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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Indie rock e alta fedeltà sono incompatibili?
  2. Ground Loop e suoi rimedi
  3. Altezza da terra ed altri upgrade
  4. Suono cupo dall'analogico
  5. Fantasmi nel potenziometro del volume
  6. Il suono delle valvole
  7. Gamma alta distorta
  8. Nuovo lettore CD con 2000 €
  9. Dubbie connessioni
  10. Casse in libreria

Indie rock e alta fedeltà sono incompatibili?
Buongiono direttore,
prima di tutto voglio farle i complimenti per il sito e la cura che vi dedicate. Sono il classico neofita che si sta avvicinando al mondo dell'alta fedeltà e da qualche mese sto leggendo tutti gli articoli e le risposte alla posta dei lettori. E' un mondo ancora complesso per me e soprattutto mi rendo conto che è solo l'ascolto che può dare delle vere risposte. Arrivo quindi al dunque.
Mi ero orientato su un sistema entry level ma con un budget dal mio punto di vista abbastanza consistente: 1.000 - 1.300 euro. Ho provato varie combinazione su ampli rotel e nad e monitor audio, psb, b&w. Sono andato a fare qualche ascolto e dopo alcuni ascolti con dischi (cd) dei rivenditori ho portato con me i miei cd.
Ascolto al 90% indie rock, new wave, brit pop (per es. pavement, buzzcocks, libertins) e qualcosa di elettronica. L'ultimo desolante ascolto fatto (NAD con B&W) è stato un trauma: la musica a cui sono abituato (e che esce "carica" sul mio impiantino compatto) praticamente sembrava smorzata e "attaccata" alle casse sull'impianto alta fedeltà. Il rivenditore mi ha detto che è colpa delle registrazioni di bassa qualità. Leggendo quello che dite su TNT penso che potrebbe essere vero (tuttavia nel mio ascolto avevo un cd dei Maximo Park e le registrazioni Warp dovrebbero essere di livello buono e non lo-fi ma il risultato era lo stesso).
Ma allora mi chiedo: l'indie rock è incompatibile con l'alta fedeltà?
Esiste un qualche compromesso o un tipo di ampli+diffusori che gestiscano meglio il tipo di musica che ascolto o devo abbandonare per sempre l'idea di un impianto alta fedeltà?
La ringrazio moltissimo.
Un cordiale saluto,
Giorgio - E-mail: sleep_75 (at) hotmail.com

LC
Caro Giorgio,
se nel tuo impianto compatto utilizzi controlli di tono, loudness, equalizzazioni o DSP è normale che senta il suono più "carico" rispetto ad un sistema HiFi tradizionale. Questa è una prima analisi da fare. La seconda riguarda la memoria acustica che, specie in un principiante, è estremamente fallace.
Il problema sta nel fatto che tu hai ascoltato i tuoi dischi DOPO quelli del negozio. Tra dischi incisi bene (quelli che di solito i negozianti usano) ed i tuoi c'è un vero abisso. Avendoli ascoltati in rapida successione è normale che ti siano sembrati ancora peggiori di quel che sono in realtà. Per fare la prova del nove dovresti portare il tuo impiantino compatto, escludere tutti i toni ed equalizzazioni (che certamente ci sono) e poi confrontare il risultato con un impianto HiFi "serio". Sono certo che ridimensionerai di molto il tuo giudizio sul suono del tuo attuale impianto.
Ciò premesso, è chiaro che un disco mal inciso, in un buon impianto HiFi, suonerà male. Non si possono inventare suoni gradevoli e sostituirli al posto di quelli sgradevoli. Però secondo me qualche tentativo lo potresti ancora fare: cerca di ascoltare una coppia di casse Klipsch. Secondo me possono dare più vivacità rispetto a ciò che hai sentito da diffusori più tradizionali. In alternativa prova a sentire qualche JBL, ci sono vari modelli economici ma "generosi" (da pavimento con woofer di buone dimensioni). Forse non è la strada per la massima raffinatezza - che nella Musica che ascolti tu è inesistente o superflua - ma almeno ci mettiamo al sicuro per quel che riguarda la "sostanza". Poi scegliti un ampli che abbia i controlli di tono: alla peggio, quando proprio non si può fare altro, un "aiutino" con la manopola dei bassi e/o degli alti può tornare comodo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ground Loop e suoi rimedi
Carissimo direttore,
ho un impianto così composto:

Ho un problemino abbastanza fastidioso, ovvero un bel ground loop che, a causa dell'alta sensibilità dei diffusori si fa sentire abbastanza bene. Ho provato in tutti i modi possibili immaginabili a toglierlo, ma il risultato migliore è stata una sua attenuazione. Alla fine mi sono deciso ed ho modificato la ciabatta in modo che fosse collegata a terra solo la prima presa (dove ho collegato il pre), mentre le altre sono prive di scarico a terra. Gira ed ampli interni dei diffusori sono collegati alla presa di terra del pre, mentre finali e cd no. Adesso finalmente il suono è pulitissimo, nessun ronzio fastidioso e miglioramenti in tutti quanti i parametri, ma ovviamente l'impianto non è più a norma. Al di là della pericolosità fisica (ho comunque controllato con un cercafase che non ci fossero correnti residue sui chassis dei finali e del cd), la cosa che mi preme sapere è se a lungo andare si possono danneggiare gli apparecchi.
Sulla rete ho letto di tutto e di più, c'è chi dice che l'unico problema riguarda la salute personale (grave), c'è chi dice che senza scarico a terra si possono ingenerare problemi gravi alle elettroniche e c'è chi dice (anche personaggi autorevoli del mondo dell'hifi) che il modo migliore per godersi un impianto è proprio quello di collegarlo come ho fatto io, pre con scarico a terra ed il resto dell'impianto svincolato dalla stessa.
Tu cosa ne pensi? Eventualmente che soluzioni alternative posso attuare per eliminare il problema?
Ah dimenticavo, l'impianto è collegato ad una linea dedicata con magnetotermico da 10a.
Grazie infinite per la tua disponibilità e competenza.
Simone - E-mail: simtodar71 (at) tin.it

LC
Caro Simone,
collegare solo il pre a terra è la soluzione migliore per evitare i ground loop. Gli altri apparecchi comunque sono collegati a terra tramite i cavi di segnale. Ora, qualunque buon elettricista di buon senso ti dirà che il cavo di segnale non è esattamente adatto a fungere da cavo di terra, onde per cui dovesse presentarsi un problema, lo scarico a terra potrebbe non essere assicurato al 100%. E' anche vero che molti cavi di segnale hanno rame e dielettrico quanto e più di un cavo elettrico di sezione standard...quindi alla fine il problema è più teorico che pratico.
Comunque sia, onde limitare i problemi, proverei a scollegare da terra SOLO il componente che crea il loop (secondo me sono gli amplificatori interni dei diffusori). Procedi per esclusione ricollegando ad una ad una tutte le terre, fintanto che non individui il responsabile del ronzio. A quel punto avresti un solo apparecchio non collegato alla terra, mentre tutti gli altri sarebbero "al sicuro". E' un compromesso ragionevole.
Non mi risulta ci siano rischi particolari per gli apparecchi. E' chiaro che se si verificasse un problema, l'ultimo dei miei pensieri (se fossi nei paraggi) sarebbe la salute degli apparecchi.
Tutto quanto detto sopra, ovviamente, sottointende che la terra nel tuo impianto sia VERA, esistente ed a norma. Se puoi, fai controllare la resistenza di terra da un elettricista.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Altezza da terra ed altri upgrade
Buon giorno Prof Lucio, ci siamo sentiti altre volte. Ho un ambiente rustico, una vecchia cantina in pietra di 2,20 per 5 metri con soffitto a volta alto 2.20 nel punto max. Una specie di caverna!! L'effetto scenico è bellissimo, era un vecchio mulino. Ci ascolto LP con un Thorens Td 321 MKII-braccio Mission e punta Denon 103, Quad 24 QC e due finali Quad Forty da 40 watts rivalvolati Gold Lion, Tuner Quad FM4, scheda Phono MC di Quad e CDP Lector 06. Abbinavo delle Rogers Ls3/5a che mi piacciono moltissimo. Mi sono comperato ora delle B&W DM4 spendendo poco. Mi sembrano in ottimo stato. I supporti in ferro delle Rogers, alti 65 cm mi paiono esagerati.
Le Dm4 sono 255per256per530 mm. A che altezza da terra le metteresti? Hai una idea per un supporto economico? Cerco nei negozi di hi fi o li faccio costruire dal mio falegname? E come?
Mi sembrano casse ancora in grado di figurare benone sul piano della correttezza timbrica e del piacere di ascolto. Meno sulla dinamica ma...sono del 1974!!!
Sull'impianto in genere hai qualche idea per un eventuale affinamento delle prestazioni (cavi di potenza Supra e di segnale VDH)? Una ciabatta condizionatore-stabilizzatore di rete (impianto in campagna dove ci sono forti oscillazioni della tensione di rete) me la consigli? Quale?
Grazie dell'attenzione,
Buon lavoro,
Giampietro - E-mail: giampietro.simonini (at) virgilio.it

LC
Caro Giampietro,
se trovi le DM4 carenti nella dinamica rispetto a casse notoriamente poco dinamiche come le LS 3/5A....non riesco ad immaginare il risultato! Comunque, l'unica cosa veramente importante è che tu ti diverta nell'ascoltarle. Per gli stands da usare devi tener conto che all'epoca non si pensava alla riproduzione del soundstage e pertanto spesso diffusori di queste dimensioni erano pensati per funzionare "a terra" o quasi. Questo significa che se usassi dei supporti per portare il supertweeter (direi) ad altezza d'orecchio probabilmente il basso sarebbe un po' troppo leggero. La strada da seguire è dunque empirica e richiede l'utilizzo di grossi libri o pile di mattoni. Inizia da 10 cm di altezza e aggiungi libri o mattoni sotto alle casse fino a trovare il compromesso ideale tra potenza della gamma bassa e chiarezza della gamma alta (e/o immagine 3D, se ti interessa). Secondo me dovresti raggiungere un buon compomesso tra i 30 ed i 45 cm (poi mi dirai). Una volta trovata l'altezza giusta, prova a vedere cosa offre il mercato. L'inglese Atacama ha una serie di supporti molto buoni, di costo oscillante tra i 100 ed i 200 € la coppia, disponibili in diverse altezze (serie SL/SE oppure Nexus per altezze superiori ai 50 cm).
In Italia li trovi da Playstereo, ad esempio.
In alternativa esistono vari progetti di autocostruzione (vedi nostro sito) che potresti customizzare per le tue esigenze.
Il resto dell'impianto mi sembra abbastanza armonico, non interverrei senza stravolgere qualcosa, trattandosi di apparecchi particolari. Idem dicasi per i cavi. Per quanto riguarda il problema delle rete elettrica, prima di tutto occorre stabilire se tali variazioni di tensione esistano davvero (son quasi convinto che gli audiofili se le inventino pur di poter acquistare apparecchi "di rete"), nel qual caso occorrerebbe studiare una strategia di stabilizzazione che potrebbe però essere costosa e complicata. Meglio verificare l'entità delle variazioni e se si dovesse uscir fuori dalle specifiche di contratto Enel, chiedere all'ente erogatore stesso di intervenire. Se la tensione fosse "normale" e si volesse provare ad eliminare eventuali disturbi (rari, in campagna) potresti pensare ad un filtro di rete. Ne abbiamo recensito qualcuno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono cupo dall'analogico
Ciao Lucio,
perdonami il tono confidenziale ma leggo la tua rivista da così tanto tempo che mi viene del tutto naturale.
Ti avevo scritto forse 2 anni fa per chiederti qualche consiglio su come fare un upgrade del mio impianto in vista dell'allora imminente laurea. Ebbene mi sono laureato un anno e mezzo fa e ho usato tutti i doni per il mio impianto e adesso subentrano nuove problematiche e nella confusione più totale mi rivolgo nuovamente a te...
Ecco il mio impianto:

Ti scrivo perchè noto che il suono della mia sorgente analogica non è ben controllato sui bassi. Non riesco a spiegare meglio, è come se il suono fosse un po' troppo cupo (a me piace il suono caldo ma qui è un po esagerato). Pensavo di cambiare la testina e prendere una denon dl 103 (il mio amp, l'advance permette anche di usare le testine Mc). Secondo te le colpe sono da attribuire alla testina all'entrata phono del mio amp, al cavo o a chissà cos'altro?
Grazie ancora per la tua disponibilità verso tutti noi audiofili confusi,
Toti - E-mail: sullecordediaries (at) gmail.com

LC
Caro Toti,
non ricordo la Signature JR come una testina cupa ed ovattata. Due possibilità: o è montata in maniera sbagliata e con questo intendo sia geometricamente che come peso di lettura/skating/VTA oppure lo stilo è andato. Non conosco la qualità del pre fono del tuo integrato, quindi su questo non posso esprimermi. Le caratteristiche tecniche dichiarate (sensibilità ed impedenza) mi paiono però assolutamente standard e non dovrebbero dare problemi di sorta con la Grado. Oltre a controllare quanto detto sopra (dimatura, VTA, skating e peso, oltre che usura della puntina) proverei anche a scambiare i cavi di segnale tra CD e giradischi, per vedere l'effetto che fa. Se tutto dovesse fallire, penserei ad una testina di altro tipo, ad esempio una Sumiko o una Goldring. Eviterei la Denon DL103 che non è certo famosa per la sua vivacità in gamma alta.
Se ne avessi la possibilità proverei a collegare un pre fono separato, anche di qualità non stratosferica, giusto per capire meglio dove risieda il problema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Fantasmi nel potenziometro del volume
Gent.mo Direttore,
mi duole doverLa disturbare per un problema che ritengo banale, ma fino ad oggi grazie ai suoi preziosi consigli sono riuscito a metter su un impiantino di tutto rispetto (Trends Audio TA 10.1 e diffusori Klipsch Synergy B3). Ebbene, dopo aver letto molti apprezzamenti sulle modifiche effettuate da Audiomagus, sugli ampli costruiti intorno ai Tripath, ho deciso di acquistare un secondo Trends Audio usato (in offerta su ebay), moddato proprio dalla predetta azienda. Nel confronto il Trends liscio ne esce miseramente sconfitto (a mio modesto parere), ma questa è un'altra storia. Vengo al dunque: la manopola del volume, del neo acquisto, anche se tenuta a zero non permette l'esclusione totale del suono (che risulta anche molto presente); peraltro ruotandola leggermente, in senso orario, si avverte uno sbilanciamento iniziale tra le due casse che poi si normalizza con un brusco innalzamento di volume.
Spero di essere stato comprensibile. Secondo lei può dipendere da un eventuale malfunzionamento del potenziometro o la causa può risiedere altrove? Nel caso propondesse per la prima ipotesi, sarebbe impresa ardua sostituirlo (non sono un elettrotecnico)?
Ho provato a contattare il venditore (francese) ma, al momento, non ho avuto risposta, palesarglielo nella sua lingua o anche in inglese non mi è stato facile.
La ringrazio,
Cordiali saluti,
Maurizio - E-mail: mcmc (at) tiscali.it

LC
Caro Maurizio,
non mi è chiaro se il TA 10.1 modificato da te acquistato sia quello Mardis Signature oppure altro. Nel primo caso, l'ampli è dotato di un nuovo e migliore potenziometro del volume, non posso credere che vada peggio del vecchio, quanto a precisione, a meno che non sia rotto.
Un leggero sbilanciamento tra i canali è normale, a bassissimo volume, un po' tutti i potenziometri soffrono di questo problema. Il fatto però che non si riesca a regolare bene il volume mi fa pensare ad un difetto. Per prima cosa occorre dunque capire se sia il potenziometro difettoso oppure no. Sostituirlo non è un problema, basta fare qualche saldatura però insisterei con la Audiomagus per far fronte al disguido. Loro vendono separatamente il potenziometro che utilizzano nel TA 10.1 modificato, ovvero il PEC KKA, per circa 40 dollari (30 €)...magari si può tentare di sostituirlo con uno nuovo.
Prima, però, insisti un po' con loro e prova anche ad aprire l'apparecchio, è un oggetto molto semplice, se c'è qualcosa che non va nel potenziometro o in qualche saldatura dovresti vederlo subito.
In generale, tuttavia, sconsiglio di acquistare oggetti all'estero se non si ha una più che buona padronanza della lingua del nostro interlocutore (tra l'altro, non sempre l'inglese è sufficiente, specie coi francesi...). Altrimenti, dovessero esserci dei problemi con l'acquisto, sarebbe un dialogo tra sordi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il suono delle valvole
Gentilissimo Sig. Cadeddu,
approfitto di nuovo della Sua competenza per un quesito di tipo diciamo tecnico.
Recentemente presso un noto rivenditore che opera tra l'altro opera anche sul Web mi sono trovato ad origliare un discorso con un cliente che forse stanco del suono del proprio impianto stereo troppo analitico preciso e freddo voleva passare a una tonalità più morbida e calda. Il venditore gli ha proposto e presentato alcune elettroniche valvolari di media qualità dai 1000 ai 2500 euro di tipo push pull valvolare di media potenza (classicamente dai 30 ai 50 watt) giusti per i suoi diffusori di media sensibilità e di non difficile pilotaggio, si vedeva comunque che il cliente aveva voglia di valvole :-)).
Fin qui nulla di strano e direi tutto condivisibile. A un certo punto durante la prova d'ascolto la discussione è passata a cercare di comprendere le differenze fra una valvola e l'altra. Insomma per farla breve le vado a riassumere i concetti salienti:

Dunque volendo prescidere sull'enorme importanza del trasformatore di uscita specialmente per quanto concerne i bassi e le differenze nei circuiti di pilotaggio dello stadio finale e ovviamente sapendo che non si può ridurre a schemi razionali le emozioni della musica mi chiedo comunque se si può fare una sorta di classificazione relativamente le caratteristiche timbriche e la personalità dei tipi di valvole piu commerciali e diffuse (perchè comunque non si può negare che ciascuna di queste valvole abbia una propria personalità).
Lei cosa ne pensa, ha letture da consigliare in merito a questo tema.
Cordialmente,
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
in linea del tutto generale sono contrario a pensare che a fare il suono di un amplificatore sia la valvola. Se c'è qualcuno che crede in queste leggende, potrebbe essere invitato a dimostrare di esser capace di distinguere una valvola dall'altra (in amplificatori DIVERSI!) senza vedere che tipo di valvola è in uso. E' uso comune riferire alle KT88 un suono più "rock", dinamico e corposo, rispetto alle EL34. Purtroppo, molto dipende dal circuito nel quale queste valvole vengono inserite. La mia personalissima sensazione è che, pur di rispettare certe leggende metropolitane, i progettisti di apparecchi HiFi facciano suonare più "rock" un ampli con le KT88 (perché questo si attende un cliente di KT88) e più "classico" un ampli con le EL34. D'altra parte, se ci pensi, sarebbe ben strano se, dico un'esagerazione, il classico acquirente di ampli a valvole trovasse normale un ampli a tubi che suonasse esattamente come un transistor (dubito lo acquisterebbe!). Al cliente devi sempre dare quel che si aspetta.
Di conseguenza, evito con cura di imbarcarmi in una divisione in categorie di suono "per valvola" anche perché sarebbe, pur volendola fare, un'operazione titanica. Per ogni valvola (e di quale marca?), ad esempio, bisognerebbe provare tutte le possibili configurazioni, ove possibili: a triodo, a pentodo, in classe A/B, in classe A, single-ended, ultralineare, OTL più tutte le varianti che ci possiamo inventare. Capisci bene che non se ne uscirebbe vivi.
Pertanto, lascerei all'orecchio di ogni appassionato valutare il suono di un amplificatore indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Ci lamentiamo tanto che gli ascolti siano troppo "soggettivi" e poi vogliamo alterare il giudizio con tabelle di questo tipo? Lasciamo la mente sgombra da questo genere di formattazioni. La nostra autonomia di giudizio ne guadagnerebbe enormemente. E così pure la ricerca dell'oggettività.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Gamma alta distorta
Caro Direttore,
Ho inviato questo messaggio sul forum, ma essenzialmente nessuno mi ha risposto (non vorrei aver fatto una domanda troppo precisa), perciò mi rivolgo a te con la massima speranza.
Ho un problemino con la lettura dei vinili. Ho un Thorens TD105, braccio di serie, testina Stanton 500 Mk II nuova. Ho tarato come da indicazioni il peso della testina e l'antiskating. Per il resto "mi sembra" che tutto quadri. La rotazione del piatto è anche regolare.
Nei dischi sento chiaramente delle "distorsioni" solo sulle alte frequenze. Mi sembra ad esempio che le "s" nelle voci perdano molto di dettaglio diventando una generale "sscs" impastato più forte del normale e come fuori dalla scena. Inoltre si sente come se tutte le alte frequenze di alto volume generino una lieve eco di se stesse. (L'ho notato con le cuffie, perchè con le casse non riuscivo ad afferrare bene cosa non andava).
Vorrei sapere se è un problema "classicamente tipico" di qualcosa di mal regolato o da sostituire. Nei dischi di musica da camera incisi mediamente a bassi volumi non si avverte questo problema, ma appena la scena si complica, compare la batteria, la voce si alza o il numero di strumenti e il volume aumentano...
Ti ringrazio per la tua grandissima generosità e competenza (so che ne ricevi parecchie di mail da parte di noi pre-aspiranti-audiofili !).
PS: L'esperto del "miglior" negozio audio di Verona, gli interessava solo vendere qualcosa, collegato il giradischi con una nuova testina, sosteneva che con quella il suono era perfetto, quando gli ho fatto notare che non era proprio perfetto ha detto che era un problema del disco. Secondo me il problema è solo "aggravato" da dischi un po' mal usati.
Davide - E-mail: davide15 (at) email.it

LC
Caro Davide,
è sempre difficile capire esattamente i motivi per i quali una domanda spedita ad un forum riceva zero risposte oppure cento. Dipende certamente dall'argomento, ma anche dal momento nel quale la si spedisce. I problemi che rilevi sono due e di tipo piuttosto diverso. Uno è l'eco e l'altro la distorsione,. Sul primo non so dirti molto se non farti osservare che talvolta nei solchi non incisi si sente una sorta di pre-eco della Musica che c'è nei solchi successivi. Questo è da considerarsi normale e dipende dai dischi, da come sono stati registrati ed incisi.
La distorsione invece non è normale anche se da un giradischi economico con una testina entry-level e dischi usati (chissà come) non c'è - di norma - da aspettarsi tantissimo. Sembrerebbe un problema di mistracking, ovvero la testina che non riesce a tracciare i solchi più difficili. Potresti provare ad incrementare il peso di lettura e/o l'antiskating per verificare se il problema diminuisca oppure no. Ancora, controlla nuovamente la "dimatura" ovvero la posizione della testina rispetto ai solchi.
Tuttavia, se anche con una testina migliore il problema era sempre presente, ma attenuato, mi vien da dar ragione al commesso del negozio. Forse i dischi sono davvero rovinati (o mal incisi). Conosco tanti CD che distorcono in gamma alta....perché non dovrebbero esserci i vinili che fanno la stessa cosa? Per capire se si tratta di un problema di set-up o di software, basterebbe prendere un disco nuovo, ben inciso, e verificare la presenza del "problema". Se la gamma alta resta pulita ed indistorta...mettiti l'anima in pace...la colpa è dei dischi! Magari lavarli accuratamente potrebbe aiutare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD con 2000 €
Caro Direttore buongiorno e grazie dei mille suggerimenti contenuti nella tua preziosa rubrica.
Chi scrive è un appassionato di musica blues, jazz e world beat che, nel corso degli ultimi anni, ha assemblato il seguente impianto:

Si tratta di un sistema - posizionato sul lato lungo di un ambiente di 6 x 3,5 m., alto 3, mediamente arredato, poco riflettente, completato da un tappeto centrale - che, pur suonando in modo soddisfacente, oggi mi appare francamente squilibrato sul fronte lettore.
Al riguardo sto prendendo in considerazione l'acquisto di un CEC TL 51 XR nuovo o di un Accuphase DP 57 usato, per un investimento complessivo massimo di circa 2.000 euro.
Cosa ne pensi? Quale dei due lettori a tuo parere si integrerebbe meglio con il resto dell'impianto, dandomi maggiori soddisfazioni? Desiderando in particolare un suono non troppo eufonico, piuttosto tendente al chiaro ed alla trasparenza, ti sentiresti eventualmente di suggerirmi qualche alternativa?
Con i più cordiali saluti, ti ringrazio in anticipo per tutte le indicazioni che mi vorrai riservare.
Mario - E-mail: mm (at) mawmilano.it

LC
Caro Mario,
se il tuo desiderio è un suono più aperto e chiaro, né il NAD in tuo possesso né l'Accuphase DP57 mi sembrano adatti alla bisogna. E' certamente più adatto il lettore CEC ma anche il sistema meccanica + DAC 192 di NorthStar o magari qualche vecchio lettore integrato Krell o Wadia. Potresti anche valutare qualche macchina integrata di Naim, persino nuova, come il CD5. Ci vedrei bene, infatti, una sorgente più tendente all'equilibrio che al "chiaro". In questo modo riusciresti a bilanciare abbastanza bene le diverse anime che coesistono nel tuo impianto, senza causare troppi squilibri: dai toni vivaci delle Triangle ai toni più pacati dell'integrato Accuphase. E' chiaro che, vista la cifra in gioco e l'incognita (sempre presente) di sapere esattamente ciò che si vuole, sarebbe altamente consigliabile una prova nel tuo impianto. Cerca un buon rivenditore che abbia un vasto assortimento di usato e prova a chiedere in prestito a casa qualche possibile candidato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbie connessioni
Caro Direttore,
avrei un problema: ho acquistato un Trends Audio TA 10.1 (in sostituzione di due t-amp) che userò come finale di un dac Benchmark primo modello che non ha ingressi analogici e un giradischi Pro-Ject Genie, per cui avrò bisogno di un pre-phono il quale ha le uscite analogiche ma come posso collegarlo al DAC? Oppure se lo collego al TA 10 con uno sdoppiatore, bypassando il dac, cosa succede avendo eliminato il volume del ta 10.1 volendolo usare come finale? Oppure esiste un pre phono con uscita digitale?
Spero di essere stato abbastanza chiaro, ringraziando anticipatamente per una sua cortese risposta (HELP !!!!!), le invio calorosi saluti.
Grazie.
Enzo - E-mail: sunsinger1 (at) katamail.com

LC
Caro Enzo,
confesso di aver riletto un paio di volte questa tua perché faticavo a trovare il bandolo della matassa. Quel "pre phono con uscita digitale" poi, mi ha spiazzato del tutto. Allora, cerchiamo di fare un po' di ordine: se utilizzi il TA 10.1 come finale, a monte ci deve essere un potenziometro di volume (o sul DAC, come in questo caso, o su un pre). Da questo punto fermo non si scappa...altrimenti saresti costretto ad ascoltare il TA 10.1 sempre a volume massimo.
Il DAC Benchmark non può gestire un ingresso AUX analogico per cui ti serve trovare un modo per regolare il volume d'uscita del pre phono. Hai almeno tre possibilità:

  1. Utilizzare un pre fono con controllo del volume (la TCC ne ha diversi a catalogo).
  2. Lasciare il Trends Audio come ampli integrato (col suo controllo di volume) e mettere il volume del DAC al massimo. Non è una bella cosa avere due potenziometri uno di seguito all'altro ma...funziona. In questo caso però dovresti ogni volta attaccare e staccare le due sorgenti dall'ampli (che ha un solo ingresso).
  3. Acquisti un pre con fono (ed ingressi linea) cui collegare il DAC (anche questa volta, regolato col volume al massimo). Non ricordo bene, dovresti controllare che il controllo di volume del tuo Benchmark non sia bypassabile (forse sì). Il Lehmann DAC+ (oggetto analogo) consentiva questa possibilità tramite jumpers interni. Per inciso, sarebbe andato molto meglio questo per i tuoi scopi, visto che possedeva anche un vero ingresso AUX cui collegare un pre fono.
Infine...il pre fono con uscita digitale. Certo che ascoltare il vinile dopo averlo convertito in digitale con un ADC sarebbe molto poco furbo! Tanto vale ascoltare direttamente i CD!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Casse in libreria
Caro direttore,
provo anch'io ad approfittare di questa leggendaria rubrica. Il problema è l'acquisto di una libreria che impone la sostituzione di un paio di casse voluminose con un modello da scaffale. So che il diffusore in scaffale è visto come la peste ma non ho alternative... si tratta di scegliere il compromesso migliore visto il budget ed è qui che ho bisogno di un illuminato consiglio.
La stanza è una sala di 5,35 x 4,20 metri. I diffusori bookshelf finiranno a metà del lato lungo, all'interno di scaffali posti ai lati della penisola che ospiterà il TV. Ascolto principalmente jazz o comunque musica al confine fra il jazz ed il pop. Ma non solo, ovviamente. Non sento il bisogno di home theater.
L'impianto al momento è fatto così:

Idee poche, non ho ancora visto niente in giro ma ho letto un po' su internet e anche, ovviamente, su TNT (e qui in ambito bookshelf ho individuato solo le "Indiana Line Arbour 5.30 e 5.40" e le "Dynaudio A42"). Prima di esplorare negozi preferirei avere all'attivo già il parere di TNT.
Il budget... mi piacerebbe stare comodamente entro i 1000 euro ma non è un limite invalicabile. Del resto il prezzo delle Indiana Line (fra l'altro mi pare che quel modello non ci sia più) è molto di meno e piuttosto allettante.
Grazie per i consigli che vorrai darmi.
PS. Devo dire che sento la mancanza di una trattazione dell'argomento casse in libreria che non sia "bleah che schifo, lasciate perdere!". So che l'audiofilo purista costruisce la casa intorno alle casse (e lo invidio...), ma noialtri nel mondo reale e il fattore WAF.. :-)
PS2... sentito l'intervista a Condor su RadioRai di qualche settimana fa, complimenti!
Franco - E-mail: ciarpame (at) gmail.com

LC
Caro Franco,
ricevo molte lettere di appassionati costretti a forti compromessi "logistici", quindi capisco bene le tue difficoltà. Talvolta, però, si tratta solo di aggirare il problema, proponendo soluzioni alternative. Ad esempio, oggi esistono elegantissime e poco ingombranti torri da pavimento che magari possono esssere installate con facilità, senza causare divorzi o separazioni. La stessa indiana Line ha dei modelli di ingombro "minimo" (in pianta, poco più di un CD con custodia). Non posso credere che non si riesca a recuperare neppure una piastrella di spazio per posizionare dei diffusori (avete sposato una donna o una sentinella delle SS? :-)). Alla peggio, si possono "nascondere" quando non in uso ed avanzarle in posizione d'ascolto all'uopo.
Talvolta poi ci si ostina a voler installare l'impianto in salone quando magari c'è uno studietto, pur piccolo piccolo, che svolgerebbe benissimo la sua funzione di sala da Musica. Meglio una stanza piccola ma "dedicata" che una sala grande con forti limitazioni di installazione. Tra l'altro, far suonare bene una stanza piccola è più facile che far suonare bene una stanza molto grande.
Ciò premesso, le casse in libreria sono una necessità ma, come ho sempre consigliato, inutile spenderci cifre importanti o cercare chissà quali parametri della riproduzione audio, sarebbe un fallimento. Andando sullo specifico, la Indiana Line ora ha sostituito il modello 5.30 che citi con il 5.04, molto simile. Altri prodotti che potresti considerare sono le Aliante CNM Compact (meno di 400 €) che avendo lo sbocco reflex frontale possono essere avvicinate alla parete posteriore un po' di più dei modelli con reflex posteriore (un po', non molto).
Altrimenti possiamo andare sui classici modelli da scaffale, con parete posteriore vicina, tipo Linn, ad esempio. I prezzi sono più alti, ma con l'usato si riesce a rimediare qualcosa di buono e conveniente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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