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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. Piedistalli per Audio Note
  2. Neofiti HiFi allo sbaraglio
  3. Lettera fiume: brevi cenni sull'Universo :-)
  4. Home Theater, autocostruzione diffusori ed altro
  5. Migliorare la timbrica...ma come?
  6. Canale centrale autocostruito?
  7. Pre valvolare autocostruito?
  8. Nuovi diffusori
Piedistallo per Audio Note
Sono possessore di una coppia di casse Audio note AN-JD e vorrei costruirmi i piedistalli (il cui modello e le cui dimensioni sono riportate sotto). A tal fine avrei bisogno di alcuni chiarimenti. In particolare:
  1. Vorrei montare delle punte coniche in ottone (2 x 2 cm), dove devo metterle? Solo sotto ai piedistalli? (ed in questa eventualità, come devo collocare le casse? Semplicemente appoggiandole sopra la base superiore?).
    Sia sotto ai piedistalli che sotto alle casse ?
  2. Che materiale impiegare per la costruzione dei piedistalli? Va bene il truciolato da 2 cm?
  3. E' opportuno riempire di sabbia la base inferiore e/o la cavità di raccordo intermedia?
Base superiore: forma rettangolare, dimensioni 25x33 cm altezza 8 cm
Base inferiore: forma rettangolare, dimensioni 25x33 cm altezza 11cm
Tronco intermedio: sezione quadrata, dimensioni 18x18 cm, altezza 31 cm

Ringrazio anticipatamente per la gentile disponibilità.
Antonio Tucci - E-mail: a.tucci@fg.nettuno.it

LC
Caro Antonio,
una domanda: sei sicuro che l'altezza del piedistallo che ti vuoi costruire sia sufficiente? Tieni conto della tua posizione d'ascolto prima di decidere, ricordandoti che il tweeter deve essere più o meno all'altezza delle orecchie quando sei seduto in posizione d'ascolto.
Detto questo, passiamo al problema punte. Io ti consiglierei di mettere le punte rivolte verso il pavimento solo sotto ai piedistalli, almeno per ora. La Audio Note stessa infatti fornisce una confezione di
bluetac da utilizzare tra diffusore e stand, eliminando quindi la necessità di ulteriori punte. Non è necessario utilizzare il bluetac Audio Note, anche quello che consigliamo noi va benissimo :-)
Il truciolare, a mio avviso, è assolutamente inadatto per costruire gli stands. Non ha la resistenza meccanica necessaria per garantire rigidità all'insieme. Molto, molto meglio il legno di pino che non costa di più ed è anche molto più bello a vedersi.
Ancora meglio sarebbe un bel noce tanganica (il noce più economico e più facile da trovare). Basta andare in un qualunque fai da te e chiedere.
Ti consiglio anche di dare un'occhiata al nostro stand autocostruito.
Infine, non mi è molto chiaro dove metteresti la sabbia. Certo, se nel tuo progetto sono previste delle cavità, tanto meglio se puoi riempirle di sabbia.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Neofiti HiFi allo sbaraglio
Caro Direttore,
evito i soliti complimenti per l'eccelsa rivista e giungo subito al nocciolo. Sono un neofita dell'ascolto hifi. Praticamente ho iniziato a "sentire" la musica da quando leggo TNT.
Non che prima fossi sordo. Certamente l'attenzione con la quale ascolto quello che esce dalle casse è notevolmente aumentata.
Giocando poi con i vari tweaking che proponete ho fatto passi da gigante verso l'alta fedeltà. Ma....
Oggi giocavo con la spina del 220 del mio TEAC CDP 1100 per cercare quale fosse la fase giusta.
Dunque, girandola in un senso il suono sembra più aspro, le voci piu in evidenza, i piatti più metallici; nell'altro senso la voce perde l'asprezza, i bassi si gonfiano ma mi sembra ci sia meno definizione.
Ecco, questo è il punto: non riesco a capire quale sia la migliore alternativa.
Qual'è il suono che più si avvicina a quello originale del disco?
Lo so dovrei affidarmi, come ripeti sempre, alle mie orecchie. Ma l'orecchio va educato e a me manca proprio questo passo. Forse da qui a dieci anni potrò diventare un esperto e riconoscere il suono di un cavo di una certa marca ad occhi chiusi. Ora no. Mi manca il termine di paragone.
Qual'è la strada per riconoscere il suono giusto da quello errato? Io un'idea ce l'avrei.
Perchè non dare vita a una rubrica di analisi di dischi, magari piuttosto famosi, magari non audiophile. Che so: qualche disco di Miles Davis, qualche registrazione famosa di classica, qualche disco di rock ben performante dal punto di vista audio.
Una specie di guida all'ascolto.
Del tipo: "Qui dovreste sentire le voci in evidenza, qua la grancassa più cupa, di là il violino dovrebbe essere a destra e indietro". Cose che possano indicare dei punti di riferimento, certamente non assoluti, senz'altro utili per chi ancora ne digerisce troppo poco e rischia di affogare in un orgasmo di informazioni acustiche a lui prima sconosciute.
Calorosi saluti a tutti,
Best Regards,
Marcello Stoppini - E-mail: stopcont@altavista.net

LC
Marcello,
ottima domanda la tua. E la risposta non è unica, come puoi ben immaginare. Il problema dell'alta fedeltà è proprio questo, capire a cosa bisogna essere fedeli. Ne discutevo giusto l'altro giorno con un amico audiofilo.
La strada più logica sarebbe quella di cercare ciò che inganna maggiormente i nostri sensi facendoci illudere di assistere ad una performance dal vivo. Il che potrebbe non necessariamente coincidere con la ricerca della fedeltà assoluta al contenuto del disco.
Lo so, sembra un'eresia ma se ci riflettete bene in fondo non lo è, per un semplice motivo: noi non eravamo presenti quando quel disco è stato inciso e non saremo mai in grado di sapere quali fossero gli intenti (se ce n'erano) del tecnico del suono di turno.
Non solo, ma spesso ciò che sente e registra il tecnico non è quello che poi passa sul disco, come lo stesso ingegnere della famosa etichetta audiophile Classic Records ha confessato ai nostri...microfoni.
Infatti il nastro master difficilmente (a meno che non si tratti di un direct-to-disc) viene travasato pari pari sul supporto. Per i dischi in vinile della Classic Records viene sempre aggiunto un certo effetto di riverbero, ad esempio.
Agghiacciante, se volete, ma è così. E molta dell'ambienza che sentiamo in certi dischi è semplice frutto di manipolazioni elettroniche e poco più...altro che ricostruzione dell'evento sonoro originale!!!
Quindi abbiamo varie possibilità: ignorando come dovrebbe in realtà suonare la fonte (cioè il disco) possiamo ottimizzare la catena in modo tale che:

L'ultima possibilità è quella che dovresti utilizzare nel tuo caso specifico, se la differenza, in un senso o nell'altro, non è poi così enorme, puoi solo decidere quella che ti piace di più. Anche questa scelta è tutt'altro che facile perchè con alcuni dischi può essere ideale un certo equilibrio e con altri no. A questo dilemma non c'è soluzione, bisogna rassegnarsi e godersi la Musica :-)
La Guida all'ascolto può essere utile ma rischia di diventare ancor più soggettiva delle prove d'ascolto degli apparecchi. Per poterti dire che quel disco DEVE suonare in un certo modo dovrei poter avere accesso al nastro master originale, quantomeno, oppure essere stato presente alla registrazione dell'evento. Impossibile.
Non solo, ma dovrei aver ascoltato quel disco con centinaia di migliaia di impianti (tenendo conto di tutte le possibili varianti) per poter dire con una certa sicurezza quali siano le caratteristiche di una certa registrazione.
Comunque delle indicazioni di massima si possono dare ed è una delle cose rimasta in cantiere per motivi di tempo. Per ora sto scrivendo, quando posso, delle recensioni di dischi ma solo dal punto di vista artistico, per la futura rivista musicale, gemella di TNT-Audio.
Va bene che riesco a fare tutto molto in fretta...però!
Il consiglio migliore che mi sento di darti è questo: continua ad ascoltare, vedrai che a poco a poco sarà il tuo orecchio a dirti cosa è meglio. Lo so, è un processo lungo e talvolta faticoso ma non ci sono scorciatoie per l'esperienza sul campo.
I libri e le riviste non possono (e nel nostro caso, non vogliono) sostituirsi all'esperienza diretta del singolo.
Tienici al corrente!
Lucio Cadeddu

Lettera fiume: brevi cenni sull'Universo :-)
Ciao Lucio, in questa seconda missiva mi permetto di darti del tu visto che lo preferisci e così è anche per me, e poi abbiamo 10 giorni di differenza in età ! (è stata anche per te una fregatura l'infanzia per la quasi coincidenza del compleanno con le festività Natalizie ?!), ho scritto per la prima volta diversi mesi fa chiedendoti delucidazioni sull'ottimizzazione del mio giradischi Dual Cs 5000 e sulla realizzazione del Flexy.
Dunque prima di tutto oltre a farti i complimenti per come continui a condurre l'impostazione del sito, volevo esternarti il mio rammarico per quanto ti è successo a proposito dei danni causati da "ignoti" al sito, che posso dire?
Sicuramente non è stato nessuno di noi assidui lettori, di certo nemmeno qualcuno della Farmamed! Quindi deve essere qualcuno cui hai pestato i calli e invece che utilizzare le prodigiose pietre Farmamed aveva a disposizione solo cubi di grafite!!

Scherzi a parte in questi mesi ho condotto un po' di prove che riassumo:

  1. Costruzione del Flexy di cui sono molto soddisfatto (a proposito è corretto che possa oscillare leggermente ?), consiglio di utilizzare in luogo dell'olio grafitato un prodotto denominato Supercromo, in tubetto tipo dentifricio, del costo di circa 2.500 lire, che produce un gradevole effetto estetico simile all'alluminio satinato sulle barre filettate, inoltre ne impedisce l'ossidazione, per cui applicato in fase di costruzione non necessita di ulteriori trattamenti nel tempo.
  2. Ho sostituito i cavi di potenza (i classici bipolari color argento e rame) con il cavo Star realizzato con quadripolare da 2.5 mm2 da L.1700 al mt.: il risultato è stato sorprendente! In particolare in gamma bassa, a mio avviso nel complesso suonano meglio di cavi Van den Hul che utilizzavo tempo fa e che ho dovuto dismettere per riorganizzazione della mia abitazione; facendo un ulteriore confronto a memoria li trovo simili come prestazioni a cavi Monster Cable che mi prestò un amico, ma di costo non paragonabile.
  3. Ho realizzato diversi cavi Shield, il miglior risultato l'ho ottenuto con connettori dorati da L. 2.500 l'uno di produttore imprecisato, e cavo Monarch a L. 6.800 al metro.
    Ho sostituito con quanto realizzato i cavetti di serie che montava il mio sintonizzatore Pioneer 656 MkII ed è stato come inserire il turbo! sinceramente non pensavo che un sintonizzatore avesse tanto da dire.
    Un ulteriore confronto l'ho fatto sostituendo il cavo Interlink Cd che collega il mio registratore Nakamichi Dr1, ma qui devo dire che il risultato era abbastanza simile con qualche punto a favore dell'Interlink, lo Shield chiaramente alla fine vince il confronto sul prezzo che specie per me non è poco !
  4. Arriviamo alle pietre Farmamed! Le ho inserire sotto il giradischi ed il risultato si sente molto chiaramente come una maggiore pulizia del suono, poi ho provato a mettere ulteriori blocchetti sotto le casse (Boston T 930) e miracolo!!! La qualità del basso come è migliorata!, in effetti ho sempre pensato che casse come le mie andassero il più possibile disaccoppiate dal pavimento in quanto non hanno punte o piedini di altro tipo in dotazione, infatti un leggero miglioramento della gamma bassa l'avevo ottenuto attaccando dei feltrini sotto le casse.
    Ho provato a mettere altri blocchetti sotto il lettore Cd (Rotel 965 Bx L.E.) ma devo dire di non aver avvertito variazioni eclatanti sul suono.
    Devo aggiungere che la cassiera del supermercato presso il quale faccio abitualmente la spesa mi guarda in maniera un po' strana da quando ho iniziato ad acquistare cubetti Farmamed in quantità industriale!!!
  5. Ho provato a Fabelizzare un Cd ma non ho avvertito differenze, mentre sono avvertibili e non poco colorandone il bordo di nero con un pennarello indelebile come hai suggerito.
  6. Ho realizzato un filtro di rete prendendo spunto di qua e di la nelle riviste sia di HiFi che di elettronica, devo dire che il prototipo realizzato non ha sortito grandi effetti sulla qualità del suono, ma perlomeno dovrebbe garantire una protezione contro le sovratensioni alle elettroniche collegate, ad ogni modo metto a disposizione come avevo anticipato nella precedente lettera lo schema del filtro :
     o--[F1]---------------[L1]--------o    Componenti :
                |      |          |         F1 = Fusibile
                |      |        [C2]        Vr1 = Varistore da 230 V
     IN       [Vr1]  [C1]         |  OUT    C1 = Condensatore 0,47 uF 400 V
                |      |        [C3]        L1/L2 = Impedenze da 0,68 mH
                |      |          |         C2/C3 = Condens. 2.200 Pf 400 V
     o---------------------[L2]--------o
    
Scusa se mi sono dilungato nel descrivere quanto ho fatto, ma per me è stato molto utile leggere oltre che i tuoi consigli anche tutte le esperienze ed i dubbi di altri lettori, per cui penso che quanto scritto possa essere utile anche a qualcun'altro.

Vorrei raccontare un episodio che mi è accaduto di recente: da sempre sentivo musica fuoriuscire dalla finestra di un mio vicino di casa e mi ero ripromesso non appena l' avessi incontrato di porgli le classiche domande ossia come è composto il tuo impianto e che musica ascolti oltre al jazz che ogni tanto sento.
Così e stato e il mio vicino gentilissimo mi ha invitato a visitare il suo auditorium: l'impianto era composto da vecchie casse AR ancora ben suonanti, un vecchio amplificatore Nikko nel quale un canale cominciava a funzionare correttamente dopo diversi minuti di preriscaldamento, un vecchio giradischi Technics con il coperchio rotto che per permettere il cambio disco doveva essere sostenuto con una statuetta, un CDP Sony delle prime generazioni e per concludere la classica piattina rosso nera che collegava l'ampli alle casse.
L'impianto era su di una libreria lunga più di 6 metri alta circa 1,20 metri e nella libreria dischi! Completamente zeppa di dischi, sulla parete di sinistra una enorme vetrina piena di dischi, alla destra due grandi box pieni di Cd, ovunque mi girassi dischi più di quanti ne avessi mai visti se non in grossi negozi!
Iniziando a parlare del nostro argomento preferito il mio vicino ha dimostrato una cultura musicale da fare impallidire chiunque lasciandomi alla fine a bocca aperta.
Forse la morale di questo episodio è scontata, quanto ho scritto non è per denigrare l'impianto del mio vicino (di cui ho sempre avuto la massima stima), quanto per farci riflettere sul fatto che io e sicuramente tanti altri molto spesso presi dalla febbre del tweaking e dalla ricerca ossessiva del componente migliore dimentichiamo il fine ultimo, ossia ascoltare musica, molto spesso quello che ascoltiamo è solo l'impianto.
Bè! Ora mi rimangio spudoratamente tutto! E ti pongo diversi quesiti in modo che possa passare altre notti insonni a pensare a come migliorare le prestazioni del mio impianto !!!!
Dunque:

Ora concludo scusami la dimensione della lettera che forse mi conviene "zippare" per non intasare la rete mentre la invio!
A proposito mi devo complimentare con te anche per la fermezza e la calma con cui tratti con certi individui che arroccati nelle loro convinzioni diventano aggressivi e presuntuosi nel momento in cui qualcuno si azzarda a metterle in dubbio.
Personalmente credo che la vera ricerca della conoscenza e quindi il progresso ci sia solo quando siamo pronti a mettere tutto in discussione, quindi sono d' accordo con te meglio vivere di dubbi che di certezze.
Ciao Lucio continua così! Alla prossima!
Franco Domenicali - E-mail: francodomenicali@fimm.com

LC
Franco,
puff pant, sono arrivato sino alla fine della tua epistola ed ora devo ricominciare da capo per tentare di mettere ordine nelle risposte :-)
Vediamo: hai cominciato con la descrizione delle modifiche da te fatte. Intanto ti ringrazio infinitamente per aver messo a disposizione di altri lettori le tue esperienze, è sempre utilissimo toccare con mano ciò che si legge nelle riviste, compresa questa, senza prendere tutto per oro colato. Ed infatti mi conforta il fatto che l'applicazione del Fabello al CD o gli Stoneblocks sotto al lettore non ti abbia dato risultati sensibili. Sai perchè? E' una chiara dimostrazione che le prove le hai fatte con la mente sgombra dall'autosuggestione, una brutta bestia sempre in agguato in questo genere di esperimenti.
Ritengo infatti che talvolta alcuni lettori, presi dall'entusiasmo per le modifiche effettuate, talvolta sentano più di quello che in realtà si sente.
Tu invece mi dimostri che tante altre volte così non è, visto che quando i miglioramenti li hai sentiti non hai avuto difficoltà a riportarli e quando invece questi erano per te inudibili non ti sei fatto trascinare dall'autosuggestione o, peggio, dal rischio di passare per sordo. Bravo!

Entriamo più nel dettaglio: si, il FleXy, come dice il nome stesso, deve poter oscillare leggermente, onde dissipare meglio le vibrazioni.
Sulle tavolette Farmamed, che tu hai utilizzato per costruire i geniali StoneBlocks, devo fare un annuncio-bomba ufficiale: ho trovato, girovagando come faccio di solito alla ricerca delle cose più strane nei negozi di fai da te, dei cloni di tali tavolette, identici in tutto e per tutto a quelle Farmamed, marchiate Farmasan :-) al costo di 3200 lire la coppia!!! In pratica costano meno della metà delle Farmamed e sono IDENTICHE (schiuma rigida di poliuretano è il nome esatto del materiale). Consigliatissime!!!!!!!!

Per quanto riguarda l'episodio del tuo vicino appassionato più di Musica e meno di HiFi non c'è altro da aggiungere a ciò che hai già detto tu, se non un consiglio del tutto generale: come ci sono i fissati di HiFi ci sono anche i collezionisti di dischi che non sono in fondo molto diversi: capaci di acquistare 10/15 edizioni o stampe diverse dello stesso disco giusto per averle tutte, salvo poi ascoltarne magari solo una ogni tanto.
Conosco alcune persone che comprano dischi che non ascolteranno mai, se non una volta nella vita. Altri che li acquistano e li lasciano sigillati. E' il gusto del possesso, della collezione e che con l'amore per la Musica ha molto poco a che spartire. Non è certamente il caso del tuo vicino che ha dimostrato una buona cultura musicale, dote essenziale per ogni buon audiofilo, secondo me, ma aberrazioni come quelle che ti ho raccontato non sono poi così rare. Occhio a non confondere!

Passando alle domande più specifiche circa il tuo giradicshi: si, la sostituzione del cavo di segnale è praticamente OBBLIGATORIA, i miglioramenti, a patto di utilizzare cavi di qualità adeguata, sono evidentissimi. Sulla capacità non mi preoccuperei più di tanto, in fondo non sai quale sia la capacità dei cavi che usi ora...per cui...
La termination box non merita un articolo a parte: si tratta di una scatolina di alluminio o metallo con tre fori: due per le femmine RCA dorate ed il terzo per l'ingresso del cavo di segnale proveniente dal giradischi. Eventualmente ci va anche un morsetto di terra che comunque, più lo si tiene lontano dagli RCA e meglio è (il mio è volante). Buone saldature ed un po' di bluetac qua e là ed il gioco è fatto.
Sui portatestina per il tuo giradischi non so dirti nulla, mi spiace.
Infine la prolunga per alimentare l'impianto: ti consiglio di lasciar perdere, non fa una grande differenza collegare i componenti HiFi alla linea degli elettrodomestici...anzi!!! In questo modo capterebbero meglio gli spikes e tutti i disturbi indotti in rete da frigorifero, pompa di calore, forno etc etc. Da questo punto di vista meglio la linea luce!!! Quindi lascia tutto com'è, usa il Merlino un po' ovunque e dormi sonni tranquilli.

Per concludere un breve commento al vivere con poche certezze. Recentemente ho fatto sentire uno dei miei impianti ad un audiofilo, evidentemente uno con molte certezze perchè: in meno di un'ora è stato in grado di consigliarmi l'installazione di tende per ridurre le onde stazionarie (quando è ben noto che le tende servono solo per attenuare le alte frequenze!!!), si è rivelato incapace di riconoscere il basso di un minidiffusore (le Diapason Micra, per l'occasione) da quello di un subwoofer...(il sub è spento, vero? è stata la domanda), incapace di riconoscere il vero basso profondo di un paio di diffusori da pavimento, confondendolo con le onde stazionarie della stanza, dopo 1 minuto (e non sto esagerando) aveva capito che l'ampli, a lui sconosciuto, non aveva una buona erogazione di corrente, salvo poi ricredersi un'ora dopo, ha consigliato una disposizione dei diffusori praticamente in angolo ed altre amenità simili, dette con una certezza ed una spocchia che mi ha fatto riflettere. Molto.
Perchè io non mi sogno neanche di dare giudizi così lapidari dopo così poco tempo, preferisco tenere tutto per me, in attesa di ulteriori verifiche, proprio perchè non ho certezze ma solo dubbi. E mi ha pure terrorizzato la candida confessione di alcuni famosi recensori della stampa *ufficiale* che hanno ammesso che per giudicare un apparecchio bastano i primi tre minuti d'ascolto. Poi, certo, si affina il giudizio ma ciò che conta sono i primi 3 minuti (2 o 5, non importa).
Io non so come la vedete voi ma io mi permetto di dissentire e fortemente. Il giudizio di un impianto HiFi o di un componente è dipendente da così tante variabili che rende impossibile qualunque valutazione a breve termine. Basta pensare a quanto cambia il suono di un componente accoppiato ad altri o a quanto sia sensibile il comportamento di un diffusore dai piccoli spostamenti in ambiente. Tutte cose che in 3 minuti non si possono verificare.
Ecco perchè io impiego giorni prima di decidere la posizione di un paio di casse e utilizzo ALMENO due catene e due stanze d'ascolto totalmente diverse, per cercare di estrapolare ciò che può essere l'impronta sonora di un componente, dopo almeno 1 mese di ascolti attenti.
La risposta che mi sento dare a questa mia osservazione è sempre la stessa: quando un recensore è molto esperto può giudicare tutto in un minuto. Sapete che vi dico? Non so voi, ma io non ci credo. E divento molto sospettoso.
Alla prossima!
Lucio Cadeddu

Home Theater, autocostruzione diffusori ed altro
Le riscrivo per sottoporLe un quesito che so che per Lei sarà noioso ma confido in Lei per un suggerimento, il mio impianto attuale è composto da ampli A/V Yamaha DSP590, un vecchio e scarso CD Sony CDPM71 con l'unico vantaggio di avere un uscita digitale anche se ottica, ed un Minidisc Sony MDS-S35 retaggio del mio passato HI FI CAR (tralascio sintonizzatore e VTR).
Dopo tanta sofferenza finalmente mi laureo e decido di regalarmi il necessario per costruirmi TRENTINO e MUNIS da affiancare in caso di HT al centrale e surround CIARE autocostruiti con i progetti della Ciare stessa.
Fortunatamente posso sperare in un regalo da parte dei miei genitori di circa 2 milioni cosa fare, queste le soluzioni:

Dimenticavo, per il trentino ho trovato un integratino della AKAI 40 w rms per canale su 8 Ohm che oltre a poter funzionare come finale ha il controllo del volume non nella parte di preamplificazione ma nella parte finale consentendo di regolare l'intervento del sub.
Ringraziandola per una Sua cordiale e gentile risposta come sempre..
Ultima cosa poi fino a settimana prossima non la disturbo più non avete mai parlato di cavi digitali ottici è possibile l'autocostruzione? Quali sono i costi?
Grazie
Lorenzo Roncoroni - E-mail: ilnotaio@tin.it

LC
Caro Lorenzo,
in vista dell'avvento del DVD e quindi delle colonne sonore in AC-3 si rende necessario pensare all'impianto in vista di questo nuovo formato audio. Quindi: ottima l'idea del finale Rotel a 5 canali che permetterebbe di gestire in modo eccellente un sonoro a 5.1 canali. Per ora puoi usare tranquillamente il pre del tuo Yamaha per pensare di sostituirlo in seguito con qualcosa AC-3 compatibile. Occhio che qualche produttore di DVD sta già pensando di incorporare il decodificatore AC-3 all'interno dei propri lettori.
Per il Trentino il finale dell'ampli Akai penso possa andar bene, certo di più sarebbe meglio.
Per quanto riguarda i cavi ottici, no, non ne abbiamo parlato, salvo dire che, con lo standard attuale delle connessioni, l'uscita digitale è certamente quella peggiore dal punto di vista sonoro (valori più alti di jitter).
Autocostruzione? Non vedo cosa ci sia da autocostruire, un pezzo di fibra ottica è quel che è, non ci si può fare molto. Diverso è il discorso per il cavo digitale coassiale che è, infatti, elettrico e quindi soggetto a tutti i possibili disturbi presenti in circolazione nelle vicinanze dell'impianto HiFi e che possono in qualche modo influenzare il jitter.
Per concludere, tirata d'orecchi per la voglia di avere apparecchi della stessa marca: PERCHE'?????? Dammi un buon motivo, ti prego. Lo scopo di un impianto HiFi (o HT) è quello di riprodurre Musica, tutto il resto non ha, ne' può avere, alcuna importanza.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Migliorare la timbrica...ma come?
Salve, mi chiamo Andrea Policardi, neo hi-filogo e tappabuchi!
Premetto che ho deciso di scriverle dopo avere scoperto il sito di tnt...e tadadam, il mio impianto, da rospo, si trasforma, grazie a tutti i consigli e modifiche di cui ho letto, non in un principe, ma forse in un bel paggio di corte... scusate se è poco!
Mi spiego, non disponendo di grandi mezzi economici (questo è un eufemismo), ho letteralmente recuperato di sana pianta l'intero impianto (veramente ecologico no..):

- Ampli Tecnics SU Z-25 (comprato e riparato) con modifiche di vario genere: cavo di alimentazione Merlino (a proposito grazie...) piedini antishok (con tanto di bolla d'aria) piccole aggiunte di un mastrice smorzante alla base dei condensatori.
Aprendo l'ampli, la prima cosa che si nota è la generosità del trasformatore (sembra essere ben schermato) da 360w, il filtro di alimentazione sembra ben progettato con pezzi di buona qualità, ma, ahimè, la sezione di potenza è tutta realizzata con un integrato (stk2028) .... no comment ...
Di questo ampli non so nulla, potenza, classe (comprato di seconda mano e rotto a 25.000 lire)
- sintonizzatore Lenco (comprato rotto e riparato)
- dec Akai (sempre comprato per pochi soldi e riparato, ma che comunque mi da qualche soddisfazione, e`un monopiastra databile primi anni ottanta, coperchio in legno (0.5 cm) e con un telaio spesso e resistente.
I canali destro e sinistro seguono dei circuiti completamente indipendenti e simmetrici. Il suono che tira fuori supera in dolcezza e calore di gran lunga quello del cd (Snif!!)
- CD (unico pezzo nuovo) è un Pioneer PD-106 (senza telecomando!..) ma con il case rinforzato, piedini antishok, meccanica ammortizzata dal telaio con guarnizioni di gomma, cavo simil merlino, filtro di rete e ... basta (tutti consigli letti su tnt-audio).
- casse autocostruite. Due woofer da 13 cm G.M.E.(collegati in parallelo) per cassa. Dei woofer non so praticamente nulla, solo la pot. 120W cadauno. La membrana però sembra realizzata con un buon materiale tipo Kevlar® delle B&W (magari). Non conosco i dati tecnici e, andando a naso, ma anche vincolato dal legno a disposizione (ovviamente recuperato) ho costruito delle casse da 17 dm3 con un reflex la cui lunghezza è stata regolata ad orecchio (ho cercato di valutarne più o meno la lung. variando dei parametri totalmente teorici, insomma tanto per cambiare mi sono arrangiato).
I tweeter sono della Ciare (HT262), e su quelli nulla da ridire. I filtri li ho copiati dal progetto delle Munis, e sembrano rendere bene...(non ho dubbi sulla loro qualità, ma le mie casse non sono le Munis, questo perchè ho riutilizzato quello che già avevo, altrimenti avrei comprato anche i woofer della Ciare).
Insomma ho praticamente applicato tutti i trucchi possibili letti sul sito tnt-audio, ho rodato il tutto e come per magia i diffusori sono spariti! Si proprio cosí, il suono adesso ha una sua profondità, la scena musicale adesso c'è! e la dinamica.... incredibile (ovviamente entro certi limiti, ma se considero il gracchiare di prima...)

Ma cosa fare per migliorare la timbrica?
Gli strumenti, anche se adesso li riesco a localizzare perfettamente, emettono un suono non caldo e morbido come io vorrei, ma a volte aspri (frq. medioalte) e rarefatti (freq. basse), insomma al mio impiantucolo manca un po' di cuore! Ed io non posso permettermi un vero trapianto ma soltanto una pulitina alle aorte. Cosa posso ancora fare (mi riferisco soprattutto all'ampli perchè, secondo me, è lui ad avere le coronarie ...pardon i transistor un po' intasati).
A questo punto non mi resta che salutarti, scusa se ti do del tu ma ti ho appena confidato le mie frustrazioni da hi-filogo, ciò significa che sei stato eletto "amico e consulente", perchè solo con un amico posso parlare della mia vera passione: la MUSICA (ed infondo fino ad adesso abbiamo parlato di quella, no...).
Andrea Policardi - E-mail: policard@CLI.DI.Unipi.IT

LC
Andrea,
complimenti per tutte le modifiche applicate con attenzione e pignoleria, questa è una delle prime doti che il vero audiofilo deve avere! Il tuo ampli, se non ricordo male, dovrebbe essere un 30 watts per canale circa, davvero niente su cui poter fare affidamento se vuoi migliorare la timbrica del tuo impianto.
Però, non conoscendo le casse è difficile darti indicazioni più precise. Fossi in te cercherei usato un bel NAD 3020 (o 3120) o un Rotel RA 820B (820 BX, 840 etc.), ampli che dovresti reperire a prezzi stracciati (meno di 200.000 mila lire per un esemplare in ottime condizioni) e che sarebbero un'ottima base di partenza per costruire un impiantino audiophile.
Il tuo ampli potresti venderlo a circa 100 mila lire ed avresti solo da aggiungere pochi biglietti da 10 per fare il primo passo verso un'amplificazione davvero audiophile.
Altro non puoi fare, temo, anche se non mi pare abbia parlato di cavi di segnale e di potenza. Il lettore CD in tuo possesso è tutt'altro che da buttare ed anzi mi sorprende MOLTO che la piastra a cassette suoni meglio....è evidente che c'è qualcosa che non va nell'impianto (come suono, dico) perchè il confronto cassetta/CD non è neppure lontanamente proponibile!!!! Le cassette poi le avrai pur registrate dal CD, o no?
Continua a seguirci e tienici al corrente!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Canale centrale autocostruito?
Caro Lucio,
complimenti per tuo sito molto esauriente.
Due domandine due per non rubarti troppo tempo:

  1. Sono alla disperata ricerca delle informazioni e/o caratteristiche tecniche della Indiana Line 031. Potresti aiutarmi?
  2. Sto mettendo in piedi un impianto surround e volevo autocostruirmi il diffusore centrale. Hai qualche indirizzo da darmi (internet) che mi aiuti nel mio intento. E' necessario (visto che servirà solo per i dialoghi) che gli altoparlanti siano di buona qualità o posso anche andare sull'economico (non rabbrividire, ma pensavo a altoparlanti per auto da "inscatolare")?
Grazie e ciao, Luca.
Luca Jaselli - E-mail: jaslu01@mail.cai.com

LC
Luca,
le Indiana Line 031 sono dei diffusori bookshelf due vie in bass reflex e costano intorno alle 250 mila lire. Cos'altro ti serve sapere? Vai e sentirle e vedi se ti piace il suono, i numeri (quelli dichiarati, poi...) servono a ben poco per capire come suona un diffusore.
Per il canale centrale ti sconsiglio caldamente l'inscatolamento qualunque di altoparlanti car. La prima ragione è che un altoparlante normale non è schermato per cui non potresti metterlo vicino al televisore e la seconda è che il risultato sarebbe presumibilmente disastroso.
Perchè poi? Esistono ottimi canali centrali già schermati, ben rifiniti e che sono perfettamente compatibili con le Indiana Line 031, li produce la stessa Casa: ad esempio il modello TH CC che costa intorno alle 200 mila lire. Dirò di più: se pensavi alle 031 come diffusori frontali tanto vale considerare il modello TH310, già schermato e dal prezzo vicino alle 300 mila lire.
Per quanto riguarda l'autocostruzione non è escluso che dopo questa serie di progetti prettamente HiFi il bravo e prolifico Giuliano Nicoletti non decida di esordire in campo HT con un canale centrale economico ma ben suonante.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Pre valvolare autocostruito?
Mi chiamo Umberto.
Complimenti per il sito e, un "grazie" per le informazioni che ho ricevuto da Voi (ho letto quasi tutto il Vs. sito, off-line). Leggo diverse riviste di Hi-fi, ma devo confessarti che ho imparato molto di più sul vs. sito in una settimana, che da due anni sulle riviste. Vorrei farti alcune domande, con la speranza di ricevere altri consigli utili. Ho già fatto alcune prove nel mio impianto: cavo merlino, merlinoCD, cavi di potenza. Sono convinto che il risultato è migliorato. Attualmente il mio impianto è composto da:

Quando un anno fa acquistai finale+diffusori, avrei voluto, dopo qualche mese, acquistare pre, giradischi Planar3 + RB300, e Lettore CD nuovo, ma causa acquisto 1a casa, ho dovuto rimandare.
Ed eccoci ai quesiti che mi tormentano da diverso tempo: Sono appassionato per l'autocostruzione e, avendo pochi soldi, vorrei imparare, con il tempo ed i Vs. consigli, a costruirmi un Preamplificatore linea + phono, magari un Vs. progetto.
So fare già qualche saldatura, riconosco un condensatore, una resistenza, un trasformatore per l'alimentazione, e cosa per me molto importante è che ho molta pazienza ed umiltà per iniziare questo hobby, che mi affascina molto.
Sono disposto a dedicare molte ore per studiare un po' di elettronica, quanto basta per montare un progetto o sostituire condensatori, rivalvolare o sostituire il tipo di valvola in un ipotetico schema di un Preamplificatore.
Vorrei fare, in futuro, degli upgrading al mio finale (es. cavo di segnale, potenziometro, condensatori di segnale).
Che cosa mi serve per essere in grado di costruirmi, con il tempo, un Vs. progetto di Preamplificatore linea con, in più, l'ingresso phono (magari dopo)?
Per circa un mese avrò questo indirizzo di posta, perchè il mio abbonamento è mensile.
In attesa di una tua risposta (spero) cordialmente ti saluto.
Umberto Cicellini - E-mail: ucicell@tin.it

LC
Caro Umberto,
per diventare autocostruttori intanto occorre la buona volontà e la pazienza di imparare e mi sembra che da questo punto di vista tu sia già a buon punto.
Il pre da autocostruire che potrebbe essere un degno compagno del tuo finale Audio Note dovrebbe essere in arrivo, ad opera del nostro Valve Wizard Giorgio. Io ho già ascoltato un prototipo non definitivo e mi pare che si tratti di qualcosa di veramente buono. Dovrai ancora pazientare un po', nel frattempo magari, per consigli vari, puoi rivolgerti direttamente a Giorgio che sarà ben lieto di darti una mano ad intraprendere la divertente anche se faticosa strada dell'autocostruzione.
Certo, la sorgente è la prima cosa di cui mi preoccuperei fossi in te, essendo del tutto inadeguata in una catena di alto livello come la tua. Non è necessario spendere miliardi, anche un buon Marantz o Philips dell'ultima generazione, intorno alle 700 mila lire, magari usato, possono fare già molto (molto di più di quanto si creda...).
Infine ti ringrazio per l'apprezzamento nei confronti di TNT-Audio. I redattori delle altre riviste sostengono che lo stesso apprezzamento da parte dei lettori lo hanno anche loro. Io leggo la rubrica della posta delle altre riviste, non mi pare di riscontrare o aver MAI riscontrato così tanto entusiasmo, anzi, ultimamente mi pare proprio che stiano aumentando le lettere di disapprovazione e le disdette degli abbonamenti. Mah.
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Caro Lucio,
innanzitutto ti ringrazio per la risposta e il relativo tempo che hai dedicato al mio problema e ora vorrei aggiornarti sulla decisione che ho preso e alla fine chiederti ancora un paio di consigli.
Ho provato a chiudere il tubo di accordo reflex e devo dire che qualcosina si ottiene però purtroppo non è sufficiente a risolvere il problema.
Per quanto riguarda l'introduzione di pannelli fonoassorbenti o tappeti "speciali" (mi pare che anche la Sonus Faber ne abbia a catalogo) devo confessarti che sono contrario al loro utilizzo specialmente negli ambienti piccoli (non è solo per un fattore estetico ma anche di costo: costano come un discreto paio di casse e sono difficilmente rivendibili).
Poichè anche le altre stanze che ho a disposizione sono di dimensioni uguali o addirittura minori a questo punto l'ultima soluzione (che è quella che adotterò) è quella di sostituire (ahimè!) le Concerto.
Ho anche deciso, almeno per il momento, di non rivenderle; le utilizzerò in un'altra stanza amplificate dal vecchio NAD 3020 al quale ho collegato il televisore e il VCR. E' ovvio che anche qui, trattandosi di una stanza di analoghe dimensioni, ho gli stessi problemi ma utilizzando dei sorgenti non propriamente Hi-Fi (anche se i costruttori li spacciano per tali) posso anche sopportare il tutto.
Lo so che stanno facendo una ingloriosa fine ma piuttosto che metterle in soffitta o rivenderle ad un negoziante e perderci almeno la metà del suo prezzo preferisco tenerle "vive" in attesa (non si sa mai) di poterle riutilizzare al meglio come fu qualche mese fa (è anche vero che nella casa attuale non penso di starci in eterno).

Quello che ora vorrei chiederti è un suggerimento sulla loro sostituzione. Avrei pensato ad una coppia di mini diffusori bookshelf di fascia di prezzo medio bassa (diciamo dalle 500mila al milione) e poichè è un "segmento" con molte alternative e che non conosco molto ti sarei grato se tu potessi darmi un aiuto suggerendomi 3 o 4 alternative che secondo il tuo parere sono in grado di sostituire degnamente le Concerto in quell'infelice ambiente.
Poi ovviamente le andrò a sentire e saranno le mie orecchie a fare la scelta finale.
Pensavo infine di utilizzare gli stands Sonus Faber per la nuova coppia di casse: vorrei poter fissare ai supporti anche i futuri diffusori? Se si, come posso fare se essi non sono predisposti al fissaggio? (le Concerto hanno dei fori coi quali puoi avvitarle agli stands così non rischiano di muoversi o di cadere).

Ancora una volta ti ringrazio e visto che oggi è venerdì ti auguro un buon week-end.
Mario Pasquali.
P.S. Leggendo TNT mi sono imbattuto in Dark Side of the Net e scorrendo la lista dei tuoi dischi ho visto che abbiamo diversi punti in comune riguardo ai gusti musicali. In particolare mi ha fatto piacere notare che possiedi (come il sottoscritto) quasi tutte le incisioni degli XTC, un gruppo abbastanza sconosciuto ma che io seguo e amo da anni.
A proposito sai che sta per uscire un box di 4cd (!) contenente loro incisioni inedite fatte alla BBC durante gli anni ottanta?
La notizia mi ha fatto piacere anche se presumo avrà un prezzo attorno alle centomila lire (vedi Caro CD !). Vorrà dire che me lo regalerò a Natale ora le centomila (o poco più) mi servono per aquistare finalmente un cavo di segnale più adatto al mio impianto ( penso sarà un MIT).

LC
Caro Mario,
inizio dalla fine: degli XTC sta per uscire l'attesissimo (beh, per gli aficionados del gruppo di Swindon) nuovo disco...si prevede Gennaio 99. Per quella data spero di essere riuscito a concludere la mia monografia su questo gruppo, con tutte le recensioni di tutti i dischi pubblicati...un'opera monumentale che vedrà la luce sulla rivista musicale gemella di TNT-Audio....tra breve.

Prima di mettere in disparte le Concerto, fai quest'ultimo tentativo: collegale in controfase: cavo positivo su morsetto negativo e viceversa. In certi casi è un trucco che produce effetti sorprendenti, specie se ci sono problemi in ambiente o qualche apparecchio nella catena che è invertente.
Minidiffusori tra le 500 mila ed il milione...uhm, vediamo:
Acoustical RS 6 (in pratica una Aliante Spazio...ancora più budget) o RS 7; Monitor Audio 101 o Monitor 2; Tannoy 632. Non credere che questi diffusori, pur essendo più piccoli delle Concerto, abbiano pochi bassi. Se il problema è l'ambiente...c'è poco da fare. Chiedi ASSOLUTAMENTE di poter ascoltare questi diffusori nel tuo ambiente.
Infine per fissare i diffusori agli stands Sonus Faber non hai molte alternative che rovinare i mobili delle future casse praticando i dovuti fori. L'alternativa a questo imbullonamento selvaggio c'è e si chiama
bluetac: un sistema di fissaggio tenace e sicuro, oltre che sonicamente molto valido. Non a caso sia Audio Note che il sottoscritto :-) lo suggeriscono caldamente.
Tienimi al corrente
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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