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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. We support Real Stereo
  2. Upgrade impianto
  3. Consiglio per impianto da 900 Euro
  4. Migliore accoppiamento diffusori con Musical Fidelity A 100
  5. Nuovo ampli per impianto "entry"
  6. Colpevoli di un suono affaticante
  7. Acquisto Unico Unison Research usato
  8. Diffusori omnipolari
  9. Ricostruzione impianto
  10. Pre fono e testina

We support Real Stereo
Cari amici,
Fra pochi giorni finiró i sessanta anni, per tanto questo affare mi sta molto a cuore. Perchè? Volendo festeggiare con alcun miglioramento del mio impianto, è apparso il dubbio.
Andare verso il SACD 5.1, con tutte le difficoltà che implica (tecnica e monetaria)? o restare nel due canali cambiando per un migliore riproduttore di CD e chissà abbinare il tanto sognato amplificatore valvolare (che e costoso perchè il buon suono a valvole è caro). Malato come sono di piú di quarant'anni di "audiofilia nervosa", ho deciso studiare la cosa alla luce di tutte le esperienze vissute (in campo audio, s'intende) e condividerla con voi.

  1. Sebbene sorpassate, le incisioni monofoniche me le godo spesso, sono semplici, ben fatte, non richiedeno il "clamp" perche sono dischi grossi, senza artifici e (udite) "musicali". Peraltro, non c'è altra maniera di sentire Toscanini-NBC, o le nove di Beethoven per Leibowitz, o Pablo Casals, per nominare alcune.
  2. La stereofonia come si intende oggi lascia abbastanza a desiderare. Non è vera stereofonia, o per lo meno manca di sviluppo, la vera è quella chiamata binaurale. Si fa molta cucina al mixer, flanger e oltre. Gli ingegneri del suono spesso sembrano registrare ubriachi, pertanto, molto può farsi per migliorarla prima di passare al multicanale.
    Capisco che il digitale ha obbligato a rinnovare le tecniche di presa del suono, ma questi mali già essistevano ai tempi dell'analogico.
  3. Ho ascoltato la quadrifonia (ne ho un paio di incisioni), poi il procesore Advent (4 canali) e le diffusori Bose 901. Nessuno mi ha soddisfatto, però devo dire che le tecniche del suono riflesso o indiretto ha certa sostanza molto positiva e merita migliore attenzione (sarà l'alternativa al 5.1, magari iniettando un po' di delay?)*
    Nonostante, fuori il caso di Shahinian e Duevel (che non ho potuto ascoltare ancora) non sembra interessare a molti, tranne alcuni timidi approci di tweeter posteriori (Snell ed altre).
  4. Le cose non accadono "per se". La sterofonia presenta i suoi punti deboli. a: Il suono proviene da una finestra che è meglio chiamare fessura, larga la separazione tra diffusori e alta non più di un metro. La profondità dipende de molte fattori, però sempre e dietro del piano formato dai diffusori, mai si proietta in avanti.
    b: Come detto, gli applausi di una incisione dal vivo provengono dalla scena, miscelando esecutori e ascoltatori. Infine devo dire che non ho ascoltato il SACD 5.1/DVD-audio, però tremo al solo pensare ad un setup piú difficile dell'home theater (che si, ho ascoltato e lascio pietosamente al cinema), per me i tre canali frontali devono essere uguali, uguali i diffusori, uguali l'ampli e cosi via.... beeehhhh.
    A conferma dei miei pensieri, un magazine iglese (Hi Fi Choice) va oltre e pensa che i cinque diffusori debbano essere gli stessi (e credo che non sbagliano). Pertanto la cosa risulta molto complicata e costosa (in molti casi, si avrà da cambiare anche il salotto e il suo arredamento). Non è pratico. Solo si giustifica se fosse il Nirvana audio, è cosí? Si parla anche del 6.1,7.1 e via. Dove finisce?
    Piango ancora oggi la scomparsa della Finial Technology che aveva presentato un lettore laser per l'analogico e mi fa paura accada lo stesso con la stereofonía, ammazzandola prima di svilupparsi al completo.
Cari saluti. Addendum:
(*) Ho dimenticato dire che per me stereofonia significa due soli diffusori, non sono contro ne' del SACD/DVD audio a due o piú canali, a patto che la uscita sia attraverso due soli diffusori. Naturalmente, l'aggiunta dei canali dovrà essere minima.
Antonio Andrès Lionetti - E-mail: andreslionetti@uolsinectis.com.ar

LC
Caro Antonio,
complimenti per il buon italiano (da un argentino!) e grazie per la tua lucida analisi.
Sono sostanzialmente d'accordo con te ma vorrei precisare alcune cose. Intanto non è vero che l'immagine stereofonica sia costretta tra i due diffusori. Con un buon set-up l'immagine può andare oltre lo spazio dei diffusori, per diversi METRI e si, si può sentire pure qualcosa DAVANTI alle casse, non solo dietro.
Infine, per quanto riguarda il confronto stereofonia-giradischi Finial....beh, permettimi di dissentire. Intanto è ancora tutto da dimostrare che il sistema Finial fosse (o sia) la soluzione al problema dell'usura del vinile. Il prodotto, poi, esiste ancora (ELP Turntable) ma l'Azienda si rifiuta categoricamente di inviarne un esemplare in prova, dicendo che tutte le dimostrazioni vanno fatte presso il loro ambiente, da loro stessi. Un po' troppo, non credi?
La stereofonia, per come la vedo io, ha un futuro decisamente più lungo e roseo.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Upgrade impianto
Alla cortese attenzione del Sig. Lucio Cadeddu.
Spettabile Redazione,
per amor del vero, intendo, prima d'ogni altra richiesta d'ordine tecnico, farvi una brevissima cronistoria del mio impianto stereofonico, realizzato circa quindici anni or sono o forse anche di più, studiato secondo quello che era il mio criterio di adolescente contagiato da audiofilia cronica, mediante le riviste che andavano per la maggiore a quei tempi e soprattutto dopo una mia insistente opera di convincimento nei confronti della benevolenza, nonchè della pazienza di mio padre, rivolta chiaramente nei riguardi delle sue finanze, dato che le mie, allora erano pressochè inesistenti!
Allora ci recammo in uno dei "Templi" dell'ALTA FEDELTA', più conosciuti di Roma, New Teleaudio hi-fi, che attualmente ha cambiato nome ma non sede e che tuttora non ha bisogno di nessuna pubblicità, acquistando finalmente l'impianto così tanto sospirato, composto da un piatto THORENS TD 105 con Puntina Shure (forse D AM 3?), un amplificatore Dual, (ormai sceso nelle tenebre di un profondo oblio), il quale fu successivamente sostituito (secondo il mio modestissimo parere) con un migliore NAD 3240 PE e diffusori KLH 3 fornite di un Analog Bass Computer, che ho connesso al pre-out e al main-in del NAD.
In seguito fu ampliato con apparecchi di seconda mano: Compact Disc Player TECHNICS SL-P277A, Registratore a cassette MARANTZ SD-40 e Sinto Kenwood KT-1030L. Da questa vicenda così epica e personale, forse troppo espressamente dettagliata (che spero non vi abbia oltremodo annoiato), vado repentinamente a porvi i seguenti quesiti, considerando che in primo luogo, non è stato mai sostituito nessun apparecchio dell'assetto sopra descritto.
L'ampli Nad, (che devo comunque far riparare per il canale destro disturbato: causa il fusibile?), leggo fra le vostre recensioni, che gode ancora di un ottimo apprezzamento, invece non conosco la vostra opinione sui diffusori succitati, per i quali chiedo se sia il caso di sostituirli con qualcosa di più aggiornato tecnologicamente. Faccio presente che hanno i cavi connessi con i capicorda.
Se me ne segnalate di nuovi considerate che non potrei, per ragioni di spazio, usare quelli da pavimento! (Il budget è su € 500,00 circa). La stanza è larga 6 metri x 4. I diffusori devo necessariamente porli sui piedistalli sul lato più lungo.
Invece nell'ipotesi di restare ancora con i miei diffusori vorrei sapere se è opportuno sostituire la morsettiera d'uscita per i diffusori con qualcosa di più moderno in grado di accettare connettori a banana, considerando che ho predisposti quelli a cavo spellato ai quali vanno uniti quelli dell'Analog Bass Computer. Posso unire i 2 fili con i nuovi connettori?
Potreste consigliarmi una marca discreta di cavi, che possano fare al caso mio?
Inoltre mi è stato regalato un DVD PLAYER JVC XV-S302 e siccome suona pure con i cd audio, mi chiedo se sia il caso di eliminare totalmente il lettore TECHINCS, per le esigue connessioni sull'ampli, a meno che non voglia usare il doppio rca, (pena frequenze disturbate?) o tenermelo per un ascolto dedicato e di conseguenza per non incidere sull'usura del JVC.
In attesa di vostre risposte vogliate gradire i miei complimenti per il lavoro svolto sulla vostra rivista telematica.
Cordiali saluti
Faraon Meteoses - E-mail: sanmeofrateseo@tiscali.it

LC
Caro Faraon,
il tuo NAD potrebbe semplicemente avere qualche switch ossidato. Infatti, se per caso fosse saltato un fusibile, non sentiresti assolutamente nulla da quel canale. Prova con dello spray riattivante per contatti sul selettore ingressi e su tutti i contatti in serie al segnale.
Per le casse, ti sconsiglio di sostituire la morsettiera. Questa storia delle "banane" quale connettore audiophile deve finire. Le banane sono COMODE, punto e basta. Anche il cavo spellato fornisce un ottimo contatto elettrico, a patto che venga periodicamente tenuto libero da ossidazioni.
Per i cavi, ti consiglio di dare un'occhiata alla nostra sezione
autocostruzione.
Non conosco i tuoi diffusori, pertanto non mi esprimo. Dovresti andare a sentire qualcosa per la cifra da te indicata e verificare sul campo se si riesce ad ottenere qualcosa di sensibilmente migliore (alle tue orecchie).
Per quanto riguarda infine il tuo DVD JVC, non sei in grado di decidere da solo? Ascoltalo a confronto col tuo lettore CD Technics e tieni solo quello che suona meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per impianto da 900 Euro
Premetto che la mia richiesta potrebbe non essere sufficientemente dettagliata, ma vi prego di rispondermi comunque perchè ritengo possiate essere la fonte più attendibile e disinteressata a mia disposizione, pertanto vi ringrazio in anticipo.
Ecco la mia richiesta: vorrei comprare un sistema (amplificatore - lettore cd - diffusori) che sia il più adatto possibile ad ascoltare il jazz (soprattutto jazz acustico, ma non esclusivamente); il mio budget non dovrebbe superare i 900 euro circa; la stanza di ascolto, in cui posizionare il sistema, è rettangolare con dimensioni all'incirca di 5x4m / 6x5m; potreste fornirmi alcune soluzioni (con relativi preventivi di spesa) o darmi le caratteristiche tecniche, dei singoli componenti, ottimali per l'ascolto del jazz?
Attendo con impazienza una risposta e porgo cordiali saluti,
Corrado Luciani - E-mail: stagedivos@angelini.it

LC
Caro Corrado,
non esistono impianti "per suonare il jazz". Esistono buoni impianti che sanno suonare più o meno tutto. Premetto che avresti dovuto sfogliarti un po' di Lettere alla Redazione, dove richieste come la tua sono state pubblicate centinaia di volte, ormai.
Comunque sia, ti faccio qualche proposta di massima, poi sarà il tuo orecchio a decidere.
Dei 900 Euro di budget dedicherei la metà ai diffusori (non è una regola ferrea!) ed il resto a lettore CD ed ampli.
Con 450 Euro per queste due elettroniche non è che abbia tante alternative: come ampli starei su Cambridge Audio A300 e AMC 3000 o 3020. Un po' più difficile da trovare potrebbe essere il Rotel RA 931 mentre è senz'altro più reperibile (ma anche meno desiderabile degli altri 3 citati) il Marantz PM 4200. Come sorgente, Harman Kardon HD 750, il Teac CDP1850 o il Philips CD 753.
Per i diffusori, con circa 450 Euro, tenendo conto dell'ambiente non proprio piccolissimo, opterei per delle piccole torri da pavimento. KEF Cresta 3, Mission M73 o M74, Indiana Line Arbour 5.20, JM Lab Chorus 710, Tannoy Mercury MX3 o MX4. Alcune di queste sono facili da reperire, altre meno. I prezzi possono variare di molto, ma dovresti starci.
Buon ascolto e tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Migliore accoppiamento diffusori con Musical Fidelity A 100
Gentile direttore,
i miei complimenti per la vostra iniziativa per promuovere la musica stereofonica che condivido pienamente e che spero riesca a fermare questa pazza corsa consumistica dell'home cinema inutile e deleteria per promuovere l'ascolto della buona musica.
Se ricorda le scrissi circa un anno fa alla ricerca di un amplificatore e di casse da abbinare al mio lettore CD Marantz. Dopo svariate ricerche ho acquistato un amplificatore usato Musical Fidelity A 100 che mi è sembrato in buono stato d'uso e molto ben suonante; cosa ne pensa?
Prima dell'acquisto l'ho testato con vari diffusori ed ho notato una discreta variabilità dell'acustica a seconda delle casse acustiche abbinate e per questo sono alla ricerca delle casse più adatte in abbinamento con questo ampli. In quella sede sono apparse discrete le AR Status 40 che perdevano un poco nella riproduzione degli alti e nella riproduzione spaziale, ma alcuni miei amici mi hanno detto che le AR Status 30 sarebbero migliori ed altri che il Musical Fidelity si sposa bene con casse Celestion (quali?) "perchè dotate di elevata sensibilità e il Musical Fidelity non eroga molta corrente". Bohhh!!!
Io non so bene cosa fare, al momento propenderei per delle casse acustiche tower della "Audio Pro BLACK DIAMOND" (vedere caratteristiche su www.audiopro.com), commercializzate nel nord Europa ed in America, che mi hanno stupito per dettaglio musicale, analiticità, riproduzione spaziale e pulizia del suono; ma non sono riuscito a trovare prove di ascolto (tranne quelle edite sul sito del produttore) per confermare o meno le mie impressioni.
Chiedo un vostro suggerimento (per me molto importante) e preciso che ascolto musica classica, jazz, soul e pop in una stanza di circa mt 3x5 e che non vorrei superare i 600-700 euro per l'acquisto.
Vi ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto e vi porgo i miei più cordiali saluti,
Gianluca Proietto - E-mail: dmg2000@inwind.it

LC
Caro Gianluca,
l'A 100 è un ottimo amplificatore, dal timbro piuttosto morbido e caldo. Non conosco direttamente quel modello di Audio Pro che citi, quindi non posso esprimere un'opinione. Permettimi però un'osservazione: mi sembri un po' troppo dipendente da quel che dicono/scrivono gli "altri". Le hai ascoltate, non sei in grado di decidere se ti soddisfano oppure no?
L'acquisto di un componente HiFi è SEMPRE un compromesso ed alle cifre da te stanziate può persino essere un PESANTE compromesso. Lo dico per farti capire che non esiste il diffusore "perfetto" per il tuo ampli ne' il "migliore" in quella fascia di prezzo. Esistono sfumature di gradimento che solo il tuo orecchio è in grado di valutare (o meno).
Io posso solo consigliarti qualche aletrnativa, di più non sarebbe onesto. Alcuni "classici", con impostazioni sonore molto differenti tra loro, sono: B&W DM 602.5 S3, Aliante CNM Tower, Chario Syntar 200T, KEF Coda 90, Mission M52, Rega Alya. Se sei incerto, prova a sentire qualcuno di questi prodotti, COL TUO AMPLI, e prendi la decisione finale. Una volta che tale decisione sarà presa, pensa a goderti la Musica, infischiandotene di ciò che dicono gli "amici, gli "esperti" e i critici audio d'ogni fatta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli per impianto "entry"
Egregio Lucio,
Innanzitutto complimenti per il vostro lavoro sia in termini di qualità delle informazioni, sia di costanza nell'aggiornamento.
Impegnato in un lavoro che lascia poco spazio al tempo libero ho recentemente provato a migliorare la qualità della vita nei pochi momenti in cui sono a casa acquistando un cdp HK750 (218 euro) e una coppia di Jm lab 710 (290 euro). Poi a 29$ dei cavi di segnale Monstercable Interlink II. Il fatto di vivere in una mini-mansarda mi complica un po' le cose ma alle mie orecchie poco attente forse va bene così anche se il suono complessivo esce un po' "spento" (il tutto è pilotato da un ventennale Pioneer SA750).
La domanda è ovvia. Considerando che il mio budget residuo è sui 350 euro e che ascolto Jazz (fiati, piano solo, voci) e Rock (Pink Floyd, Police, Radiohead) posso ottenere un miglioramento sostituendo l'ampli con i modelli base di Rotel o NAD che solitamente consigliate?
E per i cavi di segnale mi date qualche idea coerente con l'insieme?
Molte grazie e buon lavoro a Lei e a tutta la redazione.
Max - E-mail: max.vava@libero.it

LC
Caro Max,
il suono "spento", problemi di acustica ambientale a parte, è merito anche dell'amplificatore Pioneer, vecchiotto e non entusiasmante neppure quando era nuovo. Un integrato entry-level di un buon marchio audiophile ti farà fare un salto di qualità sensibile.
NAD e Rotel vanno benissimo, ma non disdegnare di dare un'occhiata nell'usato: con 350 Euro potresti avere qualcosa di più di un entry-level.
Per i cavi di potenza, a prezzi popolari, trovi ancora Monster Cable, Audioquest, Supra, VdH...a meno che non abbia voglia di sperimentare con l'autocostruzione. Nel caso, la nostra "cucina" offre ricette per tutti i gusti e tutte le tasche (e non devi neppure usare il saldatore!).
Spero di esserti stato utile, tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Colpevoli di un suono affaticante
Gent.mo Sig. Lucio,
ho un impianto composto da lettore Meridian 508/20, pre Mcintosh C712, finale Mcintosh 7100, diffusori Sonus Faber Gran Piano Home, cavo di segnale tra lettore e pre Mit 330I seconda serie, tra pre e finale in bilanciato XLO reference, cavi di potenza Monster Cable Z3 reference, ambiente d'ascolto 4,00X 4,50.
Sono abbastanza soddisfatto del risultato finale, però avverto una certa freddezza un qualcosa che mi affatica durante l'ascolto prolungato. Sono un po' deluso, non riesco a capire se l'anello debole sono i diffusori. Prima di sostituirli (sono orientato verso le ProAc 1.5 o D15 o B&W 804 nautilus), volevo un suo graditissimo parere.
Sicuro della bontà della sua risposta, distintamente la saluto.
Vincenzo - E-mail: vicio_pal@yahoo.it

LC
Caro Vincenzo,
difficile capire a distanza quale possa essere il problema VERO nel tuo caso. In genere, in mancanza di squilibri o accoppiamenti sbagliati piuttosto evidenti, tendo ad indicare l'ambiente d'ascolto quale colpevole. Basta una stanza un po' riflettente, come la maggior parte dei saloni moderni, per avere un suono affaticante sulle frequenze medio-alte e poco godibile sulla "distanza". Ti inviterei, quindi, a dare un'occhiata alla stanza ed alla sistemazione dei diffusori. Per quanto riguarda questi ultimi, se il tuo problema è il suono tendenzialmente "freddo", evita le B&W e pensa semmai a qualcosa di più "morbido" tipo Opera o anche Tannoy di pregio. Resto convinto del fatto che il problema stia altrove, comunque.
Se ti capita l'occasione, chiedi a qualcuno (amico o negoziante) un ampli integrato di livello medio in prova e vedi se cambia qualcosa. Sto pensando anche a prodotti piuttosto economici - rispetto ai tuoi McIntosh - come Audio Analogue, Densen o Naim. Non si tratta di stabilire chi suoni meglio, quanto di trovare altri possibili colpevoli. Escluderei dalla lista dei possibili colpevoli il lettore CD ed i cavi, francamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Acquisto Unico Unison Research usato
In primo luogo volevo farle i più sentiti ringraziamenti per la splendida rivista che conducete. Le vostre prove sono ottimamente commentate e dettagliate, cosicchè un povero studente come me (che con il budget ultra limitato che si ritrova non ha molte occasioni di ascoltare componenti) può farsi un'idea (certo sentirli sarebbe tutta un'altra cosa) di come suonano i diversi modelli in prova.
Devo ammettere che la mia passione per la musica è sempre stata forte ma una "consapevole" (per quanto si può!) passione per la corretta riproduzione era solo latente prima di trovare un degno alimento tra le pagine della vostra rivista!

Ho letto tutti i suggerimenti e molte delle lettere a cui con una sollecitudine impressionante risponde sempre in maniera precisa e questo mi ha aiutato a sfruttare meglio il mio limitatissimo impianto (costruito in maniera piuttosto rocambolesca).
Diciamo che sono venuto in possesso di un ampli che avrebbero buttato in quanto usciva un unico canale (potenziometro pieno di polvere!!! è bastato pulirlo) e di un lettore cd che avrebbe fatto la stessa fine unicamente per una cinghietta di trascinamento del carrello rotta. Così ho comprato delle casse ed ecco il mio impianto:

E' stato un buon modo (mooolto economico: 400e per i diffusori e 80 centesimi per la cinghia) per cominciare e dopo lunghe contrattazioni con mia madre (problemi tipo WAF) sono riuscito a piazzarle in posizione decente (ca 40 cm dal muro e a 1,5 m l'una dall'altra) e questo ha risolto un po' quel senso di "impastamento" dei bassi che mi infastidiva molto.
Tuttavia trovo che i miei diffusori siano pilotati male dall'ampli (li ho provati con un vecchio JVC di mio padre e già andavano un filino meglio) e quindi vorrei provvedere alla sostituzione dell'ampli; ed ecco il motivo principale per cui le scrivo: ho trovato un ampli usato che mi interessebbe (almeno per ciò che ne ho letto) l'Unico Unison Research ancora in garanzia e con imballo e libretto; il prezzo è di circa 800 euro. E' una buona occasione? Immagino che il mio impianto farebbe un salto in avanti notevole! E' così?
Tenga conto che precisare il genere che ascolto sarebbe impossibile in quanto spazio in ambito estremamente ampio (per essere più chiaro ascolto classica in special modo pianisti, ma anche concerti per piano e orchestra tipo il Rach 3, poi del jazz tipo Jarret, Dave Holland, COltrane e recentemente Norah Jones e Diana Krall, poi rock tipo Pink Floyd, Marillion Queen e in particolar modo Tori Amos) quindi vorrei un ampli decisamente versatile.
L'Unico è una buona scelta? Oppure mi dovrei orientare su altro? E si sì, quali prove dovrei effettuare sull'ampli per sondarne eventuali difetti o danni?
Infine dovrei impormi per poterlo provare da me?
La ringrazio sentitamente per l'attenzione e mi raccomando continuate così!!!
Claudio - E-mail: claudiobianchetti@tin.it

LC
Caro Claudio,
l'ampli e le condizioni farebbero propendere per un SI deciso. Tuttavia, 800 Euro, nell'economia del tuo impianto, sono una cifra decisamente eccessiva e fortemente squilibrata. Con la stessa cifra potresti ottenere miglioramenti BEN più sensibili acquistando un ampli di classe leggermente inferiore INSIEME ad un lettore CD di buona qualità. Sto pensando, ad es. a 400 Euro ciascuno per CD ed ampli, rigorosamente usati. Il salto che potresti fare sarebbe ENORME rispetto alla situazione attuale e ben superiore a quello che faresti col solo Unico, che non può migliorare il segnale scadente che gli arriva dal CD. Anche le casse, poi, non possono fare miracoli e potrebbero castigare l'eventuale qualità di un amplificatore troppo al di sopra delle loro possibilità.
Quindi: lascia perdere e cerca ampli e CD per la stessa cifra.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori omnipolari
Caro Lucio,
spero tutto bene. Torno a disturbarti per un parere sul mio impianto hi-fi, questi sono i componenti che ho assemblato anche grazie ai tuoi preziosi consigli.

I diffusori distano tra loro 2 metri, 50 cm. dalla pareti laterali e 1 metro dalla parete di fondo (la stanza misura circa 3 metri per 6). Sono molto contento dell'impostazione timbrica dell'impianto e della dinamica (ascolto esclusivamente classica e jazz moderno), il problema è che i medi sono un po' sfocati e poco dettagliati - nell'ascolto del pianoforte solo è particolarmente evidente: la zona centrale della tastiera perde chiaramente di definizione.
Credi che sia un problema di riflessioni acustiche causate dai diffusori omnipolari? Potrei migliorare utilizzando altri cavi il biwiring?
Mi consigli di provare altri diffusori e quali senza che debba necessariamente sostituire anche l'ampli? Tra i miei favoriti ci sono Pro Ac Studio 125 e Response 1.5 e anche Spendor S6 e S8 ma quando ho ascoltato questi diffusori ho avuto l'impressione che per suonare bene necessitino di amplificatori molto muscolosi.
Ti ringrazio in anticipo per i tuoi consigli e per il vostro sito davvero INDISPENSABILE per chi ama ascoltare la musica!
Come faremmo senza di voi?
Antonio Abete - E-mail: antonioabete@tiscali.it

LC
Caro Antonio,
hai sperimentato altre posizioni per le tue casse (bipolari, non omnipolari)? Piccoli spostamenti dovrebbero produrre GRANDI differenze, in generale, ed in particolare nel tuo caso. Lascia perdere i cavi, non possono essere ritenuti responsabili per una gamma media "depressa" come la definisci tu.
Se tutti i tentativi di posizionamento "migliore" dovessero fallire, prova a sentire le ProAC, non sono così "difficili" ed il tuo ampli non è uno di quelli che si spaventa facilmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ricostruzione impianto
Caro Direttore,
sono un utente meno che alle prime armi (sia in termini di conoscenze che di esperienza) e mi trovo nella necessità di riconfigurare il vecchio impianto Hi-Fi ereditato dalla casa "paterna" e da installare nella mia nuova casetta.
Ho (spero che le sigle siano giuste): un vecchio amplificatore JVC JA S10 e una piastra giradischi Thorens TD166 (acquistati direi alla fine degli anni 70) ma tuttora ben funzionanti per le mie esigenze modeste. NON ho: lettore CD e diffusori (questi ultimi erano artigianali e si sono rotti e son stati proprio buttati via, amen).

Domanda 1: sull'amplificatore non c'è un canale "CD" ma solo: phono, tuner e tape. E' eretico e/o tecnicamente impossibile collegare un lettore CD a un ingresso tuner o tape? (da qui si capisce la mia ignoranza totale)....

Domanda 2: volendo ascoltare essenzialmente solo musica classica sinfonica, amando i toni bassi, avendo una sala di circa 30 mq e una distanza punto ascolto - posizione ideale casse di circa 4 metri, che tipologia di casse potreste suggerire (magari anche la marca ma a me interessa di più il concetto) entro un budget minimalista e il desiderio di non uscire io di casa per far spazio all'armadio delle casse?
Complimenti per il vostro lavoro.
Cordialmente
Luca - E-mail: lucozzi@rto.osg.ch

LC
Caro Luca,
se avessi letto le
FAQ di questo sito probabilmente avresti già trovato risposta alla domanda N. 1. In sostanza gli ingressi tuner e tape sono elettricamente equivalenti - tra loro - ed in tutto e per tutto identici ad un qualunque ingresso denominato "CD". Anzi, tutti gli ingressi, a parte il phono, sono equivalenti (salvo rare eccezioni).
Poi la questione casse: sala grande, voglia di basse frequenze, budget minimalista, ingombri ridotti. Sono esigenze che fanno a pugni una con l'altra, anzi si escludono a vicenda.
Tra l'altro non è chiaro cosa tu intenda per budget minimale, cerco di interpretarlo con "il più basso possibile". Ebbene, prova a cercare le seguenti alternative: Indiana Line TH 380 o TH 400, Infinity Alpha 30 o Reference 61, Mission M73, Polk Audio R30 o R50. Tutte navigano intorno ai 400 Euro la coppia, ma se vuoi il basso, devi essere pronto a sacrificare un po' di spazio (e di qualità in gamma medio-alta). Non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena (tanti bassi in un grande ambiente con casse piccole ed economiche).
Si tratta di casse da pavimento (quasi tutte), alcune di tipologia "torre" quindi poco intrusive.
Ti manca il lettore CD, quindi un consiglio anche su quello: Philips CD 723 o 753, non riesco ad immaginare qualcosa di più economico. Forse è inutile che ti dica che l'ampli non è certo il massimo che uno possa desiderare dalla vita, probabilmente lo sai già. Quel che temo è che con spese così ridotte, in un ambiente di 30 mq, si corra il rischio di sonore :-) e cocenti delusioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre fono e testina
Buongiorno Lucio,
prima di tutto complimenti per il sito e per il Forum di discussione. Con il loro aiuto sono riuscito a mettere insieme un impianto che mi permette di ascoltare musica in modo più che piacevole.
Vorrei rimettere in funzione un giradischi Yamaha pf-800, comprato nell'85, ascoltato per un paio d'anni e poi tenuto imballato per altri 16. Devo quindi acquistare un pre fono ed una testina. Da neofita dell'analogico sarei indirizzato verso il pre Am Audio mc02 sia perchè lo avrei trovato usato a circa 300E, sia perchè la mia amplificazione è già Am Audio (pre A5 + finale A50 ref.) e ne sono soddisfatto.
Per la testina avrei pensato, ovviamente, ad una mc. Da più parti, invece, mi è stata consigliata una Grado con la motivazione che non presenta eccessivi problemi di interfaccia e non avrei grossi problemi a montarla su un braccio del quale non è specificata la massa.
Infatti, sul manuale del gira è specificato solo il peso ammissibile per le testine, 2-11 grammi. Però, tranne le "Statement", le Grado sono tutte MM assimilabili.
Secondo te, quali differenze ci sono tra una Grado Platinum Statement (0.5 mV) ed una Grado Platinum reference (5 mV) da un punto di vista del suono e dell'interfacciabilità?
Visto che non ho la possibilità di ascoltare con le mie orecchie, ma vorrei perlomeno evitare errori grossolani ed evidenti malfunzionamenti, cosa mi consigli tra:

L'impianto è completato da diffusori Martin Logan Aeon, cablaggi Am Audio, cdp Meridian 507. Il suono che mi piace è dettagliato, pulito, trasparente, non stridente. Budget massimo 1000 E.
Ti ringrazio per gli eventuali consigli che vorrai darmi.
Mariano Moggio - E-mail: mariano.moggio@telecomitalia.it

LC
Caro Mariano,
sono un po' in difficoltà nel risponderti sinceramente. Io, con una cifra come quella (1000 Euro per pre fono e testina) ed un giradischi come il tuo farei ben altro. Venderei subito il giradischi ed acquistrei, usato, un Linn Sondek LP12, un Michell Gyrodec, un Roksan Xerses o macchine analoghe. Con la vendita del giradischi e con qualche "resto" dei 1000 Euro dovresti essere in grado di prendere il pre fono, che potrà essere AM Audio o anche Lehmann Black Cube (MM-MC), Trichord Dino o altri equivalenti. Non è escluso che il giradischi usato sia già equipaggiato di testina di ottimo livello, magari ancora utilizzabile. L'essere questa MM o MC potrebbe orientare la scelta sul pre, anche se preferirei un apparecchio che sia in grado di gestire ugualmente bene le MM e le MC (non si sa mai, uno potrebbe aver voglia di cambiare....).
Quindi, mi scuserai per il consiglio drastico ma ritengo base giradischi e braccio fondamentali per avere il massimo dall'analogico. Spendere tanto in una testina senza poterla mettere nelle condizioni ideali di funzionamento è - a mio modesto avviso - un errore metodologico ed uno spreco di denaro.
Non mancare di tenermi al corrente circa i tuoi progressi,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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