Come funziona la biamplificazione? Il mio Musical Fidelity A200 può far parte di un sistema bi-ampli? Se sì quale? M. Malè - E-mail: drmale@mailbox.opencom.it
LC
L'altro quesito, quello della bi-amplificazione, mi è poco chiaro (e poi andate a cercar chiarezza nelle recensioni!!!!!!! :-) ). La biamplificazione, come la parola stessa dice, fa uso di DUE amplificatori. Se è biamplificazione attiva, questa necessita di un crossover elettronico e di due finali separati anche diversi tra loro (che so, valvole sul tweeter e stato solido sul woofer).
Caro lettore,
le questioni che poni su questa rubrica della posta sarebbero più opportune sulla corrispondente rubrica di Suono. Non posso infatti rispondere dell'operato di critici audio che non scrivono per TNT.
Comunque sia, la tua missiva impone alcune riflessioni importanti.
Cominciamo col dire che è realmente difficile scrivere di HiFi, trasformare in sterile parola scritta sensazioni offerte da apparecchi nati per riprodurre la magia della Musica in casa.
Preso atto di questa difficoltà, e del fatto che non tutti hanno la stessa capacità di comunicazione diretta, si riesce a capire che, in primis, è difficile confrontare recensioni scritte da persone diverse, con impianti diversi e gusti diversi.
In secondo luogo bisogna osservare che, in genere, ogni giudizio andrebbe rapportato alla classe di prezzo dell'apparecchio. Il giudizio buono per un apparecchio da 500.000 lire non ha lo stesso valore quando riferito ad un concorrente che costa 20 o 30 volte tanto.
Infatti possiamo dire che il comfort di una utilitaria ben rifinita è buono, seppur non paragonabile a quello di una costosa berlina che costa 5 volte tanto. E tra berline di medesima classe il giudizio buono va sempre rapportato alle concorrenti.
Nonostante questo problema pare che i giudizi sulle auto non scatenino mai tanta acredine nei confronti delle riviste, tutti sembrano capire perfettamente tutto. Allora dove sta l'inghippo? Nell'esperienza. E' già, perchè chiunque può sperimentare la differenza di comfort tra un BMW serie 7 ed una Lancia Y, ma pochi conoscono (o sono in grado di apprezzare) la vera differenza che esiste tra un amplificatore da 2 milioni ed uno da 20.
Giustamente dici che bisogna parlare dei pro ed anche dei contro ed infatti avrai notato che in questi ultimi mesi alcune recensioni qui pubblicate contengono in bella evidenza un paragrafetto dedicato alle lamentele, sebbena ritenga che gli articoli di TNT-Audio siano già ragionevolmente chiari e sinceri.
Da quando TNT-Audio è nata si batte per fornire giudizi più semplici da capire e più sinceri ed onesti possibile. Non è un compito facile ma il riscontro dei lettori, anche stranieri, sembra confermare che i nostri sforzi stanno producendo qualche effetto. Un lettore americano ci ha scritto: finalmente delle recensioni che si capiscono, scritte con parole semplici e prive di iperboli ed esagerazioni.
Ti posso garantire che noi continueremo su questa strada, saremo sempre disponibili a fornire chiarimenti se qualcosa di ciò che abbiamo scritto si fosse rivelato poco chiaro, sibillino oppure del tutto oscuro. Di ciò che faranno gli altri ci preoccupiamo poco, ognuno scrive ciò che crede, facendo i conti con la propria onestà intellettuale.
L'unica cosa che mi sento di aggiungere è che, non ospitando alcuna forma di pubblicità, qui su TNT-Audio leggerete solo ciò che noi realmente pensiamo dei prodotti recensiti, senza condizionamenti di sorta. Questo atteggiamento non rende la vita particolarmente semplice, visto che molti Costruttori/Distributori, spaventati dall'idea del non poter condizionare le recensioni, si rifiutano categoricamente di spedirci i loro prodotti. Furbi, eh?
Pazienza, al posto di questi ce ne saranno comunque altri che credono nella validità dei propri prodotti e nella nostra buonafede. Questi avranno la ribalta internazionale di TNT, gli altri si accontenteranno della pubblicità redazionale che altre riviste offrono sotto forma di recensione.
Durerà a lungo? A voi l'ardua sentenza.
Infine non posso smentirti: chi imbroglia lo fa sempre per qualche motivo e nel caso delle recensioni audio il problema sono i proventi pubblicitari.
Sapete tutti che le riviste specializzate campano solo ed esclusivamente di pubblicità, il venduto in edicola o gli abbonamenti servono giusto per pagare una minima percentuale dei costi della carta, ad essere ottimisti. Di conseguenza la perdita di un inserzionista importante può significare molto per una rivista specializzata, che non naviga mai in acque particolarmente tranquille, dal punto di vista finanziario.
Da questa semplice osservazione dovreste anche capire che la recensione è sempre un sottile bilancio tra ciò che si vorrebbe scrivere e ciò che si può scrivere.
Fortunatamente non è sempre così e tanti sono i recensori onesti che scrivono sempre ciò che pensano. Qualora la loro prosa non vi risultasse chiara non esitate a scrivere ai diretti interessati, piuttosto che lamentarvi sulle riviste concorrenti. Mi sembra un atto di doveroso rispetto per il loro lavoro. Sarebbe troppo facile per me approfittare di queste vostre lamentele per dare addosso alle pubblicazioni cartacee. Come vedete non l'ho fatto, così smentisco, per una volta, la mia immeritata fama di cattivo mangiabambini ;-)
La biamplificazione passiva, anche chiamata bi-amping, fa uso dello stesso crossover passivo dei diffusori e di due finali uguali, pena possibili squilibri tra la risposta del tweeter e quella del woofer.
Ovviamente i diffusori, sia nel primo caso che nel secondo, devono essere opportunamente predisposti (morsetti separati per tweeter e woofer).
Spero di essere stato chiaro.
A presto!
Lucio Cadeddu
Bilanciato o sbilanciato?
Dopo essermi alquanto incuriosito per i dati di targa, tre trasformatori per motore, parte digitale e parte analogica, e, dopo alcune sessioni di ascolto presso alcuni rivenditori, ho fatto l'acquisto e ho collegato il tutto al mio impianto "tubologico" autocostruito e composto da Pre "Linea dolce Linea" (CHF n.16), ampli con push-pull di 5881 (AudioReview n.143) e da casse con altoparlanti Peerless come da libretto "Loudspeaker Yourself" di qualche anno fa.
LC
Quesiti vari sui diffusori
Chiudo la lettera chiedendoti un giudizio (qualora le avessi ascoltate) sulle mie casse (le mie sensazioni hanno un minimo di fondamento oppure ho toppato alla grande?) ed alcune informazioni sull'autocostruzione di diffusori.
LC
Infine, riguardo al tuo progetto di autocostruzione dei diffusori, c'è da osservare che il tubo in alluminio può presentare una serie di problemi difficilmente risolvibili, primo tra tutti quello delle risonanze (effetto canna d'organo?).
Maggiore raffinatezza: sostituire i diffusori?
LC
Dall'Emilia con furore
A)
B)
C)
Nell'attesa di un tuo gradito commento sulle mie scelte e sulle segnalazioni, auguro a te e a tutti gli audiofili un nuovo anno pieno di gradite novità e di esaltanti esperienze musicali.
LC
Scusandomi per la lunga digressione, passo ai punti della tua lettera.
Cambiare lettore CD?
LC
Leggere TNT-Audio conviene... :-)
Ora, però ho un problema: d'accordo, non cederò
alla tentazione di un coordinato, ma come faccio a
scegliere un impianto da solo?
Scusa la lunghezza e forse la banalità della mia
richiesta, ma l'idea di vibrare con della buona
musica mi ha spinto fin qui e mi dispiacerebbe
dover tornare indietro.
LC
Concludo invitandovi a farmi sapere come procede la vostra ricerca di primo impianto e confermandovi che si, il sito mi somiglia parecchio :-) nel senso che mi piacciono le cose semplici, mi piace parlar chiaro e farmi capire da quante più persone possibile.
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
I volumi della posta precedente
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu
Egregio Direttore,
Le scrivo questa mail per chiederle un consiglio riguardo il mio CD player Cambridge Audio CD6.
Ho scoperto questo lettore attraverso la Rete in quanto non mai trovato traccia di recensioni sulle riviste classiche del settore...eppure sono mensilmente rappresentate tutte o quasi le case produttrici!
Sono estremamente soddisfatto del tutto e il CD-6 è decisamente superiore al vecchio CD olandese che avevo acquistato nell'86.
La malattia dell'autocostruzione però è molto grave e sono preso da insana voglia di realizzare un pre bilanciato a tubi scoperto in un sito americano per potere usare le uscite XLR del CD-6.
La mia domanda è quindi la seguente:
sono solo malato di "autocostruzionite acuta" o avrò dei reali vantaggi usando le uscite bilanciate se poi alla fine il pre sarà sempre connesso al mio ampli con ingressi RCA?
La ringrazio moltissimo se potrà rispondere a questo quesito.
Cordiali saluti
Giuseppe Sardi - E-Mail: jogsa@tin.it
Caro Giuseppe,
i vantaggi del collegamento bilanciato sono notevoli e senz'altro è consigliabile utilizzarlo ogniqualvolta è possibile. Nel tuo caso puoi tranquillamente intraprendere la strada della costruzione del pre bilanciato...purchè la qualità sia paragonabile a quella dell'apparecchio che usi ora...altrimenti il gioco potrebbe non valere la candela (o la valvola, se preferisci).
Certo, sarebbe meglio che anche la connessione tra pre e finale fosse bilanciata...vedi se trovi qualche finale con ingressi XLR :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
ti ringrazio per i consigli fornitimi circa l'acquisto dei diffusori HT (non so se ricordi) ma soprattutto devo ringraziarti
per aver fatto rinascere in me una passione per l' Hi-Fi sopita da tempo per varie ragioni, prezzi e tempo in particolare.
Avevo deciso di lasciare il mio vecchio impianto:
amplificatore ONKYO integra 8500, casse ESB Harmony 110 e CD-player SONY CDP-308 ESD per far spazio ad un sistema HT.
Dopo aver consultato il tuo sito (grande la scelta di porre solo testo in modo da avere un downloading velocissimo) ho deciso di iniziare a modificare,
a basso costo, l'impianto.
Non avevo mai sopportato le ESB, avevo l'impressione che mancassero di
bassi ed alti ben definiti. Insomma una miscela di frequenze senza tagli decisi.
La mia era solo un'impressione, non sono certo un esperto in
materia ma sulla qualità dell'amplificatore e del CD player non avevo
dubbi, avevo letto alcune recensioni a riguardo e, nonostante le possibili inevitabili pressioni delle ditte sui recensori, ero (e resto) convinto che i due componenti fossero di qualità.
Restavano le casse e tutto ciò di cui si parla poco su riviste e nelle
discussioni con esperti (o presunti tali) vale a dire posizionamento,
cavi, vibrazioni, supporti, campi elettromagnetici etc.
Prima di cambiare l'impianto ho deciso, non senza rischiare il
divorzio, di rivoluzionare la disposizione dell'impianto, la cavetteria (ho realizzato lo Star ed ho in mente di realizzare cavi di rete), la distanza fra impianto e possibili fonti di disturbo e dopo 10 anni, quelle vecchie
casse tanto bistrattate hanno iniziato a muovere l'aria come non avevano mai fatto.
Non ho ancora la definizione dei bassi e degli alti che vorrei ma fra i due impianti c'è una differenza notevole. Così invece dell'amplificatore DD 5.1 ho deciso di tenermi il mio ONKYO per la buona musica integrato, per l'HT, da decoder Dolby Digital, da un amplificatore integrato giapponese
(magari usato) per i rear (Indiana Line TH210 da te suggerite) ed un sub
amplificato (da decidere ancora).
Probabilmente impiegherò più tempo per completare il sistema (per i
costi) ma lo ingannerò ascoltando buona musica.
Un po' di tempo fa ero rimasto affascinato dall'estetica delle Bang &
Olufsen BeoLab 8000.
Non osai ascoltarle per non far perdere tempo al rivenditore;
immaginati i costi non avrei potuto permettermele. Frequentando lo stesso esercizio per ascoltare le Indiana Line e rivedendole mi è venuta in mente
l'idea, forse bizzarra, di sostituire le mie ESB con casse
autocostruite somiglianti (spero il più possibile)
alle BeoLab (senza amplificazione naturalmente).
Per la realizzazione dei due cilindri in alluminio a base conica
usufruirei dell'abilità di un artigiano chiedendogli di lasciarmi all'interno la volumetria e gli spazi per woofer e tweeter calcolati nelle bookshelf TNT-Munis.
Il *piede* non sarebbe un grosso problema, così come il
fissaggio della tela (magari aggiungendo blue-tac e puntine verrebbero meglio dell'originale).
La mia domanda è la seguente: una struttura cilindrica in alluminio
assicura la stessa risposta in frequenza (quindi tagli) di un parallelepipedo irregolare in MDF oppure per avere gli stessi risultati, bisogna ricalcolare
tutti i parametri?
Spero di non averti tediato, vista la lunghezza della lettera, e nel
ringraziarti per le eventuali risposte auguro a te ed a tutti i frequentatori di TNT un felice 1999.
Francesco - E-mail: speec3@hotmail.com
Caro Francesco,
mi fa piacere che prima di avventurarti nell'acquisto di un nuovo impianto tu abbia deciso, seguendo i nostri consigli, di mettere nelle condizioni migliori quello già in tuo possesso.
Questo è e deve essere il punto di partenza di ogni serio upgrade: tirar fuori il massimo dal sistema in proprio possesso e poi procedere all'eventuale sostituzione di alcuni componenti.
Conosco le tue ESB Harmony, esattamente il modello in tuo possesso (le 110), visto che anni fa le aveva acquistate un mio amico (e le possiede ancora).
Per quello che costavano non erano poi così male come dici tu ed anzi, una dote gli poteva essere riconosciuta in particolare ed era proprio il basso, abbastanza potente e discretamente profondo, a patto, appunto, di sistemarle come si deve.
Anzi, ti dirò che il mio amico era molto sorpreso dal fatto che suonassero meglio di un sistema Bose Acoustimass in suo possesso ed in uso in un altro impianto, secondo lui, più serio.
Inoltre il montaggio degli altoparlanti su una superficie curva non è la cosa più semplice di questo mondo ed impone adattamenti e spessori di difficile realizzazione. Ti consiglio comunque di contattare il progettista delle Munis, Giuliano Nicoletti, che comunque dovrebbe leggere questa tua richiesta.
Ultimissima osservazione: le Indiana Line TH 210 vanno benissimo con un impianto Pro Logic, dove il canale posteriore è limitato in frequenza e dinamica, ma potrebbero mostrarsi inadeguate in un sistema Dolby Digital con canale effetti digitale ed a banda completa. Niente di serio, comunque, e che viene comunque bilanciato dalla enorme comodità dei diffusori in questione.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu
Caro direttore,
mi presento: sono un appassionato di hi-fi di 37 anni dotato di scarse
risorse economiche. Ho riscoperto la sopita passione adolescenziale dopo
anni di oblio grazie (o per colpa) di alcuni amici e colleghi di lavoro.
Dopo molti tentennamenti e ripensamenti (da che cosa inizio? sorgente,
ampli, deiffusori?) ho deciso di partire da una sorgente digitale e ho
acquistato un lettore CD TEAC VRDS 25 che mi è stato offerto dal
rivenditore ad un prezzo, credo, molto buono (2.800.000 lire).
Dopo alcuni mesi di ulteriori indecisioni sono passato alla scelta dell'ampli
(lo costruisco?, lo scelgo a tubi o a stato solido?, di che potenza?).
L'ascolto a casa di un amico di un "integrato" a tubi di produzione
cinese SILSONIC SAP 300B (un push-pull di 300 B, 18 W) è stata una
piacevole sorpresa e quando me ne è capitato sottomano un esemplare
quasi nuovo l'ho comprato (1.500.000 lire).
La coppia lettore CD + ampli è collegata ad un sistema di diffusori che
già possedevo BOSE Acustimass 5 (sub + satelliti) in un ambiente di
circa 5 x 4 metri per adesso piuttosto riflettente (devo completare
l'arredamento).
Sulla Tua, che leggo da alcuni mesi, ho trovato molte indicazioni
interessanti, recentemente mi sono costruito il cavo di alimentazione
TNT-TTS ed ho notato (l'ha notato anche mia moglie) un consistente miglioramento delle qualità sonore complessive dell'impianto.
Insomma un'impostazione decisamente diretta e mirata che apprezzo molto. Ed a
questo punto mi sono chiesto: vediamo se mi puoi dare un paio di
suggerimenti.
Vorrei sostituire i diffusori che mi sembrano l'anello debole della
catena, purtroppo non ho la possibilità ascoltare e valutare quanto
e come vorrei le innumerevoli proposte del mercato o le possibili
soluzioni di autocostruzione.
Mi puoi dare qualche consiglio, tenuto conto che ho preventivato una spesa massima di 4-5 milioni?
Trovi che potrebbe valere la pena procedere ad un upgrade del mio
amplificatore (sostituzione dei condensatori di accoppiamento o
quant'altro)? Se credi posso inviarti lo schema elettrico.
Ti ringrazio molto e buon Natale.
Luciano Cucini - E-mail: luciano.cucini@telecomitalia.it
Caro Luciano,
la prima cosa che devi fare, prima di qualsiasi upgrade è completare il più possibile l'arredamento della tua stanza d'ascolto. Questo fattore influenza pesantemente le caratteristiche del suono riprodotto e la scelta di un certo diffusore potrebbe andar bene a stanza quasi vuota e malissimo ad arredamento completato. Quindi: prima di tutto l'ambiente.
Seconda cosa i diffusori. Effettivamente quelli che hai hanno poco a che spartire col resto dell'impianto, per impostazione, filosofia e prestazioni.
Con la cifra da te stanziata le possibilità sono tante, occorre innazitutto verificare la disponibilità di spazio per i diffusori. In un ambiente 5 x 4 potrebbero andar bene anche dei diffusori da pavimento, a patto di essere pronti a disporli come si deve (lontani da tutte le pareti, normalmente).
I nomi da fare sono tanti: restando in Italia: Sonus Faber Concerto Gran Piano, Opera Terza, Zingali Overture (tutti modelli da pavimento).
Per i bookshelf la scelta si fa ancora più difficile per la grande varietà di offerte presenti sul mercato. Occorre anche verificare quali marche puoi reperire facilmente nella tua zona.
Per quanto riguarda l'upgrade del tuo ampli a valvole puoi rivolgerti al nostro Giorgio oppure a Thorsten.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
non vorrei sembrare troppo "sciropposo", ma devo per forza iniziare questa lettera con una enorme dose di COMPLIMENTI.
Ovviamente a te, ideatore e conduttore di questo sito al servizio di tutti gli audiofili (quelli "storici", quelli di nuova conversione, quelli riconvertiti dalla delusione dei compatti, ecc.).
Torno a sottolineare la parola servizio, perchè nel sito di TNT si possono GRATUITAMENTE trovare molti dei "segreti" (teorici e/o empirici) per gustare un buon ascolto della Musica.
Nella mia esperienza di "vagabondaggio" tra diversi negozi di HI-FI, ho potuto capire molto meno di quanto ho invece appreso con una settimana full-immersion di TNT.
Altre caratteristiche che mi fanno apprezzare il tuo sito sono:
Dopo il preambolo, i punti che vorrei condividere con i tuoi visitatori sono:
A-il servizio di vendita HI-FI
B-il vinile
C- il prestito dei CD
La mia "rinascita" all'audiofilia ha circa un anno. Da 8 anni vivevo felicemente con mia moglie e con un compatto da 60 W e CD multiplo Pioneer; visto che era un regalo di nozze, aveva tutti i diritti di spodestare il mio vecchio-brutto-ingombrante impianto datato 80-85 (amli Sansui 35W, piastra TEAC, piatto a cinghia Micro, casse Energy ESM4), che venne relegato in ripostiglio.
Capitai nel novembre 97 presso il negozio VALENTINO HI-FI di Reggio Emilia, che esponeva le Monitor Audio Gold1. Ebbi un illuminazione: e se rottamassi le casse a corredo e le sostituissi con due casse piccole, belle, come queste ?
Entrato, fui subito messo a mio agio e potei ascoltare per circa un'ora le Gold pilotate dal Puccini.
Fatte altre prove di mini-diffusori (Kef, Triangle, Tannoy), scelsi le Gold per la dolcezza timbrica.
Mia moglie apprezzò molto il regalo (soprattutto esteticamente, si integravano benissimo in libreria), ed io notai un netto miglioramento, soprattutto sulla musica acustica e jazz.
La mia memoria acustica ricordava però molto bene il dettaglio che il Puccini sapeva estrarre dai CD, quindi il virus dell'audiofilo cominciava a rodermi dentro......
Fatto sta che, a distanza di un anno, ho rivitalizzato un secondo impianto, che include ora il Puccini, un CD Denon DCD735, e due casse usate KEF Reference 103/4; ho fatto lunghe sedute prima di preferirle alle nuove Rega Jura, ma mi ritengo soddisfatto.
Per i molti lettori alla ricerca di emozioni sonore, consiglio di non ragionare solo in termini di prezzo o estetica; come dici tu, gli acquisti vanno fatti con le "orecchie", e se il venditore non è attrezzato per offrirci un minimo di servizio nell'ascolto (Valentino si spinge anche oltre, facendo provare i componenti anche a casa), dobbiamo andare altrove, anche a costo di maggiori spese, oppure provare a "rieducarlo".
A chi fosse interessato ad acquisto di nuovo e usato in vinile, voglio segnalare un altro negozio di Reggio Emilia, PLANET MUSIC, che forse può fornire anche titoli per corrispondenza (tel. 0522-382252).
Sono molto preparati e disponibili.
Altra segnalazione per un comodissimo servizio che effettua la biblioteca del comune di Cavriago (RE); si tratta del "prestito" di CD. L'idea è ottima, consente di avere a disposizione oltre 3000 titoli di tutti i generi, e ritengo ponga una concreta alternativa alla "duplicazione selvaggia", a favore di un maggiore acculturamento musicale.
Per coprire parte dei costi, devono chiedere una quota annuale, ma corrisponde al costo di acquisto di un solo CD, e consente di averne 3 diversi a casa per una settimana.
Spero che tale messaggio possa trovare altri proseliti nell'amministrazione pubblica.
Ciao
Gabriele - E-mail: info@italdreni.it
Caro Gabriele,
mi rinfranca sentire ogni tanto qualche lettore che ha capito lo spirito che anima questa rivista e sapere che l'ironia ogni tanto viene colta nelle cose che scrivo e scriviamo, visto che la regola che governa tutto ciò che appare qui è quella dell'esser seri ma non prendersi mai troppo sul serio. La serietà è una buona cosa, la seriosità un male incurabile che affligge (e devasta) molti audiofili.
La voglia di certezze, di numeri, di dati, di spiegazioni scientifiche, di verità incrollabili (ma è meglio questa marca o quella?) fa di questo hobby una malattia dalla quale è difficile guarire. E si perde il gusto di ascoltare Musica.
Per questo vorrei che trasparisse un invito al non prendersi mai troppo sul serio: la Musica è nata come divertimento e piacere dell'anima, non può essere ricondotta a classifiche, statistiche, numeri e misure. Perderebbe tutto il suo fascino. Per questo motivo è bello scherzarci su, arrabbiarsi talvolta, ma sempre conservando una buona dose fondo di (auto)ironia.
La seconda cosa che volevo risultasse evidente a tutti i lettori di TNT (almeno quelli abituali, non quelli sporadici) è che consideriamo tutti i prodotti con pari dignità, siano essi supercostosi o supereconomici. Questo implica il non scandalizzarsi davanti a cavi che costano milioni (esistono, hanno una ragion d'essere, vanno valutati) ed il non arricciare il naso davanti ad impiantini da 1 milione tutto compreso (purchè si parli di componenti HiFi e non di compattoni).
Invece, chissà perchè, riscontro spesso, negli audiofili ed in certa stampa, atteggiamenti di rifiuto categorico, in un senso e nell'altro.
Ci sono quelli che vi dicono che a meno di 5 milioni il lettore CD non val la pena prenderlo in considerazione ed altri che invece farneticano e si scandalizzano della necessità di mettere in commercio apparecchi da svariate decine di milioni, quasi fossero un'offesa all'intelligenza ed al buon gusto (come se le Ferrari lo fossero...).
Non si può più semplicemente valutare tutto col giusto metro? Un componente economico ha ragion di esistere esattamente come uno costoso, fintanto che c'è gente disposta ad acquistare l'uno o l'altro. Tuttavia, ritengo che maggior spazio vada dedicato ai componenti economici (o medi) che, logicamente, interessano alla maggior parte degli audiofili o aspiranti tali.
Si può sempre cominciare con poco e poi migliorare via via ma gli audiofili persi per strada perchè gli si è lasciato credere che per meno di 10 milioni non si trova nulla di decente, sono clienti e lettori che domani non ci saranno più perchè nel frattempo avranno acquistato il compattone.
L'opera che ho inteso intraprendere con TNT è proprio quella del far (ri)avvicinare quante più persone possibile al nostro mondo, con un linguaggio semplice, alla portata di tutti, senza grafici, numeri, senza classifiche e senza recensioni logorroiche che dicono tutto ed il suo contrario.
Può essere che ciò faccia apparire le recensioni di TNT-Audio meno autorevoli di altre proprio perchè la gente tende ad associare le belle parole ed i discorsi fumosi alla qualità dei contenuti, non rendendosi conto che spesso (sempre?) la prosa raffinata serve solo a nascondere la pochezza dei contenuti.
Si può osservare quest'atteggiamento in tutti i campi, dalla politica alla ricerca, alla vita di tutti i giorni. Chi parla cercando di NON farsi capire è guardato con rispetto e chi scende al livello del proprio interlocutore viene invece considerato con sufficienza. E' un rischio che preferisco correre e che in campo professionale mi ha dato risultati che altri hanno definito sorprendenti (numero di studenti interessati alla materia, per intenderci).
Quindi intendo continuare su questa strada, non è un compito facile (raccontare in parole semplici il suono di un pre da 20 milioni è complicatissimo ma in fondo più semplice del concetto di uniforme convergenza :-)) ma, a giudicare da quello che scrivete e che ci comunicano gli operatori del settore, Costruttori e Distributori, sembra che il bersaglio sia stato centrato. Forse non sempre, ma vi garantiamo che lo sforzo per rendere tutto comprensibile è la nostra prima preoccupazione.
Intanto ti ringrazio per le preziose segnalazioni e mi complimento con te per la scelta degli apparecchi nel tuo impianto. Per quanto riguarda l'ultima segnalazione, quella del prestito dei CD, prometto sin da ora che uno dei miei prossimi editoriali sarà dedicato proprio a questa lodevole operazione che ci hai riferito. Intendo promuovere tale iniziativa attraverso queste pagine affinchè la Cultura della Musica raggiunga la stessa MERITATA dignità di quella della Letteratura.
Senza le biblioteche che prestano i libri tante persone (me compreso, quando ancora adolescente) non avrebbero potuto scoprire il mondo straordinario di emozioni e di ricchezza culturale nascosto dentro le pagine di un libro.
Non avendo avuto grandi risorse finanziarie (eufemismo, acquistavo anche i libri di scuola di seconda/terza mano...) ho costruito la mia cultura letteraria proprio grazie alle biblioteche, imparando ad apprezzare libri che poi da grande avrei acquistato.
Un servizio simile per la Musica sarebbe una manna per tutti, Case Discografiche comprese, che vedrebbero, nel lungo termine, incrementare le proprie vendite di dischi grazie all'accresciuto livello di Cultura Musicale nel nostro paese, livello che, ahimè, è sempre più basso.
In chiusura, scusandomi per la prolissità, ti ringrazio per i molti spunti interessanti che ci hai fornito e mi complimento per l'intelligenza che traspare dalle tue righe. Non è frequente incontrare delle persone che, al di là dell'apprezzamento, sempre e comunque gradito, riescono a capire fino in fondo lo spirito delle cose che faccio.
Ti auguro che questo 1999 sia un'esplosione di gioia nella tua vita!
Lucio Cadeddu
Vi ho conosciuto, di recente, per merito di un mio carissimo amico (Umberto) che ha oramai una frequente corrispondenza con Voi.
Mi presento, sono Roberto Acquaroli impiegato di (sic) banca trentatreenne e ventennalmente appassionato di HiFi ed Informatica.
Ho il seguente impianto:
Ascolto in prevalenza classica.
Ti premetto che dopo l'upgrade il suono è spaventosamente (a mio avviso) migliorato per definizione e gradevolezza, ma come tutti coloro che (penso) ti scrivano ritengo si possa ottenere ancora di meglio.
Dai tuoi articoli leggo che un laser di Cd dopo 6/7 anni può considerarsi "defunto"; sarà così anche per il Pioneer?
Avevo intenzione di cambiarlo ma anche per un impiegato di banca (non funzionario) i 2/3 milioni necessari all'impresa sono sempre un cifra di rilievo; cosa mi consigli di fare (nel senso di attendere, o di posizionarmi su fasce di livello più basso) ed in ogni caso (se ritieni sia il caso di farmelo sapere) cosa mi consigli di andare a cercare (ed ascoltare)?
Tanti auguri e mi scuso se ho riempito la mia e-mail di banalità (come, penso, tanti altri).
Roberto Acquaroli - E-mail: robacq@tin.it
Caro Roberto,
effettivamente il lettore CD, insieme coi cavi di potenza, è ora il punto debole del tuo impianto. Il Pioneer 9700 non è comunque così malvagio e possiede un'ottima feature: l'uscita digitale coassiale che consente il miglioramento delle prestazioni con l'acquisto di un DAC separato. Interessante ad esempio il Musical Fidelity X-DAC che costa poco più di 1 milione ed è pure dotato di HDCD. Sempre Musical Fidelity dovresti riuscire a trovare, per un prezzo di poco superiore al milione e mezzo il Tubalong, convertitore con uscita a valvole.
Oppure il sempre valido Rotel RPD 980 che ha un prezzo analogo al X DAC. Ti consiglio tuttavia di considerare anche il DAC di Lehmann, provato qui su TNT-Audio, e di aspettare ancora qualche settimana in attesa che concluda le prove di un interessante (ed economico) DAC made in Italy.
Nel frattempo ti consiglio di migliorare la capacità di lettura del tuo Pioneer con qualcuno degli interventi suggeriti qui sul Tempio del Tweaking: piedini antivibrazioni, filtro di rete, cavo d'alimentazione e trattamento smorzante del cabinet.
Può anche essere che dopo queste piccole (ma significative) modifiche, non sentirai più la necessità di migliorare con l'acquisto di altri componenti. In ogni caso non sarà tempo perso perchè comunque metterai il tuo lettore nelle migliori condizioni per fungere da meccanica pura.
Quindi il mio consiglio è: cerca di migliorare il Pioneer e poi pensa ad un convertitore separato.
Tienimi al corrente.
Lucio Cadeddu
Aaah! Che pace!
E' questa la "sensazione" che ho provato quando ho
raggiunto il tuo sito, e, immediatamente, c'è
scappato un CTRL+D (add bookmark in Netscape).
Ma, se hai la pazienza di leggere queste poche
righe, ti racconto COME e PERCHE' TI HO TROVATO.
All'inizio stavo cadendo anch'io nella trappola
dei coordinati (ho già letto il tuo articolo in
proposito) che sembravano corrispondere ai nostri
criteri.
Ad un tratto, però, ho avuto come un flash: ma se
fossero solo specchietti per le allodole?
Ci vorrebbe uno che se ne intende -dicevo tra me e
me- e che mi spieghi cosa "ci sta dentro" a quelle
scatole, quali componenti, quali materiali, ecc...
IDEA!! Cerco su Internet.
Detto, fatto, nel Newsgroup it.hobby.hi-fi ho trovato PER
PURO CASO il tuo indirizzo, ed eccomi qua.
So che la risposta è un sorriso bonario del tipo:
"datti da fare", ma mi piacerebbe che un tipo come
te (e se il tuo sito ti assomiglia, mi vai veramente a genio) mi indicasse quantomeno una direzione, una "filosofia".
GRAZIE INFINITE
Maurizio (e Aurelia, tra 4 mesi mia moglie).
Maurizio Molteni - E-mail: molte@spm.it
Carissimi Maurizio e Aurelia,
intanto augurissimi per l'anno nuovo e per le future nozze!
E' confortante sapere che esiste ancora tanta gente che è interessata più alla Musica che alla TV, significa che c'è speranza per questa nostre grande Passione comune.
E' con grande piacere quindi che rispondo alla vostra richiesta di soccorso, tanto più che il compito è di quelli veramente facili facili. Cominciamo con la spesa: facciamo 1 milioncino per lettore CD, ampli e casse? Poi, in seguito, se ne avrete davvero bisogno, potrete acquistare registratore e radio (da spenderci il meno possibile).
Per 1 milione vi posso suggerire un impiantino che, casualmente, sto provando proprio durante queste vacanze di Natale: si tratta di un lettore CD Marantz CD 38, un ampli Marantz PM 57 ed un paio di casse Tannoy Mercury M2. Tutto l'insieme di listino costerebbe oltre 1.600.000 lire MA, grazie alla intelligenza della Marantz italiana, il trio viene offerto allo STRABILIANTE prezzo di 1.099.000 lire, anche a rate senza interessi!!!!!!!!! L'ho fatto acquistare ad un amico e ne è entusiasta. Giustamente, aggiungo, visto che l'insieme suona davvero bene ed incredibilmente bene per quello che costa (mi sbilancio...ma per un milione c'è davvero da gridare al miracolo!).
La prova d'ascolto dell'insieme e dei singoli pezzi, più alcuni consigli per migliorarlo di MOLTO con POCO li troverete una di queste prossime settimane su TNT.
Questo sistemino lo trovi anche nei centri commerciali, non dovresti avere grosse difficoltà.
Vi fornisco anche qualche alternativa: lettore CD Marantz CD 38 (sempre lui) o Teac CDP 1120 o Pioneer 206, ampli NAD 310 o Rotel 920 o 921, diffusori B&W DM 302, alcuni degli apparecchi citati li trovi recensiti qui su TNT-Audio. Il totale, con i dovuti sconti, si aggira ancora sul milioncino o poco più.
Sarebbe comunque ed in ogni caso una buona idea destinare qualche decina di migliaia di lire per l'acquisto di buoni cavi, sia quelli tra gli apparecchi sia quelli che vanno alle casse. E' una spesa ampiamente giustificata dai risultati. Non c'è bisogno di svenarsi: un Monster Cable Interlink 200 tra CD e ampli (50.000 lire) ed un buon cavo in rame OFC (li trovate anche nei centri commerciali) per le casse. In alternativa potete intraprendere la facile e supereconomica strada dell'autocostruzione seguendo i consigli del nostro Tempio del Tweaking.
Infine un consiglio: se riuscite, acquistate tutto in un negozio specializzato in HiFi, è meglio per tante ragioni. Potrete ascoltare e scegliere la composizione migliore del vostro impianto ed avere un punto di riferimento per gli acquisti futuri.
Somiglianze estetiche vorrei che non ce ne fossero, visto che la grafica di TNT-Audio non può essere certo definita *attraente* ;-), diciamo finalizzata allo scopo del veloce download. Non mi nascondo, tuttavia, e maggiori informazioni sul sottoscritto (anche *visive*) e sui collaboratori le potete trovare nella pagina della Redazione.
Di nuovo auguroni (e non dimenticatevi i confetti!!!!)
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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