Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 18/12/2021 - 24/12/2021

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  1. Problema col phono
  2. TNT Lilliput
  3. Varie considerazioni su eventuale up-grade impianto
  4. Amplificatore ZeroZone IRS2092
  5. Richiesta parere upgrade con amplificatore valvolare
  6. Frequenze udibili
  7. Nuovo ambiente d'ascolto: Upgrade impianto?
  8. Dubbio su server e ampli, vivo felice?
  9. Mission Cyrus III praticamente defunto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Problema col phono
Gentilissimo direttore, mi permetto di disturbarla per sottoporle una problematica emersa, dopo un cambio di amplificatore, alla mia sezione analogica. Mi spiego: dopo la sostituzione di una coppia Cyrus DAC XP + Smart Power sono passato ad un ottimo Primare i32. Da quando però ho connesso il mio piatto Klimo Stern con Ortofon MC10 supreme e pre phono TriChord Diablo ho iniziato a subire dei veri e propri attacchi alle coronarie in quanto dopo un paio di minuti di ascolto si verificano dei crepitii anche di una certa violenza che mi costringono a sospendere la sessione di ascolto. Ho provato a controllare il cavo di massa ma non ho trovato nulla di anomalo.
Le sarei grato se volesse darmi dei suggerimenti per tentare di risolvere il problema. Nel ringraziarla anticipatamente ne approfitto per farle i migliori auguri di buon Natale a lei e famiglia.
Roberto - E-mail: robertomuratore59 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
così da remoto non è facile fare una diagnosi, anche perché manca un dato fondamentale: il pre phono TriChord e il fonorivelatore Ortofon sono stati oggetto di sostituzione anch'essi oppure funzionavano già connessi all'amplificatore Cyrus? Se sì, il problema evidentemente è nel nuovo amplificatore o nelle connessioni. Dove hai connesso il pre fono? A un ingresso linea? Perché il Primare era disponibile anche con modulo MM opzionale, non è che hai erroneamente collegato all'ingresso phono l'uscita del pre fono? Ricontrollerei anche tutti i cavi, eventualmente utilizzandone altri (o semplicemente scambiando i cavi di segnale in uso su altri ingressi). Può essere che negli spostamenti dovuti all'inserimento del nuovo amplificatore un connettore, nell' “attacca e stacca”, si sia danneggiato. Collega un canale per volta, per capire se il problema si presenta su entrambi i canali o su uno solo. Se il Primare funziona bene con altre sorgenti (CD etc.) tendo a sospettare che il problema sia nel giradischi, nei cavi o nel pre fono. Proverei anche a collegare di nuovo tutto a un altro amplificatore, chiedi a qualcuno di prestartene uno, uno qualunque, giusto per cercare di capire in che punto della catena nasca il problema. Infine, prova a collegare il pre fono su altri ingressi linea, anche se magari hai già provato.
Spero di esserti stato utile, tinimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

TNT Lilliput
Buona sera Direttore,
spero di non arrecare troppo disturbo con questa mia. Prima di tutto mi presento: mi chiamo Massimo ed ero alla ricerca di un progetto semplice per migliorare le casse audio del mio modesto (modestissimo) impianto di home theatre. Cercando su internet sono incappato nel progetto
TNT Lilliput (a proposito, c'è davvero tanto da leggere ed imparare...complimenti!) che mi pare essere esattamente quello che cercavo per migliorare i frontali L+R (e magari, step by step, tutti gli altri).
Sono davvero alle prime armi in questo campo, spero vorrà perdonarmi se scriverò qualche castroneria. Ho comunque qualche esperienza di falegnameria (come hobby) ;-). Alcune informazioni generali:
Al momento l'impianto è in un salone ampio (7x5M x2,7h) in una casa in bioedilizia (le famose case di legno) cosa che consente un ottimo smorzamento acustico, i due laterali sono posizionati (simmetrici) a circa 2 metri dal TV a destra e sinistra (il TV è un 65”) quindi con una spaziatura di cira 5,45 m tra di loro. Alle spalle dei frontali (quindi a sinistra e destra dello schermo TV) ho delle vetrate a tutta altezza (con tripli vetri, con vetrocamere riempite a gas inerti, antisfondamento). Le casse sono comunque distanziate dal vetro di una 40na di cm e la parete di fronte è composta da un sandwich (2,5 cm di pannelli in fibrocemento, 5 cm di intercapedine impianti, pannelli di compensato da 1 cm a seguire tra le travi di legno, con interposto un isolamento in cellulosa e per finire pannelli di fibra di legno ad alta densità esterni). Sulla parete è anche presente una libreria.
Ad orecchio, per quanto il mio possa essere uno strumento imperfetto, non percepisco echi particolari...
L'impianto al momento usa un ampli Yamaha ultra-basic HTR2067 e le casse plasticose di un precedente impianto Yamaha etichettate con identificativo NX-E 130 con sub Attivo. Ho preferito lasciare queste rispetto a quelle in bundle con l'ampli che parevano ancora più leggere e plasticose che sono finite direttamente in garage (guardando sulle varie brochure mi paiono anche meno sensibili). Tutti i cablaggi sono completamente sottotraccia (e ho anche la predisposizione per un possibile futuro 7.1...). Come scrivevo all'inizio prima di pensare ad un nuovo ampli, credo sia necessario migliorare i trasduttori ed ho trovato il progetto Lilliput estremamente interessante.
Però, c'è sempre un però, avrei bisogno di qualche chiarimento: ho cercato sia nelle FAQ che con Google ma nn sono riuscito a trovare le informazioni che stavo cercando. Quindi mi arrischio a chiedere, sperando di non arrecarvi disturbo e scusandomi nel caso nn avessi trovato le informazioni già fornite, nel caso un link sarebbe altrettanto gradito!
Il primo dubbio riguarda gli altoparlanti: guardando il sito Ciare (comprensibilmente, vista la data originale del progetto) non ho più trovato i modelli di altoparlanti citati nell'articolo. Ho comunque trovato dei modelli che mi pare approssimino gli originali: HT200 (tweeter) e HW100 (woofer), comparando i dati riportati nell'articolo con i datasheet, e sperando di non aver preso fischi per fiaschi.
I filtri di crossover possono essere ancora utilizzabili con questi nuovi modelli? Il dubbio principale riguarda la resistenza da 12 Ohm: ho visto che la sensibilità tra HW100 e HT200 differisce per 2dB ma non so quanto differisse con gli altoparlanti originali, è solo citato che il tweeter era più sensibile: servono sempre i 12 ohm? Secondariamente, che wattaggio dovrebbe avere tale resistore? Curiosando in giro ho visto che spesso vengono utilizzate delle resistenze in package ceramico, assumo quindi dissipino un certo quantitativo di calore. Infine credo che le impedenze/condensatori del filtro possano ancora andare bene (un crossover tra 2K e 3K, dai grafici riportati sulle brochure mi parrebbe corretto).
A differenza del progetto originario vorrei implementare la configurazione a mini torre DCAAV, senza lo split tra i due volumi – ovviamente lasciando la paratia interna con il primo condotto di accordo di 6,3 cm nell'MDF da 19 mm - ma utilizzando pareti continue laterali e top in acero. Acero con finitura a cera (per la pace in famiglia :-)) mentre per i pannelli frontali, posteriori e bottom vorrei utilizzare l'MDF come consigliato, finito in nero opaco. Ho già la disponibilità di una tavola in acero rosa del Pacifico, la tavola grezza è spessa 24 mm ma considerando piallatura e carteggiatura dovrei scendere ad uno spessore compreso tra i 20-22 mm come minimo (probabilmente 22 se lasciassi il lato interno + ruvido: altra curiosità lasciare il legno ruvido all'interno del volume, verniciato con antirombo, potrebbe aiutare a ridurre fenomeni indesiderati o sarebbe sostanzialmente inutile?).
In questo modo l'unica giunzione orizzontale resterebbe tra il pannello forato da 16 mm anteriore ed il sottostante pannello da 19mm del secondo volume, spero semplificando notevolmente le problematiche di tenuta (questo perché, pur apprezzando la flessibilità di avere il secondo volume rimuovibile, non ho la necessità di muovere le casse in altri ambienti e in fondo la soluzione che stavo cercando è proprio una minitorre :-)).
Infine l'ultimo dubbio: l'impedenza della casse Yamaha plasticose connesse al momento all'impianto è nominalmente 6 Ohm, sensibilità 86 dB/2.83V/m e resa in frequenza teorica da 100Hz a 25Khz, mentre il subwoofer attivo usa un cono da 160 in bass reflex con un amplificatore da 50W/5 ohm e risposta in frequenza tra 30 e 200Hz. Secondo voi creerò problemi all'ascolto lasciando le casse restanti dell'home theatre e sostituendo solo i frontali L/R con un'impedenza maggiore? (dai dati del libretto di utente, vedo che l'amplificatore dovrebbe supportare impedenze teoriche da 2 a 8 ohm, ho davvero qualche dubbio sulla sua capacità di pilotare casse a 2 ohm ma credo possa pilotare gli 8 ohm senza troppi problemi – dichiara una potenza di 70 W, suppongo di picco, sugli 8 ohm :-)). Questo considerando che, anche con l'idea di procedere gradualmente ad una sostituzione complessiva di tutte le casse, con il fai da te ci vorrà di certo un po' di tempo :-)
Bene, ho scritto davvero tanto, forse troppo...spero di non avervi tediato ma, come già scritto, sono davvero un principiante e ho preferito dare tutte le info che sono riuscito a recuperare anche se probabilmente inutili, provando a spiegare quello che vorrei fare.
Per chiudere, vorrei davvero ancora ringraziarvi sia dell'ottimo progetto Lilliput, sia di qualsiasi altro consiglio che potrete darmi!
Cordialmente,
Massimo - E-mail: trapmax (at) alice.it

LC
Caro Massimo,
per quanto riguarda gli altoparlanti Ciare nuovi e la loro compatibilità coi vecchi credo non ci siano particolari problemi, ma per sicurezza una mail al supporto tecnico di Ciare la invierei. Sono sempre molto gentili e disponibili e hanno a cuore la passione degli autocostruttori. La differenza di sensibilità dei vecchi altoparlanti mi è ignota, ma in genere i tweeter sono sempre 2-3 dB più sensibili dei piccoli woofer, pertanto è sempre necessario attenuarli. Anche qui il supporto tecnico Ciare potrà essere più preciso ma a spanne direi che la resistenza originale possa andar bene. Potresti provarne tre valori diversi, e decidere all'ascolto quale equilibrio ti piaccia di più e meglio si adatti al tuo ambiente. Per il wattaggio non c'è problema, sul tweeter passano correnti molto piccole. L'idea del mobile unico mi piace, e non vedo controindicazioni coi materiali che hai programmato. Un po' di antirombo (poco) certo male non farà.
Infine il pilotaggio: non mi è chiarissimo cosa tu voglia fare, se connettere le Lilliput in parallelo ad altri diffusori frontali oppure no. Io te lo sconsiglio, tieni le Lilliput e lascia il resto dei canali com'è. Quindi, sostituendo solo i frontali, credo proprio che il tuo Yamaha riuscirà a pilotare il tutto senza grossi problemi.
Spero di esserti stato utile, invia foto a lavoro finito!
Lucio Cadeddu

Varie considerazioni su eventuale up-grade impianto
Caro Lucio,
come già successo in passato, ho deciso di scriverti solo dopo aver letto tanto e di tutto e dopo aver analizzato attentamente tue risposte nella Rubrica delle Lettere in merito a quesiti che si potessero avvicinare ai miei. Vado subito al dunque, elencando il mio impianto:

Sono sincero, vorrei regalarmi (e regalare al mio impianto) un upgrade, ma - considerato un certo equilibrio dell'impianto tra resa sonora complessiva (al di là del gusto personale, ovviamente) e spesa/costo dei singoli componenti, vorrei chiederti alcune considerazioni su come meglio muovermi (e se muovermi) a riguardo.
Premessa per delimitare l'ambito: (i) anche grazie ad una tua precedente risposta ad una mia e-mail di qualche mese fa, ho accantonato l'idea "ammaliatrice" del vinile e di un giradischi, non avendo tra l'altro alcun album e pertanto dovendo cominciare da zero, con tutti i rischi e i costi del caso; (ii) ascolto solo cd che continuo ad acquistare e non sono per ora interessato alla musica liquida, sebbene il mio dac potrebbe essere la "porta" di accesso (eventuale e futuro) a questo mondo.
  1. Diffusori.
    Ho considerato che forse un vero upgrade nel mio caso potrei ottenerlo sostituendo i diffusori. Ho ascoltato con il mio impianto e a confronto con i miei diffusori delle Wilson Benesch Precision P1.0 che ho trovato decisamente più neutre timbricamente, più trasparenti e più dinamiche. Certo, sono diffusori che costano il doppio delle mie Harbeth e sono anche un progetto più moderno, direi in maniera un po' naif due "british sound" a confronto...(NB musica ascoltata: Ben Harper, Led Zeppelin, Prince, Erykah Badu, Portishead, il Miles Davis elettrico di "On the corner"). Prendendo dei diffusori di tale livello, per costo e qualità decisamente superiori alle mie (comunque valide) Harbeth, rischierei di sbilanciare troppo l'impianto, magari innescando un upgrade a catena, oppure il mio impianto può "sostenere" dei diffusori superiori?
  2. Amplificatore.
    Forse meglio sostituire l'amplificatore piuttosto che i diffusori, magari con un integrato superiore per accorciare il segnale o salendo di livello con il pre? In realtà il mio dac, come ormai tanti in commercio, ha la possibilità di regolare il volume (cosa tra l'altro utile per meglio bilanciare il livello d'uscita del TT2 con il livello d'ingresso del Naim notoriamente "sostenuto" di 75mV) pertanto la stessa Chord lo definisce come "dac/pre", sebbene in realtà abbia solo ingressi digitali e non analogici. Detto questo, considerato che io ascolto solo musica digitale, potrebbe avere senso invece accorciare il segnale collegando direttamente il mio dac ad un finale di adeguato livello, magari della stessa Chord per una migliore uniformità timbrica e compatibilità elettrica? Oppure una buona sezione preamplificatrice - separata o di un ampli integrato - continua ad essere imprescindibile per un risultato ottimale specie in questa categoria di prezzo e qualità?
  3. Sorgente.
    Forse, volendo attuare un upgrade in un impianto complessivamente equilibrato e di questo livello, vale più la regola "source first" e quindi meglio valutare un miglioramento della sorgente?
Perdona la mia prolissità e nel ringraziarti anticipatamente per le "linee guida" che vorrai fornire a riguardo, ti mando un cordiale saluto e un augurio di Buone Feste.
David - E-mail: david_peretti (at) yahoo.it

LC
Caro David,
sostituirei senz'altro i diffusori. Il resto dell'impianto può ben figurare con diffusori di altro pregio, secondo me. Anzi, ti dirò di più, a mio parere ti stai perdendo qualcosa nell'ascoltare queste elettroniche con quei diffusori. Non conosco il modello Wilson Benesch che citi, ma tutti i diffusori di questo marchio che mi è capitato di ascoltare mi hanno sempre impressionato moltissimo. Se li hai ascoltati e ti hanno convinto, non vedo motivo per non prenderli. Certo, 8000€ per dei piccoli bookshelf sono tanti bei soldi, e le alternative di sicuro non mancano. Al posto tuo, prima di acquistarli, proverei ad ascoltare qualche concorrente nella stessa fascia di prezzo. Te ne cito giusto alcuni che varrebbe la pena ascoltare: KEF Reference 1, ProAC K1, Sonus Faber Electa Amator III, B&W 805 D4, Diapason Astera, Magico A1. Comunque tu scelga, il tuo bel finale Naim sarà in grado di gestire senza alcun problema anche tutte queste primedonne.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore ZeroZone IRS2092
Buona sera, ho letto la sua
recensione sui finali indicati in oggetto. Sono quasi deciso ad acquistarli ma ho solo un dubbio. Sto valutando anche gli HYPEX NC 400, ma considerato la differenza di prezzo (gli hypex costano 1.300,00) sono più indirizzato verso i Zero Zone. Mi piacerebbe avere un suo parere tra i due finali. E quindi un suo consiglio in merito. Utilizzo diffusori Audel Malika. E, in questo momento utilizzarei un integrato Atoll IN300 come pre in attesa di sostituirlo.
Anticipatamente grazie.
Salvatore - E-mail: salvatore.citrano (at) gmail.com

LC
Caro Salvatore,
non ho ascoltato i finali Hypex che citi, ma conosco il suono di alcuni sistemi Hypex più vecchi. Direi che gli ZeroZone, rispetto agli Hypex che ricordo io, gli UcD180ST, sono più aperti e trasparenti, più dettagliati. Sulla differenza di costo non ci sarebbe molto da discutere, con la cifra necessaria per gli Hypex compri 4 coppie di ZeroZone, vedi un po' tu :-)
A mio parere è difficile sbagliare, per ora il rapporto qualità/prezzo di questi mostriciattoli pestiferi è insuperabile. Certo, magari la sezione pre dell'integrato Atoll farà un po' da collo di bottiglia, ma il carattere degli ZeroZone non dovrebbe faticare troppo a farsi sentire, in tutti i sensi.
Eventualmente tienici informati sulla decisione e sui risultati ottenuti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Richiesta parere upgrade con amplificatore valvolare
Caro Direttore,
torno ad approfittare delle tue competenze e cortesia per sottoporti una nuova richiesta di suggerimenti, al fine di migliorare ulteriormente il mio impianto audio. Non mi sembra inutile ribadire, che sei l'unica persona di cui mi fidi ciecamente. Grazie ai tuoi consigli, infatti, sono riuscito a mettere insieme nel tempo un discreto set-up senza mai sprecare soldi. Grazie ancora!
Ti ricordo brevemente il mio attuale impianto:

Premetto che il suono del Rega Brio non mi dispiace affatto, anzi, provenendo da un vecchio Marantz, ho già fatto un notevole passo avanti. Ultimamente, però, dopo aver accantonato l'idea di cambiare il giradischi come mi avevi suggerito, m'è presa la voglia di provare l'esperienza del suono valvolare, di cui sento decantare, nei vari blog, la sua "proverbiale" raffinatezza, a condizione, però, che si disponga di diffusori di non banale estrazione e adeguatamente sensibili. Dunque ti chiedo: pensi che riuscirei a sperimentare almeno una parte sostanziosa di questa "raffinatezza" con l'inserimento di un integrato a valvole nel mio impianto? Qualora tu fossi di parere positivo, avrei pensato a Synthesis Roma 510AC, oppure Primaluna EVO 200, o ancora qualcosa in casa Mastersound. Naturalmente ben accetti tuoi eventuali suggerimenti di altri modelli. Ovviamente dopo averli ascoltati, anche se so che non sempre avrò la possibilità di farlo abbinati alle mie Sonetto III (89 db). Budget intorno a € 2.500
Se invece ritieni che non ne valga la pena, credi che potrei migliorare qualcosa rimanendo nell'ambito dello Stato solido? Ascolto per lo più musica sinfonica/camera e jazz a livelli condominiali. Ti allego un'immagine del mio impianto in situazione di ascolto, frutto di un compromesso, con i diffusori allontanati dalla parete di fondo.
Ti ringrazio infinitamente per il tuo prezioso supporto e ti anticipo i miei auguri per un Felice Natale.
Ezio - E-mail: ezioamuro (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Ezio,
alla voglia di sperimentazione audiofila è inutile mettere un freno, quindi voto a favore per tentare la strada valvolare. Personalmente, credo però che gli ottimi amplificatori citati dovranno darsi da fare per mettere in imbarazzo il tuo Rega Brio, che ti consiglio di portarti sottobraccio per delle prove a confronto. In assenza di prove di questo tipo, a parità di condizioni, non acquistare niente! Sui forum si leggono tante cose, e il 90% è frutto di leggende metropolitane, alimentate dalle varie tifoserie di una o dell'altra soluzione. Se gli amplificatori valvolari fossero davvero così raffinati come hai letto, da tempo le amplificazioni a stato solido sarebbero state poste fuori mercato. E non dipende dai diffusori utilizzati, a meno che l'amplificatore valvolare non sia davvero di bassa potenza e allora l'alta sensibilità è d'obbligo. Poi, certo, in generale le valvole non gradiscono diffusori troppo ostici, ma è un problema secondario. Quindi, per ora, restringi le prove a qualche modello a valvole (ottimi quelli citati) da contrapporre al tuo Rega, anche fuori dalle mura domestiche.
Per quanto riguarda l'ambiente, non noto problemi particolari, forse il tutto è un po' riflettente, ma è tipico degli arredi moderni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Frequenze udibili
Ciao Lucio,
ho scaricato il
CD Focal ed oggi, visto che avevo un'oretta libera e la casa sgombra e silenziosissima, ho effettuato il test. Notizia positiva: il fonometro dice che le mie casse (e il mio ambiente) sono in grado di riprodurre da 25 a 20.000 Hz in maniera piuttosto agevole e senza picchi e avvallamenti di rilievo. Notizia negativa: io percepisco nitidamente da 31,5 a 12.500 Hz. Oltre queste soglie...zero assoluto. Ho 57 anni e so non di non dirti nulla di sconcertante, ma mi sono molto divertito a pensare a certi conoscenti, della mia età ed oltre. Sai quelli che percepiscono “sfumature” inesistenti, spesso parlando di “altissime” frequenze, che influenzerebbero la “loro” percezione dell'ambienza...? Beati loro!!! :-)
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
hai fatto bene a metterti alla prova! Spesso ci si dimentica che già oltre i 10 kHz non è che ci siano chissà quali frequenze provenienti dagli strumenti reali. Ci sono le armoniche, certo, ma quante e quali arricchiscono davvero il timbro dello strumento? Una cosa però è certa: che non tutto si limita alle frequenze percepite: un orecchio più sensibile, unito a un cervello più allenato, è di sicuro capace di sentire cose che una persona normale non riesce a isolare. Basta fare una prova con una persona molto giovane, che sente fin quasi a 20.000Hz: certi dettagli che un orecchio audiofilo stagionato riesce a percepire sfuggono del tutto all'analisi dell'orecchio migliore, ma inesperto. Qui sta la grande differenza. Un orecchio allenato non solo sa cosa ascoltare, ma riesce a isolare i singoli strumenti, a individuarne la posizione nello spazio e a percepire compressioni dinamiche che a un orecchio qualunque sfuggirebbero. Se all'orecchio buono ma non allenato spieghi su cosa si vede concentrare, dopo un po' riesce a individuare differenze che prima non percepiva. È una prova che ho fatto più volte, e l'orecchio non allenato, anche se tecnicamente migliore, perde sempre. Certo, se faccio ascoltare a mia figlia il CD test lei percepisce le altissime frequenze in maniera fastidiosa, mentre io faccio fatica a sentirle. Per fortuna non è solo una questione di frequenze, altrimenti lo staff di matusa di TNT-Audio avrebbe dovuto ritirarsi in buon'ordine da tempo :-)
A dire il vero qualcuno ha smesso di recensire, per sopravvenuta incapacità uditiva...!
Un commento finale sul CD Focal: ricordatevi dove ne avete letto qualcosa la prima volta, perché in questi tempi di furioso cut and paste è facile trovare altri che scoprono “casualmente” le cose vi raccontiamo noi, a una settimana di distanza dalla pubblicazione sul nostro sito. Signori su, un piccolo sforzo e ce la fate anche voi a proporre contenuti originali! La prossima volta, almeno, abbiate l'onestà di citare la fonte, anziché spacciare per vostri scoop che non vi appartengono...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ambiente d'ascolto: Upgrade impianto?
Buongiorno Direttore e ben trovato. Citando Pino Caruso: " ...il tempo passa lentamente ad una velocità impressionante...".
Le riscrivo a 10 anni esatti dall'ultima volta. 10 anni in cui ho avuto il piacere di continuare a leggerla ed apprezzare la competenza, sincerità (ed ironia) delle sue risposte ai quesiti, dubbi e perplessità di noi lettori. Nella precedente mail (
volume 600 della posta) le chiedevo consigli circa un nuovo giradischi. Come da lei consigliato mantenni il vecchio Thorens TD 166 MK V dotandolo di una nuova testina più performante. Ad oggi l'impianto è praticamente lo stesso e lo riassumo brevemente:

Vengo ora al dunque. Dopo una ristrutturazione dell'appartamento ho dovuto spostare l'impianto da una stanza, dedicata, di circa 16 mq ad un'ambiente più grande, circa 30 mq. Ovviamente è cambiato il suono percepito: a parità di pressione sonora nel punto d'ascolto avverto bassi più confusi ed acuti più fastidiosi, con maggior fatica d'ascolto. Inoltre mi riesce più difficile ottenere una scena tridimensionalmente soddisfacente. Le chiedo se intervenendo su ampli e casse potrei migliorare la resa finale. Il budget a disposizione di circa 1500 euro non è altissimo, anzi, ma i tempi sono quelli che sono e ci sono altre priorità. Pensavo ad un integrato NAD o Rotel e ad una coppia di piccoli diffusori a torre (ELAC? DALI? INDIANA LINE?).
Le allego due foto per farsi un'idea dell'ambiente sul quale però ho pochissimo margine d'intervento . Vale la pena tentare? Cosa mi consiglia?
Grazie in anticipo, buon lavoro e auguri per le imminenti festività.
Luigi - E-mail: gmignozzi (at) libero.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Luigi,
grazie per la fiducia accordataci in tutti questi anni! È sempre un piacere sapere che vecchi lettori continuano a seguirci nel nostro cammino anche restando silenti.
Le elettroniche sono incolpevoli, evidentemente, e sostituirle non porterà alcun beneficio. Se nell'ambiente i margini di manovra sono ristretti, l'unica soluzione è provare con una sostituzione dei diffusori. Visto che parli di alti fastidiosi, scena non pervenuta e bassi confusi, io proverei a consigliarti una coppia di Duevel Planets: sono intanto un passo in avanti rispetto alle attuali Mission e, in più, interagiscono meglio con l'ambiente, grazie all'emissione a 360°. Oltre a questo, aggiungi anche una gamma alta raffinata ma mai sopra le righe, godibile con tanti generi musicali diversi e mai stancante. Se neppure queste dovessero farcela, dovrai per forza intervenire in ambiente, eventualmente con una correzione elettronica in dominio digitale (tipo DSpeaker, per intenderci). Prova le Duevel e sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbio su server e ampli, vivo felice?
Carissimo Lucio,
ti disturbo per un dubbio che forse è solo mio. In brevissimo, ti scrissi per avere il tuo parere sulla semplificazione dell'impianto, dedicato lo stesso per la maggior parte alla musica liquida. Or bene mi avevi giustamente suggerito Cocktail Audio, l'X35 in particolare, “ha tutto e non ci pensi più”. Però, c'è sempre un però. Da tempo avevo voglia di provare le amplificazioni Naim e quest'estate mi è capitata l'occasione di acquistare un Unitiqute 2 d'occasione ad un prezzo molto interessante. Pur non essendo di ultima generazione, aveva tutte le caratteristiche che mi potevano interessare. Mi son detto, anche se in versione per così dire economica, è pur sempre un Naim e l'ho acquistato. Devo dire che ne sono molto soddisfatto, sia la parte dac sia quella amplificazione vanno benissimo, con le mie Totem Staff si abbina alla perfezione, mi piace proprio. Ha solo un difetto, sulla presa usb accetta solo chiavette, il mio disco ssd esterno non lo considera proprio. Dovrei passare da un pc ma allora tutto si complica e non avrebbe senso. Ora utilizzo una soluzione temporanea, collegando l'ssd ad un Bluesound Node2 che va in coassiale al dac del Naim (che preferisco a quello interno del BS). Del Bluesound sfrutto anche la app proprietaria, che è molto comoda, e tutte le sue opzioni (Radio, etc). Perciò tutto va molto bene, ma non mi sono semplificato la vita, anzi tutt'altro. Quindi il dubbio è, lascio tutto così e vivo felice, oppure rimanendo in Naim cerco una soluzione all in one più recente che mi consenta di gestire direttamente anche il disco esterno, se esiste? Alternative per mantenere l'equilibrio sonoro appena trovato semplificando la situazione?
Diciamo che il budget non dovrebbe sforare i 2000 euro, compresa vendita del surplus. Grato come sempre per la tua disponibilità e delle tue preziose indicazioni.
Un caro saluto,
Raffaello - E-mail: audiorapo63 (at) gmail.com

LC
Caro Raffaello,
credo che la soluzione sia quella di mettere tutta la tua musica su un NAS (Network Attached Storage) via UPnP, e in tal modo il Naim accederebbe ai contenuti come da una qualunque sorgente esterna via rete. Il NAS di fatto è una sorta di cloud casalingo, e funziona senza la necessità di usare il PC. Quindi puoi acquistare un NAS, riversare dentro i contenuti musicali del tuo disco SSD e avere la tua collezione di dischi disponibile ovunque all'interno della tua abitazione. Naturalmente esistono prodotti Naim più recenti che possono fare tutto questo, ma la soluzione che ti prospetto ha il vantaggio di poter essere condivisa con altri dispositivi e di essere compatibile in futuro con altri componenti HiFi che possano accedere a risorse musicali condivise in rete. Un NAS di buona qualità ormai ha costi molto bassi, per cui tutto il gioco ti costerebbe molto poco, nessuna complicazione coi collegamenti e assoluta compatibilità futura. Non solo, ma il NAS lo potrai spostare da una casa all'altra e avere in rete domestica tutta la tua discoteca musicale, sempre.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Mission Cyrus III praticamente defunto
Caro direttore,
dopo una quarantina di anni di onorato servizio, per il mio amato Cyrus penso sia arrivata l'ora del pensionamento. L'ingresso phono gracchia, un canale va e viene e una volta aperto ho notato uno dei condensatori elettrolitici vistosamente deformato. Non ho nessuna voglia di avere a che fare con i riparatori, per cui avrei pensato di sostituirlo. La mia catena audio è composta da:

Sono tutti apparecchi alquanto datati, ma a cui sono particolarmente affezionata. Amo tantissimo il timbro del Cyrus e gradire da lei un consiglio su quale ampli possa prendere degnamente il suo posto, conservando la stessa timbrica e sonorità. Tetto massimo di spesa intorno a 800 €. Possibilmente una rosa di nomi.
Grazie e Auguri per il nuovo anno.
Caterina - E-mail: katerinaromano (at) libero.it

LC
Cara Caterina,
il tuo Cyrus III dubito possa avere 40 anni, visto che è della metà degli anni '90. Forse si tratta del Cyrus II? In ogni caso, secondo me varrebbe la pena ripararlo, magari te la cavi con poco. Volessi comunque sostituirlo credo che un Cyrus recente possa essere un più che degno sostituto. Il Cyrus One, il nuovo entry-level, si trova esattamente per la cifra che intendevi spendere. Ha un buon ingresso phono per il tuo giradischi, un comodo ingresso Bluetooth aptX, uscita cuffia con amplificatore AB, e puoi controllare tutto sia tramite telecomando che tramite app. Un'alternativa possibile sarebbe il Rotel A10, di costo inferiore (la metà) e dotazioni simili. Visto che possiedi il lettore CD della stessa casa, potrebbe essere un buon abbinamento anche questo. Valuta anche il più versatile e completo A11. Se ti è possibile ascoltali, credo però che il Cyrus One sia il più vicino al suono cui sei abituata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
ho letto con particolare interesse i riscontri forniti da Lei nella risposta del
vol. 983 e anche dal gentilissimo lettore Massimo nella missiva del vol. 984 riguardo alla leggera sensazione di maggior algidità riscontrata sul Rega rispetto al Marantz e, dopo attente valutazioni, credo di aver capito l'inghippo e mi pareva opportuno rendere giustizia al buon Apollo anche sotto questo profilo. Certamente le maggiori informazioni estratte da questo lettore mi hanno “disorientato” (se così si può dire) l'orecchio oramai abituato da lunghissimi anni di ascolti sempre con l'altro lettore, ma anche la componente ambiente ha giocato la sua. Ho, infatti, approfittato del cambio di lettore per spostare l'impianto in un'altra sala leggermente più grande e riflettente rispetto a quella dove avevo l'impianto in precedenza. Che sia più riflettente l'ho dedotto da quanto seguirà, infatti, mosso a curiosità di quanto da entrambi scritto sull'argomento, ho riportato l'impianto nella sua vecchia collocazione e, effettivamente, quel leggero senso di freddezza che percepivo è svanito completamente. A questo punto, poiché preferisco avere l'impianto nella stanza più grande, sto facendo degli esperimenti con tappeti e tendaggi più pesanti per arrivare ad un livello simile alla stanza in cui era collocato in precedenza e i primi risultati sono decisamente incoraggianti seppur non ancora perfetti. Ringrazio, pertanto, entrambi per le utili indicazioni ricevute.
Cordiali saluti.
Marco - E-mail: marco.muttinelli (at) tutanota.com

LC
Caro Marco,
grazie per il prezioso feedback! Purtroppo quanto da te descritto è molto frequente: si giudica un nuovo componente in condizioni diverse da quelle precedenti, spesso a fronte di un cambio d'arredi o d'ambiente, e si attribuisce al nuovo componente le colpe che in realtà sono, nel 99% dei casi, dell'acustica ambientale. Ho sempre detto che questa influisce pesantemente sul suono di un impianto HiFi, al punto da rendere inascoltabile un sistema che in altro ambiente suonava benissimo. L'ho verificato personalmente più volte. Morale della favola: quando giudicate un nuovo acquisto, fatelo nelle stesse identiche condizioni operative, senza introdurre altri cambiamenti nel frattempo, altrimenti il rischio di prendere fischi per fiaschi è altissimo. Buon lavoro per il miglioramento dell'acustica nel nuovo ambiente.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Ci congediamo da voi per la nostra consueta pausa festiva, gli aggiornamenti torneranno online il 15/1/2022. Vi auguriamo buone Feste e uno splendido 2022 in musica! E visto che il live di Olivia Dean di qualche settimana fa ha avuto un grande riscontro, vi facciamo gli auguri con la sua dolcissima The Christmas Song...

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali

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