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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

NOTA BENE!!!! Mi scuso con alcuni lettori ai quali avevo promesso risposta questo weekend ma causa un problema tecnico col mio PC ho perso molti messaggi di posta.
Chi non si ritrovasse su questa rubrica è pregato di riscrivere!!! Scusate!

Primo impianto
Caro Lucio,
sono un audiofilo di Roma, e un tuo quasi collega (fisico).
Ti scrivo per un aiuto per la creazione del mio primo impianto serio.
Ampli: un amico mi presterà per qualche tempo il Luxman L113a, poi passerò a qualcos'altro.
Lettore CD: sono completamente in alto mare, vorrei spendere 4-500.000 lire, ma ci penserò dopo perchè per ora il problema che più mi assilla sono le casse, ti espongo il mio punto di vista:
  1. Sono d'accordo con te riguardo il discorso sui prodotti importati, quindi ... casse italiane!!
  2. Max 600.000 lire
  3. Nuove e non usate (ho paura delle fregature)
  4. Ascolto musica classica e spesso capitano splendide registrazioni un po' datate (anni 60-70), queste hanno inevitabili difetti tecnici: come scegliere casse che esaltino i pregi (timbrica) e non i difetti? (poco *analitiche*?)
  5. L'ambiente da sonorizzare è di 15-20 m2 con un ampli che in futuro sia poco costoso ma di qualità e quindi con potenza di 20-30 watt.
Ti sarei molto grato se mi indicassi una rosa di modelli cui dare la caccia e provare con il Luxman e un lettore CD di medio prezzo.
Grazie, Danilo.
Danilo Marangio - E-mail: Danilo.Marangio@enidata.it

LC
Ciao Danilo e welcome to the party!
Ottima idea quella delle casse italiane, solo che per 600.000 lire il cerchio si stringe e la scelta è limitata: Trovi delle Chario Syntar 200, qualche modello Indiana Line (della nuova serie Arbour) e qualche RCF.
Ti consiglierei, se riuscissi a spingerti oltre la soglia delle 600.000, magari rinunciando a qualcosa sul CD player, di pensare anche alle Opera Duetto (che montano lo stesso tweeter delle sorelle maggiori, a garanzia di un prodotto economico ma ben studiato) ed alle Acoustical RS 7. Si tratta di stare comunque poco oltre le 700.000.
Ricorda che in un impianto economico le casse hanno una grande importanza.
Altrimenti dai anche un'occhiata all'estero: gli inglesi sono specializzati in prodotti economici e ben suonanti.
Poi dici di voler sentire bene anche i dischi un po' datati: guarda, migliore è la cassa e meglio si sentirà qualunque disco. Non devi preoccuparti.

Per quanto riguarda lettore CD ed ampli è presto detto: per quest'ultimo la scelta è pressochè obbligata, NAD e Rotel (310 e 920, rispettivamente), circa 400.000 lire per i primi veri amplificatori HiFi.
Da pensare anche al mercato dell'usato, si possono fare ottimi affari.
Per il lettore CD pensa ai Marantz ed ai Pioneer con meccanica Stable Platter. Inoltre JVC e Teac. C'è un lettore di TNT che vuole disfarsi di un Marantz CD 63, potrebbe essere un affare da cogliere al volo! Vedi la lettera successiva!!!
Pensa quindi anche all'usato, purchè di due o tre anni al massimo.
Poi ci sono stands e cavi. Il budget è esaurito? Bene! Strada all'autocostruzione (visita il nostro
Tempio del Tweaking).
E non mancare di farmi sapere.
Lucio Cadeddu

Lector CD 0.5 T
Ciao Lucio,
complimenti davvero per la rivista che continua ad essere interessantissima ed è diventata il mio punto di riferimento settimanale. Grazie.

Da un paio di mesi mi sono accorto di una cosa.
Dopo aver alzato i diffusori a 70 cm e messo le Concertino con i tweeter rivolti verso l'esterno (sono andato avanti tutto questo tempo con i tweeter verso l'interno) e le casse rivolte verso l'interno, queste letteralmente spariscono anche se il mio ambiente è sempre piccolo (3x3), ma abbastanza assorbente.
Poi ho iniziato ad ascoltare molta musica, seguendo il tuo consiglio.

Ora succede che dopo circa *due ore e mezzo*, nell'arco di tempo di un minuto, il suono cambia, diventa arioso, l'immagine si allarga, e tutto l'insieme impianto-ambiente diventa molto meno sensibile ai cambiamenti in ambiente.
(Ampli Lector VFL 70L e CD Marantz CD63 MK II).

Semplicemente due domande:

Se fossi soddisfatto di questo nuovo CD player, mi consigli di vendere il Marantz CD63 MK II o conviene tenerlo? Mi darebbero 300.000 lire.
Auguri per il tuo lavoro.
Ciao, Maurizio
Maurizio Bonfanti - E-Mail: riz@isanet.it

LC
Ciao Maurizio e grazie per l'apprezzamento.
E' piuttosto sorprendente quello che mi racconti, ossia che con le casse rivolte verso l'esterno il suono migliora. Non dovresti sentire un buco al centro delle casse?
Oddio, è anche vero che in un ambiente di 3x3 non c'è abbastanza spazio per il *buco al centro*, però la cosa mi stupisce comunque. Mi viene da pensare che l'ambiente abbia delle riflessioni particolari nelle vicinanze delle casse per cui alla fine è meglio *disorientarle* piuttosto che orientarle.
Questo comunque conferma che niente si può sostituire all'esperienza *sul campo*.

Meno sorprendente il fatto che dopo due ore e mezza il suono si trasformi...così deve essere, soprattutto se pensi che il tuo ampli è un ibrido valvole/transistors.
E faccio osservare che non è la stessa cosa tenere semplicemente acceso l'impianto per due ore oppure farlo *suonare* per due ore.
La differenza è tutta a favore delle due ore di utilizzo *vero*.
Non è un tempo esagerato: in HiFi le sfumature assumono rilevanza fondamentale così, mentre una fotocopiatrice ci mette 5 minuti per poter lavorare bene, un impianto, al quale è richiesto un lavoro improbo, può necessitare anche di qualche ora. E, ripeto, quando ci valvole di mezzo i tempi si allungano.

Poi mi dici che vorresti acquistare il lettore CD Lector CDP 0.5 T. Ottima scelta, ancor di più perchè in abbinata con l'ampli Lector.
Tempo fa ebbi modo di chiaccherare con Claudio Romagnoli, il progettista degli apparecchi Lector, e mi ha confermato che quell'ampli e quel lettore sono nati per funzionare al meglio insieme (credo siano entrambi invertenti) tant'è che da un giorno all'altro dovrebbero arrivare nella mia sala d'ascolto entrambi.
Il CDP 0.5 T lo conosco già per averlo sentito più volte e mi è sempre sembrato un'ottimo apparecchio, molto raffinato e musicale.
Avendo lo stadio d'uscita a valvole è leggermente più rumoroso di un lettore interamente a stato solido, però all'ascolto poi questo aspetto non infastidisce affatto.
Tempo fa un lettore mi scrisse lamentandosi del rumore di fondo del Lector 0.5 T....ma sinceramente mi è parso un eccesso di pignoleria. Si, è un po' più rumoroso ma quando c'è la Musica il tutto scompare.
Per quanto riguarda il Marantz, sempre che non abbia voglia di farti un secondo impianto o utilizzarlo come palestra per i tweakings più esasperati (tipo quelli ai limiti della follia proposti da Thorsten, il nostro collaboratore dall'Inghilterra, tweaker ed autocostruttore di fama internazionale) puoi pure venderlo, gli acquirenti non mancheranno. Anzi, uno dovresti averlo già trovato (vedi lettera precedente a questa!).
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Dalla Cina con...amplificatore! :-)
Mi piace molto ascoltare la musica, ho infatti iniziato 20 anni fa ad avvicinarmi al mondo HI FI, anche se all'epoca non era proprio HI FI, ma *scHI FI*, e costavano troppo.
Mi preparai moralmente e tecnicamente per autocostruirmene uno *prelevando il progetto da NUOVA Elettronica*, storica rivista ma con progetti pieni di difetti e all'atto del montaggio pieni di ronzii.
Ma essendo un testardo e avendo sempre fiducia nelle nuove proposte che uscivano sulla rivista sono arrivato alla costruzione di ben 4 ampli con l'ultimo a MOS Fet di potenza da 60 Watt che suona da ormai 6 anni e casse autocostruite della Hiper II due vie bass reflex.
Ma è ora di cambiare aria ed arrivare alla purezza di segnali senza molti specchietti per le allodole come hai citato nell'articolo dove dai degli orientamenti sugli acquisti, ne' tantomeno finire sui valvolari.
Non voglio dilungarmi molto sulla mia gioventù (ho solo 38 anni) e non voglio ammalarmi di cuore per aver deciso, dopo tanto tempo, di acquistare un ampli e poi pentirmene.
Attualmente mi trovo in Cina, ed esattamente a Pechino, diversi amici hanno comprato sistemi di ampli tipo Onkyo TX DS747, Yamaha RX V692DS ed Harman Kardon AVR 20 II, tutti per l'home cinema con casse della Bose, ultimo acquisto Denon AVR 3200.
Sbalordito dagli effetti, ma non troppo, a me piace il cinema dal vivo e non tanto quello prodotto in casa, anche perchè o si ha la qualità HI FI per l'ascolto di musica o l'effetto cinema ecc.
Chiaramente sono un po' confuso e sono indeciso se comprare una delle marche citate ma solo per la parte HI FI ed eventualemte aggiungere un sistema per home-cinema tipo Yamaha DSP E390 così non intaccherei la qualità di suono.
Ho adocchiato un Denon PMA 925R ed un 2000R, ho notato che alcuni non sono prodotti per il mercato europeo (forse poco importa).
A me piace ascoltare ogni genere musicale, 100 watt per l'ambiente in cui vivo sono sufficienti (30mq la stanza dove ascolto musica) (casse a parte) quale marca è più affidabile, quale modello riesce a soddisfare un patito (ma non pazzo a tal punto da acquistare un Denon PMA-S-1) cosa mi consiglieresti (escludendo marche sconusciute cinesi ovviamente acquistabili a buon prezzo ma a quel punto preferisco il mio).
Ti sarei molto grado se mi rispondessi a breve giro di tempo anche se qui dovrò rimanere ancora un anno.
A buon rendere il tuo interessamento e complimenti per le nozioni e consigli già acquisiti sul web.
Romualdo Trifilò - E-mail:romycn@mailhost.cinet.com.cn

LC
Ciao Romualdo,
e benvenuto su TNT.
Sono contento di vedere che la nostra piccola pubblicazione arriva così lontano, non mi ero accorto di avere lettori dalla Cina (dal Giappone si, e tanti).
Sarei curioso di sapere com'è il mercato cinese dell'HiFi, riviste comprese. Magari, perchè non ci mandi un reportage da pubblicare su questa rubrica, potrebbe essere molto interessante.
Da qualche anno stanno diventando piuttosto popolari in Italia delle amplificazioni valvolari costruite in Cina e parecchio convenienti (ovviamente) il che fa pensare che la ventata valvolare sia arrivata anche là.

Veniamo al tuo problema: se ti sei letto la monografia sull'Home Theater avrai capito che io sono favolrevole ad una soluzione add-on, cioè all'integrazione in un buon impianto HiFi preesistente di un processore surround e relativi ampli e diffusori aggiuntivi.
Quindi ti consiglio senz'altro di cercare un ampli SOLO HiFi e di aggiungerci in un secondo momento il processore separato.
La soluzione è senz'altro più costosa e complicata ma alla fine si tengono giustamente separate le due catene.
Tu mi hai citato amplificatori di costruzione giapponese...hai fatto un pensierino alla produzione occidentale (inglese ed italiana)?
Cosa riesci a reperire sul mercato, di non giapponese?
Giusto per avere più possibilità di scelta, non per altri motivi.
Se riesci a trovare materiale Audiolab, Arcam, Audio Analogue e simili potresti farci un pensierino. Se vuoi ci sentiamo nuovamente dopo che avrai fatto quest'indagine.
In alternativa io ti consiglierei di orientarti verso Harman Kardon (che hai citato), marchio che da sempre produce amplificatori di ottimo livello, con un occhio molto attento alle prestazioni musicali piuttosto che strumentali (le misure, per intenderci), buoni erogatori di corrente e capaci di pilotare carichi anche molto difficili.
Ne trovi di tutti i prezzi, molti modelli sono pure telecomandabili (quelli con la R nella sigla), tutto dipende dal tuo budget e dal prezzo in Cina, probabilmente molto più basso che qui in Italia.
Se devi però rinnovare tutto l'impianto ti consiglio di pensare prima alle casse, vero cuore dell'impianto e vere responsabili dell'impronta sonora di una qualsiasi catena HiFi.
L'ampli andrebbe poi scelto di conseguenza.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Valvole, fortissimamente valvole
Caro Lucio,
l'avventura continua ed è un viaggio nel continente hi-fi iniziato circa 25 anni fa. Se facessi la lista dei componenti che sono passati nelle mura domestiche penso che riempirei circa 2 pagine dattiloscritte.
Forse ti ricorderai che negli ultimi tempi sentivo l'esigenza di migliorare l'amplificazione e sostituire il vecchio Monrio 202.
Ultimamente avevo provato un pre e finale ibrido Lector (molto potenti ma molto lenti ed opachi), un pre e finale Sumo (potentissimo ma troppo squillante).
Ho poi avuto l'opportunità di provare a casa un pre a valvole Dynaco PAS3 ed un finale BEARD P35MK2 (35 watt in classe A) con 12 EL84 e 2 ECC81.
In totale mi trovo ad ascoltare tra lettore cd, pre e finale nel complesso di ben 22 valvole, cosa che sognavo dalla notte dei tempi.

Veramente un bel Suono! Corposo dolce ma al contempo estremamente dettagliato, tanto da farmi apparire strumenti mai ascoltati prima.
Meravigliose le voci, soprattutto le femminili. Il suono non è assolutamente seduto o leggermente opaco come si potrebbe pensare per un "valvolare"; la mia sorpresa è stata ottenere una sezione acuta estremamente estesa e corretta che francamente non mi aspettavo.
Importantissima è la fase del finale che modifica sensibilmente il suono in termini di ricostruzione scenica dell'immagine.
Tra pre e finale un cavo MIT 330 tube appositamente studiato per apparecchi a valvole.
Tutti gli apparecchi sono d'occasione, ma rivalvolati di nuovo, garantiti un anno da Audio Graffiti.
Ti indico i prezzi di massima: 1.600.000 per il Beard, 1.200.000 per il Dynaco, 400.000 per il cavo. Cosa ne pensi? Io avrei già deciso per l'acquisto.

Al lettore cd ho tolto il filtro che avevo applicato sull'alimentazione: in effetti non apportava nessun miglioramento, anzi portava a rendere meno musicale la sezione alta dello spettro e le voci risultavano in alcune incisioni quasi un po' "vetrose" e "ruvide".
Ho applicato invece il cavo di alimentazione costruito con un suggerimento del
Tempio notando un certo miglioramento nella musicalità generale.
Inoltre ho applicato tre punte sotto il pre ed un buon libro sopra e ciò ha influito nella prospettiva della scena.
Penso che l'applicazione di punte o supporti sotto il finale (pesa più di 22 kg.) sia ininfluente. Cosa ne pensi?
Più passa il tempo più il suono mi sembra migliorare forse perchè le valvole (nuove) si stanno rodando.
Ho cercato in TNT qualche passo circa il rodaggio delle valvole ma non sono riuscito a trovare molto per cui volevo chiederti come suona una valvola non rodata?
Mi fermo qui per ora, non vorrei approfittare ancora una volta della tua consueta disponibiltà.
Ti ringrazio e saluto.
Eugenio Fenocchi

LC
Caro Eugenio,
la scelta mi sembra ottima! Ed i prezzi pagati onesti.
Qualsiasi modifica di supporto meccanico sul finale non può essere ininfluente, visto che tra l'altro si tratta di un apparecchio valvolare piuttosto sensibile a problemi di microfonicità.
Su un ampli simile (sempre Beard) abbiamo provato a mettere le punte ed effettivamente il suono si è un po' svalvolarizzato, cioè ha perso una nota di calore eccessivo che aveva quando appoggiato sui suoi piedini. Però dovrai verificare tu di persona.
Il cambiamento c'è, dovrai decidere tu se in meglio o in peggio.
A questi livelli è una questione di gusti, di fini equilibri(smi) tra accoppiamenti di componenti e, infine, di interazioni con l'ambiente (come si trasmettono le vibrazioni e così via).
Per il rodaggio delle valvole passo la tastiera (virtualmente, s'intende, Giorgio sta piuttosto lontano per allungargliela realmente...) al nostro Mago di Termoionica Applicata.
Lucio Cadeddu

GP
Caro Eugenio,
non ho capito bene cosa ti aspetti che possa fare per un audiofilo scafato e navigato come te una rivista di appassionati come TNT... a parte fornirti un palestra per scambiare opinioni, il che già non è secondo me pochissimo: ma la possibilità di ricevere risposte definitive, da TNT, resta da escludere.

Se il sistema messo in piedi funziona bene, se ti soddisfa, nessuno può sentirsi in diritto di dirti che suona male!
Per i prezzi, al momento non ho listini sotto mano, ma dato il numero di valvole che ci sono in ballo, direi che sono ragionevoli.

Una valvola non rodata suona... "grezza"! Non saprei esprimermi meglio.
Di solito il suono è granuloso, un po' gracchiante, eccessivamente in evidenza sugli alti, produce fatica di ascolto, può essere variamente colorato. Può anche dare la sensazione di una strabiliante estensione sugli alti, se si è abituati ad un sistema molto tranquillo in quell'area...
Solo dopo parecchio tempo (anche diverse centinaia di ore) il suono si stabilizza e diviene correttamente dolce.
Attenzione perciò a non valutare l'apertura del suono in fase di rodaggio: il suono migliora sicuramente, ma direi proprio che di solito gli alti passano un po' più indietro.
Comunque il comportamento dipende non solo dal tubo ma anche dalla marca del tubo...perciò fare delle generalizzazioni può essere veramente difficile.

Per quanto riguarda la scelta del sistema, personalmente mi sarei orientato verso sistemi diversi, ma ai prezzi che citi non è facile trovare altro.
L'unica considerazione, che faccio solo per completezza e non può essere una critica, perchè dei gusti non si discute, è il fatto che apparati così complessi fanno pensare a sistemi di progettazione abbastanza classici e non up-to-date, ma potrei dire anche *fuori moda*; intendiamoci, il discorso vale per un autocostruttore, perchè sul mercato sistemi *di moda* (monotriodi o simili intendo) che costino meno di 5-10 milioni sono introvabili....

Il punto discutibile in questi sistemi, comunque, non è certo l'estensione sulle alte. I tubi hanno bande passanti estremamente estese in alto e in basso.
Il problema dell'estensione sulle alte per un sistema a valvole praticamente non esiste, l'unico fenomeno a cui stare attenti in progettazione è l'effetto Miller, che provoca un aumento della capacità apparente di ingresso dei tubi rispetto a quella teorica; comunque il problema è normalmente perfettamente controllabile.
Verso il basso intervengono invece i condensatori di disaccoppiamento e i trasformatori; anche qui la cosa è ben controllabile, soprattutto sui condensatori, ma ci possono essere grossi problemi di costo.

Perciò non c'è da aspettarsi dei grossi problemi sugli alti: gli alti dei tubi sono caldi, belli, privi molto spesso di grana, piacevoli.
Il problema principale addebitato ai vecchi a tubi è un controllo dei bassi scarso, cioè bassi rimbombanti, rigonfi, poco netti e precisi, "strascicati", che coprono parte della banda media... e forniscono quel bel suono caldo avvolgente, morbido, ma non sugli alti, che restano ben netti e precisi, assolutamente non offuscati (a meno di non avere usato condensatori di accoppiamento veramente orribili...): in pratica il bel suono che si apprezza tanto ascoltando le prime volte (o per il primo anno...) un sistema a tubi.

Il vero vantaggio delle valvole sui transistor, da parte sia dei costruttori che degli autocostrutori, consiste nel fatto che fare un apparato a tubi, soprattutto a livello di segnale, che va proprio male... è praticamente difficile!
E' invece MOLTO DIFFICILE (e costoso) farne uno che va MOLTO bene!

Il problema che si pone all'audiofilo al momento della scelta è invece che l'esperienza di un ascolto a tubi è tanto diversa da quella di un ascolto a stato solido *tradizionale* da eliminare ogni residua capacità di discernimento all'audiofilo; solo una volta abituatisi alla sonorità dei tubi... si ricomincia a sentirne anche i difetti (che ovviamente molto spesso ci sono...) e magari a riprendere in considerazione apparati a stato solido "illuminati".
Ma alla fine non è proprio questa l'avventura?? E allora che continui!!!
Ciao
Giorgio Pozzoli

Il progetto Simpre di Termoionica Applicata
Ciao,
mi chiamo Roberto e ho deciso di intraprendere la costruzione del pre che hai proposto sulle pagine di TNT.
Premetto che dopo un'onorevole (!) carriera nell'ambito dell'autocostruzione di apparati Hi-Fi a stato solido, mi accingo con questo progetto ad entrare nel campo del valvolare e quindi mi vorrai scusare se la precisazione tecnica che vado a chiederti sarà banale e/o ovvia.
Il problema è questo: per quanto riguarda l'alimentatore filamenti cito dall'articolo: -I due circuiti (filamento e segnale)(...) devono assolutamente avere un punto in comune-. Poi, più sotto si legge: -il circuito di filamento deve essere riferito a massa, cioè avere un punto collegato alla massa del segnale-
Ebbene, questo punto in comune nello schema non è indicato; pare che l'alimentatore filamenti sia completamente isolato rispetto a quello dell'anodica. Qual'è la giusta connessione?
Ti ringrazio infinitamente per l'aiuto.
Ciao!
Roberto - E-mail: ruper@www.nau.it

GP
Ti ringrazio subito per l'interessamento.
Non ho riguardato lo schema ma mi sembra possibile che il collegamento non è indicato.
In realtà, data la scarsa tensione in gioco, dovrebbe essere abbastanza irrilevante il punto di contatto fra i due circuiti; comunque per ottenere i migliori risultati di solito si mette a massa il punto centrale dell'avvolgimento del secondario dei filamenti, per ovvi motivi di simmetria: in pratica ciascuna dei due fili si sposta solo di 3.15V al massimo rispetto a massa e lo spostamento è assolutamente simmetrico sui due fili, per cui ritorcendoli bene l'effetto che si ottiene è mediamente nullo, a distanza sufficientemente elevata.
Se il punto centrale non è disponibile, si può collegare uno qualsiasi dei due lati!

Altri consigli: per il condensatore di accoppiamento usa se puoi un carta ed olio. Costa una cifra enorme (ma se cerchi bene magari trovi anche qualche cosa di abbastanza economico), ma ho provato ancora di recente a fare di recente un confronto fra degli ottimi condensatori a film, parecchio costosi (15000 lire l'uno), costruiti su specifiche da uno dei maggiori produttori italiani, e che avevo selezionato come i migliori fra vari tipi, e la trasparenza è cambiata in maniera impressionante.
Prova anche tu a fare degli esperimenti: la cosa è veramente sensibilissima. Peccato che ci sia da svenarsi...

L'uscita vera del circuito è quella di anodo. Quella di catodo era più che altro una provocazione... non recepita, purtroppo.
Ovviamente funziona, come quasi tutto quello che si fa a valvole, ma ha un guadagno praticamente intorno allo 0.5 (cioè è nettamente in perdita...) ed avrebbe un margine di sovraccarico addirittura risibile rispetto all'altra uscita, se non fosse che il livello di uscita è pure risibile!
In futuro è in programma di presentare una versione del Simpre con stadio di guadagno SRPP: se riesci a trovare un trasformatore con doppio secondario per filamenti a 6.3V, con un po' di comoenti in più potrai passare da uno schema all'altro (se non altro per confrontarli...).
Ciao e grazie ancora
Giorgio Pozzoli

Una Passione che esplode
Caro Lucio (scusa la confidenza, ma mi viene spontanea, siamo anche coetanei)... che dire?
Dopo essermi letto praticamente tutto il sito di TNT, averlo stampato per buona parte per leggerlo con comodo e passarlo ad amici sprovvisti di internet (ho consumato più di una risma di carta), ho deciso di scriverti due righe per chiedere il tuo aiuto.
Tralascio i complimenti, non perchè immeritati ma in quanto, dopo essermi letto tutti i volumi della posta, vedo che quelli che avrei voluto farti sono già stati utilizzati (ad es.: TNT vale da sola i soldi dell'abbonamento Internet).
Certo è che l'effetto di queste pagine è stato di riaccendere una passione per l'ascolto della Musica che era in embrione da quasi tredici anni, cioè da quando mi comprai un "coordinato" Pioneer con cui ho iniziato ad ascoltare musica (e la ascolto tuttora, ma ancora per poco).
Dopo poco mi resi conto della scarsa qualità dell'insieme, soprattutto le casse, che dopo un paio d'anni sostituii con una coppia di JBL TLX 6 (125 W, sens. 91 dB).
Come perito elettronico, mi sono trastullato per anni con l'idea di costruire un'ampli a valvole (es. quello di Nuova Elettronica), ma non ne ho mai fatto nulla.
Ma la scoperta di TNT mi ha fatto venire voglia di sentire per davvero tutto quello che è inciso sui miei CD, e così eccomi qui a chiederti consiglio: con un milione o poco più di budget e l'ambiente di ascolto che è una mansarda (l'altezza maggiore passa per l'asse scala-armadio) come in figura, che faresti?
Tenere le JBL e comprare un Rotel 930 (trovato a 485.000) e un buon lettore CD tipo Marantz, Rotel...?
Ti ringrazio anticipatamente per l'eventuale attenzione e ... spero di leggere presto nuovi articoli!
Marco Navalesi - E-mail: nava@col.it
P.S. Ho chiesto al mio provider di mettere TNT tra i suoi link dei siti migliori.

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LC
Caro Marco,
benvenuto tra noi e grazie per i complimenti.
Anzi, grazie due volte per tentare di farci pubblicità presso il tuo provider. Sarebbe una buona idea se anche altri lettori lo facessero...non sapete quanto è difficile essere linkati da un qualsiasi sito italiano...
Appena si accorgono della qualità del sito preferiscono evitare di aggiungere il link per non sfigurare con la pochezza dei loro contenuti eh eh :-)
Mi fa molto piacere che TNT sia stato l'esplosivo che ti ha fatto riaccendere la Passione per questo bellissimo hobby...uno dei tanti motivi per la scelta del nostro nome era anche questo!

Guardando la mansarda non mi è chiaro dove sia posizionato l'impianto. Io credo che la disposizione migliore preveda le casse sul lato armadio-scrivania per sfruttare in modo simmetrico tutto lo spazio disponibile in altezza. Tutto questo a patto di tenere abbastanza distanti le casse dal mobile.
Certo che puoi tenere le JBL se ti soddisfano ancora.
Ottima poi l'idea del Rotel 930 e del lettore corrispondente, stando all'interno del budget prestabilito.
Pensa, ovviamente, a cavetteria varia ed a supporti adeguati per le casse, sono di fondamentale importanza.
Un bel tappeto tra il punto d'ascolto ed i diffusori è di altrettanta importanza.
Se poi, con questi acquisti ed accorgimenti, il suono non dovesse soddisfarti si può pensare a delle casse con una differente impostazione timbrica.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Tanti dubbi...
Spettabile Redazione, caro Lucio,
raramente navigando in internet capita di imbatterci in un sito di rapida consultazione di esemplare linearità, dove si riesce a rintracciare un articolo o un prodotto senza aspettare dieci minuti per vedersi scaricare sul monitor banner pubblicitari dei prodotti più assurdi.
COMPLIMENTI.
Penso che sia molto raro che alle soglie del 2000 ci si possa imbattere in persone che per passione (no money !!) offrono un servizio come il vostro agli appassionati o ai neofiti, come nel mio caso.
Bando alle ciance, anche se i complimenti sono veramente doverosi.
Sono un "vecchio" appassionato di Hi-Fi ma oramai fuori dal giro da più di 15 anni, l'impianto dei genitori risaliva all'epoca ed alla fascia bassa tipo SL 2000 per il piatto , registratore a cassetta, pardon piastra, amplificatore integrato SU V5, il tutto della Technics con casse ESB XR 7 a tre vie.
Se conosci questa roba ormai di molti anni fa capirai che non era gran cosa però per uno studentello era oro puro.
Dopo molto tempo di quiescenza abbandonati i genitori, ed il loro impianto, ecco riemergere quella maledetta droga del "bel suono" a cui pensavo di poter facilmente fare a meno.
Mi informo, compro le più affermate testate del settore e cerco di farmi un'idea di cosa "con un portafoglio sempre più asciutto" si può ottenere per arrivare a possedere un impianto minimalista ma comunque valido.
E qui siamo al dunque, prezzi alti, per me, anche quelli della fascia entry level ma meno di così ..., e per di più mi innamoro a prima vista di quegli splendidi amplificatori con le valvole in vista, che ai miei tempi non erano tanto comuni, da abbinare a qualcuno dei prodotti Sonus Faber.
Il tutto teoricamente, nel senso che non sono ancora riuscito ad ascoltare in maniera appropriata niente.
Vai nei negozi specializzati e a seconda della gente, ti fanno sentire questo o quello, per le riviste va sempre tutto splendidamente bene tutto, ed essendo fuori dal giro neanche ti puoi fidare dei sentito dire.
Mi stupisco poi che nessuno dei negozianti mi abbia mai chiesto nulla sulla locazione dove intendo installare questo impianto, ai miei tempi era forse una delle cosa più importanti. Sob!
Nelle tue rubriche ho letto cose molto interessanti così come nelle lettere / risposte ai naviganti. .
Perciò sono arrivato a chiederti lumi, so che conosci bene le Concertino, a me hanno offerto usate da 9 mesi delle Concerto a £ 1.200.000 da abbinare ad un Synthesis Art in Music DL 2 a £ 1.800.000 di cui non so nulla, più un lettore Rotel 975 a £ 800.000 ancora in garanzia ma chissà se tutto sto ben di Dio suonerà bene nella mia stanza 4x5 metri piena di mobilia?
Avevo sentito parlare molto bene di un accoppiata Jolida 202 con le Concertino ma con le Concerto? E se trovassi delle Minima Amator?
Un commerciante mi dice (non ha più le Concerto ma solo le Concertino) mi dice che le prime sono meno precise e troppo incerte nei bassi specie se abbinate con valvolari "sono casse piccole che tentano di fare le casse grandi"?? e mi consiglia caldamente le Concertino abbinate ad un Arcam 7.
Un privato di Torino mi propone un Jolida FPG 1 nuovo importato dalla Cina a 1.500.000 ma?? e l'assistenza ?
Ed i cavi?
Ho anche diversi dischi in vinile e prima o poi vorrei abbinare al tutto un pre con la possibilità di gestire un giradischi analogico
A che cosa devo guardare o sentire quando ho a che fare con un oggetto usato?
HELP ME!!
Penso che sia più facile mandare in orbita un satellite che scegliere un impianto ben suonante.
Perdonami la lunghezza della lettera, e se ti fosse possibile aiutarmi prima di fare qualche grossa bischerata, ti sarei molto grato.
Roberto Conedera - E-mail: coro@zen.it

LC
Ciao Roberto,
grazie dei complimenti! Alcuni criticano la veste scarna di TNT senza capire che la semplicità va a tutto vantaggio dell'immediatezza.
Quanto ai banners pubblicitari poi...quelli non ci sono mai stati ne' mai ci saranno. L'indipendenza assoluta è un bene troppo prezioso per venderlo così...

Alcune delle proposte che ti hanno fatto mi sembrano sensate però davvero non puoi verificare tutto in casa?
Almeno cerca di ascoltare in negozio coi dischi che conosci meglio!
Veniamo ai singoli casi: le Concerto hanno bisogno di un buon pilotaggio per potersi esprimere al meglio. Le Concertino sono più universali da questo punto di vista...certo, hanno un po' meno di estensione in basso.
Le Minima Amator invece le eviterei, sono casse piuttosto critiche da pilotare e non mi sento di consigliarle ad un appassionato che vuole *rientrare nel giro*.
Per quelle bestioline lì ci vogliono audiofili con tanta esperienza di HiFi moderna.
Lascia perdere lo Jolida importato da chissà dove. Meglio non fidarsi, non si sa mai.
Il lettore Rotel mi sembra un buon affare e così il Synthesis però mentre per il CD puoi andare un po' più sul sicuro l'abbinata ampli-casse (Concerto + Synthesis) sarebbe tutta da verificare.
CHIEDI ED INSISTI di poterli ascoltare insieme per un bel po' di tempo, coi tuoi dischi, in una saletta decente.
Il pre comunque lo dovrai acquistare, tanto vale prenderlo già con l'ingresso phono.
Quano cerchi l'usato in larga parte devi fidarti del negoziante, in genere si capisce se è una persona onesta o un furbacchione.
Occhio che talvolta si cerca di far passare per nuovi apparecchi usati...succedono anche queste cose...
Guarda le condizioni estetiche, ti danno già un'indicazione di come l'oggetto sia stato trattato.

Per quanto riguarda i cavi, dipende dal budget stanziato (quello complessivo): circa il 10% della cifra totale (tanto per dare un'indicazione) dovrebbe essere impegnato per i cavi...a meno che non voglia utilizzare il sistema di cablaggio TNT (Segnale Shield, potenza Star ed alimentazione Merlino).
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Cambiare ampli 2, la vendetta :-)
Ciao Lucio,
ti ringrazio innanzitutto della risposta. In effetti hai ragione sono stato alquanto telegrafico nel mio precedente mail; era la prima volta che scrivevo per chiederti consigli e non volevo essere invadente. Comunque visto che mi hai stuzzicato...

Prima di tutto ti risolvo il dilemma delle due coppie di casse: oltre alle casse principali, ho installato una seconda coppia di casse in un'altra stanza; di conseguenza mi occorre un ampli in grado di pilotarle ambedue (anche in contemporanea).
In commercio ci sono degli "scatolotti" che fanno questo, ma non vorrei "sporcare" il segnale più del dovuto.
Per quanto riguarda la versatilità di un ampli, concordo con te sul fatto che occorre prediligere il suono, ma ho necessità di collegare almeno due tape (piastra e videoredistratore) e, in futuro, un'altra sorgente digitale (DVD?); se non ci sono controlli di tono, loudness e altre diavoleria del genere non mi importa niente.
Come ti avevo scritto ho intenzione di svecchiare totalmente il mio impianto; qui di seguito di elenco i vari componenti verso i quali sto orientando.

Veniamo adesso alle due domande di chiarimento.
  1. Quanto voglio spendere: in linea generale max 1.500.000 per ogni componente (piatto, CD, ampli e casse), tranne per il tuner (max 600.000)
  2. Ambiente d'ascolto: salone di circa 30 mq.; purtroppo tutti i componenti, non disponendo di altri spazi, devono alloggiare in una libreria, casse comprese (stavo pensando a tal proposito di dotare il piatto e le casse di piedini conici e di appoggiarli su due basi di marmo per evitare il più possibile vibrazioni e risonanze varie)
  3. Reperibilità del materiale: ottima, abito a Roma.
  4. Tipo di musica che ascolto: tutta (tranne l'heavy-metal che non riesco a digerire)
  5. Gusto personale: prediligo i suoni caldi dove la fatica di ascolto è nulla (è per questo che prediligo il vinile ai "metallici" CD)
Penso a questo punto di averti fatto un quadro più chiaro.
Scusa se sono stato troppo prolisso ma purtroppo capita raramente di chiedere consigli ad una persona esperta e che soprattutto non è obbligata a proporti a tutti i costi i prodotti che vende (e tra questi quelli su cui ci guadagna di più!). :-).
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta e...complimenti ancora per il tuo splendido lavoro.
Ciaooo,
Mauro Pucello - E-mail: Mauro.Pucello@Italy.Sun.COM

LC
Ciao Mauro e grazie per le chiare precisazioni.
La scelta delle sorgenti mi sembra ottima, si tratta di due giradischi di ottimo livello.
Bene anche per le Concertino, tenendo conto che ascolterai tutto in libreria. A proposito, ma davvero non è possibile sistemare almeno le casse su stands a pavimento?
Col posizionamento a libreria vanifichi sia l'equilibrio timbrico che la ricostruzione dell'immagine e, forse, non val la pena spendere tanto in componenti se poi il risultato finale è castigato in questo modo.
Potresti risparmiare tranquillamente sui giradischi, ad esempio prendendo il CD 67 al posto del 63 KIS: le differenze sono quelle sfumature che per poter essere apprezzate hanno bisogno di un impianto ottimizzato.
Rabbrividisco all'idea di cosa potrebbe succedere alle sorgenti posizionate nello stesso mobile dove ci sono le casse!!!! E non ci sono punte che tengano: la vibrazione causate dalle basse frequenze avranno effetti disastrosi sulla riproduzione.
A che altezza si troverebbero le casse dal pavimento? E a che distanza dalla parete posteriore?
Un possibile palliativo contro le vibrazioni sono delle mensole a muro, indipendenti dalla libreria, ma anche così l'immagine stereofonica va a farsi benedire...
Ripensaci, davvero, altrimenti sono soldi buttati al vento.

E veniamo al problema dell'ampli: qui mi pare tu faccia un po' di confusione. Dici che non potendo tenere il volume alto vorresti un ampli con un alto amperaggio in uscita...a che pro? Se non può suonare forte che se ne fa degli amperes in più?
Hai forse paura di un suono poco dinamico a basso volume? Se questo è il tuo timore dovresti preoccuparti più delle casse che dell'ampli.
Ci sono diffusori che per *far uscire* il suono dai cabinets abbisognano di alti volumi d'ascolto ed altri che suonano abbastanza vivaci anche a basso volume. L'influenza dell'ampli su questo parametro è minima al confronto.
Le Concertino sono un buon compromesso ma ti consiglio a questo punto di esigere una prova in casa ai volumi d'ascolto cui saresti solito ascoltare. Cerca di evitare per quanto possibile le sorprese.
Tra gli ampli che ti ho citato la settimana scorsa molti soddisfano questa tua voglia di versatilità, non hai che l'imbarazzo della scelta.
Però, anche in questo caso, ripeto il discorso precedente: se non puoi sistemare tutto come si deve, spendere 1.500.000 o 500.000 in un ampli non fa una grande differenza.
Per il tuner vedi un po' tu, basta che abbia le caratteristiche che cerchi ed il prezzo più basso possibile. Con la situazione della FM nazionale non vale davvero la pena spenderci chissà quanto.
Ottima idea infine quella di tenerti la piastra Aiwa Excelia. Funziona e questo è sufficiente. Non mi hai parlato di cavi...pensa anche a quelli.

In conclusione la vedo grigia :-) cioè non vedo come si possa spendere 5-6 milioni in un impianto e poi castigarlo in libreria.
Puoi spenderne la metà ed il risultato sarà identico. Il resto lo spendi in dischi.
Non vorrei sembrarti troppo drastico ma davvero una riproduzione HiFi degna di questo nome prevede che i diffusori siano messi nelle condizioni ideali per mantenere il loro equilibrio timbrico, essere ancora capaci di ricostruire una ragionevole scena acustica (anche in profondità) ed interagire il meno possibile con gli altri componenti della catena.
Mancando questi presupposti è difficile parlare di Musica riprodotta fedelmente e forse sarebbe meglio dire che si tratta di semplice HiFi: una specie di mega compattone di lusso che suona la metà di quanto potrebbe.
Non vorrei sembrarti ripetitivo ma: pensaci bene :-)
E non vorrei sembrarti drastico: mi hai chiesto un parere ed io ti ho detto ciò che penso, in completa sincerità, come se fossi un amico di vecchia data.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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