 anni. Mi è sempre piaciuto ascoltare buona musica, tuttavia ritengo che spendere troppi soldi per questa passione non sia giusto, non per me, anche perché ho anche altri interessi e i pochi fondi disponibili vanno ripartiti. Questo è il motivo per cui cerco sempre il miglior rapporto qualità / prezzo e se possibile mi rivolgo al mercato dell'usato.
Ma veniamo alle mie questioni, il mio ambiente d'ascolto è abbastanza grande, perché la mia casa è praticamente un unico ambiente, esclusi ovviamente bagni e camere, direi a occhio circa 60mq distribuiti in maniera irregolare. Non mi posso dotare di diffusori da pavimento per ragioni strutturali dell'ambiente e di convivenza, per cui ho ripiegato su dei diffusori da scaffale posti su dei piedistalli autocostruiti. Ho optato per dei Q-Acoustics 3030i che sono abbastanza generosi in basso, visto che hanno un bel volume, che piloto con un Rega Brio 2017, come sorgente ho un vecchio lettore cd Philips e uno streamer Wiim collegati ad un dac Topping E30. Il tutto mi soddisfa abbastanza ma credo che forse il punto debole siano le casse, insomma mi piacerebbe fare un upgrade, ma sempre con casse da scaffale con una bella gamma bassa. Il budget sarebbe sui 600/700 euro, rivolgendomi però al mercato dell'usato, altrimenti penso che il passo, con quella cifra, non sarebbe abbastanza apprezzabile.
Lei cosa mi consiglia?
Roberto - E-mail: roberfin (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
non è necessario cercare qualcosa di usato per migliorare la qualità dei tuoi diffusori attuali. Credo che già una coppia di Elac Debut REF DBR 62 possa essere un bel passo avanti rispetto alla situazione attuale, persino senza spendere tutta la cifra che stavi programmando di investire. Nell'usato potresti guardare qualcosa tipo ProAC Studio 1, o qualche modello simile. Con quel che resta potresti migliorare il lettore CD o affiancargli un DAC, qualora avesse un'uscita digitale. A mio parere questa soluzione ibrida ti consentirà di migliorare non poco il suono complessivo dell'impianto, anche quando ascolti i CD. L'amplificatore in tuo possesso, il Rega Brio, potrà stare al suo posto anche in vista di cambiamenti più importanti, eventualmente futuri, lato sorgenti o diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione vecchie casse Advent 4002
Buongiorno Direttore, mi chiamo Marco e sono un suo affezionato lettore. Appartengo anch'io all'ormai numerosa schiera di felici possessori dei finali ZeroZone. Il mio impianto - oltre ai già citati finali - è così composto:

La stanza di ascolto è di circa 13 - 14 metri quadri, con tre delle pareti ricoperte di libri, cd e dischi, e la quarta spoglia, con una grande finestra. Io sono un ascoltatore onnivoro (classica, jazz, rock, folk...). Ora, cogliendo l'occasione che le Advent necessiterebbero ormai di un intervento di riconatura, vorrei acquistare due nuovi diffusori, preferibilmente da pavimento, così da eliminare gli inevitabili problemi di “posizionamento” sugli stand. Il mio budget è di 1000/1500 euro, ma può arrivare anche a 2000 euro se ne valesse la pena. Ho visto che in precedenti messaggi, ad ascoltatori con i medesimi finali, aveva consigliato le Argon Audio Alto55 mk2 o le Pylon Audio Opal 20.
Le chiedo: potrebbero questi diffusori fare anche al caso mio, o avrebbe più senso spendere qualcosa di più, visto il mio budget? In quest'ultimo caso, potrebbe consigliarmi qualche diffusore in quella fascia di prezzo che ben si abbinerebbe, secondo il suo giudizio, con il resto della catena audio?
Nel ringraziarla, le auguro i miei più cordiali saluti.
Marco - E-mail: markusmarc72 (at) libero.it

LC
Caro Marco,
se ho consigliato le Argon o le Pylon era semplicemente perché chi mi ha chiesto consiglio aveva un budget contenuto. È così difficile leggere i consigli nel contesto esatto nel quale sono stati dati? O dobbiamo ragionare sempre in termini assoluti? Nel tuo caso, visto che puoi stanziare cifre ben più importanti, credo valga la pena puntare più in alto, visto che pre e finali possono ben figurare in impianti di alto livello. La stanza d'ascolto non è molto grande, ma credo che due diffusori da pavimento generosi potrebbero ben figurare, se avessi un po' di spazio a disposizione intorno ad essi. Potresti prendere in considerazione delle Rega RX3 o Aya, Triangle Esprit Antal Ez, Magnepan MG-MC1, B&W 603 S3, Wharfedale EVO 4.4, o i soliti insoliti che consiglio sempre: Duevel Planets e Larsen 4.3. Senza una piantina dell'ambiente e della zona d'ascolto non riesco a essere più specifico. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcuna di queste proposte e decidi con il tuo gusto. Le vecchie Advent troveranno una casa nuova, qualcuno che le cerca, anche per risistemarle, lo trovi di sicuro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Prezzi esagerati
Buongiorno direttore, mi scuso per disturbarla di nuovo ma, un dubbio mi "rode" non poco... non si tratta di materie tecniche né di prodotti da acquistare ma di un problema esclusivamente "filosofico", mettiamola così... le spiego: qualche giorno fa ho preso una discussione (diciamo...) riguardante un prodotto presentato e magnificato in un video su youtube da un noto gruppo commerciale (non so se si può fare, ma allego il
link io sarei marcomaggiorelli...) con un signore che, alla mia contestazione sul valore attribuito all'oggetto in questione, mi rinfacciava di "non capire il lusso"... vorrei sapere, se possibile, cosa ne pensa lei, persona che reputo sincera, onesta e preparata di cui potersi fidare, sulla questione di cui dibattevo con il signore suddetto...
È che, le dico la verità, personalmente mi sono un po' rotto le scatole, in questo mondo momentaneamente (lo spero...) di m...a, di sentire personaggi che parlano senza nessuna remora, anzi facendolo passare per la cosa più normale del mondo, di apparecchi che costano quanto un anno di lavoro di una persona (viste le medie degli stipendi di molti italiani...) facendo intendere che sei tu sbagliato a non potertelo permettere, non certamente il prodotto che, se acquistato, ti farebbe "decollare" tutto il resto di quello che hai.
Io credo che, almeno per certi prodotti, bisognerebbe mettere dei "filtri", spiegare bene che, se ce la farai, quello è un punto di arrivo, non di partenza; che si, funziona benissimo, ma non può, da solo, riuscire a far "vedere la madonna" da un impianto male assortito; che prima di quello ci sono altri apparecchi, di prezzo inferiore, che ti potrebbero benissimo far vivere bene e far sentire pure meglio (se accoppiati con bravura) quel "rumore divino" che è la musica... capisco il commercio, l'ho fatto per 20 anni, ma, personalmente comincio a non sopportare più questo modo di fare.
Vabbè... mi scuso per il tempo che le ho fatto perdere e, se la lettera è da cestino, lo faccia pure, senza riguardo, la mia stima per lei non diminuirà. Di nuovo grazie.
Marco - E-mail: marcomaggiorelli (at) yahoo.it

LC
Caro Marco,
per curiosità sono andato a vedere il video e relativi commenti. Per il futuro: non chiedetemi di perdere tempo a visionare video di aziende o YouTuber, ho altro di meglio da fare, grazie ;-)
Una cosa è certa: il lusso costa. Tuttavia, non è strettamente necessario. Chi può permettersi certe cifre può tranquillamente non preoccuparsi se ciò che sta acquistando ha effettivamente un valore tecnico e sonoro proporzionale. La proporzionalità, per certi beni di consumo, è un concetto elusivo. In altre parole: costa 10 volte di più, suona 10 volte meglio? Ovviamente no. E più si sale verso l'alto e più questa proporzionalità svanisce. È un problema? Non direi, basterebbe che chi acquista certe cose non voglia far credere che il prezzo pagato sia proporzionale alla qualità. Non è così, né in HiFi né in altri settori merceologici. Faccio un esempio: un'auto sportiva da 300.000 euro non va 10 volte più veloce di una sportiva da 30.000. In questo caso, però, nessuno si sorprende. Due decimi di secondo in meno sullo 0-100 possono costare decine di migliaia di euro.
In definitiva: io eviterei di impelagarmi in discussioni senza senso: chi può spendere, spende, e chi non può o non vuole, vive felice comunque. Certo, i prezzi di alcuni apparecchi HiFi ormai sono del tutto ingiustificabili, tecnicamente, ma fintanto che esisteranno clienti disposti a pagare certe cifre, anche quel particolare mercato ha senso di esistere.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Lettori CD entry-level
Buongiorno Direttore, mi farebbe piacere se potesse recensire o consigliare (perché ascoltato) qualche lettore cd di fascia molto economica. Lo chiedo perché spesso è alla ricerca di apparecchi economici che magari non suonano male.
Grazie.
Rossano - E-mail: rossanopvn (at) gmail.com

LC
Caro Rossano,
in linea di massima tutte le sorgenti digitali entro una certa cifra si somigliano, dal punto di vista delle caratteristiche e prestazioni sonore. I prodotti entry-level di marchi da grande distribuzione, come Denon e Yamaha, Pioneer, Teac o Cambridge Audio ad esempio, sono molto simili. Per ottenere qualcosa in più occorre salire un po' verso gli entry-level di NAD e Rotel, che consiglio spesso. Penso al Rotel RCD11 Tribute e il NAD C538, entrambi intorno ai 450€. In alternativa, sempre validi il classico Marantz CD6007 o il ProJect CD-Box S3. Non c'è molto altro sul mercato. Una possibile alternativa potrebbe essere quella di acquistare un lettore CD vecchiotto ed economico, ma dotato di uscita digitale, così da poterlo utilizzare come semplice meccanica. Il mercato dei DAC è ormai molto ampio e consente di accedere a livelli di prestazioni abbastanza elevate con spese tutto sommato contenute, aprendo allo stesso momento un fronte di possibilità estremamente vario (musica liquida etc.)
Per quanto riguarda le richieste di recensione vale quanto già detto altre volte: non tutto dipende dalla nostra volontà e molto spesso i grandi marchi non hanno interesse alcuno a far recensire i prodotti entry-level dei loro cataloghi, visto che sono componenti che si vendono comunque con facilità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori per ampli a valvole
Gent.mo Direttore,
intanto grazie per mettere a disposizione il suo tempo e la pazienza (a gratis) per rispondere a tutti gli appassionati di Hi-Fi, il sito di TNT Audio e le sue risposte sono un riferimento per molti. Ho costruito un ampli a valvole di cui sono estremamente soddisfatto, oltre che per il suono, anche perché non è esploso alla prima accensione ;-)
Si tratta di un progetto (non mio) basato su Williamson, con delle 6GK5 come preamplificatrici e delle 6V6GT come finali. Dalle misure che ho fatto l'ampli ha una risposta in frequenza che va da 11Hz a 75kHz circa, e una potenza di 6 Watt scarsi. Come diffusori ho attualmente due JBL Studio Monitor 4321M II (quelle piccole) di cui sono molto soddisfatto, adoro il suono JBL, sono forse leggermente un po' carenti sulle basse frequenze. Ho provato ad abbinare un paio di Klipsch RB 25 attratto dai 94 dB di sensibilità, dove i bassi sono più pronunciati rispetto alle JBL, gli alti, un po' troppo taglienti e i medi non pervenuti. Nel senso che mancano proprio. Sono rimasto un po' stupito da questa cosa, anche se si tratta di diffusori piuttosto economici, da un marchio come Klipsch una mancanza così pronunciata delle medie frequenze non me lo aspettavo.
La domanda è ovviamente questa: quali diffusori potrei abbinare a questo amplificatore puntando anche a dei bassi un po' più corposi rispetto alle JBL, mantenendosi comunque su questi livelli? Ovviamente senza dover ricorrere ad un espianto di organi. Come budget vorrei stare sugli 800/1000 euro max.
Come sorgente al momento sto utilizzando un lettore cd Teac P1440 o direttamente il pc tramite un'interfaccia audio esterna Avid. Circa il tipo di musica, ascolto tutto ciò che vale la pena ascoltare, purché inciso in modo "pulito", prediligo le voci e gli strumenti messi "davanti" all'immagine sonora, definiti e "presenti" per intenderci.
Un caro saluto e grazie ancora per condividere la sua passione per il mondo audio.
Marco - E-mail: doctorblade (at) gmail.com

[TNT largabanda]

LC
Caro Marco,
con appena 6 watt la rosa dei possibili diffusori candidabili si restringe enormemente. Non capisco come mai i Klipsch RB25 che hai provato ti siano sembrati privi di gamma media. Non è affatto così, anzi! Non è che li hai sistemati in maniera non consona? Ti consiglierei, magari, di provare qualche altro modello dello stesso costruttore, ma di classe più elevata. Per la cifra che hai indicato, ad esempio, non vedrei niente di meglio dei RP-600M II. Da alcuni grafici della risposta in frequenza che ho visto, la gamma medio-alta, come da tradizione Klipsch, è bella sostenuta. Se neppure con questi dovessi sentire la gamma media, il problema sarebbe serio, ma da ricercare altrove: capacità di pilotaggio del tuo amplificatore, posizionamento dei diffusori, risposta della stanza. Non si tratta di carichi facilissimi, può darsi che il tuo amplificatore si sieda e non riesca a farli esprimere al meglio. Visto che ti diletti di autocostruzione, perché non passare direttamente a un progetto alta sensibilità monovia largabanda, come il nostro
T-Speaker con driver Audio Nirvana? Oppure il nostro TNT BFB con driver Fostex FE204? Sono certo che il tuo valvolare si troverebbe molto a suo agio a pilotare un unico driver ad alta sensibilità, senza crossover succhia-potenza di mezzo. Facci un pensierino, dovresti anche risparmiare non poco sul budget che avevi previsto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi di udito o sbilanciamento effettivo?
Buongiorno Lucio,
sono Angelo, ti ho scritto tempo fa (vedi risposta
vol. 1057) per un acquisto di un DAC. Ti ricordo per memoria il mio impianto attuale:

Premesso di nuovo che sono estremamente (e sottolineo estremamente) soddisfatto della resa del tutto, sto notando però da un po' di tempo uno sbilanciamento a favore del canale di sinistra rispetto all'altro.
Io ascolto esattamente al centro dell'impianto in modo da formare il famoso triangolo, però sento la preminenza del canale sinistro e questo anche spostando la mia posizione di ascolto verso destra.
Le cose sono due: o sono le mie orecchie oppure non potrebbe forse dipendere dalla lunghezza dei cavi che a sinistra sono 3 mt. mentre a destra solo 1 mt. vista la vicinanza di questo canale all'impianto; sarei venuto meno ad una delle “regole” in ambito audiofilo, cioè quella della lunghezza identica dei cavi?
Tieni conto che la posizione dell'impianto è obbligata e non posso in alcun modo spostarla, inoltre come ben saprai le amplificazioni da me utilizzate non hanno alcun controllo né di toni né di bilanciamento.
Attendo il tuo parere in merito per riportare l'immagine sonora al centro e ti ringrazio.
Un saluto,
Angelo - E-mail: sparvieriangelo68 (at) gmail.com

LC
Caro Angelo,
i cavi di differente lunghezza non possono introdurre alcun sbilanciamento tra i canali, quindi il problema è altrove. Devi andare a caccia del colpevole, in maniera sistematica. Prima cosa da fare, invertire i diffusori: metti quello di sinistra e destra e vediamo se suona ancora più forte. Se a suonare più forte sarà quello di sinistra, i diffusori sono innocenti. Ora scambia i cavi di segnale destro e sinistro, quelli che escono dalle sorgenti e via via tutti gli altri. Se anche in questo modo sarà sempre il canale di sinistra a suonare più forte, prova con delle cuffie, anche molto economiche, ha poca importanza. Senti ancora un canale più forte dell'altro? Se sì, potrebbe darsi che il tuo orecchio destro abbia dei problemi. In tal caso risolvi con una visita dall'otorino corredata da audiometria. La prova con le cuffie, l'avrai capito, serve a eliminare dall'elenco dei sospettati l'ambiente, che per qualche ragione potrebbe rinforzare l'emissione del diffusore di sinistra. Fai tutte queste prove e sentiamoci di nuovo, sono curioso di sapere chi è il colpevole!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Follie HIFI
Buongiorno Direttore,
ti scrivo semplicemente per condividere quello che hai detto in merito alle follie dell'hi-fi, le mostre ( che non frequento più dalla seconda metà degli anni 90) con frequentatori sempre più attempati e per collegarmi al tuo
editoriale in cui parli dell'uscita del nuovo annuario di Suono, con l'enorme offerta di prodotti spesso a prezzi folli. Ho deciso di acquistare la versione cartacea, incuriosito di conoscere questa quantità di prodotti, così mi sono divertito a scegliere tutti i componenti più costosi per un ipotetico impianto e vedere a quanto ammonterebbe il tutto, naturalmente non ho tenuto conto di sinergie tra i vari componenti, semplicemente ho scelto il componente più costoso per ogni categoria, se può essere interessante e scherzarci anche un po' su, questo è quello che è venuto fuori:

Ti risparmio la calcolatrice e ti dico che il totale è 2.005.876, naturalmente nella versione cartacea mancano cavi e connettori, quindi bisognerebbe aggiungere almeno altri 100.000 euro. La mia domanda a questo punto è che mi piacerebbe conoscere chi comprerà mai un impianto del genere, si potrebbe rispondere che di miliardari e milionari in giro ce ne sono, ma visto che ormai l'hifi interessa sempre a meno persone, siamo sicuri che anche questi non ascoltano la musica con Alexa?
Per finire condivido anche i dubbi su McIntosh, negli anni 90 mi capitò di ascoltare un ampli di questa marca che era stato prestato ad un mio amico da un suo facoltoso amico, inserito nell'impianto del mio amico al posto di un Pioneer di classe medio-alta (non ricordo la sigla, ma non era il top di Pioneer) che costava circa un milione delle vecchie lire, entrambi rimanemmo delusi del costosissimo McIntosh.
Un caro saluto e continuate così, con le vostre recensioni di apparecchi a basso costo, siete gli unici a farlo.
Fulvio - E-mail: fulvio468 (at) gmail.com

LC
Caro Fulvio,
credo che si possa fare molto peggio di così. Ad esempio i diffusori che hai scelto, i Marten Design, costano appena la metà degli Acapella Sphaeron Excalibur, che costano quasi 1 milione di euro la coppia (940.355€ per essere precisi, quei 5 euro finali se non li hai sei fregato). Ah, pesano 620 kg l'uno, vorrei vedere il pavimento che li dovrà sostenere ;-)
Questi risultano regolarmente in vendita in Italia, tra l'altro, ma forse nell'Annuario non ci sono. È chiaro che siamo nell'ambito del folklore, e non sprecherò una riga di più per commentare. Per carità, è giusto sognare, ma siamo ormai ben oltre il buon senso, anche del sogno. Grazie infine per l'ennesimo feedback su McIntosh, vedo che il numero di persone che non si lascia ammaliare da VU meter blu e decine di kg di forza bruta è in aumento. A proposito, cari miei rivenditori, serve a poco magnificarne la costruzione come capita di vedere e sentire ultimamente, non è mettendo insieme dei buoni ingredienti che si riesce a cucinare per forza un buon piatto. Tanti apparecchi giapponesi dal suono orrendo a guardarli dentro ci si sarebbe aspettati suoni da favola, e invece...
Curiosa questa strana difesa d'ufficio - con un tempismo assolutamente sospetto - da parte di chi vende certe cose. Non potete semplicemente limitarvi a venderli e basta? In ogni caso chi li acquista non si pone il problema, state sprecando tempo ed energie ;-)
Grazie per il simpatico feedback,
Lucio Cadeddu

Semplificazione?
Buongiorno direttore,
seguo da tempo la sua consulenza e un po' di tempo fa mi ha dato anche dei suggerimenti molto utili. Prima di arrivare alla fatidica domanda descrivo il mio impianto:

L'impianto mi dà soddisfazioni ma, a parte il lettore cd che mi aveva consigliato di sostituire perché non particolarmente allineato al resto della catena, sono arrivato a pensare se avesse un senso semplificare il mio impianto sostituendo l'amplificatore con un sistema all-in-one. Ho pensato che un amplificatore che abbia un dac potrebbe migliorare il segnale del mio lettore cd e con integrato uno streamer potrebbe iniziarmi alla musica liquida (che ascolto solo in piccola parte per ora).
Da tempo mi incuriosisce il Goldnote IS-1000 (che mi permetterebbe di eliminare anche il mio prephono) ma ho notato anche la presenza dei nuovi sistemi della Yamaha (R-N1000A e R-N2000A). Purtroppo non ho avuto modo di ascoltarli e so che già questo mi farebbe chiarezza sul da farsi ma la mia domanda è: potrebbe avere senso prendere un all-in-one per migliorare la riproduzione digitale ed avere in più uno streamer oppure (spendendo un po' meno) sostituire il solo lettore cd? Nel caso i due prodotti segnalati come le sembrano?
Grazie mille di tutto,
Francesco - E-mail: stelluto.francesco (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
le soluzioni all-in-one mi piacciono molto e se non dovessi fare il recensore di componenti audio credo proprio che questa sarebbe la scelta preferenziale per il mio impianto, eventualmente anche con dei diffusori attivi wireless. Per quanto riguarda le tue proposte, il GoldNote IS1000 è un'ottima macchina, credo che nella versione mkII abbiano risolto qualche problema di gioventù della prima serie, mi pare ci fossero incongruenze nella riproduzione gapless. Poi ci sono gli all-in-one di Cocktail Audio, dai più semplici a quelli più raffinati, oppure ancora la serie Prisma di Primare, o Linn e Naim. Diciamo che le alternative non mancano di certo. Non conosco i due sistemi Yamaha di cui mi chiedi ma, a naso, direi che gli altri che ho citato abbiano un taglio audiophile più deciso. Ovviamente, la prova del nove è l'ascolto mediato dal tuo gusto personale, possibilmente coi tuoi diffusori. Trattandosi di un impegno economico non trascurabile, verificherei la possibilità di chiedere uno di questi sistemi in prova per un weekend a casa tua.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio, tra tutte le elargizioni audiofile, più o meno disinteressate, dalle riviste cartacee a seguire, quelle che si sono dimostrate davvero utili, affidabili e veritiere sono l'accoppiamento e la sinergia dei componenti, e la condizione acustica del luogo in cui si ascolta.
Parlo di impianti terrestri ovviamente. L'esoterico cosiddetto non è stato mai nei miei programmi ma solo per un fatto economico, s'intende! Dunque terrestrialmente parlando quei due aspetti dell'ascolto viaggiano insieme, tuttavia non è detto che la condizione dell'uno si integra perfettamente con la condizione dell'altro. Voglio dire che questo meraviglioso gioco ha bisogno, senza sforzo, di essere guidato, assemblato o disassemblato quando occorre e senza fretta, ma con passione e dedizione (altrimenti meglio collezionare tappi, bottiglie e statuine, che pure sono passioni dignitose!). Vengo alla mia esperienza che già più volte ho riportato all'interno della Comunità, ma con tagli e considerazioni diverse. Componenti a rotazione e stesso ambiente di ascolto che già conosci e al quale, grazie ai tuoi preziosi consigli, ho apportato nel tempo delle modifiche efficaci e "benefiche", come da foto che inviai all'epoca. Il televisore troneggia sempre al centro della scena, ma non ne posso fare a meno!!
1. MAGIA!

2. AFFIEVOLIMENTO DELLA MAGIA 3. FINITA LA MAGIA! Un saluto a Te e a tutta la Comunità TNT.
Mario - E-mail: madetentor (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
da queste prove sembra si possa dedurre che l'ampli SMSL suoni meglio dello Yamaha e che le JBL E-50 suonino meglio delle Elac B5 II. La connessione della sorgente digitale non sembrerebbe influire più di tanto (e ci sta). Che dire? Non ho dubbi che l'ampli SMSL suoni meglio di quell'ampli Yamaha, ma mi resta qualche dubbio sul confronto Elac B5 II contro JBL E-50. Ambiente e gusti personali, indubbiamente, hanno la loro influenza sull'esito dei confronti. L'importante è che almeno una configurazione magica l'abbia ottenuta! Ti auguro pertanto buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

È uscito il mese scorso l'album di debutto dei NewDad, band di indie alternative rock irlandese. L'album, intriso di atmosfere new wave, si intitola Madra e questa è la title track.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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