Io sono uno studente universitario (leggasi reddito zero) e in questo
periodo vorrei rinnovare quella specie di impianto che uso per ascoltare
la mia musica preferita (rock e pop).
Avendo disponibilità economiche estremamente limitate vorrei comprare un
pezzo alla volta ma il mio problema è che non so cosa buttare via per
primo!
Attualmente ho (la prego non inorridisca):
Amplificatore Pioneer SA-7800 50W per canale (l'ho trovato in casa...
avrà almeno 20 anni! Comunque funziona ancora....) Mi potrebbe dire cosa
ne pensa di questo pezzo da museo?
Lettore CD Pioneer PD 106, è recente ma era quello che costava meno...
Diffusori SAMSUNG (!!!!) a 2 vie, ultimo rimasuglio di un terrificante
compattone degli anni 80.
Questa roba riproduce alla bell'e meglio i miei CD ma sono conscio che
la musica sia un'altra cosa.
Sinceramente non so cosa comprare.
Avevo pensato a un amplificatore entry-level NAD o Rotel ma non hanno
una potenza di targa un po' troppo limitata (anche se io non ascolto la
musica a volume altissimo...non voglio fare impazzire i vicini...)?
Come diffusori ho sentito parlare bene dei Chario (ovviamente comprerei
i meno cari, sono accettabili?).
Io vivo in provincia di Torino, che lei sappia da queste parti ci sono dei produttori di diffusori che vendano direttamente al consumatore a prezzi ragionevoli?
Il mio lettore CD va buttato all'istante o con 2 casse decenti (e magari
un ampli nuovo) può tirare a campare ancora un po'?
Come vede sono un po' confuso, e avrei molto bisogno del suo aiuto. Che
cosa mi consiglia di acquistare?
Attenderò con trepidazione una sua risposta.
Grazie per l'attenzione che mi vorrà dedicare.
Distinti saluti
Marco Fazzone - E-mail: Mafazzon@tin.it
LC
Ricordati di lasciare qualcosina da parte per i cavi ed i supporti (eventuali) per le casse, non si tratta di dettagli ma di accessori FONDAMENTALI per la buona resa sonora di un qualunque impianto. Se ritieni che ciò che trovi in commercio sia troppo costoso per le tue possibilità dai un'occhiata alle nostre proposte di autocostruzione (cavi ed accessori), magari trovi quello che fa per te spendendo quasi niente.
Infine un consiglio: se non l'hai già fatto, leggiti con attenzione gli articoli della rubrica Adeste Fideles: le Basi dell'HiFi, spero ti aiuteranno un po' nella scelta.
Carissimo Marco,
del tuo impianto sono da dimenticare prima di tutto le casse, vero collo di bottiglia del sistema. Il lettore CD va benissimo e non devi neanche lontanamente pensare di sostituirlo, per ora.
L'ampli è effettivamente un po' datato, a me personalmente piace, anche se di quella serie preferisco i modelli superiori, però davvero gli amplificatori moderni da te citati sono tutt'altra cosa.
Poi, la potenza non è un problema. Ti assicuro che 20/30 watts di qualità riescono a sonorizzare, con diffusori di sensibilità media, ambienti anche molto grandi (intorno ai 25 mq) a livelli ben poco condominiali.
Non farti trarre in inganno dal solito equivoco: più watts ci sono e più forte suonerà, perchè non è sempre così. Amplificatori anche molto potenti possono letteralmente inginocchiarsi quando collegati a diffusori difficili da pilotare e suonare anche meno forte di certi piccoli nanerottoli con grandi capacità di pilotaggio.
Quindi: la potenza non è un problema, la qualità sì.
Veniamo ai diffusori: non mi risulta che ci siano Costruttori nella tua zona che vendono direttamente al pubblico (almeno non ufficialmente ... non si può mai sapere) e senza sapere che cifra vuoi/puoi spendere è difficile darti indicazioni precise.
Intuisco però che tu, giustamente, voglia spendere il meno possibile ed avere ancora un suono HiFi. Allora posso consigliarti qualche ottimo marchio che ha in catalogo serie di vari diffusori economici: Indiana Line (serie Arbour), Chario (serie Syntar), JBL (serie TLX), Wharfedale (serie Diamond 7), Kef (serie Coda). Ce ne sarebbero anche altre ma non voglio mettere troppa carne al fuoco. Ti ho citato dei diffusori che trovi facilmente anche nelle grandi superfici (Mediaworld nella tua Torino, ad esempio).
L'impostazione sonora dei diffusori citati è diversa da una marca all'altra, dovrai essere tu ad ascoltarli e decidere cosa sembra soddisfare di più il tuo orecchio. Qualcosa è stata anche provata qui su TNT, magari dacci un'occhiata.
Non farti trarre in inganno: diffusori che colpiscono troppo ad un primo ascolto, dopo qualche ora possono risultare affaticanti.
Non dimenticare poi che nel mercato dell'usato si possono fare ottimi affari, specie per gli amplificatori.
Appena sei riuscito a metter su una lista della spesa riscrivimi e tienimi aggiornato!
Ciao!
Lucio Cadeddu
Analogico sempre Analogico fortissimamente Analogico
E vero che Rega farà, o meglio, ha già pronto, un nuovo giradischi che sta tra il Planar 3 ed il Planar 9? Lei ha qualche notizia in più in merito?
LC
Veniamo al discorso sulla Retroazione. Lungo da affrontare in questa sede, sarebbe meglio dedicarci uno o più articoli (Giorgio?). Per ora non posso fare altro che ribadire la mia solita cantilena: non me ne importa niente se è controreazionato oppure no, se ha 1 bit o 29, se è MC o MM, se è sospensione pneumatica o bass reflex, se è monotriodo e megawatt a stato solido...quel che conta veramente è che l'apparecchio riproduca bene la Musica e nient'altro. Il resto sono chiacchere da bar o poco più.
Autocostruzione del Merlino
Ritengo che tutti i tuoi consigli tra l'altro completamente gratuiti e totalmente (spero) disinteressati siano utili a quanti come me che fanno affidamento esclusivamente alle loro orecchie (e questo già vuol dire avere tanto) sono preda di strani soggetti che gravitano attorno al mondo dell'Alta Fedeltà; quindi ti esorto a continuare su questa strada che secondo il mio modestissimo parere è quella giusta e vincente.
LC
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
I volumi della posta precedente
© Copyright 1998 Lucio Cadeddu
Egreg. Dott. Cadeddu
Le rispondo volentieri a quel suo gradito "facci sapere" relativo alla mia Lettera in Redazione N.40. Nella sua analisi ho potuto constatare con notevole soddisfazione che Le sue tre risposte, alle mie tre domande, coincidevano perfettamente con quello che io avevo intenzione di fare e che poi in parte ho fatto dietro Sua conferma.
Come primo passo ho ricablato il braccio con del cavo Van Den Hul MSS 7 (canna braccio) e D 502 Hybrid (braccio pre phono) intervento fatto direttamente dall'importatore (ottimo lavoro).
Successivamente ho sostituito i cavi d'ingresso e di uscita del segnale posti all'interno dello stadio phono (Audion Ph) con del cavo Audio Note AN-C adottando un collegamento semibilanciato (lavoro eseguito dal sottoscritto). Il risultato finale devo ammettere che è stato molto soddisfacente, infatti è venuto fuori quel suono più arioso che andavo cercando, arioso inteso soprattutto in termini di risposta più estesa alle alte/altissime frequenze.
A questo punto il passo successivo resta la scelta del giradischi (la base) Lei ha indicato:
Linn Sondek LP 12 oppure Michell Gyrodec MK2, e anche su questi siamo perfettamente in sintonia, ma quale dei due???
Le mie preferenze vanno a quello che non sia troppo esigente in termini di messa a punto, per quello che meglio riesce ad interfacciarsi con il braccio Rega RB 300, visto che dovrò utilizzarlo, e che sia upgradabile nel tempo. Io una mezza idea me la sono fatta però mi interessa sapere la Sua su quale dei due orientarsi. (Tenga presente che non ho possibilità alcuna di poter fare una prova di contrasto tra i due).
A proposito il mio negoziante amico sostiene che: Il Linn LP 12 versione attuale non dà problemi di messa a punto rispetto alle versioni precedenti, però non va a nozze con il braccio Rega RB 300, per quanto riguarda poi il Michell Gyrodek, bello, ma è il peggiore dei migliori.
La mia impressione è che il Michell venga un po' snobbato dai "puristi analogisti".
Vorrei concludere dedicando, se me lo permette, una poesia al caro e simpatico amico Adolfo Visocchi "DigitalStatoSolidista convinto" (vedi sua Lettera in Redazione N. 46 analogico sempre meno analogico), i versi sono del "poeta" Marco Manunta.
L'audiofilo medio è un gran romantico:
persegue la sua perfezione pur essendo in cor suo consapevole che
l'obbiettivo che si è prefisso è irranggiungibile;
scambia il significato essenziale tra fine e mezzo, tra l'ascolto della musica
e gli strumenti per riprodurla, come un sommelier che prolunghi all'infinito
il rito preparatorio alla degustazione di un buon vino per non porre fine al
godimento che il gesto stesso gli procura.
Il vero audiofilo incallito, poi, è tuttora "analogista"
e, per finire, egli non si rivolge ad elettroniche che non facciano uso di
valvole per curare, coccolare, vezzeggiare il dolce suono delicatamente estratto
dai solchi degli amati "vinili".
P.S. Le sarei grato se in una delle sue pagine trattasse l'argomento "CONTROREAZIONE NEGATIVA" (Zero Negative Feedback) visto che ultimamente tutti, o quasi, i costruttori di elettroniche la mettono in evidenza nel proporre i propri apparecchi (quasi sempre evidenziandone la completa assenza nel circuito), sembra quasi che si tratti di un ingrediente che a secondo della ricetta c'è chi ne mette un poco, chi tanta, e chi niente, chi addirittura consente all'utente finale di regolarla a suo piacimento (vedi Klimo Beltaine, Manley SE/PP) però nessuno indica, o meglio spiega, in termini comprensibili effettivamente come stanno le cose.
Sicuramente in un circuito reazionato il segnale subisce una sorta di "riciclaggio" (spero voglia passarmi il termine) rispetto ad un altro con retroazione zero, quindi in termini squisitamente teorici il circuito con controreazione zero è da preferire all'altro. Però ascoltando il mio ARC Classic 30 che nei suoi dati di targa dichiara un Negative Feedback di ben 19db, mi chiedo, come faccia a suonare così bene.
Cosa ne pensa del ORACLE PARIS MK IV ?
Con simpatia La saluto cordialmente
Romeo La Vecchia - E-mail: avisocc@iol.it
Carissimo Romeo,
è un piacere risentirti. Io mi ostino a darti del tu, spero che non me ne voglia per questo eccesso di confidenza.
Il problema è dunque Gyrodec o LP 12? Comincio col dirti che effettivamente l'RB300 non è il miglior partner per il Linn, che si trova più a suo agio coi bracci di casa, quindi il tuo negoziante è stato onesto e si è dimostrato particolarmente competente.
Il Gyrodec è un bellissimo (leggi: ben suonante) giradischi, specie con l'alimentazione separata Gyro Power QC che però costa intorno al milione e ottocento mila. Non è molto diverso il discorso per il Linn con alimentazione esterna Lingo.
Il Michell è effettivamente un po' snobbato, potresti chiedere maggiori lumi al nostro Werner Ogiers che ne è un soddisfattissimo possessore. Per l'Oracle invece puoi rivolgerti al nostro Thorsten Loesch, felice possessore di un Delphi, se non ricordo male.
Se vuoi qualcosa di più esotico puoi infine rivolgere la tua attenzione a due giradischi che godono di grande reputazione al di fuori dei confini italiani: il VPI HW 19 Junior ed il Nottingham Spacedeck, entrambi di prezzo intorno ai 3 milioni (un po' meno il VPI). Del modello intermedio Rega non ne so nulla, per ora.
Di tutti gli appparecchi che ho provato, che ci creda o no, non ho mai avuto la tentazione di chiedere o di informarmi circa la filosofia di progetto. Prima li ascolto, poi, semmai, mi leggo i depliants che raccontano vita, morte e miracoli degli apparecchi in questione.
Eventualmente, giusto per completezza di informazione fornita a voi lettori, riporto qualche scarna nota tecnica e poco più. Così secondo me è il modo giusto per accostarsi alla riproduzione della Musica. Diverso è il discorso se ci vogliamo avventurare nell'autocostruzione, ma allora il problema non è controreazione si/no/quanta ma piuttosto occorre avere ben chiari i principi base dell'elettronica e degli apparecchi audio.
A presto!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
sono quasi tre mesi che vi ho scoperto e penso che il vostro "giornale" sia molto chiarificatore per chi come me è all'inizio di una così superba passione come l'ascolto della musica.
Pur non essendo un esperto di autocostruzione dei cavi mi sono cimentato nella costruzione del cavo di alimentazione MERLINO. Devo dire che grosse difficoltà non ne ho trovate, tranne che per il reperimento dei materiali, che mi ha fatto un po' penare! E a questo proposito devo sottolineare che il cavo da me trovato non è provvisto di conduttori tra loro twistati e che inoltre non ho trovato gli anelli in ferrite.
Comunque ho seguito alla perfezione tutte le tue istruzioni e con mia grande sorpresa ho notato che non solo funzionava, ma funzionava anche egregiamente.
Lo ho collegato prima all'amplificatore, un integrato: Denon PMA-1500R e usando come paragone il mio cavo di alimentazione acquistato da poco: Kimber Kable PowerKord ho notato che il MERLINO si presentava più freddo e più dettagliato sugli alti lasciando scomparire quasi del tutto i bassi e i medi, ma nonostante ciò era comunque piacevole e poco stancante.
Riposizionato il Kimber all'amplificatore ho continuato le mie prove sulla sorgente, un CD Musical Fidelity E601, questa volta il paragone l'ho fatto con il cavo in dotazione e devo dire che ne sono rimasto entusiasta: l'immagine ora è più definita e come giustamente osservavi tu i piatti della batteria si sentono incredibilmente meglio.
Mi è stato utile anche il tuo consiglio per quanto riguarda il rodaggio del cavo: infatti il primo ascolto non mi aveva entusiasmato, ma dopo parecchie ore che era rimasto sotto tensione ha sfoderato il suo carattere.
A presto!
Giuseppe Maggiore - E-mail: GIUSE@rdn.it
Ciao Giuseppe,
ti ringrazio per averci dato fiducia. Il Merlino, almeno nella versione twistata con gli anelli in ferrite, è in realtà un cavo che suona davvero molto bene ma non temete perchè il nostro team sta lavorando a ben altro. Questa settimana pubblichiamo infatti il nuovo cavo d'alimentazione TNT - TTS (The Twisted Snake) che, a quanto si dice in giro, surclassa il buon vecchio Merlino da tutti i punti di vista.
Dopo questo è previsto un terzo progetto di cavo d'alimentazione ancora più strano ed originale e che sarebbe l'evoluzione del da troppo tempo promesso Merlino mkII. Come al solito mi serve tempo perchè quel che ho in serbo è qualcosa di piuttosto insolito e rivoluzionario, credetemi...
Infine puoi stare tranquillo: i nostri consigli non solo sono e saranno sempre gratuiti ma anche totalmente disinteressati, non vedo poi che interesse ci potrà mai essere. Avrai notato che TNT non vende niente: regala idee, spunti e consigli.
Capisco che nella marea di trafficoni che gironzalono in quest'ambiente, riviste comprese, c'è da dubitare di tutto e di tutti. Personalmente non mi piacciono i progettisti che si fingono redattori e che scrivono sulle riviste dei loro progetti per poi "aiutare", in un modo o nell'altro, le vendite. Non crediate che qualcuno non ci abbia provato anche con noi...solo che il tentativo non è andato in porto ;-)
Non appena un redattore di TNT entrerà in un modo o nell'altro nel mondo del commerciale terminerà ipso facto ogni rapporto di collaborazione con questa rivista. Lo so, è un atteggiamento un po' rigido ma sono sicuro che è l'unico che alla distanza convenga di più a tutti. Che il commerciale sia commerciale e che quello che non lo è rimanga tale. Tutto è più chiaro e più credibile.
A presto!
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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