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Preamplificatore fono AAAVT SM-12B (née ΨAΘIN MS-12B)

Cosa abbiamo qui?
Ciarpame economico o un affare audiophile?

[disposizione funky]
[English version]

Costruttore: Yaqin/AAAVT
Importatore/distributore per l'Europa: AAAVT
Prodotto: preamplificatore fono SM-12B
Fornitore: AAAVT Italy
Prezzo: 390 €
Supporto/piedini: vari (leggere il testo)
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Pubblicato: Maggio 2010
Traduttore: Roberto D'Agosta

amplificatore di
potenza?

Questa recensione arriva molto in ritardo, ed è presto detto il perché: mentre stavo rimodellando completamente la mia sala d'ascolto molte cose sono arrivate tutte insieme per essere recensite e, ancora nelle loro scatole, le ho messe da parte in un posto sicuro fino a che i lavori non fossero finiti. Stavo cercando qualcosa quando mi sono imbattuto nella scatola del ΨAΘIN MS-12B (aka Yaqin MS-12B) dietro all'enorme contenitore dei miei vecchi Revox A77 e B77: infatti chiunque abbia mai visto la scatola di un Revox dovrebbe sapere che potreste costruire un intero nuovo quartiere dentro la sua ombra!

"Il vecchio pazzo inizia a mostrare segni di demenza," accusa il coro dal lato sinistro, "Non solo oramai si dimentica dove mette le cose, ma anche di averle!"

Infatti, questo vecchio scriba ha aspettato così tanto nel preparare questa recensione che nel frattempo l'importatore per l'Europa ha deciso di mettere il proprio marchio a questo prodotto così che è diventato ora l'AAAVT SM-12B. Con il suo nome generico, Yaqin MS-12B questo stadio di preamplificazione fono/linea ha guadagnato una discreta reputazione in particolare online, tant'è che uno dei rivenditori di Hong Kong l'ha definito "leggendario" per cui l'operazione fatta dall'importatore europeo appare abbastanza rischiosa. Quello di cui potete essere certi è che se comprate l'SM-12B con marchio AAAVT allora state acquistando il prodotto originale e genuino, e non qualche prodotto importato e uscito chissà come dalla porta sul retro di chissà quale fabbrica.
Questo punto controbatte anche certe voci che circolano sul web che lo Yaqin non sia compatibile con i 240 V delle nostre case: questo infatti è strano perché Hong Kong ha un'alimentazione casalinga che è veramente a 240 V mentre in l'Europa che ufficialmente è a 230 V, si ha una tolleranza tale da supportare dalla 220 V alla 240 V. E per dimostrare questo punto, l'importatore li riceve con un po' di nastro sul trasformatore che dice, a matita, 230 V. Ancora più strano sembra essere il logo sul trasformatore che dice "Power Amplifier" (Amplificatore di Potenza, NdT) che all'inizio mi aveva fatto pensare di aver ricevuto un ibrido fino a che non ho notato l'assenza dei connettori per le casse. Quindi l'AAAVT SM-12B è l'oggetto originale, costruito per e distribuito in Europa.

Descrizione

L'AAAVT (Yaqin) SM-12B è un pre-amplificatore a due ingressi, si ho detto due ingressi!

Due soli ingressi in linea teorica riducono la complessità dei circuiti con due benefici primari, la riduzione del rumore e dei costi di produzione. Molti costruttori mi hanno confermato che una voce importante nella progettazione e costruzione di un componente è rappresentata dai connettori ad alta qualità, specialmente quelli ultra esoterici che spesso non sono facili da installare. L'SM-12B ha una strana combinazione di due ingressi e due uscite. I due ingressi sono uno di linea e uno stadio fono per testine a magnete mobile (MM): la perfezione per quei sistemi REAL STEREO costruiti attorno a un piatto e a un lettore CD o a un server musicale. Chi ha bisogno di più?

[2_livelli_d'uscita]

Se aveste bisogno di più ingressi potreste sempre aggiungere un ulteriore commutatore con la conseguente perdita di qualità o usare l'AAAVT SM-12B (Yaqin MS12-B) in aggiunta a un amplificatore integrato che non abbia un ingresso fono. Gli ingressi sono controllati tramite relay riducendo in tal modo gli effetti generati dall'usura dei contatti rispetto ai commutatori standard e il cammino del segnale posizionando i commutatori dove sono necessari e non nel pannello frontale per convenienza ergonomica. Un'altra linea d'ingresso potrebbe rimpiazzare l'uscita a 0.25 V decisamente superflua.

E arriviamo quindi a un altro punto: fortunatamente non ci sono né il pannello frontale né quello posteriore.
"Coooosa? Niente pannelli?" urla il coro dal lato sinistro, "Il vecchio scriba non solo dimentica le cose, ma ora non riesce neanche più a vederle!"
Guardate le foto per credermi: questo è uno di quei rari prodotti che hanno fatto scelte radicali diverse dalle consuete forme costruttive ormai datate; forme che sono scomode per chi possieda cavi molto spessi e scomode per i costruttori che devono riuscire a mettere l'alimentazione, gli ingressi e le uscite di segnale e qualche interruttore tutti uno accanto all'altro in un singolo piano.

L'esame del diagramma circuitale (che non riproduco per non infrangere il segreto di fabbrica) mostra un pensiero razionale volto all'economia e qualche utile trucchetto che non guadagnerà certo al SM-12B il favore di certi radicali.

La presenza di ponti rettificatori in silicio nel polo B+ e gli alimentatori con riscaldatori controllati in voltaggio (simili al PSU Concordant Explicit e che richiama -- se ricordo bene -- le PSU Audio Research installate direttamente sulle schede principali degli anni 70) che tendono a controllare di più il basso e il ritmo rispetto ai diodi termoionici (assumendo una simile componentistica di contorno) e al contempo a indurire il suono, spesso conseguenza di feedback troppo forti (causa anche di alcuni artefatti in radiofrequenza che possono circolare nello chassis) a meno che la messa a terra dei diodi di recupero dolce non sia fatta ad arte. L'ultimo componente attivo nel stadio fono è un transistor, sembra in configurazione "emitter-follower", non, come spesso in altri progetti, sabbia (il transistor in silicio) che carica il vetro (le valvole). Per questo motivo questo stadio fono causerà grossi pruriti agli amanti radicali delle valvole ma siccome non faccio parte di nessuna confraternita nella ricerca dell'illuminazione audiofila, solo il suono sarà l'unica prova.

Lo stadio di linea con catodo inseguitore farà a botte con la sezione senza feedback, ma al tempo stesso permetterà al preamplificatore di gestire cavi molto lunghi e di essere meno sensibile alle differenze dei cavi. La scelta delle ECC82 (12AU7) lascerà perplessi molti nel mondo delle valvole poiché almeno qui nel Regno Unito quella valvola viene descritta come "grigia" e "sterile" cosa che in fondo sembra strana essendo la cugina dell'ottale 6SN7 che viene invece descritta come la valvola di preamplificazione più lineare che esista. Doug Dunlop della Concordant preferiva usare le 6CG7 come una b9a con una performance soggettiva più fine. Ancora una volta, le mie orecchie, più qualche altra presa in prestito da alcune teste fidate, saranno gli unici giudici del suono.

Qualità audio

Il AAAVT SM-12B mi è arrivato con due set di valvole (correttamente descritti come "tubi" avendo esse forme tubolari simili alle B9a): un set generico di origine cinese e un set di valvole russe Electro Harmonix (si dice siano Sovtek premium). Ho fatto rodare entrambi i set per delle settimane prima di metterli a confronto. Le cinesi erano completamente smorte in confronto alle altre: non so se queste Sovtek derivino dai progetti di J. C. Morrison per le Sovtek/EH, la sua notorietà dovuta ai tempi di Sound Pratices, si diceva sopravvivesse con caffè freddo e fumo di saldature nel seminterrato di Fi un negozio a New York con una devozione religiosa per le valvole ormai scomparse. Queste valvole hanno l'estetica dionisiaca che preferiva anche se sembrano possedere anche qualità musicale apolloniche. Il resto della recensione è fatta facendo uso delle Electro Harmonix.

Provare se il suono delle valvole sia meglio con le coperture in alluminio (come suggerito dal costruttore) o senza (per la mia esperienza con altri preamplificatori) ha mostrato che il costruttore ha ragione. Il proverbiale velo cala sul suono quando le coperture in alluminio sono rimosse e sparisce quando tornano al loro posto. Al momento di questa prova ho anche un paio di FullMusic ECC83 provenienti da un altro fornitore e quindi ho deciso di provarle nella posizione delle 12AX7, ma ci sono delle oscillazioni parassite intermittenti. Penso che questo sia un problema legato alle loro capacità e induttanze interne e dei contatti nella presa della valvola: questi esemplari della FullMusic hanno spinotti in oro molto fini e penso che i cattivi contatti abbiano contribuito al problema mentre le EH e le valvole cinesi non l'hanno mostrato. D'altra parte un rapido sguardo al circuito mostra che non ci sono resistenze grid-stopper la cui aggiunta potrebbe risolvere facilmente il problema.

L'AAAVT SM-12B funziona al meglio se appoggiato sopra i piedini Yamomoto PB9 & PB10 puntati verso l'alto (recensione quasi pronta) su un ERaudio SpaceHarmoniser sulle sue punte d'acciaio poggiate sul piano superiore del Something Solid EX4. Ho provato molti dei sistemi di isolamento dalle vibrazioni che fanno parte del mio repertorio e l'SM-12B sembra essere molto sensibile ai cambiamenti: la differenza è a volte una perdita di precisione nel senso del tempo e di chiarezza o un senso di rumore di fondo diffuso.

Dopo diversi giorni di ascolto sia dello stadio fono che di quello linea ho deciso di mettere quest'ultimo alla prova. Con in testa l'idea di determinare il suo carattere e quindi in seguito di considerare l'insieme fono+linea, ho cambiato lettore dal Avondale AAA5 allo Shanling modificato per poter fare uso dell'uscita variabile: questa sola operazione mette in mostra quanta sinergia c'era tra la performance dei bassi e del ritmo guidata dall'Avondale a confronto col quale lo Shanling suona come un peso leggero. Essendo notoriamente un recensore brutale ho fatto quello che nessun recensore dovrebbe mai fare: ho messo a confronto l'AAAVT SM-12B con una condizione di lavoro simile a un filo dritto con guadagno (usando un modo di dire di Peter Walker della Quad) cioè ho messo a confronto l'MS12-B con l'uscita diretta dello Shanling. Ho usato il controllo del guadagno dello Shanling per attenuare il segnale e renderlo uguale in volume nel mandarlo al mio Assemblage SET300SE e questa condizione di lavoro sarà definita come Iniezione Diretta (DI) mentre d'altra parte ho usato lo Shanling a livelli di uscita massimi e regolato il volume dell'AAAVT per renderlo uguale alla configurazione (DI).

Facendo uso del mio sistema di giudizio le differenze maggiori sono state ottenute con il disco vincitore del premio Mercury Music New Forms di Roni Size Reprazent dove il gruppo di parametri legati alla parte bassa dello spettro hanno fatto perdere 9 punti allo SM-12B rispetto alla configurazione DI. La differenza complessiva, nelle mie note era di 13 punti, ma la stessa grandezza valutata da mio figlio di 16 anni era solo di 9 punti a favore della DI. Partendo dalla DI e poi ascoltando l'SM-12B riduce la differenza complessiva a 9 punti per me e a 4 per mio figlio: ancora una volta questo dimostra come i confronti A/B tendano a esagerare le differenze e quindi siano sostanzialmente inutili. Nonostante questo difetto abbiamo eseguito test simili con musica meno processata con l'andamento generale che rimane pressoché invariato. Tuttavia le ottave più basse rimangono trasparenti e ben delineate al punto da riportare fedelmente le differenze tonali tra lo Shanling CDT100c e il viscerale Avondale AAA5, specialmente con materiale come il remix di Casper del pezzo "Wherès my money?" di TC.

A confronto con il DI le maggiori differenze esibite dallo SM-12B sono nel basso e nel palcoscenico: la profondità del basso, la sua estensione, velocità e chiarezza soffrono specialmente nelle performance percussive e meno nei pezzi orchestrali o con il basso elettrico; il palcoscenico si riduce in tutte e tre le dimensioni e lo stadio di linea dell'AAAVT non riproduce l'illusione dell'altezza del palcoscenico che diventa una ellisse piatta tra i diffusori. Al contrario la configurazione DI può, con le giuste registrazioni, riprodurre un palcoscenico ellissoidale con profondità doppia rispetto all'altezza e che si estende ben al di là dei diffusori.

La differenza tra la godibilità delle due configurazioni tuttavia è sufficientemente piccola da lasciare l'SM-12B sempre connesso nel mio sistema principale una volta che il confronto è stato completato: questo è un oggetto del valore di 390 € che siede tra un lettore da circa 2000 € e un amplificatore di potenza da oltre 2500 € (e una sola WE300b costa più dell'SM-12B) ascoltato attraverso dei diffusori i cui soli componenti del crossover passivo costano oltre il 60% del suo valore. In questo contesto i limiti dell'AAAVT SM-12B non appaiono particolarmente stringenti rispetto al suo costo.

Lo stadio fono

I vecchi lettori di questo vecchio redattore sanno che il mio preamplificatore preferito è il Concordant Excelsior, che benché sia lontano da essere il migliore o lo stato-dell'arte io amo per il modo in cui rompe tutte le regole essendo un preamplificatore valvolare che balla con i migliori, il cui PRaT non è molto lontano dalla serie classica Naim point.5. "High Life" in quel classico disco audiofilo, "Jazz at the Pawnshop " è sempre stato uno dei miei favoriti come test per il ritmo: mi dimostrò a suo tempo che l'Excelsior è superiore al Concordant Exquisite che costa quasi il doppio per un ordine di grandezza nel PRaT. Come si comporta quindi l'AAAVT?

L'equalizzatore RIAA "attivo" dovrebbe, secondo diverse opinioni sul web, uccidere il senso del tempo sia nel Concordant che nello Yaqin rispetto ai progetti senza feedback: il senso del tempo però è molto buono con l'Excelsior e lo stesso vale per l'SM-12B anche se molto al di sotto degli attuali riferimenti che costano dieci volte di più dell'SM-12B è pur sempre sufficiente per godersi il suono dei piatti approssimativamente al punto giusto della scala tonale. Nella sua riproduzione del PRaT l'SM-12B ricorda molto il Concordant: il ritmo non è così preciso come con l'Excelsior ma ben riprodotto anche se leggermente più lento; il senso del tempo praticamente identico. Quindi il PRaT non è nella stessa fascia di alcuni moderni Naim né tanto meno comparabile con un qualsiasi componente RIAA "flat earth" ma è molto superiore a tutta la competizione al di sotto dei 1000 €. In particolare non mi viene in mente nessun pre fono che si avvicini minimamente al PRaT dell'SM-12B.

Quello che soprattutto l'AAAVT guadagna rispetto al vecchio Concordant è la ridotta granulosità: la superficie del segnale viene resa più rugosa da quest'ultimo probabilmente a causa dei condensatori elettrolitici nell'alimentazione che sono oramai ben al di là del loro tempo. D'altra parte l'alimentatore esterno regolato dalla valvola la migliora con un velo high-end percepibile sopra la granulosità anche dopo tutti questi anni. Però, usando una calcolatrice online dell'inflazione nel Regno Unito, un nuovo Excelsior costerebbe oltre 2100 € quindi oltre 5 volte l'SM-12B, rendendo questo un confronto impari.

Ci sono un paio di preamplificatori RIAA basati su semplici valvole con filtri attivi a prezzo simile (in realtà di costo leggermente superiore, ma al di sotto dei 600 €). Nessuno dei due era disponibile durante questa recensione e quindi non farò nomi. Da quello che mi ricordo di ascolti in sistemi simili al mio, le loro performance erano, almeno per il PRaT, che è il fondamento di ogni riproduzione musicale, molto al di sotto di quelle dell'SM-12B.

Lo strato musicale successivo, accuratezza e bassa distorsione sono migliori di quanto mi sarei aspettato in questa fascia di prezzo: certo i transienti di salita e le piccole nuance della microdinamica sono le prime vittime dell'alimentazione, ma sinceramente non mi viene in mente nulla che si avvicini a questa performance a un costo comparabile. Mettere un buon alimentatore (del costo di un centinaio di Euro) al posto di una presa da muro da 12V nel TEC TC754 a 4 ingressi fornisce qualcosa di leggermente più trasparente a un prezzo leggermente minore. Sospetto che la sensazione di maggiore trasparenza di questa combinazione provenga dal circuito RIAA molto accurato e dallo stadio fono completamente a elementi discreti, uniti a tutte le tecniche per lo smorzamento delle vibrazioni cui l'ho sottoposto. Il TEC TC754 / T-Preamp (recensito anche da Geoff Husband) ha un circuito di equalizzazione RIAA puramente passivo che ne eleva il senso del tempo leggermente al di sopra dell'SM-12B e molti dei loro antagonisti sotto la soglia dei 1000 € non si avvicinano né alla trasparenza del TEC né alla musicalità dell'SM-12B.

E questo ci porta al gruppo successivi di parametri del mio sistema: considerando la forma delle note nelle varie parti dello spettro e il loro pitch, la parte bassa ha la potenza e l'intonazione derivanti dall'alimentatore che definirei decente. Quest'ultimo è anche probabilmente responsabile della presentazione relativamente "funky" dei bassi, dove "relativamente" si riferisce alle altre unità a valvole o stadio solido in questa fascia di prezzo. Non è un basso in stile Naim o Exposure, ma fa il paio con alcuni vecchi Audio Research che si possono trovare a prezzi simili ma che hanno quasi sicuramente bisogno di un po' di cure.

Abbastanza scontatamente per un'unità valvolare, l'AAAVT si comporta molto bene nella gamma delle medie frequenze. Le voci, anche se non della classe cristallina di alcuni componenti valvolari high-end, sono presentate con corpo e realismo insieme agli strumenti, nelle ottave più sensibili all'orecchio umano. Il timbro degli strumenti acustici sembra accurato e i passaggi più complessi, anche se non dissezionabili come con un Naim, rimangono coerenti e piacevoli da ascoltare.

Il palcoscenico, quell'illusione di scala e spazio che viene sistemato di fronte all'ascoltare, rimane appunto illusorio. Questo è decisamente il tallone d'Achille di questo pre, se per voi è una qualità importante. Il mio Orbe con l'Hadcock 242SE e la MusicMaker II possono creare delle immagini virtuali enormi attorno ai diffusori. Con l'SM-12B a fare il suo mestiere di preamp la scala e il posizionamento della presenza virtuale degli strumentisti collassa su un ellisse piatta piazzata tra i diffusori, mentre il buon alimentatore tiene tutto fermamente al suo posto, specialmente con tecniche di registrazione minimaliste, cosa che trovo più soddisfacente che immagini precise ma artificiali o confuse esagerazioni che vanno a spasso come fantasmi disorientati. I fattori limitanti potrebbero essere il circuito attivo RIAA e lo stadio di linea perché anche il palcoscenico del CD viene ridotto anche se in maniera impredicibile.

"Oh, finalmente si parla di quell'ingresso di linea?" chiede il coro."In fondo è quello che rende l'SM-12B diverso dagli ordinari stadi fono."

Infatti, quello stadio di linea è il motivo principale per pensare all'acquisto di questo AAAVT e, al tempo stesso, il suo tallone d'Achille. Inoltre non usate mai l'uscita a 0.25 V poiché c'è semplicemente un riduttore di voltaggio che mostra una resistenza di 56 kOhm tra il catodo e i cavi sbilanciati. Per esperimento, l'ho provata e ho scoperto che produce delle differenze, in maniera apparentemente casuale, a seconda dei cavi e sicuramente suona in maniera inferiore alle uscite a 0.77 V: se avete bisogno di attenuazione, questa dovrebbe avvenire prima e non dopo lo stadio di linea. Questo stadio di linea, anche con i suoi difetti, è la differenza più significativa tra l'SM-12B e uno stadio fono con un controllo di livello.

Forse la mediocre performance dello stadio di linea è il prodotto della vicinanza del trasformatore di potenza, dei rettificatori in silicio e dei componenti per la dissipazione che sono di qualità media: tuttavia dovete tener presente che sto giudicando tutto questo secondo gli standard di stadi fono nella fascia oltre i 1000 €, perché in fondo questo è quello che sotto ogni altro aspetto l'AAAVT SM-12B promette.

Non conosco nessun altro preamplificatore con stadio fono e di linea insieme, in questa fascia di prezzo, con questo livello di performance, ma potrebbe migliorare con un investimento molto piccolo. Uno sguardo al circuito mostra immediatamente molte possibilità: riscaldatori regolati in corrente invece che in voltaggio sono stati descritti in altri posti come più musicali. Condensatori nel bypass del catodo potrebbero incrementare il guadagno riducendo il feedback e la scelta di alti valori terrebbe bassa anche lo shift della fase. Una sorgente di corrente sul primo catodo dello stadio di linea potrebbe irrigidire la forma delle note a beneficio del ritmo, passo e basso. L'alimentatore B+ potrebbe usare connessioni individuali per ogni canale e ogni stadio (questo solitamente migliora il PRaT e il palcoscenico) ma grossi condensatori di alimentazione sono molto costosi e potrebbero limitare il passo. Il condensatore di accoppiamento sull'uscita potrebbe anche essere più grande, in questo modo riducendo lo spostamento della fase a basse frequenze.

E questo è il dilemma: appena cominciamo a fare modifiche il costo aumenta immediatamente e i costi di costruzione si moltiplicano attraverso la distribuzione. Per questo rimane compito tuo, lettore, di smontarlo e trovare quelle modifiche che ne aumentino la performance: tuttavia un ovvio rivale dell'AAAVT è l'EAR 834P deluxe perché entrambi hanno uno stadio fono con il controllo del volume. Ma, quando ho l'ascoltato 15 anni, l'EAR costava quanto l'AAAVT di oggi, ma l'inflazione ha portato il valore dell'EAR oltre i 1000 € e non ha uno stadio di linea. Non ho idea di come suoni l'EAR di oggi ma il suo progettista, Tim de Paravicini, ha una lunga storia di produzioni efficaci e negli anni ho goduto di molti suo progetti (il mio primo pezzo per TNT-Audio fu su un amplificatore Box Clever che costruii da solo partendo da un circuito disegnato da Tim). I miei ricordi sono che l'834P era abbastanza fuori passo, ed ero scontento della riproduzione del ritmo soprattutto a confronto con il Concordant Excelsior e la serie point.5 della Naim, ma rimasi impressionato dal suo gigantesco palcoscenico e dalla gamma media.

Per questo nonostante le ovvie similarità, questi due stadi non potrebbero avere punti di forza più differenti. Il palcoscenico dell'SM-12B si riduce ad un filo teso tra i diffusori, ma questo piccolo preamplificatore ha una gioia di vivere che l'834P di 15 anni fa neanche si sogna.

Alcuni componenti hanno un palcoscenico che si estende anche oltre i diffusori, sia lateralmente che frontalmente e anche in qualche caso una dimensione di altezza da terra fino ai tweeters, anche se quell'informazione non dovrebbe essere presente in due canali. Ho ascoltato tutti questi effetti sonori con varie combinazioni dei componenti che ho usato con l'SM-12B. Infatti, lo Shanling modificato che alimenta l'Assemblage SET300B signature che produce suoni attraverso i diffusori per il medio/bassi Hammer Dynamics accoppiati con i tweeters B&C DE 400TN-8 la cui recensione sarà pronta a breve, definisce oramai il mio standard per il palcoscenico tridimensionale. Non ho quindi chiaro perché l'AAAVT fornisca solo una dimensione laterale troncata, praticamente nessuna profondità e l'altezza ridotta pressoché ad alcuni micron.

So che il palcoscenico è influenzato dalla fase soprattutto ad alte frequenze e questo mi lascia sempre più perplesso. Il senso del tempo dell'AAAVT alle alte frequenze anche se non di classe audiofila cristallina rimane sempre buono: per questo tiro fuori alcuni dei miei vecchi dischi con cui distinguere le capre dalle pecore.
Certo, il vecchio Animals dei Pink Floyd del 1977: mi ricordo dell'effetto nel 1977 prodotto nel sistema di un mio amico quando cambiò la Shure M75ED nel suo SME 3009/2imp con una V15 III specialmente nel recupero dell'informazione musicale nella traccia Sheep. L'Hadcock 242SE silver con la MusicMaker2 a cavallo del mio Orbe SE tirano fuori così tanta più informazione di quella che mi ricordi dalla combinazione Sondek/SME/V15 e l'SM-12B lascia fluire il tutto anche se questa non è una registrazione non ha palcoscenico!

[2
livelli d'uscita]

Controllo tutte le possibili regolazioni dell'Hadcock per essere sicuro che il miglior segnale possibile sia passato all'AAAVT: nel fare questo ho commesso un errore che ha aumentato l'attrito del braccio. Questo errore di regolazione è subito stato evidente con l'SM-12B e questo dimostra la sua assoluta trasparenza perché il bilanciamento si sposta, il canale destro non traccia più correttamente e il senso del tempo alle alte frequenze collassa completamente. Mi bastano alcuni secondo di un LP per riconoscere che c'è un problema, andare al piatto e trovarne l'origine. Quella trasparenza contraddice il terribile palcoscenico e mi spinge verso il solito...

Il solito è quel vecchio cliché Jazz at The Pawnshop di Arné Domnérus che viene suonato fino alla nausea in ogni mostra di hi-fi ma che rimane uno dei dischi con il palcoscenico più chiaro che io conosca: la mia vecchia copia in vinile è oramai consunta e questo incrementa il rumore di fondo ma può lanciare ancora la sua sfida a qualsiasi nuova registrazione. Ascolto il primo lato e il palcoscenico è così ridotto che Arné siede sulla batteria per suonare il suo sassofono mentre viene colpito in testa dal martelletto del vibrafono. D'altra parte High Life è così piena di energia che io e la mia compagnia ci alziamo per ballare.

"Oltre 4000 parole finora," chiosa il coro, "e il vecchio pazzo ancora non ha deciso."

Conclusioni

La musicalità è il punto di forza di questo stadio: anche se non è certo la parola definitiva negli attributi hi-fi e neanche l'anticamera al mondo della riproduzione del palcoscenico sonoro, l'SM-12B rimane uno dei prodotti con cui confrontarsi per gli stadi fono separati al di sotto dei 500 €.

Che l'AAAVT sia anche un preamplificatore con un ingresso di linea e capace di gestire cavi diversi è un bonus, anche se lo stadio di linea sembra essere il vero collo di bottiglia dell'SM-12B. Per gran parte del tempo in questa recensione l'ho considerato come uno stadio fono RIAA perché nessuno lo comprerà come preamplificatore per il suo unico ingresso linea. La scelta di avere solo due sorgenti è per coloro che, entusiasti dello stereo, usano il piatto come sorgente principale e hanno un lettore, un lettore universale o un server musicale come sorgente secondaria per quei casi in cui una versione analogica non sia disponibile. Come preamplificatore fono a 390 € non ha competizione affiancato a un Garrard 401/SME 3012 o a un Gyrodec/RB250.

Dovreste spendere molti soldi in più per poter competere con questo pre: sarebbe bello se fosse possibile avere una versione sempre al di sotto dei 500€ con ingressi multipli in grado di soddisfare anche esigenze più ampie.

Infine, lo chassis è di qualità così alta che vi permetterà di cominciare un cammino di modifiche: i lettori dovrebbero passare molte ore in modifiche e saldature prima di poter competere con l'SM-12B e non avranno di certo il suo chassis superbo. Per questo sperimentatori potrebbero partire con l'SM-12B e provare differente configurazioni dello stadio di linea per tentare di aprire le costrizioni dell'SM-12B. Provare condensatori di alta qualità, connettori diversi e resistenze di qualità audiofila, e quindi iniziare a provare valvole diverse. L'AAAVT mi ha mandato altri due set di valvole di cui parlerò a breve.

Un rivenditore descrive lo Yaqin MS-12B in questo modo: "Questa è la versione a chassis unico di quello che probabilmente il migliore preamplificatore mai costruito." Chiaramente questo rivenditore ha raramente ascoltato preamplificatori high-end e questo tipo di iperboli sono all'origine delle derisioni verso il mondo high-end.

Nella sua versione attuale penso che l'AAAVT sia limitato principalmente dal suo stadio di linea n modo tale che possa essere ancora più trasparente, ma non possiamo saperlo. La ECC82/12AU7 è nota per avere questo tipo di limiti e ci sono altre valvole che potrebbero modificare questa opinione.

E questo ci porta al secondo ruolo che l'AAAVT potrebbe giocare: diventare un "mulo" per modifiche: uno chassis ben lavorato in alluminio con ottime finiture e un circuito con un potenziale di modifiche pressoché infinito. Continuate a seguirmi per un primo set di tuning che non richiede tagli o saldature.

Considerato come un ammazza-giganti questo SM-12B fallisce all'ultima battaglia, lo stadio di linea. Giudicato dal punto di vista di anni di felici modifiche, l'SM-12B raggiunge un punteggio molto più alto. L'AAAVT SM-12B giudicato come un preamplificatore nella fascia dei 400 € offre un eccellente rapporto prezzo/qualità. L'SM-12B occupa una posizione tutta particolare e solo per il coraggio mostrato merita considerazione.

Musica ascoltata durante questa recensione:

In formato analogico

  • Dave Clark: Archive One
  • Brainbug: Nightmare
  • Bootsy's Rubber Band: Jungle Bass
  • Little Feat: Last Record Album
  • Lightnin Hopkins: Goin Away, Analogue Productions APB 014
  • Bonzo Dog Doodah Band: ìm The Urban Spaceman
  • The Eagles: Desperado, Nimbus Supercut
  • Free: Pop Chronic
  • The Orb: Bicycles & Tricycles,
  • Jimi Hendrix: Martin Scorsese Presents the Blues,
  • Pink Floyd: DSOTM (30th anniversary pressing)
  • Bruce Springsteen: Born to Run
  • Muddy Waters: Folk Singer, MFSL 1-201

e su CD

  • Roni Size Reprazent: New Forms
  • Roni Size Reprazent: ###
  • U Roy: DJ music
  • James Taylor Quartet: #####
  • Yucca Flats: Garden of Weeds,
  • Pink Floyd: Dark Side of the Moon, MFSL gold CD

e anche uno standard audiofilo:

  • Arne Domnerus: Jazz at the Pawnshop

"Oltre 12 mesi dalla consegna all'articolo, il vecchio pazzo sta diventando anche lento," dichiara la plebe "e tenta di compensare con oltre 4500 parole!"

© Copyright 2010 Mark Wheeler - www.tnt-audio.com

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