Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 18/3/2023 - 25/3/2023

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  1. Perdita di potenza
  2. Re: Nuovo amplificatore, nuove delusioni
  3. Ampli e diffusori
  4. Casse presunte inglesi
  5. Nuovo impianto?
  6. Mobile portaelettroniche e upgrade vari
  7. Questioni di abbinamento
  8. Prossimo passo in avanti
  9. Nuovo CD player con 2000/3000€
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Perdita di potenza
Spett.le Lucio, possiedo dei diffusori Yamaha 690 da oltre 40 anni e durante l'ascolto uno dei diffusori ha perso di potenza. Secondo lei a cosa è dovuto? L'ascolto è sempre stato a bassi livelli o il problema riguarda i condensatori?
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti,
Vittorio - E-mail: jonnyvitto1012 (at) gmail.com

LC
Caro Vittorio,
in queste situazioni la prima cosa da fare è scambiare i diffusori e mettere quello che ti sembra abbia perso potenza sull'altro canale. Questo ti permetterà di escludere dai potenziali colpevoli l'amplificatore. Già, potrebbe anche essere che sia uno dei due canali di questo ad aver realmente perso potenza. Se così fosse, scambiando i diffusori la perdita di potenza dovrebbe restare sullo stesso canale. Per capirci: se adesso è il diffusore di destra a suonare più piano, scambiandoli e mettendo al suo posto quello di sinistra, il calo di potenza dovrebbe restare sul canale destro. Naturalmente sto escludendo la banalità della posizione del controllo di bilaciamento (balance). Se per caso non fosse al centro, ovviamente, il mistero sarebbe presto risolto. Se, invece, il calo di potenza si spostasse a sinistra allora il colpevole sarebbe davvero il diffusore. Controllerei o farei controllare il crossover e gli altoparlanti. Se fossi pratico con un po' di fai da te, potresti smontare gli altoparlanti dei diffusori e scambiarli (o direttamente invertire i crossover). In questo modo capiresti subito se la colpa è del crossover o degli altoparlanti. In caso contrario, fai controllare tutto a un tecnico. Dopo 40 anni la sostituzione dei componenti del crossover potrebbe essere benefica, comunque.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Nuovo amplificatore, nuove delusioni
Carissimo Lucio buonasera,
intanto mille grazie per la
risposta esaudiente, e sì effettivamente nella foga di scriverle per la prima volta, ho tralasciato dettagli fondamentali. Nello specifico quei pochi cd (fortunatamente) che nella mia “mente diabolica” suonano peggio, ho trovato meno spaziosità, dettaglio e potenza.
Certamente concordo con lei, il confronto alternato toglie ogni dubbio, anche se i cd che “contesto” li suono regolarmente ogni 2/3 settimane.
Nel salutarla la ringrazio ancora per la sua disponibilità genuina, un grande saluto.
Giuseppe - E-mail: geppodalex (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
quel che è successo, secondo me, è che quei pochi CD che ti sembra suonino male, ora suonano come avrebbero dovuto. Capiamoci: se tutti gli altri dischi suonano meglio col nuovo amplificatore, è evidente che questi pochi che suonano peggio hanno dei difetti, che sono messi in evidenza dalla nuova amplificazione. Tuttavia, non basta suonare i CD spesso per capire: serve il confronto diretto, a distanza di poche decine di secondi (il tempo di staccare i cavi), tra un amplificatore e l'altro, altrimenti stiamo discutendo del nulla. E, chissà perché, sono SICURO che questo confronto non sia stato fatto. Quindi: risentiamoci quando avrete eseguito le prove con un MINIMO di attendibilità. La memoria audio, specie di chi non è abituato a fare confronti continui come un recensore, è una delle cose più fallaci che esistano.
Poi, che i CD incriminati manchino di “potenza” è qualcosa che non si può sentire. Un amplificatore non decide in autonomia di abbassare il volume a seconda dei dischi che suona, altrimenti entriamo nel campo del paranormale ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli e diffusori
Caro direttore, sono riuscito a vendere l'ampli e il cd player Vela, come dicemmo tempo fa suono scarso e poco presente sui medi e alti, direi "ovattati". Ho due B&W 685 S2, dicono piuttosto brillanti (col Vela stendiamo un velo). Mi hanno consigliato un Musical Fidelity XA2, e suo lettore x ray.
I prezzi dell'usato sono contenuti, come li giudichi con le B&W? Non chiedo la luna, ma un po' di dettaglio e medi e acuti presenti e definiti. Non ho modo di provarli, troppa distanza, i consigli dei grossi negozi hi fi sono orientati al massimo guadagno mentre tu non sei un commerciante!
In alternativa? Tieni presente che difficilmente potrò fare prove sono disseminati in tutta Italia! Tra parentesi mi sembra che l'XA2 non abbia l'ingresso phono confermi? Me ne ha parlato molto bene un amico che costruisce ampli e casse da 30 anni.
Grazie infinite per i consigli che vorrai darmi, un caro saluto
Alberto - E-mail: alberto.trotter (at) yahoo.it

LC
Caro Alberto,
innanzitutto fai controllare la tastiera del PC o del telefono, perché deve essere guasto sia il tasto per le maiuscole che quello delle virgole ;-)
Ho dovuto metter mano pesantemente al tuo messaggio per renderlo un minimo comprensibile. Ciò premesso, ottimo che sia riuscito a vendere la coppia Vela, visto che non ti piaceva. Ampli e lettore CD Musical Fidelity che avresti reperito mi sembrano già un buon passo avanti nella direzione da te sperata. Ti confermo che l'amplificatore è sprovvisto di ingresso phono. Se questo fosse un problema, cerca una coppia Rotel (ampli + CD), magari nell'usato recente, visto che l'ingresso phono è quasi sempre incluso e il carattere sonoro è vivace, luminoso e dinamico come piace a te. Oppure, se ti piace la coppia Musical Fidelity, pianifica l'acquisto di un pre fono separato, magari il V-LPS ancora di casa Musical Fidelity, del quale trovi una mini-recensione
qui su TNT-Audio.
Consentimi una nota a latere: sei sicuro che non siano i tweeter delle tue B&W ad avere qualche problema? Perché questo suono così ovattato, come lo riferisci tu, pur con delle elettroniche morbide e calde come i Vela, a me sembra davvero molto strano.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Casse presunte inglesi
Caro Ingegnere, sono un suo fedele e vecchio(ma proprio vecchio) lettore da anni. E a questo titolo mi rivolgo a Lei con una domanda secca che la farà sicuramente inca...volare. Mi dica tra le non numerose proposte che il mercato ci offre, quale diffusore da piedistallo di progettazione inglese, ma ovviamente costruito in Cina e dintorni, inserirebbe alla fine di una coppia Rega Brio r e Rega Apollo r. Ora ci sono due Elac DBR62. Mi riferisco, tanto per essere chiaro, ad oggetti come Spendor A1, ProAc Tablette 10, Rogers ls 3/5s, ed eventuali altri che ora non ricordo. È un capriccio senile, lo so! Le Elac vanno molto bene. Ma ci vorrei provare.
Abbia pazienza e mi dia un nome ed una sigla. Non ho problemi di budget.
Grazie ancora una volta.
P.S.: ascolto, nella solita piccola mansarda, jazz e classica.
Luigi - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com

LC
Caro Luigi,
intanto non sono ingegnere. È l'offesa peggiore che si possa fare a un matematico! Scherzo, ma non ho bisogno di titoli che non mi sia guadagnato, ci pensano i nostri politici a millantare lauree e titoli inesistenti.
Capisco il capriccio senile ma, credimi, le Elac Debut DBR 6.2 sono delle pessime clienti per tanti minidiffusori più blasonati. Comunque, capisco la voglia di levarsi un capriccio, in fondo questo è un grande gioco e questi sono i nostri giocattoli. Visto che vuoi un nome secco (cosa che detesto fare) ti consiglierei le ProAC Tablette 10, tra quelle elencate sono le più generose e meno problematiche. Cosa significhi poi casse inglesi è un mistero, visto che spesso neppure i progetti sono realizzati da personale locale. Ad esempio, le tue Elac, che dovrebbero essere tedesche, in realtà sono progettate da Andrew Jones, che è americano, e realizzate in Cina. Quindi...di che nazionalità sono, in realtà? Nel mondo globalizzato questa faccenda geografica, che poteva avere senso 20-30 anni fa, ha assunto contorni assolutamente sfumati. Rega progetta e costruisce ancora in Inghilterra, ma Naim è già di proprietà di un gruppo francese, ad esempio, e ora si fa assemblare alcuni prodotti in Slovenia. La British HiFi, in realtà, non ha più una connotazione precisa. Sarebbe come dire che Sonus Faber è un marchio 100% italiano! In realtà Sonus Faber fa parte della holding McIntosh Group, una compagnia americana che detiene ovviamente anche la proprietà del marchio McIntosh.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto?
Gentile signor Cadeddu, prima di ogni cosa, grazie. Grazie per avermi permesso di realizzare piccole migliorie al mio impianto: senza TNT, non so a chi santo mi sarei potuto votare. Il mio impianto (targato 1987):

Il tutto in un soggiorno di 4,5x5 metri; soffitto di 2,7metri. Tendaggio leggerissimo sulle 3 finestre, un divano 4 posti generoso; per ora, niente tappeti; casse piazzate sul lato corto. Ascolto eclettico: da Rossini a Mozart a Nada ai Rage Against eccetera al punk a Cheb Khaled a Ravi Shankar ascolto generi i più disparati. Budget intorno ai 2.500€. Tra Topping PA3, Rega IO, Argon Audio Alto 55 mk2, Indiana Nota 550X eccetera, non so come regolarmi e come accoppiarli.
Per ultimo, sul futuro Rega che testina?
Grazie, anche se non potrà rispondermi.
Raimondo - E-mail: raimondo.ferrara (at) gmail.com

LC
Caro Raimondo,
manca la domanda. Di nuovo, mi chiedo se rileggiate ciò che scrivete prima di spedire. Vuoi cambiare tutto l'impianto? Immagino di sì, visto che citi una lista di amplificatori e casse. Partiamo dall'alto: bene il Rega Planar 2, che realisticamente acquisterai con la Rega Carbon fornita di serie, oppure una Elys 2. Ti serve poi un amplificatore che abbia un buon ingresso fono, direi che il
Rega Io recensito poche settimane fa sia un ottimo candidato per la fascia budget e partner ideale sia per la testina che per il giradischi. Fortunatamente tutti i prodotti Rega hanno una sorta di carattere di famiglia abbastanza condiviso e costante. Per quanto riguarda i diffusori sono invece un po' in difficoltà, perché tu vieni da un suono MOLTO particolare, come quello delle tue Bose 301. Un diffusore tradizionale moderno potrebbe essere, per te, un vero shock. Ti consiglierei, se ti è possibile, di ascoltare qualche torre da pavimento moderna per farti un'idea dei suoni che ci sono in giro adesso e che sono molto diversi da quelli del tuo impianto annata '87. Le Argon Alto55 a me piacciono molto, ma rispetto alle vecchie 301 sono un vero cambio di direzione epocale. Forse mi sentirei più tranquillo nel consigliarti qualche torre più gentile, tipo appunto le Indiana Line Nota 550X, qualche KEF o Sonus Faber. Il budget a disposizione dovrebbe consentirti un buon margine di manovra, visto che il Rega Io costa sui 400€, il Planar 2 circa 600€. Per i diffusori resterebbero circa 1000-1500€, una cifra di tutto rispetto.
Tieni anche conto che le tue Bose potresti venderle per circa 200/250€ se in buone condizioni, e 50-100€ potresti ricavarli dall'amplificatore Scott.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Mobile portaelettroniche e upgrade vari
Buongiorno direttore,
il mio impianto attuale:

Purtroppo il mobile da soggiorno attuale (truciolare), adibito per accogliere le elettroniche, pur con alcune modifiche, non è all'altezza del compito assegnatogli, e quindi vorrei autocostruire un mobile dedicato. Ho già letto al riguardo, suoi preziosi consigli, e in generale vari commenti online...
Sono arrivato ad alcune conclusione che lei potrà confermarmi, ossia: legno da utilizzare massello o multistrato, il primo consigliabile per supporti in metallo da serrare con bulloni, il secondo dovrebbe assorbire meglio le risonanze. Al limite si può utilizzare il più economico MDF, ma mai il truciolare.
Ho pensato ad una soluzione che preveda due tavoli distaccati tra loro. Il primo principale che accolga le sorgenti (lettore e giradischi + il centrale, che verranno utilizzati singolarmente), ed un altro basso che accolga il resto delle elettroniche, vengo alle domande: la rifinitura del legno utilizzato incide sul risultato musicale? Nel senso una rifinitura leggera trasparente, è migliore o diversa da un laccato lucido? da qualche prova personale, la laccatura di una base antirisonante in betulla multistato, mi è sembrata asciugare un po' rispetto al legno naturale trattato con il solo un protettivo trasparente.
Il mobile potrebbe essere unico o meglio due tavoli separati indipendenti. Per il tavolo principale, è consigliato lasciarlo aperto ai lati utilizzando semplici gambe, o privilegiare la massa, con una parete laterale di sostegno.
Le elettroniche di quanto spazio hanno bisogno tra loro? (qui 5 cm circa) gli alimentatori dai loro dagli stadi principali?
Nel caso di upgrade, un pre ed un finale possono essere sovrapposti? Ci sono accorgimenti da tenere nell'affiancare elettroniche? Nel senso, gli alimentatori possono stare vicino tra loro e alle altre elettroniche?
Il centrale a che altezza minima può stare rispetto alle orecchie dell'ascoltatore?
E non ultimo, dovendo fare un upgrade sui diffusori, in ambiente domestico non trattato acusticamente, è preferibile rimanere su stand? Rimanendo sul brand attuale, avevo pensato delle K1 Proac, ma non le trovo da ascoltarle.
Grazie per la preziosa risposta,
Luigi - E-mail: luvigo (at) tiscali.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Luigi,
la soluzione semplice e ben suonante esiste e si chiama
TNT FleXy, nostro progettino di facile autocostruzione alla portata veramente di tutti. Credo sia il tavolino portaelettroniche più realizzato e diffuso al mondo, lo abbiamo visto in foto di impianti sparsi in tutto il globo terracqueo (si dice così, vero?). In più, è personalizzabile, c'è chi ne ha costruito varianti doppie perché aveva tante elettroniche da sistemare. I ripiani potranno essere in multistrato marino (o anche MDF), leggeremente trattato per la finitura. Escluderei il laccato, perché se già la stanza non è trattata acusticamente, è meglio evitare di introdurre altre superfici troppo riflettenti.
Lo spazio sopra le elettroniche (amplificatore e alimentatore) potrebbe essere di 5-10 cm. Di lato il problema non sussiste perché il FleXy è aperto su tutti i lati. Terrei gli alimentatori lontani il più possibile dalle sorgenti, giradischi in particolare. Per quanto riguarda il diffusore centrale, posto che non forniamo più consulenza sull'HT, dovrà stare il più possibile allineato con le orecchie dell'ascoltore seduto. Infine l'upgrade dei diffusori: il fatto che l'ambiente non sia trattato non è un vincolo per l'acquisto di torri da pavimento. Infatti, i riverberi fastidiosi si generano principalmente in gamma medio-alta. In gamma bassa dei bookshelf generosi possono già eccitare qualche risonanza ambientale, quindi non saresti al sicuro comunque. Le ProAC K1 che hai indicato hanno una risposta in basso molto, molto generosa (dichiarati 28 Hz, probabilmente ottimistici), quindi di rimbombi ne eccitano tanti, anche se non sono un modello da pavimento. Io sarei restio a spendere circa 10.000€ per dei diffusori da supporto, comunque. È un mio limite mentale, forse, ma l'idea di due oggetti così costosi appollaiati su un trespolo non mi lascerebbe molto sereno, soprattutto considerando che alle loro spalle c'è una porta (!!!).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Questioni di abbinamento
Buonasera direttore, devo praticamente rifare, per molteplici motivazioni, il mio piccolo impiantino. Devo praticamente sostituire diffusori e abbinare un suo bell'amplificatore. Parto subito dicendo che ho una stanza 5x4 e sono a 3 metri di distanza come punto di ascolto. I diffusori distano tra loro circa 2,3 mt. Uno dei due andrà ineluttabilmente a posizionarsi vicino ad un angolo, lo potrò tenere ad un trentina di cm di distanza, forse 40. Avevo pensato ad un abbinamento, vista ormai l'impossibilità di ascoltare nella zona dove vivo, costituito da una coppia di Triangle Borea Br08 abbinate ad un Rotel a14 mkII. In questo modo sto anche vicino al budget prefissato che è di circa 2000 euro. Pensa che io stia scegliendo bene?
Grazie mille e Cordiali saluti,
Antonio - E-mail: gargantuamio (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
gli angoli sono sempre pericolosi, per qualunque diffusore, Klipschorn e Audio Note a parte. Hai pensato invece a dei Larsen 4.2 o 4.3? Andrebbero addossati alla parete di fondo e di sicuro soffrirebbero meno. L'amplificatore potrebbe ancora essere un Rotel, magari il modello A12 o A11 Tribute, giusto per investire un po' di più nei diffusori. Dal punto di vista timbrico il Rotel potrebbe essere un partner ideale per dare sprint e vivacità alle Larsen, mentre potrebbe rivelarsi un pochino troppo esuberante con le Triangle, che già di natura sono abbastanza aperte e brillanti. Qualora decidessi per queste, forse sarebbe meglio pensare a un amplificatore NAD.
Purtroppo se, come dici, non hai la possibilità di ascoltare quasi niente, bisogna procedere così, un po' sulla carta. Non descrivi l'ambiente, dimensioni a parte, per cui è ancora più difficile fornire indicazioni mirate. Se l'ambiente fosse vuoto e riflettente eviterei assolutamente l'accoppiata Triangle + Rotel, per esempio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Prossimo passo in avanti
Gentile Direttore, carissimo Lucio,
Ormai sono 12 anni che ogni sabato mattina leggo la tua rivista; è la prima cosa che faccio. Pensa tu! Mi sento quindi di darti del tu e relazionarmi con te come una persona di famiglia.
Prima di tutto vorrei passarti, in poche parole, tutto la mia stima per il lavoro tuo e del tuo team. Un lavoro unico nel panorama audiofilo ma non solo. Libertà di pensiero ed espressione, qualità alta dei contenuti, nessun legame economico con produttori e distributori, sono tutti valori inestimabili in un mondo che va nella direzione opposta. Bravi, continuate così.
Veniamo alla mia richiesta relativa ad un tuo come sempre lucido suggerimento. Sono ormai passati 40 anni precisi dal mio primissimo impianto JVC da qualche centinaia di migliaia di vecchie Lire, comprato da mio padre per me appena ragazzino. Da lì ho nel tempo piano piano costruito un discreto impianto anche seguendo i tuoi preziosi suggerimenti:

Recentemente proprio con le D38 ho fatto un bel salto in avanti, quasi inaspettato per qualità, dimensione del palco, raffinatezza e solidità del suono, venendo da ProAc Studio 140 Mk2. Queste ultime, che avevo ormai da circa 6 anni, mi hanno dato tantissime soddisfazioni (suono caldo e coinvolgente, bassi poderosi) ma con il recente cambio ho realmente “svoltato”. Dopo un po' di assestamenti di posizione delle D38 ...mi sono emozionato. Non pensavo. E lo ripeto non pensavo che ci fosse un gap su tutti i parametri di queste dimensioni rispetto alle vecchie casse. Unico punto sul quale devo ora porre attenzione è quello relativo al suono di chitarre distorte ad alto volume dove l'analiticità delle D38 può in alcuni casi, con qualità della registrazione non ottimale, dare qualche problemino.
Alcune info utili: Ecco i miei quesiti, ragionando su un futuro upgrade che vorrei pianificare nei prossimi anni: il Blusound Node è una possibile area di miglioramento? Da quello che so uso il suo DAC interno ma onestamente non ne conosco le caratteristiche Potrebbe avere senso passare ad un SuperNait 2 dopo gli oltre 5 anni di onorata carriera dell'XS? E' il CD5 ancora “allineato” al set up attuale? Quali sono i tuoi suggerimenti.
1000 grazie in anticipo.
Andrea - E-mail: tavella (at) costa.it

LC
Caro Andrea,
grazie per il vibrante attestato di stima. Sapere che c'è tanta gente che da decenni ci segue con costanza settimanale ci regala grande soddisfazione. Continueremo su questa strada, certo, con l'aiuto di tutti: redattori, traduttori e, ultimamente, voi lettori tramite la nostra campagna di donazioni volontarie.
Per quanto riguarda la tua voglia di upgrade, ci vedrei bene un Supernait recente, che è lo step più logico dopo il tuo XS. Il DAC interno al BluSound - specie se è un “prima serie” - è certamente migliorabile, magari proprio con un DAC Naim, usato. In questo modo vai a migliorare la sezione streaming senza alterare il carattere di famiglia delle elettroniche Naim. Il CD5 è in effetti un po' vecchiotto, vedi se ti riesce di trovare un CDX/CDX2 o un CD5si usati, recenti. La differenza non dovrebbe essere trascurabile.
Infine, sono felice che il passaggio dalle ProAC Studio 140 alle D38 ti abbia regalato così tante soddisfazioni. La cosa non mi sorprende, si tratta di diffusori di una classe totalmente diversa!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo CD player con 2000/3000€
Buonasera,
ho una sala di 6.5 x 6.5 altezza di 4 m in cui a due B&W 805D3 è collegato un ampli Esoteric F05. Il piatto è uno EAT con testina Grado e il deck è un vecchio Onkyo Integra 3 teste 3 motori. Credo che l'anello debole sia il CD (un Cambridge 550C). Con un budget max di 2/3 mila euro cosa mi consigli?
Grazie.
Roberto - E-mail: robertobaggiani (at) virgilio.it

LC
Caro Roberto,
in genere non gradisco le richieste secche come queste, perché mancano diversi elementi di giudizio, quali ad esempio i gusti musicali, l'acustica della sala e la tipologia di aspettative in termini di suono. Ciò premesso, mi limito a darti una rosa di possibili candidati, tutti certamente di qualità superiore al tuo attuale lettore CD. Sto pensando a dei classici come il Naim Nait CD5si, il Densen B-410XS (o il 420XS), il Rega Saturn R, il Primare CD35 o il Musical Fidelity M6 scd. Se possibile, vista anche la cifra in gioco, proverei ad andare ad ascoltarli a confronto col tuo Cambridge, per valutare almeno se l'equilibrio timbrico sia di tuo gradimento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
occupo questo spazio, per aggiungere anche la mia esperienza con la Rega Exact, iniziata qualche anno fa. Acquistata dopo l'arrivo di un Rega RP3 senza testina, in sostituzione di un Thorens TD 316, che non mi aveva mai convinto. Avevo ancora una Pickering, che pensavo di usare all'inizio per poi sostituire con una Grado, giusto per familiarizzare con il nuovo giradischi e anche per dividere la spesa. Recatomi in negozio, il rivenditore locale mi propone di acquistare una Exact, disponibile, rispetto alla Grado da ordinare, il mio limite di spesa era intorno alle 200,00€, avrei dovuto raddoppiare la cifra. Mi prendo un po' di tempo, e mi decido ad acquistare la testina.
Prestazioni sicuramente all'altezza, facilità di montaggio e setup, ma la testina fin dal primo impiego, quando alzata da piatto, e a fine corsa dell'alza-braccio dopo qualche secondo emette un (bump) da scarica elettrostatica credo. Le ho provate tutte, tappetino in sughero, spazzola elettrostatica, togliere il coperchio para-polvere, cambiare la posizione delle prese, allontanare le elettroniche, ma nulla. Dopo qualche tempo ho aggiunto anche l'alimentazione esterno Rega, pertanto il mio setup è praticamente simile al lettore Tony della settimana scorsa. Il rivenditore di zona, all'epoca. non ha voluto sentire ragioni; le testine non si cambiano, e/o “è normale” funzionamento. Alla fine l'ho presa con filosofia, era un strano fastidio, ma che non mi impediva di godere dell'ascolto.
Scrivo principalmente per dare un supporto al lettore, e aggiungere un altro elemento per il distributore, che all'epoca non ho interpellato per non avere la risposta che ha avuto il Tony, e che mi avrebbe fatto rimpiangere di non aver fatto l'acquisto on-line, avrei potuto restituire un prodotto palesemente non conforme, visto che di testine e giradischi ne sono passati diversi in casa da quando avevo 15 anni.
Salvatore - E-mail: vsalvio (at) gmail.com

LC
Caro Salvatore,
ti inserisco tra gli audiofili felici perché, alla fine, sei comunque soddisfatto di come suona la tua testina Rega Exact. Il rumore che descrivi è in parte simile a quello descritto da Tony nelle
lettere della settimana scorsa, perché lui riferisce anche di altri fastidi. In più, e la cosa mi fa propendere per altra causa, lui possedeva già una Exact che non dava, così ho capito, alcun problema. Secondo me si potrebbe contattare le Rega in UK per vedere che dicono. Magari provo io a sollecitare una risposta ufficiale dal distributore italiano. Una sensibilità all'elettricità statica del vinile ci può anche stare, ma se i rumori che si producono sono forti, la cosa potrebbe essere abbastanza fastidiosa. Se fosse un problema frequente, se ne troverebbe traccia sul web, ma da quel che ho visto la Exact non è mai menzionata per essere rumorosa.
Grazie per il prezioso feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Van Morrison pubblica un nuovo album di cover, intitolato Moving on Skiffle, dal quale abbiamo scelto questa “I'm moving on” (brano di Hank Snow del 1950), curiosamente suonata - nel videoclip - da un vecchio giradischi Dual 1219.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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