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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Cavo TNT Star
  2. Acquisti in Inghilterra
  3. Pensieri in momenti difficili
  4. Consiglio per diffusori e cavi
  5. Momento di stallo
  6. Scelta delle casse
  7. Tappeto di rumore
  8. Riparazione e valutazione
  9. Rinnovo tutto
  10. Non impianti ma competenza e pazienza vò cercando

Cavo TNT Star
Ciao Lucio,
ho cablato il tuo cavo (4 x 2.5)
TNT Star e nonostante non possieda un orecchio allenato ho notato un aumento dei bassi divenuti piu corposi anche se sono diminuiti un po' gli alti.
Premetto che non è stato fatto nessun rodaggio. Volevo sapere se la lunghezza di 4,5 m dei miei cavi sono troppi e se per la cassa di sinistra essendo più vicina all'amplificatore è meglio ridurne la lunghezza o lasciarla così.
Inoltre quanti anelli di ferrite dovrei mettere?
Ciao da Alex e grazie ancora per l'attenzione
Alex - E-mail: alex_r0@yahoo.com

LC
Caro Alex,
sono contento che sia soddisfatto del cavo TNT Star. Le tue impressioni d'ascolto sono sostanzialmente corrispondenti alle mie. La lunghezza di 4.5 metri non è eccessiva e ti consiglierei di lasciarla identica per entrambi i canali. Diciamo che è in generale più conveniente perchè, nel caso dovessi/potessi spostare le casse e/o l'impianto in altra posizione, ti ritroveresti con una lunghezza uguale per i due canali, mentre una coppia "spaiata" potrebbe diventare inutilizzabile in una configurazione "simmetrica" dell'impianto.
Per quanto riguarda gli anelli in ferrite, prova a metterne uno alle due estremità del cavo. Ascolta e, se ti piace il risultato, prova ad inserirne una terza in posizione centrale.
Non aspettarti miracoli, è probabile che non sentirai differenze significative.
Buona sperimentazione!
Lucio Cadeddu

Acquisti in Inghilterra
Caro direttore,
le scrivo per chiederle un consiglio. Da un anno circa leggo il suo interessante sito, grazie al quale ho appreso molte preziose informazioni, ed ho scoperto che la passione hifi è condivisa da un generoso stuolo di persone.
Vengo al quesito. Voglio acquistare in Inghilterra un amplificatore A/V Marantz SR7300, per potenziare e migliorare il mio impianto Home Theatre. Il desiderio di acquistare il prodotto in UK nasce dalla constatazione che lo stesso prodotto in quel paese costa nuovo 500 euro meno che da noi.
La Marantz inoltre garantisce per due anni i suoi prodotti in ogni luogo della terra, indipendentemente da dove essi vengano acquistati. Il bene è venduto comprensivo di tasse, che perciò non dovrei più ripagare in quanto anche l'Inghilterra fa parte dell'Unione Europea.
Il mio problema è questo: la differenza di voltaggio erogato in Inghilterra (240 V) ed in Italia (230 V). Questa differenza può incidere ed influenzare un apparecchio sofisticato come l'SR7300. Ci possono essere dei disturbi o più semplicemente si rischia di non far esprimere al meglio l'amplificatore?
Non pensavo che una differenza di voltaggio così piccola potesse incidere, fino a quando un amico mi ha espresso le sue riserve e le sue preoccupazioni circa l'acquisto dall'Inghilterra.
Sarebbe molto gradito un suo parere sull'argomento, sperando che lo stesso possa servire anche ad altri che come me desiderano poter acquistare tranquillamente beni all'interno dell'Unione Europea.
Grazie e cordiali saluti.
Felice Garzetti - E-mail: felicega@yahoo.it

LC
Caro Felice,
noto con piacere che sempre più persone si stanno rendendo conto che l'abbattimento delle frontiere sia servito a qualcosa anche dal punto di vista "audiofilo" :-)
Per quanto riguarda le tasse, non temere, non devi pagare niente di niente. Gli strali della dogana italiana colpiscono solo i beni "extra-comunitari".
Per quanto riguarda la tensione non farti alcun problema. Gli apparecchi sono fatti per fornire le prestazioni dichiarate in un range di variazione della tensione d'alimentazione piuttosto ampio. Certamente da 230 a 240 non c'è differenza sensibile. Se ci pensi, non è neppure detto che tu in casa abbia 230 volt spaccati. Anzi, potresti averne 240 o 220 a seconda dei giorni. Stai tranquillo. I problemi potrebbero presentarsi in caso di variazioni superiori al 10% (220 ± 10% = 220 ± 22 = 198 o 242).
Acquista pure il Marantz in UK senza timore, i 500 Euro risparmiati potrebbero essere meglio spesi in dischi.

In chiusura, un paio di precisazioni generali, cose già dette ma...repetita iuvant: prima cosa, trovo moralmente scorretto acquistare altrove un prodotto che si ha avuto la possibilità di ascoltare/valutare grazie alla disponibilità di un negozio che magari non può permettersi grandi sconti. Seconda cosa, accertarsi sempre che, in caso di guasti, la garanzia internazionale sia effettivamente riconosciuta dall'assistenza ufficiale.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Pensieri in momenti difficili
Carissimo Lucio,
alla fine ho fatto l'Acquisto. Come ti ho già scritto altre volte, avevo intenzione di cambiare ampli (un onestissimo Audio Innovations 500 Mk II) e ho trovato un'occasionissima alla quale non ho saputo rinunciare: pre + finale Audio Note (M2 Line + P1SE) usati. Non è del suono di questi che ti volevo parlare, anche se adesso ho il triplo di dettagli e una maggiore stabilità sul basso, e neanche degli apparecchi che ho provato a confronto (in effetti il Naim che mi avevi consigliato suona molto bene).
Vedi, ho cominciato ad ascoltare impianti all'età di 15 anni e solo ora, dopo ben 19 anni, ho coronato un sogno. Ho dovuto ammettere con me stesso che assemblare un impianto ben suonante è un'arte che richiede moltissimo tempo (e denaro...) e passione. Adesso, quando mi siedo sulla mia poltrona preferita, non ascolto l'impianto ma la musica che da esso fuoriesce e qualche volta mi ritrovo gli occhi umidi senza sapere perchè.
E mi sembra incredibile che molti giovani, che si dichiarano amanti della musica, continuino ad ascoltare i loro CD preferiti su quei "cosi" comprati alla svendita del supermercato. La domanda retorica che ti rivolgo è la seguente: davvero gli MP3 e la pirateria hanno danneggiato solo le major discografiche? O in realtà hanno danneggiato gli stessi giovani che adesso fruiscono la musica in modo del tutto superficiale perchè non costa loro più alcun sacrificio?
Quanti ragazzini hanno le camere piene di CD della Playstation masterizzati? Quanti di questi giochi sono stati effettivamente terminati? E' la mentalità del mordi-e-fuggi, del fast-food musicale che impera adesso. Quanti di loro sanno chi ha composto "Selling England by the pound"? O chi era Luis Bacalov? Io sono uno dei pochi idioti che continua a comprare software originale, anche se sto diminuendo di molto il numero di acquisti per la politica miope, suicida e tutto sommato imbecille delle case discografiche.
Se ti può interessare, la maggior parte delle prove le ho effettuate ascoltando un CD di ottima musica e superbamente registrato: "Breva e Tivàn", di Davide Van de Sfroos. Te lo consiglio vivamente. Ah, ovviamente non importa che tu metta questa mail nella rubrica della Posta. E' solo per fare quattro chiacchiere con um amico lontano. E poi, per la miseria, vai ad ascoltare le Sequerra!
Anche se in Italia costano un prezzo #######, sono fra i migliori minidiffusori mai ascoltati.
Ti giuro che non sfigurano poi troppo neanche a confronto con le Cremona Auditor (prova effettuata un mesetto fa dal mitico Marco Natali, un amico prima che un rivenditore).
Un saluto. Buone ferie.
Luca Rossi - E-mail: rossluc@hotmail.com

LC
Caro Luca,
fa piacere sentire audiofili soddisfatti, una volta ogni tanto, significa che c'è speranza per chi si avventura in questo hobby! :-)
Ti ringrazio per il consiglio musicale e per la "spinta" a recensire le Sequerra. Lo farei volentieri, se chi le distribuisce si dichiarasse disponibile a farcele avere in prova.
Come per tutti gli apparecchi non abbiamo pregiudizi particolari su cosa ascoltare e cosa no, molto dipende dalla disponibilità dei Costruttori/Distributori.
Per quanto riguarda le vacanze, approfitto di questa tua per comunicare che TNT-Audio andrà avanti sino a fine Luglio (puff pant!), poi ci prenderemo un (crediamo meritato) mese intero di stop. Non ha molto senso pubblicare aggiornamenti nel mese di Agosto, quando tutti sono in vacanza o quasi.
Il Forum, invece, andrà avanti ad oltranza.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Consiglio per diffusori e cavi
Egr. Direttore, le scrivo per avere preziosi consigli su come spendere al meglio il mio budget di circa 1000 euro. Con questo investimento dovrei sostituire i miei attuali diffusori con un modello (da trovare preferibilmente nel mercato dell'usato, se ne valesse la pena potrei spendere anche qualcosina in più per il nuovo) di qualità globale almeno comparabile, ma di impostazione timbrica più in linea con i miei gusti personali.
Il mio impianto è così composto: giradischi Thorens TD145mkII+Shure M94e, lettore cd Rega Planet 2000, ampli Densen Beat B-100 (+scheda phono DP-01), diffusori Orelle Orator (con stand TNT), cavi autocostruiti secondo progetti TNT (Piano6 e FFRC), il tutto collocato in una stanza di circa 3,8x3,2 m disposto lungo il lato corto, distanza tra i diffusori circa 1,8m e stanza ben arredata (tende di lino, libreria, mobili, etc.).
Ascolto prevalentemente rock, jazz, blues e country, vorrei un diffusore equilibrato, lineare, dettagliato e corretto timbricamente ma che sia più dinamico dell'attuale, che non si "impasti" in presenza di diversi strumenti, con un basso veloce, profondo ma ben controllato.

  1. Sarei intenzionato ad acquistare un modello da pavimento ma vista la piccola stanza non vorrei fosse una scelta poco conveniente. Lei cosa mi consiglia?
  2. Quali possono essere i diffusori (piccole torri e bookshelf non troppo grossi) da poter prendere in considerazione per ottenere il miglioramento desiderato?
    Intanto nei prossimi giorni ascolterò i seguenti diffusori nei negozi della mia città: Naim Intro 2 (usate 800 euro), Ruark Prelude R (ex-demo 1000 euro), JM Lab Cobalt 916S (nuove 1300 euro), JM Lab Electra 906 (nuove 1400 euro), Totem Arro (usate 900 euro), Monitor Audio Silver 9 (ex-demo 1500 euro). Gradirei avere un suo giudizio su questi modelli e su altri da ascoltare (Proac, Dynaudio, Triangle,...)
  3. Vorrei sostituire gli attuali cavi con la linea "commerciale" Nordost Solar Wind (sia segnale che potenza). Sono un upgrade consigliabile o dovrei spendere molti più soldi ed orientarmi sui Nordost Blue Heaven?
La ringrazio in anticipo per la pazienza e la gentile risposta.
Cordiali saluti,
Alberto Medioli - E-mail: alb.medio@tin.it

LC
Caro Alberto,
puoi senz'altro utilizzare diffusori a torre nel tuo ambiente, non vedo controindicazioni di sorta. Tra i diffusori che hai citato le mie preferenze personali, unite ai tuoi gusti sonori, vanno alle Naim Intro 2 ed alle Totem Arro. Poresti aggiungere alla lista le KEF Q3 o Q5, le Rega Jura e Tannoy Saturn S6. Il tuo Densen non avrà alcun problema a pilotarle tutte al meglio.
Per i cavi, attualmente lascerei i tuoi autocostruiti, dedicando semmai quel budget per acquistare i diffusori nel caso "sforassi" il budget previsto.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Momento di stallo
Caro Lucio,
ti scrivo per cercare di superare un momento di stallo decisionale. Innanzi tutto due righe di ringraziamento, per l'entusiasmo, la passione e la competenza che metti a disposizione dei lettori. Credo che molti, oltre a me, quando scrivono "caro Lucio" all'inizio delle proprie email lo facciano in modo sentito e non formale. Non voglio "annoiarti" ancora con lodi sperticate, ti dico solo grazie, anche per la pazienza.

Vengo al mio problema. Sono un quasi neofita, la cui passione è stata riaccesa dal tuo sito qualche mese fa. Ho un vecchio impianto formato da elementi commerciali giapponesi (Pioneer e Technics) del quale ti parlai in una email a marzo. Negli ultimi tempi ho deciso di utilizzarlo come banco scuola per farmi le ossa.
Per avvicinarmi al tweaking, seguendo i consigli del Tempio, ho ottenenuto il duplice scopo di divertirmi e sopratutto di imparare a sentire le differenze dovute a modifiche non delle elettroniche ma degli accessori (cavi di potenza, segnale e alimentazione e blue tac, piedini, rivestimenti in sughero,......). Non ti dico la soddisfazione nel riuscire a percepire con chiarezza l'effetto dovuto ad ognuna delle variazioni effettuate!!
Questo mi ha aiutato negli ascolti a cui mi sto dedicando in questi giorni visto che, come da programma, ho deciso di fare tabula rasa e ricominciare da capo.
Dato che le vecchie casse (ESB QL-60 SP) sono odiate dalla moglie a causa delle dimensioni (30x24x51), il primo passo sarà l'acquisto dei nuovi diffusori.
Vista l'esistenza di ditte italiane serie, ho deciso di privilegiarle (con grande piacere!!). Le condizioni che vorrei rispettare (per amor di quiete domestica) sono:
- dimensioni contenute (se non altro minori delle ESB)
- devono essere schermate visto che le disporrò non su appositi stand ma sul mobile portatelevisore, ai lati dello stesso per usarle anche per l'"HT a 2 canali/diffusori".
E qui la prima domanda. Le casse nella disposizione pensata (un angolo di un salotto di 30 mq) sarebbero distanti dalla parete di fondo circa 40 cm e quella di destra circa 40 cm dal lato. Le attrezzerei con le dovute punte, ma mi restano dei dubbi. E' una disposizione troppo penalizzante? Oppure è nei limiti dell'accettabile?
La scelta potrebbe essere tra:

Sottolineo che le SF sarebbero un bello sforzo economico che mi costringerebbe a regalarmi l'ampli nuovo non prima di Natale!! Ho seguito i tuoi consigli e ho cominciato ad ascoltarle. Ho avuto però qualche spiacevole sorpresa. Intanto per acquisti di così "basso profilo" i negozianti non è che concedano molto in termini di tempo e supporto.
Inoltre sono riuscito ad ascoltare solo le Aliante (buone) e le SF (mi sono piaciute di più, ovvio dirai tu, vista la differenza di prezzo.......). Le Indiana Line le ho trovate solo in grossi centri commerciali o negozi non hi-fi. Armato di sana determinazione ho scritto alla Alcor per farmi indicare un posto dove poter ascoltare i loro prodotti, mi ha risposto l'ing. Fornasieri in persona fornendomi dei nomi.
Il suo gentile e sollecito aiuto non ha però risolto il problema visto che i negozi forniti erano 2 presso i quali ero già stato ed un altro con caratteristiche uguali ai precedenti. Questa è la loro attuale politica commerciale. Da qui il mio dubbio, come uscirne?
Visto che voi le avete recensite sempre con giudizi lusinghieri mi sentirei di acquistare le Indiana Line anche a "scatola chiusa". Ho un unico dubbio: se c'è una cosa che mi infastidisce è l'effetto loudness. Le Indiana Line ne sembrerebbero affette, ma in che misura? Per rassicurarmi mi dico che ho un asso nella manica: acquisterò l'ampli dopo aver conosciuto le casse, al momento dell'acquisto basterà sceglierne uno che non esalti questa caratteristica. Ho ragione e posso andare tranquillo?
Tu quale modello consideri più favorevole visti i prezzi? Certo, se mi dicessi che le SF sono proprio di un'altra categoria e che io non l'ho notato per inesperienza o per troppa fretta nell'ascolto (5 minuti concessi come una grossa opportunità dal negoziante di turno). E quale ampli ci accoppieresti?
Infine la butto là alla chetichella: ho visto le Indiana Line 5.10 a 530 E e le Indiana Line 5.20 a 400 E.
Vale la pena iniziare un "combattimento domestico" per averle?
Grazie per il tuo tempo
Ciao

p.s.: forse te lo sarai chiesto, da dove ti scrivo? Da Roma, e ti assicuro che la situazione non è facile perchè essendo molto ampio il bacino di clienti, i negozianti non concedono molto a meno che tu non voglia acquistare qualcosa che ha il prezzo di un'automobile...
Valerio - E-mail: valerio_p_70@hotmail.com

LC
Caro Valerio,
avere budget limitati è sempre (o quasi sempre) imbarazzante quando si ha a che fare con negozianti con poco tempo e meno scrupoli. Mi poni un bel dilemma. Scartate le Sonus Faber, per via del costo che precluderebbe il resto dell'upgrade dell'impianto, mi concentrerei su Indiana Line 5.20 ed Aliante CNM Compact. La mia preferenza personale, lo sai, va per i diffusori a torre, più generosi e facili da inserire in ambiente, senza la variabile impazzita dello stand traballante (e costoso). Se tua moglie dovesse riuscire a tollerare l'idea, pensaci su seriamente. Tuttavia, i 40 cm di distanza dai muri non è che mi facciano sentire molto tranquillo, potresti in effetti avere un eccesso di basse frequenze. A questo punto potrebbero rientrare in gioco le Aliante CNM Compact che certo soffrono meno di eventuali esalatazioni in quella porzione dello spettro sonoro. L'ideale, anche per poterti dare un consiglio sensato, sarebbe poter effettuare una prova in casa.
Aggiungo un tassello alla discussione: mica la distanza dalle pareti è obbligatoria! Le casse si possono spostare in posizione "d'ascolto" e poi rimettere a posto, non è un problema insormontabile. Ad esempio, coi dischetti in Teflon ®
GlisDome potresti fare tutto in pochi secondi, complice anche il peso non eccessivo delle torri Indiana Line.
Per ultimo, considerando anche l'uso Home Theater 2 canali, una gamma bassa profonda e potente come quella delle 5.20 potrebbe essere senz'altro d'aiuto. Insomma, alla fine di tutto, fatte le dovute "pesature", mi pare che le 5.20 possano essere una soluzione meno "compromessa" di come possa sembrare.
Come amplificazione, a questo punto, starei su apparecchi dal timbro non eccessivamente morbido e caldo. Ad esempio, una buona scelta potrebbe essere un Rotel RA-01.
Spero di esserti stato utile, tienimi al corrente circa le tue scelte!
Lucio Cadeddu

Scelta delle casse
Ho da poco acquistato un integrato Rotel Ra 1060 da accoppiare al lettore Rotel RCD1070 del quale sono molto soddisfatto. Ora colto dal virus Hi-Fi mi trovo a pretendere di più dai diffusori. Attualmente uso dei Mordaunt-Short MS30 del quale non riesco a trovare aggettivi validi per descriverli.
Quindi dopo aver letto recensioni sul suo interessantissimo sito mi trovo nel dubbio di cosa scegliere. Il mio budget di 700-900 euro mi porta a prendere in esame sia le Sonus Faber Concertino che le Dynaudio 42/52. Quello che cerco visto che ascolto esclusivamente musica Jazz è un fronte sonoro aperto e dettagliato dove voci e pianoforte che mi emoziona come nessun altro strumento siano i più reali possibili (anche perdendo parte della gamma bassa).
Cablaggio dell'impianto TNT Shield e cavo di alimentazione TTS cavi diffusori Supra 2,5 stanza di 5x5 mt. diffusori esclusivamente da stand (mia moglie mi gambizza altrimenti).
Ringraziandola della risposta e della competenza le chiedo un consiglio sui diffusori che le ho indicato oppure se c'è di meglio in alternativa. Come lei anch'io sono un estimatore di Joe Jackson che è stato il primo e unico motivo per il quale ho acquistato nell'82 il primo impianto Hi-Fi avevo il disco Night&Day da tre mesi, ma non sapevo come ascoltarlo.
Grazie
Manuele Capra - E-mail: ufftec@argafabes.com

LC
Caro Manuele,
alla coppia Concertino - Dynaudio 42 puoi aggiungere anche le seguenti "candidate" altrettanto valide: Opera 1.5 o SP-1, Tannoy Saturn S6LR, Aliante IperSpazio, di queste ultime puoi trovare anche una prova qui su TNT-Audio.
Il tuo ampli Rotel non dovrebbe avere alcuna difficoltà di pilotaggio ne' di potenza.
La stanza è grande, quindi forse sarebbe meglio optare per i modelli di litraggio più importante e woofer non troppo piccoli. E' vero che dimensioni del woofer e litraggio della cassa non equivalgono sempre a buone prestazioni in gamma bassa....ma non trascurerei questi due fattori. In questo senso, si avvantaggiano leggermente le Aliante IperSpazio e le Tannoy Saturn, ad esempio. Vedi cosa riesci a sentire, possibilmente a confronto, e decidi di conseguenza.
Appena puoi, cambia i cavi delle casse, magari con dei Triple T autocostruiti, ne vale la pena.
Spero di essserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tappeto di rumore
Caro direttore,
ho letto con piacere l'
Editoriale di Maggio-Giugno. Il caldo torrido riscalda valvole, transistor e noi poveri "cristi" che ascoltiamo la nostra musica preferita boccheggiando :-)
Mi ha colpito quando nell'articolo si parla del tappeto di rumore, infatti solo così credo si possa spiegare perchè lo stesso disco con la manopola dell'amplificatore ferma ad un valore stabilito, alle 15 del pomeriggio sembra suonare più piano che alle 22 della sera.
Sicuramente sono considerazioni ovvie e probabilmente scontate, ma credo che molti di noi e mi includo pure io, a volte siamo molto o troppo attenti nell'ascoltare una sfumatura di un tweeter, la sottile differenza tra un cavo e l'altro, dimenticando che purtroppo elementi esterni possono "compromettere" il nostro delicato equilibrio audiofilo :-) che è alla continua ricerca del miglior suono.
Grazie inoltre per l'impegno non stop di T.N.T nell'offrire sempre consulenze e consigli gratuiti. E' un piacere leggere settimanalmente le lettere dei lettori e le varie recensioni. Con i vostri semplici quanto efficaci "trucchi" sono riuscito ad ottimizzare il mio impianto che dopo un po' di "lavori in corso", mi soddisfa :-) senza dover spendere cifre elevate.

Avrei una domanda da farti Lucio. Il mio lettore cd è un Teac di qualche anno fa diciamo un nonnetto :-) recentemente revisionato al centro assistenza autorizzato. Hanno sostituito l'ottica e, se non sbaglio termine, il convertitore digitale analogico perchè all'uscita ottica dava dei "drop out". E' tornato in ottima forma. Il lettore è un cd-p 4500 che credo e spero tu conosca. Rispetto a macchine moderne il mio lettore che tipo di suono ha? (metallico, naturale caldo o peggio squilibrato ecc..)
Non ho purtroppo la possibilità di ascoltare seriamente con i giusti criteri d'ascolto altre macchine nuove. Andare per negozi a far perdere tempo per la mia curiosità, francamente eviterei. Si, il suono a me piace, ed in fondo è quello che conta. Ma un tuo parere mi sarà di certo prezioso :-)
Un (caldo) saluto a tutta la redazione.
Mauro Piazzola - E-mail: mak73@interfree.it

LC
Caro Mauro,
l'argomento sfiorato nell'editoriale cui tu fai riferimento, ossia quello del "tappeto di rumore" meriterebbe un'analisi ben più approfondita. A parte il fatto ovvio che l'impianto suoni più "forte" quando intorno c'è più silenzio, quel che cambia è proprio la dinamica, intesa come salto tra il passaggio più delicato e quello più forte. Più è "spesso" il tappeto di rumore più i pianissimo vanno a perdersi. Per sentirli, bisogna alzare il volume, che poi risulta eccessivo nei fortissimo. Insomma, un disastro :-)
C'è anche da dire che nelle ore serali, spesso, la linea elettrica è meno inquinata e sovraccarica, quindi è più facile che ci sia una tensione più alta e con meno interferenze.

Per quanto riguarda il tuo Teac, confesso di non ricordarmi il suo livello "sonoro". Essendo un apparecchio di qualche annetto e non esattamente hi-end, temo che abbia fatto il suo tempo. Per fare esperienza sul campo, non volendo disturbare i venditori - che comunque spesso sono in negozio a girarsi i pollici, specie in questo periodo pre-vacanziero - esiste l'alternativa del "giro" di amici. Grazie ai nostri forum regionali molti audiofili hanno avuto modo di partecipare a sedute d'ascolto in casa di altri audiofili e/o di scambiarsi opinioni ed apparecchi.
Non mi è chiaro di quale regione tu sia, ma ormai i nostri Forum locali ne coprono una decina....
Datevi da fare...se la montagna non va da Maometto...
Lucio Cadeddu

Riparazione e valutazione
Salve,
dopo aver fatto una rapida visita ai vari siti che trattano professionalmente di materiale Hi-Fi in lingua italiana trovati in rete, vi scrivo per chiedervi alcune informazioni sull'impianto Hi-Fi in mio possesso.
L' impianto:
- Amplificatore: "A&R Cambridge" color noce/nero Modello A60+;
- Giradischi: "Rega Planar" 3 colore nero, con braccio originale Rega RB 300 e testina Grado Mod. XT+;
- Diffusori: "Spendor" color noce modello LS3/5A con supporto in metallo color nero.
Vi chiedo:

  1. Vorrei sapere se esistono (e se voi ne siete a conoscenza) di centri di assistenza nelle Marche per questo tipo impianto poichè da qualche settimana ho completamente perso la funzionalità del diffusore destro e non saprei a chi rivolgermi dato che il commerciante presso il quale ho acquistato questo prodotto ormai 15 anni fa non è più in attività;
  2. Vorrei sapere, volendo cedere e/o scambiare tutto o parte dell'impianto, qual'è orientativamente il valore commerciale di ogni singolo componente.
Un sentito grazie in anticipo per le informazioni che potrete darmi.
Grazie ancora.
Sergio Ranucci - E-mail: seras@datacenter.it

LC
Caro Sergio,
non mi è chiaro se il tuo impianto abbia problemi per via di una cassa o di un canale dell'ampli. Tendenzialmente, sarei proponso a pensare che la colpa sia dell'ampli. Non ho conoscenza dell'assistenza HiFi nelle Marche ma credo che un qualunque tecnico con un minimo di esperienza sappia mettere le mani su un oggetto semplice come l'A&R A60. Per le casse, il discorso è persino più semplice: o sono rotti entrambi gli altoparlanti (e si possono sostituire) o si è interrotto qualcosa a livello di crossover. In entrambi i casi, si tratta di danni risolvibili.
Ricevo spesso richieste di questo tipo e sembra sempre che i propri apparecchi debbano per forza essere riparati da qualche centro assistenza ad hoc per quel determinato marchio. Sarebbe come se per far riparare le nostre auto dovessimo sempre e comunque rivolgerci alla concessionaria dove l'abbiamo acquistata. Personalmente, mi sono sempre trovato MOLTO meglio con meccanici "bravi" e... "indipendenti" :-)
Non mi è chiaro poi perchè voglia vendere qualche pezzo, visto che sono ancora tutti piuttosto validi ed attuali. L'ampli, dei tre, forse è il più "datato" ma può valere ancora 100-150 Euro se in buone condizioni. Il Rega e le Rogers, più o meno, si possono piazzare per 300-350 e 500-600 Euro rispettivamente, a seconda delle condizioni d'uso e della presenza di manuale ed imballi.
Se ti piace il suono delle 3/5A, tienile. Per migliorare sensibilmente il Planar 3 devi mettere in preventivo una cifra almeno tripla rispetto a ciò che potresti ricavarci dalla sua vendita. Per l'ampli il discorso è più facile, potresti trovarti bene con qualche altro nobile rampollo della Terra d'Albione (Nait 5, Meridian 551 etc.).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rinnovo tutto
Gentile Redazione,
era il 1987 quando entrò in casa il primo impianto "pseudo hi-fi" gentile omaggio di mio padre per uno sporco 46 strappato alla maturità. Erano anni in cui mi dilettavo nella lettura di riviste di "varia alta fedeltà" e non sapevo un tubo di musica. Sono passati 16 anni, il 46 è servito a qualcosa, la casa è cambiata, i CD sono diventati quasi 2000, ma... l'impianto è lo stesso di sempre, ed ascoltando e ascoltando mi rendo conto di quanto ciò non renda giustizia a tanta meravigliosa creatività.
Sono il primo a sostenere che tante registrazioni sono assolutamente scadenti, ma non posso più ascoltare la mia musica così... talvolta mi affatico, non riesco a trovare un equilibrio, insomma, pur sostenendo che il fine è la musica e l'impianto solo un mezzo, DEVO migliorare qualcosa.
E qui nasce il dramma, ho trovato per caso la Vs. bella rivista e letto alcune recensioni, ma il mio stadio di confusione è a livello ancora più elementre, ovvero, da cosa inizio? L'hardware è questo: Lettore CD Philips CD 782, Ampli Yamaha A-520, Diffusori ESB CDX L5 (woofer e radiatori passivi sostituiti due anni fa)... dai non ridete!
A proposito, ho ancora il giradischi Dual CS2210 con testina Stanton ed un centinaio di vinili, lo stadio Phono non sarebbe male averlo, in un eventuale nuovo ampli.
Il budget è piccolo, posso "salvare" qualcosa? Cosa butto per iniziare? Considerato che ascolto a volume mai esagerato in una stanza 4,50 x 2,60 rock, rock progressive, jazz acustico, elettronica, sperimentale, West coast, ambient, sinfonica... praticamente di tutto.
Penso di odiare il mio amplificatore e le casse così rimbombanti (sono necessariamente a ridosso della parete di fondo), la meccanica del CD rumoreggia come un carretto... che devo fare? (senza spendere troppi soldi, che ne dite di 1000EUR, non ridete!!) da dove inizio? Quanto serve cambiare? Aiutatemi a scoprire la mia musica.
Grazie per l'attenzione prestatami, Vi saluto cordialmente.
A proposito, da sempre ho scolpita nella mente l'immagine del commerciante di hi-fi che aspetta solo di elargire fregature quando si tratta di spendere relativamente poco.. è solo un mio pregiudizio?
Ciao e grazie ancora.
Maurizio Melone - E-mail: maramao@tim.it

LC
Caro Maurizio,
visto che dici di odiare sia l'ampli che le casse che il CD...non posso certo dirti di tenere uno di questi. Dovendo scegliere, olia un po' la meccanica del Philips e tieni quello, per ora.
Prima di cominciare, un piccolo problema: le casse attaccate alla parete di fondo. E' una situazione "scomoda" per la maggior parte dei diffusori, proverò a suggerirti quindi delle alternative pensate per una sistemazione di questo tipo.
Purtroppo la limitatezza del budget impone una ricerca nell'usato praticamente obbligata. Puoi cercare in alternativa delle Rega Alya o delle Naim Intro o ancora delle Linn Keilidh o Keosa, queste ultime non dovrebbero essere impossibile da reperire.
Sto parlando di diffusori da pavimento, ma potresti magari risparmiare qualcosa e dotarti di supporti adeguati. A quel punto entrano in gioco anche delle Linn Katan, delle Rega Ara (anche nuove) o le sempreverdi Linn Kan.
Per l'ampli, sarebbe bene anche qui cercare nell'usato. Comunque, sul nuovo, puoi cominciare anche con qualcosa entry-level di Rotel (RA 01) o NAD (C300 o C320BEE). Nell'usato, prodotti analoghi di questi marchi.
Per il phono, quelli vecchi ne sono dotati, i nuovi no. Potresti provare a recuperare un Rotel 931, rimanenza di magazzino. In ogni caso, un buon pre fono esterno come il
ProJect PhonoBox lo trovi per meno di 100 Euro o forse anche usato a metà prezzo.
Il giradischi, ovvio, tienilo e sistemalo a dovere seguendo i consigli che trovi nelle FAQ di questo sito.
Qualora avessi deciso di disfarti anche del lettore CD, visto che del budget iniziale non ti rimane moltissimo, pensa ad un Philips CD 723 o, meglio, CD 753.

Infine, due parole sul tuo poco gentile commento sui negozianti di hiFi. Come in tutte le categorie "umane" esistono quelli onesti e quelli "furbi", quelli gentili e quelli scontrosi. Basta fare una selezione e scartare ciò che non ci ispira fiducia. Di norma, meglio stare attenti a chi si fa beffe di budget troppo bassi.
Un negoziante che sa fare il suo mestiere riesce anche a mettere insieme un buon impiantino per 1000 Euro.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Non impianti ma competenza e pazienza vò cercando
Caro Direttore,
grazie per la passione che sai trasmetterci. Tempo fa ti tempestai di e-mail per chiederti un parere per la mia insoddisfazione e, a seguire, su quali casse acquistare. Dopo di ciò ti promisi un feedback che non ho ancora fatto, in quanto ritengo che il mio ambiente non sia ancora a posto e, dunque, troverei non corretto fare una "recensione" in tali condizioni.
Volevo affrontare il problema dei punti vendita. Abito in una zona che, almeno economicamente, è pittosto "ricca"; però i negozie di hi-fi sono più rari di un unicorno.
Di sola hi-fi, nel raggio di 50 km, ne conosco solo 2, e posso ammettere la mia ignoranza o la mia pigrizia.
Degli altri sono tutti mega-store dotati di una più o meno piccola saletta di hi-fi; in un caso sconfina nella hi-end. Non trattano, o molto poco, l'usato, non ci sono commessi competenti (solo uno, qualche anno fa, aveva un ragazzo veramente molto preparato e molto appassionato, che mi dotò di un impianto buono in classe budget che non ho modificato per oltre 10 anni: il bravo commesso, da un po' è sparito e non ti sanno, o non vogliono, nemmeno dirti quale sia stato il suo destino).
Qualcuno non ha nemmeno una vera e propria sala ma solo un angolino degli sterminati metri quadrati destinati a HT, lavatrici, telecamere e telefonini. Dei due negozi "veri" uno tratta pochi marchi e con apparecchi di alto livello (ad esempio Klimo): quando ho chiesto di ascoltare una coppia di casse da circa 1000-1200 Euro è mancato poco che non allungasse 50 centesimi di carità.
Non aveva nulla a quel prezzo e, a circa il 40% in più, solo due diverse coppie (B&W e Pearl). Mi ha fatto fare una seduta di ascolto con dischi esclusivamente masterizzati. L'altro negozio è piccolo e tratta anche molti dischi, con tanto vinile. Ha diverse cose usate ma a prezzi da rapina, non ho chiamato la polizia solo perchè ero in uno stato estero, per quanto non sembri, e ho temuto per il mio status di "comunitario" (gli "extracomunitari" sono loro che non sono nella UE) e perciò di straniero sottoponibile a qualsiasi abuso della locale polizia.
Nel poco spazio a disposizione ha apparecchi nuovi, alcuni anche "strani" nel senso a me sconosciuti, usato, cd, vinile, laboratorio riparazione. Il titolare è solo e tra telefono, fissati del vinile che sanno tutto anche se il terzo violino, nella registrazione del 1962 aveva le mutande sporche (ma ho visto uno portarsi via 1500 Euro di dischi neri in un botto solo!), telefono che squilla continuamente, riparazioni di apparecchi in corso, fa un po' fatica a chiederti cosa stai facendo nel suo negozio.
Inutile dire che tutti gli ascolti avvengono in un ambiente di tal guisa. Onore al merito, ovviamente (e mi scuso con loro dell'ironia che ho tentato di usare) dei due impavidi che mandano avanti la baracca di sola hi-fi ma mi domando come si fa poi a lamentarsi che l'alta fedeltà è un mercato di nicchia se il trattamento del cliente è mediamente questo.

Ho notato che alcuni avventori parlavano dei loro impianti con ampli da 14 dei miei stipendi e casse da 31 (di stipendi), come niente fosse (e non avevano proprio l'aria e la favella di acculturati di alto strato sociale) e forse loro hanno più attenzione.
Non se ne parla, ovviamente, di ascoltare gli apparecchi al proprio domicilio senza aver prima acquistato ("se non sei soddisfatto poi però posso anche cambiaterlo, ma non con qualcosa che costa meno"). Così mi son ridotto ad acquistare quasi solo usato, su
Hi-Fi Friends ed eBay, che almeno risparmio, rischio, ma incontro (via e mail) gente simpatica e con la tua stessa passione, qualche praticone, mai, finora, una vera fregatura.
Ma mi manca il negozietto dove passare ad ascoltare qualcosa, scambiare due chiacchere e magari comprare il disco, come quando c'era Edgardo, che si metteva li con te ad ascoltare qualcosa insieme. Tralascio al momento discorsi sulle riviste e sulla qualità media e costo alto dei dischi.
Direttore ti ringrazio del tempo e dello spazio ma, oltre al tuo scontato parere, vorrei stimolare i tuoi lettori ma, soprattutto, i negozianti veri rimasti su questo tema.
(P.S.: Sono della provincia di ####### ma per non suscitare risentimenti - che potrebbero tradursi nella triplicazione del prezzo del mio prossimo ampli - nei due negozianti, in fondo ci sono solo loro, ti pregherei di tenermi rigorosamente anonimo: pensa come siamo ridotti).
Carlo - E-mail riservato

LC
Caro Carlo,
spero di averti presentato in maniera "sicura", ho cassato persino la provincia! :-)
Mi spiace che la situazione dalle tue parti sia così poco rosea, credo sia un male comune di quasi tutta la provincia italiana. Sentivo qualche giorno fa i dati sui consumi degli italiani: nel 2003 sono calati ulteriormente gli acquisti di beni relativi al nostro settore (diciamo, elettronica di consumo). C'è poco da stare allegri. E' chiaro che in questa prospettiva i pochi negozi sopravvissuti tentano di tenersi buona una piccola fetta di clienti, meglio se danarosi e disposti a cambiare spesso apparecchi, piuttosto che star dietro ad improbabili e poco redditizie vendite una-tantum di impianti economici.
Come dar loro torto? Certo, mi dirai, il cliente si "alleva", poi torna da te e compra ancora. Può essere, ma l'allevamento di audiofilo è peggio di quello degli struzzi, è una pratica rischiosa e costosa in termini di tempo e remunerativa, forse, a lunghissimo termine. In una situazione economica attuale (che dura ormai da 3 anni) di quasi-recessione, il lungo termine è quasi una parolaccia per chi si occupa di finanza e commercio.
Allora che si fa? Ci si arrende? No, ci si sposta. All'inizio può sembrare dispendioso, ma nel lungo termine (e dai!) potrebbe rivelarsi un'arma vincente. In fondo, un paio di weekend ogni tanto si possono spendere in "giri turistici" (per la famiglia, dico) che includano anche visite e pellegrinaggi a negozi di HiFi.
Una volta trovato quello "giusto", dove ci sentiamo a nostro agio, la cosa diventa più semplice.
Tutto questo, ovviamente, se ci sente a proprio agio in negozio. Ci sono anche altre strade, meno convenzionali ma altrettanto convenienti. Come ho già consigliato, esistono le comunità di audiofili. Tramite i nostri gruppi regionali (o quello, grosso, nazionale) non dovrebbe essere difficile trovare qualcuno che condivida la nostra stessa passione e che abbia voglia di scambiare esperienze, ascolti e...apparecchi.
A quel punto, si può acquistare usato tramite persone fidate e/o cercare l'oggetto dei desideri - con cognizione di causa - su internet. Acquistare in inghilterra e Germania non è difficile, la scelta è ampia ed i prezzi piuttosto bassi, sia per il nuovo che per l'usato.
Personalmente, acquisto diverse cose dall'Inghilterra.
Ho scritto sin troppo, lascerei volentieri la "parola" a qualche addetto del settore ma, si sa, i negozianti sono molto restii ad apparire sulle pagine di una pubblicazione HiFi. Comunque, non si sa mai. Lo spazio di TNT-Audio e di questa rubrica è sempre aperto a tutti!
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

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