Non dimenticatevi di potreste vincere anche voi!
LC
Risposta del progettista dell'Insulto...Finale (Ruggero Sanna)
Ciao Daniele,
Carissimo Daniele,
è un piacere saperti soddisfatto dopo la realizzazione di un progetto TNT. Quell'ampli finale era nato come sfida estrema ai costi senza sacrificare troppo in termini sonori...beh, il risultato ha superato ampiamente le aspettative.
L'Insulto Finale è un amplificatore serio che si permette pure di suonare piuttosto bene, tenendo conto poi del prezzo, alcune caratteristiche sonore lasciano piuttosto sbalorditi. Per i dettagli tecnici leggi più sotto la risposta del progettista, Ruggero Sanna.
Mi chiedi un giudizio sul tuo impianto: beh, le tue parole sono il miglior giudizio che se ne possa dare...la cosa più importante in un qualsiasi impianto HiFi è che il possessore riesca a ricreare in casa propria l'emozione della Musica. Audiofili diversi cercano sensazioni diverse perchè UNICO ed IRRIPETIBILE è il modo col quale il cervello di ognuno di noi modellizza la realtà esterna. Per questo motivo ci sono audiofili che non potrebbero rinunciare all'altissima dinamica (tipica della Musica dal vivo) mentre altri, magari rinunciando un po' all'impatto, preferiscono una timbrica ineccepibile o una ricostruzioe prospettica realistica.
L'importante è che alla fine i nostri sensi (e non quelli dei critici HiFi) siano ingannati al meglio dal nostro impianto.
Tornando a noi, mi pare che i componenti del tuo sistema siano tutti ottimi apparecchi, anche se il lettore CD forse può cominciare a mostrare il peso degli anni.
Mi pare inoltre che tu abbia curato attentamente l'installazione dell'impianto ed immagino che, pur non avendone fatto menzione, abbia curato altrettanto attentamente la cavetteria.
Ti auguro buoni e soddisfacenti ascolti in compagnia dell'Insulto!
Lucio Cadeddu
mi fa molto piacere che la realizzazzione dell'Insulto finale ti
abbia soddisfatto, in effetti non sembrerebbe che un piccolo finalino
dall'aspetto così dimesso possa avere una bella voce... eppure la magia delle valvole fa anche questo.
I valori delle tensioni di alimentazione da te rilevati sono nella norma, la potenza può essere inferiore per diversi motivi, la corrente di filamento ad esempio dovrebbe essere di 300mA, ma anche l'usura delle valvole o la non perfetta compatibilità tra queste ed i TU; in effetti la potenza reale è attorno a 1,5W però considerando che la distorsione dei triodi non è così fastidiosa...comunque non preoccuparti una frazione di Watt in più non è così
determinante; se ti occorre maggior potenza puoi configurare lo stadio
finale a pentodo, la potenza sale decisamente, ma il suono è diverso.
I risultati migliori, da come hai potuto constatare anche tu, si ottengono con diffusori ad efficenza medio alta, diciamo dagli 89-90 dB in su.
Se vuoi puoi mandare una foto del tuo Insulto Finale e, spazio permettendo, la si può pubblicare su TNT.
Complimenti per le tue numerose realizzazioni!
Ruggero Sanna
Re: Vibrazioni e risonanze nell'uso ordinario di un CD
LC
Permettimi poi di precisare che non ho MAI scritto da nessuna parte che i lettori da 300 mila modificati suonano chissà come. Vai a rileggere CON ATTENZIONE le prove delle modifiche fatte al lettore Teac CDP 1100, dove spiego in modo inequivocabile che con la modifica Stage 1 qualcosa migliora ma non si arriva al suono di un lettore da 600/700 mila lire. Riporto la frase citando testualmente:
Passiamo ai cavi: se credi che sia tutto un problema di sezione...beh, siamo ancora piuttosto lontani dal capire il problema della conduzione elettrica negli impianti HiFi. Non mi dilungherò oltre sull'argomento visto che TNT è piena zeppa di articoli ed interviste che trattano il problema. A leggere con un po' di attenzione (e quanti di voi non lo fanno!) si potrebbe imparare tante cose interessanti e, comunque, anche in questo caso, solo l'ascolto può dire qualcosa di decisivo sull'argomento.
Infine, un'altra precisazione: non ti ho dato ne' del sordo ne' della *testa di zucca*. Ho solo detto che se non senti la differenza tra un CD vecchio di 15 anni ed uno moderno (e di alto livello) o il tuo impianto non ti consente di apprezzare queste differenze (verosimile) o...sei completamente sordo...scegli tu la conclusione che preferisci.
Chiudo qui, invitandoti a seguire sempre TNT e ad esprimere liberamente le tue opinioni, purchè in forma civile. Siamo tutti adulti e vaccinati ed in grado di valutare le cose con le nostre orecchie, non abbiamo quindi bisogno di illuminati che ci redimano nella via della Santa Verità tecnica.
Costo della Musica
Esistono poi le catene "CD Warehouse" ove si possono vendere o comprare CD, ad un prezzo medio di 7 $. Si trovano CD usati la maggior parte in buone condizioni, ma si possono anche trovare CD ancora sigillati, (evidentemente regalo non gradito). Una iniziativa di questo genere avrebbe sicuramente un effetto calmierante sul costo del CD.
Dunque vendere i CD a prezzo più basso e con ancora un buon margine di profitto è possibile, e il prezzo "giusto" è ben lungi da quelle 30000 lire che qualcuno vorrebbe fare intendere.
Gentile Direttore,
LC
Per Nino: non so a quali Harmonix ti riferisca. Questa Azienda produce tutta una serie di dispositivi atti a minimizzare (anzi, accordare) le risonanze all'interno ed all'esterno di un impianto HiFi. Quindi: stabilizzatori per CD, correttori d'ambiente, dischetti smorzanti (accordanti) per elettroniche etc.
Nuovo impianto
LC
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ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Lettere alla Redazione Vol.1
© Copyright 1998 Lucio Cadeddu
La mia perplessità non è mai stata se un amplificatore e/o una elettronica possano essere migliorate o se un cd di buona qualità almeno costruttiva possa leggere, e quindi suonare meglio di un altro di bassa qualità, ma proprio sulla incidenza delle vibrazioni su una sorgente digitale.
Ho tre impianti (di cui uno A/V) su cui sperimento sempre di tutto
oltre ad essere un patito di hi-fi lo sono anche di Sat e computers
e sono profondamente d'accordo con le tue argomentazioni e i tuoi consigli per quanto riguarda i trattamenti di ambiente e i correttori di vibrazioni per l'analogico e i diffusori (a proposito di questo ho anche l'hobby dell'autocostruzione di questi ultimi) sono persino d'accordo per quanto riguarda i cavi (quelli di alta sezione autocostruiti) ma sinceramente per quanto riguarda i cd non riesco a sentire la differenza, avevo in passato acquistato dei lettori di qualità scadente (Pioneer e Technics di fascia bassa) e si sentivano decisamente male, oltre al fatto che non riuscivano a leggere decentemente cd sporchi o graffiati, ho provato persino a collocare il lettore in un'altra stanza (forando la parete) ma proprio non ne volevano sapere.
Quello che volevo dire in quella lettera (volutamente provocatoria) era che, secondo me, uno che compra un cdp da 250/300 mila non può aspettarsi che diminuendo le vibrazioni (di questo si parlava) il lettore sia miracolato.
Per quanto riguarda la grammatica scusa ma proprio non ho il tempo di
rileggere più volte quello che scrivo (spedisco più di 50 msg al giorno e ne ricevo almeno altrettanti, almeno fino al crash del mio sito) e comunque non ritengo di offendere nessuno se faccio qualche strafalcione facilmente comprensibile.
Cmq ho visto che scrivi anche nelle news e ti ho sentito spesso scrivere di tweak molto più efficaci di quelli sui cd.
Per quanto riguarda il fatto che qualcuno possa sentire differenze con la commutazione diretta tra due cdp economici di cui uno trattato i miei dubbi permangono. Come per altro ho dubbi seri sui cavi (a parte grosse differenze di sezione).
Infine ti descrivo brevemente l'impianto su cui faccio le prove
Comunque gli insulti (testa di zucca, sordo ecc.) non mi faranno
sicuramente allontanare dall'hi-fi, ne' dalla lettura di materiale dedicato al tweaking, ne' mi impediranno di esprimere liberamente le mie opinioni.
Per quanto riguarda il tuo sito l'ho scoperto da poco e non lo mollo.
Buon lavoro
Bruno Arcidiaco - E-mail: mrbit@legacy.it
Caro Bruno,
Vedo che cominciamo a capirci meglio. Bastava scrivere questa lettera anzichè l'altra.
Ora infatti affermi di non riuscire a sentire differenze, il che è un bel passo avanti rispetto a ciò che affermavi la volta scorsa. Il non sentire differenze non significa in alcun modo che tali differenze non esistano. A saperlo ti avrei forwardato le numerose lettere pervenutemi da parte di audiofili che hanno modificato i propri CD minimizzando le vibrazioni e che ne sono rimasti estremamente soddisfatti. Pensa che un negozio hi-end in Australia mi ha chiesto l'autorizzazione per poter proporre le mie modifiche al CD 63 della Marantz ai propri clienti....
Tu hai tutto il diritto di essere scettico, fintanto che le tue orecchie non ti dimostreranno inequivocabilmente che le differenze ci sono e non sono di piccola entità.
Fino ad allora però, tenendo anche conto del numero elevato di audiofili che hanno provato ottenendo buoni risultati, ti pregherei di concedere alla cosa almeno il beneficio del dubbio.
La versione TLE Stage 1 adesso suona come un lettore dal prezzo anche doppio, ma non andrei oltre perchè nella
zona delle 700.000 lire si cominciano ad incontrare dei lettori (Marantz, NAD, JVC) che suonano tutta un'altra
Musica (e ci mancherebbe che non fosse così).
Mentre nel caso della versione Stage 2 scrivevo:
Costava meno di 300.000 (a ben cercare lo si trova per 250.000) e con poche decine di migliaia di lire (30-40.000 al
max) ha fatto un salto di qualità notevolissimo portandolo a competere con lettori di prezzo più che doppio.
Il che significa che la versone Stage 2, col cavo d'alimentazione Merlino CD, era in grado di battersi con lettori nella fascia delle 6/700 mila lire, ovvero con apparecchi tutto sommato ancora in *zona* economica. Come vedi non sono andato oltre.
Non ho MAI detto di buttar via i lettori da un milione o più perchè ne basta uno da 300 mila modificato. Se l'ho scritto da qualche parte ti prego di riportare la frase esatta. Questo concetto, tra l'altro, l'ho ribadito proprio in occasione della risposta ad Antonio Celona che ha scatenato le tue ire.
Viceversa nel caso del CD 63 (o, meglio ancora, del CD 67 modificato, anzi stravolto, anche elettronicamente, da T. Loesch) le cose si fanno più serie e si riesce a dar fastidio a lettori che stazionano nella classe intorno al milione di lire. Ma non molto di più.
Il lettore ultramodificato di Thorsten è tuttavia ben altra cosa, solo lontanamente parente del lettore originario, ed in questo caso si va a competere (anche coi costi, però) con lettori di ben altra classe.
Quindi, se vogliamo essere precisi fino all'ultimo bit :-), ti prego di non mettermi in bocca parole che non ho mai scritto (ne' pensato) da nessuna parte.
Tornando seri, e parlando di zucche vuote, il mio era un discorso generale non riferito a te personalmente. Ritengo che chi nella vita vive di grandi certezze incrollabili, tali da far considerare gli altri come dei poveri cretini creduloni, in genere all'interno della scatola cranica ha il vuoto cosmico :-)
Ripeto: io non ho certezze, di alcun tipo, credo solo a ciò che sento. Se le mie orecchie mi dicono che c'è differenza beh allora c'è. Se mi dicono che non c'è, per me non c'è, ma questo, beninteso, non mi autorizza in alcun modo a considerare poveri illusi chi queste differenze continua a sentirle.
A questo proposito sarò più esplicito in una prossima prova d'ascolto (di un lettore CD della Linn), dove racconterò un fatto che mi è accaduto, piuttosto sconcertante, e che mi è servito di lezione.
Infine due paroline, doverose, sul tuo impianto.
Non ho molto da dire sulle Wharfedale, casse oneste anche se parecchio datate, ma due parole sul SAE TWO A14 le voglio spendere. Ecco, diciamo che non è esattamente un amplificatore impeccabile, essendo un prodotto voluto dai geni del marketing dei primissimi anni '80 per far avvicinare il grande pubblico al dorato marchio SAE (costruendo, in pratica, il SAE dei poveri). Oltretutto è piuttosto vecchiotto e già allora non godeva di una buonissima considerazione...fossi in te farei un pensierino circa la sua sostituzione con qualcosa di più aggiornato.
Riporto cosa scriveva Stereoplay nella prova del tuo ampli, quasi 20 anni fa, nel lontano 1981 (numero 92):
Prestazioni: alcuni valori strabilianti, come la potenza di uscita, si accompagnano a prestazioni non confortanti alle misure dinamiche.
Se si tiene conto che difficilmente le riviste HiFi dell'epoca (e non solo) scrivevano un qualche parere anche lontanamente negativo....
Certo, se tu sei soddisfatto così, va benissimo, mi scuserai se mi permetto solo di insinuare qualche ragionevole dubbio :-)
Ormai l'avrai capito che per me la vita è fatta di dubbi anzichè di certezze :-)
Io non mi rendo conto della differenza tra un obiettivo Nikon ed uno Zeiss ma questo non mi autoriozza a dire che tale differenza non esiste solo perchè io non me ne accorgo o perchè tanto si tratta di due pezzi di cristallo bombato.
Volendo, mi posso pure accontentare della parola di chi ha dedicato alla fotografia tutta la sua vita e che magari è in grado di farmi capire quali siano le differenze ed in che modo posso riconoscerle, meglio ancora se mi mette nelle condizioni di apprezzarle.
Occhio a non trarre conclusioni affrettate dunque, ricordiamoci che l'HiFi è materia raffinata, per persone abituate a spaccare il capello in quattro (o in otto), e che talvolta le differenze che si riescono a sentire, volutamente enfatizzate per evidenziarle meglio, sono, per la maggior parte degli ascoltatori comuni, assolutamente insignificanti.
Lucio Cadeddu
Vorrei aggiungere qualcosa a quanto già detto sull'argomento.
Per motivi di lavoro mi sono trasferito negli US per un più di un anno ed essendo un appassionato di musica e di Hi-Fi, mi sono iscritto al club BMG, che vende CD, di tutti i generi, per corrispondenza e tramite Internet.
I risultati sono stati superiori alle aspettattive: il prezzo
pieno del CD era di 16 $, ma ogni mese ricevevo delle offerte
particolari tipo: compri un CD a metà prezzo e puoi ordinarne dal
catalogo quanti ne vuoi a 4$ !!! (ho anche trovato offerte speciali a 3 $).
Mi riferisco a CD di musica classica di recenti incisioni e delle
migliori etichette tipo Telarc, Chandos, HM, Archiv, Decca, Deutsche
Grammophone, Dorian ecc.
Per amor del vero su ogni CD c'erano delle spese postali di 2$ circa
cadauno, ma è pur vero che al costo complessivo di 4$ la BMG riesce
ancora a fare profitto.
Purtroppo la BMG limita queste offerte al solo mercato statunitense, per cui rientrato in Italia dovrò convivere con il solito esoso prezzo di 34/36000 Lit.
Cordiali saluti
Salvatore Gucciardi - E-mail: s-gucciardi@ti.com
eccomi di nuovo questa volta per scambiare qualche parola su un problema spinoso che assilla il nostro hobby: il caro dischi.
Ormai siamo solennemente stufi di comprare dischi a 40.000 lire l'uno e le varie case discografiche dovrebbero smetterla di raccontare fandonie circa le tasse, i balzelli, l'Iva e quant'altro per giustificare questi prezzi sproporzionati. Tutto questo non è giustificabile ne' dal punto di vista prettamente economico, ne' da quello del marketing. Almeno avessero
la decenza di proporre registrazioni ed incisioni effettuate a regola
d'arte!
La colpa è anche degli artisti (soprattutto italiani) che non
intervengono: evidentemente si accontentano e godono di questo stato di cose.
Per conto mio, ho deciso di non acquistare mai più dischi di artisti
italiani impegnati in prima fila nella lotta contro la pirateria (vedi
Baglioni, i Pooh, Venditti etc.) e basta (non perchè io giustifichi
questa pratica, anzi), cioè non supportano questa loro attività con
altre iniziative diciamo "collaterali" (doppi cd al prezzo di uno,
offerte speciali periodiche etc., vedi Dalla, Guccini, Ramazzotti etc.).
Ho letto con soddisfazione il tuo editoriale che tratta di questo
argomento, ma penso che sia necessario intervenire più duramente
soprattutto con la stampa specializzata per cercare di smuovere le
acque. Vorrei un tuo parere in proposito.
Infine, leggendo qualche articolo arretrato su "Fedeltà del Suono", ho notato che si parla di "Harmonix", ma essendo io
quasi un neofita, non so di cosa si tratti. Mi potresti spiegare l'uso?
Ti ringrazio ancora una volta per l'attenzione e ti saluto come sempre
cordialmente
Nino Gerbino - E-mail: gerbino@hotmail.com
Per la serie riceviamo e volentieri pubblichiamo, due lettere che ci confermano ancora una volta della situazione folle che c'è in Italia nel mercato della Musica.
Non possiamo fare molto, la nostra raccolta firme continua a ritmi sostenuti ma siamo praticamente SOLI, i giornali musicali fanno da copertina patinata per le Case Discografiche ed ora ci si sono aggiunti pure i telegiornali nazionali (RAI) che, stranamente, danno la notizia dell'uscita di nuovi dischi, anche quando si tratta di eventi di interesse minimo, magari tralasciandone altri più importanti (sospetto: che sia pubblicità redazionale ben pagata?).
Questa è l'Italia, signori miei, dove il Dio Denaro può tutto: monopolizzare l'informazione pubblica (passi per quella privata), e far passare per notizia uno spot televisivo di un nuovo disco.
Ed hanno anche il coraggio di farci pagare il Ticket TV sui dischi che passano in televisione!!!!!!!
Stringiamo i denti, tappiamoci il naso e procediamo oltre. Ma non in silenzio.
Lucio Cadeddu
Egregio Direttore,
ho la possibilità di allestire un nuovo piccolo impianto
audio in una stanza adibita a studio e vorrei qualche suggerimento in
proposito. Premetto che l'impianto dovrà sonorizzare una ambiente di
dimensioni medio-piccole (circa 20mq.) a livelli di volume non altissimi (ma comunque coinvolgenti) e che ascolto musica di tutti i generi (dal canto gregoriano alla musica elettronica) esclusivamente da una sorgente digitale.
Non mi dispiacerebbe poi se ne risultasse un impianto
completamente "made in italy" (ma non è un vincolo rigido).
Questo è l'elenco di apparecchi che ho selezionato (dopo lunghe notti
insonni):
Cosa ne pensa?
Grazie in anticipo per i preziosi suggerimenti.
Davide Casadio - E-mail davide@videotec.com
Carissimo Davide,
mi sembra che tu abbia fatto un'eccellente selezione di apparecchi, anche tenendo conto dei vincoli *ambientali*.
Ora devi passare dalla teoria alla pratica, ovvero all'ascolto delle varie possibili combinazioni. Tralasciando il Docet Basic che pare non sia più in produzione e l'Audio Analogue che ha qualche problemino ad entrarci (in produzione) restano il Planet ed il 63 KIS. Io avrei una leggera preferenza per il Planet. Non tanto perchè suona meglio (suona *diverso* dal 63) quanto perchè a lume di naso il 63 KIS uscirà presto di produzione, probabilmente soppiantato da un 67 KIS.
Per l'intregrato, fatta salva la necessità inderogabile della prova d'ascolto IN CASA TUA (possibilmente), vedo molto bene l'Audio Analogue Puccini SE, grandi capacità di pilotaggio, buona costruzione, prezzo contenuto e sangue italiano :-)
Infine i diffusori: le Opera Duetto sono di classe leggermente inferiore alle Concertino le quali hanno il vantaggio di essere più facilmente rivendibili. Tuttavia, a parte il gusto personale all'ascolto, che dovrà farti decidere per l'uno o l'altro diffusore, tieni conto che nella spesa totale devi riuscire a farci entrare (adesso, non in un secondo momento) la spesa per gli stands e per la cavetteria di qualità.
In vista di ciò, direi che il risparmio che puoi fare con le Duetto ti consente più margini di manovra. Però devi ASCOLTARE, ASCOLTARE, ASCOLTARE.....
Ciao!
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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