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Prove di Giradischi - Metodologia

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Recensore: Geoff Husband

Vi ho già raccontato di come mi è venuto in mente di iniziare questa serie di prove; ora spero di riuscire a spiegare come intendo condurre queste prove e perché...

Generalmente le prove di giradischi vengono fatte semplicemente rimuovendo il giradischi già presente e sostituendolo con quello in prova. Poi ci si fa un opinione del giradischi in prova col passare dei giorni: questo è un modo di procedere completamente soggettivo e si affida agli appunti di confronto ed alla memoria di lungo periodo...

Io, invece, volevo fare qualcosa che eliminasse dalla prova quanta più soggettività possibile. E volevo anche un metodo che mi mettesse in grado di riferirmi direttamente ad una recensione fatta 12 mesi prima. C'era solo un modo per ottenere tutto ciò, e consisteva nell'avere un riferimento fisso ed un duplicato completo delle apparecchiature di contorno per il "riferimento" e per il giradischi in prova. Come negli esperimenti scientifici, dovevo rimuovere quante più variabili possibile. Questo ha formato lo Stadio 1 di ogni prova e sotto molti aspetti ne ha costituito la parte più importante e rivelatrice.

Ed ora, un breve appunto sulla mia decisione di richiedere in prova delle combinazioni base/braccio/puntina. Sì, avete ragione, fare così significa che un giradischi superiore potrebbe ricevere un voto inferiore ad un altro semplicemente perché usa un braccio inferiore. Però l'alternativa era chiedere a tutti di fornire il loro giradischi con uno SME IV, sottoponendo i risultati di ognuno alla bontà dell'accoppiamento fra il giradischi in prova e quel particolare braccio. Invece, ho detto ai produttori come avevo intenzione di condurre la prova ed ho chiesto loro di fornirmi il braccio che loro ritenessero più appropriato: così ho anche tolto loro la possibilità di accampare scuse di cattivo accoppiamento base/braccio per eventuali prestazioni negative. Ed ho anche consigliato loro di fornirmi una testina appropriata, quantunque con le tre testine che già avevo preparato questo aspetto era meno critico.

Stadio 1

Il Riferimento: il mio Michell Orbe con braccio SME IV. E' un piatto conosciuto, rinomato e facilmente reperibile, al pari del braccio. Lo uso ormai da 18 mesi, quindi lo conosco intimamente e so come ottenerne il meglio, quindi mi permette di concentrarmi sul giradischi in prova.

Risistemando il posizionamento dei componenti del mio impianto ho creato lo spazio sulla mensola del giradischi per un secondo piatto.

Ed ora viene la particolarità... Avevo bisogno di un completo doppione di tutto.

Quindi, sotto ogni giradischi ci va un supporto per giradischi della Clearlight. Perché proprio questo supporto? E' una base solida, e la base Cetech provata precedentemente non avrebbe potuto sopportare giradischi da più di 40 Kg, come almeno uno di quelli previsti per la prova. Ha anche una massa media ed incorpora un sistema di smorzamento piuttosto che molle ad elica o a lamelle, che possono non funzionare bene con i giradischi a telaio flottante. Dopo lungo ponderare, l'ho scelta principalmente perché non ritenevo che avrebbe potuto favorire particolarmente un piatto rispetto ad un altro. Funziona molto bene sotto l'Orbe, lasciando essenzialmente immutato il suo bilanciamento tonale, e facendolo suonare più aperto di quando sta piazzato su una semplice basetta di MDF; insomma, è perfetta: grazie, Clearlight...

Ed ora, il problema maggiore: due puntine high-end abbastanza buone da rivelare le differenze fra piatti ipercostosi. Ho un grosso debito in termini di ringraziamento verso Len Gregory per avermi prestato due delle sue puntine "Music Maker", già positivamente recensite da Lucio... Senza dubbio si tratta di apparecchi davvero high-end, come la prima prova ora mi sta confermando. Però qui c'è un inevitabile "ma". Qualsiasi testina io avessi potuto scegliere, ciò avrebbe immediatamente significato favorire un braccio verso un altro. Nel caso della 'Music Maker' si tratta di una ferro mobile (alto livello d'uscita) ad elevata cedevolezza. E' un modello che, dunque, richiede un'articolazione con il minore attrito possibile: l'ideale saranno i bracci unipivot, ed andrà malissimo con i bracci ad elevata massa effettiva. Ho tenuto in mente quest'aspetto durante le prove, ma si tratta sempre di un inevitabile compromesso. Len mi ha anche fornito le sue bilancina e livella: senza di loro questa prova sarebbe stata, ancora una volta, del tutto inutile, visto che una differenza di 0,1 grammi nella forza d'appoggio è capace di produrre delle "differenze" non riconducibili al giradischi, e lo stesso accade se il giradischi non è in bolla. L'aggiustamento finale è avvenuto con l'aiuto del disco test di HFNRR.

Il mio preamplificatore Audion Silver Knight ha un superbo stadio phono a valvole, ma ne ha uno solo, mentre a me ne servivano due. Ed ecco che arriva in mio soccorso il "cavaliere bianco", sotto le forme di Graham Slee. costui mi ha fornito di buon grado due dei suoi preamplificatori phono GramAmp2. Si tratta di apparecchi meravigliosi ad un prezzo popolarissimo, e la mia esperienza con essi mi ha portato a ritenere che siano in grado di mostrare le differenze fra diverse sorgenti anche a livelli di high-end. Graham mi ha anche fornito l'unità opzionale di alimentazione più potente, con il che le prestazioni sono ulteriormente aumentate, specialmente nel senso delle proporzioni e  nell'apertura, fino ad un punto dove, alle volte, riuscivano a reggere il confronto con lo stadio phono dell'Audion...

I cavi? L'AudioNote mi ha fornito due coppie dei loro cavi di segnale in argento, per il cui tramite i segnali provenienti dai Gram2 venivano inviati a due ingressi di linea liberi sull'Audion.

Ed infine, i dischi... Ho fatto in modo di avere a disposizione dei doppi esemplari di certi dischi.

Quindi ora sono in grado di far funzionare due giradischi spalla a spalla e con un semplice interruttore sentirne ora uno, ora l'altro. In genere i confronti A/B in commutazione rapida con l'interruttore sono privi di senso, per via delle variabili coinvolte, ma qui ogni differenza poteva stare solo nel piatto e nel braccio, senza altre alternative... I miei dubbi sull'effettività del tutto sono svaniti completamente sin dal primo momento di uso: i risultati sono stati davvero sorprendenti.

Stadio 2

Ma, come detto in precedenza, l'interazione fra braccio e puntina è critica, in quanto inevitabilmente più adatta in un caso che negli altri. Quindi il passo successivo è stato smontare le 'Music Maker' ed iniziare a consumare il tempo cambiando e provando diverse puntine. In questo stadio ho usato qualunque cosa fosse stata fornita col piatto (vi ricordo che io ho richiesto un pacco completo base/braccio/testina), oltre le mie Dynavector XV-1 e XX-2 e, naturalmente, le Music Maker. Ciò significa che mi ritrovo con due "bobine mobili" high-end, la prima molto esigente per via del peso e della elevata definizione, la seconda più "tipica" del genere, oltre ad una delle più raffinate testine ad alta cedevolezza del pianeta. Un braccio che desse cattive prestazioni con tutte e tre sarebbe in guai seri... Nel caso dell'Orbe, già so che il suono migliore si ottiene con la DRT-1, il pre-pre Dynavector e lo stadio phono Audion. Bene, il succo dello Stadio 2 è raggiungere le prestazioni di questa combinazione o batterle con qualsiasi cosa mi passi per le mani. Sebbene in questo caso i confronti a commutazione A/B diventano impossibili, cambiare i cavi per attaccare un'altra combinazione di sorgente è roba di 2 minuti, quindi il ricordo della prestazione resta ancora vivido. Se entrambi gli apparecchi preferissero la DRT-1, il "tempo di cambio" sarebbe di 20 minuti, grosso modo il massimo per sentire delle differenze davvero dettagliate.

Stadio 3

Dopo tutto il duro lavoro, viene il bisogno di una pausa, e qui inizia il divertimento. Porterò giù il giradischi con il suo bravo supporto Clearlight, da loro scelto per lo stesso motivo come supporto per i giradischi. Qui il giradischi rimane con la sua testina preferita ed io mi metterò semplicemente a sentire la musica:-) Magari avrò' cambiato qualche componente per stillare l'ultima goccia di fedeltà, ma per lo più  semplicemente ascolterò. Due settimane di convivenza con un giradischi sono spesso in grado di cambiare la prima impressione. Un giradischi incredibilmente dettagliato può iniziare a suonare aspro e fastidioso, mentre uno caldo e sensuale può suonare violento. Alla fine della recensione sarò rimasto incantato o deluso? Quel giradischi mi avrà spinto ad ascoltare un certo tipo di musica? E, forse la cosa più importante, ne avrò sentito la mancanza una volta restituito?

Punteggio

Odio questa parte... La mancanza di senso di una "recensione a cinque stelle" o i "9/10" per me non hanno alcun credito.

In passato sono stato un insegnante di scuola e parte dei miei compiti era la valutazione del lavoro dei bambini. Ciò che mi è rimasto bene impresso è che se un sistema di punteggio prevede, ad esempio, A, B, C, D, E (i voti nelle scuole anglosassoni vengono usualmente espressi con tali lettere, non con dei numeri da 1 a 10, n.d.t.), allora usare solo A+, A, A-, A/B e B+ mandava all'aria il sistema stesso, e naturalmente abbiamo tutti una simile esperienza. Una rinomata rivista Hi-Fi Francese dà i voti da 1 a 10 agli apparecchi in prova, divisi in cinque categorie. In una recente prova in batteria hanno esaminato 10 diffusori e nessuno ha avuto meno di 8/10 in ogni categoria: il che, naturalmente, fa perdere senso alla prova...

Però, volevo comunque un sistema che desse ai lettori la possibilità di riferirsi alle prove già svolte e farsi un'idea del livello assoluto delle prestazioni di un giradischi rispetto ad un altro provato 12 mesi prima. Una scala "da 1 a 10" sarebbe stata naturalmente inutile, perché se un giradischi raggiungesse i 9/10 ed il mese prossimo ne avessi trovato uno migliore, poi il mese successivo uno ancora migliore, che avrei dovuto fare? un voto di 11/10? Che sciocchezza!

Quindi finii per fare la cosa più ovvia. Stabilendo un riferimento fisso, tutto ciò che avrei dovuto fare sarebbe stato di dare un voto rispetto ad esso. Quindi mi sono figurato un sistema ideale dove in una serie di categorie l'Orbe/SME sarebbe stato posto allo 0. Il giradischi in prova sarebbe stato votato rispetto ad esso, quindi un giradischi che avesse reso lo stesso palcoscenico sonoro dell'Orbe avrebbe avuto uno 0 in quella categoria. Uno con un palcoscenico lievemente migliore avrebbe avuto un voto di +1 ed uno con il palcoscenico lievemente peggiore avrebbe riportato il voto di -1.

La differenza più piccola, cioè + o -1, corrisponde ad una differenza appena percettibile, ma senza reale importanza; un 2 corrisponde ad una differenza facilmente percepibile in un confronto a commutazione A/B, ed è quel tipo di cosa che, sul lungo periodo, acquista rilevanza. Un 3 corrisponde ad una differenza talmente avvertibile da permettere di riconoscere quale giradischi sta suonando senza guardarli. Numeri più alti sono meno specificati, ma consentono ulteriori miglioramenti della scala di voto. Assieme ad ogni voto do anche un commento sulla sua motivazione, ove necessario. Ovviamente le categorie che non hanno a che fare con aspetti del suono non riceveranno la votazione in questa stessa esatta maniera, ma proverò a mantenere comunque lo stesso bilanciamento.

Dopo avere creato lo schema di votazione "perfetto", vanno ora scelte le categorie... Questo l'ho fatto con una certa trepidazione, ma voi vi dovete sforzare di adattarvi ad esse: dopo tutto, è la mia recensione. Quindi, ecco la lista: Bellezza, Livello delle finiture, Ingegnerizzazione, Compatibilità, Stabilità della velocità, Senso del tempo, Dinamica, Ampiezza del palcoscenico sonoro, Profondità del palcoscenico sonoro, Profondità del basso, Controllo/velocità del basso, Chiarezza del Medio, Restituzione del dettaglio, Estensione sugli alti, Qualità degli alti, Colore complessivo, Realismo, e, per ultima, ma non ultima, sicuramente la categoria più importante: il fattore "mi mancherai". Visto che questa categoria è quella decisiva, riporterà le differenze di voto maggiori rispetto alle altre; quantunque, chissà, potrei incontrare un giradischi con un sacco di voti "negativi" e che, però, proprio piace.... Non trovate nessuna categoria "rapporto prezzo/prestazioni". Ciò perché queste saranno prove in senso assoluto: solo voi potrete decidere se la prestazione superiore possa giustificare il prezzo più alto.

Allora, come valuto il riferimento Orbe/SME secondo le varie categorie?

Categoria

Voto

Commenti

Bellezza giradischi/braccio

0/0

L'Orbe/SME è una combinazione dal bell'aspetto, aspettatevi che molti giradischi qui abbiano voti negativi...

Livello delle finiture giradischi/braccio

0/0

Anche qui, l'Orbe/SME è un esempio difficile da seguire.

Ingegnerizzazione giradischi/braccio

0/0

Un giradischi brutto e mal rifinito potrebbe avere una superba ingegnerizzazione, ma l'Orbe/SME è, anche sotto questo aspetto, eccellente

Compatibilità giradischi/braccio

0/0

L'Orbe si associa con tutti i bracci, tranne quelli molto lunghi o pesanti; lo SME IV è va bene con tutte le MC, meno bene con le testine ad alta cedevolezza

Stabilità della velocità

0

Molto buona, seppure con il tono di prova si avverta qualche oscillazione

Senso del tempo

0

Buono, ma non al livello dello LP12

Dinamica

0

Un giradischi davvero potente che restituisce anche le informazioni a basso livello

Ampiezza del palcoscenico

0

Uno standard elevato: dietro i diffusori

Profondità del palcoscenico

0

Come sopra

Profondità del basso

0

Molto profondo

controllo/velocità del basso

0

non male; in fin dei conti, un po' lento e colorato

Restituzione del dettaglio

0

Il meglio che abbia mai sentito - finora :-)

Chiarezza del medio

0

Molto chiaro ed aperto

Estensione degli alti

0

Standard elevato

Qualità degli alti

0

Ancora alta qualità

Colore complessivo

0

Molto piccolo, con l'eccezione di una certa alterazione nel basso ed un certo "calore"'

Realismo

0

Standard molto elevato

Fattore 'Mi mancherai'

0

Non applicabile: rimane

Spero che guardando la tabella qui sopra capirete che un gira-gira davvero buono non avrà automaticamente tutti "0", quanto piuttosto sarà migliore dell'Orbe in certe aree e peggiore in altre.

OK, per dare un'idea finale di come funzionerà il tutto, faccio un "giro di prova". Come senza dubbio saprete (ehi, siete o no miei lettori?), il mio Orbe ha sostituito un Gyrodec MKIII con SME IV. Quindi, eccovi una votazione "cruda", fatta a memoria; badate bene che NON è una valutazione definitiva e non c'è stato un confronto spalla a spalla: serve solo a dare un'idea di come funziona in pratica lo schema di voto.

Allora, ecco i voti per la combinazione Michell Gyrodec/SME IV

Categoria

Voto

Commenti

Bellezza giradischi/braccio

+4/0

Se l'Orbe è bello, il Gyro è una scultura mobile

Livello delle finiture giradischi/braccio

0/0

Nessuna Differenza

Ingegnerizzazione giradischi/braccio

-2/0

L'Orbe è più complesso, ma la qualità è la stessa

Compatibilità giradischi/braccio

0/0

-

Stabilità della velocità

-1

Lievemente inferiore

Senso del tempo

-2

Qui c'è un leggero vantaggio per l'Orbe

Dinamica

-4

Gli mancano 'Potenza e Gloria'

Ampiezza del palcoscenico

-1

Uno standard elevato: oltre i diffusori

Profondità del palcoscenico

-3

Certamente tridimensionale, ma non altrettanto buono

Profondità del basso

-4

-

controllo/velocità del basso

+1

Basso minore e più leggero

Restituzione del dettaglio

-2

Informazioni di basso livello lievemente inferiori

Chiarezza del medio

0

Molto chiaro ed aperto

Estensione degli alti

0

Standard elevato

Qualità degli alti

0

Ancora alta qualità

Colore complessivo

-3

Molto buono, ma con una certa qualità di "nebbiolina"

Realismo

-4

Gli manca la solidità, la potenza ed il calore, ma è molto trasparente

Fattore 'Mi mancherai'

-6

Sono contento di averlo cambiato con l'Orbe...

Quindi, resa l'idea? In questo caso il molto più economico Gyro ha avuto un po' di voti negativi, come ci si doveva aspettare. Se poi la differenza di prezzo li giustifichi, questo è rimesso alla persona che stacca l'assegno:-)

Poi la prova viene scritta... 2000 e più parole per descrivere al meglio delle mie possibilità esattamente cosa il giradischi X è; e poi, si spera, voi la leggete:-)

Ringraziamenti

Dopo la lettura di questa metodologia, spero sia evidente che senza le seguenti aziende questa serie di prove sarebbe stata impossibile: li ringrazio tutti:-)

'The Cartridge Man' - http://www.thecartridgeman.com/

Graham Slee - http://www.gspaudio.co.uk/

Clearlight - http://www.clearlight-audio.de/

AudioNote UK - http://www.audionote.co.uk/

Impianti usati

  • Vinile: Michell Orbe SME IV/Dynavector XV-1, XX-2, Music Maker (x2)

  • Stadi phono: GramAmp2 (x2), GramAmp Gold, Trichord Dino.

  • Preamplificatore: Audion Premier2

  • Finali: Audion ETPP EL34 Monofonici. Loth-x ANT 300b SE Integrato.

  • Cavi: FFRC e Sonic Link (potenza). Autocostruiti in argento (segnale). Audionote in argento (segnale).

  • Diffusori: IPLS3mtl, Loth-x Polaris.

    Dischi usati per le prove... - Killers

© Copyright 2001 Geoff Husband - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Carlo Iaccarino

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