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Lettere alla Redazione

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  1. Canali sbilanciati
  2. Vibrazioni e risonanze nell'uso ordinario di un CD
  3. E se te lo chiedo in ginocchio?
  4. Analogico, sempre più analogico
Canali sbilanciati
Caro Lucio,
ti ho scritto tempo fa per una opinione su un possibile matrimonio McIntosh + Magneplanar. Ho ascoltato, come da tuo consiglio, e felicemente sposato.
Ti chiedo ora un altro cortese consiglio.
Una delle sorgenti è il ricevitore digitale satellitare Nokia Mediamaster. Purtroppo il canale destro è molto più forte del canale sinistro. Ho provato un altro Mediamaster, stesso problema. E' possibile, in qualche modo, bilanciare i due segnali senza dover intervenire sul bilanciamento del McIntosh?
Per esempio, è possibile attenuare il canale destro senza alterare troppo la bontà del segnale?
Ti ho votato e ti saluto, ringraziandoti per l'eventuale cortese risposta. Ciao
Ezio Raddi - E-mail: viger@wavenet.it

LC
Carissimo Ezio,
grazie per il voto. Com'era andata poi la faccenda McIntosh-Magneplanar? Tutto OK?
Il problema che mi poni è piuttosto strano: possibile che due esemplari dello stesso modello presentino lo stesso sbilanciamento tra i canali?
Hai provato a collegarli ad un altro ingresso? Può darsi che la colpa non sia loro ma di un mal tarato ingresso dell'ampli.
In alternativa hai bisogno di un tecnico. Infatti può darsi che all'interno del ricevitore ci sia già un trimmer che consenta di bilanciare i canali ma è un'operazione che ti sconsiglio di affrontare da solo.
Ancora, il tecnico potrebbe interporre un potenziometro su un canale in modo tale che se ne possa regolare il livello. Se la qualità del potenziometro è adeguata non dovresti avere problemi all'ascolto.
Prima di questi interventi radicali prova però ad utilizzare un altro ingresso.
Fammi sapere e buone vacanze!
Lucio Cadeddu

Vibrazioni e risonanze nell'uso ordinario di un CD
Gentile Sig. Cadeddu,
sono un estimatore del suo sito che non perdo occasione di lodare con amici e colleghi.
Ad ogni modo c'è un dubbio atroce che mi assale negli ultimi giorni. Riguarda i molti trattamenti consigliati per minimizzare l'influenza delle vibrazioni sui CD players.
Il mio dubbio è abbastanza semplice: come possono vibrazioni e risonanze incidere su un segnale altamente discretizzato come quello digitale?
A dire il vero sono molto scettico per quanto riguarda il miglioramento di qualità ottenibile e percepibile sui cd-player dopo simili trattamenti.
E' verissimo che i dannosi effetti delle vibrazioni possono influire sulla precisione di lettura della meccanica ma ordinariamente, tranne che ponendo il nostro beneamato cd-player su una lavatrice durante la fase di centrifuga, il sistema di correzione d'errore Read Solomon (spero che il nome sia giusto) svolge ottimamente la sua funzione preservando il flusso di dati originariamente inciso sul supporto.
Per quanto riguarda il tratto interamente digitale del segnale non credo che le vibrazioni possano in alcun modo *degradare* lo stesso, data la sua natura intrinseca.
Altro discorso è, naturalmente, quello che riguarda il tratto analogico dove effettivamente queste possono avere un certo peso. Ma quanto tragitto compie tale segnale prima di essere fisicamente *fuori* dal cd? Possono avere realmente peso le vibrazioni in questo caso?
E se così fosse, se cioè noi stessimo intervenendo con i nostri artifici per minimizzare l'effetto delle vibrazioni sul tratto analogico, a cosa servirebbero stabilizzatori vari per cd, fabellizzazione, ecc.?
Certo osservando cd-player di alta caratura e dal prezzo di molti milioni di lire si nota subito come il tutto sia appesantito e solido e del come siano stati adottati una serie di accorgimenti molto simili ai nostri. Ma non sarà questione di moda?
Mi spiego meglio. Molto spesso, anzi quasi sempre, al momento dell'acquisto di un oggetto entrano in gioco profondi fattori psicologici a mio modo di vedere. Fattori che i produttori di elettroniche, nel nostro caso, conoscono molto bene.
Cercherò di stilare una breve lista:

  1. Un'elettronica, cd-player nel nostro caso, più pesante e solida indica in genere migliori costruzione e affidabilità;
  2. Un'elettronica più pesante suggerisce maggiore ricchezza costruttiva e progettuale e un maggior numero di componenti all'interno;
  3. Un'elettronica più pesante e solida ripaga indubbiamente meglio della spesa, spesso esorbitante, necessaria per comperare un cdp (del tipo: "sì, è costato 10 milioni, ma vedi quanto pesa?") :)
  4. La differenza in costi di produzione per un modello *normale* e uno *sovradimensionato*, e mi riferisco allo spessore delle lamiere e dei frontalini, è generalmente irisorio. Tanto vale seguire la moda per le case costruttrici;
  5. La posizione centrale del cassettivo, spesso vanto di miracoli in termine di riduzione delle vibrazioni, può essere riconducibile ad una questione di simmetria.
    Generalmente l'oggetto simmetrico è ritenuto più *serio* di un altro che non lo è;
  6. Se la gente crede che le vibrazioni siano dannose e dunque *pretende* spesso di acquistare un prodotto a prova delle stesse, perchè non accontentarla?
Ed è proprio questo il punto. Personalmente credo che la mentalità del *funziona perchè funziona* o del *facciamolo perchè è di moda* sia da evitare nel nostro campo onde ritrovarci in un hi-fi "medioevale" tra miscugli e pozioni magiche (non me ne voglia l'ottimo cavo Merlino :) ).
Esiste dunque un valido fondamento scientifico tale da giustificare l'utilizzo di tecniche anti-vibrazioni sui cd-players?

Rinnovo ancora i miei complimenti per l'ottimo TNT la cui indiscussa validità è attestata dai *sani dubbi* che ci offre.
Cordialmente,
Antonio Celona - E-Mail: telemaco@writeme.com

LC
Antonio,
grazie per questa tua lettera, scritta con intelligenza e con garbo. Normalmente chi è scettico su questi argomenti si lancia in insulti e polemiche sterili e fini a se stesse.
Per risponderti ti racconto brevemente su cosa si basa il metodo scientifico adottato da tutti i ricercatori del mondo, in ogni campo del sapere.
Prima di arrivare ad una teoria ci si basa su esempi facili e si cerca successivamente di estrapolare.
Ad esempio, e parlo di qualcosa pertinente al mio campo di ricerca, se hai un problema fisico di conduzione del calore con determinate condizioni iniziali del quale conosci l'esistenza della soluzione e alcune proprietà analitiche della stessa, puoi tranquillamente pensare che quello non sia altro che un esempio di una teoria ben più vasta e generale, alla quale appartengono problemi simili per tipo di equazione o per classe di singolarità dei dati iniziali.
Ed allora cerchi di generalizzare il risultato ad una classe più vasta...e questo porta alla definizione di una teoria.
Questo parlando di una teoria astratta (mica poi tanto) come la Matematica, pensa a come operano i biologi, i medici, i chimici etc etc. Prima l'esperimento, poi la teoria.
Quindi, tornando al nostro discorso sui CD players, prima bisogna fare degli esempi e poi vedere se questi sono generalizzabili. In altre parole, prima di dire che non può funzionare bisogna provare.
Questo come punto cardine di tutti i discorsi incentrati sull'HiFi.
Senza esperienza diretta non si può dire nulla. Se l'esperienza diretta ci fornisce un risultato apparentemente inspiegabile questo non significa che le ragioni non esistano!!! Non nascondiamo la testa sotto la sabbia...
Una spiegazione scientifica non è sempre necessaria ne' sufficiente. Credi che Stradivari usasse il computer per progettare e realizzare i suoi violini? Io credo proprio di no.
Comunque, visto che desideri una spiegazione scientifica (?) eccoti accontentato:
Le vibrazioni in un lettore CD causano, come anche tu hai detto, dei possibili errori di lettura. Ora, la tua fede nel circuito di correzione degli errori (a proposito, dovrebbe dirsi Reed-Salomon) impone che tali errori di lettura vengano *corretti*.
Verissimo! E proprio qui sta il problema!!!!! Quando il lettore deve ricostruire un dato mancante, perso durante la lettura, fa una interpolazione del segnale, ovvero immagina, tramite delle funzioni matematiche (sin(x)/x credo sia tra le più usate), come dovrebbe essere il segnale basandosi su ciò che sta riproducendo.
In altre parole, si inventa il suono mancante. Una bella fedeltà all'originale, vero?
La cosa è ancor più subdola perchè tu non ti accorgi dello stratagemma e continui a pensare che tutto quello che stai ascoltando sia tutto ciò che è stato inciso.
Nei casi più gravi (lettore CD messo sopra la lavatrice, come dici tu) gli errori sono così grossolani che il circuito, non riuscendo più ad interpolare, si blocca o ripetendo all'infinito la stessa porzione di brano oppure rifiutandosi categoricamente di leggere il dischetto.
E questo è l'unico caso in cui ci accorgiamo che si sono verificati errori nella lettura. In tutti gli altri casi stiamo ascoltando una libera interpretazione matematica dei dati digitali da parte del circuito di correzione.
Mi dirai: e i lettori CD-Rom allora? Com'è che non sbagliano mai?
Semplicissimo: il lettore CD-Rom, quando incontra un errore, torna indietro e rilegge. Non c'è il circuito di correzione degli errori (nella lettura dei dati)!!!! E ci mancherebbe che i files venissero ricostruiti in base ad un algoritmo di interpolazione!!!!

L'altra spiegazione scientifica fa riferimento al problema degli stadi analogici d'uscita, croce e delizia di ogni lettore CD. Lo stadio d'uscita è di fondamentale importanza per la qualità del suono riprodotto e trattandosi di un circuito analogico anch'esso è soggetto, se pur in minima parte, al problema delle vibrazioni, così come tutti i condensatori presenti all'interno del CD, alimentazione compresa.
Quindi ogni intervento mirato a diminuire le vibrazioni esterne porta dei vantaggi, seppur di piccola entità, anche allo stadio d'uscita. Se questo fosse a valvole tali vantaggi potrebbero essere di entità tutt'altro che trascurabile, data la maggiore microfonicità dei tubi termoionici.

Arrivo al problema della moda. Molte cose diventano moda in HiFi, ma molte altre esistono solo per necessità pratica. Ora, se fosse solo una questione di moda, potrebbero (dovrebbero) esistere lettori CD economici e con una costruzione meccanica ridicola che suonano meglio (se non altrettanto bene) dei lettori più costosi.
E questo, purtroppo per le nostre tasche, non è vero. Lo so che è difficile rassegnarsi ma è un dato di fatto, la qualità si paga.
Possiamo tentare di migliorare i nostri prodotti economici ma restano sempre e comunque tali. Migliorano, talvolta anche insospettabilmente....ma più in là di tanto non possono arrivare.
Come vedi, nessuno punta ad una visione medioevale dell'HiFi. Esiste però un dato incontrovertibile: non tutti gli utenti sono in grado di capire come funziona un apparecchio HiFi o un circuito di correzione. In fondo, perchè dovrebbero? Dopotutto è il risultato finale che conta, se si sente meglio, significa che qualche differenza costruttiva c'è.
Tu sai perchè uno Stradivari suona diverso da un violino qualsiasi? No, perchè per capirlo dovresti conoscere tutti i segreti dell'arte liutaia, le risonanze dei legni, i trucchi della sagomatura e chissà cos'altro. Ti interessa o ti basta sentire che tale differenza c'è, ed è percepibile in un modo da non lasciare adito a dubbi?
Altro esempio: per apprezzare l'automobile che usi tutti i giorni devi per forza sapere come è stato progettato il motore? Quali teorie ingegneristiche hanno portato all'uso di una tecnologia costruttiva anzichè un'altra? No! Sali in macchina, metti in moto, la provi, se ti soddisfa finisce lì, la compri e basta. E non stai a chiederti spiegazioni scientifiche del perchè il max della coppia (ammesso di conoscere la definizione fisica della coppia motrice e del suo effetto sulla guida di tutti i giorni) è a 4000 anzichè a 3500 o del chissà come hanno fatto a ottenere quel rassicurante stumpf quando chiudi la portiera...a proposito, lo sapevi che le Case automobilistiche studiano le portiere e le chiusure in modo tale che il suono della porta quando si chiude dia una rassicurante sensazione di solidità?
Te lo sei mai chiesto? Sai come funziona esattamente un sistema common rail o un debimetro a filo caldo? E le 16 valvole? Saperlo ti permetterebbe di godere meglio della tua automobile? Ne dubito.
Ed allora smettiamola con questo desiderio paranoico :-) dell'audiofilo che deve cercare di capire tutto su come sono stati progettati gli apparecchi che acquista.
Lasciamo decidere al nostro orecchio. Se si sente meglio un motivo ci sarà...a me interessa il risultato non la teoria che c'è dietro.
Ecco quindi che si ritorna al discorso iniziale: provare, ascoltare ed ancora ascoltare. L'orecchio è uno strumento sofisticatissimo, in grado, se abituato, di riconoscere differenze che spesso appaiono insignificanti agli stessi strumenti di misura. Ed è il nostro orecchio che alla fine deve decidere se un suono è più gradevole o fedele di un altro. I libri di elettronica digitale non te lo diranno mai.
Solo l'ascolto e l'esperienza ti consentiranno di liberarti da questa ossessione tecnicistica. Davanti ad una differenza all'ascolto, di quelle indubitabili, tutti i tuoi dubbi tecnici si scioglieranno come neve al sole.
Ciao!
Lucio Cadeddu

E se te lo chiedo in ginocchio? :-)
Caro Lucio
sono un assiduo lettore di TNT da parecchi mesi, ho messo a punto parecchi tweaking con i vostri consigli. Specialmente i
gommini UPIM sono incredibili!
Sono riusciti a stupire la mia ragazza ("tutto quel gonfiore sul basso è scomparso!") più delle mie doti di amatore ("tutto lì il gonfiore sul basso?").
Sono un autocostruttore "estremista" e compro solo ciò che non riesco a costruire spendendo meno del prodotto finito!
Sono contento che abbiate apprezzato le colonne da giardino, io da anni adopero supporti in cemento, granito, mattoni e simili, ma quando lo proponevo a conoscenti ed amici l'occhiata era del tipo: questo si è giocato le rotelle a tresette (e ha perso)!

Veniamo alle domande, motivo principale per il quale ho deciso di scriverti:

Se ritieni questa lettera noiosa, non pubblicarla, potrebbe calare l'audience!
Marco Benato - E-mail: MBSPT@dei.unipd.it
P.S.1 : Mi spiace di non poterti rivedere al TOP AUDIO, l'hanno scorso mi aveva fatto piacere conoscerti di persona e scroccare una dima per il mio amato-odiato giradischi
P.S.2: Io non so perchè pochi votino per TNT, io l'ho fatto e non mi è costato nulla.
Non sono neppure venuti i carabinieri il giorno dopo a bussare a casa mia e a chiedermi spiegazioni su ciò che avevo fatto....Ma perchè la gente è così pigra?
P.S.3: Non ti ho fatto la solita lista dei miei componenti, dato che considero il tuo tempo prezioso. Sono quasi tutti autocostruiti, se vuoi saperne di più fammelo sapere!

LC
Ciao Marco.
è un piacere risentirti. Io al Top Audio ci sarò anche quest'anno, in veste di visitatore e non di espositore. Voglio girare un po' per le salette e non stare tutto il giorno allo stand.

Veniamo alle tue domande. I diffusori che si vedono nella foto dello stand Akropolis non sono un modello ad alta efficienza. Il kit ad alta efficienza è ancora per la strada. E no, non rivelerò di che cosa si tratta, neppure sotto tortura :-)
Ma credimi, è solo un divertimento personale e non è neppure esattamente un kit autocostruito. Gli altoparlanti non sono niente di che, sono un paio di idee nel mobile ad essere interessanti ed a rendere abbastanza stupefacente il suono di questi piccoli nanerottoli. Chiunque ha avuto modo di sentirli ha detto...ma QUANTO scendono????
Non escludo che alcune di queste idee non vengano prima o poi riproposte in modo organico ed ordinato. Per ora si tratta di una cavia da laboratorio o poco più. Basta, più di così non posso proprio dirti :-)
Per quanto riguarda il Ciare PH250 direi che si tratta di un buon componente ma niente di più. Evitiamo la creazione di miti in questo campo perchè già troppi ce ne sono.
Se avrò tempo racconterò qualcosa di più in un futuro prossimo. Per ora devo riuscire a trovare il tempo per sistemare i diffusori ad alta efficienza monovia che ho promesso alcuni mesi fa.
Infine, mi fa piacere che i piedini Upim ti abbiano soddisfatto. Per maggior completezza di informazione ho parzialmente riscritto quell'articolo integrandolo anche con una foto, così quando si va alla Upim si acquista a colpo sicuro :-)
Se hai voglia, prova anche i cubetti TNT StoneBlocks, anch'essi ora onorati da un articolo aggiornato, da una foto ed una prova d'ascolto approfondita quando utilizzati come sottopunte.
Grazie per il voto e buone vacanze!
Lucio Cadeddu

Analogico, sempre più analogico
Salve
come già in una precedente e-mail torno a chiedere aiuto nella ricerca dello stilo SATIN 117G.
Nell'ipotesi (neanche tanto remota) di non riuscire a trovarla che alternativa avrei? Quale testina potrebbe sostituire il suono setoso dalla Satin (senza spendere un patrimonio)?
L'impianto è così composto:

La stanza adibita all'ascolto è ad L con i satelliti inseriti in una libreria a muro sul lato piu lungo (5mt circa) ed il sub adiacente alla libreria stessa. Il punto d'ascolto (2mt circa davanti ai satelliti) è un divano a muro sul lato più corto (3.5mt circa). Sicuramente il sub non riesce ad esprimersi al meglio (so come suona in ambienti meno piccoli) però il suo lavoro lo si sente. Ascolto praticamente tutti i generi musicali.
Spero di aver descritto, senza annoiarla, il mio problema.

Una piccola nota a margine, non so Lei quanti anni ha, io ne ho 38, credo che saremo più o meno della stessa generazione, di cui almeno 8 passati in un negozio hi-fi di Bari (adesso risiedo a Conegliano) che si chiamava "Auditorium 3" (ne ha mai sentito parlare?, negli anni dal '78 al'82 eravamo abbastanza conosciuti). Ho avuto, come dire, il privilegio (si, lo ritengo tale) di ascoltare musica riprodotta da nomi (non ricordo le sigle) come:
Agi, Audionics, Carver, Marantz (quella di quegli anni), MCIntosh, Amcron Crown, Luxman, Magneplanar, Miller and Kreisel, Audio Pro (il B4-200 che mostro!), Audio Research, Quad (si ricorda il 405?), casse McIntosh (i tweeter a nastro si vendevano a metro!), Mission, Canton, Infinity, Micro (il giradischi con tre bracci!), Thorens, Nakamichi, e ... basta così perchè comincio a sentire il ronzio alle orecchie.
Quello che volevo dire è: grazie per avermi fatto ricordare quegli anni leggendola su TNT. Le sue opinioni sono esattamente quelle che io avevo quando lavoravo nel negozio. Ricordo che mi sforzavo sempre di consigliare al meglio tutti i clienti che entravano cercando di trasmettere le mia esperienza (dettata dall'ascolto).
Quanta gente ho convinto a non usare il loudness, ma piuttosto a cambiare qualche componente dell'impianto, per sentire meglio!
Mi scusi se mi sono dilungato un po', ma volevo descriverLe le mie impressioni. Chissà, forse La incontrerò in qualche occasione per scambiare quattro chiacchiere.
La saluto e spero di trovare una risposta per il mio problema. A proposito, continui così, ho già votato il suo sito sul Sole24Ore.
Saluti
Saverio - E-mail: saveriof@tmn.it

LC
Ciao Saverio,
hai controllato su
www.needledoctor.com? Hanno davvero tutti i ricambi possibili ed immaginabili per tantissime testine (oltre 2000 modelli!!!). Svolgono anche un ottimo lavoro di retipping, ovvero di sostituzione del solo diamante a patto che il cantilever sia in buone condizioni.
Se non riesci a risolvere in questo modo puoi pensare a qualcosa di nuovo, ad esempio ad una Goldring 1042, ad una Roksan Corus Black o una Grado Platinum (dimenticati il suono un po' scuro delle Grado economiche di qualche anno fa, questa è di tutt'altro livello). Sempre su Needledoctor trovi anche varie recensioni di alcune di queste testine prese dalla stampa specializzata internazionale.
Noi di TNT, grazie all'instancabile lavoro di Thorsten Loesch, stiamo provando varie testine, si tratta solo di aver pazienza perchè altre recensioni saranno presto disponibili oltre a quelle che ci sono già.

Sul tuo impianto non ho molto da dire, tranne il fatto che i diffusori sulla libreria ce li vedo proprio male. Onorali con degli stands appositi e li sentirai cantare per davvero!
Immagino che lo scaffale sia appoggiato al muro...come fai ad ottenere una realistica riproduzione tridimensionale dell'immagine sonora in quelle condizioni? Le Tablette hanno bisogno di tanta aria intorno per potersi esprimere al meglio.
Prova e fammi sapere.

Riguardo la tua nota a margine: mi ricordo di Auditorium 3 e naturalmente di tutti gli apparecchi da te menzionati. Ho 32 anni ma ho cominciato ad interessarmi di HiFi da giovanissimo, per questo motivo ho una insana Passione per l'HiFi degli anni '70, quegli apparecchi hanno rappresentato i miei sogni di ragazzino. Da grande poi ho cercato di portarmi a casa alcuni di quei giocattoli che sognavo e che non potevo permettermi allora. Ecco perchè il Galactron MK10B, i Quad, il Garrard etc etc.

Se frequenti le Mostre HiFi (Roma o Milano) sarà facile conoscersi di persona e chiaccherare un po'. Noi di TNT saremo al Top Audio di Milano (prima settimana di Ottobre) stavolta senza stand, in giro per le salette. Fatevi vivi!
Ciao!
Lucio Cadeddu

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