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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. L'amplificatore ideale
  2. Un lettore CD senza budget
  3. Testine e pre...era Re: Un pomeriggio all'Opera
  4. Pre e compressore di dinamica (!!!!!!)
  5. La scelta dell'ampli
  6. TNT-Audio è un'integrazione di Suono :-)
  7. Casse e distanze: quali problemi?
  8. Concertino o Concerto?
  9. Cavi...e RAS
L'amplificatore ideale
Ho scoperto TNT per caso, quando ho ricercato in Virgilio la parola Altec.
Approfitto dunque del vostro spazio postale per ciò che cercavo a suo tempo:
- Qualcuno saprebbe dirmi se e dove riesco a trovare gli altoparlanti originali dei diffusori Altec 891A?
So che sono diffusori dell'anteguerra (comprati di seconda mano nel 197x) ma sarei felice riuscire a riportarle in vita. -

Visto che sto scrivendo...

Sto lavorando al progetto di un amplificatore No Compromise. Si tratta veramente di un filo elettrico con guadagno (semprechè funzioni).
Io, purtroppo, di elettronica non ci capisco un accidente, o poco più, cerco quindi un appassionato che sia disposto a lavorare con me.
L'ampli di cui sopra, non avrà condensatori, ne' in uscita ne' da nessun'altra parte (nemmeno nell'alimentazione) e sto tentando di eliminare anche l'unico trasformatore, quello di uscita.
I complimenti per la rivista, naturalmente, sono scontati, è normale che lo siano quando qualcuno si impegna realmente.
Ikki - E-mail: ikki@gemona.nauta.it

LC
Caro Ikki (spero che i tuoi genitori ti abbiano battezzato con un altro nome... ;-) ),
la tua ricerca di altoparlanti Altec secondo me non può che approdare negli Stati Uniti, là c'è sicuramente qualcuno che si dedica al restauro di tali diffusori. Magari puoi chiedere anche direttamente alla Altec. Il sito ufficiale è
http://www.altecmm.com. Tutto ciò richiede ovviamente una buona conoscenza dell'inglese.
Comunque, se qualche lettore può aiutarti, che si faccia avanti.
Lo stesso dicasi per la tua richiesta di "collaborazione" per l'amplificatore "ideale". Qualche "matto" lo si trova sempre, abbi fiducia :-) Magari puoi anche forwardare la tua richiesta al newsgroup it.hobby.hi-fi, ormai sempre più a corto di idee, sommerso com'è di annunci di comprovendo :-(

I complimenti alla rivista, infine, sono tutt'altro che scontati, visto che conosco numerosi esempi di persone che, in questo campo o in altri, si "impegnano realmente" senza riuscire a combinare niente di buono. Fosse così semplice! Non basta impegnarsi realmente -come dici tu-, servono buone idee, creatività ed intelligenza. Doti sempre più rare. Come l'umiltà :-))))))))
Lucio Cadeddu

Un lettore CD senza budget
Caro Direttore, ho conosciuto TNT-Audio qualche mese fa mentre gironzolavo alla ricerca di un progetto per costruirmi una coppia di minidiffusori.
Ho apprezzato da subito la notevole semplicità dell'impostazione del vostro sito: grafica ridotta all'essenziale e niente immondizie tipo Javascript e pesanti frame da far macinare al mio povero 486... finalmente!!! C'è ancora qualcuno che crede che la Grande Ragnatela non sia Pentium-only!
Attenzione, forse sto per porvi la tipica domanda "ho l'amplificatore X e le casse Y, che lettore CD ci metto?"... no, aspettate a cestinare questa lettera, spero che contenga qualche spunto di interesse un po' più generale...
Sono molto soddisfatto del finale a valvole che ho costruito con un kit di Nuova Elettronica, che utilizza una coppia di EL34 funzionanti in classe A; ammetto di non avere un orecchio abbastanza allenato, ma sono davvero entusiasta delle performance (anche estetiche!) di questo amplificatore.
Non capisco però l'avversione di molti audiofili verso questi kit; è vero che Nuova Elettronica trascura molti particolari importanti (nel mio caso cablaggi e connessioni non erano certo da apparecchi hi-end) ma è anche vero che nessuno vieta di sostituire questi particolari con altri di qualità superiore.
Un vero spasso per gli appassionati di tweaking! E poi non è facile portarsi a casa un finale di questo tipo al prezzo di un integrato di fascia medio-bassa... però c'è gente che continua a storcere il naso. Cosa ne pensate?
Sarà una presa di posizione o hanno effettuato ascolti più attenti dei miei?

Presto realizzerò anche i diffusori Munis proposti su TNT dal gentilissimo Giuliano Nicoletti, vedrò di costruire un preamplificatore (sempre a tubi) e farò in casa anche i vari cavi seguendo i vostri consigli, ma... per le sorgenti?
Non posso certo fare in casa un lettore CD! Dovrò dimenticare per un attimo il pallino dell'autocostruzione e... comprare le sorgenti.
E qui viene il bello. Anche voi cercate di orientare giustamente i vostri lettori per ottenere il massimo equilibrio del proprio impianto: è perfettamente inutile creare colli di bottiglia nella catena di riproduzione abbinando apparecchi di livello qualitativo diverso, no?
Il problema è che, a causa della singolarità del mio impianto, è difficile stabilire verso quale categoria devo orientarmi; una volta stabilita la fascia di prezzo farò, ovviamente a orecchio, l'"aggiustamento fine", cioè la scelta del singolo apparecchio nella sua categoria.
Vi sarei mooolto grato se potreste darmi una mano. Il grosso dell'aiuto me lo avete già dato con i vostri preziosissimi consigli.
Continuate così!
Gianluca Mattei - E-mail: giankulo@usa.net

LC
Caro Gianluca,
la prima cosa che dovresti stabilire è il budget, il resto vien da sè. Diciamo che nella fascia intorno alle 800 mila lire trovi già ottimi lettori, facilmente upgradabili e reperibili quali il solito Marantz CD 67, il Rotel RCD 950, il NAD 512, l'AMC CD 8a (in futuro espandibile con modulo di uscita a valvole). La scelta è tanta, dipende dal tuo gusto e dalla reperibilità dei suddetti marchi nella tua zona.
Sull'ampli di Nuova Elettronica preferisco non pronunciarmi non per demeriti quanto per mia ignoranza. Inoltre evito sempre di dare giudizi su apparecchi autocostruiti poichè anche la semplice perizia dell'assemblatore può fare grandi differenze all'ascolto. Se tu sei soddisfatto perchè ti devi proccupare del giudizio di altri audiofili che ne parlano male?
Piuttosto fatti prestare gli amplificatori che loro ritengono "superiori" e fai una prova a confronto.
Per quanto riguarda il "layout" di questa rivista, già da questa settimana ci sono alcune novità, pensate per facilitare ancora di più il download e la navigabilità. Internet diventa...faccile :-)
A presto!
Lucio Cadeddu

Testine e pre...era Re: Un pomeriggio all'Opera
Caro Direttore,
torno a scriverti per porre una domanda e per offrire una riflessione:

  1. Il mio pre a valvole ha l'ingresso phono con sensibilità di 2,3 mV/47 Kohm. Ho scoperto che la mia testina MM Elac 870 (comprata di seconda mano come il resto del giradischi che è un Micro Seiki BL51 con braccio SME III) ha una tensione di uscita inferiore a 1 mV.
    è per questo che, per ottenere un livello di ascolto anche non elevato, sono costretto ad ascoltare con la manopola del volume ruotata ad ore 12 ed oltre?
    Tra l'altro il risultato sonoro non è del tutto soddisfacente, come invece accade nell'ascolto dei CD (un Rega Planet). Volendola sostituire con una più adatta, ho cercato nell'annuario le testine con tensioni di uscita più vicine al valore di 2,3 mV.
    Le poche che ho trovato hanno costi superiori al mio budget, (massimo 350mila) mentre le testine interessanti entro quel prezzo hanno tensioni di 4,5 mV o più. Cosa mi consigli?
  2. Ho molto gradito l'intelligenza e l'equilibrio della tua risposta al lettore di Bologna che raccontava l'esperienza dell'ascolto fatto in teatro della Kavaibanska dal vivo e dal CD, ed ho letto con interesse la precisazione di Stefano e la tua replica.
    Mi sembra che la riproduzione HiFi sia qualcosa di essenzialmente diverso dall'evento musicale che rappresenta, così come una fotografia, per quanto ben realizzata, non è la realtà che raffigura. Come la fotografia, la registrazione offre una delle infinite possibili prospettive dell'evento reale, scelta più o meno consapevolmente, con il posizionamento dei microfoni e le altre fasi della registrazione.
    Anche in questo campo, come in quello della fotografia, si possono avere esempi di eccellenza (confinante con l'Arte) e di mediocrità.
    L'impianto HiFi deve rendere godibile nel modo migliore possibile (secondo il giudizio di chi ascolta!) la qualità della registrazione, che come detto sopra è frutto di scelte e compromessi più o meno consapevoli.
    Qual è il rapporto tra Musica - HiFi - audiofilia? Noi amiamo soprattutto la Musica, fatta ed ascoltata dal vivo. Ma non tutti possiamo permetterci di seguire le orchestre e i solisti migliori, e poi la Musica non la vogliamo relegare nei soli momenti formali del concerto.
    Quindi dischi ed impianti hifi sono importanti ed insostituibili strumenti di studio e di diffusione di cultura (e non oggetti di lusso da tassare quanto il caviale!).
    A questo punto può capitare, a noi amanti del Bello in tutte le sue forme, che subentri anche la passione per la ricerca del miglioramento continuo della qualità dell'ascolto. Basta non dimenticare mai la scala gerarchica: prima la Musica, poi la tecnica.
Mi scuso per il tono tra il filosofico e il lirico, ma ho notato che l'(auto)ironia è di casa su TNT e perciò confido di non essere frainteso.
Con simpatia e gratitudine.
Roberto Zecca - E-mail: sdorotea@tin.it

LC
Caro Roberto,
parto dalla coda della tua interessante missiva. Non avrei saputo esprimere meglio di così il concetto da te brillantemente esposto. L'HiFi ci deve "avvicinare" alla Musica e questo cammino può essere percorso in diversi modi a seconda della sensibilità di ognuno di noi. Per questo l'Assoluto non esiste. Come, d'altra parte, non esiste neppure in Musica. Esiste una esecuzione che in Assoluto può considerarsi migliore di tutte le altre? Per fortuna, no.

Più sul concreto, rispondendo al tuo primo quesito, desidero fare un po' di chiarezza. Il dato riportato dal tuo pre è quello relativo alla sensibilità dello stadio di ingressso phono, ovvero quei 2,3 mV sono il valore MINIMO INDISPENSABILE per ottenere un livello in uscita il più alto col miglior rapporto segnale/rumore possibile. Ecco perchè con una testina con uscita bassa sei costretto a ruotare di più la manopola del volume, a scapito anche del rumore prodotto dallo stadio di preamplificazione.
Dunque non devi cercare testine da 2,3 mV ma quelle con un'uscita possibilmente più alta!!!!! Tieni conto che normalmente i buoni ingressi phono sopportano senza distorcere tensioni in ingresso anche superiori ai 200/300 mV!!!!!!!! Quindi cercati una qualunque testina MM (in genere dotate di uscita a 4-5 mV) e dormi sonni tranquilli...!!!
A presto!
Lucio Cadeddu

Pre e compressore di dinamica (!!!!!!)
Ciao Lucio,
mi spiace disturbarti continuamente, ma sei l'unico "sopra le parti".
Ti aggiorno, la mia ultima richiesta era su un pre PERREAUX SA 35 in alternativa al mio M.A.S. CHARISMA (che peraltro ho avuto modo di confrontare in questo periodo e suona in modo forse meno equilibrato ma - al mio orecchio - più piacevole.
Il problema che ho rilevato è che il M.A.S. introduce a volte ed in modo assolutamente "random" delle scariche (rumoracci credo di natura elettostatica) che credo possano prima o poi nuocere alle AUDIO-PRO (oltre a disturbare l'ascolto).
Portato in laboratorio per ca. 2 settimane non ha evidenziato problemi di alcun tipo, quindi forse si tratta di una qualche forma di incompatibilità con qualcosa dell'impianto o dell'ambiente tipo rete elettrica etc. Potresti suggerirmi qualcosa?

Altra questione:
ora il mio amico/fornitore mi ha portato da sentire un compressore di dinamica RG 20 II che, al prezzo di 650.000 lire, introduce una certa differenza all'ascolto (ho riascoltato ieri sera il CD La Scala di K.Jarrett ed ho rivissuto in modo molto più coinvolgente il concerto sentito di persona quattro anni fa). Cosa ne pensi di questo tipo di apparati? E ne può valere la pena?
Se volessi tenermi l'accoppiata PERREAUX/RG mi costerebbe un paio di milioni, anche rateizzati...
Grazie, come sempre, per la tua disponibilità.
Un caro saluto
Romano Jeran - E-mail: milano@isg.it

LC
Caro Romano,
i problemi del tuo pre sono abbastanza strani, in verità. Gli unici consigli che ti posso dare riguardano il cambio (o scambio) dei cavi di segnale, di polarità nella presa di corrente e di "allontanamento" del pre da altri apparecchi. Se niente di tutto ciò dovesse funzionare ti consiglio di rivolgerti direttamente al progettista Kostas Metaxas che sarà ben lieto di aiutare un lettore di TNT-Audio.
Veniamo al punto veramente dolente della tua missiva :-) l'espansore (non compressore!) di dinamica. Questi aggeggi, molto popolari nei primissimi anni '80, avevano il compito di "pompare" artificialmente il suono proveniente dalla sorgente (o dal pre, in certi casi) aumentando la distanza tra i "pianissimo" ed i "fortissimo".
I problemi sono di due tipi: uno morale ed uno tecnico. Quello morale riguarda l'effettiva necessità di aumentare la dinamica di una incisione che andrebbe invece ascoltata così com'è. È come usare il loudness o un equalizzatore, almeno in linea di principio.
Il problema tecnico riguarda l'osservazione, ovvia se vuoi, che se esistesse un aggeggio in grado di compiere una simile magia senza metter niente di suo...lo avrebbero acquistato tutti. In realtà gli espansori, chi più chi meno, soffrono di problemi di "pompaggio" cioè con certe incisioni l'effetto di "espansione" si trascina dietro anche un po' di rumore (modulazione del rumore, si chiama) e la Musica ne viene fuori come se fosse stata soggetta all'azione di una pompa da bicicletta :-) Non so se ho reso l'idea...
Non credere che parli da audiofilo khomeinista ed oltranzista, parlo per ESPERIENZA diretta. Possiedo uno dei suddetti aggeggi, immacolato, marchiato Pioneer ma dotato di circuiti RG, pagato 5 anni fa la folle cifra di 30.000 lire (trentamila). Lo usai tempo fa per un esperimento: migliorare il segnale mono della TV...e funzionò piuttosto bene, devo dire. Ma la Musica è un'altra cosa...
Quindi: rinuncia a tale infernale aggeggio, le moderne incisioni hanno spesso molta più dinamica di quanta i nostri impianti riescano a riprodurre.
A presto!
Lucio Cadeddu

La scelta dell'ampli
Ho una domanda da farvi.
Ho intenzione di regalare ai miei genitori per il loro anniversario un lettore CD, un ampli ed un paio di diffusori.
Premetto che un beneficiario di questo regalo sarò anche io. Ed andiamo avanti. Per il lettore CD io non farò altro che "girargli" un lettore che già possiedo un Rotel serie 9xx che è attualmente inserito nel mio impianto home theatre, quindi tutto OK.
Per quanto riguarda le casse, verranno scelte non appena avrò acquistato l'ampli quindi semmai sarà un mio problema futuro.
Ciò di cui non ho ancora le idee a fuoco è la scelta dell'ampli. Io posseggo già due amplificatori integrati a transistor ed avrei intenzione di comprare per questa occasione un valvolare.
Il problema, forse lo avete già intuito interessa il prezzo di questi oggetti secondo me spropositato. A questo punto formulo la domanda: con una cifra di 1.000.000 max. 1.200.000 si possono acquistare degli integrati o due telai valvolari di discreta fattura nuovi?
O si tratta invece di utopia? Oppure è meglio investire cifre del genere in elettroniche a stato solido? Le caratteristiche da me richieste sono: potenza su 4-8 Ohm non più di 20 W RMS per canale, ingresso solo per CD (quindi potrei anche valutare l'ipotesi di connettere il CD direttamente ad un finale con regolazione di volume).
Sono disposto anche a prendere in considerazione l'idea di un kit con le elettroniche già montate e tarate.
Spero che la mia domanda sia ben formulata e completa di tutti gli elementi che vi necessitano per una risposta.
Vi ringrazio anticipatamente.
Luca - E-mail riservato

LC
Ciao Luca,
buona educazione vorrebbe che quando si arriva in un posto, reale o virtuale che sia, si saluti. Quindi non esordire più con "ho una domanda da farvi" altrimenti la prossima volta potrei avere io una "risposta da darti" che potrebbe non piacerti affatto. Chiaro?
Vediamo se oltre ad un po' di Amore per la Buona Musica non si riesce ad imparare anche un po' di Buona Educazione...
Detto questo veniamo al tuo quesito. Praticamente impossibile acquistare per quella cifra un integrato o un finale valvolare già "finito" e "nuovo". L'oggetto che si avvicina di più alle tue richieste, in prova da qualche tempo su TNT-Audio, è il Synthesis Nimis che costa un po' oltre il milione e mezzo. Intorno al milione, se ti accontenti di un ibrido valvole/transistors c'è l'italiano Lector VFI 50.
L'altra possibilità per stare nella cifra da te indicata rimane quella dei KIT da autocostruire ma in genere si tratta di prodotti di bassissima potenza.
Oppure puoi dare un'occhiata ai progetti di Nuova Elettronica.
Rimane tuttavia la perplessità del dover acquistare per forza un valvolare PRIMA di acquistare i diffusori e ponendo dei grossi vincoli al budget stanziato. Gli apparecchi a valvole, a torto o a ragione, costano di più dei corrispondenti a stato solido e per cifre basse offrono prestazioni spesso discutibili.
Meglio spendere la stessa cifra in un ampli a stato solido, magari dopo aver deciso la scelta delle casse. È l'ampli che si deve adattare alle casse, non viceversa.
Se poi la motivazione è quella di avere COMUNQUE un ampli valvolare...mah, le mie perplessità aumentano ancora.
Pensaci un po' su.
Ciao!
Lucio Cadeddu

TNT-Audio è un'integrazione di Suono :-)
Salve,
leggo spesso con interesse le rubriche relative alle prove e alle novità che risultano una ottima integrazione alle informazioni presenti su Suono che leggo abitualmente.
Dopo un periodo in cui la mia passione per l'hifi si era assopita, ora ho deciso di fare qualche upgrade all'impianto che ho attualmente, in particolare cambiare la coppia pre-finale Rotel RC2000 e RB2000.
Purtroppo oltre ai soliti vincoli di budget, non vorrei spendere più di cinque milioni, ho anche problemi di potenza (leggi B&W 802 prima serie) e versatilità visto che perlomeno negli integrati che mi piacerebbero (Electrocompaniet EC1, Yba Integrè, Teac BX10 MkII, AM Audio) ma anche nei preamplificatori di un certo livello non è più presente la presa per la cuffia, l'ingresso e uscite per due piastre e l'ingresso phono per non parlare poi della doppia barra di registrazione che è indubbiamente utile.
Per avere tutto ciò e per forza necessario orientarsi su un modello consumer o esiste qualche eccezione?
Mi piacerebbe avere un vostro parere a riguardo.
Sergio Balducci - E-mail: lloyds@tin.it

LC
Caro Sergio,
certo che essere considerati una "ottima integrazione di Suono" è quantomeno curioso. Sai perchè? Perchè con tre parole legate da un semplice "di" hai offeso, pesantemente e contemporaneamente, due riviste, TNT e Suono. La prima perchè relegata a ruolo di semplice "integratrice" di quello che si trova nella seconda che, a sua volta, deve sentirsi un po' "incompleta" se, come dici, ha necessità di "integrazioni".
Complimenti, come esordio non c'è male.
Sono i lettori (?) come te che rendono questo hobby così...ehm...divertente.
Faccio finta di non aver letto e vado avanti. Gli amplificatori che cerchi tu, dal suono decente e con le triple barre (bare?) volanti di registrazione esistono e si chiamano Rotel, NAD, Audiolab e Marantz. Nel catalogo di questi Costruttori trovi integrati di prezzo anche elevato (vedasi Marantz PM 17 e PM 14) dotati di ottime caratteristiche soniche, buonissime capacità di pilotaggio e grande flessibilità d'impiego (stadio phono, cuffia, 2 o 3 registratori etc.). Ascoltali con i tuoi diffusori e decidi.
Alla prossima gaffe,
Lucio Cadeddu

Casse e distanze: quali problemi?
Caro Lucio,
vorrei sapere quali sono le conseguenze che si avrebbero disponendo delle buone casse audio, anzichè sui loro piedistalli, su delle staffe da muro.
Le casse non rispetterebbero le distanze prescritte dalle istruzioni d'uso: ne' la distanza tra le due casse, ne' la distanza dal muro laterale, e sarebbero in pratica attaccate (1 cm) al muro posteriore.
Un mio amico vorrebbe comprare delle casse audio buone, ma potrebbe disporle solo nel modo che ti ho appena descritto, poichè non ha altra alternativa.
Vorrei che tu mi spiegassi come verrebbe alterato il suono e, inoltre, se vale la pena spendere una cifra consistente per le casse in queste condizioni.
Da varie letture che ho fatto ho acquisito, se non mi sbaglio, che i muri aumentano il *volume* delle basse frequenze e fanno si che si sentano più bassi di quanto se ne dovrebbero sentire a un dato volume; questo dovrebbe essere l'effetto su di un subwoofer messo vicino ad un muro o ad angolo.
Quello che mi chiedo è se l'effetto su di una cassa audio è lo stesso che avviene su un subwoofer. Inoltre questo effetto *bassi* su di un subwoofer dovrebbe essere credo positivo, e sulle casse audio?
Ti chiedo un'altra piccola cortesia: cerca di essere quanto più possibile comprensibile e semplice poichè quello che tu mi rispondi io dovrò poi spiegarlo al mio amico e sebbene io mi intenda un po' dell'argomento, sono lungi dall'essere un esperto.
Ciao,
Marco Magnolo - E-mail: m_magnolo@hotmail.com

LC
Caro Marco,
il problema l'ho già affrontato per esteso sulla solita rubrica delle FAQ, chiamata
Adeste Fideles dove dico chiaramente che se non si può dedicare alla disposizione dei diffusori uno spazio adeguato è meglio rinunciare a qualunque velleità audiofila.
Detto questo, la risposta potrebbe chiudersi qui. Tuttavia, cercherò di spiegare, per l'ennesima volta, i motivi di una tale asserzione così categorica.
Tutte le superfici "riflettenti" (leggi: pareti + soffitto + pavimento) nelle vicinanze del diffusore causano problemi. Il pavimento e la parete posteriore causano un "rinforzo" nell'emissione delle basse frequenze, alterando l'equilibrio generale della cassa. Il risultato, per capirci, è un MUGGITO continuo ricco di rimbombi ed echi insopportabili.
Tuttavia esistono diffusori nati per essere posizionati "vicini" alla parete posteriore, ad esempio i Linn. Nel caso del tuo amico una possibile scelta sarebbe il modello Tukan, diffusore di piccole dimensioni che si trova abbastanza a suo agio anche vicino alla parete. Certo, 1 cm è davvero troppo poco. 10 cm sarebbero già molto meglio...
Oltre all'enfasi della gamma bassa si sporca il suono in gamma media che apparrà distorta ed affaticante. Infine non c'è possibilità alcuna di ricreare quello che si chiama "palcoscenico sonoro", utile per dare più realismo all'illusione sonora creata dall'impianto HiFi.
Spero di essere stato chiaro.
Auguri!
Lucio Cadeddu

Concertino o Concerto?
Caro Lucio,
cerco di essere telegrafico:
Musical Fidelity A2 + Marantz CD 67 SE + Thorens 321/Mission/Linn + Sonus Faber Concertino - Segnale Audioquest Topaz - Potenza MIT Terminator 4 - Tavolino GM Audio.
Un'occasione (il MF) ha permesso di migliorare la trasparenza e la musicalità, ma mi manca un po' di corpo, di basso, non, beninteso, uno "sbrodolamento" di bassi. Ambiente 4 x 5 ca aperto e comunicante con un ambiente (ingresso) dalle misure analoghe.
Mi hanno proposto uno scambio (Concertino + 450.000 per Concerto) e non ho occasione di ascoltarle a casa. La cosa mi tenta perchè potrei tenere lo stand FIXED e non vorrei (impatto ambientale) inserire un diffusore da pavimento.
Rischio oppure cerco di lavorare sui complementi (es. cavo di segnale + basette da porre sotto lettore ed ampli, da autocostruire)?
Sarei felice se mi dessi una dritta; io, nel frattempo, ti auguro una buona Pasqua
Mauro Bruccoleri - E-mail: bruccoleri.m@rolmail.net

LC
Caro Mauro,
l'impianto mi pare equilibrato e per avere più impatto in basso hai, secondo me, due possibilità: provare un ampli più "muscoloso" o, come dici tu, sostituire le Concertino con le più generose Concerto che ti daranno più corpo conservando la stessa impostazione timbrica. Tieni conto che utilizzano lo stesso tweeter delle Concertino....
Per l'ampli, cerca di farti prestare qualcosa, magari da amici, così puoi valutare fino a che punto il responsabile sia l'amplificatore.
D'altra parte l'offerta che ti hanno fatto sulle Concerto mi pare molto allettante...
Ciò non esclude affatto la possibilità di effettuare alcuni tweakings su tutto l'impianto che potrebbero consentirti di scoprire quanto ancora possono dare i componenti in tuo possesso. Parlo di cavi d'alimentazione, piedini antivibrazioni (prova quelli Upim!) e di insonorizzazione del CD player.
Fammi sapere e auguri anche a te!
Lucio Cadeddu

Cavi...e RAS
Ciao Lucio,
ho letto nella rubrica della posta la tua risposta a Giovanni Di Giacomo che ti scriveva dalla Germania per chiederti un consiglio sull'impianto da acquistare.
Hai parlato anche di cavi di segnale tedeschi, in argento puro, definiti convenientissimi.
La recensione deve ancora uscire, lo so, però ho deciso di cambiare i miei cavi di segnale ed ho puntato sui Silver Tef mkII, anche se non li ho ancora acquistati in quanto Fedeltà del Suono non li ha disponibili al momento ma solo a maggio. Puoi almeno dirmi se questi cavi tedeschi sono migliori dei Silver Tef?

A proposito, sono stato al RAS venerdì 26, mi sono sorpreso non vedendo alcuna traccia di diffusori elettrostatici; inoltre, e questo mi ha fatto piacere, ho notato che per aggiornare il mio impianto hi-fi dovrei spendere cifre folli, cosa che non farò, almeno per il momento, ma credo mai.
Sono giunto quindi alla conclusione che il mio impianto (MARANTZ CD 63 KIS, MUSICAL FIDELITY P180, B&W 805 MATRIX), suona alla grande senza un costo elevatissimo. Se sei stato al RAS che ne pensi?
Ti ringrazio e buona Pasqua, ciao.
Francesco Di Santo - E-mail: di_santo@hotmail.com

LC
Caro Francesco,
capiamoci subito: quando parlo di "convenientissimo" per un cavo in argento puro uno dovrebbe sapere quanto costano i normali cavi commerciali costruiti con quel materiale. I Silver Tef sono dei semplicissimi cavi in rame "argentato" e questa fa una enorme differenza in termini di costi.
è un po' come la differenza tra i gioelli in argento "placcati" oro e quelli in oro puro...chiedi alla tua fidanzata/consorte, lei mi capirà :-)
Quindi i Voodoo cable (così si chiamano, sic) che ho in prova e dei quali vi parlerò presto sono, per essere dei cavi in argento, parecchio economici...per darti un'idea, parlo di circa 220 dollari per la coppia da 1 metro terminata. Troppo? Vai a vedere quanto costano i Kimber KG-AG o equivalente...:-)
Se la cosa può interessare ancora si, sono migliori (e di molto), dei Silver Tef II.

Veniamo al RAS. Di TNT c'era soltanto Stefano e quella metà di Giuliano Nicoletti che scrive per TNT :-) Io ho preferito risparmiare i soldi (tanti, viaggio + albergo) in vista dell'acquisto di un nuovo spazio per TNT (sic).
I diffusori planari non hanno mai riscosso tanti consensi qui in Italia, credo per ragioni logistiche (normalmente sono più ingombranti di un bookshelf tradizionale) e storiche. Gli americani hanno sale d'ascolto normalmente molto più grandi delle nostre...
Infine, consentimi di dissentire sull'idea che uno si può fare degli altri impianti visitando una mostra, per ben organizzata che sia.
è normale che il proprio impianto, se di livello appena decente e messo nelle migliori condizioni, suonerà meglio della stragrande maggioranza di quelli che si sentono nelle salette. Ci mancherebbe che non fosse così!
Il senso di inadeguatezza del proprio impianto lo si avverte non appena si sente quello dell'amico, installato altrettanto a dovere ma di classe superiore oppure semplicemente portandosi in casa un apparecchio di livello più elevato per qualche prova. Ecco che allora scatta quella molla del "non poter più rinunciare" a qualcosa di meglio, che è il "motore" che muove la Passione ed il mercato dell'HiFi.
In sostanza, il desiderio di ascoltare sempre meglio la Musica.
Auguri anche a te!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

I volumi della posta precedente
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© Copyright 1999 Lucio Cadeddu

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