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LC
Caro Fabrizio,
abbiamo recensito diversi streamer, basta inserire la parola chiave “streamer” sul motore di ricerca interno al sito. E abbiamo recensito altri sistemi adatti alla riproduzione di musica liquida, dai software ai dispositivi hardware, più abbiamo pubblicato qualche guida/tutorial su come dotare il proprio impianto di sistemi per questo genere di fruizione della musica. A breve pubblicheremo la prova di uno streamer a basso costo di Argon Audio. Sul fatto che lo streamer sia l'oggetto del momento...dissento, sia perché i supporti fisici stanno vivendo una seconda giovinezza, sia perché non sono componenti strettamente necessari per ascoltare la musica da provider online: bastano un PC, un tablet o persino uno smartphone. In ogni caso, non è che si debba scegliere una sorgente perché è la moda del momento, semmai perché se ne sente la necessità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
intanto proverei a sentire l'assistenza per l'eventuale riparabilità del tuo CD5X, magari basta regolare il fuoco del laser o sostituire la meccanica. Sono dell'idea che una buona macchina del passato debba essere salvata e non rottamata, e non solo per questioni affettive o ecologiche. Il CD5X era una buona macchina (vedi nostra recensione del 2007) e, seppur non più recentissima, sono sicuro che possa ancora figurare benissimo all'interno di impianti raffinati e moderni. Ove ciò non fosse possibile, o troppo costoso, io penserei al CD5si sempre di Naim, da acquistare nuovo o usato recente. In questo modo non ti discosti dal suono cui sei abituato. Potresti anche valutare un Rega Apollo R, o persino un Saturn R se il budget lo consentisse.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Domanda su possibile abbinamento
Gentile Direttore, caro Lucio,
Ti ringrazio per la sincera e utile risposta, alla luce della quale vorrei domandarti, prescindendo dal sintonizzatore FM, quali diffusori suggeriresti di abbinare agli ZeroZone in una fascia di prezzo intorno ai 1500 €, tenendo presente che ascolto prevalentemente musica classica.
Ti ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.
Andrea - E-mail: adscm (at) tiscali.it
LC
Caro Andrea,
è sempre difficile dare un consiglio secco su cosa acquistare, perché il mio gusto personale non necessariamente coincide con quello di chi richiede una consulenza. In particolare, ricordo che tu ascolti con delle vecchie AR 2AX, pertanto il tuo orecchio è viziato da un'impostazione sonora anni luce distante da ciò che c'è in giro oggi. La cosa migliore da fare sarebbe quella di farsi un giro e ascoltare qualcosa, l'unico aiuto che ti posso dare è selezionare una rosa di candidati, nella fascia di prezzo da te individuata che, a mio parere, non si discosti in maniera eccessiva dalle tue abitudini e che con la musica classica potrebbe darti delle buone soddisfazioni. Avrei pensato ai seguenti modelli, pure di facile reperibilità: KEF Q750-Q950, Wharfedale Evo 4.3, Magneplanar MG-MC1, ELAC Uni-Fi 2.0 UF52 o ELAC Uni-Fi Ref UFR52, B&W 603 S2 Anniversary. Avrai notato che tra questi c'è un modello diverso dagli altri, ovvero i pannelli Magneplanar. A mio parere si tratta di una soluzione non tradizionale ma potenzialmente molto soddisfacente, a patto di avere gli spazi giusti per farli suonare a dovere. Purtroppo sia in questa lettera che nella tua precedente mancano del tutto i riferimenti all'ambiente d'ascolto e al posizionamento dei diffusori. Tenendo conto che le tue AR non sono piccole, ho indicato solo modelli da pavimento che, però, dovranno stare distanti da mobili, muri e angoli, se possibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Sergio,
se ti serve anche l'ingresso USB allora l'unico adatto è il Mission, senza dubbio. In alternativa, se questa non fosse un'esigenza strettissima, valuta anche l'Argon SA1 che ho recensito la settimana scorsa, costa la metà di quelli che hai indicato e suona bene, oltre ad avere Bluetooth e pure ingresso phono. Per quanto riguarda la coppia di diffusori da libreria, purtroppo non specifichi né dimensioni né budget a disposizione. Per andare sul sicuro valuterei la serie Elac Debut, ad esempio le 6.2 REF che abbiamo recensito molto positivamente. Le alternative, ovviamente, sono infinite, non ultimo qualche modello da scaffale della stessa Mission, qualora optassi per il loro amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Riccardo,
il tuo Rega Brio R ha un buon stadio phono, certamente migliorabile o con il Tisbury Domino o con, meglio, il Black Cube Statement, ma forse al momento non ne vale la pena, visto che a dar voce a tutto c'è una testina da un centinaio di euro. Io, al tuo posto, anziché spendere in ammennicoli vari sul giradischi, avrei speso tutti quei soldi in una testina di qualità superiore. La differenza vera la fa la testina, il resto è contorno. Una volta che avrai upgradato la testina si potrà parlare di un pre fono migliore. Al momento non è il pre fono interno al tuo Rega Brio R a fare da collo di bottiglia per le prestazioni del tuo sistema analogico. Quale testina prendere? C'è l'imbarazzo della scelta: da Goldring G1006 a Ortofon 2M BLUE VERSO, da Gold Note Vasari Red a Rega Elys, che timbricamente sarebbe perfetta col tuo amplificatore. Non esagererei sulla spesa per la testina perché non va dimenticato che a far suonare tutto c'è pur sempre un ProJect Debut che, seppur upgradato e turbizzato, è pur sempre un sistema base + braccio da 700€ e pertanto, a mio parere, una testina da 400/500€ sarebbe fuori luogo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Diego,
secondo me faresti bene a vendere il DAC Naim e il superalimentatore e prendere una macchina unica come il ND5XS2, potresti avere un sensibile miglioramento. Fai però bene a provare prima il Fidelizer, dovrebbe migliorare un po' le prestazioni audio del tuo PC Windows. Potrebbe anche essere che già con il Fidelizer tu non senta più la necessità di uno streamer separato, che ha senso più per la comodità (non devi accendere il PC) che per un reale vantaggio sonoro. La soluzione streamer è semplice e pratica, ma un buon PC ottimizzato con un buon DAC potrebbe dar del filo da torcere a uno streamer di media qualità. Non riesci a fartene prestare uno per un weekend? Potresti capire se e quanto valga la pena programmarne l'acquisto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Riflessioni su recensione Argon SA1
Buongiorno Lucio, alcune riflessioni sulla tua recente recensione dell'amplificatore Argon Audio SA1, riguardo la sezione “Argon SA1 e NAD AMP1”.
Premetto che non alcuna connessione né con Argon né con NAD e nemmeno ho motivo di difendere o attaccare questi marchi, mi preme solo la logica dei fatti.
L'immagine dal manuale NAD che riporti non è scritta in danese ma in olandese. Noterai che sul sito NAD il manuale è solo nelle due lingue olandese e inglese, e qualunque esperto traduttore ti dirà che è stato scritto in olandese e tradotto frettolosamente in inglese. Il che non significa affatto che sia stato scritto da Argon, che è danese. Tant'è che il manuale del SA1 è del tutto diverso.
Tu scrivi “Il NAD offre in più una porta Ethernet e Chromecast, e questo è tutto”. Non è vero, ha anche il WiFi. In definitiva ha evidentemente una vera e propria scheda di rete, molto probabilmente di un produttore terzo (e la pagina del manuale NAD scritta con carattere e impaginazione del tutto diversa è quella che parla della connessione in rete, assente nell'Argon). Scheda che, seppure solo attraverso lo standard Chromecast, dà all'apparecchio una funzionalità molto significativa in più rispetto all'Argon: quella di streamer. Moltissime app musicali supportano oggi il protocollo Chromecast e il fatto che il NAD abbia la connessione cablata non è banale, la maggior parte degli streamer economici ha solo il WiFi che con file ad alta risoluzione può rivelarsi insufficiente. Questa funzionalità in più vale la differenza di prezzo tra i due apparecchi? Per alcuni potrebbe.
Guarda caso, nel manuale Argon si fa un misterioso riferimento al fatto che la porta USB servirebbe “per alimentare un dispositivo Chromecast”... ma perché non una qualsiasi altra cosa? Ovviamente un residuo di quello che doveva esserci ma Argon ha deciso di togliere, per considerazioni commerciali o per un accordo di non concorrenza con NAD.
Il manuale NAD è datato 2018, quello Argon 2022... Ipotesi? Argon ha ricevuto da NAD l'incarico di progettare e forse far realizzare un apparecchio entry level, e ha chiesto la clausola di poter vendere, dopo un certo tempo di “esclusiva” per NAD, lo stesso prodotto con specifiche ridotte (ciò che ad esempio fa un sempre maggior numero di produttori orientali di elettronica).
E' rebranding? Deve meravigliare? A mio parere no. Il fatto che aziende di elettronica e molto altro commissionino un prodotto ad altre aziende più efficaci o esperte su di uno specifico segmento di mercato e poi lo rivendano è pratica industriale del tutto comune (e benefica per l'economia), soprattutto quando parliamo di prodotti di grande diffusione e bassa marginalità (nella fascia di prezzo di questi due amplificatori la concorrenza diretta dei marchi orientali è fortissima). Che dire allora di marchi altisonanti dell'Hi-End che si sono fatti progettare e realizzare amplificatori chiavi in mano da Hypex o B&O occupandosi solo del cabinet? Prodotti da migliaia di Euro?
O forse, ancora più semplicemente Argon e NAD hanno entrambi fatto la spesa dallo stesso fornitore orientale per un prodotto ready-made che NAD ha comprato con la scheda di rete e Argon senza... Anche questo deve meravigliare per un prodotto da poche centinaia di Euro? In realtà, non più. L'idea che produzione orientale significhi anche progettazione scarsa è del tutto superata. Nessuno come loro, oggi, sa progettare per il punto di prezzo, quindi difficile trovare approccio più efficace per un prodotto entry level. Che poi NAD copra l'operazione con dieci centimetri di retorica di marketing, su questo sono d'accordo, è deludente. Ma quella non a caso è per gli audiofili... le realtà industriali devono guardare alla sostanza.
Un saluto,
Luca - E-mail: info (at) lucamartini.eu
LC
Caro Luca,
ovviamente prima di scrivere la recensione ho chiesto lumi ad Argon, come puoi immaginare, non sono esattamente uno sprovveduto. E questa storia del NAD AMP1 continua a non piacermi. Quanto costa un ChromeCast a me utente finale? Facciamo 50/60€? Quanto costa a NAD implementarne uno dentro un amplificatore? Un paio di euro? Per questo non giustifico l'aumento di prezzo fino a quasi il raddoppio. Che poi ci siano fior di aziende high-end che rimarchiano e/o fanno outsourcing non giustifica che NAD, o altri, lo facciano. Non è che siccome una pratica discutibile è diffusa allora automaticamente diventa accettata o nobile. Dai creatori del 3020 io mi aspetto qualcosa di più, in tutta sincerità.
È pratica normale? Può darsi, ma a me non piace. Così come non mi piace il bla bla bla del marketing che sulla pagina del prodotto parla di tecnologie proprietarie e quant'altro. Da utente finale mi sento preso in giro e da recensore mi sento in dovere di segnalare queste cose, quando riesco a scoprirle. Infine, non ho mai detto che la progettazione orientale sia sinonimo di scarsa qualità. Quando mai! Lonpoo e ZeroZone son là a dimostrare che questi signori, quando vogliono, le cose le fanno così bene da poter mettere in ginocchio fior di aziende del settore, potendo garantire costi finali impensabili per un costruttore occidentale. Quindi: non mi spaventa il Made in China, ormai è quasi un obbligo, ed esiste Made in China pessimo e Made in China eccellente. Non mi piace chi cerca di mascherare un'operazione di marketing a basso costo con un racconto fantasioso che non ha attinenza con la realtà.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Aggiornamento e upgrade
Gentilissimo Direttore,
torno a scrivervi per la terza volta (cfr. precedenti Vol. 844 e Vol. 902) ed innanzitutto Ti ringrazio ancora per le precedenti risposte ricevute con tanto di pubblicazione sul sito (anche delle relative foto del mio ambiente). Grazie!!
Durante il lungo periodo di tempo trascorso dalla mia ultima mail (eravamo all'indomani della pandemia) ne sono successe di cose (tra cui in particolare il cambiamento di lavoro a seguito di vittoria di concorso pubblico e l'inizio della convivenza con la mia compagna!!), ma la grande passione per l'ascolto della musica e l'HI - FI è rimasta intatta e, naturalmente, ho continuato a leggere ogni settimana con piacere ed interesse tutte le consulenze da Te elargite sulla rubrica della posta.
Riguardo all'impianto e all'ambiente d'ascolto, ho seguito il Tuo consiglio di fare esperimenti con grandi cuscini da mettere in punti strategici della stanza (vedi foto angolo destro) e, alla fine, ho deciso di soprassedere dall'applicare ulteriori trattamenti acustici, soprattutto perché l'equilibrio timbrico e la scena sonora generata dal mio impianto è migliorata tantissimo grazie all'acquisto di un set di cavi SUPRA e soprattutto del filtro di rete SUPRA Cables Netzleiste 6-fach MD06-Eu MK III, acquistati grazie ai consigli del mio rivenditore di fiducia.
Ora il suono del mio impianto gode di un'ottima chiarezza e di una dinamica veramente godibile e d'impatto con tutti i generi musicali, mantenendo al contempo tutta la neutralità necessaria a marcare le differenze di ogni diversa registrazione. L'altezza della scena sonora e delle voci in particolare (prima un po' carente) ora con mia grande soddisfazione riempie tutta la parete!!
Nel frattempo ho apportato anche dei significativi miglioramenti al mio giradischi REGA planar 1, acquistando dapprima la testina Grado Gold 3 Prestige Series (favolosa!! a dispetto del famigerato “GRADO HUM” che sì esiste quando la testina non è sul solco a fine disco, ma che non inficia assolutamente l'ascolto della musica durante il tracciamento, almeno per il mio orecchio), cinghia top di gamma di REGA, nuovo tappetino REGA di qualità superiore, cavi di segnale anche qui SUPRA e, in un secondo momento, dotandomi del pre-fono REGA Fono MM MK5, il quale ha fatto crescere ulteriormente e in maniera significativa il suono del mio set analogico.
Quindi il mio impianto attuale risulta così composto:
LC
Caro Francesco,
la coppia Rega, ampli e CD, sarà un bel passo avanti rispetto alla situazione attuale, sia che scelga l'Io che il Brio, insieme al lettore CD Apollo. Probabilmente basterà il piccolo Io, che non ha molto da invidiare al fratello maggiore. A quel punto si renderà utile e anzi indispensabile la sostituzione dei diffusori. Visto che ti piace il suono Dali, non vedo alcuna controindicazione a scegliere il modello da pavimento da te indicato, senza troppe preoccupazioni per la posizione dello sbocco reflex. Come dico sempre, quest'ultimo è veramente un falso problema, a patto di non addossare i diffusori alla parete retrostante. Puoi anche decidere di salire più in alto nella gerarchia di casa Dali. Visto che parli di un budget fino a 2000€ potresti valutare anche una coppia di Opticon 6, che costano praticamente questa cifra. Anche il piccolo Io sarà in grado di pilotarle, non temere. A casa, durante il periodo ce l'ho avuto a disposizione, ha pilotato (bene) diffusori ben più grossi e impegnativi, sia come classe di appartenenza che come tipo di carico elettrico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Parere su amplificazione valvolare
Gentile Direttore,
faccio seguito alla mia del Vol. 988, nella quale ti chiedevo un tuo parere in merito al passaggio all'amplificazione a valvole. Nel frattempo, grazie ad entrate economiche straordinarie dovute alle mie numerose docenze nel campo della gestione e movimentazione di Beni Culturali (lavoro per un importante museo milanese), ho potuto permettermi un radicale rinnovamento del mio impianto principale che ora è così composto:
LC
Caro Ezio,
se hai la possibilità di confrontare questi due amplificatori, fallo senza esitare un attimo! Quel che devi fare è portarti appresso il tuo Naim Nait. In questo modo, anche non potendo utilizzare i tuoi diffusori, ti farai un'idea delle differenze tra amplificazione a valvole e a transistor. Magari te ne innamorerai, o magari no. Non preoccuparti della potenza, se i tuoi livelli d'ascolto sono quelli riportati, ti bastano un paio di watt al massimo, il resto è grasso che cola. I diffusori sono 89 dB, i tuoi picchi massimi nel punto d'ascolto son 85...secondo te quanti watt ti servono? :-)
Uno qualunque dei due amplificatori a valvole avrà riserva sufficiente per far danzare i woofer dele tue Sonus Faber, puoi stare tranquillo.
Per quanto riguarda il ronzio negli amplificatori Naim non so che dirti, io ne ho avuti diversi, di varie epoche, e non ho mai sentito alcun ronzio, ma forse il mio impianto elettrico dedicato aiuta un po' da questo punto di vista. Se il trucco consigliato dal negoziante e da te implementato funziona, che problema c'è? Rilassiamoci :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio,
consiglio questo lavoro, fusion di iraniani in Austria. Le riprese mi sembrano buone, cantato superbamente, suonato in modo ispirato, fatto che fa perdonare qualche sbavatura dell'accompagnamento.
Cordialità,
Salvo - E-mail: safa74 (at) gmail.com
LC
Caro Salvo,
grazie anche a te per il feedback...musicale! Anziché proporlo su Tidal, che non tutti hanno, uso YouTube dove ho trovato il brano da te scelto, suonato live al Sunset Jazz Paris. Certamente sonorità interessanti, che propongo ai nostri lettori come brano della settimana.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Questa settimana giriamo il consiglio di un nostro lettore, con il brano “Derakht” del Golnar & Mahan Trio.: sonorità con echi iraniani reinterpretati in chiave fusion.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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