LC
Caro Matteo,
come consiglio SEMPRE la prima cosa che DOVRESTI fare è mettere il tuo impianto nelle condizioni migliori per suonar bene. Questo significa NON cambiare le casse, per ora, ma dedicarsi all'ottimizzazione fine: se finora hai utilizzato cavi di segnale qualunque ti sei perso MOLTO delle capacità del tuo impianto.
Immagino quindi che anche i cavi di potenza non abbiano goduto di particolari attenzioni. E la disposizione di ampli e sorgenti? Vedi, secondo me c'è da lavorare per un bel po', diciamo un paio di mesi, alla ricerca dell'ottimizzazione dei tuoi componenti.
SOLO DOPO che questa sarà a buon punto (di fatto non si conclude mai) potrai pensare a cambiare componenti. E ricominciare da capo, ovviamente.
Veniamo al discorso diffusori. Non capisco come possa pensare alle P6 (grandi diffusori a torre) se già le dimensioni delle piccole 805 ti scoraggiano. Tieni conto che si tratta di diffusori con impostazione completamente diversa, da valutare attentamente a confronto, possibilmente col tuo ampli.
Il diffusore va sempre scelto in funzione dell'ambiente d'ascolto (che tu non menzioni) e non solo perchè sentito a casa di amici o in negozio ci è sembrato particolarmente ben suonante. Può succedere che portato a casa sia molto deludente.
Infine ti consiglio di tenere in debito conto tutta la produzione italiana dei diffusori, dove davvero non siamo secondi a nessuno e che risulta sempre estremamente concorrenziale rispetto ai prodotti esteri. I nomi sono sempre i soliti: da Sonus Faber ad Aliante, da Diapason a Chario, tanto per citare i marchi più facilmente reperibili e di sicura affidabilità, qualità costruttiva e sonora.
Ciao e a presto!
Lucio Cadeddu
Consigli vari per autocostruttori e tweakers
Come colla vinilica ho trovato molto buona quella chiamata Bindulin, anche se costa più del più famoso Vinavil (il Bindulin costa, infatti, 6.000 Lire al barattolo) assicuro che vale la differenza di prezzo, asciuga più rapidamente, incolla molto più forte e, essendo molto più densa, ha anche più potere sigillante.
Materiale a mio avviso comodissimo è il Milliput. Si tratta di una specie di plastilina a due componenti. Si mescolano e si hanno quindici minuti per modellarla; la cosa fantastica è che durante questi quindici minuti si può modellare semplicemente con le dita inumidite.
Sempre nei negozi di modellismo si trovano anche listelli di vari legni, dal mogano al noce, e dal faggio alla betulla. La lunghezza standard è un metro, ma larghezza e spessore vanno da mezzo a venti millimetri e a me sono risultati molto utili per correggere piccoli errori di taglio di falegnami per i quali i millimetri non sono così importanti come per noi.
Per quanto riguarda la finitura poi ho notato la tendenza del MDF, nei punti dove è stato carteggiato, ad assorbire la vernice in modo maggiore rispetto al resto della superficie con il risultato che una volta verniciato rimangono ancora evidenti i punti di giunzione dei vari pannelli.
Ultimo prodotto che ho trovato in cartoleria (spinto dalla difficoltà di trovare il bluetac) si chiama UHU-TAC è una gomma adesiva riutilizzabile, ogni bustina costa 5.000 Lire e consiste in sei striscioline gialle larghe un centimetro e lunghe quattordici.
Segnalo infine la cortesia e l'efficienza della RS components-Italia.
LC
DVD, Super CD etc.
LC
Ancora sul DVD e sui cavi di potenza
Ringrazio anticipatamente per un Vostro graditissimo parere.
Saluti,
LC
Ti consiglio, e lo consiglio davvero a tutti, di lasciar un po' perdere i libri e di fidarsi del proprio orecchio: prova ad utilizzare altri cavi di qualità, magari qualcosa di meglio del tuo stesso Interlink 300 per il segnale e dei cavi di potenza da 15/20.000 lire al metro (magari sempre Monster, se ti vien facile reperirli) e poi decidi se vale la pena acquistarli oppure no.
Insulti finali :-)
Due domande: Ho per sbaglio montato due resistenze da 220 Ohms al posto di quelle da 220K all'ingresso
ma il tutto sembra andare molto bene. Che cosa può succedere?
Complimenti di nuovo, sono radioamatore da 24 anni, ho provato vari
montaggi ma questo è il primo che mi funziona alla prima e con questi risultati.
Risponde Ruggero Sanna:
Ronzio di rete: in genere i problemi di questo tipo vengono generati
da non corretti collegamenti delle masse e/o dai campi magnetici dispersi dai trasformatori, le soluzioni solite sono: cablare il circuito facendo percorsi molto brevi e possibilmente utilizzando del cavetto schermato ogni volta che sia possibile, non porre le valvole ed i componenti attraversati dal segnale, specie quello ancora da
amplificare, vicino ai trasformatori.
Il progetto dell'Insulto Finale è un piccolo caso a sè, nel senso che
i trasformatori di uscita, come più volte scritto, sono da recuperare,
a cura dell'interessato, da televisori e radio in disuso, mentre in
un progetto impiegante valvole più potenti della PCL86 si richiedono
trasformatori nuovi ed appositi, che dovrebbero essere per forza di
cose aquistati e spesso anche a caro prezzo, non essendo di facilissima reperibilità.
Problemi coi subwoofers?
Scusi gli eventuali strafalcioni, ma scrivo di fretta, attendo fiduciosamente una Sua risposta, perdoni le eventuali Ignoranze in materia Ma le scrivo proprio per allargare i miei orizzonti.....
Risponde Stefano Monteferri
Per quanto riguarda il Boston CR-400, non ho purtroppo mai avuto il piacere di ascoltarlo, ma dalle sue parole mi sembra che l'oggetto le risulti gradito (piuttosto, cosa intende dire con *...collima perfettamente con l'acustica...*? Immagino parli della sinergia con il resto dell'impianto, ambiente compreso).
Ancora Home Theater
LC
Accoppiamento ampli-casse ed analogico...brillante
Ho un paio di domande da farti e per questo colgo l'occasione per elencarti il mio impianto: diffusori Acustical Linea (con modifica ai tw. inviatami direttamente dall'Ing. Prato); amplificatore Audio Innovation 500 (unica elettronica non ancora soggetta a modifiche); giradischi Rega Planar 3 con RB 300 e testina Linn K9 (dolci dolori); lettore CD 72 Marantz (ultramodificato); cavi segnale G&BL autocostruiti tra le varie elettroniche (il braccio ha ancora il suo cavo) e di potenza Monster XL in bi-wiring; filtri rete autocostruiti; tavolino Standesign e stand casse in legno.
Ti chiedo: le Linea, che hanno un'impedenza media di 6 ohm, dove è meglio collegarle, in termini di bilancio energetico e relative problematiche, all'uscita da 8 o 4 ohm?
LC
Ancora Home Theater - 2
Accetto qualsiasi chiarimento o punto di vista sulla situazione.
LC
Intendi utilizzare il DVD, mi pare. A questo punto prendi un lettore tipo Panasonic con decoder AC-3 incorporato. Con questo puoi leggere anche i normali CD con una qualità più che accettabile.
Secondo impianto...che fatica!
LC
Infine, è difficile fare prove di abbinamenti, come chiedi tu, perchè significherebbe dover disporre in maniera continuativa di 10 modelli di diffusori da 500 mila lire, 10 da 1 milione, 10 da 10 milioni e così via. Idem per ampli e sorgenti. Come capite bene, ciò è IMPOSSIBILE.
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
I volumi della posta precedente
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu
Prima di tutto auguri e buon anno.
Come ti avevo promesso ti invio una descrizione di materiali che ho sperimentato e che penso possano essere molto utili per chi si voglia dedicare all'autocostruzione.
Quando ci si avvicina all'auto costruzione uno degli elementi che può creare le più grosse difficoltà è la reperibilità dei materiali.
A questo proposito può essere utile visitare un negozio di modellismo; ecco io cosa ho trovato:
Mi spiego meglio: io lo uso per sigillare eventuali fessure o meglio per l'incastro tra tubo d'accordo, ne preparo una strisciolina mescolando i due componenti e strofinandola tra le mani fino ad ottenere una specie di spaghetto, la adagio tra i due pezzi poi con il dito inumidito la schiaccio nella fessura e la modello con una facilità estrema. Ad essiccazione avvenuta il Milliput diventa durissimo, carteggiabile e verniciabile.
Il costo del Milliput è di 9.000 Lire per la confezione da 113 grammi e ce n'è abbastanza per parecchi diffusori (mi riferisco a quello con la confezione rossa, ne esistono altri due tipi, quello marrone e quello nero ma costano un po' di più e quello rosso è perfetto per i nostri scopi).
Ho trovato allora di molto aiuto il cosiddetto turapori; si tratta di una vernice impregnante con la quale trattare tutte le superfici esterne del diffusore. Una volta trattato adeguatamente l'MDF può essere carteggiato molto facilmente anche con carta abrasiva fine.
Il risultato è una superficie perfettamente levigata, piacevole al tatto, che volendo può essere lasciata come finitura definitiva o che altrimenti costituisce un'ottima base per un'altra eventuale vernice.
Anche il turapori è venduto nei negozi di modellismo ma si trova a prezzo minore nei colorifici.
Ho provato a fare un ordine e il materiale mi è stato consegnato meno di ventiquattro ore dopo con tanto di telefonata successiva per accertarsi che io fossi soddisfatto del loro servizio e consegna del catalogo generale (quasi tremila pagine!) i prezzi non sono proprio concorrenziali ma considerando la quantità di prodotti e la qualità del servizio ne può valere la pena.
Ciao, e auguri ancora.
Lorenzo Roncoroni - E-mail: ilnotaio@tin.it
Lorenzo,
ricevo e volentieri pubblico questi tuoi preziosi suggerimenti.
Ricambio di cuore gli auguri!
Lucio Cadeddu
Credo sia uno degli argomenti più discussi in questi ultimi mesi ma ancora non sono riuscito a capire, almeno da un punto di vista teorico quanto un lettore DVD possa essere utilizzato anche come sorgente audio.
Ho letto sulla tua rivista il confronto LP - super CD da cui ho capito (come c'era da aspettarsi) che la qualità del super CD è del tutto comparabile a quella degli LP e comunque superiore rispetto ai normali CD.
Ma la mia domanda è: un lettore DVD è in grado di leggere gli attuali CD audio con una qualità analoga a quella di lettori CD solo audio (ovviamente in fasce di prezzo simili)?
Non dovremo mica tenere un lettore dedicato per ogni tipo di supporto che si va inventando dopo LP, cassette, CD, super CD...per non parlare del video.
Non ho ancora avuto occasione di ascoltare ma volevo capire meglio la questione anche solo da un punto di vista teorico e tecnico.
Grazie ancora soprattutto per la fantastica rivista....
Paolo Armento - E-mail: p.armento@tin.it
Caro Paolo,
eliminiamo intanto un po' di confusione che hai fatto coi termini. Il Super CD (o SACD) è la proposta del cartello Philips-Sony ALTERNATIVA al DVD-Audio. Si tratta di un supporto SOLO audio che dovrebbe imporsi, secondo i due proponenti, come futuro standard per la riproduzione audio.
Il DVD invece esiste già e contiene sia video che suoni in formato compresso multicanale AC-3. Eliminando la componente video si può sfruttare la grande capacità di immagazzinamento dati del DVD per farci star dentro un audio digitale non compresso a 24 bit di risoluzione e 96 kHz di frequenza di campionamento, contro gli attuali 16/44.1 del formato CD.
La lotta è quindi del tutto aperta anche se la grande diffusione del DVD per l'Home Theater farebbe supporre il successo del DVD-Audio sul SACD...ma è tutto da vedere.
Ora, i lettori DVD attuali sono in grado di leggere i CD Audio ma non sempre con risultati entusiasmanti, dovuti, immagino, al diverso tipo di hardware necessario per leggere le tracce del DVD. Quindi, per ora, eviterei di acquistare un lettore DVD credendo di poter leggere meglio anche i CD.
Ho avuto modo di ascoltare a confronto lettori CD e DVD e, personalmente, ritengo che il DVD legga abbastanza male i Compact Disc.
Inoltre, anche immaginando il futuro successo dello standard 24/96 per il DVD-audio, pochissimi lettori DVD attuali decodificano a 24/96. Anzi, la maggior parte di essi non ha neppure l'uscita digitale a 24/96. Ecco perchè propendo per l'attesa. Io spero che trionferà il DVD-Audio per il semplice motivo del poter disporre di un unico apparecchio che c permette di vedere i film in AC-3 e sentire la musica in 24/96.
A presto!
Lucio Cadeddu
Gent.mo Direttore,
da crca un paio d'anni ascolto con soddisfazione il mio umile impianto HI-FI composto da:
Come spesso accade cresce il desiderio di migliorare la sonorità
dell'impianto: il CD mi è parso il punto più debole della catena e quindi giungo al dilemma amledico:
Sostituirlo con un lettore DVD??
Mi piacerebbe in futuro integrare il mio impianto con soluzioni Home Theater ma non vorrei penalizzare l'ascolto della musica.
Inoltre ha senso utilizzare costosi cavi di potenza quando la teoria
elettrotecnica dice che al massimo l'influenza del filo compete le elevatissime frequenze (oltre l'udibile) con lunghi tratti
di cavo (decine di metri) o che riduce lievemente la potenza (ancora non udibile) solo con fili di sezione insufficiente?
Stefano Merighi - E-mail: smerighi@it.ibm.com
Caro Stefano,
per quanto riguarda il discorso CD-DVD dovrebbe esserti sufficiente la risposta a domanda analoga pubblicata nella lettera precedente. Aggiungo che il tuo lettore Rotel è tutt'altro che da buttar via ed io lo terrei, cercando di migliorare il resto dell'impianto con cavi adeguati e qualche intervento di tweaking sul lettore stesso: puoi rifarti alle modifiche sui lettori CD che abbiamo pubblicato in vari articoli sul Tempio del Tweaking.
Il discorso sui cavi di potenza è lungo e complesso, cercherò di essere breve, rimandandoti ad alcune interviste a progettisti di cavi per maggiori dettagli e spiegazioni tecniche (illuminante, secondo me, quella a Tommy Jenving della Supra).
I manuali di elettrotecnica sono purtroppo, per ragioni ovvie, piuttosto approssimativi e fanno riferimento spesso solo alla resistenza del conduttore (e quindi alla lunghezza ed alla sezione). Questo non è che uno dei parametri da prendere in cosiderazione quando si pensa di collegare ai cavi un amplificatore e delle casse. La capacità, l'induttanza, l'effetto pelle, la insensibilità ai disturbi elettromagnetici, la qualità della schermatura e la purezza del materiale sono alcuni dei parametri che ben più pesantemente influenzano le performance di un cavo di potenza.
Quando leggi libri di elettrotecinica tieni sempre a mente il tipo di utenza per la quale sono stati scritti e pensati: elettricisti e tecnici di impianti che al massimo al cavo elettrico ci collegano una lampadina o un forno a microonde, niente che abbia a che fare con l'HiFi, campo che richiede un grado di precisione e di attenzione notevolmente superiore.
Se usi l'Interlink 300 immagino sia perchè hai sentito delle differenze rispetto al solito cavetto in dotazione. Bene, quel tipo di differenze non le troverai mai spiegate su un libro di elettrotecnica...però ESISTONO e SI SENTONO INEQUIVOCABILMENTE.
Prova e facci sapere!
Ciao!
Lucio Cadeddu
Volevo ringraziarti per la pubblicazione del progetto INSULTO.
Lo schema elettrico, quello di montaggio e l'articolo mi hanno
permesso di montare in pochi giorni
il finale: prima un canale (non mi fidavo tanto, sopratutto di me
stesso) e poi l'altro.
Il confronto con il mio Pioneer 50+50 mi sta quasi convincendo ad
utilizzare l'Insulto al posto del giapponese.
Senza segnale d'ingresso si nota un leggero ronzio di alternata queli
sono i punti principali su cui intervenire per eliminare il difetto?
Tutto il sito è veramente ben fatto ed è riuscito a risvegliarmi
l'hobby che si era un po' sopito negli ultimi
anni (lavoro, moglie, figli).
Ho nel cassetto un paio di el84 e un paio di el34 comprate venti anni fa per un tx Cb e mai usate.
C'è mica in arrivo un Insulto II per poterle utilizzare?
Ciao e GRAZIE di nuovo
Luca -E-mail: operai@iol.it
Caro Luca,
grazie dei complimenti per l'Insulto Finale e per TNT, se ti hanno fatto tornare la "voglia di Hi-Fi e di Musica" vuol dire che hanno colpito nel segno! :-)
Chiedi cosa potrebbe succedere con una diversa impedenza d'ingresso dell'Insulto: nulla... fino a che ci colleghi l'uscita del cd-player o di una piastra, ma se dovessi pilotarlo con un preamplificatore valvolare, allora ci potrebbero essere dei problemi d'impedenza d'ingresso troppo bassa.
Normalmente gli apparecchi a stato solido presentano impedenze di
uscita di qualche centinaio di Ohm e sono quindi in grado di adattarsi
ai 220 Ohm che tu hai posto all'ingresso dell'Insulto, però, nel
caso dell'uscita di un pre a valvole, la cui impedenza si attesta in
genere su valori di diversi kOhm, potrebbero sorgere grossi problemi
di attenuazione del segnale.
Ti consiglio comunque di mettere il valore suggerito nello schema (220
kOhm) per non avere problemi di adattamento con nessun tipo di apparecchio, a transistor o valvole che sia.
Lo schema di montaggio pubblicato è in configurazione a massa stellare, la quale non ha niente a che vedere con la famosa saga dei films di fantascienza :-), ma è una configurazione che permette di avere il minor numero possibile di loops di massa, per cui, se lo schema viene rispettato in fase di cablaggio, i problemi sono minimi.
Tieni presente comunque che un leggero ronzio è possibile ed in genere
tollerabile.
Una volta mi capitò di sentire un ampli commerciale da
svariati milioni ronzare senza tanti complimenti...
Ciò non toglie che comunque, ma più in là, si possa pubblicare un valido progetto di ampli con qualche watt in più rispetto all'Insulto, e, viste le diverse richieste dei lettori, proprio con le mitiche EL34.
Ciao!
Ruggero Sanna
Egr. Sig. Monteferri,
Le scrivo perchè volevo porle un quesito visto che ho trovato interessanti le prove di ascolto da Lei svolte sugli Indiana Line.
Che dire, siccome ho un impianto Home Theater, ho deciso anch'io tempo fa di acquistare un Sub Indiana Line.......ma purtroppo la mia scelta è stata totalmente reindirizzata su un'altra marca (per l'esattezza BOSTON): Ora Le spiego perchè, non so se è il mio impianto elettrico che ha dei problemi o se sono semplicemente stato SFIGATO nell'acquistare la seria Indiana Th-S2x.... perchè qualsiasi Sub (ho provato sia il TH S25 che il 26) di questa serie sfornava ronzii a dismisura, anzi, più amplificavo peggio era.
In effetti sul manuale era scritto che se ciò fosse capitato, bastava collegare anche il telaio dell'ampli alla messa a terra, ma per ragioni di collegamenti non l'ho fatto e poi mi sembra un cosa poco seria (sarò un po' tarato???!) quindi incavolato come non mai ho deciso di acquistare un Boston CR-400 meno potente, ma non ronzante e comunque collima perfettamente con l'acustica......l'unico ronzio
che fa è quello dell'alimentazione interna..... In tal caso avrei forse potuto risolvere questo problema in modo diverso???......perchè non riesco proprio a capire come mai lo spinotto elettrico degli Indiana sia provvisto di messa a terra ma per far scomparire il ronzio bisogna collegare una vite del suo pannello al foro centrale della presa elettrica.........MMMahh!
Un ultima cosa visto che siamo in TEMA, sto testando in questi giorni il CR-400, ho notato, quando lo
ascolto singolarmente che quando le vibrazioni sono forti si sente un cigolio uscire dagli sfoghi posteriori eppure il Woofer non sembra vibrare a tal punto che si possa danneggiare qualcosa nel Sub, anzi, la manopola è appena poco più della metà....... è tutto normale??????????
Marco Luzzatto - E-mail: iurilli@iol.it
Gentile sig. Luzzato,
sembra che lei sia particolarmente sfortunato con i subwoofers... tra ronzii e cigolii vari, potrebbe addirittura fare a meno della sorgente! :-) Scherzi a parte, quello che non ho capito è se, alla fine, di sub ne ha acquistati due oppure uno solo.
Se fosse tuttora in possesso del sub Indiana Line, la esorto a contattare la Alcor telefonicamente o via email (alcorspa@tin.it), certo che la aiuteranno a risolvere il suo problema (l'ing. Fornasieri è sempre molto disponibile), fornendole anche le spiegazioni del caso (l'aumento del ronzio in funzione del volume sembra indicare la presenza di un segnale *sporco*).
In ogni caso, prima di prendere qualsiasi ulteriore decisione, al suo posto avrei perlomeno *sperimentato* la soluzione suggerita nel manuale esplicativo.
Altro tentativo da effettuare, ma solo per verificarne gli effetti, quello di scollegare la presa a terra dal cavo di alimentazione:
in caso di ronzii dovuti a ritorni di massa, può essere una soluzione al problema.
Nel ricordarle che il livello di rotazione della manopola del volume non è di per se elemento assoluto per la valutazione del livello di utilizzo della sezione finale, le suggerisco di effettuare (o far effettuare da un centro di assistenza autorizzato Boston, se non vuole invalidare la garanzia...) alcuni controlli per verificare il corretto serraggio di componenti quali, ad esempio, il trasformatore di alimentazione del sub che, se mal fissato, può vibrare di suo e per effetto del movimento degli altoparlanti.
Per ultimo, mi conceda una battuta: non è condizione essenziale possedere un impianto HT per poter utilizzare un sub. Gli audiofili più smaliziati sanno bene quali enormi soddisfazioni sia possibile trarre dall'utilizzo di simili oggetti anche in un sistema puramente audiofilo. Però, lo ammetto, c'è bisogno di altrettanto enormi pazienza e... fatica! ;-)
Ci tenga aggiornati!
Stefano Monteferri
Caro direttore,
ti ringrazio per le risposte che mi hai inviato, anche se mi hanno
ulteriormente confuso le idee...
Giustamentemi consigli di dotarmi gia da subito di un decoder anche AC-3 tipo Technics ma:
Augurandoti, anche se in ritardo, un felice 1999 rimango in attesa di una tua risposta.
(Il problema è che nella mia zona non ho trovato
nessun rivenditore che avesse o conoscesse il decoder Technics)
Che ne pensi? Due diffusori sono meglio di uno in questo caso?
Ciao
Carlo Massetti - E-mail: massetti@iol.it
Carissimo Carlo,
non preoccuparti dei Dubbi...essi sono l'anticamera della Verità :-)
Sempre meglio avere dubbi che incrollabili certezze.
Andiamo con ordine: il processore Technics ha anche l'ingresso linea per il tuo Pro Logic, quindi nessun problema da questo punto di vista. Puoi comunque aggirare ogni ostacolo con l'acquisto di un lettore DVD con il decodificatore AC-3 incorporato. La qualità non dovrebbe essere un grosso problema visto che l'audio AC-3 è già bello compresso ;-)
Piuttosto il problema vero sta nella possibilità (futura, eventuale, vedi lettere precedenti) di utilizzare quel lettore per l'audio 24/96. Pochi lettori hanno l'uscita digitale o il convertitore a 24/96...
A parte questo, la tua soluzione con DVD e decoder incorporato e Yamaha DSP-E 492 mi sembra buona.
Buona anche l'idea, seppur non ortodossa, dei due diffusori ai lati dello schermo in funzione di canale centrale. Ottimi gli Indiana Line TH 212.
Per quanto riguarda il tuo impianto da *ufficio* tutto dipende da quanto vuoi spendere e dalle tue esigenze. Una soluzione ottimale dal punto di vista costo/ingombri/suono è il diffusore Wharfedale Active Diamond, ovvero la Diamond attiva, già consigliata qualche settimana fa nella rubrica della posta.
Non vedo bene invece la soluzione TH 401 attivi come diffusori per il centrale. La qualità dei diffusori e dell'amplificazione dedicata al centrale deve essere al di sopra di ogni sospetto ed i 401 attivi non sono certo nati per quello scopo.
Auguroni anche a te!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
ti ringrazio per avermi risposto: ci contavo!
Credo di riuscire a far buon uso del tuo, ma anche un po' nostro, sito.
Ti ho scritto la prima volta ringraziandoti per l'impegno profuso in
quest'avventura perchè volevo fosse ben chiara la mia approvazione nei
confronti del tuo modo di operare; mi piace l'approccio semplice ma
dettagliato che hai verso l'hi-fi e tutte le sue sfaccettature, fermo
restando che se il fine ultimo del nostro hobby è quello di ascoltare bene la musica, è solo la musica che può offrirci emozioni.
L'accoppiamento RB 300 - K9 - ingr. phono a valvole dell'ampli mi dà una risposta in crescita verso le alte che ho provato a rimettere a posto in vari modi (capacità in ingresso, sostituzione del cavo, modifica del peso e dell'angolo di lettura, modifica al volo della curva RIAA, sost. dell valvole, ecc) senza però che i benefici fossero superiori ai mali della cura.
Ho la dima di Audio Review: pensi sia precisa oppure devo richiedere
quella di TNT?
In un'altra occasione parleremo delle modifiche al cd, sempre che ti sia cosa gradita!
A presto,
Paolo Barletta - E-mail: pabarl@tin.it
Caro Paolo,
grazie per l'apprezzamento, nostra unica fonte di soddisfazione.
Concordo con te che solo la Musica può emozionare, quindi quando si dice che un apparecchio è *emozionante* significa che riesce, almeno in parte, a trasferire il potenziale emotivo della Musica. Volevo che fosse chiaro.
Veniamo ai quesiti: non c'è una regola generale per decidere a quale uscita di un ampli a valvole collegare i diffusori. Talvolta, con certi ampli e certe casse, il risultato migliore lo si ha collegando delle casse da 8 Ohm (dichiarati...poi in realtà...) all'uscita a 4 Ohms.
In sostanza, solo l'esperienza diretta nel caso specifico può fornire risposte inequivocabili. Prova a far suonare un disco ad alto contenuto energetico (basse frequenze ed alta dinamica, consiglio la Sinfonia Fantastica di Berlioz in edizione Reference Recordings o il disco dei Prodigy) e collega le casse prima all'uscita ad 8 Ohms e poi a quella a 4 Ohms.
Secondo me, se l'ampli è ben dotato in termini di erogazione di corrente, dovrebbe andar meglio con la prima soluzione. Prova e facci sapere, può essere utile per tanti altri lettori.
Per quanto riguarda invece la risposta crescente sulle alte del tuo set-up analogico credo ci sia ben poco da fare, visto che le possibilità le hai provate quasi tutte. L'abbinamento Rega (in genere abbastanza asciutto) + K9 (piuttosto aperta) non sembrerebbe tra i più sinergici. Prova a farti prestare una Grado (molto più calda e corposa) o una Goldring (più neutra) e vedi se riesci a far sparire il difetto.
Se hai voglia di provare altri tweakings ti consiglio di mettere un po' di blue tac sul muso della testina (facendo attenzione a riequilibrare il tutto) o a costruirti il mio tappetino TNT Janus. Chi l'ha provato ne è rimasto molto soddisfatto ed un paio di lettori americani sono addirittura entusiasti (c'è sempre qualcuno dall'entusiasmo troppo facile :-) ).
Se non l'avessi già fatto, prova ad eliminare il coperchio del giradischi. Di più nin zò :-)
Infine, la dima di Audioreview va benissimo e anche se risulta un po' macchinosa da usare è molto precisa e *scientifica*. La nostra (meglio, quella di Steven Rochlin) è altrettanto precisa ma più intuitiva. Fornisce gli stessi risultati di quella di Audioreview, a patto di usare quest'ultima in modo corretto.
A presto!
Lucio Cadeddu
Il budget a disposizione per sinto/ampli, diffusori e cavi di segnale si aggira sui tre milioni. Le esigenze sono di un neofita che vuole ascoltare in modo decente musica classica, lirica e pop music. Occasionalmente guardarsi films con quegli "effetti coinvolgenti" tipici di un buon sistema HT.
Diffusori. Sarei orientato, viste le dimensioni, sul modello della BOSE Acustimass 6. Può andar bene?
Per i diffusori penso che ci sia qualche problema di spazio/arredamento.
Potresti suggerirmi delle alternative? (Marca e modello)
Ti mando la pianta della sala in questione.
Le casse non sono ancorate alla pianta, quindi sposta secondo "filosofia" HT.
Cavi di Segnale: visto budget iniziale, penso intorno alle 300.000 mila.
Marca e modello. Per i cavi di potenza mi costruisco il "Merlino".
Quindi se in questo caso ci sono delle sproporzioni tra i vari fattori, tipo esigenze-budget o spazio arredamento o se non ho ancora afferrato in quale mondo si entra, gradirei sapere cosa ne pensi.
Ti ringrazio fin qui della tua pazienza e disponibilità.
Grazie.
Tiziano Thei - E-mail: tThei@nicotragroup.com
Caro Tiziano,
cominciamo dalle cose più facili: il televisore deve essere, OVVIAMENTE, al centro dello spazio tra i due diffusori, quindi non come l'hai indicato tu in pianta.
L'altezza dei diffusori frontali, a 2,10 m di altezza (!!!), è decisamente eccessiva. I tweeters devono trovarsi all'altezza delle orecchie ed equidistanti dalla TV e dal punto d'ascolto/visione. Data la posizione del divano non è che possa fare miracoli, comunque.
Io recupererei anche i 30 cm che lo separano dal muro per poter centrare il più possibile il TV, magari scambiando di posto ampli e TV. I diffusori posteriori si appendono in alto sulla parete posteriore. Il sub potrebbe essere messo un po' dove ti fa più comodo (previi tests d'ascolto per individuare la situazione migliore).
Mi scuso coi lettori per non aver pubblicato la pianta ma, come purtroppo spesso accade, si trattava di una scannerizzazione a bassa qualità di un disegno fatto a matita, di dimensioni enormi (tutto l'attachment era circa 1 Mb). Invito, ancora una volta, ad inviare messaggi di piccole dimensioni e con piante realizzate con programmi di grafica (Paintbrush, PaintShop etc.) con due soli colori (bianco e nero) ed in formato GIF o JPG.
Altrimenti ti serve un videoregistratore stereo più un lettore CD separato (o anche il DVD...ma i costi lievitano notevolmente).
Poi scegli un ampli integrato a 5 canali da scegliersi tra Sony, Technics o Pioneer di costo intorno alle 800 mila lire. Per i diffusori il problema è serio, visti i problemi di spazio.
Puoi provare a vedere le piccole soluzioni integrate proposte da Boston, Infinity o Indiana Line. Per i cavi il problema è altrettanto serio visto che te ne occorrono almeno 5 (tanti quanti i canali AC-3) e con 300.000 lire siamo un po' al limite.
Puoi acquistare il sistema per HT della Monster oppure 5 coppie di Interlink 200, sempre Monster Cable.
I cavi di potenza che noi proponiamo si chiamano Star e non Merlino, che è invece il cavo d'alimentazione (quello che porta la corrente, in pratica).
E' tutto, spero di esserti stato d'aiuto.
Quel che consiglio a tutti, prima di prendere la decisione di acquistare un impianto o chiedere consiglio su questa rubrica, è di leggere CON ATTENZIONE tutti gli articoli divulgativi presenti qui su TNT, chiarirsi un po' di più le idee e POI chiedere chiarimenti.
Acquistare HiFi non è come scegliere la lavatrice o il tostapane, richiede un grado di attenzione e di informazione molto superiore. Per fare questo bisogna leggere tanto, informarsi, seguire :-) la rubrica della Posta (anche i volumi vecchi, sono apposta qui per quello!) in modo da arrivare a porre domande che siano di qualche utilità.
La rubrica della Posta di TNT-Audio è un servizio gratuito, pagato di tasca dal sottoscritto, come tutto il sito, d'altra parte.
Cercate di sfruttarlo in modo intelligente o presto sarò costretto a sospenderlo. Per le domande più *scanzonate* esistono comunque i newsgroups appositi.
A presto!
Lucio Cadeddu
Egregio Direttore,
innanzitutto ancora complimenti per la tua *rivista* che continua a non perdere
un colpo.
Ho iniziato da un po' di tempo tutta una serie di ragionamenti per la
composizione del mio secondo impianto. Ho scartato quasi subito l'idea di
spendere il meno possibile, considerando cioè solamente l'aspetto economico.
Anche se devo ammettere che mi incuriosisce l'idea di ascoltare cosa riesce a
riprodurre un trio CD+AMPLI+CASSE da L. 800.000 (con le offerte di Natale il
prezzo è davvero così basso per un TEAC CDP1120 + PIONEER A107 + INFINITY
REFERENCE 1), rimane comunque il sospetto che il prezzo - quello sì - da pagare
in termini di soddisfazione musicale sia troppo alto.
Leggo quindi sull'ultimo numero di SUONO l'articolo dedicato alla coppia NAD 522
+ C320 assieme alle MONITOR AUDIO. Il prezzo è sicuramente più elevato, ma
essendo da sempre appassionato delle elettroniche NAD - ed avendo ascoltato i
modelli delle serie precedenti - *sento* che questo impianto può rispondere al
mio gusto personale.
La recensione di Nicoletti è inoltre molto positiva, anche troppo direi. Questo
mi ha fatto sorgere qualche sospetto, ma poi mi sono ricordato che Nicoletti
collabora con TNT per aver letto la sua recensione del NAD 310 per cui ritengo
che sia uno di cui ti fidi e la cosa mi tranquillizza.
Vengo al dunque. Ho trovato la coppia di NAD ad un ottimo prezzo (L. 1.130.000). Però le MONITOR AUDIO non le hanno quindi non posso ascoltare il
tutto. Hanno invece le CHARIO SYNTAR 100, ma non sono riuscito ad ascoltarle
nella loro posizione ottimale: erano troppo in alto. Sono riuscito ad
ascoltarle, per bene, da un altro negoziante. Erano pilotate da una coppia di
CYRUS e mi sono proprio piaciute, ma ovviamente quello che ho ascoltato era
TUTTO l'impianto.
Quindi l'annoso problema:
Chiudo questa lunga missiva con un suggerimento: ok per le prove dei singoli
componenti, ma perchè non proporre anche dei *primi impianti* completi oppure
dare dei suggerimenti precisi per gli accoppiamenti.
Per esempio, invece di suggerire un ampli più caldo (o più dolce, o più potente) per determinati diffusori, perchè non indicare anche l'accoppiata più idonea?
Grazie per lo spazio che vorrai dedicarmi.
Un sincero augurio per un sereno 1999.
Loris Arrigucci - E-mail: Loris.Arrigucci@Italy.Sun.COM
Caro Loris,
ammetto che la tua lettera mi ha fatto un po' sorridere. E' il tipico esempio di lettore condizionato dal recensore. Lo dico sempre e lo ripeto ancora: MAI fidarsi ad occhi chiusi, verificare sempre di persona! Questo vale sia che la recensione l'abbiate letta qui o su qualunque altra rivista, naturalmente.
Giuliano Nicoletti, che fornisce i suoi progetti di diffusori anche per TNT, è certamente persona dall'orecchio fino e dal gusto educato ma non ha le TUE orecchie ed il TUO gusto. Quindi devi ascoltare e giudicare da te le cose che trovi proposte sulle riviste.
Noi cerchiamo di darvi un'idea sul come suona un apparecchio, sul suo carattere, poi però dovete essere voi a decidere con la vostra testa, liberandovi una volta per tutte dalla schiavitù psicologica dell'"esperto".
Quindi il mio consiglio è: se ti piace, acquista pure l'accoppiata NAD, dove il margine di gradimento personale è limitato, e con quella, se possibile, chiedi di poter ascoltare le Monitor Audio o le Chario. Includici anche un modello KEF della serie Coda e delle Infinity serie Ref di pari prezzo.
Il diffusore condiziona la resa timbrica dell'impianto, specie se è economico, molto più di quanto possano fare le elettroniche, e quindi è lui il componente che va valutato con più attenzione.
Poichè si tratta di un secondo impianto, non dovresti avere problemi a valutare il suono dell'accoppiata NAD sul PRIMO impianto per capire che tipo di casse abbinarci, anche qualora non dovessi riuscire a sentire tutto l'insieme.
Nei limiti del possibile cerchiamo quindi di dare delle indicazioni sui partners ideali, fermo restando il fatto che si tratta comunque di un giudizio limitato al numero dei componenti HiFi che abbiamo avuto modo di conoscere a fondo, sempre pochissimi rispetto alle migliaia disponibili sul mercato italiano.
Nessun recensore al mondo ha ascoltato TUTTA la produzione mondiale di tutti gli apparecchi esistenti che, tra l'altro, spesso cambiano ogni anno. Dovrebbe passare la sua vita, 24 ore su 24, ad ascoltare apparecchi ed a provare i milioni di abbinamenti possibili.
Fammi sapere e, perchè no, chiedi direttamente a Nicoletti, sarà felice di raccontarti qualcosa in più su quel sistema e su possibili variazioni sul tema.
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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