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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Riflessioni sul Top Audio & Video
  2. Ma allora i cavi d'alimentazione funzionano davvero...
  3. Posizionamento diffusori ed altro
  4. Schermatura altoparlanti
Riflessioni sul Top Audio & Video
Come buon audiofilo anche quest'anno ho fatto un salto al Top-Audio, pardon *Top-audio-video*. L'impressione di questi ultimi anni è una leggera trasformazione della manifestazione in un piccolo SIM. Il settore video sta vivendo un buon momento, ed è logico un interesse dei costruttori e soprattutto distributori in questa direzione, c'è anche un ritorno delle grandi case nipponiche.
Peccato che ogni anno vince la teoria del distributore, cioè ognuno coltiva il suo orticello presentando i suoi prodotti. In un normalissimo negozio Hi-Fi, non abbiamo a disposizione tutto o quasi, come al Top Audio, ma possiamo sbizzarrirci ad accostare i diffusori di quel distributore con l'ampli di un altro o un CD e così via arrivando a soluzioni inaspettate. Il mio rimane un sogno: un giorno vedremo un Top-audio con tutti gli orticelli riuniti?

Un altro mio dubbio: le salette del Quark Hotel purtroppo non solo il massimo per l'acustica e quindi l'ascolto, poi ci sono quelli che hanno a disposizione lo spazio sufficiente e lo sfruttano solo per l'esposizione, relegando l'ascolto in un angolo.......non faccio nomi.
Dopo le critiche bisogna passare anche alle cose positive, anche quest'anno mi hanno stupito i prodotti italiani. Tre anni fa ero rimasto estasiato dai diffusori *Opera* e cavi *Shinpy*, l'anno scorso le elettroniche *Monrio*, la scorsa settimana le elettroniche *Audio Analogue*, quando potremmo ascoltare al Top-Audio i diffusori Diapason?
Perchè rimango sempre ammaliato dall'accoppiata Martin Logan & Audio Research?
Pincione Gian Piero - E-mail: pincione@geocities.com

LC
Caro Gian Piero,
la tua è un'utopia. Gli orticelli rimangono tali e separati. Anzi, è già un miracolo che distributori non in possesso di un qualche apparecchio lo vadano a chiedere alla *concorrenza*. Il Top Audio è una manifestazione innanzitutto commerciale, cioè deve invogliare all'acquisto ed all'interesse degli operatori del settore (riviste comprese).
Immaginare un qualcosa di diverso, votato solo al raggiungimento del buon suono, senza interessi di parte, è un'utopia semplicemente irrealizzabile. Che poi non tutte le salette riuscissero nell'arduo compito di attirare l'attenzione del pubblico è un discorso diverso dove andrebbero considerati molti fattori, non ultimo l'incapacità culturale e tecnica di molti *addetti ai lavori* e che io vedrei bene a coltivare i campi, piuttosto.
Perchè parlo di incapacità culturale è presto detto: non si può sfumare il finale della Sinfonia Fantastica di Berlioz, per esempio, a meno che nella vita non si vendano patate e broccoletti e si ignori completamente l'esistenza di un'Arte somma chiamata Musica.
Purtroppo è successo anche questo. Parlo di incapacità tecnica perchè è evidente che molti *espositori* non sanno esattamente cosa sia l'ascolto di Musica di buona qualità. Basta alzare il volume, anche quando gli apparecchi chiedono pietà.
Ma dico io: lo ha ordinato il medico di dimostrare HiFi? Non sarebbe tanto meglio se prendessero un'Ape Cross ed andassero a raccattare cartone per le strade? E questo sia detto con tutto il rispetto per coloro che fanno questo umile ma dignitosissimo lavoro...almeno non hanno la spocchia di certi personaggi che si vedono armeggiare coi telecomandi nelle salette.

Fortunatamente non sono tutti di questo livello ed i veri professionisti riescono sempre a distinguersi anche se talvolta sono castigati da salette troppo piccole o mal suonanti (però esistono sistemi per migliorare l'acustica...no?).
E' sempre un piacere vedere che molte delle salette Made in Italy si distinguevano per buon gusto e ottimo suono, sono sempre stato un sostenitore dell'Alta Fedeltà italiana contrapposta a quella all'italiana...
Permettinmi di fermarmi qui e di rimandare ulteriori approfondimenti al reportage dalla Mostra.
Nel frattempo, per quanto riguarda la presenza di Diapason al Top Audio, passo la parola ad Alessandro Schiavi della stessa Diapason.
Lucio Cadeddu

Effettivamente Diapason non è stata costantemente presente alle manifestazioni Top Audio, dopo la presentazione delle Adamantes nel 1989, (miglior suono al Top Audio, Bebo Moroni Audio Review n° 89 pag. 72) durante la quale sono state eseguite prove d'ascolto utilizzando Master digitali originali di numerose registrazioni, siamo stati presenti in poche altre occasioni ed in presentazioni statiche.
Nel frattempo, in Italia, Diapason è stata presente in numerose occasioni durante "piccole" ma importanti fiere locali come, per esempio, l'Umbria Hi-Fi ed in occasioni speciali come il concerto di Dino Saluzzi (bandoneon) promosso da Diapason nello scorso maggio (articolo del concerto di Mario Berlinguer, Suono n° 300 pag. 20).
Riguardo al futuro, ritengo più probabile una partecipazione Diapason al Top Audio, gli appassionati ed i professionisti del settore chiedono sempre più la presenza dei Ns. prodotti in questa manifestazione ed io francamente spero di poterli accontentare già dalla prossima edizione.
Alessandro Schiavi - E-mail: info@diapason-italia.com
www.diapason-italia.com

Ma allora i cavi d'alimentazione funzionano davvero...
Caro direttore,
non scrivo da un po' in quanto ho passato alcuni mesi a provare (provare, provare provare....) varie configurazioni e ottimizzazioni.
Nonostante possegga un impianto di buon livello, adeguatamente cablato sia come segnale che come potenza, ero ancora piuttosto insoddisfatto per la dinamica e soprattutto per la profondità della scena. Nulla da dire per altezza e per ampiezza.
L'unico punto debole poteva dirsi il collegamento alla rete fatto con una semplice ciabatta con cavo standard di modesta sezione. Ma influirà così tanto?
Boh, comunque, ho pensato, mi faccio il Merlino.
Giro un po' di negozi ma non trovo il cavo adatto. Mi accontento (erano quasi le otto di sera) di un grosso trifase da 2,5 mmq della CEAM.
La faccio breve, dopo il montaggio, accendo e....non credo alle mie orecchie.
A sistema freddo e a basso volume (dieci di sera) era come se avessero squrciato la parete dietro alle casse...non oso pensare cosa sentirò oggi, dopo adeguato rodaggio ed a volume un po' più elevato.
Spesa totale L. 6.700, su un impianto di oltre 5 milioni.
Ah, giuro che non era suggestione, se ne è accorta anche la moglie, notoriamente non molto attenta a questi fatti. Grazie TNT, ciao direttore.
Dino Salamone - E-mail: psalamone@tim.it

LC
Ciao Dino,
e grazie a te, non a TNT. La tua esperienza mi conforta, è sempre utile avere conferme di questo tipo. Proprio oggi leggevo sul newsgroup it.hobby.hi-fi il messaggio di un presunto audiofilo che asseriva che tali differenze (tra apparecchi caldi e freddi, tra cavi etc.) sono puro frutto di immaginazione fertile.
Bene, voglio ora raccontarti la mia esperienza, l'ultima in ordine di tempo.
Al Top Audio, avuto il consenso dell'espositore, ho provato a mettere sotto la sorgente utilizzata (un CD Rega Planet) tre punte coniche ed altrettanti
StoneBlocks by TNT (si, insomma, le saponette per i calli :-), solo che StoneBlocks by TNT suonava meglio).
Beh, io e Giorgio non abbiamo detto nulla, è stata una coppia (ragazzo e ragazza) seduta dietro di noi a chiederci che accidenti avessimo fatto al suono di quell'impianto.
La ragazza, in particolare, era allibita ed ha voluto vedere e toccare con mano gli aggeggi che avevano reso possibile il *miracolo*. La differenza era in effetti DRAMMATICA, di quelle che non lasciano adito ne' a dubbi, ne' a opinioni.
La ragazza si è mostrata ancora più meravigliata quando ha scoperto che quei magici cubetti bianchi altro non erano che mezze saponette Farmamed per i calli da 1700 lire l'una.
Inutile dire che il giorno dopo, in quella saletta, sotto la sorgente, c'erano tre punte e tre cubetti in grafite... :-)
Non si tratta ne' di immaginazione, ne' di suggestione, basta avere la mente sgombra da pregiudizi e credere solo alle proprie orecchie. Anzi, dirò di più: un tale salto qualitativo lo sente anche il più prevenuto degli ascoltatori, non crederà alle sue orecchie ma non potrà negare che la differenza c'è e si sente tutta.
Per tornare al discorso del Merlino, ti consiglio vivamente di utilizzarne uno per ogni apparecchio dell'impianto e poi uno anche per la ciabatta. Magari la terra la lasci collegata solo su un apparecchio, per evitare loops malefici, ma anche questo è discutibile ed andrebbe verificato caso per caso.
La prova è facile: si alza il volume senza segnale e si ascolta se il ronzio aumenta o diminuisce in un caso o nell'altro. Mi raccomando: non fate le prove coi fili volanti...con la 220 non si scherza.
Ultimamente ho installato un bel Merlino su un ampli integrato piuttosto economico...io, che ormai dovrei essere avezzo a questo tipo di *modifiche*, stentavo a credere alle mie orecchie, tanto era cambiato in meglio il suono dell'impianto.
Quindi si, i cavi d'alimentazione funzionano e visto che il Merlino costa pochissimo ed è facile da farsi in casa vale davvero la pena provare.
A presto!
Lucio Cadeddu

Posizionamento diffusori ed altro
Trovo TNT molto bello, anche se tra mille indicazioni mi perdo.
Non posso dire di essere un audiofilo, ma piuttosto un massiccio consumatore di musica (da Clifford Brown ai Ben Folds Five ai quartetti di Beethoven), che ascolto tutti i giorni, seduto in poltrona oppure scrivendo al computer. E questo è il problema numero uno: dove mettere le casse, se la distanza tra me e il vertice del famigerato triangolo d'ascolto è variabile?
Comunque, l'editoriale Bruciamo le cassette e un ascolto comparato mi hanno convinto e ho fatto piazza pulita delle mie. Avete ragione, è stato un sollievo.
Ho un vecchio impianto: casse Goodmans RB20, amplificatore Marantz PM230, piatto Technics SL-B200. Più recente il lettore CD, un Technics SL-PG400A.
Lo studio, immodificabile, è mt. 4,25 X 4,05 e mt.3,10 di altezza, con un pianoforte verticale, tende perennemente aperte alle finestre, poltrona, libreria a tutta parete e un piccolo camino in un angolo.
Con inevitabile approssimazione, è possibile avere un'indicazione sulla giusta collocazione delle casse?
E inoltre, quale puntina per il piatto (quella vecchia, AT101EP audio-technica, è piuttosto male in arnese)?
Infine, quale/i pezzo/i dello stereo cambiereste di corsa (il budget è basso, meno di un milione)?
Mille grazie.
Alberto Ragni - E-mail: alberto_ragni@iol.it

LC
Caro Alberto,
credo che tu sia uno dei pochi ad aver apprezzato il mio editoriale che invitava a bruciare le cassette...complimenti!
Effettivamente la cassetta compact è un insulto alla Musica e per ottenere una qualità accettabile occore spendere molto sia per i nastri vergini di qualità sia per i registratori...una spesa difficilmente ammortizzabile anche registrandosi, illegalmente s'intende, i dischi degli amici.
Tra l'altro la trovo una cosa profondamente ingiusta: uno si compra il CD a prezzo pieno e noi ce lo registriamo a sbafo...questo è uno dei motivi che mi ha indotto a non prestare mai i miei dischi, LP prima (ed i motivi erano anche altri...) e CD poi.
Venendo alle tue domande, è difficile darti un'indicazione precisa senza avere una piantina della stanza. Mi sembra di capire che ci sia una parete quasi libera e quella andrebbe sfruttata per i diffusori che andranno messi quindi lungo la stessa, il più distanti possibile dalle pareti laterali e da quella di fondo.
Purtroppo non ricordo se i tuoi diffusori sono da pavimento o da libreria, nel caso rientrino in questa seconda categoria l'uso di supporti dedicati è più che una necessità, è una vera e propria conditio sine qua non.
Il fatto che tu cambi posizione nella stanza ti costringe ad accettare una posizione non ideale almeno in un caso, diciamo che quando sei al computer puoi anche fare a meno della scena acustica perfetta.
Però non è detto. Ad esempio, nello studio, dove ho il computer ed il secondo impianto le casse sono alle mie spalle (mentre scrivo). Nonostante questo e nonostante il fatto che quando scrivo la Musica fa da sottofondo (altino, ma pur sempre sottofondo) riesco ancora a percepire una discreta scena sonora, apprezzando anche le differenze in termini di profondità.
Quindi non tutto è perduto, se l'impianto e la posizione delle casse lo consentono si può ancora godere di un'ottima riproduzione musicale anche da posizioni estremamente disassate.
Per quanto riguarda l'impianto in tuo possesso certo che qualche modifica è ormai necessaria. Intanto il giradischi: anzichè acquistare una testina nuova (tipo Grado o Stanton, al di sotto delle 100.000 lire) io cercherei un giradischi usato già dotato di testina funzionante. Che so, un bel Thorens per un paio di biglietti da cento.
Casse e ampli, soprattutto quest'ultimo, sarebbero da sostituire. Con meno di un milione puoi ancora trovare degli ottimi apparecchi, nuovi. Sull'usato il discorso è molto diverso.
Qualche esempio? Come ampli puoi prendere, intorno alle 400 mila, un NAD 310 o un Rotel 920 o 921. Lo so, sono monotono ma davvero in questa fascia di prezzo non ci sono molte alternative. Ci sono un paio di ampli integrati della Next, ditta italiana, che si collocano nella stessa fascia di prezzo ma non posso esprimermi fintanto che non li avrò ascoltati.
Per le casse il discorso si fa decisamente più ampio: con 500 mila lire hai un ventaglio di possibilità piuttosto ampio. Kef Coda 7, Mission 731, Tannoy 631 o Mercury M1, Wharfedale 7.2, TDL Nucleus 2, Indiana Line Arbour 5.4, vari modelli Jamo, Chario Syntar 100 e tanti altri ancora.
Si tratta di diffusori di buona qualità e la scelta andrà fatta solo ed esclusivamente dal tuo orecchio, nel tuo ambiente.
Per prima cosa però posiziona le tue casse in ambiente, poi sostituisci l'ampli, poi il resto.
Il lettore CD puoi non sostituirlo, è sicuramente il pezzo più attuale e migliorabile del tuo impianto. Migliorabile? Si, grazie ai nostri suggerimenti, mediante pannelli smorzanti, piedini antivibrazioni e cavi di segnale decenti il tuo lettore può fare un bel salto di qualità.
Gli apparecchi che sostituisci puoi tentare di rivenderli: 150.000 max per l'ampli e 100.000 per il piatto. Per le casse davvero non saprei.
Dai, la caccia è aperta, comincia a girare per negozi giusto per farti un'idea e poi fammi sapere.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Schermatura altoparlanti
Gentile Direttore,
innanzitutto ... GRAZIE DI ESISTERE !!!
Per mesi e mesi ho navigato nella rete senza mai trovare niente di interessante, ed invece qualche giorno fa quando ormai mi era sorto qualche dubbio circa la reale utilità di INTERNET :-) ecco la rivoluzione: TNT-AUDIO, dove si parla sul serio di Alta Fedeltà, spesso meglio che su altre, più o meno blasonate e non gratuite, riviste cartacee.
Nessuna critica direttore, continui così, TNT-AUDIO è perfetta!

Ma adesso basta con i complimenti, le devo rivolgere una domanda; è possibile schermare magneticamente dei diffusori dotati di altoparlanti privi di schermatura?
Per esempio se io rivestissi le pareti interne del mobile di materiale ferroso, avendo poi cura di smorzarlo per evitare sgradevoli risonanze, potrei risolvere i miei problemi?
Andrebbe bene una lamina di ottone (materiale amagnetico) oppure sarebbe più indicato il MATERIALE DI SCHERMATURA EMI descritto a pag. 1025 del catalogo RS Settembre96/Gennaio97?
La ringrazio anticipatamente e le auguro buon lavoro.
Davide Di Bella - E-Mail: MS196@COMUNE.MASCALI.CT.IT

LC
Caro Davide,
grazie dei complimenti. Però permettimi di correggerti, TNT-Audio è tutt'altro che perfetta, visto che molte cose sarebbero da migliorare. Purtroppo l'essere un'attività non commerciale e motivata solo da Passione non le consente di diventare ciò che io vorrei. Comunque a noi sta bene anche così, ci piace, ci diverte e questo è ciò che importa maggiormente.
Il problema della schermatura degli altoparlanti è MOLTO complesso. Se fosse semplice tutti i produttori di diffusori si sarebbero adeguati subito, visto che se non ricordo male la schermatura magnetica rientra nelle direttive CE.
Non si può realizzare la schermatura con un semplice schermo metallico come dicevi tu perchè in tal modo il campo si sposterebbe sulle pareti del diffusore, quindi ancora più vicino agli schermi televisivi, peggiorando la situazione.
Si potrebbe realizzare la schermatura con un rivestimento in materiali speciali e costosi, tipo mu-metal ma non ne vale la pena.
Quella schermatura da te citata dal catalogo RS in realtà scherma da interferenze elettromagnetiche, tipo onde radio etc.
Occorre dunque un secondo magnete e poi di conseguenza andrebbe modificato l'altoparlante per riottenere le stesse caratteristiche elettriche (l'aggiunta di un secondo magnete non è cosa da poco per i parametri elettrici di un trasduttore elettroacustico).
E' un'operazione che andrebbe fatta da chi sa esattamente cosa fare, quindi non alla portata di noi audiofili *comuni*.
Quindi non c'è via d'uscita, devi tenere gli altoparlanti lontani dallo schermo (talvolta bastano anche 30 cm) oppure acquistare qualcosa di già schermato.
A presto!
Lucio Cadeddu

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© Copyright 1998 Lucio Cadeddu

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