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Lettere alla Redazione

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  1. ESB CDX L5 Defunte!
  2. Impedenza diffusori
  3. Libri o riviste?
  4. Tante domande interessanti
ESB CDX L5 Defunte!
Ho scoperto per caso il vostro sito, cercando informazioni sulla ESB ed è stata una vera gioia.
Caro Direttore, ho un problema: la mia coppia di ESB CDX L5 dopo 12 anni di ...duro lavoro, si fa per dire; le ho usate poco più di una o due ore la settimana, mi hanno piantato in asso.
In pratica la sospensione (in... Kevlar®? si scrive così?) di Woofer e Sub-Woofer di entrambi i dffusori è praticamente andata in briciole, si stacca come gomma con una consistenza collosa, sembra catrame, di conseguenza il cono dei Woofer tutt'intorno non ha più connessione fisica con il cestello e si intravede chiaramente il materiale fonoassorbente all'interno dei diffusori.
Considerando che il mobile è perfetto e che fino ad ora le mie ESB CDX L5 mi hanno soddisfatto pienamente; considerando inoltre anche un certo valore affettivo; considerando infine che sono uno smanettone elettronico e che il saldatore lo porto sempre nella 24ore (anche se gli altoparlanti in questione sono fastonati) e quindi sono in grado di eseguire in proprio la sostituzione; Le chiedo:

Secondo Lei (o possiamo darci del tu?) la sostituzione degli altoparlanti è una operazione conveniente dal punto di vista economico?
Se si, conviene rimpiazzarli con i ricambi originali (ammettendo di trovarli) oppure risalendo alle caratteristiche, sostituirli con altri reperibili presso la comune distribuzione?

Ultima domanda l'indirizzo della ESB se esiste ancora dove posso trovarlo?
Sulla rete non sono riuscito a trovare un bel niente in proposito.

Grazie di cuore per l'eventuale risposta ...e state certi che nella cartella Hobby dei miei siti preferiti c'è anche il vostro.
Saluti
Filippo Immesi - E-mail: fiimmesi@tin.it

LC
Caro Filippo,
intanto possiamo darci tranquillamente del tu. Poi ti ringrazio per l'apprezzamento per questa piccola creatura Web.
Veniamo al tuo problema: intanto puoi pensare di far riconare i tuoi woofers, gli indirizzi di alcuni riconatori li ho pubblicati nella posta della settimana scorsa.
Anche la sostituzione andrebbe valutata attentamente ma solo con altoparlanti originali, anche uno scarto minimo dai parametri *giusti* e ti ritrovi con un diffusore *sballato*.
Della ESB ho sentito dire (ma la notizia non è ufficiale!!!) che non stava benissimo e che anzi era in procinto di chiudere...ma si tratta di chiacchere da bar o poco più.
L'ultimo indirizzo che ho è il seguente:
ESB , Via della Meccanica 14 - 04011 - Aprilia (LT) - Tel. 06/9280451
Non devi sorprenderti comunque che in rete non abbia trovato nulla. A parte il caso ESB sono molte le Aziende italiane che non hanno una presenza in rete. Anche peggio, quando tale presenza c'è è come se non ci fosse visto che molti siti sono aggiornati con periodicità biennale quando va bene oppure il contatto e-mail non viene utilizzato come si dovrebbe: o non rispondono affatto (segno, tra l'altro, di grande maleducazione e scarsa professionalità) oppure rispondono dopo due settimane rendendo di fatto la velocità del contatto telematico inferiore a quella della posta cartacea.
Migliorerà? Lo spero, principalmente per l'immagine dell'HiFi italiana all'estero. Molte sono infatti le lamentele di lettori non italiani circa la presenza e l'efficacia della rintracciabilità telematica delle Aziende italiane. Non a caso gli inglesi ci chiamano *internet illiterate* cioè telematicamente analfabeti.
Da parte mia cerco di difendere il difendibile e l'aver creato una rivista internazionale di successo secondo me risolleva un po' le sorti dell'HiFi made in Italy. Molti sono i distributori stranieri che mi contattano chiedendo informazioni e prove d'ascolto di apparecchi nostrani...io spesso rispondo che occorre pazientare. Gli apparecchi arrivano col contagocce, spesso dopo attese di sei mesi e più, non rendendosi conto che una recensione su una rivista internazionale (in inglese) conta milioni di volte più che una osanna mensile di qualche rivista cartacea italiana che non varca i nostri confini.
Io sono fiducioso, per il momento però continuo a ricevere solo materiale dall'estero, a parte alcune lodevoli eccezioni.
Lucio Cadeddu

Impedenza diffusori
Egr. Dott. Cadeddu,
le scrivo con la speranza di poter mettere fine ad un enigma che ultimamente ho riscontrato nella mia catena audio.
Il problema in questione riguarda l'impedenza dei miei diffusori B&W 802 S III. Nel manuale di istruzione originale in inglese indicano una impedenza nominale di 4 Ohm, di conseguenza le ho collegate al finale all'uscita 4 ohm (finale Audio Research Classic 30 di 30w di potenza in classe AB1 con tre uscite su 4-6-8 ohm).
Recentemente per fare degli spostamenti nella sala di ascolto ho ricollegato i diffusori erroneamente all'uscita 8 ohm del finale.
A questo punto l'enigma, nel riascoltare l'impianto mi accorgo con piacevole sorpresa che suonava in maniera differente rispetto a prima (con i diffusori connessi a 4 ohm).
La prima impressione è di essere passati da cavi di potenza di poco valore a cavi da un milione, la riproduzione delle frequenze medio/alte è semlicemente strepitosa, anche in gamma bassa si avverte un lieve miglioramento in termini di pulizia, il tutto in un suono estemamente dettagliato.
Finalmente, anche se involontariamente, sono riuscito a togliere quel velo di opacità che c'era prima.
A questo punto mi chiedo e le chiedo che cosa sia successo, devo ritenere che i diffusori hanno una impedenza 8 Ohm e non 4 come dichiarato dalla casa?
O può dipendere da un corretto interfacciamento con il finale; considerando che Audio Research nel manuale di istruzione ritiene importante, per consentire un trasferimento ottimale del segnale dall'amplificatore al diffusore con la minima distorsione possibile, che i due presentino valori di impedenza simili e nel caso di diffusori con variazioni di impedenza significative nella risposta in frequenza bisogna determinare il valore più adeguato di uscita(4 - 8- 16 ohm) TRAMITE L'ASCOLTO (cosa che io non ho mai fatto) fino al raggiungimento dei risultati sonori più realistici.

Aggiungo inoltre che tali diffusori sono stati provati su due riviste: FdS n. 30 del giugno 94 e Suono n. 11 novembre 93 con allegato il grafico relativo all'impedenza che evidenzia un abbassamento in più di un punto valori inferiori ai 4 ohm, con la fase che supera i sessanta gradi dopo il secondo picco del reflex.
Ambedue i recensori parlano di una impedenza nominale di 4 ohm.
Le sarei grato se può darmi qualche spiegazione in più al riguardo.
Grazie
Romeo Lavecchia - E-mail: avisocc@pignataro.peoples.it

LC
Caro Romeo,
il tuo caso dimostra una volta di più che l'ascolto diretto, ancor più dei grafici e delle misure, può aiutare a far suonare bene un impianto HiFi.
Evidentemente, sebbene le 802 abbiano un'impedenza nominale di 4 Ohms il finale Classic 30 si trova più a suo agio a pilotarle con l'uscita a 8 Ohms. I motivi possono essere di vario tipo ma, sostanzialmente, non ci interessano.
L'importante è il risultato finale, il cui giudice può essere solo ed esclusivamente il tuo orecchio nel tuo ambiente d'ascolto. Non è escluso infatti che con generi musicali diversi o volumi d'ascolto più sostenuti, il Classic 30 si trovi più a suo agio con l'uscita a 4 Ohms, chissà!
Se la differenza è così eclatante come dici tu, smetterei di preoccuparmi e penserei a riascoltare tutti i dischi con l'impianto che ora suona meglio, in barba a tutte le teorie ed ai grafici, facendo tesoro di questa illuminante esperienza.
D'altra parte gli stessi uomini Audio Research consigliano un accoppiamento *ad orecchio* ed è ciò che andrebbe SEMPRE fatto, per qualsiasi tipo di apparecchio.
Così come mi auguro che facciano tutti i lettori di TNT, prima di dare giudizi affrettati su cavi che non possono scientificamente fare differenze, su watts che devono essere minimo cento e così via.
Prima di azionare la bocca (e la tastiera) consiglio sempre di provare, provare, ascoltare ed ancora ascoltare. Certo si impiega meno tempo a prendere la tastiera ed a scrivere deliri, l'esperienza d'ascolto costa infatti tantissimo tempo e fatica, però...
Ciao!
Lucio Cadeddu

Libri o riviste?
Caro Direttore,
sono quel ragazzo che le ha chiesto un parere sugli amplificatori!
Oso chiederle altri due consigli, anche se sono consapevole che dovrei aspettare almeno una settimana per scriverle questa email.
Oggi ho acquistato per la prima volta una rivista riguardante prodotti audio (Audioreview) e volevo chiederle, come primo consiglio, cosa mi conviene leggere (libri o riviste) per riuscire ad entrare con la testa nel mondo del suono.
Secondo, volevo chiederle se i diffusori della B&W valgono veramente i soldi che costano: premetto che ne ho solo sentito parlare e non ho avuto ancora la possibilità di poterli ascoltare.
La ringrazio e aspetto trepidante sue notizie.
Marco - E-mail: martinez@mediacom.it

LC
Caro Marco, non è facile rispondere a questa domanda perchè tira in ballo la *concorrenza* e questo, come puoi immaginare è un campo minato.
Io eviterei i libri, visto che raramente sono up-to-date cioè aggiornati alle continue evoluzioni di questo mondo. Meglio acquistare delle riviste, se proprio non ne puoi far a meno, meglio ancora cominciare a girare per negozi cercando di ascoltare ed imparare, sempre con umiltà e voglia di fare esperienza.
Visto che non ti costa neanche una lira puoi continuare a seguire TNT (sono di parte? Ooops! :-) ), faremo di tutto per tenerti aggiornato e per spiegarti le basi dell'HiFi, che saranno sempre a disposizione di chi legge nella rubrica divulgativa
Adeste Fideles.
Per quanto riguarda invece le casse B & W non capisco esattamente a cosa ti riferisci. Questa rinomata Azienda costruisce diffusori di tutti i prezzi, anche molto economici. Dare un giudizio sul rapporto qualità/prezzo di tutta la loro vasta produzione mi sembra quantomeno azzardato.
Diciamo, meglio, che questi diffusori meritano ampiamente a fama di cui godono, come tanti altri, d'altra parte.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Tante domande interessanti
Caro Lucio,
dirigi una splendida rivista (per certi versi la migliore che mi sia mai capitato d'incontrare sul Web, o in edicola e NON sono solo complimenti); più che di hobby parlerei di missione, vista la passione e la professionalità che dedichi a questa attività: in poche parole BRAVISSIMO, continua così (a questo punto mi fermo se no dovrei scrivere un libro sperticando le lodi di TNT-AUDIO).

Vengo al punto. Ho letto le istruzioni della posta e ti risparmio l'elenco dei componenti la mia catena HiFi; ti dico solo che ho letto con molto interesse le modifiche proposte ai vari CDP commerciali e non.

  1. Ti chiedo un parere sul DENON DCD-735 (a detta di molti ha una sezione analogica piuttosto curata nonostante il prezzo non elevato), come va la meccanica attuale (è migliorabile)?
    Vale la pena di sostituire gli operazionali d'uscita con altri migliori? Te lo chiedo perchè quasi tutte le modifiche proposte da TNT (e non solo) ai CDP riguardano solo PHILIPS, TEAC e MARANTZ.
  2. Sto per costruirmi un cavo di segnale sul modello del cavo Revenaz (presentato a suo tempo su CHF) parzialmente modificato e, soprattutto molto più economico.
    Prima di cimentarmi nell'impresa, però, mi piacerebbe vedere una recensione del Revenaz (il cavo, naturalmente) su TNT o almeno un tuo parere di massima su questo cavo, magari confrontandolo con altri già recensiti e con quelli proposti su TNT.
  3. Vinile: cosa ne pensi dei bracci Unipivot (in particolare del braccio Morsiani presentato anch'esso su CHF)?
  4. A quando una proposta di giradischi analogico autocostruito (escluso braccio e fonorivelatore) no-compromise su TNT (a patto di reperire un buon motore e di realizzare un'alimentazione curata non dovrebbe essere impossibile)?
  5. A quando una proposta di tester economico per valvole autocostruito (il panorama dei progetti proposti sulle riviste di autocostruzione in questo caso è luminoso quanto un ... buco nero, il SOFIA è troppo costoso e non mi fido troppo dei residuati ai mercatini)?
Scusa le tante domande, e la lunghezza della lettera (tagliala come e dove vuoi) ma ho già fatto una feroce selezione.
Ciao e ancora BRAVISSIMO!
Giacomo Verneau - E-mail: verneaugiacomo@yahoo.com

LC
Caro Giacomo,
grazie di cuore per le parole di apprezzamento per TNT.
Veniamo alle risposte:

  1. Del Denon 735 so poco, certo tutti i lettori, specie quelli economici, sono migliorabili, sia nella meccanica (cabinet etc.) che nella sezione d'uscita.
    Magari puoi applicare le stesse idee adattandole al lettore CD in questione, tutto sommato le differenze costruttive tra lettori di fascia bassa non sono enormi.
    Il problema di modificare un lettore CD e pubblicarne la prova su TNT è, come puoi immaginare, quello di trovare qualcuno che acquisti suddetto lettore e me lo lasci per modificarlo. I Costruttori non sarebbero molto contenti di vedersi restituire un apparecchio completamente modificato :-)
  2. Per quanto riguarda il cavo Revenaz non resta che rilanciare l'invito a quelli di FdS/CHF per farmelo avere in prova. Io non ho alcun tipo di prevenzione, basta che mi si faccia avere il materiale (di qualunque provenienza esso sia, rivista, Costruttore o Distributore) ed io lo recensisco. Semplice, no?
  3. I bracci unipivot hanno dei grandi vantaggi e sono la soluzione preferita da molti Costruttori. Come tutte le tecnologie non per forza una è migliore dell'altra (esistono, ad esempio, degli eccellenti tangenziali...), occorre vedere (anzi, sentire) come tale tecnologia è stata implementata nell'oggetto in questione.
    Non conosco bene il braccio di Mursiani ma, considerando la dedizione del progettista, non avrei dubbi nell'immaginare un prodotto realizzato con tutti i crismi.
  4. Un giradischi made in TNT? A parte il fatto che la VPI mi farebbe immediatamente causa (hanno in catalogo un giradischi che si chiama proprio così) il problema maggiore per la realizzazione di un giradischi è il perno il cui livello di precisione richiesto per uso HiFi è altissimo.
    Si parla di tolleranze strettissime, lontane dalla portata di qualunque autocostruttore.
    Ho alcune idee in proposito ma di difficile realizzazione. Capisci che per realizzare qualcosa di *buono* (e non un accrocco che fa girare i dischi) occorra investire tanti soldi in esperimenti, costruzione di prototipi etc. etc. Soldi che TNT non ha, evidentemente.
    Sto tuttavia lavorando ad alcune modifiche da applicare su vecchi giradioschi facilmente reperibili sul mercato dell'usato ed i risultati sono incoraggianti. Come al solito, diamo tempo al tempo.
  5. Per il prova-valvole bisogna girare la richiesta al nostro Giorgio e vedere cosa riesce a proporci in stile TNT.
E' tutto, grazie ancora per l'apprezzamento e a presto!
Lucio Cadeddu

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