LC
Caro Mattia,
la prima obiezione che mi viene in mente è che il CD si troverebbe comunque ad oscillare, magari in modo inavvertibile, ma dannoso per il sistema di lettura.
La gommapiuma dietro al lettore per bloccare le oscillazioni può essere una soluzione ma a quel punto stai aggiungendo un punto di contatto con la struttura vibrante. Tanto vale fissare due staffe metalliche al muro e poggarci sopra il CD, interponendo lo stesso strato di gommapiuma.
La soluzione che funziona al meglio è quella della sospensione ad aria, mediante piedini appositi o anche piccole camere d'aria da bicicletta (mod. bambino) da porre sotto al lettore. E' il principio in base al quale funziona il nostro ripiano a sospensione "ad aria", appunto.
Qualcun'altro ha fissato delle staffe al soffitto appendendoci in pratica tutte le elettroniche. Ottima soluzione se non c'è niente al piano di sopra...altrimenti il passi del nostro vicino di casa si ripercuoterebbero sull'HiFi :-)
Comunque sia, prova pure e tienici al corrente!
Ciao e a presto!
Lucio Cadeddu
Cavi per diffusori: TNT Star
Ringrazio te e tutta la redazione per avremi fatto scoprire che anche i cavi si sentono!
Ho costruito lo Star per il solo fatto che non costava molto e l'ho sostituito al cavetto grigio, un Monster Cable "Standard S16" da 3.000 lire/m, che avevo comprato qualche tempo fa.
Ero molto scettico al riguardo, anche perchè avevo letto su parecchie riviste di elettronica che cavi e accessori vari erano solo un modo per spillar soldi alla gente, invece devo dire che, anche senza alcun rodaggio, la differenza è palese!
Ho effettuato l'ascolto con il mio stereo (niente di eccezionale): un ampli Luxman L-230, lettore Sony cdp-xe320 e casse Siloe autocostruite (forse ne avrai sentito parlare su Audio Review); la differenza differenza che meglio si è manifestata è stata, ad un primo ascolto, la nitidezza con cui si riuscivano a distinguere gli strumenti: davvero eccezionale, per non parlare poi di un basso molto corposo e gradevole.
Visto il risultato tra breve farò anche "Shield" e vi farò sapere. Lo stesso vale per il tavolino Flexy, che costruirò tra poco più per necessità di trovare un appoggio che per altro, comunque staremo a vedere.
Chiedo scusa per la lunghezza e vi ringrazio molto.
Ciao
Nicola Tosi - E-mail: nitos@tin.it
LC
Caro Nicola,
sono io a ringraziare te per la preziosa testimonianza di uno *scettico* che si è dovuto ricredere davanti all'evidenza. Ora, se già ti sembra tanta la differenza che può fare il nostro umile cavetto Star, ti lascio immaginare quali sono le performances dei cavi di alto livello. E' questa la cosa che mi lascia più perlesso: su impianti adeguati la differenza tra un cavo decente ma economico ed un modello costoso è qualcosa che occorre sperimentarla per crederci, in certi casi è più evidente di quella che si può sentire cambiando i componenti dell'impianto (che so, l'ampli con uno migliore)!
Perchè perplesso? Perchè chiunque è in grado di sentirla in modo evidente e non capisco come si possa ancora negare l'influenza (purtroppo pesante) che i collegamenti hanno in un impianto HiFi.
Possiamo anche discutere sul fatto che spesso i prezzi sono ingiustificati (verissimo) ma le prestazioni ci sono e sono udibilissime.
Per quanto riguarda i tuoi esperimenti, vedrai che il tavolino FleXy farà una bella differenza, specie se il tuo impianto è attualmente sistemato un po' dove capita. Comunque il giudice sei tu e le tue orecchie, ecco perchè ti invito a farci sapere come continuano i tuoi esperimenti.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Ancora sui cavi...
LC
Re: Da musicista ad audiofilo...il passo è breve!
LC
Dagli anni 70 ai 90 con furore!
Vorrei chiederti se puoi darmi alcune informazioni su di un vecchio
amplificatore della Pioneer, modello SA-6200, che risale credo alla fine
degli anni 70 e al suono del quale ho nutrito la mia voglia di musica.
Tutto quello che so è che dietro c'è scritto: "150 Watts, 2 speakers 8 Ohms
or 4 speakers 4 Ohms".
LC
Audiofili...spalle al muro!!!!!!!! :-)
LC
Un esperimento scientifico (?)
LC
Dagli Stati Uniti con...indecisione :-)
Ti ringrazio per la buona volontà e gentilezza, alla fine penso che tu
possa fornirmi qualche suggerimento su cosa provare, il problema è
che qui dove vivo io, in North Carolina si è un po' alla periferia
dell'impero e non è così semplice trovare tutte le marche ed il tempo
non è così tanto come vorrei.
LC
Veniamo ai tuoi problemi audiofili: intanto dimenticati il CD changer e prenditi un lettore CD singolo: a parità di prezzo funziona meglio (lapalissiano).
E' tutto, spero di esserti stato un po' utile, saluta gli States da parte mia. D'altra parte, secondo qualche visionario visitatore del CES di Vegas, non è da tanto tempo che manco...
Le casse dove le metto?
So di chiedere tanto, in questi due anni e mezzo che abito qui avrò
traslocato (mentalmente) qualche centinaio di volte, e i rari casi che
mi avrebbero permesso qualche possibilità sono state cassate o dalla
moglie o dalla figlia che per inciso comincia ora a camminare...
Ho, con piacere, letto che affrontate l'argomento HiFi in modo
alternativo e *intrigante* non precludendovi alternative economiche a
scelte costose, ieri mi sono "costruito" (intagliato) lo stabilizzatore
per cd in sughero, e la prima cosa che ho notato è stato un
contenimento nei toni bassi (contrabbasso) che diversamente
risultavano abbastanza slabbrati. Ho comprato i fermaporte e
prossimamente li proverò.
Alessandro Bianchi - E-mail: alessandro.bianchi@carifirenze.it
LC
Un consiglio per sortire effetti migliori sulle capacità audiofile di tua moglie: non mostrarti particolarmente interessato all'impianto, in genere reagiscono per contrapposizione alle nostre *fissazioni*. La mia tecnica è: boh, è arrivato questo apparecchio da provare, dimmi un po' che te ne pare... simulando un disinteresse totale per l'oggetto. Funziona!!!!!!!!!!! Anche perchè così non lo accoglie come un nemico che può entrare a far parte della famiglia (col conseguente esborso di denaro) ma come un passeggero innocuo che si può dunque valutare in tutta serenità.
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
I volumi della posta precedente
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu
Gentile Direttore,
ti scrivo questa volta a proposito della lettera intitolata "Polemiche
sui cavi?" che ho letto con estremo interesse.
Io sono uno di quelli che fino a poco tempo fa non credeva affatto
all'influenza sul segnale da parte dei cavi ed ero supportato in questo
anche dagli articoli di Nuova Elettronica citati dal Sig. Merighi.
Dopo essermi costruito il pre ed il finale con i kit di questa rivista
(peraltro ne sono molto soddisfatto, come ho già scritto in precedenti
lettere) e dopo avere scoperto il tuo sito e letto tutti gli articoli di
base ho cominciato a sperimentare la costruzione dei cavi di segnale.
Ebbene, non c'è voluto molto a scoprire che quelle "verità scientifiche"
non erano esattamente tali, anche per me che non avevo nessuna
esperienza seria d'ascolto.
Ora, avevo pensato di inviare un estratto della lettera in questione al
sito di Nuova Elettronica e per vedere cosa rispondono. Volevo un tuo
parere in proposito ed eventualmente la tua autorizzazione.
Ti ringrazio, come sempre, per il tuo tempo che metti a disposizione di
tutti e ti auguro buon lavoro.
Nino Gerbino - E-mail: gerbino@hotmail.com
Caro Nino,
come ti ho già preannunciato per e-mail privata non mi pare il cavo di scomodare la redazione di Nuova Elettronica, tanto più che hanno di meglio da fare che mettere in dubbio i propri calcoli scientifici ;-)
Ci sono persone che non si arrendono neanche davanti all'evidenza dei fatti. Mi ricordo in particolare un audiofilo, peraltro ben noto attraverso la rubrica della posta di tutte le riviste italiane, che aborriva i trattamenti *definitivi* dei dischetti CD, vantandosi di utilizzare un semplice prodotto di pulizia, il Fynil.
Ebbene, tale prodotto, per esplicita ammissione del Costruttore e Progettista (che io conosco), è un *one time treatment* cioè un trattamento DEFINITIVO da usarsi una volta sola. Nonostante l'evidenza dei fatti, il signore in questione ha continuato a sostenere che il Fynil era un liquido di pulizia periodica e che tutti gli altri liquidi *definitivi* rovinavano i CD.
Ora, davanti a simili atteggiamenti cosa possiamo noi umili esseri pensanti con la nostra testa? Poco o nulla. Lasciamo a quelli che pensano con la testa degli altri o che sentono il bisogno di certezze scientifiche (prese possibilmente dai libri) le Verità Assolute ed incrollabili.
Io, che nel mondo scientifico ci vivo da sempre, sono avezzo a non considerare Vangelo neppure i testi universitari e gli articoli scientifici, in quanto, molto spesso, sono pieni di errori, alcuni clamorosi, e non solo tipografici. Parlo di testi universitari di Analisi Matematica, tanto per non allontanarmi troppo dal campo di mia competenza.
Parlo anche di casi clamorosi di teoremi sbagliati o dimostrati in modo sbagliato, in pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali (non riviste HiFi, dove chiunque scrive ciò che gli pare, ma riviste con un comitato di redazione composto dai massimi esperti mondiali nel campo ai quali viene sottoposto l'articolo prima della pubblicazione).
Che significa? Significa che anche i testi universitari e gli articoli scientifici sono scritti da esseri umani e non da Dei calati in terra, e quindi fallibili, esattamente come ognuno di noi, io in primis. Prima ci si convince di questo e più facile sarà il dialogo tra gli audiofili.
Noi non diciamo che i cavi funzionano e *si sentono* chissà grazie a quale teoria esoterica. Invitiamo semplicemente all'ascolto ognuno di voi. Molti hanno provato ed hanno sentito. Forse la maggior parte, ma questo non significa che abbiamo in mano una Verità Assoluta.
A presto!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
devo dirti che onestamente non mi aspettavo una risposta
non per questioni di scortesia da parte tua quanto per un discorso di
banalità di argomentazioni da parte mia.
Mi ha fatto quindi enormemente piacere poter avere finalmente un parere illustre e disinteressato, grazie di cuore.
Volevo soltanto aggiungere che durante il weekend mi sono recato presso svariati rivenditori della zona per prendere coscienza di cosa poteva offrire il mercato.
Ho preso diligentemente nota di tutto quello che poteva rientrare nel mio modesto budget e questo è quanto ho trovato:
(a proposito, non ho assolutamente disdegnato l'usato perchè mi
permetterebbe di avere, a parità di esborso, qualcosa di migliore.
Mi sono rivolto solo a personale qualificato che conosco da diversi
anni e del quale ho grande stima e fiducia)
Inoltre mi hanno proposto un pre e finale PS AUDIO (che dovevano
rientrare e di cui non sapevano dirmi la sigla) da 200 watts, usati
a 3.700.000 e un pre e finale PERREAUX (anche questi senza sigla) a
2.900.000.
Ti comunicherò le sigle esatte non appena li potrò vedere.
Ho voluto soltanto nominarli per avere un parere di massima su questi
due marchi che non conosco assolutamente.
Questa, più o meno, è la situazione attuale della mia zona.
Vorrei evitare di comprare qualcosa prima di averlo ascoltato e, visto
il buon rapporto che ho con il commerciante in questione, riuscirei
persino ad avere il ritiro del mio YAMAHA ad un prezzo molto onesto
nonchè qualsiasi apparecchio in prova per un paio di giorni presso la
mia abitazione (a questo punto dirai: beh, allora provali e prendi
quello che ti piace di più, no?) ed infine la possibilità di un
pagamento dilazionato in 3/4 mesi sulla fiducia e senza interessi
(cosa che potrebbe far aumentare un pochino il mio budget).
Volevo soltanto chiederti un parere su quanto ti ho descritto.
C'è qualcosa di valido oppure mi consigli comunque di scegliere
uno degli apparecchi che mi avevi proposto (ordinandolo)?
Non vorrei, anche avendo la possibilità di provare le apparecchiature
nel mio ambiente, incappare in errori clamorosi che verrebbero
fuori magari nel tempo e ad un ascolto più attento e prolungato oppure
scartare a priori soluzioni che invece sarebbero valide magari
adottando qualche semplice accorgimento (cablaggio e posizionamento
diverso dei diffusori, sorgente più consona al resto della catena,
etc.).
Grazie per l'estrema gentilezza e disponibilità. Ti manderò
una copia del mio imminente CD (di cui stasera iniziamo i missaggi)!!
Grazie ancora e ciao!
(P.S.: le mie INFINITY sono le KAPPA 6.1 i. Te lo dico perchè mi è stato detto che le vecchie KAPPA erano molto più difficili da pilotare...)
Francesco Cataldo - E-mail: kat@carpinfo.it
Caro Francesco,
grazie per i ringraziamenti ma, per cortesia, non affibbiarmi l'aggettivo "illustre" chè lo indosso davvero male :-)
Il parere è certamente disinteressato, appassionato...ma illustre...mai!
Bene, intanto mi complimento col negoziante che ti presetrebbe l'usato a casa per più giorni, segno di grande disponibilità ed intelligenza, si vede che ancora qualche operatore come lo immagino io esiste ancora!
Comincio con lo scartare alcune soluzioni che, per diversi motivi, non vedrei bene con le tue Infinity: intanto il pre e finale Musical Fidelity perchè trattasi, specie il finale, di prodotti di classe inferiore rispetto alle tue Infinity. Entrambi gli apparecchi sono, inoltre, piuttosto vecchiotti.
Scartato anche il finale Graaf, non per demeriti quanto per capacità di pilotaggio delle Infinity. Personalmente, come ti ho già detto, preferirei un transistor. Meglio invece il pre Graaf, che contribuirebbe ad addolcire un po' il carattere delle Infinity.
Il Densen Beat mi era venuto in mente insieme agli altri integrati che ti ho consigliato ma ho evitato di menzionarlo perchè normalmente è più difficile da trovarsi. Se tu l'hai trovato...PROVALO!!!!!!!!
Vedrei infine di buon occhio anche l'accoppiata PS Audio.
Ovviamente stiamo parlando di classi di spesa ben diverse, quindi è necessario che giudichi tu di persona, provando a confronto due soluzioni per volta, con calma, coi dischi che conosci meglio.
Attendo quindi le tue impressioni d'ascolto. Ti ringrazio per il CD che hai deciso di inviarmi, per ricambiare ti prometto che, se sei d'accordo, sarà recensito su Music on TNT, la nuova rivista gemella di TNT-Audio dedicata solo alle recensioni musicali!
Ciao!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
gironzolando per la rete a caccia di qualche informazione sulle casse, mi
sono alfin imbattuto nel tuo sito. Che dire: già dal nome mi è stato subito
simpatico (mi ricorda il glorioso "Gruppo TNT" di Magnus e Bunker), e
visitandolo ormai da qualche tempo lo sto apprezzando sempre più.
Davvero complimenti e grazie di cuore per tutti i consigli con cui lo hai riempito!
Seguendo i tuoi consigli su come rivitalizzare vecchi ampli, sono riuscito
ad eliminare delle fastidiose scariche elettriche che si sentivano ruotando
il volume.
Attualmente ci sono attaccati ("collegati" mi sembrerebbe un po' troppo...)
un lettore CD della JVC, modello xl-z441 che ho acquistato un po' a casaccio
circa 8 anni fa (a proposito, di che qualità è?), un piatto Pioneer PL
112D, una piastra tre testine Pioneer e una coppia di casse 3 vie di cui
"...è pietoso e saggio tacere anche il nome", disposte in un modo
completamente anti-HiFi.
Poichè tra brevissimo potrò disporre di una stanza di 4.5 X 4 m (che prevedo
di ampliare tra qualche tempo abbattendo una parete divisoria e facendola
diventare di circa 6,5 x 4m), mi piacerebbe cominciare a sentire
decentemente la mia musica (a proposito, mi ha sorpeso molto che due tra i
miei preferiti autori, Berlioz e Prodigy vanno anche bene per testare gli
impianti).
Premetto che ahimè non posso destinare grandi cifre a questo scopo (devo comprarmi un bel po' di mobilia) ma vorrei cominciare con il sostituire le casse con qualcosa di decente.
Mi è capitato di sentire suonare delle B&W 302, Chario Syntar 100 e 200. Queste ultime mi sono piaciute particolarmente, ma ecco il dubbio: riuscirà il mio vetusto ampli a farle suonare decentemente (ho letto sul sito Chario che hanno
un'impedenza minima di 3.4 Ohms)?
Oppure tanto vale che attenda di disporre di più soldi e comprare anche un nuovo ampli e CDP?
Ti ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Danilo Gambelli - E-mail: danilo@agrecon.unian.it
Caro Danilo,
il fatto che TNT ti abbia ricordato i fumetti di Bunker non è certo un caso!
Infatti una delle origini del nome della rivista è anche quello, dato che TNT-Audio si propone come gruppo di amici che con idee semplici provano a darsi da fare :-)
Passando al tuo Pioneer che vuoi che ti dica? E' un ampli onesto, ma è inevitabilmente datato. Soprattutto non è adatto al pilotaggio di carichi difficili. 3,4 Ohms non sono una passeggiata per un ampli di oltre 20 anni fa :-)
Certo, puoi provare, almeno in un primo momento, però non aspettarti miracoli.
Buono invece il lettore CD della JVC, Azienda che ha sempre realizzato oggetti dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ti consiglio quindi di tenere il lettore CD e pensare a sostituire SUBITO ampli e casse. Con meno di 1 milione dovresti farcela. Aggiungi a quelle citate anche un paio di altri modelli nella stessa fascia di prezzo: le Infinity Ref 1i e le Monitor Audio 101. L'ampli è da scegliersi tra i soliti Rotel, AMC e NAD.
Non dimenticare che nel mercato dell'usato puoi fare ottimi affari!
Ciao!
Lucio Cadeddu
Caro Direttore...
scusami l'epiteto ma leggere il tuo net-magazine mi fa venire in mente i
primi anni '80 quando divoravo l'allora SUONO di GMB.
Ora ti scrivo perchè una mia esperienza personale, neppure troppo lontana
nel tempo, penso potrebbe essere utile a altri. Ma veniamo al dunque.
Sono il felice possessore di un sistema, evoluto negli anni, che
attualmente riesce a riprodurre con sommo piacere la discreta collezione di
circa 5000 Lp e 300 CD attraverso l'uso di due splendidi, ma altrettanto
idiosincratici, minimonitor Harbeth HL-P3 (molto parenti delle più note
LS3/5a).
Come tu ben saprai si tratta di monitor abbastanza esigenti sia per il
pilotaggio che per il loro posizionamento in ambiente (soprattutto se uno
vuole sfruttare appieno le loro possibilità).
Il sistema per pilotarle con pazienza è stato risolto con l'aiuto del "realmente esistente" negoziante qualificato e onesto (ora anche amico) da cui mi servo, ma il
posizionamento sino a poco tempo fa risultava ancora insoddisfacente.
Mi spiego, il sistema era sì ben suonante ma lasciava trasparire nette
possibilità superiori. Tutto sino a quando nel negozio di cui sopra arrivarono, come prodotto, delle casse tedesche della Audio Physic con al seguito parecchia
documentazione tecnica (opportunamente tradotta in italiano) che (credo)
tutti i distributori saranno disposti a mostrarvi.
Tra le varie interessanti trattazioni sulle regole dei terzi, quarti ed
ellissi varie vi è una INTERESSANTISSIMA tesi molto simile all'uovo di
Colombo per eliminare drasticamente gli effetti delle riflessioni
indesiderate della parete posteriore.
SEDERSI CONTRO IL MURO!
E già, quanti di noi hanno a casa il divano contro il muro (IO si!) e
quanti possono spostare le casse (piccole su piedistalli) in centro la
stanza per gli ascolti in santa pace e riposizionarle lungo la parete
durante le normali ore di vita coniugali (IO si!).
Anche se secondo la teoria semplicissima di A.P. le casse finiscono nei
fuochi di un'immaginaria ellisse inscritta nella stanza in cui si ascolta
(e quindi parallele al lato lungo) vi assicuro che non è assolutamente
infrequente trovarsi in condizioni comode all'uopo.
Appena provata la sistemazione a casa mia sono rimasto di ...stucco,
un'immagine così le mie Harbeth non l'avevano mai avuta ed io non avevo mai
sentito ne' letto di impianti posizionati ...per lungo!
Sperando che possa servire a qualcuno, ho visto un estratto della
documentazione anche pubblicata su Stereophile (10,1998) per chi mastica
l'inglese.
Buon ascolto a tutti.
P.S.
Il mio sistema attuale è composto da (TEAC P700 + CAL Sigma2) + (Pink
Triangle + Rega RB300 + Grado Sig.Jun.) + C.J. PV10A + Audible Illusion
SA120 + Harbeth HL-P3 + Cavi (Cogan Hall + MIT T3 + Cardas) e tanto software.
Giorgio Arduino - E-mail: giorgio.arduino@regione.piemonte.it
Caro Giorgio,
la posizione è tutt'altro che inusuale, tanto che, in buona sostanza, è anche quella che utilizzo io. I risultati, ben lungi dall'essere universali e riapplicabili in quanto dipendono dall'acustica di ogni singola sala d'ascolto, sono appunto quelli di limitare l'influenza delle riflessioni della parete posteriore sul punto d'ascolto, se questa è molto riflettente.
Non è molto diversa la teoria (e pratica) di alcuni progettisti di diffusori che prevedono il funzionamento *a parete* dei propri diffusori (i primi Linn e Naim, alcuni Boston, Snell, Audio Note, Allison etc.) proprio al fine di minimizzare ed addirittura tenere in conto la *presenza* della parete posteriore.
In sostanza: se non puoi sconfiggere il tuo nemico, alleati con lui :-)
Grazie della segnalazione e buon ascolto!
Ah, dimenticavo: per *epiteto* ti riferisci a *Caro Direttore*? Mi fa piacere che TNT-Audio ti ricordi l'entusiasmo dei tempi passati...sarà che una parte del nostro entusiasmo fluisce anche attraverso questo sterile e freddo mezzo telematico?
Lucio Cadeddu
Una doverosa premessa: ho scoperto da poco tnt e devo dire che mi ha
riconciliato con il mondo dell'hi-fi. Grazie di tutto: dell'impegno, della
dedizione e della competenza.
Come appassionato di home theatre sono stanco di essere trattato con
compatimento dagli addetti ai lavori.
Avrei "ideato" un esperimento per mettere alla prova la capacità di
discernimento acustico di questi "soloni" dell'hi-fi: se realmente sono dei
bravi sommelier tra le tante proposte commerciali possibili, si faccia una
prova come appunto per i sommelier con i vini.
Si bendino quindi gli esperti, e li si inviti a dare un punteggio, a
parità di catena audio, a cavi, lettori cd, ampli ecc.
Non sarebbe un esperimento interessante, caro direttore, ed un servizio per
tutti i tuoi lettori "pesare", dopo tante attrezzature audio, i recensori
stessi?
Mi dirai che la soggettività è una variabile imponderabile. D'accordo, ma se è vero che l'oro non è ottonella, qualche punto fermo dovremmo pur ottenerlo: non sono forse simili gli esperimenti in doppio cieco?
Pensa che sorpresa se trovassimo un Brunello da Montalcino tra i moscati!!!
So che solo la tua libertà intellettuale può rendere possibile questa
prova.
Grazie di tutto
Eugenio Sgarbi - E-mail: esgarbi@brachetto.stat.unibo.it
Caro Eugenio,
la prova che tu consigli di fare io la utilizzo già da anni, sia su me stesso che su alcuni amici audiofili. Capita ad esempio di prestare degli apprecchi e di chiedere un giudizio senza conoscere alcuna informazione sul prodotto, ne'e; tantomeno sul suo prezzo. Tanto per citare un recente esercizio: ho prestato a Ruggero Sanna, progettista dell'Insulto...Finale due cavi dello stesso marchio, apparentemente identici ma di classe di prezzo completamente diversa. Nulla gli ho detto sulle differenze ne' sull'ordine di costo dei cavi in esame. Quindi lui si trovava esattamente nelle condizioni da te descritte. Indovina un po'...ha scelto come miglior suonante il cavo più costoso!
Altro esercizio che effettuo spesso è quello di far decidere a chi ascolta la classe di prezzo dell'apparecchio in prova, mantenendolo scrupolosamente ignoto.
Fino ad ora tutti hanno indovinato la classe di prezzo (con una precisione talvolta sconcertante e preoccupante...) degli apparecchi *misteriosi*. Curioso, vero?
Per quanto riguarda il sottoscritto, non potendomi imbrogliare da solo, posso solo dirti che il mio orecchio è maledettamente restio a sentire ciò che il cervello gli dice di dover sentire...come faccio ad esserne così sicuro?
Prova a leggerti il racconto di una curiosa ed involontaria prova d'ascolto di cavi segnale e capirai perchè!
Quindi qualche sicurezza si riesce ad ottenerla. Non parlerei di scienza, tuttavia, che è tutt'altra cosa.
L'invito ad effettuare simili prove è esteso naturalmente a tutti voi lettori, i risultati potrebbero essere illuminanti.
Come al solito, fateci sapere!
Lucio Cadeddu
Caro direttore, o posso chiamarla Lucio :-?
Comunque sia sono capitato davvero per caso sul tuo sito e ne ho tratto
grande soddisfazione, sebbene, come ripeto, la connessione sia stata
casuale, questa è avvenuta nel bel mezzo di una serie di ricerche
effettuate su (e di) siti "audio-oriented".
Il perchè è molto semplice, mi accingo ad acquistare uno stereo (si, ai
miei tempi si diceva così, e allora?) qualcosa insomma
del tipo CD player + amplificatore (integrato, credo per motivi finanziari)
e casse (anche in questo caso l'aver appena superato i quaranta
mi previene dall'uso del termine "diffusore").
Credo che la mia situazione corrente sia il sogno del audiofilo medio, no
non parlo della mia ricchezza (che non esiste) ma del fatto che mi trovo legalmente negli Stati Uniti per motivi di lavoro da circa due anni e che fra poco tornerò in Italia avendo diritto a ritrasportare indietro con me beni personali franco dogana.
Va da sè che ho finalmente deciso di investire quel paio di migliaia di
dollari che mi avanzano.
Inutile che ti descriva la mia sindrome che può posizionarsi a metà tra
l'"inesperto" ed il "nostalgico", per usare due categorie a te note.
Non so cosa comprare, insomma.
Posso immaginare che al tuo posto risponderei: caro Carlo, abbi pazienza,
cerca, indaga e soprattutto ascolta, soltanto dopo scegli.
Si, è del tutto ragionevole ma temo di non avere ne' la pazienza ne' la
forza (e nemmeno il tempo) di sottopormi ad altre estenuanti ricerche,
anche considerato che il luogo dove mi trovo (Raleigh, North Carolina) non rende
semplicissimo il reperimento della materia prima. Il 99 per cento dei
negozi specializzati (che non mancano) commercia esclusivamente "Receivers"
anche se di alto livello (qui la TV è un mostro sacro ed è apparentemente
illogico pensare che qualcuno voglia ascoltare qualcosa senza
contemporaneamente guardare) verso i quali nutro la più totale
indifferenza.
Dopo 6 o 7 "esercizi" visitati: dal buchetto esoterico con una mezza
dozzina di pezzi dai nomi fantasiosi (Krell era per me e temo resterà il
popolo scomparso dal pianeta Altair, cfr. "il pianeta proibito") fino ai grandi magazzini dell hi-fi (CircuitCity) sono stato preso da stanchezza.
Sto dunque per capitolare ed abbandonarmi ad un confuso istinto dove si
mischiano ricordi di gioventù, esperienze trascorse, nomi frullati nella
testa chissà da dove. E' così che allora mi dico: perchè non comprare un integrato Yamaha, ce l'aveva qundici anni fa quel mio amico.. sembrava suonasse così bene quando a casa sua conobbi quella bella ragazza.. oppure NAD, una bella
sigla.. ho letto tante recensioni favorevoli, peccato per il telecomando
che manca (314) o per l'assenza della presa phono (317)... Onkyo mi fa
schifo il nome però a sentirlo era mica male etc.
E poi gli "altoparlanti" (si, si i diffusori).. perchè ce ne sono così
tanti? Anzi, infinity :-)? Eppure mi ricordo quelle AR-10 pigreco così
morbide...
Per il CD potrei attaccarci il compattino AIWA che mi ha regalato mia
moglie, mossa a pietà quando ha visto che avevo le lacrime agli occhi
quando sceglievo un disco dalla mia collezione di circa trecento CD per sentirlo col CD-ROM drive del mio computer.
Oppure farei meglio a prendermi un buon "changer" visto che qui
praticamente li regalano?
Ahi, come è dura la vita.
Non ho vincoli di arredamento perchè non ho una casa.
Come detto, vivo negli Stati Uniti ma fra sei mesi tornerò in Italia
(Roma) dove andro in affitto chissà dove mentre spero nel frattempo di costruirmela, la casa, nel qual caso, la casa, avrà dimensioni normali e l'ambiente acustico potrebbe essere sulla 30ina di mq.
Amo la musica e ho un discreto numero di CD (circa 300) più un'ottantina
di LP ...60% pop/rock 25% Jazz/fusion 15% folk-newage-classica (quest'ultima è in
grande espansione, sarà l'età.. mah.)
Suono la chitarra ed ho un orecchio, come dire, allenato anche se non credo
che riuscirei a passare alcun test
di discernimento alla cieca di fonti sonore non troppo diverse (forse
perchè non ho mai provato...).
In linea di massima, a casa di amici, mi è parso di capire che amassi
riproduzioni "neutre/morbide" di impianti che
apparivano suonare "senza fatica".
Ecco, sono già preda di un lessico alla Veronelli, dove andrò a finire?
Il CD changer, quello piccolino "AIWA" regalatomi da mia moglie mi ha già
viziato e non potrei fare a meno del concetto.
Al telecomando sull'amplificatore rinuncerei, anche se confesso
malvolentieri.
Pur capendo (ed accettando) la base teorica dell'assenza del controllo
alti/bassi/balance questa mi metterebbe un po' in ansia.
Riterrei accettabile una piccola perdita d'informazione a favore di un
migliore equilibrio sonoro se questo dovesse rendersi necessario.
Questo sarebbe il mio primo ingresso per così dire serio nel campo
dell'alta fedeltà, capisco che il mio budget, pur per me
significativo (circa 1500-1800 dollari per CD player-ampli-casse) non
consente pazzie ma soprattutto vorrei che non fosse troppo "sperimentale"
nel senso che vorrei andare sul sicuro dal punto di vista della qualità
della riproduzione, anche se "banale".
Anche visto che non immagino (diciamo spero che non) che questo sarà
l'inizio di una situazione di dipendenza per cui avvierò
una continua compravendita di pezzi...
In compenso la pazienza e gentilezza nei confronti del C-liente è
inverosimile, per uno che qui non è mai stato.
Onkyo / Harman-Kardon / NAD / Yamaha / Marantz / Infinity sono le marche
che mi sono parse più facilmente reperibili (non nell'ordine).
Concludo, se ti andasse di darmi qualche consiglio (per farmi rientrare
appieno nella categoria "inesperto") mi farai cosa gradita, altrimenti
se una ragionevole prassi ti impone di non rispondere personalmente, oppure
ritieni la cosa eticamente inaccettabile, non me ne avrò a male.
Continuerò anzi a visitare il sito che ho trovato:
Certamente specchio di una persona che sarebbe interessante incontrare.
All the best.
Carlo Romano - E-mail: romanoc@us.ibm.com
Dear Romano,
comincio dalla fine. Anzi, proprio dalla tua ultima frase che asserisce che debbo essere una persona interessante incontrare. Non posso darti torto, è la stessa cosa che dico ogni mattina quando mi incontro allo specchio :-)
E devono pensarla così anche le varie persone che mi avvistano ormai un po' ovunque: ultimamente sia all'Umbria HiFi di Spoleto ed anche al recente WCES di Las Vegas. Vedi, il bello della virtualità sta proprio in questo: poter visitare tutte le mostre HiFi del mondo potendo stare comodo a casa mia :-)
Visioni, allucinazioni, apparizioni e scherzi a parte, ti ringrazio per l'apprezzamento e per aver compreso la filosofia che anima questa piccola comunità audiofila che sta intorno al progetto TNT-Audio.
Solo una precisazione: quando dico che le cose più belle della vita sono gratuite mi riferisco a valori immateriali come la stima delle persone, l'amore, la felicità etc. So benissimo che una Ferrari Maranello non è gratis... :-)
Capisco che non ci vuoi rinunciare ma dovrai farlo, obtorto collo ;-)
Amplificatore: un Marantz PM 68, telecomando ed ingresso phono sia MM che MC. Oppure un qualunque Harman Kardon di media potenza che abbia le stesse features.
Se non sbaglio, sono pure dotati dei controlli di tono (fortunatamente escludibili) che ti piacciono tanto. Ammettilo, in fondo sei un insicuro: il controllo di tono è la tipica necessità di chi non si sente sicuro delle sue possibilità e di quelle del suo impianto :-)
Mettiamola così: se un impianto ha bisogno dei controlli di tono, c'è qualcosa di molto SBAGLIATO nella sua composizione o in uno dei suoi componenti o, peggio, nell'ambiente.
Diffusori? Difficile a dirsi, specie senza conoscere l'ambiente dove andranno a finire.
Da pavimento o da scaffale? Stanza grande o piccola? Libertà di posizionamento o vincoli di arredamento?
Così a naso, e tenendo conto che ascolti principalmente musica elettrificata e che negli States i diffusori americani li paghi un'inezia, potresti rivolgerti con tranquillità al catalogo Infinity, serie Kappa, ad esempio. I modelli non te li posso indicare perchè ignoro i prezzi nel Paese d'origine.
Poi devi pensare ad un tavolinetto portaelettroniche ed ai cavi e, se i diffusori non saranno da pavimento, agli stands per essi.
Non si tratta di sciocchezze ma di quei particolari che fanno la differenza tra un impianto qualunque ed uno veramente *musicale*.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Egregio Direttore,
io sono Alessandro e scrivo da Firenze, non so se darle del lei (per
la "veneranda età") o darti del tu data la relativa vicinanza di età
(io sono del'68)...propendo per il tu.
Desidero avere un consiglio su come sparare al massimo il mio
compattone uso discoteca........ No! No! È uno scherzo, non cestinare
la lettera.
Ho da poco individuato il sito tnt-audio e l'audiofilo dormiente
dentro di me ha cominciato a pretendere attenzione.
Non penso di essere un audiofilo, ma so che quando ascolto la musica
suonata in un certo modo, qualcosa si muove e mi coinvolge a livello
fisico intellettivo e di comunicazione con gli altri....cosa non
"igienica" quando si vive in una casa con altre persone che pretendono
l'attenzione a cui hanno diritto (moglie e figlia).
Sono arrivato a comporre un discreto impiantino (rispetto alla spesa)
che mi garantiva un certo periodo di calma (specialmente in famiglia)
se non chè abbiamo cambiato casa...e abbiamo avuto una bambina.
Nella nuova casa l'unica stanza "possibile" è la sala che
incidentalmente è anche cucina.
PROBLEMA
L'impianto non suona più!
La prima cosa che ho fatto è stata quella di comprare casse da
scaffale per non avere l'obbligo del pavimento, ma conservando anche
le vecchie. Adesso la mia "attrezzatura" consiste di:
ampli Nad 302, piatto Thorens TD166 MkII, CD Rotel rdc9658x, diffusori Chario
2012, diffusori Wharfedale Diamond 6R. Non è il massimo, ma si può far suonare.
Il problema vero è quali diffusori e dove posizionarli!
La stanza ha dimensioni 5m x 3,80; dalla piantina sottostante puoi
notare che davanti al teorico punto d'ascolto (divano) ho un mobile
alto 1,20 m, non so cosa fare!
Speravo che le Diamond mi dessero la possibilità di dislocare meglio i
diffusori, ma le ho dovute mettere su pareti diverse su mensole quelle
che nel disegno sono indicate piene nere, e non riesco a essere
soddisfatto....il problema è che mia moglie comincia a scocciarsi dei
continui spostamenti, e non capisce le necessità di un
quasi-audiofilo.
Pensa che l'altra sera rischiando l'amplificatore ho collegato tutte e
4 le casse chiedendole di ascoltare e poi ne ho scollegate due...e lei
mi ha detto.."Ma dovrei sentire differenza?!", non posso pretendere
che, se non sente questa spinta verso la musica suonata bene, capisca
le mie perplessità, ma queste cose non hanno bisogno di una laurea in
audiofilia (ovviamente scherzo, questa lettera la leggerà anche lei!).
Ma sono realmente demoralizzato. Quello che chiedo è un miracolo!
...no... mi basta un idea su come posizionare i diffusori per
procedere a operazioni di "tweakings" senza dover compensare con
"esercizi joga" per compensare lo sbilanciamento dei diffusori che non
sono neppure sullo stesso piano.
Mi piacerebbe sapere secondo te quale è l'anello più debole della
catena dal quale poter partire per un upgrade.
Comunque penso che se non sistemo gli speaker è inutile anche pensare
a eventuali operazioni!
Grazie di avermi ascoltato e di avermi riacceso questa passione che
avevo relegato su una mensola!
P.S. Spero che il disegno non sia troppo grande.
Caro Alessandro,
il tuo impianto non ha anelli deboli, se non proprio la posizione delle casse, davvero disastrosa.
L'unica soluzione che mi viene in mente, senza stravolgere l'arredamento attuale ed attirarmi quindi le ire della tua consorte :-), è quella di mettere tutto sulla parete davanti al divano, coi due diffusori su supporti ai lati del mobile dove ora sta il giradischi.
In caso di ascolto impegnato, i due stands si potrebbero avanzare rispetto al mobile così da distanziarli quanto basta dalle influenze nefaste della parete posteriore.
Eventualmente potresti scambiare di posto TV e giradischi. Questa soluzione presenta diversi vantaggi: intanto la TV potrà essere ascoltata con l'impianto stereo, poi i magneti degli altoparlanti starebbero a distanza di sicurezza dal tubo catodico e, infine, i cavi che vanno alle casse sarebbero nascosti ed anche ragionevolmente corti.
C'è tuttavia un piccolo problema: la TV posta sul mobile da 1,2 m risuterà essere troppo in alto, a meno che tale mobile non preveda una zona dove è possibile infilarci la TV.
Qualora ciò non fosse possibile, tieni pure la TV come sta e posiziona le casse, su appositi stands, ai lati del mobile (e della TV, comunque).
Ho notato che in genere le donne (o le persone disinteressate in generale, non che tutte le donne lo siano) reagiscono male davanti alle tipiche fissazioni audiofile, tendendo a sminuire l'importanza che noi diamo alla Musica ben riprodotta.
Quindi, molto meglio mostrarsi un po' distaccati, come se l'interesse per l'argomento fosse marginale. Anzi, meglio scherzarci molto su, prendendosi in giro e facendo tanta (FACILE, peraltro) ironia. Mostrarsi serissimi ed impallinati tende ad allontanare le persone dal nostro hobby (è questo che le riviste autorevoli non hanno ancora capito, dopo 30 anni), perchè l'impressione che se ne trae è quella che nell'HiFi manchi il divertimento e che tutto sia maledettamente serio e scientifico...niente di più sbagliato! E' un gioco per bambini cresciuti, motivato solo ed esclusivamente dall'amore per la Musica.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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