TNT tratta questa volta una coppia di diffusori a torre, gli AM Audio RM-4. Come abbiamo più volte avuto occasione di dire, un diffusore di tale filosofia progettuale, risulta interessante ed offre diversi spunti di riflessione.
Il primo relativo all'ingombro, che risulta non superiore a quello necessario per collocare in ambiente una coppia di bookshelf con relativo supporto.
Il secondo relativo al costo, che a volte, a parità di qualità, non si discosta più di tanto da quello necessario per l'acquisto di un piccolo diffusore comprensivo di supporto dedicato.
Il terzo, la considerazione che un diffusore dotato di un mobile di maggiori dimensioni, risulta generalmente in grado di fornire una maggiore estensione verso le basse frequenze, spesso limitate nei diffusori più piccoli.
A giudicare da queste prime considerazioni, sembra che tutti i vantaggi siano dalla parte del diffusore a torre, e che non abbia davvero senso orientarsi verso i piccoli bookshelf. Beh, non è propriamente così...
Ci sono casi in cui è l'ambiente a dettare le condizioni: vuoi per motivi di dimensione che per caratteristiche acustiche, a volte risulta preferibile un diffusore con un'emissione in gamma bassa più contenuta, rispetto ad uno più generoso in tali frequenze.
L'estetica di una coppia di diffusori collocati su un esile supporto, è spesso più "leggiadra" rispetto ad una coppia di torri da pavimento, e qualcuno potrebbe, a torto o a ragione, preferirla.
Per finire con l'aspetto più essenziale: il suono! Nessuno potrà mai convincerci ad acquistare una coppia di torri se siamo innamorati del suono di una coppia di minidiffusori.
Accingiamoci dunque ad affrontare la prova delle RM-4 liberi da qualsivoglia condizionamento mentale.
Come al solito (per la produzione di diffusori AM Audio), ci troviamo di fronte ad un mobile realizzato per la maggior parte (pareti laterali e superiore) in massello di mogano dallo spessore decisamente consistente, prossimo ai quattro cm., con il pannello frontale e posteriore realizzati con strati di mogano, multistrato e MDF incollati e pressati "a caldo", per ottenere una adeguata inalterabilità nel tempo, e la base in spesso MDF.
La robustezza e rigidezza dell'insieme, nonostante il consistente sviluppo in altezza, è esemplare, e la bellezza non è certo da meno.
Il peso è ragguardevole, ma non a tal punto da rendere impossibili gli spostamenti del diffusore, che può così essere liberamente (e ragionevolmente) spostato in modo da assumere, in funzione delle esigenze, posizioni ad alto livello di WAF o, in alternativa, ad alte prestazioni musicali (chissà poi perchè le due cose non vanno quasi mai d'accordo...).
Rimossa la tela frontale, è possibile osservare gli altoparlanti, davvero al di sopra di ogni sospetto, utilizzati per le RM-4: un tweeter Dynaudio Esotec (lo stesso delle AM Audio RM-2), ed una coppia di woofer Seas da circa 16 cm., realizzati su specifiche AM Audio, funzionanti in configurazione reflex e connessi in parallelo.
Come osservato sulle RM-2, anche in questo caso non esiste alcun tipo di filtratura sui woofers e, sulla base delle scelte filosofiche e tecniche effettuate dal progettista, l'amplificatore pilota direttamente i trasduttori elettroacustici.
Uno sguardo alla parete posteriore dei diffusori, mi consente di verificare come l'esemplare inviatomi dal Conti non sia dotato degli splendidi e massicci connettori in ottone dorato già osservati sulle amplificazioni e diffusori della stessa casa, ma disponga (purtroppo) di plasticosi morsetti di collegamento a norme CE, ragion per cui mi predispongo a "sabotarli" per poter perlomeno collegare i miei cavi terminati con forcelle tramite l'interposizione di apposite bananine.
Per il posizionamento, collocati i diffusori a circa 1,5 metri dalla parete di fondo e circa 80 cm. da quelle laterali, ho rilevato che, nel mio ambiente, i migliori risultati si ottenevano orientando i diffusori esattamente al vertice del classico triangolo.
Nonostante il pannello frontale risulti già inclinato all'indietro di qualche grado, le RM-4 hanno poi mostrato di gradire parecchio una ulteriore inclinazione in tal senso, ottenuta collocando al di sotto della base uno spessore di circa due cm.
L'adozione di punte coniche non risulta indispensabile, tuttavia consente al diffusore di esprimersi con un suono più agile e trasparente, ragion per cui ne consiglio l'utilizzo.
Già dai primi minuti di ascolto è possibile rilevare un suono rigoroso e dettagliato, insospettabilmente controllato. Devo confessare che la minacciosa presenza di ben due woofers e di un condotto di accordo di ragguardevoli dimensioni, mi aveva un tantino preoccupato, lasciandomi presagire che mi sarei trovato ad affrontare qualche problemino di interazione tra basse frequenze ed ambiente di ascolto.
Invece, nulla di tutto questo accade, e posso così godere di un'emissione in gamma bassa corposa, di consistente spessore, ma assolutamente mai invadente e confusa, il che depone a favore di un utilizzo del diffusore anche in ambienti che, acusticamente, presentino qualche problemino in gamma bassa.
L'estensione verso le frequenze più basse, pur risultando ampiamente soddisfacente, non è da primato assoluto, in quanto le scelte di progetto sembrano privilegiare più elementi quali rigore, velocità e controllo.
Vista la premessa, e volendo effettuare un paragone (anche se a distanza) rimanendo in casa AM Audio con le RM-2, non è tanto la differenza in termini di estensione, pur apprezzabile, a stabilire le distanze, quanto lo spessore e l'impatto alle frequenze basse e medio-basse, che determinano un'impostazione timbrica meno eterea e più da grande diffusore.
Anche la gamma media, pur risultando di evidente chiarezza e trasparenza, sembra trarre vantaggio da questa impostazione timbrica, ed assume piacevoli caratteristiche di matericità e pienezza. Le voci femminili risultano infatti caratterizzate da una notevole completezza armonica, dotate di corpo e senza mai dare l'impressione di esilità. Molto buona la liquidità generale, assolutamente da valorizzare attraverso una oculata scelta dei cavi.
Dove le RM-4 tradiscono la loro parentela con le RM-2, è nella parte medio-alta ed alta dello spettro acustico, caratterizzato da una evidente pulizia ed attenzione per il dettaglio, ma mai a tal punto da sconfinare nell'iper-analiticità. Il tweeter Dynaudio e messo nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio compito, e restituisce lo spettro di frequenze a lui assegnate con accuratezza, spessore ed una sempre piacevole dolcezza di fondo.
I contrasti dinamici, micro e macro, sono resi senza incertezze ed in maniera piuttosto naturale, e questo dona alla riproduzione vivacità ed uno spiccato senso del ritmo, espresso con velocità e controllo. Tali caratteristiche procurano all'ascolto apprezzabili sensazioni di coinvolgimento. L'intervento del coro nella traccia n.9 delle "Cantate Domino" della Proprius, atteso in genere con una certa apprensione se si è impostato il volume dell'ampli ad un volume piuttosto sostenuto (è un brano difficile, che parecchi diffusori non riescono a riprodurre con un sufficiente livello di qualità e pulizia, vittime il più delle volte di risonanze incontrollate che inficiano la prestazione in gamma medio-alta), si rivela in questo caso di estrema intensità, chiaro e pulito, a conferma della particolare cura posta nella realizzazione di una struttura del mobile che risultasse estremamente rigida e sorda.
L'immagine, usando l'accortezza di inclinare all'indietro i diffusori di qualche grado (perlomeno nel mio ambiente), risulta amplia e profonda, più di quanto non mi aspettassi. L'estremo controllo sulle basse frequenze, consente poi di distanziare più del solito i due diffusori, avvicinandoli alla pareti laterali, senza per questo correre eccessivi rischi per quanto riguarda la prestazione in gamma bassa (che, ad onor del vero, nel mio ambiente si è mantenuta accettabile anche con i diffusori quasi addossati alla parete di fondo).
A guadagnarne è la grandiosità della scena, che risulta oltretutto chiaramente leggibile senza particolari sforzi di concentrazione.
Saranno pure più "pericolosi" (?), ma accettano di tutto a garantiscono un serraggio dei cavi davvero ottimale!
I compagni di squadra ideali sono quelli in grado di trattare il segnale musicale con autorità e decisione, capaci di riproporre il contenuto armonico dei dischi con il necessario spessore.
Questi diffusori non mascherano nulla, e neppure inventano nulla. Gradiscono essere dominati, e lasciano in tal modo ampia libertà di espressione ad i propri partners.
In unione con le amplificazioni di casa (manco a dirlo...), hanno realizzato una sinergia ottimale.
La realizzazione estetica risulta poi decisamente valida e, collocate in ambiente, le RM-4 contribuiscono in maniera attiva all'arredamento della sala.
Sugli ottimi trasduttori che utilizzano c'è poco da dire, ed il suono che ne scaturisce appare completo, equilibrato ed accurato.
Qualunque classifica personale abbiate in mente, relativamente ai diffusori appartenenti alla fascia di prezzo attorno ai quattro/cinque milioni (eventuali supporti compresi), andate ad ascoltare questi AM Audio RM-4 (accertatevi però che siano stati ben rodati e che risultino accompagnati da elettroniche di qualità!): credo proprio che le posizioni di vertice potrebbero subire un certo rimescolamento...
Attilio Conti, titolare della AM Audio, non ha evidentemente dubbi sul livello di qualità che caratterizza la propria produzione, e mostra di non "temere" in alcun modo il giudizio di una rivista totalmente indipendente come TNT Audio. A lui va (ancora una volta) il nostro ringraziamento, per la gentilezza e la disponibilità dimostrata nell'inviarci in prova questa coppia di ottimi diffusori a torre!
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