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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. Tutto un digrignar di ka-nini :-)
  2. Re: Da musicista ad audiofilo...il passo è breve!
  3. Ancora sull'analogico...
  4. Analogico con furore!
  5. Redento sulla via di...AMC!
  6. Consiglio per un neofita (ma con tanta passione)
  7. Questa misteriosa TNT
  8. Re: le casse dove le metto?
  9. NAD 302 invertente?
Tutto un digrignar di ka-nini :-)
Ciao Lucio,
ho meditato sul tuo consiglio di cambiare la K9 con una Grado (più calda), ma l'impotenza nel non riuscire a far suonare bene la mia Linn mi spinge a lottare per trovare una soluzione, prima del passo finale.
Nella precedente lettera non sono stato molto chiaro perciò ti devo una spiegazione aggiuntiva. Il trio planar3-rb300-k9 non mi dà solo un suono secco, iperdettagliato, e come avevo scritto con le alte in crescita, ma dà una risposta in frequenza crescente da 10K in su.
Più o meno questi sono i valori: 12K +2dB; 14K +4dB; 16K +6dB!!!
Ti starai chiedendo come avrò fatto queste misure: la risposta è semplice, con un disco test RCA, un po' vecchiotto come la mia passione per l'hi-fi, ma in grado di rivelare stravolgimenti macroscopici della risposta come questi che lamento.
Magari fosse solo una sensazione di freddezza, da poter compensare con un qualche artificio! Il blu-tac non sono riuscito a trovarlo (al suo posto ho però impiegato dei pezzi di antirombo autoadesivo) ma dubito che possa influire più di tanto. L'unico modo per placare la "mania di dB sulle alte della K9" è stata quella di mettere un condensatore da 470 pF in parallelo all'ingresso dell'Audio Innovation in aggiunta a quello da 100 pF che già c'era di progetto (a proposito, non ti sei espresso sull'accoppiata Audio Innovation 500 - Acustical Linea) con il risultato di riportare a posto la banda interessata e stravolgere quella subito prima, con in più una perdita di "contrasto" (leggi dinamica) in generale.
La taratura maniacale del tracking e della messa in piano migliorano di poco le cose ed anche un sovrappeso del 10% arrotonda il suono a livello "uditivo" anche se le misure danno sempre lo stesso valore.
Non sono un "misurone" intendiamoci, sono solo un tecnico che con le proprie cognizioni nella materia cerca di rimettere a posto ciò che il suo orecchio segnala che non va.
LA MAGIA NON C'E' PIU'! E con essa la voglia di ascoltare i miei lp, tutto questo da quando ho cambiato piatto! Peccato, però in compenso sto riscoprendo il cd, anche per merito delle modifiche che ne hanno migliorato il suono, alla faccia di chi dice che le abartizzazioni sono follie. Caro Lucio dammi un altro spunto su cui rimettermi a lavorare!

A proposito del collegamento dei diffusori all'uscita a 4 o 8 ohm del valvolare, le prove di ascolto le avevo chiaramente già fatte e con questo esito: su 8 ohm potenza e dinamica a volontà con perdita del controllo nei momenti critici e clipping più aspro; su 4 ohm minor potenza ma più feeling con la musica, suono più corposo.
Il collegamento è sempre stato in bi-wiring con cavo monitor XP (e non XL come avevo erroneamente scritto nella precedente). La mia domanda era solo un po' più tecnica, ma alla fine è l'orecchio che comanda, per cui poco importa se sulla carta è migliore questa o quella soluzione, tanto ascolterò solo come mi piace di più.
E, per concludere, due cose: per primo i complimenti per il tuo lavoro, non dovuti ma sentiti; poi un pensiero leggendo la posta arretrata -che fa sempre bene direbbe la nonna-: ho notato che gran parte degli audiofili e musicofili sono coetanei e la cosa mi stupisce e mi lascia anche un po' perplesso nel constatare che i più giovani badano solo alle lucine e ai tasti del compattone del supermercato mentre i più "anziani" sono quasi latitanti. Dimmi che mi sto sbagliando, ti prego!
Grazie per avermi seguito fin qui.
Paolo Barletta - E-mail: pabarl@tin.it

LC
Carissimo Paolo,
certo che la risposta in frequenza così in salita non è normale. Che sia il pre phono? Hai provato con un altro? Non importa se di qualità, basta un ingresso phono qualunque per fugare il dubbio. Il responsabile di cotanto sbilanciamento non può essere certo il Rega, asciutto sì, ma molto musicale. Ne' può essere la K9 che, seppur in patria viene chiamata scherzosamente Ka-nine (questa sarebbe la pronuncia, che curiosamente ricorda i denti canini aguzzi, ecco perchè ho dato questo titolo alla tua missiva), non è così squilibrata lato altissime frequenze. A meno che non sia difettosa.
Io propendo quindi verso queste due ipotesi: o la K9 è danneggiata o il pre phono è starato (di brutto). Verifica anche queste ipotesi di lavoro...dopo di che trai le tue conclusioni (e comunicacele).
Circa l'abbinamento AU 500 + Aliante Linea non posso esprimermi perchè la coppia non l'ho mai ascoltata. Il 500 non è un campione in termini di capacità di pilotaggio ma le Linea non sono dei mostri mangia watts. Quindi...

Infine, circa l'età media degli audiofili c'è da tener in considerazione un fatto fondamentale: i lettori di TNT-Audio non sono audiofili comuni ma persone che conoscono ed utilizzano il computer e la Rete. Questo genere di persone ha un'età compresa tra i 20 ed i 40 anni. Al di sotto ed al di sopra c'è poco. Molti audiofili di una certa età non usano ne' il computer ne' tantomeno la Rete (sebbene sia...faccile :-) ) e quindi non leggono TNT-Audio.
Non solo, ma questa è una mia estrapolazione personalissima e probabilmente fallace, l'aria che si respira su queste pagine è poco seriosa e molto scanzonata, presumibilmente poco adatta ad una generazione precedente di audiofili cresciuti e (s)formati con le riviste cosiddette autorevoli.
A non prendersi mai troppo sul serio si finisce per non esseri presi sul serio...ma è un rischio che mi sento di correre. Non voglio essere l'ennesimo critico audio serissimo, un po' filosofo, con la puzza sotto il naso (sempre la propria :-) ), tristissimo e che ha perso il gusto per il divertimento che l'HiFi e la Musica (in primis) possono regalare.
Ciao e a presto!
Lucio Cadeddu

Re: da musicista ad audiofilo il passo è breve!
Caro Lucio,
ho effettuato le prove di ascolto dell'integrato DENSEN BEAT B-100 e del finale GRAAFiti 5050 (abbinato al preamplificatore GRAAF WBF TWO).
Ho sostituito anche i cavi di potenza del mio impianto con dei SUPRA 10.0 (probabilmente non eccelsi ma con un costo "umano" (circa 50.000 al metro)) terminati con delle forcelle dorate. Per il momento ho tenuto i cavi di segnale (a proposito sono dei MONSTER CABLE M350).
Visto poi che c'era aria di rinnovamento, ho acquistato un tavolino serio (un TARGET AUDIO) togliendo le apparecchiature dagli scaffali che le hanno ospitate per tanto tempo.
Ho regolato i piedini, messo delle monete da 100 lire sotto gli stessi, posizionato i vari componenti, cablato il tutto ed ho cominciato l'ascolto di qualche CD che reputo valido da un punto di vista di qualità di incisione.
Inizialmente ho collegato il DENSEN (che tra l'altro ha un look decisamente affascinante!) e l'ho fatto scaldare per circa 45 minuti. Questo integrato ha l'interruttore di accensione nella parte posteriore ed il costruttore consiglia di tenerlo acceso semipermanentemente.
Non ci sono alette di dissipazione del calore visibili, evidentemente perchè tutto il box assolve a questa funzione (se sto scrivendo cretinate perdonami!).
Parto con l'ascolto dell'ultimo CD di MADONNA e subito mi accorgo degli enormi miglioramenti che le modifiche (cavi, tavolino ma soprattutto amplificatore) hanno portato. Sistemo un po' meglio i diffusori ed ecco apparire alcuni particolari dell'incisione di cui non sospettavo neppure l'esistenza.
Tutto "respira meglio", le basse frequenze sono molto più controllate, le alte evidenti ma non affaticanti. Cavolo... ma è proprio un altro mondo!! La voce è molto ben delineata. Provo allora con GEORGE MICHAEL ed il suo OLDER. Le impressioni rimangono molto positive. Cambio di CD e cambio di genere: musica classica (SAINT SAENS e la sua sinfonia per organo - registrazione DORIAN).
Molto naturale (e molto merito alla registrazione davvero eccellante, assolutamente non compressa quindi estremamente dinamica) ed impianto messo un po' in crisi da alcuni registri dell'organo; comunque è il paradiso rispetto a prima.
Ok, adesso viene il bello: un po' di sano e robusto rock. Parto coi QUEENSRYCHE ed il loro ottimo EMPIRE dove la voce di GEOFF TATE è semplicemente meravigliosa e dove il basso e le chitarre hanno un incisione precisissima, maniacale, quasi chirurgica e, volendo essere un po' spietati, un tantino "fredda". La resa è notevolissima.
Non odo più le "slabbrature" che il povero YAMAHA mi faceva sentire. Tutto è molto più.... controllato ed equilibrato. Con i DREAM THEATER ed il loro stupendo IMAGES AND WORDS (uno dei più bei dischi di sempre a mio modesto parere) forse sarebbe necessaria un po' di cattiveria in più ma, tutto sommato, questa nuova veste non mi disturba affatto.
Pigio il pedale ed inserisco il penultimo lavoro dei MOTLEY CRUE dove BOB ROCK ha fatto un lavoro di produzione spettacolare e dove le sonorità diventano più gravi e scure (grazie anche all'utilizzo di chitarre a 7 corde ovvero con un SI basso aggiunto!).
Anche in questo caso il buon DENSEN se la cava più che egregiamente, incredibile ma vero! Termino l'ascolto con SADE ed il suo BEST OF... (che ha una resa quasi commovente), il più dinamico DAVE WECKL con MASTER PLAN, JOHN PATITUCCI ed il suo HEART OF THE BASS ed infine JAN GARBAREK con VISIBLE WORLD.
In tutte le situazioni il BEAT B-100 ha dimostrato un certo equilibrio ed una discreta disinvoltura. Sono soddisfatto. Cambio di apparecchiature ed ecco entrare in scena la coppia GRAAF.

La bellezza assoluta del finale varrebbe l'acquisto a prescindere dal suono: è un oggetto stupendo ed in ottimo stato (è usato, ricordi?). Il pre invece è nuovo ed un pochino più anonimo.
Se ha fatto scaldare un integrato a transistor cosa dovrei fare per una coppia a valvole? Li faccio suonare per un'oretta buona con la colonna sonora di BRAVEHEART mentre, volutamente, mi trasferisco in un'altra stanza per non essere influenzato dalle prestazioni in condizioni non ottimali poi ricomincio l'ascolto degli stessi CD che avevo utilizzato col DENSEN.
Risultato generale in base al mio gusto: molta più dinamica anche a basso volume, decisamente più gradevole e più a suo agio con situazioni musicali "tranquille" dove la grazia delle valvole si esprime al meglio. Alle mie orecchie il risultato è più che discreto anche con generi più movimentati ai quali l'accoppiata dei miei "concittadini" riesce a dare quel tocco di "calore" (in tutti i sensi!!!) in più.
Questo è quanto caro Lucio. Entro domani o Mercoledì al massimo devo concludere la cosa: ho approfittato anche troppo del gentilissimo rivenditore.
Direi a questo punto che opterò per il DENSEN anche se devo confessarti che non è una scelta così facile e scontata anzi, da un punto di vista puramente sonoro, faccio molta fatica a salutare la coppia GRAAF.
La nota del tutto positiva viene invece dai diffusori che mi hanno piacevolmente stupito: evidentemente li stavo sfruttando in modo totalmente inadeguato. Ho la tua "benedizione" per l'acquisto? ;-)
Per quanto riguarda il mio CD, non appena mi arriveranno le prime copie (presumibilmente APRILE/MAGGIO) effettuerò l'invio e sarò ben felice se vorrai recensirlo o farlo recensire. Il genere è una sorta di hard-rock con influenze prog (non nel senso discotecaro del termine!) ovvero brani di durata superiore alla media e con frequenti cambi di divisione ritmica e di tonalità.
Grazie per i preziosi consigli che mi hai gentilmente fornito e a presto!
P.S.: i motivi per i quali la maggior parte dei musicisti non appartiene alla schiera degli audiofili sono essenzialmente due:

Scusa la divagazione finale ma ci tenevo a farti sapere che avevi visto giusto, è proprio così.
Ciao!
Francesco Cataldo - E-mail: kat@carpinfo.it

LC
Caro Francesco,
nonostante dopo questa ci sia stato un altro scambio di e-mails ho ritenuto utile pubblicare le tue impressioni che possono servire a qualche altro lettore.
Le tue *divagazioni* finali sono state poi utilissime, almeno hanno confermato che per essere audiofili non bisogna essere musicisti e, ovviamente, viceversa.
Basterebbe, per cercare di capirsi un po' di più, che tutti guardassero un po' al di là del proprio naso, audiofili in primis, che spesso ritengono che SOLO un certo di tipo di Musica è degna di suonare nei loro impianti HiFi, che vanno giudicati con la classica e storcono il naso non appena uno chiede di ascoltare del buon rock elettrico...
Allargare i propri orizzonti, c'è tanto di bello in questo mondo da scoprire...perchè porsi dei limiti? TNT-Audio nasce un po' anche con questo scopo, quello di cercare di fare divulgazione musicale a 360 gradi, senza pregiudizi e chiusure culturali di alcun tipo.
Lucio Cadeddu

Ancora sull'analogico...
Caro Lucio,
mi chiamo Leonardo Oprandi e ho appena ricevuto, con inaspettata solerzia, il tuo utilissimo protractor del quale ti ringrazio infinitamente.
Come d'accordo, ti chiedo alcuni consigli sicuro della tua disponibilità e competenza.

  1. Vorrei indicazioni sulla taratura del braccio del mio giradischi (Linn Sondek LP12/Akito/Linn K9) appena acquistato d'occasione; trovi che l'alimentatore (Walhalla o Lingo) sia fondamentale?
  2. Posseggo una coppia di B&W Matrix 805 e una di Spendor ls3/5a in cerca di amplificatore (anche integrato, non voglio svenarmi) pensavo al Linn Majik (ce la farà con le 3/5?) oppure al Quad 77, cerco equilibrio tonale, buona dinamica e dettaglio, suono controllato privo il più possibile di colorazioni e non impastato, che ne dici?
  3. La mia sorgente digitale è un Quad 66 che necessita di una revisione (penso che ne valga sempre la pena no?).
  4. La mia sheda phono esterna è una Lector 70 MM, sarà sufficiente con LP12? E la scheda phono del Majik?
Ti ringrazio anticipatamente per la "consulenza" e ti saluto.br> Con stima,
Leonardo Oprandi - E-mail: lucoliva@iol.it

LC
Caro Leonardo,
complimenti per l'ottimo acquisto. Il Linn LP 12 è un eccellente giradischi, ormai considerabile definitivo per prestazioni musicali, tenendo conto del declino commerciale dell'analogico.
La taratura del braccio è piuttosto semplice, devi in pratica solo regolare l'altezza, seguendo i consigli che trovi qui su TNT-Audio. E' sufficiente che sia parallelo al disco mentre lo legge. Piccoli aggiustamenti (in più o in meno) potranno essere effettuati *ad orecchio*.
Più difficile la taratura delle sospensioni che, se starate, abbisognano dell'intervento di una persona che conosca bene quel giradischi. Probabilmente però, se il possessore precedente era un audiofilo pignolo, non avrai bisogno di tarare alcunchè.
Importante è la qualità, la stabilità e la messa in bolla del tavolino sul quale andrà poggiato l'LP 12. In un secondo momento penserei al cavo di segnale dal braccio al pre phono: cerca di posizionare il pre phono il più vicino possibile al giradischi, in modo da accorciare al massimo il cavo del braccio.
Infine l'alimentazione: il Lingo è certamente meglio del Valhalla ma costa pure i suoi bei soldini...dipende da te.
La scelta dell'ampli integrato sarebbe da considerare con attenzione. I tuoi diffusori ed il tuo giradischi consentono prestazioni di livello molto elevato ed il Linn Majik (o equivalente) sarebbe un possibile collo di bottiglia.
Meglio puntare a soluzioni più raffinate. Prova, ad esmpio, ad ascoltare l'integrato AM Audio PA 30, 30 watts in pura classe A e doti di erogazione di corrente fuori dal comune (3.800.000). Oppure ad un integrato Classè Audio CAP 80 (circa 4 milioni) o, per la stessa cifra, il Copland CTA 401. Un po' più economico l'Electrocompaniet ECI 2 (3.300.000) da 50 watts in classe A e buone doti di erogazione di corrente. Ancora per lo stesso prezzo l'YBA Integrè.
Questi amplificatori (più qualche dimenticato) sono di classe (e di prezzo) ben superiori al Majik e possono far suonare le tue casse al meglio delle loro possibilità, comprese le LS 3/5A.

La sorgente digitale, se il Linn LP 12 è tarato a puntino, farà un po' una figura bruttina al confronto, ma niente è perduto. Puoi provare a sperimentare alcuni dei trucchi che suggeriamo nel Tempio del Tweaking.
La scheda phono Lector è senza dubbio migliore di quella interna al Majik che svolge il suo dovere con onore ma niente di più. Infatti, nella recensione dell'integrato inglese, ho messo ben in evidenza il fatto che se l'acquirente avesse un front-end analogico di alto livello (come il tuo LP 12) farebbe meglio ad acquistare il Majik linea ed accostarci un pre phono separato.
Spero di esserti stato d'aiuto.
A presto!
Lucio Cadeddu

Analogico con furore!
Ciao Lucio,
spero tutto bene e a giudicare da come sta crescendo TNT penso proprio di si.
Ormai mi capita spesso di gironzolare per il tuo sito e leggere gli articoli il cui argomento magari non mi interessa specificatamente, ma solo per il piacere di leggere di HiFi.
Uno di questi argomenti è proprio il vinile: ero sicuro non mi interessasse, poche esperienze, con compattoni, pieni di fruscii e di scariche elettrostatiche.
E poi io ho un impianto che è tutt'altro, quasi tutto votato all'HT, finale Rotel 976 ponticellato, pre Rotel RSP 970, cd ancora Rotel RCD 950 collegato ad un bellissimo paio di
TNT Munis che stanno su dei bellissimi stand da 60.000 Lire di Monteferri accompagnati da un altrettanto splendido Trentino (mi piacerebbe mandarti una foto di "famiglia"!).

Vengo al sodo! Sono pieno di cd di musica molto commerciale pochissimi di musica Jazz e di musica sinfonica che sono generi stanno iniziando a piacermi e che mi danno più soddisfazione ascoltandoli (come mai?).
I cd sono certo sono cari poi per caso, leggo l'articolo dove si parla di chi si vuole sbarazzare dei vecchi lp ed ecco l'illuminazione! La vecchia zia, se ne è andata (pace all'anima sua) lasciando la cantina piena di lp di tutti i generi mi sei anche venuto in mente quando ho trovato una copia originale di SGT. PEPPERS LONELY......
Insieme ai dischi (tutti ben tenuti) ha lasciato un giradischi JVC modello JL-A15 che purtroppo penso qualitativamente non valga niente però da mio padre ho trovato un AKAI modello AP-206C con testina Shure M95ED quest'ultimo in vent'anni avrà suonato si e no 6 o 7 ore, forse il modello non ti dice niente, posso aiutarti solo dicendoti che ha la trazione a cinghia ed ha il telaio fisso e se non altro ha tutte le regolazioni di cui si parla su TNT.
I problemi sono quindi:

Se il vostro scopo è appassionare la gente all'alta fedeltà... con me direi che ci siete riusciti.
Grazie mille di un eventuale consiglio.
Lorenzo Roncoroni - E-mail: ilnotaio@tin.it

LC
Caro Lorenzo,
mi fa molto piacere che TNT ti coinvolga così tanto, per noi questa è una grandissima soddisfazione.
Puoi certamente inviare una foto dell'insieme di progetti di TNT da te realizzati, se è di dimensioni accettabili (diciamo sotto i 40 Kb) sarò ben lieto di pubblicarla!
Quando ho cominciato a scrivere dell'analogico qui su TNT-Audio mai avrei immaginato tanta gente appassionata ed ancor meno mi sarei aspettato di fare nuovi proseliti :-)
Comiciamo dai dischi: davvero una bella eredità, specie se c'è del materiale degli anni '60 ancora in edizione originale! Ora sta a te farli rivivere. Il giradischi Akai che mi citi può fungere allo scopo anche se un buon Thorens usato (o un Rega Planar 2) sono già su un altro pianeta.
Il problema VERO è lo stato di conservazione di quei dischi. Ultimamente un tizio che voleva disfarsi di un paio di LP che non ascoltava più me li ha regalati. E' incredibile come la gente riesca a rovinare gli LP! Di fatto sono inutilizzabili! Suonano meglio i 45 giri del mio vecchio Juke box Rock-Ola (un mito) che questi LP molto più recenti!
Quindi verifica innazitutto se val la pena spendere per un giradischi decente. Metti su l'Akai, regola la testina (che, se non distrutta, non è malvagia) ed il braccio al meglio che puoi, seguendo i nostri consigli, e comincia ad ascoltarli.
Già, non hai il pre phono...non conosci nessuno che abbia un vecchio integrato dotato di ingresso phono? Sarebbe già un punto di partenza. Colleghi l'uscita tape out dell'integrato ad un ingresso linea del tuo Rotel ed il gioco è fatto. Non sarà il massimo ma almeno riesci a valutare se il gioco vale la candela.
Raffinatezza delle raffinatezze, qualora volessi l'uscita phono regolabile, e magari da collegare direttamente al finale di potenza, puoi cercarti un vecchio integrato con separazione pre/finale.
Se abitassi vicino te ne potrei prestare una vagonata :-)

Qualora poi la collezione di dischi fosse in buone condizioni, tale da giustificare spese ulteriori, puoi cominciare a cercare un pre phono della NAD (uscito da poco), il PP-1, che dovrebbe costare meno di 200.000 lire così come l'analogo pre della QED, il DF-1.
Intorno alle 600 mila trovi lo stadio phono X-LP della Musical Fidelity oppure il Black Cube di Lehmann (che, secondo Steven Rochlin, è in grado di rivaleggiare con alcuni dei migliori stadi phono Audio Note, e scusate se è poco).
Ovviamente questi ultimi consigli sono validi SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nel caso di front-end analogico di livello medio-buono.
Quindi verifica la convenienza dell'operazione e facci sapere!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Redento sulla via di...AMC!
Carissimo Lucio,
vi debbo un ringraziamento particolare. Grazie a voi di TNT, che ho scoperto poche settimane fa, ho capito che finora...non avevo capito niente! E mi si è dischiuso davanti un mondo che prima non conoscevo, abituato com'ero ad ascoltare musica da quegli orrendi compattoni, pur costosi e di marche molto note.
Bè, ho letteralmente buttato via tutto e, messi da parte un po' di soldini, mi sono deciso al grande passo.
Seguendo i vostri preziosi consigli, ho cercato di fidarmi esclusivamente delle mie orecchie, che...miracolo!, funzionano davvero! E io che pensavo si fossero atrofizzate...
Insomma, la mia scelta è caduta, dopo ripetute prove, su un prodotto che mi soddisfa pienamente: un ampli integrato AMC 3050a e relativo lettore CD (serie CD9). Una marca che non avevo mai sentito nominare prima, ma che importa! Le mie orecchie mi hanno detto che potevo fidarmi (d'altra parte, è proprio vero che la qualità di un impianto è influenzata molto anche dall'ambiente in cui si troverà a suonare: la prova in negozio non mi aveva entusiasmato come quella a casa).
Ma la vera sorpresa è stata quando, sempre seguendo i vostri consigli, ho deciso di cambiare i cavi! Uno sballo...
Insomma, come avrai capito, non sto qui a chiederti molti consigli (mi riservo semmai di scriverti ancora). Vorrei invece saperne un po' di più sulla marca AMC.
Non mi pare di averne trovato traccia in questa rubrica ne' in altre parti della vostra rivista (le altre, quelle in edicola, non le leggo più). Si tratta forse di una marca ritenuta in genere particolarmente scadente?
Per parte mia, mi sentirei di consigliarne senz'altro l'ascolto e anche l'eventuale acquisto. Hai qualche informazione in più sulla ditta, sui vari modelli, eccetera?
Grazie e ancora complimenti!
P.S.: A dire il vero, un parere te lo chiedo. Ho acquistato un paio di casse Infinity Reference 2.1. Poi ho letto da qualche parte che le Infinity sono in genere molto difficili da *pilotare* (si dice così?). Cosa ne pensi?
Marco Bianco - E-mail: slave121@hotmail.com

LC
Ciao Marco e benvenuto!
La cosa che mi piace di più della tua lettera non è il fatto che la lettura di TNT ti abbia spinto a ripensare al modo corretto di ascoltare Musica (cosa che comunque mi fa estremamente piacere) quanto il fatto di per sè straordinario che, fidandoti delle tue orecchie, sei andato a pescare un prodotto che non conoscevi e che gode invece di una ottima reputazione tra gli audiofili! E bravo Marco! E complimenti per le orecchie e per il coraggio!
Gli AMC sono apparecchi di provenienza orentale ma progettati con una attenzione particolare per il buon suono. Gli amplificatori, si dice, hanno circuitazioni molto simili ai più famosi NAD mentre i lettori CD si sono guadagnati in breve tempo la fama di apparecchi particolarmente ben suonanti, nonchè originali (si veda il modello con uscita a valvole).
Il fatto che tu non li abbia trovati recensiti qui non significa affatto che non siano buoni, semplicemente non li abbiamo mai avuti in prova tanto da poterci scrivere una recensione seria.
Conosco molti apparecchi AMC per averli ascoltati nelle situazioni più diverse, ma mai in *condizioni controllate* cioè a casa mia. Da quel che ho sentito non posso che confermare la fama di cui godono presso gli audiofili più smaliziati.
Una particolarità della produzione AMC è quella di utilizzare, per i modelli più costosi, una tecnologia ibrida valvole/transistors ed infatti il primo integrato che arrivò in Italia (si parla ormai di parecchi anni fa) era proprio un ibrido che fece molto scalpore.
Mi è capitato tuttavia di averli consigliati a più di un lettore (forse non hai letto TUTTA la posta :-) ) per via del loro rapporto qualità/prezzo estremamente favorevole, insieme coi soliti noti Rotel & NAD.
Quindi, in definitiva, puoi complimentarti con le tue orecchie che, davvero alla cieca, hanno scelto dei prodotti estremamente validi.
Quanto alle tue Infinity Ref 2.1 (complimenti anche per questa scelta!) non devi preoccuparti: non tutte le Infinity sono carichi difficili. Solo la vecchia serie Kappa lo era, e forse qualche modello della serie Ren. Le Reference sono diffusori nati per suonare bene senza dar problemi, quindi puoi dormire sonni tranquilli, tanto più che il tuo integrato AMC ha pure ottime (eccellenti!) capacità di pilotaggio.
Ed ora, tanta, tanta buona Musica!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Consiglio per un neofita (ma con tanta passione)
Caro Lucio,
sono appena entrato a far parte della grande famiglia degli appassionati HT e ho un paio di domande da farti. Spero di non farti perdere troppo tempo. Inizierei con il descriverti il mio impianto:

La mia sala e di circa 4x5 (per darti un'idea). Ora veniamo alle domande:
  1. Il mio sub è passivo e sino ad oggi l'ho utilizzato come "tramite" per le casse anteriori. Per migliorare la situazione penso di avere queste possibilità: buttare il sub e sostituirlo con uno attivo. Tenermelo e aggiungere un ampli dedicato.
    Penso che la seconda soluzione sia la migliore, ma che ampli mi consigli? Come posso fare per farlo rendere al massimo?
  2. Ho un lettore CD esageratamente datato (15 anni). E' stato il primo monobit della Technics ed era costato una stupidata. La mia idea è quella di passare al DVD visto che cos' posso anche vedermi i film oltre che sentire la musica. So già che la mia domanda prevede il fatto che tu abbia una sfera di cristallo con doti divinatorie, ma lo compreresti subito o attenderesti l'uscita del registrabile? Alcune fonti attendibili (livelli dirigenziali) mi indicano per la seconda meta del '99 uscite massicce da parte di Panasonic/Technics e da parte di Samsung di DVD registrabili a costi accessibili. Ne sai qualcosa?
Ti ringrazio per il tempo dedicato alla lettura di questa mia e aspetto fiducioso una tua risposta anche con eventuali consigli su come migliorare la mia situazione.
Grazie Anticipatamente.
Claudio Mascheroni - E-mail: ced@giuffre.it

LC
Caro Claudio,
il mio consiglio è di tenerti il sub e di abbinargli un finale dedicato. La scelta di quest'ultimo dipende un po' dalle tue finanze. Diciamo che un buon Rotel RB 971 (70 watts x 2, 700.000 lire) potrebbe essere un'ottima scelta: grande erogatore di corrente, ben costruito, potente ed economico. In fondo queste sono le carattistiche fondamentali per un buon finale da subwoofer.
Ancora meglio sarebbe poter bypassare il crossover passivo e far amplificare al finale un segnale per subwoofer filtrato elettronicamente dal processore del tuo ampli HT, se prevede questa comoda possinbilità (uscita pre per sub, filtrata elettronicamente intorno ai 100 Hz).
In questo caso, qualora non ti sentissi di cannibalizzare il sub Acoustical potresti provare a sentire l'Ing. Giuseppe Prato, il progettista, sempre molto gentile e disponibile il quale, magari, ti può dare anche qualche utile consiglio per migliorare, ove possibile, il sub in tuo possesso.
Vai sul sito
Aliante e mandagli un e-mail.
Quanto alla seconda domanda sul DVD, temo di aver già risposto (e più volte) su questa stessa rubrica (vedi i volumi di posta precedenti di qualche settimana fa).
Riassumendo, il mio consiglio è di attendere l'evoluzione delle cose, per evitare di acquistare ferraglia che tra un anno sarà già obsoleta. Del DVD registrabile non ti so dire molto di più di quel che hai scritto tu. Attendiamo l'evolvere degli eventi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Questa misteriosa TNT
Ciao Lucio,
leggendo quà e là ho saputo che sei un prof. di Analisi!!! Che brutto colpo che è stato per me!
Sono all'ultimo esame di Economia und Commercio ed indovina cosa ho lasciato come ciliegina sulla torta? Ma se ciò non interessa a me ... figuriamoci a te !

Più leggo e spulcio TNT (suppongo stia per T and T: cosa significa?) e più voglie mi vengono ... tutto a scapito del C.Corrente e della Matematica naturalmente: attualmente sto costruendo un tavolinetto porta-elettroniche e visto che consigliate sempre l'uso di medite o compensato marino MI DOMANDAVO: il tipo di legno viene specificato con occhio di riguardo all'economicità del progetto o perchè l'utilizzo di legno massello od altri è sconsigliabile per chissà quali motivi?
ANCORA: dato il lato del ripiano (50x40) qual'è lo spessore consigliabile?
In attesa dei tuoi generosi consigli (suppongo che non solo per un economista il tempo è denaro) colgo ancora l'occasione per farti i "Complimenti Per La Trasmissione!"
Ciao
Francesco Facini - E-mail: facini@rocketmail.com

LC
Caro Francesco,
intanto in bocca al lupo per l'esame di Matematica, che è certamente più importante dell'HiFi :-)
Veniamo alle tue curiosità: TNT è una sigla che nasconde molti significati, in realtà. Alcuni noti, altri ancora non svelati. Intanto è la sigla dell'esplosivo (dinamite) per via dell'effetto dirompente che questa pubblicazione ha avuto (sta avendo) sul mondo dell'editoria specializzata. Però è anche l'acronimo di The Naked Truth, ossia La Pura Verità, intesa non tanto come Verità Assoluta (ci mancherebbe!), quanto piuttosto come Realtà spogliata e liberata da tutti i condizionamenti del mondo del commercio e della pubblicità.
Poi il gruppo TNT è un fumetto, da me amatissimo, di Max Bunker. Racconta le avventure di un gruppo di amici, un po' maldestri, sempre e permanentemente col conto in rosso, che si industriano con mille artifici per risolvere casi intricatissimi. Un po' quel che facciamo noi coi nostri consigli da poche lire per migliorare gli apparecchi HiFi.
Ancora T'n'T significa, in inglese, Consigli e Modifiche (Tips and Tweaks), uno degli scopi, appunto, per i quali è nata questa rivista. Per ora mi fermo qui, ma altri significati si nascondono sotto questa misteriosa sigla :-)

Per quanto riguarda i tuoi dubbi sui materiali da usare per i tavolinetti, ti confido che l'MDF o il multistrato marino non sono consigliati per via del costo, ma per la loro leggerezza e rigidità, doti non comuni ai pannelli in massello (di quale legno poi, è tutto da discutere...l'iroko e l'abete sono MOLTO diversi dal punto di vista meccanico/dinamico).
Il massello poi, se non adeguatamente stagionato (si utilizzano speciali camere a gas per accelerare il processo) tende ad incurvarsi, ad assorbire umidità ed aprirsi. Meglio, a quel punto, un bel pannello in listellare che però è pesantuccio.
Infatti, nei migliori mobili i ripiani più soggetti al peso della struttura sono molto raramente in massello, e viene infatti preferito il listellare. Fidati, i mobili di casa li ho fatto costruire in massello, interamente a mano, seguendo passo passo tutte le fasi, da abili artigiani :-)
Non fidatevi dei mobili che vi spacciano per vero legno....spesso sono semplici impiallacciature ben mascherate.
Quanto allo spessore ritengo che possa andar bene variabile tra 1 e 2 cm. Esagerare non val la pena, appesantiresti la struttura inutilmente. A quel punto, meglio i ripiani in marmo.
Spero di esserti stato d'aiuto!
Lucio Cadeddu

Re: le casse dove le metto?
Caro Dir... Lucio,
non per sminuirti ma per sottolineare la scarsa importanza attribuita all'infrastruttura di titoli, attributi....che poco hanno a che fare con la musica e distolgono dal vero fine della tua iniziativa TNT.

Ti ringrazio molto della risposta che mi hai dato la scorsa settimana, questa volta cercherò di essere meno prolisso.
Premetto che, tatticamente, ho fatto un riassunto, a mia moglie, della risposta, per far vedere che non ero così ansioso di rivoluzionare la casa...purtroppo in un momento di distrazione, ero in bagno, ha letto la risposta e ha detto "ma che pensate che le mogli siano tutte bischere"...
A parte l'emozione di essere accomunato a te per la passione HiFi, ho notato successivamente una sua maggiore apertura al dialogo, forse sarebbe ancora meglio se mandassero anche a me apparecchi da ascoltare... He! He! He!
Comunque tornando alla risposta, gli stands sono il mio fine, ma dovrò aspettare alcuni anni perchè ho mia figlia, di 10 mesi, che non aspetta altro per attaccarsi e imparare a camminare....poi prospettando la soluzione alla moglie, e chiedendo in alternativa di muovere un po' i mobili ha accettato la seconda.
Propendo per mensole, ma messe nella posizione giusta....eccoci alle domande.

Ho trovato una posizione abbastanza *aurea* per le casse, una (sx) sul mobile, l'altra (dx) su una mensola a parete da fare e installare appositamente alla stessa altezza. Ho approntato con mezzi di fortuna il supporto e in questa posizione anche la consorte ha sgranato gli occhi su come cambia la resa delle casse.
Casse Wharfedale Diamond 6R bass-reflex frontale.

  1. Una volta sulla mensola la cassa sarà soggetta a vibrazioni superiori/diverse dal normale? Come isolarla?
  2. Immagino che mettere una cassa sul mobile distrugga il suono del giradischi, ma supponendo in caso di utilizzo del giradischi di spostarla, c'è un modo di isolarla dal mobile quando suona sopra di esso?
    Con, questa posizione i tweeters risultano alcuni cm più alti dell'orecchio. E' tragico? Si possono rovesciare le casse?
    Ho pensato di cambiare le casse per avere un suono più pieno e caldo, le Diamond sono precise ma freddine, ho chiesto al mio rivenditore che mi ha fatto sentire velocemente, prova da ripetere in ambiente adeguato e sul posto (casa mia) le Diamond 7.3, Opera Duetto, Opera 1.5. Mi sembra che le Diamond 7.3 siano più fredde delle mie, e le Opera mi sono piaciute molto.
    Il cambio tra le mie (gli cedo anche le Chario 2012) e le Opera 1.5 D 800.000 e Opera Duetto D 500.000.
    Con la disposizione che ti ho descritta penso che siano sprecate le 1.5 senza presenza di stands adeguati, mentre mi hanno colpito le Duetto ma:
  3. Pensi che a pochi cm dal muro il bass reflex posteriore abbia più problemi di uno frontale (diamond 6r)?
  4. Pensi che il cambio sia conveniente?
  5. Soldi buttati?
  6. Mi può questo aprire ad uno squilibrio dell'impianto con il NAD 302?
Le domande sono poste un po' schematicamente e pedantemente per evidenziare i dubbi.
Ti chiedo solo un parere, non voglio una recensione delle Opera.
In linea con i dettami di TNT, resto dell'idea che se suoneranno bene nella mia stanza probabilmente le prenderò; fra l'altro la moglie ha gradito il fatto che non siano nere ma di massello, e tenere conto dei suoi gusti servirà spero a ingraziarmela per un futuro.......
Ciao e grazie!

NOTA. Ho provato i piedini in gomma ferma porta, anche se non ho ancora trovato quelli con la bolla d'aria, questi funzionano bene.
Ho provato lo stabilizzatore in sughero per CD e sono restato impressionato dai prodigi che può fare..... ma non utilizzare MAI il sughero pre-collato, io l'ho fatto e per alcuni giorni è andato tutto a meraviglia fino a domenica che, avendo dimenticato di staccarlo sabato sera, ha avuto modo di aderire più del normale, penso, e quando l'ho levato, si è portato dietro l'argentatura.....con relativo colpo al mio stomaco.
Per fortuna si è rovinata una parte non registrata ed il disco ha ancora tutte le tracce funzionanti, ma non ho più il coraggio di *stabilizzare*. Probabilmente se la colla si applica spray è meno aggressiva!, oppure se non troverò il sughero non collato ripiegherò su stabilizzatori commerciali...
Ciao e grazie ancora.
Mi sa che sono stato prolisso anche questa volta!
Ciao!
Alessandro Bianchi - E-mail: alessandro.bianchi@carifirenze.it

LC
Caro Alessandro,
intanto mi scuso con tua moglie se la mia risposta le è sembrata un po'...misogina. Bisogna sempre leggere tutto con molta ironia, mai prendere troppo sul serio. Inoltre non è la base di un corretto dialogo il porsi sulla difensiva, come se noi stessimo tramando chissà che alle loro spalle :-)
C'è un dato di fatto incontrovertibile e sul quale mi sono basato per dare la mia risposta e cioè che tua moglie pare non gradire troppo la presenza di casse ed apparecchi HiFi nel vostro salone (come tu stesso hai scritto).
Quindi ne ho dedotto che rientrasse anche lei nella maggioranza delle mogli nemiche dell'HiFi. Non voglio generalizzare ma basta parlare con gli audiofili per capire che TUTTI o quasi hanno problemi di questo genere. Fine della precisazione.

Problema della cassa sul mobile: ci sono cose da tenere in debito conto, una l'hai notata anche tu (il giradischi) l'altra, forse più grave, ancora te la sei dimenticata. La cassa sul mobile eccita tutti i possibili rimbombi dello stesso e di conseguenza finirai per sentire i bassi del tuo mobile anzichè quelli dell'altoparlante. Non solo, ma una cassa suonerà in modo diverso dall'altra...e addio immagine stereofonica. Il giradischi, posto sullo stesso mobile della cassa, non è che suonerà male...non suonerà proprio. E non ci sono santi ne' tweakings. Quindi SOLUZIONE BOCCIATA senza repliche.
Meglio, molto meglio, usare DUE MENSOLE, poste alla stessa altezza e perfettamente identiche.
Bocciata senza repliche anche la soluzione di cambiar casse con altre a bass reflex posteriore. Sarebbe un disastro ed uno spreco inutile di denaro.
Cerca dei diffusori a bass reflex anteriore o RINUNCIA. Esempi? Oltre alle Opera 1.5, che se non ricordo male hanno proprio lo sbocco reflex anteriore, per cifre simili a quelle citate trovi le Aliante Spazio o le Acoustical RS 6, suono caldo come lo desideri tu, gran basso e sbocco reflex anteriore. Finitura in massello come piace a tua moglie :-)
La prova (con foto) la trovi su queste stesse pagine oppure sul
sito Aliante.
Queste sono le prime che mi vengono in mente, ma ce ne sono sicuramente altre, ad esempio le Chario Syntar hanno lo sbocco reflex sul fondo, sempre meglio che posteriore. Oppure alcuni modelli Mission, B&W, Indiana Line etc.
Non farti prendere dalla frenesia del nuovo acquisto ma comincia a girare per negozi chiedendo di poter ascoltare diffusori con reflex anteriore (o sul fondo, laterale, di sbieco, di tre quarti, di profilo, basta che non sia posteriore!).
Le mensole dovranno essere estremamente solide e poco soggette a flettere e/o vibrare...altrimenti addio HiFi.
Infine, riguardo alla posizione dei tweeters, non è fondamentale che stiano ESATTAMENTE in asse con le orecchie, possono anche stare un po' più in alto o in basso (dipende, in sostanza, dal tipo di tweeter).
Volendo, le casse si possono anche rovesciare (capovolgere) però potrebbe peggiorare la risposta in gamma bassa ed aumentare le vibrazioni in quanto il woofer, essendo più lontano dal punto d'appoggio, potrebbe far oscillare maggiormente la cassa.
E' tutto, credo. Non posso che ribadire sinteticamente le mie posizioni (poi fai un po' come credi...): casse con bass reflex anteriore, due mensole (aaaargh!) uguali e simmetriche rispetto al punto d'ascolto, niente reflex posteriore, ne' casse sul mobile.
Un saluto anche a tua moglie, dille che noi audiofili non siamo cattivi, ci dipingono così :-)
Lucio Cadeddu

NAD 302 invertente?
Caro Lucio,
complimenti per i risultati che stai ottenendo con questa tua iniziativa frutto di molti sacrifici.
Mi chiamo Leonardo e ho 25 anni ,leggo off-line questa rivista grazie a mio zio che provvede a fornirmela in materiale cartaceo e in formato HTML e devo a lui, qualche anno fa, il sorgere del mio interesse per l'alta fedeltà.
L'impianto che possiedo non è molto bilanciato ma forse, a poco a poco, grazie anche ai tuoi consigli, lo diventerà.
Esso consiste in:

L'ambiente e altri particolari risultano non significativi per il motivo della mia lettera.
Il problema che mi affliggeva ma che per ora si è ridimensionato un poco era la costante ricerca di una maggiore precisione e quantità delle frequenze medie.
Ho provato ad agire su molti particolari alcune volte senza alcun fondamento teorico-fisico, anche perchè di elettronica non so quasi niente, conseguendo microscopici miglioramenti fino a quando ... HO INVERTITO LA POLARITA' DEI CAVI DI POTENZA sui diffusori.
Sembrava di avere cambiato l'amplificatore. Maggiore precisione su tutta la gamma, una timbrica più pronta, maggior presenza e soprattutto i medi finalmente si facevano più evidenti (ascoltabili).
Non ho nessuna idea del motivo di tutto ciò ma ho notato che all'accensione, (e qui non so se quello che sto per dire possa entrarci in alcun modo), con i collegamenti "normali" il woofer viene come spinto 2 volte in dentro, mentre con i collegamenti "invertiti" (come li ho adesso) i 2 colpi li subisce in fuori.
Volevo chiederti: c'è qualche regola per cui i colpi dovrebbero essere sempre in fuori?
Poichè possiedo anche il NAD 3020-B ho visto che lui i colpi li da in fuori nel collegamento "normale".
In ogni caso non si è rotto niente ma mi piacerebbe saperne un po' di più.

Volevo poi aggiungere che ho fabbricato il TNT-TTS ma che con il mio impianto non è risultato molto adeguato in quanto l'aumentare delle frequenze alte e basse (o il diminuire di quelle medie?) rendeva la scena anche troppo profonda e le dimensioni degli strumenti troppo ridotte.
Sull'impianto di mio zio sembra invece andare meglio visto che a detta sua le Boston 300L hanno quasi troppi medi.
Il Merlino CD sul mio impianto invece contribuisce alla precisione e alla presenza in gamma media e controlla meglio le basse frequenze, che con le Snell sono comunque profonde, ma che il 302 con il suo cavo non rendeva sufficientemente intelleggibili.
Ti saluto da Verona e ti ringrazio.
Leonardo Peterle - E-mail: peterray@tin.it

LC
Caro Leonardo,
tutto quel che dici fa pensare che il tuo NAD 302 sia invertente, cioè che inverta la fase assoluta del segnale. Potrebbe anche essere un errore banalissimo di cablaggio all'interno dell'apparecchio.
Tuttavia fossi in te non mi preoccuperei, sicuramente non si rompe niente, semplicemente gli altoparlanti si muovono in senso opposto. L'effetto, specie su diffusori a sospensione pneumatica (dove l'emissione posteriore del cono è praticamente eliminata), è quello di una diminuzione delle basse frequenze.
Nel tuo caso, sembrerebbe invece che col woofer che *esce* (cioè in fase) sia la gamma media ad essere più in evidenza.
Il che non contraddice la mia esperienza coi diffusori Snell, in genere dotati di una gamma media molto bella ed analitica, talvolta un po' in avanti rispetto al resto. In sostanza il collegamento *giusto* non ha fatto altro che far suonare i tuoi diffusori come avrebbero dovuto.
Se col 3020 succedeva il contrario non si può che concludere che uno dei due ampli sia invertente, dando per scontato che i cablaggi siano corretti. Non cambia la sostanza delle cose, l'importante è il risultato finale.
Quando effettuo prove di diffusori o di amplificatori, spesso provo ad ascoltare anche in *controfase* giusto per non lasciare niente di intentato :-)
Mettiamola così: se prendi un altoparlante e colleghi ai suoi capi una pila da 1,5 volts, collegando il polo positivo di questa al morsetto rosso dell'altoparlante questo dovrebbe muoversi *in fuori*. Se per caso succede il contrario significa che il polo positivo dell'altoparlante è l'altro :-)
Facile, no?
Infine ti(vi) ringrazio per averci dato fiducia e per aver sperimentato molti dei progettini da noi proposti qui su TNT-Audio. Il fatto che abbiano contribuito, anche se pochissimo, a migliorare il modo con cui godete della vostra Muisca preferita, è per tutti noi motivo di grande soddisfazione.
Ciao!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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