[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. Il soppalco HiFi
  2. Acustica ambientale e maleducazione audiofila
  3. Scegliere le casse
  4. Integrato contro pre + finale
  5. Risposta per A. De Pascale
  6. Cavi ed altre cose
  7. Upgrades valvolari?
  8. HiFi e Home Theater
  9. Pre attivi e passivi
Il soppalco HiFi
Caro Lucio,
complimenti, la tua (ti dò del tu perchè ci siamo già scritti tempo fa) rivista on-line è veramente ricca di informazioni e divertente. Bravo.
Veniamo al dunque, sto per cambiare casa e, nella nuova abitazione, l'impianto andrà in soppalco che sarà arredato nel rispetto dei più rigorosi criteri audiofili.
A tal proposito, ti chiedo di consigliarmi, in base alla tua esperienza, la miglior sistemazione per i diffusori (sono Pro AC Tablette 50 su stand Target (altezza TW = 105 cm)) e di aiutarmi ad affrontare i non pochi problemi legati al pavimento in legno, al soffitto molto inclinato con le travi a vista (aiutano?) ed ai volumi limitati dell'ambiente (è comunque aperto nel lato basso).
Vorrei, per il momento, evitare il ricorso a correttori di ambiente (tube traps per intenderci) ritieni che possa comunque raggiungere un buon risultato complessivo?
Ti ringrazio anticipatamente e rinnovo i complimenti per la stupenda iniziativa TNT.
Saluti
Vincenzo Cenci - E-mail: cenci@pi.prod.enel.it

LC
Vincenzo,
difficile consigliarti senza sapere come intendi arredare l'ambiente. Se, come mi pare di aver capito, tale luogo sarà adibito (e quindi arredato) esclusivamente per l'ascolto della Musica disporrei i diffusori il più lontani possibile dalla parte bassa del soffitto che certo danneggia la buona ricostruzione dell'immagine acustica. Quindi scegli la parete in maniera tale che lo spazio sopra le casse sia il maggiore possibile (ad esempio ai lati della finestra).
La presenza di travi nel soffitto può aiutare certamente nel "rompere" alcune simmetrie causate dalla pianta quadrata della stanza.
Poi ti serve una bella tenda alla finestra, un po' di poltrone in stoffa, un tappeto a pelo lungo davanti i diffusori e qualche scaffale di libri, se possibile.
Il risultato può essere più che decente ma si tratta di lavorarci parecchio.
Una cosa che mi viene in mente è che il pavimento in legno (sospeso, immagino) sia molto flessibile ed oscillante, a quel punto vedrei bene un tavolinetto portaelettroniche da ancorare alle pareti anzichè da appoggiare sul pavimento.
Non appena cominci ad inserire l'impianto nel nuovo ambiente mettimi al corrente di eventuali "problemi" e cercherò di suggerirti ancora qualcosa.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Acustica ambientale e maleducazione audiofila
Caro Lucio,
ho contattato la società "Acustica Applicata" e ho ordinato il loro libro relativo l'interfacciamento diffusori ambiente e ne ho tratto spunto per un esperimento semplice e utile.
Ho comprato un rotolo di carta d'alluminio (quella per alimenti) e ne ho attaccata (con un po' di nastro adesivo di carta da carrozzieri in modo da non rovinare i muri) una striscia lungo tutto il perimetro del mio locale all'altezza dei tweeters; dopo tutto questo ho oscurato la stanza, ho posizionato una candela su un diffusore e mi sono seduto nella mia usuale posizione d'ascolto.
In questo modo guardando in che punti del "perimetro" di carta stagnola vedevo riflessa la candela ho trovato i punti di riflessione primaria, prima di un diffusore e poi dell'altro.
Intervenire sulle riflessioni in modo appropriato forse richiede l'utilizzo di materiale specifico ma già con questo sistema si possono fare esperimenti magari con quadri, mobili e lampade in modo da "sviare" le riflessioni primarie che sono le più nocive.

Detto questo, che spero possa essere utile, permettimi un attimo di sfogo parlandoti di tutti quei negozianti che si ostinano a non rendersi conto che mantenendo il loro comportamento non fanno altro che allontanare la gente da questa passione.
Mi riferisco a quei negozianti che si ostinano a proporti sempre la medesima marca, nonostante non ti interessi, spacciandotela come la migliore, salvo poi scoprire che il negoziante in questione è anche distributore di quella marca (motivo per cui ha notevoli ricavi e interessi).
Mi riferisco anche a quei negozianti che si vantano di sapere tutto e non si rendono conto che non sempre chi gli sta davanti è un imbecille.
Quando entro in un negozio il mio atteggiamento è quello di una persona relativamente inesperta che chiede un consiglio ad una persona relativamente esperta.
Ho sempre chiesto consiglio in modo gentile, ho sempre esposto i miei dubbi in modo umile ma al tempo stesso chiaro e preciso, ho sempre chiesto consiglio al fine di comprare e senza mai volere solo far perdere tempo.
Perchè, allora, devo essere preso per i fondelli da gente che parte magari con un consiglio giusto ma poi, trascinata dal "dio denaro" o da chissà cos'altro, si fa prendere la mano e nel giro di due minuti riesce a dire una serie di imbecillità da far venire la nausea? Non ne posso più!

Ogni volta che entro in un negozio dentro di me spero che la musica sia diversa, ma è sempre uguale!
Una scusante potrebbe essere che loro, con quello che per me è un hobby, ci campano... ma non è sufficiente! E' questione di buona educazione! (perchè è buona educazione non ritenere un imbecille chi ti sta davanti).
Seguendo TNT penso di avere acquisito una certa consapevolezza in materia (consapevolezza non conoscenza o esperienza) e questo mi rende ancora più difficile accettare da una persona che dovrebbe essere espertissima questo discorso: (mi chiede di che materiale sono le mie casse, intendendo il cono del woofer e io rispondo, riferendomi alle Munis: "polipropilene"); risposta: "i coni degli altoparlanti non possono essere in polipropilene, casomai le sospensioni, i coni sono in plastica.
Le valvole non possono andare con i coni in plastica le valvole possono andare solo con coni in carta con diffusori monovia! I crossover? distruggono le valvole" Azzardo un: "Certo ci sono delle eccezioni..."
Risposta: "Non ci sono eccezioni, le valvole possono andare solo con le casse in carta!". Tralascio le prove di ascolto che ho fatto con le Munis nel primo dei negozi da me citati, sono interessanti ma allungherebbero di troppo questa missiva già lunga. Anticipo solamente che: "Hanno un suono cupo e un po' impastato come le Sonus Faber Concertino..."
Ho preferito non fare nomi per gentilezza, non voglio assolutamente generalizzare esistono sicuramente negozianti sinceri e preparati al tempo stesso!
Aggiungo che i negozi a cui mi riferisco vengono considerati "audiophile", vendono solo quello e vengono ritenuti molto specializzati. Ciao e grazie di tutto.
Lorenzo Roncoroni - E-mail: notyet@tin.it

LC
Lorenzo,
grazie per l'esperienza per la determinazione dei punti di riflessione primaria, spero che ti aiuti a far suonar meglio il tuo ambiente e che torni utile ad altri lettori di TNT-Audio.
Per quanto riguarda le tue tristi esperienze con vari operatori del settore ci sarebbe molto da dire. La prendo un po' alla lontana: il mondo è pieno di maleducati e di incivili. E' una banalità che possiamo sperimentare ogni giorno nel traffico, nelle code agli sportelli, dietro agli sportelli e via discorrendo. Immaginare che il mondo della vendita (o della produzione) dell'HiFi sia immune dalla contaminazione di questo genere di personaggi è utopia.
Altra osservazione banale che viene dalla vita di tutti i giorni è che il mondo è pieno di ignoranti, sia in senso lato che specifico.
Mi spiego: sono moltissime le persone con una formazione culturale neppure sufficiente per poter affrontare un qualunque argomento di conversazione che non sia il nuovo telefonino.
Poi ci sono quelli che hanno gravi ignoranze specifiche nel settore dove operano. Insegnanti che non sanno insegnare, giornalisti che non sanno ne' scrivere ne' parlare, attori che non sanno recitare, cantanti stonati, meccanici che non sanno riparare le auto, medici che non sanno curare i propri pazienti e ....venditori di HiFi che non sanno neppure dove stia di casa l'Alta Fedeltà.
Si dice che per essere un buon venditore di auto occorra essere completamente ignoranti in materia: verissimo, basta vedere i loschi figuri che si trovano in concessionaria che decantano gli optionals delle vetture in vendita e che poi non sanno manco a cosa serva l'ABS (vedasi inchiesta di Quattroruote di qualche mese fa).
Ora, tra gli ignoranti ci sono quelli umili e quelli presuntuosi. Aggiungi una buona dose di maleducazione ed ottieni le figure che hai descritto.
E' un esperimento che ogni tanto cerco di fare anch'io, almeno dove non sono già conosciuto...fingo di essere il tipico audiofilo alle prime armi ed ascolto la tempesta di cavolate che mi vengono rovesciate addosso. Non lo faccio per crudeltà, ma solo per fare esperienza. Mi serve capire che tipo di risposte si sente dare il neofita quando entra in un negozio HiFi.
Non nego che certe volte non sono riuscito a trattenermi dallo strigliare per bene il malcapitato addetto alle vendite. Questo accade quando all'ignoranza si aggiunge la malafede e la maleducazione. Allora la reazione (mia consueta) è immancabile. Non si può. Non si può prendere in giro la gente onesta che cerca di spendere bene i propri sudati risparmi.
Ti racconto l'ultima che mi è successa. Un rivenditore che passa per essere esperto di HiFi (beh, questo è ciò che dice lui, quantomeno, si definisce "esoterico", sic) alla domanda di un cliente inesperto, argomento ampli integrati economici, esordisce con la mitica frase: "guarda, prendi XYWZZZ, non c'è altro che in fascia economica gli si avvicini minimamente!".
Una affermazione di questo tipo va motivata e giustificata.
La giustificazione è che lui deve vendere quel prodotto. Strano però, perchè oltre a quella marca ne aveva altre, concorrenti dirette, che non avevano niente da invidiare.
La motivazione dovrebbe essere quella che viene dall'esperienza. Per poter dire che quel marchio non ha rivali nel campo degli ampli integrati (e si parlava in generale, non dei marchi presenti in negozio) occorrerebbe averli ascoltati tutti a confronto. Intendo: tutti gli amplificatori Rotel, tutti i NAD, tutti gli AMC, tutti gli Arcam, tutti i Cairn, gli Audio Analogue, i Proton, per non parlare dei nuovi Atoll o i commerciali Pioneer, Technics etc. E stiamo parlando solo degli integrati di prezzo medio-basso.
Non solo, tale ascolto sarebbe dovuto avvenire a confronto, ampli contro ampli, modello contro modello, con lo stesso impianto, gli stessi dischi etc. Umanamente impossibile, non foss'altro perchè la maggior parte degli apparecchi elencati non sono mai passati nel negozio di questo signore. E poichè neppure un recensore ha la possibilità di CONOSCERE tutto (pur potendo recensire ed ascoltare, potenzialmente, tutto) immaginiamoci cosa può fare un negoziante, con la scelta ristretta a quei pochi marchi che riesce a trattare.
Peggio ancora se si pensa che in questo caso il negozio era di quelli tipo "bottega da orologiaio", non certo un megastore dell'elettronica.
Sono andato via rattristato e disgustato. Queste sono le stesse persone che si lamentano della crisi delle vendite. Secondo me, con una tale professionalità, è già un miracolo che riescano a restare in piedi.

Cosa possiamo fare? Essere critici e cominciare a scartare ciò che non ci piace. Farlo sapere agli amici, spargere la voce e muoversi. Chi non sa fare il proprio mestiere, venditore o costruttore che sia, deve andare incontro al destino che merita (il fallimento) prima che possa danneggiare chissà quanti ingenui acquirenti.
Troppo severo? No, quando c'è in gioco la buonafede delle persone che con fatica hanno risparmiato per metter su un buon impianto HiFi non voglio sentir ragioni.
D'altra parte, come ho sempre sostenuto, anche gli audiofili devono fare la loro parte, comportandosi in modo onesto, intelligente e leale col proprio rivenditore, basta non fare i furbi e non chiedere la luna.
Un rapporto di fiducia reciproca è la base principale per un rapporto "commerciale" conveniente da ambe le parti.
A presto!
Lucio Cadeddu

Scegliere le casse
Salve,
desidererei, se fosse possibile, avere delle informazioni su un sistema di altoparlanti della JBL siglato LX 1000. Mi interessava soprattutto sapere in linea di massima "come suona" visto che non sono riuscito a trovare da nessuna parte una prova d'ascolto. Potrebbe costituire un valido acquisto?
Sono un audiofilo alle prime armi che paga sulla propria pelle il prezzo dell'inesperienza...la prego mi aiuti!
Caratteristiche del mio impianto: l'amplificazione è data dall'integrato Sansui AU-D5, le sorgenti sono un giradischi Pioneer di inizio anni 80 truccato (o meglio tweakkato), un CD portatile che non fa testo.
Il genere musicale che prediligo è il rock non contemporaneo; subito dopo viene la musica classica.
L'ambiente di ascolto è una stanza di 20mq circa dal soffitto particolarmente alto.
Il limite superiore della spesa è 800.000 lire. Credo quindi che la cosa più conveniente sia puntare sull'usato.
Attendo ansioso la sua risposta.
Voulgarelis Emanuel - E-mail: blobhouse@iol.it

LC
Caro Emanuel,
sono d'accordo con te che sia meglio puntare sull'usato ma per uno che comincia, districarsi nella convenienza delle moltissime offerte, diventa difficile. Certamente con 800 mila lire si può acquistare ancora bene anche nel nuovo. Però volevo fare una piccola osservazione generale.
Lasciando in pace, solo per ora, l'amplificatore, mi chiedo se non fosse meglio acquistare un lettore cd SERIO al posto del portatile. Il salto qualitativo sarebbe enorme, certamente compenserebbe la conseguente riduzione del budget destinato ai diffusori. Mi spiego: con poco più di 200.000 lire compri un lettore CD onesto (Teac CDP 1120, modelli "entry" di Pioneer e Technics, Philips CD 721...), eventualmente upgradabile con grande facilità e spesa zero.
Questo ti permetterebbe di cominciare ad avere un impianto un po' più "equilibrato"...ricordati che la sorgente è di importanza fondamentale!!!!
Con la somma restante (circa 600 mila lire) hai ancora parecchie possibilità. Intanto l'usato, come dicevamo. Poi l'autocostruzione, magari di uno dei progettini facili facili che trovi qui sul
Tempio del Tweaking: bassi costi ed ottimi risultati.
Infine il mercato del nuovo. Con poco più di mezzo milione riesci ancora ad acquistare Wharfedale Diamond 7.3 (da pavimento) o 7.2 (da supporto), Tannoy Mercury M2, Monitor Audio 101, Kef Coda 7, Mission 701, Infinity Ref 11 oppure SM 85. Volendo restare in Italia, dai anche un'occhiata ad alcuni modelli Indiana Line. Di alcuni di questi diffusori trovi una prova d'ascolto qui su TNT-Audio.
Una volta scelti i diffusori dovrai pensare ai cavi. Non c'è bisogno di spendere chissà che, basta che te li autocostruisca come consigliamo noi. Per certi progettini basta andare in un negozio di materiale elettrico e spendere 5 minuti 5 di lavoro (ad esempio, vedi il cavo per diffusori TNT Star ed il cavo di segnale TNT Shield).
Quando avrai lettore CD e casse nuove potrai cominciare a pensare all'amplificatore, un po' inadeguato, in verità. Sul mercato dell'usato fai ottimi affari (Rotel, NAD) anche per 200 mila lire...
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Integrato contro pre + finale
Caro Lucio,
dopo molto tempo ti riscrivo, ma ho continuato sempre a leggerti, per chiedere un tuo parere. In premessa ad un articolo su FdS A. Morotti dice:
" Per quanto mi consta non esistono coppie di pre e finali che siano effettivamente in grado di competere a livello sonico con gli integrati di pari prezzo fino alla fascia dei 5-6 milioni. Voglio dire che se prendete un buon integrato da sei milioni, di quelli che suonano come si deve..........e volete trovargli una alternativa in due telai, cioè trovare un pre, un finale e un cavo di segnale cui costi sommati diano un totale equivalente al prezzo dell'integrato............. ebbene perdete il vostro tempo."
Io sono d'accordo con Morotti e mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu? Certo potrebbero esserci eventuali eccezioni e poi il fascino dei due componenti...., ma il principio mi sembra giusto. Grazie
Ciao complimenti sempre per la rivista.
Adolfo Visocchi - E-mail: avisocc@iol.it

LC
Caro Adolfo,
ho già avuto occasione di esporre il mio pensiero in merito, rispondendo a qualche lettore che voleva a tutti i costi la coppia pre + finale. Senza andare lontano, c'è qualcosa nella posta della settimana scorsa.
L'idea è semplice: allo stesso prezzo di un buon integrato devi acquistare due cabinets ed un buon cavo di segnale, senza neanche considerare la maggiore complessità e numero dei componenti all'interno di una coppia pre+finale rispetto ad un semplice integrato di pari livello.
Risultato: l'integrato, almeno intorno ai 4 - 5 milioni, normalmente suona meglio di una coppia pre + finale di pari prezzo. Inoltre causa minori problemi di interfacciabilità e di scelta del cavo (che non c'è!). Poi l'integrato occupa meno spazio, ha meno "fili" volanti ed è quindi maggiormente tollerato e tollerabile in ambiente domestico.
Tutto positivo dunque? Non esattamente. Occorre considerare che l'integrato è un "sistema chiuso" (a meno che non sia prevista la separazione pre/finale, ma è un discorso diverso) quindi più difficilmente upgradabile nel tempo: o ti piace o lo devi cambiare. Con una coppia pre + finale si ha la possibilità di migliorare per gradi, prima il pre, poi il finale, oppure il cavo etc etc. diluendo nel tempo la spesa ed i risultati.
Ad esempio, si può decidere di addolcire la verve del finale a stato solido con un pre a valvole o viceversa...
C'e anche un altro aspetto da considerare: molti moderni integrati altro non sono che finali con accoppiato un semplicissimo pre passivo...un pre attivo è invece di norma meno critico negli interfacciamenti con la sorgente. Inoltre la coppia pre + finale ha l'innegabile vantaggio delle alimentazioni indipendenti e separate mentre spesso all'interno di un integrato l'alimentazione è comune ai due "reparti".
Questo ovviamente si paga ed è chiaro che a parità di prezzo è difficile, se non impossibile, avere la stessa qualità, sia del progetto che dei componenti utilizzati.
In definitiva: tutto dipende dal nostro modo di essere audiofili. Se vogliamo lasciarci aperta una strada per l'upgrade più facile sceglieremo la via della coppia pre + finale, consci del fatto che a parità di prezzo (incluso il cavo) avremo una qualità musicale presumibilmente inferiore.
Se le migliorie "diluite" nel tempo ed i giochetti di "system matching" ci interessano poco, l'integrato è la strada più sicura.
Se si fa solo una questione di rapporto qualità/prezzo, senza tener conto di quanto detto sinora, sono anch'io d'accordo col duo Andio Morotti (Morandi & Mazzotti).
A presto!
Lucio Cadeddu

Risposta per A. De Pascale
Ciao Lucio,
hai già gentilmente risposto a una mia lettera (Influenza per TNT, vol.69) in maniera incredibilmente veloce: 10 minuti fra la mia spedizione e il tuo avviso di ricezione! Usi per caso un e-mail robot?
A proposito di tale lettera, ho risolto i miei dubbi sul funzionamento del mio pre a valvole autocostruito...acquistando un Croft Supermicro usato, di cui sono molto soddisfatto.
Ho ora letto, dal vol. 74 della posta, una e-mail di Antonio de Pascale da Torino a cui pensavo di rispondere privatamente: visto però che alcuni punti sono di interesse comune, ho pensato di allegare di seguito il messaggio, sperando che tu abbia idea di pubblicarlo nella tua Rubrica. Certo che una mailing list, come tu prospetti nell' Editoriale di aprile, qui cadrebbe a fagiolo (ma perchè mai si dice cosi?).
Grazie ancora per il tuo ammirevole e impagabile impegno, ma non massacrarci in caso di gaffes: come è implicito nel termine, esse sono involontarie e penso che siano generate da un diverso grado di sensibilità verso certi aspetti dei rapporti interpersonali (ok, diverso = minore..).

Ciao Antonio,
sono Antonio...e come vedrai le analogie non finiscono qui. Ho letto la tua e-mail apparsa nella rubrica posta del 10 aprile su TNT e ho pensato di contattarti per i seguenti motivi.

  1. Cavi introvabili: vorrei costruire alcuni Merlino CD e gli Star, ma a Genova non riesco a trovare quadripolare schermato neanche in bobine da 100 mt.
    Se tale cavo interessasse anche a te e ti riuscisse di organizzare una "cordata" per l'acquisto di una bobina, ti anticiperei volentieri il capitale per 20-25 mt. +ss.pp. (non di più, è già il doppio di quello che mi servirebbe).
  2. Anche io ho scaricato il sito di TNT con Teleport Pro. Per gli aggiornamenti ho impostato nel project un secondo starting address  alla pagina "Novità della settimana" con profondità 3 livelli: in questo modo i files (nuovi e non) da downloadare ogni volta sono solo 200, più o meno. Di meglio non ho ancora trovato.
  3. Flexy: l'ho appena terminato, puzza ancora di vernice. E' molto bello, ma due punti non mi convincono totalmente. Primo, pur avendo usato mdf da 15 mm. con sottostante foglio di antirombo e tre mani di vernice, i ripiani non sono un granchè sordi. Secondo, è molto "flexy", quando aggiusto il volume la puntina rischia ogni volta di saltare. Forse le cose migliorerebbero stringendo a morte i bulloni con un paio di pinze, ma in questo caso l'effetto smorzante delle rondelle in neoprene non sparirebbe?
  4. David Sylvian: proprio oggi (lo giuro) prima di scaricare TNT ho messo sul piatto Brilliant Trees: primo ascolto dell'era post-tweaking, praticamente una riscoperta.
  5. Conrad Johnson: no, quello non ce l'ho, ma mi piacerebbe tanto...Saluti.
Antonio Bommino - E-mail: ant.bom@iol.it

LC
Caro Antonio,
innanzitutto grazie per questa tua. Sono certo che sarà utile anche ad altri lettori di TNT.
Passo ai miei commenti: no, non ho un "autoresponder" anche se il software di TNT-Audio lo consente. Il segreto di risposte così veloci è semplice: mi collego in Rete circa 3 volte al giorno (mattina presto, pranzo, sera, sembra una medicina :-) ) e rispondo SUBITO a tutta la posta che ricevo. E' una questione di sopravvivenza: se non lo facessi si accumulerebbe e non saprei più gestirla. Ah, poi c'è la mia innata velocità nel fare le cose :-)
L'idea della mailing list potrebbe essere in effetti molto utile...l'unica cosa che mi frena è il tempo: gestisco già una mailing list europea di ciclismo che conta circa 600 iscritti da tutto il mondo...e la sua "amministrazione" mi porta via un bel po' di tempo.
In ogni caso, non appena sposto TNT altrove, vedrò di metter su anche la mailing list.
Questione gaffes: non è che mi diverto a "massacrare" la gente...la mia filosofia è "castigarne uno per educarne tanti"...:-) Lo so, è molto discutibile ma tant'è, quando si confonde TNT con attività commerciali o quando si abusa di questo servizio gratuito il mio istinto naturale di sopravvivenza prende il soppravvento :-)
Mi scuso, comunque, se talvolta i toni possono sembrare troppo accesi. In realtà, come ho detto più volte, conosciuto di persona, sembro persino simpatico (come ebbe modo di dire qualche lettore di TNT al Top Audio...).

Per quanto riguarda il FleXy ho alcune osservazioni da fare: occhio che non è affatto detto che più sembrano "sordi" i ripiani e meglio funziona il tavolinetto...mi spiego: è tutto un problema di frequenza di risonanza. Più è alta e meglio è. Per questo motivo non bisogna esagerare con il trattamento smorzante, si rischia di abbassare troppo la frequenza di risonanza che potrebbe andare a cadere in zone dannose al giradischi o al CD player...
Le rondelle in neoprene svolgono comunque il loro effetto, anche se molto compresse. "Rompono" in qualche modo la continuità metallica della struttura, il che non può che essere un beneficio.
Infine su Brilliant Trees che dire? Bel disco, più che decente incisione.
A presto!
Lucio Cadeddu

Cavi ed altre cose
Caro Direttore,
sono Leonardo. Ti ho scritto a proposito della coppia Nad 116+216thx, ricordi? Una sola domanda: tra pre e finale attualmente ho collegato uno Shinpy entry, il Red Devil.
Tu mi avevi consigliato un Van den Hul. L'ho provato, precisamente il 102 hybrid ma non ho riscontrato grossi miglioramenti. Mi è allora stato consigliato il Van den Hul Thunderline dotato di un eccellente fuoco prospettico.
Mi chiedo, prima di fare questa spesa, come vedresti in sua vece il Mit Terminator 2 (interconnessione)? Questo cavo già lo possiedo in quanto lo utilizzavo tra pre e cd.
Un'altra cosa. Ho modificato il pre Nad 116. Ho applicato un foglio di materiale bituminoso adesivo marca 3emme sotto il coperchio del pre ed ho aggiunto del grey tak sui condensatori, sul trasformatore e sulla scatolina dello stadio phono.
Ho applicato poi 2 strisce di materiale bituminoso anche sulle fiancate interne del pre ed ho verniciato i piccoli spazi (dove non era possibile agire con il materiale di cui sopra) con della vernice antirombo.
Ho poi sostituito il cavo di alimentazione del pre con uno specifico della Cablerie d'Eupen.
Ho lasciato il pre inattivo per 48 ore, quindi l'ho acceso per 6 ore come consigliatomi da un tecnico, quindi l'ho provato. Un successo! Non credevo alle mie orecchie allora ho fatto portare da un mio amico il suo pre, un AM Audio 04 con pre-pre fono MM. Li abbiamo provati entrambi con il mio impianto ed incredibilmente, il mio amico è rimasto esterefatto, il "nuovo" pre Nad suonava meglio della sua blasonata coppia.
Costo dell'operazione, circa 300.000! Mi sembra un sogno: i dischi in vinile sono rinati a nuova vita e suonano meglio della maggior parte dei cd player fino a lire 2.500.000/3.000.000.
Merito anche dell'AudioLinear td 4001? A proposito hai chiesto al club esoterico di cui fai parte notizie sul mio giradischi? Io ne ho una eclatante: sul penultimo numero della rivista Suono, c'è una inserzione del negozio Nepentha, se non erro di Potenza, che vende il "mio" giradischi con braccio SME series iii e testina Grado signature a L. 2.800.000 (USATO!). C'è qualcosa che non mi quadra. Questo è usato storico, o che altro?
Possibile che valga tanto una macchina di cui nessuno sa niente? E ti dirò di più. Il giradischi in vendita è una prima serie, quindi del 1980 in quanto dal 1985/86, veniva montato lo sme 3009 (come sul mio), ed ancora la mia testina è una mission 773 hc gold (valore doppio della Grado Signature).
Quanto vale l'esemplare in mio possesso, considerando che l'ho acquistato nel 1995 nuovo (fondo di magazzino)?
Ho fatto riterminare il cavo SME con terminazioni plug-in "phono" Neutrik.

Questo è proprio tutto. Doveva essere una domanda sulla scelta dei cavi, è diventato un papiro. Chiedo scusa. Spero di leggere presto la risposta.
Cordiali saluti e sentiti ringraziamenti per i tuoi utilissimi consigli.
Vale la pena modificare anche il finale NAD 216thx?
Buon lavoro e complimenti per la rivista on-line. A quando la prova dei nuovi giradischi Project Perspective, Thorens td 325, Rega Planar 25 e del braccio Rega rb 600?
Ok! Ho capito adesso ho esagerato. Arrileggerci.
Leonardo - E-mail: bibstore@cisadu2.let.uniroma1.it

LC
Caro Leonardo,
sono contento che le modifiche di insonorizzazione suggerite per il tuo NAD abbiano sortito effetti così benefici, alla faccia di chi ancora non ritiene la lotta alle vibrazioni un passo di fondamentale importanza nell'ottimizzazione di un apparecchio HiFi.
Ora, le stesse cose le puoi fare sul finale, avendo cura di non limitare in alcun modo la dissipazione del calore. Quindi verifica quali siano le parti "fredde" dell'apparecchio ed applica le stesse procedure SOLO in tali zone.
Sul giradischi non sono riuscito ancora a saper niente di più, non mi pare che sia un problema, dato che pare suonare più che bene... :-)
Prove di giradischi non sono in programma, per l'effettiva difficoltà ad allestire una prova di tal genere. Le variabili in gioco sono troppe e l'interesse -purtroppo- piuttosto limitato. Può darsi che un giorno mi decida a pubblicare una recensione del famoso Rega Planar 3...
Sulla questione cavi, si, direi che il MIT potrebbe essere una buona scelta e visto che è già in tuo possesso non vedo perchè non provarlo. Basta utilizzare il giradischi come sorgente, no?
E' tutto, non mancare di tenermi al corrente sugli eventuali sviluppi!
Lucio Cadeddu

Upgrades valvolari?
Caro Lucio,
seguo sempre con estremo interesse il sito TNT ed ho anche realizzato con soddisfazione diverse cosucce, tavolino Flexy, cavo Merlino (che faticaccia trovare il materiale giusto).
Ti ho già scritto circa un anno fa ed ho naturalmente ricevuto risposta. Sai una cosa? Sei maledettamente antipatico alla mia compagna. Leggo TNT soprattutto di sera tardi e lei (la mia compagna) mi dice che preferisco te anzichè raggiungerla a letto. Bè, non è esattamente così, non te la prendere!! Ma che passione che è l'audio!
Dopo questo preambolo vengo al motivo per cui ti scrivo.

Da poco ho cambiato lettore CD, possedevo un Musical Fidelity E60 ed ultimamente ho acquistato un Orelle CD 100e (cosa ne pensi?). A mio avviso ha un bel suono, nitido ed avverto anche, a differenza di molti altri CD, una sonorità di tipo analogico.
Questo è collegato al preamp 3B della Musical Fidelity tramite il D102 della Van den Hul. Come finale ho il P150 sempre della Musical Fidelity (cavo tra pre e finale: Thunderline della Van den Hul).
Come casse un paio di vecchie Linn Index (sarebbe ora di cambiarle! Male(Bene)detti soldi). Cavi di potenza D352 ibridi della Van den Hul.
Nel CD player è possibile sostituire lo stadio d'uscita a transistor con uno di tipo valvolare. Ed è questo il problema. Nella mia ricerca non ho ancora incontrato nessuno che possiede l'Orelle CD 100e con uscita valvolare, nei negozi non ce l'hanno e non ho la possibilità di ascoltarlo.
Ora, in genere, uno stadio d'uscita valvolare in un CD ha senso se poi l'amplificatore è a transistor? Le differenze sono per esperti audiofili o anche per meno esperti? Per quello che leggo sul suono valvolare la cosa mi interessa, ma in una catena come la mia ha senso? E conviene fare questa modifica senza prima averlo ascoltato?

Ultima cosa, non voglio rubarti ulteriormente tempo (meno male che la mia compagna adesso non è in casa, altrimenti...).
L'Orelle è un apparecchio di medio peso (quasi 7 kg) e non ho ancora provato se con le punte coniche o con qualche stabilizzatore (mi viene in mente il TNT CDP press) il suono possa essere migliorato.
Una domanda di quelle che forse non ti piacciono: qual è, a tuo avviso, il budget necessario per acquistare un paio di buone casse da pavimento (basta coi piedistalli) da poter collegare al mio CD e alla mia amplificazione?
Ok, ho veramente terminato e non mi resta che salutarti in maniera molto amichevole e ringraziarti per una tua eventuale risposta. E davvero complimenti per la rivista.
Pasquale Marziliano - E-mail: marziliano@iname.com

LC
Caro Pasquale,
puoi rassicurare la tua compagna: conosciuto di persona sono molto meno antipatico di quanto sembri e faccio persino meno "danni" di quanti non riesca a farne con TNT-Audio :-)
Basta sempre prendere le cose con la giusta ironia, mai prendersi troppo sul serio...in fondo questo è un grande gioco ed i giocattoli sono i nostri apparecchi HiFi. Come dice un detto americano The difference between the man and the boy is...the price of his toy ovvero la differenza tra un uomo ed un bambino è solo il prezzo del "giocattolo". Sacrosanto.
Purtroppo più conosco questo ambiente e più mi rendo conto di quanta gente invece sia "partita per la tangente" credendo che tutto ciò sia una cosa maledettamente seria...ed ecco allora gli estremismi e gli assolutismi.
Non molto tempo fa un costruttore di diffusori (si tace il nome per pietà cristiana) mi ha confessato candidamente che uno dei suoi prodotti (un normalissimo bookshelf) è il miglior diffusore mai costruito al mondo. Folle, voi che dite?
Ecco, di questi personaggi ce n'è tanti in giro, anche tra gli audiofili, purtroppo.
Scopo di questa pubblicazione è anche quello di riportare tutto ad una dimensione più umana e perchè no, ludica, in grado di far tornare il divertimento vero in quello che per molti è diventata una vera ossessione.
Ecco il perchè dell'approccio down-to-earth che piace tanto ai nostri lettori americani (un po' stanchi degli assolutismi di TAS e Stereophile, in verità).
Uno di loro mi ha scritto solo queste due righe "In a world of wine-testing adjectives, thanks for your down-to-earth reviews", cioè: in questo mondo (dell'HiFi) dove si usano aggettivi da "assaggiatori di vini", grazie per delle recensioni "umane". Nient'altro, niente consigli tipo "che CD player ci metto" o "ma perchè non provi il mio ampli?"...Una cosa che dovrebbe far riflettere.
Mi sono un po' dilungato e ti chiedo scusa.

Veniamo a noi: prima di pensare a stadi d'uscita a valvole ed altre raffinatezze, devi pensare a cambiare le casse. Conosco MOLTO BENE le Index e tutti i loro limiti. Sono diffusori con una eccellente gamma media che mette alla corda diffusori ben più costosi...ma il resto (in particolare i bassi) non è granchè.
Sostituirle con diffusori da pavimento significa preventivare una cifra intorno ai 2,5 - 3 milioni (Opera Terza, B&W serie P, Sonus Faber Concerto Gran Piano etc.). Quindi per ora ti consiglio di risparmiare il più possibile su altre modifiche, fino a raggranellare la cifra per dei diffusori nuovi.
Le uniche modifiche che ti consento :-) di fare sono quelle a costo zero sul CD e magari anche sul pre: insonorizzazione, blue-tack, punte, piedini Upim etc. Spendi zero e qualcosa la guadagni di sicuro.
Infine non so dirti praticamente nulla sul suono dell'Orelle, credo che Stefano lo conosca molto meglio di me, magari chiedi a lui.
Un salutone alla consorte,
Lucio Cadeddu

HiFi e Home Theater
Mi chiamo Lorenzo Martinelli e sono di Riva del Garda (TN).
Ho scoperto da poco il vostro sito e vorrei innanzi tutto farvi i complimenti e ringraziarvi per le notizie che ci date.

Vorrei realizzare un impianto HIFI e Home Theatre e vorrei alcuni suggerimenti sull'impianto che il mio rivenditore di zona mi ha consigliato:
Ampli YAMAHA DSP A1092 con 2 principali Chario Syntar 300, il centrale Chario Syntar e 2 posteriori Chario Syntar 100.
Tale impianto, secondo lui, non necessita di un sub perche già ben "carico" di bassi. Offerta "eccezionale" (secondo il rivenditore?): 3.500.000.
Poi mi ha messo un po' di confusione per quanto riguarda doppio TAPE recorder, CD e sintonizzatore. Budget (1.200-1.300.000) Cosa ne pensi? Puoi darmi qualche suggerimento?
Ti ringrazio anticipatamente.
Martinelli Lorenzo - E-mail: omkafe@anthesi.com

LC
Caro Lorenzo, benvenuto su TNT.
L'offerta che il tuo negoziante ti ha fatto è senz'altro conveniente, visto che di listino tutto il sistema viene a costare sui 4.500.000...
La necessità del sub ESULA dalla quantità di bassi che riescono a riprodurre i canali frontali, come più volte ho spiegato anche nella monografia dedicata all'Home Theater...comunque si può anche vivere senza.
Ciò che mi lascia più perplesso è la cifra stanziata per CD, registratore e sinto. Ferma restando la mia posizione radicale che vedrebbe più logico l'acquisto di un registratore e di un sinto il più economici possibile, perchè comunque il software (cassette e stazioni radio) è fortemente limitato dal punto di vista della qualità, ci sarebbero circa 700 mila lire da dedicare al lettore CD (ammettendo una spesa complessiva di 500 mila per gli altri due pezzi).
Non sono tante, specie in relazione al costo del resto della catena.
Il problema è tuttavia irrisolubile perchè dipende in larghissima parte non da ciò che penso io ma dall'uso che intendi fare dell'impianto. Se ci devi ascoltare principalmente Musica tutta la logica andrebbe rivisitata, a partire dall'ampli per finire coi diffusori ed il lettore CD. Se invece intendi acquistare un sistema che vada più o meno bene sia con l'HiFi che con l'Home Theater, allora il tutto assume dei contorni più sensati.
In tutto il discorso non si è parlato minimamente di accessori fondamentali per la qualità finale del suono dell'impianto ovvero: cavi, supporti per diffusori e tavolinetto portaelettroniche. Non si tratta di sciocchezze ma di elementi di FONDAMENTALE importanza il cui costo può incidere in maniera significativa sul budget stanziato, imponendone una completa revisione.
Come dicevo, tutto dipende da te e da quello che ti aspetti dal futuro acquisto.
Fammi sapere,
Lucio Cadeddu

Pre attivi e passivi
Ciao Direttore,
volevo farti sapere come era andata a finire la modifica (l'esclusione) dello stadio line del mio MF The Preamp (se ne parlò diverse settimane fa, sì, lo so che hai un sacco di posta every week...).
E' presto detto: ho prelevato il segnale direttamente sul selettore degli ingressi e, tramite un Noble da 50kOhm l'ho mandato ad una coppia di uscite RCA che non usavo mai, previa loro disconnessione dalle piste dello stampato (vuoi sapere quali uscite? Tape, ovviamente...).
Ho così in parallelo sia l'uscita attiva, pilotata dalla linea, consigliata per finali con basso modulo di impedenza di ingresso, e quella 'passivà senza linea, (consigliata per il mio VTL).
Al posto del selettore tape monitor (bypassato) ora c'è un'altra manopola del volume, così ho salvato anche l'estetica (niente fori in più, lavoro ridotto all'osso).
Il suono, se si usano cavi e finali dal carico non impegnativo e dal buon guadagno in tensione, migliora molto (ottima la trasparenza e il dettaglio), altrimenti peggiora o cominciano i ronzii molesti :-(

E ora l'angolo dell'umorismo: ho trovato su non mi ricordo quale newsgroup un tipo che consiglia di mettere le Klipsch Heresy (NON le Klipschorn!) negli ANGOLI della stanza. Ora, domando io, c'è nessuno che sappia cos'è il comb filtering?
Le riflessioni delle basse in un diffusore di quella taglia (peraltro non trascurabile come suono)? Lucio, aiutami a capire: sono io che sbaglio o in giro c'è un sacco di gente con le salsicce nelle orecchie? (magari ce le ho io le salsicce, e di cinghiale, chissà...)
Ciao e grazie come sempre per la bella rivista, e a tua disposizione se serve help-ware...
Simone Bianchi - E-mail: aaronne@etruscan.li.it

LC
Caro Simone,
complimenti per la astuta realizzazione e "passivizzazione" del tuo pre Musical Fidelity. Mi conforta che anche tu abbia osservato che non in tutte le condizioni la soluzione "passiva" è superiore a quella attiva. Diciamo così: quando va bene, va molto bene....ma normalmente il pre attivo è meno problematico da abbinare.

Per quanto riguarda l'angolo dell'umorismo, non devi meravigliarti di nulla, capitano cose e personaggi ben più "singolari". Pensa che un presunto audiofilo mi ha consigliato di mettere il mio impianto in un angolo!!! Sorridiamo, facciamo buon viso a cattivo gioco e lasciamoli cuocere nel proprio brodo.
Per quanto riguarda l'helpware, tra non molto sarete messi al corrente di ciò che intendevo dire con l'ultimo Editoriale. Probabilmente molti di voi non immaginano a cosa mi riferisca quando parlo di helpware... :-) sarà una sorpresa, una bella sorpresa!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

I volumi della posta precedente
Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 |

© Copyright 1999 Lucio Cadeddu

[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]