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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

Nuovo impianto!!!
Caro Direttore,
complimenti per la quantità e la qualità delle sue attività (dalle sue attività universitarie fino alla gestione di tutti questi siti web).
Spero che tutto l'entusiasmo che traspare dai sui articoli continui negli anni a venire. Era molto tempo che cercavo consigli, *tips* su come scegliere tutti i componenti di un sistema hi-fi (dalla sorgente alle casse, dai cavi ai supporti) senza tralasciare qualità e portafoglio.
L'aver scoperto la sua rivista mi ha reso estremamente felice, soprattutto perchè mi sto per accingere ad acquistare un impianto ex-novo.
Mi rivolgo a lei per consigli su cosa acquistare, dai supporti alle elettroniche, tenendo conto quanto segue.

Ubicazione

La sala dove verrà inserito l'impianto è 8 x 4,5 m, anche se l'impianto e zona d'ascolto dovrà trovarsi solo in metà stanza, ecco una piantina:
La parte posteriore della sala comprenderà un tavolo in cristallo e sedie. Non posso spostare più indietro il divano per motivi di WAF.
Non ho disegnato un tavolino che andrà posizionato davanti ai divani (circa 1,2 x 1,2 m).
Nella stanza non c'è molto arredamento: una piccola credenza in fondo alla stanza e una credenza verrà inserita nella parte posteriore della parete destra, un tappeto davanti ai divani.
La parete di sinistra è in pietra a vista (quindi c'è una assimetria di materiali nella stanza)

Impianto esistente

In una casa diversa da quella in cui installerò il nuovo impianto è installato il seguente sistema:

Sicuramente non è un granchè, anche se tutto sommato non è malvagio, la cosa che mi piace è che nonostante la timbrica e la dinamica siano scarse, l'immagine è discretamente corposa, (soprattutto se, con nessuno in casa, posso allontanare le casse dalla parete).
Adesso che mi trasferisco voglio cogliere l'occasione per fare un passo avanti e comporre un impianto che sia equilibrato e che mi permetta di mettere in atto una riproduzione hi-fi.

Impianto desiderato e budget

Il mio obiettivo è quello di arrivare ad avere un impianto HT nella configurazione descritta negli articoli che affrontano il tema, e cioè: processore puro, numero opportuno di finali separati (o singolo finale multicanale), amplificatore integrato per ascolto hi-fi.
Inizialmente volevo acquistare un nuovo ampli integrato e una nuova coppia di casse con un budget di 3.500.000 - 4.000.000 (cavi inclusi). Volevo un suo parere sul LaserDisc come CD-player.
Successivamente pensavo di acquistare un sub + il processore puro (fino a 4.000.000) e riutilizzare il DSP-A500 come ampli per canali effetti, canale centrale (è troppo scarso?) e le Hyper 1 come canali posteriori.
Per potermi dare qualche consiglio aggiungo che ascolto musica di tutti i tipi (dalla classica al funky) anche se ultimamente mi piace ascolare Celine Dion, Janet Jackson, Barbara Straiser ed altri autori (sempre comunque solisti), come musica solamente strumentale mi piace la chitarra acustica e il pianoforte.
Un'aspetto che prediligo è l'immagine. Mi piacerebbe che l'impianto riproduca un'immagine precisa, ampia sia in larghezza che in profondità (compatibilmente con budget e ubicazione).
Quali sono gli accorgimenti che favoriscono questo aspetto (in ordine di importanza).
L'estetica del tutto è altrettanto importante perchè poichè questa deve essere la stanza più bella della casa.
Per esempio mi piacerebbe che i diffusori fossere in legno e supporti in pietra (altrimenti mi dica lei se ci sono dei supporti da pavimento "estetici").
Diamo un senso a "bello": essenziale e lineare, meglio se la struttura da un senso di leggerezza (lo so! sto esagerando, vorrei riuscire a realizzare un'impianto tanto elegante quanto hi-fi)

Tavolino portaelettroniche

Non è compreso nel budget sopraesposto (posso spendere fino a 1.800.000 - 2.000.000).
Qui la confusione è tanta anche perchè non pensando a tutte le cose da mettere (TV compresa), non so proprio che pesci pigliare.
Sono disposto anche a farlo fare su misura, con gli accorgimenti del caso. I ripiani devono essere in cristallo. Che spessore ?

Se lei pensa che sia più opportuno uno spostamento del budget da un componente all'altro, o che con qualche lira in più si possa avere un risultato migliore, non esiti a dirmelo!!!
Se è arrivato sin qui è proprio un Santo.
Se dovesse rispondermi non saprei proprio come restituire la cortesia.
Spero di scriverle ancora magari per raccontarle l'effetto della messa in opera dei suoi consigli.
Buon lavoro ... e a risentirci

Nota aggiunta il 27/04/98
Da quando ti ho spedito il primo messaggio ho fatto visita ha un negozio dove ho potuto ascoltare alcune configurazioni che sotto ti descrivo.
Cd player: Marantz CD-17
Ampli: Fase Performance 2.0 e Fase Performance 3.0
Casse: Spendor Monitor, Jamo 507, Minima Amator.
Il negoziante ha detto che quando si parte da un budget come quello da me proposto (5-6 ML), le casse fanno molta differenza, in quanto è più facile sentire differenze passando da un modello all'altro.
Effettivamente le Spendor erano estremamente precise, completamente invisibili. Le Minima Amator avevano una gamma bassa un po' troppo enfatizzata, a tratti un po' fastidiosa.
Le Jamo 507, tra le casse ascoltate uniscono il miglior compromesso tra precisione, timbrica ed estetica (alla mia compagna piacciono, e si sa quanto il WAF sia importante :-) ).
A onor del vero anche le Jamo a tratti avevano un gamma bassa un po' troppo presente, soprattutto se biamplificate con il Performance 3.0.
I tweakings applicati erano inesistenti e non mi sono stati dati dettagli ne' sui cavi di alimentazione ne' sui cavi di segnale.
Nel ringraziarti ancora per l'attenzione ti auguro buon lavoro
Marcello Granconato - E-mail: marcellog@serproget.com

LC
Caro Marcello,
sono arrivato fino in fondo quindi l'appellativo di santo me lo sono guadagnato! :-)
A parte gli scherzi, parto dalla tua postilla: mi fa piacere che abbia cominciato ad andare in giro ad ascoltare, questo serve molto più di qualunque mio consiglio.
Oltre una certa cifra è difficile trovare qualcosa che suoni davvero male, piuttosto bisogna scegliere il prodotto che più ci piace secondo i nostri parametri di scelta.
E' vero ciò che ti ha detto il negoziante sull'argomento casse: anzi, aggiungerei che continuano ad essere il componente che timbricamente caratterizza di più il suono di un impianto HiFi.
Non capisco questo eccesso di bassi che riferisci sia per le Minima Amator sia per le Jamo.
I bassi ci devono essere ed anzi è difficile che un diffusore HiFi si avvicini anche lontanamente alla quantità di basse frequenze presenti nella musica dal vivo. Probabilmente l'ambiente dove le hai ascoltate aveva qualche rinforzo sulla gamma bassa. Chiedi di poter effettuare la prova in casa.
Altre casse che potresti prendere in considerazione, anche molto raffinate esteticamente, sono le proposte italiane Opera e Aliante, che usano il massello o persino soluzioni avvenieristiche (vedi, ad esempio, la gamma Aliante disegnata da Pininfarina!), molto dipende dal tipo di arredamento e dal tuo gusto musicale.
Per quanto riguarda il parametro dell'immagine, il discorso sarebbe molto lungo e complesso. Sintetizzando diciamo che tutti i diffusori di una certa classe possono ricostruire immagini precise ed ampie, a patto che l'installazione sia curata in modo puntiglioso. Spostamenti di +- 5 cm possono fare una GRANDE differenza.

Circa il LaserDisc come lettore CD non ci sono prioblemi anche se io penserei ad un futuro lettore DVD (già che ci sei...) che legga anche il CD Audio standard e che magari abbia un decodificatore AC-3 incluso.
Hai visto che l'italiana Lector ha appena presentato un oggetto simile? Trovi l'
anteprima assoluta qui su TNT-audio. Con un apparecchio del genere eviti anche problemi di conversione AC-3.
Per il canale centrale e gli effetti va benissimo il materiale che hai già a disposizione.
Per l'ampli dei posteriori, tenendo conto di un futuro AC-3 vedrei bene un finale dedicato, magari non costoso, ma di qualità. Oppure il solito finale multicanale che risolve tutti i problemi (di cavi, di collegamenti, di comodità, di omogeneità timbrica e di costo).
Per il sub, se puoi, pensa ad un modello attivo della Velodyne, magari in un secondo momento.
Per il tavolino, non farai fatica a trovarne uno con tanti ripiani in cristallo quanti te ne servono. Basta cercare! Le Aziende italiane del settore hanno più o meno tutte delle proposte di questo tipo di tavolini.

Infine: il budget stanziato mi sembra sufficiente ad ottenere un ottimo risultato, il segreto di un buon suono sta più nell'ottimizzazione *in loco* (posizionamento, cavi, ambiente etc.) che non nella qualità dei componenti che, per le cifre da te stanziate, sono sicuramente al di sopra di ogni sospetto.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Musica!!!!!!!!!!
Caro Lucio,
il mio nome è Alfonso ti scrivo da Ascoli Piceno, è poco che ho internet comunque è da quando Fds ha pubblicato il tuo sito che più meno assiduamente lo frequento.
Innanzitutto complimenti per l'idea, una "rivista" come la tua a mio avviso può far scendere sulla terra quelle "cartacee" (in termini di giudizi sugli apparecchi).
Io non ho un'impianto esoterico e non ti chiedo nessun tipo di consulenza, perchè sono soddisfatto di quello che ho, ma vorrei sapere da te se hai mai pensato di creare una rubrica o consimile su quell'oggetto senza il quale non ci sarebbe l'hi-fi, la MUSICA.
Perchè anche con l'aiuto di chi ti legge, non parli anche di Musica?
Con questo non intendo solo le ultime uscite discografiche, ma parlare dei dischi che hanno segnato i tuoi gusti, di un'artista che ti piace in particolar modo ecc.
Io trovo che l'eccezionalità della tua rivista in termine di interazione con chi ti legge non ha paragoni, pensaci (se non lo hai già fatto) tanto se non hai legami con nessuno piano piano puoi affrontare anche questo argomento, per me una rivista così sarebbe fantascienza, pensa "recensire" i propri dischi e raccontare cosa hanno rappresentato per noi.
Per adesso ti saluto,
Alfonso Pone - E-mail: alfpone@ats.it

LC
Carissimo Alfonso,
non ricordo più in che volume di questa rubrica ho affrontato il problema ma l'idea di una gemella di TNT in campo *musicale* mi frulla per la testa ormai da anni.
Qual'è il problema? Non riuscirei a starle dietro, anche perchè poi alla fine tutto grava sulle mie spalle e già faccio molta fatica a tenere TNT così com'è, ora che mi sto impegnando molto in campo internazionale (tanto ho capito che in Italia è come cavar sangue dalle rape, e mi da molto fastidio doverlo ammettere... :-( ).
Pensa che stavo meditando di chiudere l'edizione italiana per *uscire* solo con quella in inglese...
A parte l'apprezzamento di voi lettori, TNT è costantemente snobbata dalla gran parte dei distributori, dagli organizzatori di mostre e dai costruttori nostrani e vista in cattiva luce dai soliti invidiosi e da quelli che sentono puzza di marcio ovunque (che forse la puzza di marcio venga proprio da loro?).
Fortunatamente all'estero la situazione è molto diversa e, ad esempio, gli inviti ufficiali per le più importanti Mostre HiFi del mondo si sprecano (e sto parlando dello
Stereophile HiFi Show '98 di Los Angeles, non della Sagra Autunnale del Triodo di Poggibonsi, tanto per capirci) così come le offerte di apparecchi in prova o le proposte di interviste.
Capirai che in questa situazione la tentazione di mandare al diavolo tutto è forte, e solo il fatto che TNT-Audio è in realtà un grande gioco divertentissimo (almeno per il sottoscritto) mi fa sorvolare su queste piccole amarezze. Fine dello sfogo :-)

Dicevamo della Musica: se qualche volenteroso vuole creare una pubblicazione gemella di TNT, con le stesse finalità, la stessa impostazione e lo stesso spirito (tutto gratis, niente pubblicità) avrebbe tutto il mio appoggio, non solo morale ma anche concreto su come realizzare la cosa.
Avverto solo che, al di là di facili entusiasmi, un'impresa del genere costa una fatica inimmaginabile (oltre alle spese economiche) e bisogna essere molto motivati per farlo, altrimenti si chiude dopo un paio di articoli.
Non solo, ma le collaborazioni entusiastiche che si potranno ricevere frutteranno poi ben poco in termini concreti perchè una cosa è dire *scrivo anch'io per...* altra è trascorrere tutto il sabato, tutta la domenica e tutte le notti, chini sul calcolatore a scrivere.
Sai quanti si sono proposti collaboratori di TNT e non hanno mai inviato una riga? A proposito, se state leggendo, vergognatevi.
Io ritengo che un uomo debba avere una sola parola e che non debba spendere il suo tempo a fare promesse che non manterrà mai.
Il mio supporto per un'iniziativa del genere invece sarebbe reale e concreto. Se dico una cosa la faccio, non ci sono santi.
Tutta la mia esperienza nel gestire una web-zine come questa e tutti i segreti su come realizzare un sito di successo sono a disposizione di chi volesse intraprendere questo progetto che potremmo già battezzare tnt-music.com o roba del genere. Il successo, grazie anche al gemellaggio con la popolarissima TNT-Audio, sarebbe assicurato.

Restando invece nell'ambito di TNT prometto (e lo farò) che aprirò una rubrica dedicata ai dischi, audiophile e non, che per un motivo o per l'altro, ho amato ed uso regolarmente nelle mie prove.
Retrospettive storiche, analisi di fenomeni musicali etc.
Questo è il massimo che realisticamente posso fare, chiedere di più, senza farlo diventare un lavoro full-time, mi sembrerebbe davvero eccessivo.
Pensateci, l'idea è buona e sarebbe un peccato non sfruttarla.
Lucio Cadeddu

Heisenberg... chi era costui? Ovvero: ancora Musica!
Ciao Lucio,
sono Stefano Giacovelli e ti ho scritto (vol.24) sul Top Audio.
Mi ha divertito moltissimo la tua risposta, tanto più che hai citato il principio di indeterminazione di Heisenberg; ma l'avevi capito che io sono un fisico?
In effetti ti ho scritto dal mio account all'Università di Bologna, mentre ora sono su Iperbole, la rete civica di Bologna (dove tra l'altro lavoro).
Da allora ho cambiato l'ampli, e ora ho un Nad 312, che mi soddisfa pienamente (nel suo piccolo, si, ma se anche la roba grande andasse in proporzione, sarebbe molto bello).

Ti scrivevo per questo: mi sembra che nel tuo sito manchi una cosa che al momento sto seguendo particolarmente (almeno spero che manchi, se no ci faccio la solita figura... ): i dischi cosiddetti "per audiofili". Recentemente, infatti, non potendo spendere per l'impianto, ho comprato molti CD e LP, anche se alla fine non credo di aver speso meno di quanto avrei pagato un Rega Planet CD, e mi sono così dovuto porre il problema: ma quali sono i dischi veramente più audiofili?
A me in generale piace un po' di tutto, e così ascolto volentieri sia dischi chiaramente per audiofili (tipo OMR, tanto per capirci), sia dischi normali, però venuti particolarmente bene.
Devo dire comunque che la scarsa qualità sonora non mi ha mai impedito di godere di dischi particolarmente belli artisticamente, come per esempio "Blue" di Joni Mitchell, che ho in CD.
Questo poi sulla rete mi sembra un argomento molto interessante, tanto più che noi che bazzichiamo nell'Internet abbiamo la possibilità di procurarci dischi speciali a costo certamente minore di quanto non si trovi dai vari Sound&Music e Audiogamma (io ho comprato un bel po' di LP OMR direttamente dalla casa, www.mofi.com ).
Secondo te, esistono, o possono esistere, dischi che si possa ritenere universalmente (o quasi) che suonino bene?
Io credo poi che, quando un disco è fatto veramente bene, ha meno senso parlare di differenze tra CD e LP, perchè sicuramente la differenza si assottiglia molto (io comunque preferisco sempre l'LP).
Non sarebbe carino tenere una rubrichina tipo Audiophile Recordings di Audio Review, magari con contributi da parte dei lettori?
Ciao, e a presto
Stefano Giacovelli - E-mail: ram5456@iperbole.bologna.it

LC
Stefano,
non sapevo che eri un Fisico, la storia del principio di indeterminazione di Heisenberg applicato alle mostre HiFi m'è venuto così, ogni tanto mischio hobby e lavoro nella mia testa...ovvero utilizzo su TNT delle cose che magari ho detto ai miei studenti e viceversa :-)
La tua lettera si ricollega perfettamente al discorso della precedente, dove potrai trovare una risposta spero esauriente al problema.
Un articolo sui dischi *per audiofili* in realtà l'ho scritto molto tempo fa e lo trovate sulla solita rubrica
Adeste Fideles anche se certo non esaurisce l'argomento sul quale intendo tornare molto più pesantemente.
Il problema è che in questo periodo ho molte altre cose da fare per la rivista tipo provare apparecchi, tweakings (che prendono un tempo infinito) e stabilire contatti per il futuro (interviste, altre prove etc.).
La maggior parte del lavoro di TNT è infatti sotterraneo, voi vedete solo il prodotto finito ma molte cose hanno richiesto tantissimo tempo ed infiniti scambi di e-mails prima di vedere la luce.
Una delle cose alle quali non riesco più a dedicare tempo è proprio la rubrica Adeste Fideles che, pur contenendo molti articoli generali, è ben lungi dall'essere completa come io la vorrei.
Ho appuntati qui sull'organizer tutta una serie di articoli e di nuove rubriche che semplicemente non ho il tempo di sistemare e, come dicevo nella risposta precedente, preferisco per ora dedicare tutto il tempo possibile all'edizione inglese che si sta evolvendo di vita più o meno propria, anche perchè non riesco a tradurre tutto.
Anzi invito coloro che si erano proposti come traduttori a farsi avanti, sfogliare la sezione inglese alla caccia di articoli da tradurre (ce ne sono un paio davvero interessanti!) e di concretizzare la loro offerta :-)
In conclusione, abbi fede, i dischi audiophile appariranno su TNT...e poi, in fondo, una prima avvisaglia dovreste averla già letta, mi riferisco alla recensione del disco dei Prodigy (The fat of the land) sul Tempio del Tweaking...
Ciao!
Lucio Cadeddu

Accoppiamento pre-finale-diffusori
Io ho un Klimo Merlino e un paio di Diapason Adamantes, nonchè un lettore CD Marantz 63 Kis.
Devo comprarmi i finali o il finale. Mi piace il suono deciso e veloce ma comunque non troppo, anche il calore valvolare, mi piacerebbe un compromesso.
Premettendo che il mio finale autocostruito ma non da me non mi soddisfa, cosa mi consigliate considerando che il Merlino della Klimo ha un uscita altissima e che facilmente satura l'ingresso?
So che potrei comprarmi i Kent, cosa ne pensate?
Avete mai provato i suddetti oggetti?
Saluti
Vincenzo Ippolito - E-mail v.ippolito@areacom.it

LC
Ciao Vincenzo,
il problema a cui pensare non è tanto l'uscita del Merlino quanto l'accoppiamento del finale futuro con le Adamantes, diffusori raffinati ma non semplicissimi da pilotare e per i quali dovrai provare in prima persona alcuni possibili accoppiamenti, sia valvolari sia (forse, meglio) a stato solido.
Non ho mai provato in condizioni *controllate* i Kent che conosco per averli sentiti in varie occasioni ma sui quali non posso formulare giudizi così superficiali basati su ascolti non ottimali (se non si è sicuri, meglio star zitti...).
Fossi in te proverei un bel finale a stato solido di qualità, magari in classe A, tipo un AM Audio o un Musical Technology (per restare in Italia). Affermo questo non a caso, visto che il finale *Riferimento* prodotto dalla stessa Diapason per le Adamantes è un bel mostro a stato solido in classe A.
La grazia del valvolare sarebbe comunque garantita dal tuo bel pre Merlino mentre le capacità di pilotaggio di finali a stato solido di eccellente livello come quelli citati metterebbero nelle condizioni migliori operative le belle Diapason Adamantes.
Ripeto a te quel che ho già risposto varie volte anche in via privata a chi mi chiedeva se potevamo provare un apparecchio in particolare: noi non abbiamo limitazioni di sorta, se il materiale ci viene messo a disposizione noi lo proviamo, sta ai Costruttori ed ai Distributori farsi avanti.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Ancora sui cavi....
Caro Lucio,
grazie per le utili informazioni sui siti che avrei potuto consultare per approfondire le mie conoscenze sui cavi audio.
Sono molto interessanti in particolare quello di Tommy Jenving.
Finalmente ho letto di induttanza e di capacità, tutte cose che meno ce n'è e meglio è.
Però, e siamo alle solite, quanto ciò influenza l'ascolto?
Bene, non voglio ripetermi. Sono dell'idea che quando molte persone hanno un'opinione diversa dalla tua, vale sicuramente la pena di riflettere a lungo e continuare a ricercare le ragioni di tali differenze.
Proprio per continuare a riflettere ho deciso di fare una prova che ora ti vado a descrivere.
Ho pensato di testare due cavi di segnale in mio possesso. Uno è il cavo fornito con il mio preamplificatore Luxamn C-03 e l'altro è un cavo segnale della Esoteric Audio, ditta poco blasonata, ma comunque quotata sull'Annuario di SUONO.

La prova si è svolta in questo modo:
per svincolare al massimo il risultato di ascolto da altri fattori ho ridotto al minimo la catena. Il segnale, proveniente da un CD player PHILIPS CD-304 (pezzo d'annata) è stato condotto al pre con il suo cavo originale. L'ascolto è stato effettuato dall'uscita cuffia del pre usando la Sennheiser 540 reference. I due cavi sotto test sono stati collegati alle prese di uscita REC n° 1 e 2 rispettivamente e quindi alle rispettive prese di entrata in modo da realizzare un "loop" fra "uscita rec" e "ingresso rec".
Tale loop poteva poi essere valutato pigiando il pulsante rec/monitor del REC n° 1 e del REC n° 2. In questo modo è stato semplice ascoltare in sequenza i due cavi.
Questo mi ha permesso di ascoltare infinite volte un brano sui due cavi passando immediatamente da uno all'altro anche su di un pezzo di pochi secondi.
Beh, non c'era alcuna differenza che io potessi sentire!
Dal momento che molti amplificatori sono dotati di due uscite per registratore, invito anche altri lettori ad eseguire questa semplice prova e a comunicare i risultati ottenuti.
Forse non è correttissimo, ma a me è parso molto logico e apparentemente inattaccabile.
Forse con cavi di differenza maggiore qualche differenza l'avrei sentita, ma per me è già stato illuminante questo risultato.
Ora proverò qualcosa per i cavi di potenza.
La mia idea è questa. Posizionare i due diffusari vicinissimi tra loro. Collegare un diffusore con il rispettivo cavo n°1 all'uscita speakers A e l'altro con il cavo n°2 all'uscita speakers B, naturalmente sullo stesso canale, (molti amplificatori sono provvisti di uscite per due coppie di diffusori) e poi "switchare" tra un diffusore e l'altro per sentire le differenze (tanto, se ci sono, non credo che per sentirle sia necessario un ascolto stereo.
Ovviamente la prova andrebbe ripetuta invertendo i cavi (per annullare eventuali differenze fra i due diffusori).
Sono un po' casinista, vero?
Sai, mi sono sempre arrangiato con quello che avevo.
Ti saluto e nuovamente ti ringrazio per le informazioni fornitemi. Diego Fontana - E-mail: savio@picohost.polito.it

LC
Caro Diego,
questa tua mi ha fatto un po' sorridire e un po' riflettere.
Intanto fa riflettere l'affermazione che la tua prova, così realizzata, sarebbe *logica* ed apparentemente inattaccabile.
Perchè invece di punti deboli ne ha davvero tanti, alcuni dei quali passo a descriverti:
intanto si tratta della prova di due cavi commerciali probabilmente di prezzo simile e, a quanto ho capito, molto economici. E si tratta di una prova SINGOLA, perciò come fai ad estrapolarne una teoria generale?
E' un po' come se mi facessero assaggiare due vini ed io, non in grado di sentire la differenza tra i due (già capitato), ne estrapolassi la conclusione che TUTTI I VINI HANNO LO STESSO SAPORE!!!
O facciamo l'esempio delle pellicole fotografiche se vuoi. Io non sono in grado, per mancanza di esperienza e di parametri di valutazione, non perchè ci veda male, di riuscire a cogliere differenze tra una foto sviluppata su carta di qualità (in casa) ed una fatta su carta qualunque in negozio.
Eppure gli appassionati di fotografia non hanno dubbi e sanno riconoscere subito una stampa *commerciale* da una *amatoriale/semi-pro*. Cosa devo concludere? Che tutti gli appassionati di fotografia sono cretini e che farebbero meglio a farsi sviluppare le loro pellicole dal fotografo all'angolo che magari ti da anche il rullino in omaggio? :-)

Quindi intanto le conclusioni sono errate. Tendi a generalizzare un caso particolare. Ed infatti dicevi, nella lettera, precedente, "le prove da me fatte non hanno mai dato alcun risultato".
Se la prova è questa, unica ed irripetibile, beh, io sarei un po' più cauto prima di trarre delle conclusioni.
A meno che non crediamo di essere gli unici furbi in mezzo ad una marea di audiofili visionari (leggi la lettera successiva, a proposito...).
Poi le modalità: utilizzi un lettore CD dell'era di Noè (e passi pure...), metti i cavi su un tape loop (!!!) e, il massimo, poi ascolti con una cuffia!!!!!! (che, anche se onesta, risale al 1991 e costava allora circa 200.000 lire)
Con l'ascolto in cuffia ti perdi tanti di quei parametri sonori che non puoi decidere se ci sono differenze oppure no. Passi per la timbrica e la definizione dei particolari, probabilmente superiore a quella dei diffusori convenzionali, ma dove metti l'immagine sonora, la dinamica, l'ariosità, l'impatto fisico?????
E poi, scusa, ma perchè non hai provato i cavi tra il lettore CD ed il pre? Li colleghi su due ingressi diversi da una parte e poi attacchi e stacchi sul retro del CD, ci metti pochi secondi ed è più facile sentire differenze!
Altro errore la commutazione rapida: l'orecchio non è un organo come l'occhio, in grado di percepire subito variazioni anche piccolissime di definizione o di colore, c'è bisogno di tempo, di calma e di tanta concentrazione che la prova a commutazione rapida vanifica completamente.
Hai mai provato ad assaggiare qualcosa con ancora in bocca il sapore di qualcos'altro? L'effetto è completamente fuorviante (esempio tipico da un film di Fantozzi: dentifricio mentolato su gusto caffè :-) ).
Ecco l'udito è un senso più simile al gusto che alla vista.

Quello che vuoi fare coi cavi di potenza è, di nuovo, piuttosto discutibile. Che differenze credi di riuscire a sentire in quel modo?
Perchè ti fidi solo della commutazione rapida, non credi di essere in grado di sentire differenze dopo 15 minuti di ascolto con un cavo, passando poi all'altro?
Vuoi un consiglio? Cerca di memorizzare alcuni passaggi e parametri di valutazione, anzi, per renderti la cosa più semplice, potresti memorizzare una parte di un brano ad ogni *cambiamento* di cavo, un particolare, che so, solo la batteria, la chitarra, i violini, la voce etc. E così fino ad analizzare tutto. Poi riascolti per un po' l'insieme e cambi di nuovo.
Valuta l'immagine acustica, ad esempio, che coi diffusori messi così come li vuoi mettere tu certo non puoi dir nulla.
E fatti prestare un cavo come Dio comanda, le prime esperienze è meglio farle con prodotti che possono fare una GRANDE differenza, poi si può scendere via via più in basso, fino ad arrivare a distinguere due cavi dello stesso prezzo, cosa che, ti avverto, non è sempre facilissima e che richiede impianti al di sopra di ogni sospetto, di quelli che se il vicino accende lo scaldabagno te ne accorgi perchè la chitarra solista di sposta di 15 cm verso destra o in avanti :-) (si fa per esagerare, eh, sia chiaro!).
E soprattutto, occhio alle genralizzazioni. Se due cavi, nel tuo impianto, coi tuoi dischi e con le tue orecchie non hanno nessuna differenza può darsi che la differenza non ci sia ma può anche darsi che tu non riesca a percepirla.
Non solo, ma può darsi che in un altro impianto le cose vadano in modo sorprendentemente diverso.
Prima di generalizzare un giudizio sui cavi, quando scrivo le prove d'ascolto, li provo su diversi impianti e li faccio sentire anche ad orecchie diverse, in modo da eliminare per quanto possibile la soggettività del giudizio che, comunque, resta sempre, sia chiaro.
Fammi sapere degli sviluppi!
Ah, per par condicio pubblico sotto la lettera di un altro lettore che invece, evidentemente, qualche differenza ha imparato a sentirla.
Lucio Cadeddu

Ancora sui cavi...par condicio
Ciao,
ti scrivo per un ringraziamento ed una riflessione.
Il ringraziamento riguarda l'operazione da me fatta con i fermaporte Upim (li ho trovati a 1900 lire e mi sembra che funzionino benissimo), messi sotto il mio CD63 KIS fanno la loro figura (e peraltro si incastrano benissimo negli incavi dei piedini, quindi non si smonta nulla).
Poi magari saranno sostituiti da punte, ma, anche in funzione di quello che dico dopo, con molta cautela.
Argomento cavi.
Fino ad oggi ne avevo provati tre. Monster Cable Interlink 100, 200 (questi due ora collegano il registratore) ed infine un Nordost Flatline (lo conosci?) made in USA dalla costruzione molto particolare (è piatto a quattro filamenti per canale in una guaina trasparente) che mi era piaciuto molto e che avevo pagato circa 80.000 lire.
Poi ho letto la recensione del Silver Tef MKII ed ho deciso di provarlo.
E' arrivato molto presto, va detto, con 5000 lire di contributo spese postali (in una confezione un po' esagerata per dimensioni, avvolto in una pagina del periodico di Tecnocasa: il tutto molto, molto minimalista).
L'ascolto...che dire? Lucido, bello aperto, come dicevi tu, e molto asciutto, tanto da costringermi a riportare indietro le casse (ora a circa 40 cm dalla parete di fondo), palcoscenico un po' più stretto di prima, ma forse è solo un'impressione.
Ma è veramente meglio di quello di prima, che per ora giace inattivo? Boh? L'unica sarebbe provare e riprovare con un continuo cambia cavi.

Allora, e concludo, ho deciso una cosa diversa. Ascolterò per molto tempo il nuovo cavo con un set limitato di CD. Poi mi disintossicherò suonando i miei strumenti, e rimonterò il vecchio....ed alla fine magari non sceglierò affatto e dedicherò il vecchio alle "settimane jazz" ed il nuovo alla pop...poi mi comprerò l'Interlink 400 e farò finta di essere felice.
Morale (molto personale): io mi sto divertendo, anche se il nuovo cavo non c'azzecca troppo con l'impianto (CD già detto, ampli Puccini SE, casse Suprem Stradivari (che ne pensi?) penso di stare affinando sempre più il mio gusto personale.
.....pensare che due anni fa avevo un compattone Pioneer.
Saluti e complimenti
Placido Salamone - E-mail: psalamone@tim.it

LC
Carissimo Placido,
sembra proprio che i piedini Upim stiano incontrando la soddisfazione di più di un audiofilo...bene!
Io ti consiglio di provarli direttamente sotto al CD, smontando i suoi piedini originali e vedere se cambia qualcosa.
Anzi, anvora meglio, posizionali prima sotto al CD in punti diversi, così sarai in grado di valutare la posizione e la sistemazione migliori. Certo che se Ishiwata sapesse che i piedini Upim migliorano il suo lettore 63 KIS.... :-)
E veniamo ai cavi. Pubblico questa tua per par condicio, visto che la lettera precedente è quella di uno scettico era d'uopo pubblicare qualcosa di chi invece ritiene, dopo varie prove, che i cavi hanno una reale influenza sul suono.
Io direi che queste esperienze, al di là di ciò che si può leggere negli articoli delle riviste, costituiscono delle vere e proprie fonti attendibili di esperienze.
Mi fa piacere che il
Silver Tef mk2 ti soddisfi, prima di decidere sul suo carattere ti consiglio di rodarlo per un po', cambia leggermente col tempo.
E mi fa piacere che tu abbia rilevato la stessa impostazione descritta in quell'articolo, segno che alcune cose sono delle caratteristiche intrinseche del cavo e non frutto di fortuiti abbinamenti.
Conosco molto bene gli altri cavi da te provati e certo l'Interlink (il 200, per es.) è molto diverso dal Silver Tef 2.
Il 400 mkII va nella stessa direzione del 200 (ancora una volta, dev'essere tutto per caso fortuito e non per progetto, eh?) ma ad un livello molto più elevato, più raffinatezza, grana più fine, ancora più bassi.
Pastoso, talvolta critico in gamma medio-alta ma, per quel che costa, sostanzialmente un ottimo affare (secondo me il cavo Monster dal miglior rapporto qualità/prezzo è proprio il 200).
In conclusione veniamo alle Stradivari: le ho sentite sempre *di sfuggita* e mai in condizioni controllate.
Orecchie fidate che le hanno sentite per bene me le hanno descritte come ottime. Non resta che una prova d'ascolto...casalinga (Sig. Audiotech, ci sente? :-) ).

Continua con le tue prove e mettici al corrente dei progressi...
Lucio Cadeddu

Un ampli per un secondo impianto...inglese
Eh si,
a volte bighellonado su Altavista si fanno dei buoni incontri, e per giunt parlano italiano!!!
Stavo cercando delle infomazioni su di un diffusore budget che vorrei acquistare usato e, guarda guarda, ho perso un bel po' del mio tempo a *leggere* un'interessante rivista di hi-fi (si usa ancora?) italiana...COMPLIMENTI!!
Adesso però viene il meno bello, lodi a parte, il mio è un problema dei più classici: vorrei acquistare dei *pezzi* usati da unire ad un secondo impianto, quindi non voglio spendere molto, anche perchè ho tre marmocchi terribili ai quali ci lascierei metterci le mani (così salvo quello *sacro*), ma che proprio perchè marmocchi vorrei crescere con il piacere di ascoltare musica con dei buoni strumenti di riproduzione e non con la solita plasticaccia.
Ho trovato in un negozio del vicentino una coppia di casse Spendor SP1 e guarda guarda due piccoli mostri di amplificatori integrati che rispondono al nome di Naim Nait 2 e Cyrus I: a questo punto la domanda di prammatica è la seguente, non in base al prezzo (e tenendo conto che sono abituè delle valvole) quale dei due piccolini si sposerebbe meglio con quel tipo di casse, che non sono proprio la facilità fatta...diffusore?
Lo so sono cose che non si chiedono (ho letto le istruzioni per l'uso...) ma un parere di un esperto aiuta sempre, ovviamente insieme ad una prova d'ascolto!!
Vi ringrazio sentitamente per la collaborazione, un vs. nuovo lettore Saluti
Flavio - E-mail: flavio@manfrotto.com

LC
Caro Flavio,
grazie per i complimenti, sempre graditi.
Per quanto riguarda il tuo problema, fatta salva l'osservazione che ci vedrei meglio altri amplificatori per pilotare le Spendor (che so, Audiolab 8000, Linn Majik, Cyrus 2...per lo stato solido oppure dei caldi valvolari), c'è da dire che il Mission sicuramente ha capacità di pilotaggio molto buone in base al prezzo mentre il Naim è più raffinato ma un po' meno energico.
Tutto sommato mi sembra che l'accoppiata Mission + Spendor sia alla fine, almeno sulla carta, più logica ma resta il dubbio sull'ascolto, dove anche la sorgente può far pesare la sua impostazione timbrica.
Qualora l'accoppiata si rivelasse troppo brillante si potrà sempre giocare un po' coi cavi e/o col posizionamento.
Da valutare con attenzione il Naim, relativamente all'accoppiamento elettrico. Lo ricordo un partner eccellente per le Linn Index, con le quali, forse, era stato sviluppato. Ma le Index erano un carico che più facile non si può....
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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