[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]
Produttore: IPC++ (Innoworks Product Creation Ltd.) - Audiovisual AER (Audio Engineering Research)
Distributore per i mercati occidentali: Improve Audio
Prodotto: Potenziatore acustico a protoni Audio-Visual AER
Dimensioni: 300 mm (altezza) x 120 mm x 120 mm
Peso: 1,3 kg
Prezzo: € 999 ciascuno
Nazione di origine: Cina (territorio di Hong Kong)
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Pubblicato: Gennaio, 2015
Traduttore: Roberto Felletti
Questa è la recensione più difficile che abbia mai scritto; infatti, l'ho rinviata per mesi. Ho avuto uno scambio di email con il distributore. Sono sicuro del funzionamento della sala d'ascolto e dell'impianto. Sono anche sicuro della qualità della rete elettrica. E sono pure sicuro riguardo l'acustica ambientale; sicuramente, questa è la migliore sala d'ascolto che abbia apprezzato.
«Tutti sappiamo cosa sta per dire», interrompe la plebe a sinistra del palco, «Il Vecchio Scriba ci sta dicendo di aver trovato un cavo magico che trasforma l'audio e che fa crescere le orecchie!»
No, il vostro Vecchio Scriba crede ancora che le recensioni dei cavi siano completamente inutili. Inoltre, il vostro Vecchio Scriba ha conosciuto, nel corso degli anni, molti progettisti audio e sviluppatori di prodotti, ognuno dei quali credeva sinceramente nelle proprie idee e nei prodotti frutto di quelle idee. Talvolta, i progettisti in questione hanno intrapreso un cammino individuale, trattati con spregio dai seguaci del pensiero dominante nella conoscenza audiofila, ma acclamati come santoni, talvolta, da un manipolo di adepti che li ritenevano esseri illuminati. Alcuni sono riusciti a tenere il piede in due staffe; ne è prova la controversia sorta intorno a un certo signore di Glasgow, le cui opinioni e i cui prodotti iniziarono a indirizzare in un certo senso la comunità audiofila, ma il cui prodotto principale divenne lo standard de facto, un riferimento a cui rapportare tutti gli altri prodotti, ancora oggi in produzione. Altri hanno sostenuto teorie eretiche riguardo i cavi o a proposito di condensatori dalle caratteristiche percepibili a orecchio, e c'è stata perfino una voce solitaria secondo cui i fattori ambientali potevano essere corretti annodando pezzi di cavo, pinze a coccodrillo e frammenti di lamine colorate con gli angoli tagliati. Poi sono arrivate le pietre magiche...
«Oh no! Il Vecchio Scriba ha raccolto frammenti di pietra blu a Carn Goedog, nel Galles», mormora la plebe a sinistra del palco, ipotizzando «Allora deve averle portate nel Wiltshire, dove le ha collocate nottetempo sull'altare di Stonehenge prima di metterle sul suo impianto, allo scopo di trasformarne le particolari qualità pagane.»
No. Sebbene sia stato accertato che le pietre blu di Pwelli, usate nel corso della seconda fase della costruzione del monumento di Stonehenge (dal 2150 a.C.), abbiano particolari proprietà acustiche, noi non ci spingiamo a tanto. Anche le pietre utilizzate nella costruzione delle colonne dei templi giainisti di Hampi risuonano in una sequenza armonica, ma noi non ci spingiamo nemmeno fin qui.
«Allora a che serve questo inconcludente preambolo?», si lamenta la plebe a sinistra del palco, «Il Vecchio Scriba sta semplicemente farneticando, come se non sapesse che pesci prendere.»
Quando ho acconsentito a recensire i vari prodotti AER dell'azienda VIP (Very Impressive Products), caratterizzati dalla tecnologia Euphoria Technology™ e dal campo PVA (Proton Vibration Alignment Field, Campo di Allineamento a Vibrazione Protonica - NdT), mi aspettavo qualcosa tipo lo ionizzatore ambientale, un tempo famoso, il quale, per un po', aveva popolato le case degli audiofili, nei tardi anni '80. Gli oggetti consegnatimi erano dispositivi ben costruiti e ben rifiniti, la cui dimensione ricordava quella di una scatola da scarpe. Erano costituiti dal materiale meno preferito dal vostro Vecchio Scriba per quanto riguarda l'audio: l'MDF (Medium Density Fibreboard, pannello di fibre a media densità - NdT), un derivato del legno composto di segatura e colla. Tuttavia, in questo caso la sua funzione è esclusivamente quella di ospitare i congegni del campo PVA, senza alcuna schermatura che lo isoli elettricamente dal mondo esterno. Se ne mettete alcuni in cerchio, vi sembreranno un megalito. Ogni Energizzatore Acustico costa 999 euro; me ne sono stati recapitati cinque, dopo aver pagato un'assurda tassa alla Dogana inglese, la quale, per decenni, sembra abbia voluto punire i cittadini britannici che hanno avuto il coraggio di importare qualsiasi cosa dagli Stati Uniti d'America. La Audio Engineering Research (AER), una divisione della IPC, ha dichiarato il giusto alla Dogana, per cui non è colpa dell'azienda; il loro rappresentante in Florida, Norbert Heuser, mi ha rimborsato tramite Paypal.
Questi dispositivi sono progettati dal Sig. Vian Li, di IPC Industrial Technology, azienda con sede a Mong Kok, dove TNT-Audio si è recata, per acquisti hi-end, nel 2004. L'aspetto commerciale per l'Occidente (America, Africa ed Europa) è seguito da Norbert Heuser, VP Sales, a livello mondiale, di IPC e Presidente Operativo della sede di Clearwater, Florida. È disponibile una serie di dispositivi di correzione ambientale che comprende: energizzatori per CD ed LP (prossimamente in prova), un dispositivo piezoelettrico a pannello piatto, un condizionatore di rete elettrica e, naturalmente, gli apparati oggetto di questa recensione.
In cosa consiste?
L'azienda sostiene che «L'Energizzatore Acustico è in grado di ridurre efficacemente le perdite di energia che si verificano nel corso del processo di trasmissione, consentendo una propagazione del suono, a distanza, caratterizzata da un'elevata nitidezza. Con l'Energizzatore Acustico, nulla andrà perduto! Tutte le frequenze (basse, medie e alte) sono preservate, in un'armonia perfetta. Ora, le orchestre, i cori, le voci, gli attori, gli esecutori, tutti insomma possono trarre benefici da questo dispositivo rivoluzionario. Ogni sfumatura, ogni sospiro riesce a raggiungere le terminazioni nervose del nostro apparato uditivo. Provate l'impatto degli effetti acustici in alta definizione con l'Energizzatore Acustico. Questo prodotto funziona in base alla teoria della fisica quantistica, creando un campo PVA (Proton Vibration Alignment Field, Campo di Allineamento a Vibrazione Protonica - NdT), il quale permette una propagazione del suono uniforme ed efficace, assicurando eccellenti condizioni acustiche in grado di potenziare la risonanza, arricchire le armoniche e riprodurre sfumature più intense. L'effetto è particolarmente evidente con grandi ambienti, quali sale da concerto oppure sale d'ascolto private, dove si desidera la massima qualità della riproduzione.»
«Hmmm. Ora è tutto chiaro», interrompe la plebe a sinistra del palco, «E come è possibile una cosa del genere?»
L'azienda sostiene anche che «La realizzazione di questi prodotti è stata possibile esclusivamente grazie all'impiego di una tecnologia chiamata Euphoria Technology™. Da lungo tempo gli scienziati sono alla ricerca di una soluzione per allineare protoni ed elettroni all'interno degli atomi. L'azienda IPC di Hong Kong ha trovato la risposta e l'ha applicata con successo a molti prodotti di vario genere... e l'applicherà a molti altri, in futuro. La tecnologia Euphoria Technology™, proprietaria di IPC, è stata adottata in tutti i propri prodotti e serve a creare un campo PVA (Proton Vibration Alignment Field, Campo di Allineamento a Vibrazione Protonica - NdT) predeterminato e stabile. Un atomo è composto di tre particelle principali: protoni, elettroni e neutroni. Il campo PVA, creato dalla tecnologia Euphoria Technology™, allinea la vibrazione e il movimento dei protoni e degli elettroni in qualsiasi materiale per potenziarne, sostanzialmente, le proprietà fisiche.»
A questo punto, prima che gli oggettivisti si offendano riguardo a quanto ho detto, poiché non siete in grado di stabilire se un gatto, messo in una scatola, sia morto oppure vivo; poiché non siete in grado di stabilire se la luce sia un'onda o una particella; poiché siete ancora in una fase congetturale per quanto concerne i gravitoni (e come può una particella priva di massa rappresentare la massa come una forza?), allora, francamente, non avete nemmeno un quark a cui aggrapparvi. L'intera fisica subatomica è pura congettura, in un senso post-moderno. Gli esperimenti sono costruiti mediante "rivelatori" i quali, secondo i progettisti, rivelano un particolare stato; qualcosa viene attivato, in modo che lo sperimentatore possa dire che quel qualcosa ecciterà quel particolare stato; infine, il rivelatore rivelerà ciò che dovrà essere rivelato. Come volevasi dimostrare.
Oh certo, e la presenza di un osservatore cambia l'oggetto osservato. Quindi, in un senso veramente post-moderno, io non sto scrivendo la recensione di una bottiglietta di olio estratto da un raro esemplare di Serpentes Elapidae. Pertanto, aprite le menti e anche le orecchie. D'altro canto, la prosa pubblicitaria di IPC occasionalmente confonde gli ordini di grandezza di molecole, atomi e particelle. Il costo più rilevante, tra tutti i componenti di questo dispositivo, sembra essere quello della batteria di ricambio, dal quale si evince che sia proprio essa, stando a quanto credono in azienda, la fonte da cui promanano gli effetti.
Perciò non vi annoierò con spiegazioni tecnologiche, in quanto quelle fin qui pubblicate non hanno senso. Del resto, c'era da aspettarselo, poiché diffondere segreti proprietari equivale a distruggere l'unico punto di forza commerciale di un'azienda. Invece, vi annoierò con il programma delle prove, perché un prodotto simile non può essere provato in alcun modo convenzionale, per un semplice motivo: una volta attivato, stando alle dichiarazioni del produttore, gli effetti persistono per un tempo superiore alla durata di una normale sessione d'ascolto. Quindi, il semplice passaggio da "acceso" a "spento" non riporterà la stanza nella condizione precedente al trattamento. Un altro recensore riferisce un periodo di 120 minuti esatti, ma da quello che ho capito parlando con il distributore, gli effetti svaniscono gradualmente. Con qualsiasi prova qualitativa, ci deve essere un certo grado di "cecità" durante la prova stessa oppure un'intesa per giungere a una conclusione congiunta, elaborata tra recensore e autore o tra recensore e partecipanti. Una cosa del genere non ha alcuna validità per chi legge, poiché si tratterebbe, in realtà, di un gruppo in cui ogni membro rafforza i pregiudizi degli altri.
Al vostro Vecchio Scriba torna in mente Keith Howard (in seguito direttore della rivista HiFi Answers), il quale mi aveva dato una selezione di Electret Foils, dell'azienda PWB, con cui divertirmi un po'; si trattava di lamine di alluminio (nel caso specifico, quelle rosse e quelle nere). Avevo seguito scrupolosamente le istruzioni, applicandole dapprima nei punti in cui era più probabile che l'effetto fosse meno rilevante, riservandomi di aggiungerne per massimizzare l'effetto complessivo. Il concetto era che, qualora avessi provato subito i punti con il maggiore effetto, ulteriori aggiunte sarebbero state notate a malapena. In effetti, ogni volta che aggiungevo una lamina non riuscivo a percepire alcun effetto. Non potevo nemmeno fare una prova al contrario, poiché le lamine erano state incollate. L'unica cosa da fare (che non avrei potuto ripetere) era toglierle tutte e capire se ci fossero cambiamenti; però, così facendo le avrei distrutte tutte. E così feci; le tolsi tutte e, comunque, nessun effetto era percepibile.
Pertanto, lo scopo della prova di questi Energizzatori Acustici IPC AER era verificarne il massimo effetto percepibile; ho iniziato con nessun dispositivo fino ad usarli tutti e cinque, proprio per massimizzare l'impatto della tecnologia Euphoria Technology™. Nell'opuscolo informativo viene spiegato che se ne possono impiegare da uno a sei, quindi, presumibilmente, i produttori ritengono che uno solo sia già in grado di produrre effetti percepibili. La disposizione in ambiente non è considerata determinante; le istruzioni suggeriscono di collocarne uno dietro il punto d'ascolto, due ai lati (sempre del punto d'ascolto), due dietro i diffusori, e così via. Contravvenendo al concetto in base al quale il posizionamento influisce marginalmente sull'efficacia di questi dispositivi, altri recensori hanno scoperto che collocare un solo Energizzatore Acustico IPC in prossimità dei diffusori modificherebbe la dimensione e l'aspetto del palcoscenico.
Il vostro Vecchio Scriba ha scelto di andare alla carica utilizzando tutti e cinque gli Energizzatori Acustici IPC AER, accendendoli tutti e cinque contemporaneamente, dopo aver ascoltato, ogni volta, per almeno un'ora con i dispositivi spenti e con un impianto completamente a regime.
La prova non poteva essere del tipo A-B-A o B-A-B oppure A-B-X, poiché, se l'effetto persiste davvero, la modalità, in realtà, avrebbe dovuto essere A-B-BA o B-BA-B o anche A-B-BA-AB (dove "A" significa "spento" e "B" significa "acceso" e dove la sequenza delle lettere indica uno stato in via di degrado). Altri recensori hanno provato a togliere i dispositivi dall'ambiente d'ascolto per risolvere il problema. Questo, però, non vale, perché la presenza di questi monoliti provvisti di fessure può avere effetti acustici, secondo che siano accesi oppure spenti, per cui bisognava fare due cambiamenti. Oltretutto, qualsiasi effetto, comunque, persiste. Quindi, in realtà, le condizioni di prova offerte all'ascoltatore erano A-A-A o A-A-B oppure B-B-B, ma avrebbero potuto essere anche A-B-A, B-A-B, B-A-A o B-B-A. Il secondo giro di prove A-B era stato condotto, senza trucchi, con alcuni ascoltatori e aveva prodotto risultati analoghi.
Pertanto, allo scopo di massimizzare l'effetto, fin dall'inizio erano stati utilizzati tutti e cinque i dispositivi. Prove successive sono state condotte applicando varie combinazioni di essi, in base alle collocazioni consigliate dall'opuscolo informativo, relativamente all'impiego di uno, due, tre o quattro Energizzatori Acustici IPC AER. I generi musicali ascoltati comprendevano i pezzi forti del repertorio di prova del Vecchio Scriba, da brani "difficili" a classici audiofili, oltre al ciclo completo su Beethoven e al "Requiem" di Mozart, nell'esecuzione di Christopher Hogwood e dell'Academy of Ancient Music, alla musica reggae, ad alcuni 45 giri, rigati, di musica Northern Soul (un genere musicale caratterizzato da un ritmo veloce, ma anche un movimento di danza; entrambi molto diffusi nel nord dell'Inghilterra nei tardi anni '60, raggiunsero il massimo della popolarità negli anni '70 - NdT) e a registrazioni interamente valvolari. La catena d'ascolto era così composta:
Allora: la prova aveva introdotto un placebo X, poiché gli ascoltatori non potevano sapere che la condizione non era cambiata, da "acceso" a "spento". Per l'occasione erano stati reclutati parecchi ascoltatori; in qualche caso uno per volta, affinché le opinioni di uno non influenzassero quelle di un altro. Ogni ascoltatore era stato sottoposto a tre situazioni. In una, i dispositivi erano accesi (e tali restavano), ma gli ascoltatori non sapevano se lo fossero o meno; i partecipanti mi vedevano alzare, camminare attraverso la sala d'ascolto, prendere in mano ogni dispositivo facendo, apparentemente, qualcosa su di esso per poi rimetterlo a posto. Nessuno tra gli ascoltatori era a conoscenza dello scopo dei dispositivi, né che i loro effetti avrebbero perdurato per un po' e nemmeno se i Potenziatori Acustici AER fossero accesi o spenti.
A causa del fatto che la persistenza degli effetti durava a lungo dopo lo spegnimento dei dispositivi, l'intervallo tra una prova e l'altra non è mai stato inferiore a 28 giorni. Durante questo periodo di inattività, l'impianto veniva usato regolarmente, spegnendolo quando non utilizzato, la sala d'ascolto veniva pulita, venivano utilizzati vari portatili e tablet e veniva cambiata anche l'aria, aprendo normalmente porte e finestre. Gli uomini e le donne all'ascolto dei dispositivi erano di ogni età, dagli adolescenti agli ultrasessantenni.
Al variare dei parametri della prova, i dispositivi erano comunque sempre "accesi" senza che gli ascoltatori lo sapessero; i risultati riferiti sono stati una rosa di effetti. Tali risultati erano basati su un metodo di giudizio e su descrizioni verbali. I cambiamenti netti percepiti passando da "spento" ad "acceso" spaziavano, sulla base di 24 parametri in totale, da -3 a +4. I cambiamenti totali tra condizioni identiche di "spento" e di "acceso" erano compresi nel medesimo intervallo. Per rispetto verso il metodo di giudizio, l'esperienza insegna che ogni valore inferiore a 7 è basso e, a meno che non sia ripetuto costantemente nel tempo, non è un valore affidabile da fare la differenza, tranne nel caso di un tipico intervallo di un'esperienza che cambi nel tempo, relativamente allo stesso oggetto. Come accade per ogni giudizio soggettivo, la fenomenologia di ogni incontro richiede ripetuti incontri, per assicurare concordanza.
I cinque Energizzatori Acustici IPC AER sono stati provati in numerose differenti collocazioni: in alto, in basso, con varie configurazioni e anche mettendone uno su ciascun diffusore. Altri hanno sostenuto che, mettendoli accanto alla parete della sala d'ascolto più vicina ai diffusori oppure tra o dietro i diffusori stessi, l'aspetto del palcoscenico cambiava. Gli ascoltatori non hanno percepito effetti diversi da quelli prodotti da qualsiasi scatola da scarpe, provvista di fessure, che disturbi le riflessioni locali e, oltretutto, gli effetti erano minori di quelli prodotti da un mio vecchio trucco, che consiste nel mettere o togliere un televisore portatile a tubo catodico tra i diffusori, allo scopo di fornire una dimostrazione di correzione ambientale.
I distributori dichiarano che non è prevista una garanzia "soddisfatti o rimborsati" per "futili motivi" che riguardino gli Energizzatori Acustici IPC AER, poiché una clausola inserita nei "Termini e Condizioni" stabilisce che ogni richiesta di "reso" debba essere accordata in forma scritta. Dopo aver preso in carico la recensione, il vostro Vecchio Scriba si era messo a cercare informazioni, trovando queste immagini; fatene l'uso che ritenete più opportuno.
Ero intenzionato a concedere a questi dispositivi un ascolto imparziale. Come risultato, ho finito con il ricevere, regolarmente, messaggi da parte del distributore di stanza in Florida; tra essi, c'erano anche interviste con l'inventore, il Sig. Vian Li, attestati di riconoscimento ricevuti da altre pubblicazioni e recensioni dai toni esagerati. Gli audiofili detestano trovarsi nella condizione di "NON PERCEPIRE DIFFERENZE", perché ciò significherebbe che l'oro che riveste le loro orecchie potrebbe essersi trasformato in pirite. I recensori, che hanno fama di saper individuare le più piccole sfumature, hanno ancora di più da perdere e temono il giorno in cui non riusciranno più a percepire le differenze prodotte dai 5.000 euro di una nuova eccitante tecnologia.
Utilizzando il mio criterio di valutazione, le differenze riportate variavano tra -3 e +4. Ciascun valore negativo era accompagnato da un commento tipo "Qualunque cosa fosse, l'hai appena disinserita", quando, in pratica, in ogni prova si passava da "spento" ad "acceso". Con il mio metodo di misurazione, differenze di tale grandezza sono riportate, di solito, quando non ci sono cambiamenti. Generalmente, ogni ascoltatore deve riferire una differenza superiore a 7 affinché sia possibile creare una base significativa di dati. Questa conclusione contraddice le pompose recensioni online dei nostri rivali in carta patinata, più orientati alla pubblicità, e può essere riprodotta, da parte di giornalisti entusiasti, nei fumetti, dedicati all'audio, dei giornali.
La domanda più rilevante è: perché la IPC AER ha scelto l'audio per lanciare questi prodotti? Sicuramente, un'idea simile può essere impiegata in ambiti più utili dell'audio e la stessa domanda può essere posta riguardo ad altri prodotti PWB. Effettivamente, la IPC AER applica le proprie idee in molti altri settori: ci sono potenziatori a protoni per motori nautici, potenziatori per la forma fisica (solette per scarpe denominate "iSole") e poi ancora potenziatori per motori d'auto, per vetture, per autocarri; c'è anche un prodotto per la pelle, "iSpring", e persino un potenziatore per la voce, "iVoice", un sicuro candidato per tutti quei coaching show con celebrità della TV.
"E che dici dei 354 euro o dei 910 euro per l''iWand', che sembra un vibratore a batteria in grado di assicurare gioiose penetrazioni?", domanda la plebe a sinistra del palco, tradendo le proprie origini dotte ponendo interrogativi puerili, "È posto proprio accanto ad "iRelief" (relief = sollievo, conforto - NdT) nel loro sito; che ridere!"
Gli Energizzatori Acustici IPC EAR, dotati della tecnologia EUPHORIA TECHNOLOGY™, sono consigliati da altre parti nei siti IPC e la loro funzione è fornire energia per affrontare i compiti quotidiani e agevolare il sonno. È più sensato ritenere che si tratti di un prodotto sviluppato per altri scopi che, per caso, un membro, un po' fanatico di audio, del gruppo ha provato nella sua sala d'ascolto, percependo esattamente ciò che si aspettava di percepire. È trapelato che Norbert, un tempo, era un distributore di prodotti audio professionali, il che spiegherebbe perché questa tecnologia sia stata applicata in un contesto audio. L'"iWand" è una specie di agopuntura che utilizza tecniche non invasive; è stato dimostrato che l'agopuntura tradizionale produce reali effetti di sollievo dal dolore e viene impiegato anche in alcune situazioni psicologiche, come quando si cerca di smettere di fumare. È essenziale guardare alle nuove tecnologie con una certa apertura mentale e la prova che abbiamo effettuato ha coinvolto molte menti aperte, le quali non avevano idea di ciò che costituiva l'oggetto della prova stessa.
La sala d'ascolto del vostro Vecchio Scriba è ottimizzata ed è realizzata e arredata interamente con materiali naturali di elevata qualità. Può darsi che, in ambienti meno curati, l'effetto sia maggiore. Il mio ruolo di ricercatore qualitativo (sostanzialmente analogo a quello di recensore) mi ha condotto a una spiegazione fenomenologica dell'esperienza, vale a dire che prendo in seria considerazione le esperienze di altri recensori, solo che, molto semplicemente, io non sono riuscito a percepire gli effetti che altri hanno descritto. Ascoltatori di età differenti, generi differenti, razze differenti e credi religiosi differenti (alcuni a valvole, altri a transistor e altri ancora in classe D) non sono stati in grado di segnalare differenze, malgrado le scrupolose procedure della prova.
Il vostro Vecchio Scriba voleva davvero essere il primo ad avere l'esclusiva e voleva davvero scrivere la recensione di un prodotto che fosse una scoperta fondamentale. Purtroppo, questa volta il vostro Vecchio Scriba e i suoi amici non hanno avuto le capacità uditive necessarie per riuscire nell'impresa. Ci sono stati momenti, nei dieci anni in cui il vostro Vecchio Scriba ha scarabocchiato per TNT-audio.com, in cui avrei detto a un entusiasta progettista-proprietario: «Non ho intenzione di scrivere questa recensione, perché questo prodotto deve essere sviluppato meglio». Tuttavia, questo prodotto è già stato commercializzato con dichiarazioni straordinarie che, però, non hanno avuto riscontro nella mia sala d'ascolto.
Musica ascoltata durante la stesura di questa recensioneSu vinile: l'intero ciclo di sinfonie di Beethoven e il Requiem di Mozart nell'esecuzione di Hogwood/AAM, su etichetta L'Oiseau Lyre.
|
© Copyright 2015 Mark Wheeler - mark@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]