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Ampli e casse con 1000€
Buongiorno Lucio,
Nella mia scorsa e-mail pubblicata nella rubrica del 10 Maggio (Un parere sul giradischi) ti chiedevo consigli sul giradischi Technics sl 1200 e tu, chiarendomi le idee, mi hai addirittura consigliato di conservare il mio vecchio giradischi Marantz TT 251 preoccupandomi, però, di utilizzare una buona testina. Premesso che la mia idea è di utilizzare il giradischi occasionalmente, solo per ascoltare pochi dischi di affezione, ti chiedo indicazioni su una buona testina da montare sul Marantz, tenendo conto che attualmente uso una puntina anonima (Foto 1 – Foto 2), l'attacco è del tipo indicato nelle Foto 3 - 4 e che posso spendere fino a 100-150 Euro.
Se non chiedo troppo vorrei un consiglio sull'acquisto di un amplificatore e dei diffusori, eventualmente usati. Qualche mese fa mi è capitato di ascoltare la musica che mi piace (Porcupine tree, Steven Wilson, Indie rock) su due impianti differenti configurati nella maniera che segue:
LC
Caro Lorenzo,
lo standard per la testina da montare sul braccio del tuo giradischi Marantz è il vecchio T4P o P-Mount che dir si voglia. Potresti installarci un'ottima Ortofon OMP-10, che dovresti trovare con facilità anche sotto i 100€. Non ci spenderei di più, visto anche l'ascolto occasionale che intendi farne. Alternative più economiche le trovi ancora in casa Ortofon e Audiotechnica.
Per quanto riguarda il resto dell'impianto, non sarà facile replicare il suono che hai sentito da quei due sistemi spendendo solo una minina parte della cifra necessaria. Si può sempre sognare, certo, ma occorre anche restare coi piedi ben piantati per terra onde evitare cocenti delusioni. Con il budget a tua disposizione e tenendo conto che ti serve un amplificatore con ingresso phono io valuterei un Rotel RA10, che si dovrebbe trovare nuovo sotto i 400€, abbinato a delle piccole torri da pavimento tipo le Wharfedale Diamond 10.3 o 10.4, Indiana Line Tesi 560 o542, Klipsch F10 o RF42 oppure ancora KEF C5. Ti ho fornito una rosa abbastanza ampia perché è difficile capire i tuoi gusti, visto che ti sono piaciuti due impianti dall'impostazione molto diversa tra loro, quasi agli antipodi. Vedi se ti riesce di ascoltare almeno qualcuno dei diffusori suggeriti e decidi in base al tuo gusto, in ogni caso si tratta di ottimi prodotti che - rispetto alla tua situazione attuale - sarebbero comunque un passo avanti molto sensibile.
Per quanto riguarda la sala d'ascolto non vedo problemi particolari. La zona soggiorno a sinistra del punto d'ascolto è molto ampia e, se vuota o arredata con materiali riflettenti, qualche fastidio potrebbe darlo, magari in termini di tempi di riverbero troppo lunghi o qualche rimbombo sui bassi. Infine, il mobile tra i diffusori sarebbe meglio se non ci fosse!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Riccardo,
per quanto riguarda la tua ultima domanda sul fruscio del vinile posso dirti che se i dischi sono puliti e in buone condizioni e il giradischi è tarato bene il rumore di fondo è praticamente impercettibile. Certamente dischi vecchi suonati da un giradischi mal regolato o con una vecchia puntina...fanno tanto rumore, è inevitabile. Un lavaggio dei dischi, eseguito a mano o con una delle tante macchine lavadischi (anche manuali, tipo la Knosti, risolve gran parte dei rumorini di fondo. Per la testina, visto che il tuo Technics usa lo standard P-Mount (T4P), è sufficiente una Ortofon della serie OMP (3E o 5E) o una Audiotechnica entry-level.
Per quanto riguarda invece la prima parte della richiesta, francamente faccio fatica a capire esattamente le tue esigenze. Mi parli di bluetooth, come se l'impianto dovesse suonare da un dispositivo tipo smartphone o tablet, che poi però non menzioni. Il fatto è che il segnale delle tue diverse sorgenti (giradischi e lettore CD) deve comunque arrivare a un preamplificatore che riesca a gestirle. Potrebbe essere anche un oggetto completamente passivo (es. qualche pre della TCC), ma il segnale bluetooth a chi dovrebbe essere inviato e perché? Se l'esigenza fosse solo quella di far suonare i file da un PC o da un dispositivo mobile via bluetooth, è sufficiente qualcosa tipo il Weezy che abbiamo recensito, in pratica un convertitore bluetooth/segnale stereo facilissimo da usare. Costa circa 70 euro. Ce ne sono in commercio tanti altri, tutti simili, anche di marchi diffusi come Philips, ad esempio. Per dar voce a tutto, a questo punto, basteranno dei piccoli diffusori attivi che potrebbero essere gli M-Audio BX5 D2 o, se lo spazio non fosse sufficiente, dei Wharfedale Active Diamond o ancora delle Indiana Line attive come le Mio 50 o delle Tangent Evo E5A. Con un po' di pazienza nella ricerca dei prezzi migliori il budget a tua disposizione dovrebbe essere sufficiente per tutta l'operazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade analogico
Sig. Lucio buongiorno,
sono un suo affezionato lettore da oltre 10 anni e voglio prima di tutto ringraziarla per la sua attività nel campo non solo di hifi ma anche musicale. Sono nato nell'anno 1949 ed il mio primo impianto vero l'ho comprato, dopo la laurea, nell'anno 1975 (YAMAHA YP 511 PIATTO – AMPLI LUXMAN LV80 – CASSE SCOTT S186)- (naturalmente oggi non ho più alcun componente di quel tempo). Non sono uno che cambia frequentemente gli impianti, ma cerca di godere la musica. Il mio ultimo acquisto sono state le casse MERLIN TSM, le ho scelte l'anno scorso, dopo la sua recensione, ma prima di acquistarle le ho ascoltate anche se solo per un paio d'ore. Sono, a mio giudizio, fantastiche dopo che oramai stazionano nel mio impianto da svariati mesi.
Vengo ai quesiti, non descrivo il mio impianto perché mi soddisfa e perché, presuntuosamente, io posso ascoltarlo e quindi giudicarlo.
Il piatto (giradischi) è un LINN AXIS comprato, nuovo, molti anni fa, che monta un braccio LINN BASIK PLUS e testina LINN K9.
Leggendo il volume 82 delle lettere, Lei scrive testualmente, a proposito del gira in questione: cambia a tutti i costi il cavo di segnale dal braccio al pre è un vero disastro.
A me sembra che detto cavo, che è ancora quello originario, lato giradischi non lato pre sia saldato all'interno e non sia connesso tramite un connettore DIN o RCA, perché non riesco a toglierlo. Lei che conosce bene il gira LINN AXIS mi conferma che è collegato con un spinotto DIN e posso far forza per scollegarlo senza far danni. In un secondo momento che ne pensa di sostituire anche il braccio e la testina rispettivamente con un AUDIOMODE MODIFIED REGA ARM ed una THE CARTRIDGE MAN MUSICMAKER MKIII da Voi così positivamente recensiti?
Non voglio abusare della sua competenza e di una gentilezza che mi piace definire squisita e mi fermo qui non dimenticando di inviarle i miei più cordiali saluti.
Francesco - E-mail: francesco.gariboldi (at) arabital.com
LC
Caro Francesco,
se il braccio è un Linn Basik Plus ti confermo che il cavo phono si fissa con uno spinotto tipo DIN. Per maggiore sicurezza magari inviami una foto in dettaglio del particolare di innesto del cavo di segnale sul braccio, oppure confronta con la foto qui sotto, lo spinotto deve essere di questo tipo!
Il beneficio generato da un buon cavo phono sarà immediato. Per quanto riguarda invece l'upgrade di testina e braccio sono un po' meno d'accordo: l'Axis è un ottimo giradischi di classe media, montarci braccio e testina così costosi potrebbe non essere un'idea sensata. Preferibile, semmai, passare a un giradischi superiore, magari un Sondek con Aro o Ittok, e ripartire da un gradino più alto. L'Axis in configurazione originale ha certamente il suo mercato, se inizi a modificarlo con un altro braccio potrebbe perdere il suo appeal. Potresti, come step intermedio, sostituire solo la testina, che in ogni caso resterebbe in forze al tuo set-up analogico anche in caso di cambio della base e del braccio. A me la Music Maker piace molto, forse è un po' troppo per un Basik Plus ma si può tentare.
Un upgrade ancor più significativo potrebbe essere rappresentato da un pre fono di alto livello, componente che spesso si tende a trascurare e che invece può far suonare straordinarie anche testine modeste.
Complimenti, infine, per la scelta dei Merlin TSM, diffusori straordinari quanto difficili, ma scelta quasi definitiva per un audiofilo che sa cosa ascoltare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Niccolò,
forse questa mia replica arriva tardi, immagino avrai già preso una decisione. Difficile valutare la tipologia e l'entità del danno qui da remoto, ma i soldi che ti hanno chiesto possono ancora essere considerati una cifra adeguata. Sul giradischi potresti risparmiare facendo da solo, basta trovare una cinghia della stessa misura e installarci una testina economica, te la caveresti con poche decine di euro e un'ora di lavoro.
Per l'amplificatore il discorso è più complicato, perché bisognerebbe capire se sia soltanto un problema di fusibili o di componenti ormai andati. Ha senso spendere 140€ per restaurare un vecchio amplificatore quando sul mercato si trovano apparecchi nuovi, e realisticamente meglio suonanti, per cifre simili? Dipende da te: se il valore affettivo fosse così importante, potresti procedere col restauro, l'amplificatore ha comunque un suo perché, almeno non è la solita giapponeseria di larga diffusione! La Revac realizzò pochi integrati che ebbero pure una diffusione limitata, pertanto ha un senso provare a rimetterli in vita e tenerli ancora in circolazione. Rispetto agli integrati giapponesi venduti, ai tempi, in decine di migliaia di esemplari, un Classic di Revac è tutt'altra cosa. Tieni però conto che - anche solo su Ebay - se ne trovano tanti, dal Classic 50, al 70 fino al 100 e i prezzi sono sempre sotto i 100€, per esemplari in buone condizioni e funzionanti. Le aste si chiudono senza acquirenti, quindi potresti anche decidere di prenderne uno identico, ma funzionante, spenderesti meno e il tuo potresti venderlo così com'è, ricavandoci qualche decina di euro. Riflettici bene!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Nuovo impianto intorno ad Aliante Linea
Buongiorno Lucio,
ti disturbo nuovamente, dopo circa due mesi e un bel po' di ore di studio (Vol. 691)...
Abbandonate senza riserva alcuna le velleità "hometheatrofile" della prim'ora, ho trovato (e preso al volo) un paio di diffusori Aliante Linea PF arrivatemi ieri "nuove nuove" dall'Olanda a 900 euro spedizione compresa (non ho saputo resistere...).
Prima però avevo aggiustato i "fondamentali":
LC
Caro Roberto,
non credo che il Tripath TA2024 sia in grado di pilotare adeguatamente diffusori come gli Aliante Linea PF. La bassa impedenza aiuterebbe a spremere sino all'ultimo watt del TA2024 e la sensibilità dichiarata certo non è bassa ma a mio parere dovresti puntare su un Tripath più potente e generoso, come il Dayton DTA100 (ora siglato 120). Con 100€ accantoni la questione amplificazione per un bel po'. Resterebbe il problema della sorgente e non mi è chiaro perché tu voglia puntare su un DAC di alto livello. Desideri utilizzare il PC come sorgente? O l'uscita digitale di un vecchio lettore CD? Anche in questo caso, comunque, io inizierei pian piano, proprio perché hai necessità di crescere e capire cosa preferisci. Da neopatentato anziché iniziare con una sportiva di lusso, perché non partire con una buona uilitaria che funzioni bene e ti faccia risparmiare un po'? Già con 200/300€ entri in possesso di un DAC al di sopra di ogni sospetto, pronto a crescere insieme alle tue esigenze. Le differenze tra DAC sono piccole, partire da zero con un apparecchio da un migliaio di euro non mi sembra una buona idea. Devi farti le orecchie, solo MOLTO DOPO sarai in grado di percepire le differenze tra un DAC e l'altro. Un discorso analogo può essere ripetuto pari pari per l'amplificatore. Inizia dal basso, con apparecchi sicuri, e poi sali di livello una volta che hai iniziato a capirci qualcosa di più!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Diffusori da pavimento appesi al soffitto!
LC
LC
LC
Ronzio dai diffusori attivi
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Voglia di classici immortali: Where the streets have no name degli U2 è un brano che è stato reinterpretato da tanti artisti, ma mai stravolto del tutto. Trovo questa cover semi-acustica di Scott Reed originale e semplicemente deliziosa!
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© Copyright 2014 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
Carissimo direttore, provo a riscriverle per sottoporle un quesito. Ho una sala di
ascolto che coincide con la sala dove non vivo da solo
ma con moglie e figlie: condividere lo spazio significa accettare qualche
compromesso...in altre parole sono stato costretto a posizionare
le casse Proac Super Tower a circa 160cm da terra, distanza tra le casse 2mt
circa un parete libreria quindi soluzione a scaffale x casse
da terra...
Devo dire che grazie all'amplificazione il suono è comunque
piacevole...vorrei comunque migliorarlo ed ho immaginato di
posizionare le casse sospese al soffitto. Prima di intraprendere siffatta
ardua impresa mi chiedo se posso sperare in un risultato ai limiti
del possibile?
E se realizzabile, le casse andrebbero sospese nel senso della
loro altezza o coricate parallele al soffitto? Quest'ultima è la soluzione che ho
immaginato...la stanza misura in altezza 3.50 5x5 e la cotrosoffittatura è
coibentata con gomma piombo lana di vetro.
Pensavo di sospenderle con cavi in tessile e mi chiedo inoltre visto che
aumenta la distanza e quindi aumenta la lunghezza dei cavi quali cavi di
potenza acquistare?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Luciano - E-mail: lu54 (at) libero.it
Caro Luciano,
ti confesso che talvolta ho il sospetto di essere su una qualche trasmissione di scherzi, peccato non si possa vedere la mia faccia quando leggo certe cose. Dico...ma come ti viene in mente una cosa simile?????!!!! Sorvolando per un attimo su altri aspetti, ma se tua moglie non ti lascia tenere i diffusori per terra, come puoi pensare che ti consenta di appendere queste pericolosissime spade di Damocle in bilico sopra le vostre teste??? E i cavi sospesi, poi? Già mal sopportano quelli che corrono sul pavimento, figuriamoci avere dei fili per la biancheria che attraversano il salone! :-O
Luciano, se volevi stupirmi, complimenti, perché ci sei riuscito in pieno! E non è neppure il primo di Aprile. Sai benissimo anche tu quale sia la soluzione migliore: vendere quei diffusori e acquistare dei bookshelf da posizionare in libreria in maniera tale che il tweeter si trovi all'altezza delle orecchie dell'ascoltatore seduto. Non ci sono scorciatoie, salvo quella di convincere moglie e figlie che nella vita si possono certo accettare compromessi, purché non si rasenti il ridicolo, come in questo caso. Mi chiedo però una cosa: quando hai acquistato le ProAC SuperTower eri conscio del fatto che non avresti saputo dove metterle? O l'acquisto è precedente alla comparsa di moglie e figlie??? Immagino siano precedenti, considerando che sono diffusori che risalgono ai primi anni '90. Vista la mala parata, avresti dovuto venderle già da prima, anziché costringerle appollaiate a 160 cm d'altezza! Non si può, così non si può davvero.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Niccolò,
il giradischi è buono e così pure la testina è tutt'altro che responsabile del suono che senti. Il pre fono, per quanto super-entry level non dovrebbe avere colpe particolari. Di sicuro non introduce rumori in più! I dischi, talvolta anche quelli nuovi, possono avere dei difetti di stampa o anche semplicementi dei residui di stampa annidati nei solchi. Prova una buona sessione di lavaggio/pulizia, un po' di disturbi che segnali dovrebbero risolversi. Le distorsioni, anche quelle, ci sono e bisogna farci un po' l'abitudine, specie negli ultimi solchi, quelli più vicini all'etichetta.
Il vecchio amplificatore Pioneer merita senz'altro una ripulita, meglio se fatta in casa con spray per contatti elettrici e tanta pazienza. Alla peggio, non dovesse soddisfarti, potrebbe trasformarsi in denaro contante per l'acquisto di un integrato moderno già dotato di ingresso phono decente (es. Rotel RA10, Denon PMA520AE...). E' un apparecchio sempre abbastanza ambito dai collezionisti di modernariato HiFi giapponese.
Il primo passo da fare, secondo me, è quello di sostituire i diffusori con qualcosa di più audiophile. Qualora volessi restare sui monitor attivi, una coppia di M-Audio BX8 D2 sarebbe l'ideale. In alternativa un centinaio di euro per un ampli integrato come il Dayton DTA100/120 o come l'Auna AV2 CD508 e quel che resta per dei bookshelf o persino delle economiche torri da pavimento, magari da cercare anche nell'usato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Antonio,
meglio tardi che mai! Ravvedersi circa l'utilità di un impianto HT, ingombrante, difficile da sistemare e sostanzialmente inutile per l'ascolto della musica è certamente un primo passo nella direzione giusta: poche cose, ma buone.
I dffusori li possiedi già, dunque hai bisogno di amplificazione e di sorgente. Non so che uscite digitali abbia in tuo HD multimediale, ma sul mercato esistono DAC che accettano un po' tutto, dal coassiale all'ottico passando per la USB. Il budget è ristretto, ma sia Cambridge Audio che ProJect, FiiO, TCC e SuperPro, tanto per fare un po' di nomi facili da reperire, hanno in catalogo dei DAC intorno ai 100€ o meno.
Per l'amplificazione non vedrei niente di meglio dei classici Dayton DTA100/120 o Auna AV2 CD508, già citati in altra risposta di questa settimana.
Hanno la potenza sufficiente a pilotare i tuoi diffusori in un ambiente grande come il tuo. Inoltre, entrambi hanno un suono aperto e dettagliato come mi pare lo prediliga tu. Eviterei altre amplificazioni in classe D di bassa potenza.
Mi preoccupa un po' l'ambiente, che dalla descrizione sembrerebbe pericolosamente vuoto. Se così fosse non sarà facile ottenere un buon risultato, indipendentemente dalla qualità dei componenti utilizzati.
Ricordati di curare bene la disposizione dei diffusori rispetto al punto d'ascolto e alle pareti circostanti: se con l'HT questo fattore poteva anche passare in secondo piano (forse) per un suono HiFi è di fondamentale importanza!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
al fine di migliorare l'audio del mio TV al plasma, avevo pensato di attaccargli un
paio di casse attive tipo le M-Audio BX8 recensite di recente su TNT-Audio. Mi sono
recato oggi da un negoziante di prodotti per DJ etc in cui non ero mai entrato ed ho chiesto, ingenuamente, se avesse un paio di monitor attive da poter collegare al TV. Stupore e sgomento! Me le ha caldamente sconsigliate per la TV perché sostiene che diano sempre un rumore di fondo che disturba l'ascolto e che avrei comunque bisogno di mettere un mixer prima per regolare le casse.
Insomma mi ha messo in testa parecchia confusione. Io pensavo ad un sistema semplice ed efficace: collego l'uscita digitale (ottica o
coassiale) ad un piccolo DAC (tipo Fiio 3) e da lì con RCA alle casse amplificate oppure direttamente l'uscita RCA della TV alle casse. Ma è davvero così difficile?
Buona serata,
Alfredo - E-mail: alfredo.guerra (at) gmail.com
Caro Alfredo,
non vedo perché i diffusori attivi debbano fare chissà quale rumore. Nella mia recensione c'è scritto chiaro che i BX8 emettono un lievissimo ronzio, anche quando non c'è alcuna sorgente collegata, ma è udibile solo se si avvicina l'orecchio agli altoparlanti. Poiché non si tratta di diffusori intelligenti, non possono accorgersi se collegato a monte ci sia un lettore CD, una TV o un PC! Semmai, è vero che avresti bisogno di una più comoda regolazione del volume, a meno che l'uscita linea della TV non sia già asservita al volume dell'apparecchio (ne dubito). Prima di qualunque decisione, dovresti controllare proprio questo, perché in generale le uscite linea sono fisse e non regolabili tramite il volume della TV. Questo rende l'utilizzo dei monitor attivi abbastanza scomodo. Potresti frapporre tra TV (o DAC) e diffusori un piccolo pre linea dotato di telecomando, ma allora saresti costretto a usare la TV con due telecomandi, non esattamente una soluzione pratica. In realtà, per migliorare, e drasticamente, l'audio della tua TV ti basta una soundbar di qualità, come spiegato in questo recente articolo. Ci sono modelli per tutte le esigenze e in ogni fascia di prezzo. La soluzione forse non è qualitativamente equiparabile a quelle di due buoni monitor attivi, ma è semplice ed efficace, oltre che esteticamente superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
Ti aggiorno sull'evoluzione del mio impianto dopo la mia lettera di qualche mese fa
(vol. 677). Dapprima ho effettuato qualche modifica sull'arredamento che ha subito
migliorato resa dei bassi e ridotto la fatica d'ascolto (d'accordo con la consorte,
ho investito su un tappeto molto più grande e spesso e ho arretrato il divano
vicino alla parete, ovviamento spostando la libreria che era alle spalle del punto
di ascolto), successivamente ho deciso di seguire i tuoi consigli e sostituire i
diffusori.
Stanziato un budget coerente con gli altri componenti del mio impianto
(2000/2500 euro) e approffittando dei piovosi week end milanesi, ho cominciato ad
ascoltare diversi marchi dei modelli da te consigliati. A dispetto delle mie
aspettative, ho trovato enorme disponibilità in tutti i negozi visitati (4/5 a
Milano e un paio fuori): tutti i rivenditori si sono rivelati ben felici di farmi
ascoltare i prodotti disponibili, spesso invitandomi a tornare con il mio ampli.
Effetto della crisi o è la nostra pigrizia a farci credere quanto sia difficile
fare sessioni di ascolto serie nei negozi?
In ogni caso, mi sono subito reso conto che con la cifra sopra indicata avrei
comunque migliorato e non di poco il suono del mio impianto. Scartate le soluzioni
Kef Q900 e R700, oltre a ProAc Studio 140 (tutte ottime, ma forse un po' troppo
morbide e sedute, almeno con il mio Arcam), Focal Chorus 836V e le nuove Aria
(grande suono, dettagliato, ma un po' "stancanti" per i miei gusti), ho selezionato
le Triangle Antal Ex, in particolare la versione del 25°anniversario e le Totem
Sttaf (preferite alle Arro, che mi sono parse un po' più freddine).
La scelta finale è stata veramente difficile e, dopo un sabato mattina passato ad
ascoltare brani dei miei cd di riferimento, ho preferito non rischiare e rinunciare
a malincuore al suono "grande" e "live" delle Triangle, ritenendole un po' più
difficili da inserire nel mio ambiente (vedi vicinanza del mobile dietro i
diffusori) e ho optato per le Totem Sttaf, visto che il mio Arcam pareva tenere il
passo delle canadesi, a dispetto delle previsioni di quasi tutti i rivenditori, che
le avevano definite ottime, ma affamate di corrente...
Appena collegate, ho immediatamente ritrovato la sensazione provata in negozio,
quella di trovarmi di fronte a un diffusore dalla gamma bassa potente e profonda,
con un suono ben definito e dotato di ottima dinamica, ma con in più un'eccessiva
brillantezza in gamma alta. A questo punto mi sono ricordato che il modello
ascoltato in negozio aveva già suonato una quarantina di ore e di ciò che
affermava una vita fa un certo Lucio Cadeddu sull'importanza del rodaggio e sulle
cattive impressioni iniziali che poi faticano ad andarsene.
Ho staccato tutto, mi sono procurato il cd "Peaceful ocean surf" (rumore di onde del mare e gabbiani) ed
ho iniziato ad ascoltare musica solo dopo una ventina di ore. Ora, dopo 50/60 ore
di ascolti posso garantire che suonano ancor meglio di come le avevo sentite in
negozio: i bassi sono rimasti potenti e profondi, ma la gamma alta, che da subito si
è mostrata dettagliata, si è ammorbidita senza perdere in definizione.
In conclusione, è proprio vero che il cambio dei diffusori cambia radicalmente il
suono del nostro impianto: le mie orecchie non sentono quasi mai la differenza tra
cavi diversi, poco quelle fra lettori CD, abbastanza tra ampli e testine phono, ma
ti assicuro che colgono benissimo quelle tra diffusori diversi!
Caro Lucio, so che tutti questi concetti Tu li ribadisci da anni e che non ti
piacciono le lettere referenziali e per questo ho esitato un po' prima di cliccare
"invia", ma poi ha prevalso il desiderio di inviarti il mio feedback e di
ringraziarti!
Un caloroso saluto.
Massimo - E-mail: massimogast (at) yahoo.it
Caro Massimo,
grazie per il feedback e per il racconto del percorso di avvicinamento verso il tuo suono ideale. Hai fatto un'ottima scelta! Mi fa piacere sentire che sia riuscito a trovare ampia disponibilità nei negozianti, immagino che in una grande città come Milano debba essere più facile. I tanti audiofili che ci scrivono lamentandosi di non riuscire ad ascoltare i prodotti che consigliamo probabilmente abitano in realtà diverse, dalle quali i negozi di HiFi sono già scomparsi. Buon ascolto!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!