Io mi sarei orientato su diffusori dipolari (o bi-polari?) ma se è vero
quello che si dice, cioè che il DD necessita di diffusori a gamma intera
anche sui canali posteriori, se non mi sbaglio dipolari sono a dinamica
medio-alta. Ergo: è meglio quindi associarli ad un secondo sub-woofer attivo
oppure è sufficiente quello principale?
E' vero che questo tipo di diffusore è da preferirsi in quanto non essendo direzionale permettono un migliore resa degli effetti? Spero che mi aiuti a risolvere questo dubbio.
Nel ringraziarLa per l'attenzione, complimentandomi per il Vostro utilissimo
sito, Le porgo cordiali saluti.
Maurizio Travani - E-mail: mmasarone@iol.it
LC
Caro Maurizio,
effettivamente hai un bel po' di confusione in testa! Cercherò di fare chiarezza.
I diffusori dipolari sono quelli nei quali si sfrutta sia la emissione anteriore che quella posteriore degli altoparlanti. I bi-polari, se così vogliamo dire, utilizzano coppie simmetriche di altoparlanti davanti e dietro (es. Mirage).
E' vero che il Dolby Digital (AC-3) utilizza due canali effetti a gamma intera e ad alta dinamica. Non significa nulla invece la tua frase se non mi sbaglio i dipolari sono a dinamica medio-alta. Intanto la dinamica non c'entra nulla. Probabilmente intendevi dire che i dipolari (o bipolari) riproducono solo la gamma medio-alta il che è, ovviamente, sbagliato.
Potresti prendere dei Mirage OM-R2 bi(omni)polari, così preservi anche l'equilibrio timbrico del resto della catena.
Non è tuttavia obbligatorio, potresti anche scegliere dei diffusori convenzionali, basta che riescano a riprodurre una bella porzione della gamma bassa, e sistemarli a parete, magari orientati verso il soffitto se la distanza tra divano e parete è limitata.
In questo modo riesci a far suonare in modo invisibile anche il diffusore più tradizionale e direttivo.
Ciao e a presto!
Lucio Cadeddu
Re: da musicista ad audiofilo il passo è breve!
Per essere meno generici, per quale motivo un monitor tipo Yamaha NS10
(quindi, tipo near field) può essere usato nei maggiori studi di
registrazione di musica pop del mondo, ma non gode di caratteristiche
che lo portino ad essere consigliato negli impianti domestici?
Più in generale, perchè i prodotti che sono universalmente usati per
"fare musica" non possono essere ritenuti validi per ascoltarla?
LC
Ascolto in cuffia?
LC
Pentito e....redento!
Appena ne ho avuto la possibilità, senza l'innocenza del bimbo e,
purtroppo, con un consistente bagaglio di istruzione tecnica, ho deciso di
procedere con gli acquisti e sono subito caduto preda di bottegai
affabulatori, degni solo del gioco delle tre carte, comunque abilissimi dal
loro punto di vista.
Tacciamo, per grazia di Dio, dei recensori tecnici che riempivano e
riempiono le pagine di incorniciati teorici circa le sconvolgenti
innovazioni di questa e quell'altra circuitazione, guarda caso identiche,
per esempio, al "Tipical operating circuit for the Hitachi SJ50/SK135
complementary High Power Mosfet's" tratto dal database ufficiale e identico
componenete per componente, o dell'integrato italiano frutto di ricerca e
innovazione, il cui stadio finale è casualmente identico a "Un finale a
Mosfet da 40 W" della benemerita Nuova Elettronica...(Il bello è che, tra
l'altro, suona pure bene!).
Piccolo aneddoto: un negoziante, con cui prenotavo la seduta d' ascolto per
la prima volta, ha chiesto se l'altra persona era un amico:
Mi scuso per lo sproloquio, ma la lettura delle pagine di TNT mi ha
fatto beneficamente "saltare il tappo", ha quasi riacceso la passione
dandomi modo di credere che esistano persone disinteressate in questo
campo.
LC
Quindi, caro Martino, di una cosa puoi star certo: potremo sbagliare, scrivere cose che non incontrano il favore di tutti (che è proprio ciò che vogliamo, in fondo, piacere a tutti è molto pericoloso...), trattar male i lettori ma, credeteci, questo è il prezzo da pagare per un progetto editoriale come non si era mai visto prima ne' in Italia ne' nel mondo, dove chi può cerca di fare di questa attività un profitto, piegandosi e rendendosi schiavo delle vendite (quindi guai a risponder male ai lettori...) e della pubblicità (guai a farsi nemico un grosso inserzionista...). Mi sbaglio?
Per questo motivo vorrei dire a tutti i lettori che maltratto, pubblicamente e (peggio :-) ) privatamente: non abbiatevene a male, la colpa è principalmente vostra che non conoscete il rispetto per il lavoro ed il tempo degli altri.
Tornando a noi, caro Martino, mi fa piacere avere tra i lettori persone con spirito critico, che sanno leggere e capire. Poi, se alcuni miei editoriali, giudicati spesso troppo velenosi, ti sono addirittura sembrati *familiari* significa che siamo sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda.
DVD, analogico, ampli...
In questo momento mi sto autocostruendo un giradischi analogico con la
meccanica di un giradischi Akai (motore a 9 volts, trazione a cinghia
sottopiatto) con basi in marmo e sistema di smorzamento a sabbia di cui vi
manderò a breve le foto, ma sono alla ricerca di un braccio da applicare,
braccio possibilmente non troppo caro (vedi listini vari) e magari usato.
In conclusione vi chiedo la cortesia se può gentilmente consigliarmi quale
amplificatore posso acquistare (Rotel, Nad, Proton?) e se conosce qualche
fonte dove acquistare il braccio suddetto.
LC
Passando all'analogico ed al tuo progetto di giradischi semi-autocostruito ti posso consigliare un braccio Rega, ad esempio l'economico RB250, rigorosamente usato, a patto che lo trovi separato dal suo giradischi usuale, cioè il Planar 2.
Home Theater
A proposito ho letto con enorme entusiasmo la rubrica Adeste Fideles:
vita opere e miracoli del sistema home theatre. Di tutti i siti internet
sull'argomento che ho letto questo è stato il migliore: una chiarezza
di pensiero e limpidezza di ragionamento...
LC
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
I volumi della posta precedente
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu
Salve,
mi chiamo Aldo Filadoro e sono un musicista (pianista e
compositore) nonchè un appassionato di alta fedeltà da quando avevo 15
anni (circa 20 anni fa).
Fin dal primo incontro con una sala di registrazione sono rimasto
perplesso sulla differenza che c'è tra l'ascolto hi-fi e la produzione
"reale".
Mi spiego, in una sala dove si registra prevalentemente musica da camera
e/o sinfonica, fino a pochi anni fa, si ritrovavano le famose B&W 801. e
qui trovavo riscontro con ciò che si leggeva sulle varie riviste
specializzate (i monitor della Decca , della EMI ecc.) che ne
consigliavano l'acquisto per questo tipo di musica.
Quando poi sono passato a frequentare sale dove si registrava anche del rock o, peggio per alcuni, musica pop o soundtracks, gli elementi di ascolto (e quindi
dai monitor alle sorgenti audio) erano notevolmente diversi.
Certo, il tipo di musica condiziona il tipo di mixaggio e così via.
Indipendentemente dalla specificità del genere musicale, una coppia di
NS10 non costa più di un milione di lire e fornisce prestazioni che per
il pop ed il rock (senza pretendere livelli di ascolto da stadio) sono
più che dignitose. Perchè (e, giuro, non è per pura polemica che lo
chiedo, ma davvero per comprendere dove situare lo "scollamento" tra
produzione musicale e ascolto hi-fi) non possono essere consigliate a
chi vuole parlare di hi-fi?
Per rispondere poi a Cataldo, devo dire che il musicista NON PUO'
lasciarsi condizionare da un ascolto hi-fi.
Anni fa, quando avevo più tempo per l'hi-end, ascoltai a Salerno un impianto composto da un due telai Mark Levinson, con pre e finale omonimo, cavi Monster Cable, Thiel 3.5, sala di ascolto perfettamente insonorizzata con tube traps ecc.
ecc.
Il disco in questione era una incisione degli Etudes-tableaux di
Rachmaninoff (mooolto prima di Shine!) eseguiti da Sergio Fiorentino e
registrati dal vivo all'auditorium RAI di Napoli in una integrale dal
vivo dell'opera pianistica di Rachmaninoff che, all'epoca, fece
scalpore.
Ebbene, io ho assistito a quella esecuzione integrale e il mio
posto era centrale, leggermente rialzato, a non più di quindici metri
dallo Steinway del Maestro, ma quello che ho sentiro in quella sala
d'ascolto era completamente diverso!
Innanzitutto, il pianoforte era gigantesco, sembrava quasi un Bosendorfer Imperial Grand di dimensioni doppie, le frequenze acute sembravano dei veri e propri bicchieri di cristallo di Boemia e tutto il registro medio grave era restituito con
un impatto ed uno spessore che, nell'ascolto dal vivo, erano
impensabili.
Certo, se non avessi assistito a quella registrazione, avrei potuto
pensare chissà cosa, ma io c'ero e non credo che, se parliamo di
"fedeltà", ce ne fosse poi molta!
Ora, senza fare guerre di religione, chiedo umilmente: non c'è una
discrasia tra la musica ed il parlare della stessa, specialmente quando
si tratta di apparecchi il cui costo presuppone una totale buonafede da
parte di chi li costruisce e di chi li recensisce (Mark Levinson non è
per tutte le tasche, ne' per tutte le orecchie)?
O forse, potremmo dire che all'alta fedeltà si chiede anche di
migliorare ciò che non è riuscito meglio in sala di registrazione?
Ma, a questo punto, provocare il "mostro di Loudness" non sarebbe meno
peccaminoso che acquistare degli apparecchi che ti danno "tutto ciò che
vuoi sentire, ma che in effetti non è!"
Con simpatia e stima
Aldo Filadoro
P.S. Per motivi di lavoro, vivo da 5 anni in Grecia. Non posso non
ringraziarVi del fatto che TNT sia in rete e gratuitamente. Qui, arriva
tutto in Inglese e ci mancavano delle buone recensioni delle nostre
parti. Grazie!
Aldo Filadoro - E-mail: afrolido@otenet.gr
Carissimo Aldo,
ti ringrazio per aver sollevato un problema così poco discusso ma interessante.
Le risposte alle tue obiezioni sono in realtà molto semplici.
Cominciamo dal caso delle Yamaha NS10M (o equivalente). Hai mai provato a chiedere ai tecnici delle sale di registrazione che le utilizzano perchè mai hanno scelto quelle casse? E perchè non figurano diffusori hi-end al loro posto?
La spiegazione è semplicissima. Chi produce Musica pop/rock (diciamo moderna elettrificata per generalizzare) deve costruire un prodotto (il disco) che funzioni bene un po' ovunque, principalmente con i compattoni e le autoradio che i giovani usano per ascoltare quella Musica. Si deve quindi avere un'idea di come il prodotto suonerà in condizioni REALI. Questo spiega perchè, nel 90% dei casi, le incisioni di Musica moderna, passate attraverso un buon impianto HiFi, mostrano tanti di quei difetti di registrazione, da risultare spesso inascoltabili.
Viceversa in molti altri studi di registrazione si fa uso di monitors molto più adatti, tipo Wilson Audio ed altri marchi tipicamente hi-end. Non dimenticare poi che uno dei near field monitors più amati dagli audiofili, l'inossidabile Rogers LS3/5A, è stato progettato sotto specifiche degli studi radiofonici della BBC inglese. Curioso, vero?
Quindi, per sintetizzare: non è affatto vero che gli NS10M siano presenti in tutti gli studi di registrazione del mondo, è vero che sono molto diffusi così come è vero che ci sono moltissime brutte incisioni. Negli studi dove i monitors e le apparecchiature sono di livello hi-end è evidente che lavorano tecnici molto attenti al suono...ed i risultati si sentono all'ascolto delle loro produzioni (non sempre, ma in generale...).
Per quanto riguarda la tua esperienza di un ri-ascolto tramite impianto hi-end di un concerto al quale hai assistito ci sono un paio di appunti da fare.
Il primo, quello più banale, è: e se la colpa fosse della registrazione? Dov'erano i microfoni? Erano nella stessa tua posizione o altrove? E che apparecchiature sono state usate per la ripresa? C'è stato editing? Post-produzione?
Secondo: hai sentito la stessa incisione con altri impianti? E, in caso sia stato l'unico, come fai a concludere che la colpa del suono innaturale fosse colpa dell'impianto utilizzato e non, come è più probabile che sia, della registrazione?
Vedi, più l'impianto è di livello elevato e più ti fa sentire quel che c'è inciso nel disco (e non quello che non c'è!!!!!), sic et simpliciter. La fedeltà è quella a ciò che c'è inciso nel disco, nella speranza che i tecnici di registrazione conoscano il proprio mestirere (pia illusione).
Comunque sia, molto meglio un impianto che fa sentire tutto così com'è piuttosto che un accrocco con equalizzatore e controlli di tono che interpreta a piacimento dell'orecchio dell'utente la Musica che riproduce. Questo non è ascolto, è re-editing!
Infine, anche se la colpa fosse dell'impianto (sempre possibile) come fai ad utilizzare un esempio per spiegare una teoria generale? Puoi, in tutta onestà, dopo averne sentito uno, trarre dei giudizi su tutta l'HiFi di un certo livello? E' come se, sentito un pianista scadente, potessi concludere che tutti i pianisti lo siano. Un po' azzardato, ti pare?
In conclusione, più un apparecchio è di livello elevato e più ti fa sentire quel che c'è sul disco, nel bene e nel male. Diciamo che, non potendo aver assistito a tutte le registrazioni di tutti i dischi in nostro possesso, è meglio servirsi di un impianto che permetta di estrarre quante più informazioni possibile dal supporto registrato.
Poi, una volta avvicinatisi a questo traguardo (inavvicinabile), si può ed anzi si deve lavorare per ottimizzare il tutto al nostro ambiente d'ascolto e, perchè no, al modo col quale in nostro apparato uditivo reputa abbastanza vicino alla realtà il suono riprodotto, a quella realtà virtuale che il nostro cervello si è costruito con l'esperienza di tutti i giorni.
Per questo motivo, siccome le ricostruzioni della realtà dipendono dalla sensibilità e dalla anatomia di ognuno di noi, è anche possibile che ciò che è brillante per me può risultare lineare per un altro.
Lo scopo del recensore è dunque proprio questo: avendo la possibilità di ascoltare molti apparecchi in situazioni anche diverse può e dovrebbe cercare di metterne in evidenza le caratteristiche salienti, fornendo un'idea della personalità sonora di ogni apparecchio provato.
D'altra parte si può giudicare anche il diverso timbro di diversi violini, pianoforti, ottoni etc. etc., perchè non si dovrebbe riuscire a farlo per gli apparecchi HiFi?
A presto e grazie per lo spunto interessante,
Lucio Cadeddu
Caro Direttore,
sono un medico ospedaliero 45enne che, grazie a TNT-audio sta riscoperto antiche passioni mai del tutto sopite.
Mi trovo a vivere, tra le altre, una situazione schizofrenica: da ragazzo avevo tempo, ma non denari da dedicare alla musica; oggi che potrei permettermi la spesa, non solo ho meno tempo, ma sono costretto a sfruttare particolari orari per i miei interessi.
Infatti, essendo un incallito turnista affetto da una cronica sindrome da alterato bioritmo, non trovo di meglio che "volermi bene" (lettura, aggiornamento, musica, PC, filatelia ...) dopo le 23.
Naturalmente vivo in un condominio (tranquillo e "geriatrico"), convivo con una moglie e due ragazzini (invero già molto interessati alla buona musica) ed "ascolto" (rock e classica) da un compattone Philips.
L'appartamento che abito ha ambienti non molto grandi e sfruttati in maniera da prevedere un utilizzo al massimo delle pareti laterali con contenitori e librerie, così da rendere oltremodo complicata una corretta collocazione di un impianto HiFi a meno di non stravolgere l'arredamento (e la pazienza della moglie).
Sarebbe, pertanto, (e vengo al dunque) così improponibile (sia per la scelta "egoistica", che per la minore resa sonora) un ascolto in cuffia della musica?
E se tale scelta fosse perseguibile (in merito c'è molto poco su TNT) in che maniera orientarmi (sorgente collegata ad un amplificatore dedicato o cuffie collegate ad un ampli ordinario)? E su quali modelli?
E' da tempo che medito questa mia, ben sapendo quanto tu sia contrario all'ascolto in cuffia, ma ci provo nella speranza di riuscire a comprendere, prima del sopraggiungere della sordità, se potrò finalmente ed in maniera più decente ascoltare musica!!!
Un sincero ringraziamento per le tue iniziative e per la pazienza che vorrai dedicarmi.
Mimmo Buono - E-mail: dombuono@tin.it
Caro Mimmo,
tocchi un problema che affligge molte persone: l'affanno per una situazione economica agiata toglie il tempo per godersi dei prori guadagni. Non sarebbe meglio affannarsi meno ma poter spendere il frutto del proprio lavoro?
Non mi riferisco a te, ma è un discorso generale sul quale invito tutti a fare una riflessione. La vita è tutto sommato breve, se ci si pensa attentamente, e dobbiamo cercare di viverla nel migliori dei modi, riuscendo a coltivare le nostre passioni, come quella che cui accomuna, la Musica.
Se è vero che per ascoltare meglio la Musica bisogna spendere sempre più denaro, e quindi lavorare di più per guadagnare di più, è altrettanto vero che si arriva ad un certo momento in cui il denaro è più che sufficiente ma il tempo libero a disposizione si è ridotto a lumicino. Risultato: impianti costosi perennemente spenti.
Chiusa questa piccola parentesi, veniamo al tuo vero problema, l'ascolto in cuffia.
Non è affatto vero che sono contrario all'ascolto in cuffia, semplicemente lo reputo una pratica un po' triste e troppo solitaria. Ci si infila due paraorecchie (anche quando c'è caldo!) e si sta immobili, isolati dal mondo, per ascoltare Musica. Nessuno in casa può condividere il nostro stesso piacere.
Inoltre la cuffia rende impossibile l'illusione della ricostruzione spaziale del suono, che resta infatti tristemente confinato dentro la testa, nonostante molti sforzi siano stati fatti in questo senso.
Fatte queste precisazioni, nulla ti vieta di costruirti un impianto completo al quale attaccare anche un paio di cuffie per i momenti di necessità (ora tarda etc.). Sono più che sicuro che lo spazio per due casse, magari piccole, lo si trova.
Prova a spedirmi una piantina della stanza adibita (in potenza) all'ascolto e vediamo che si può fare. Attenzione! Prima di spedire l'immagine devi controllare che sia di dimensioni accettabili (diciamo intorno ai 20 Kb) e possibilmente realizzata al computer (non a matita su un foglio a quadretti e poi scannerizzata!).
Per quanto riguarda le cuffie in sè, hai l'imbarazzo della scelta. Ti faccio solo due nomi da tenere in considerazione: Stax e Grado.
Per il resto dell'impianto dovremo riparlarne, comunque sarebbe meglio un ampli tradizionale dotato di uscita cuffia...così quando deciderai di attaccarci due casse potrai farlo!
E' tutto, aspetto tue notizie per vedere se riusciamo insieme a trovare una soluzione alla tua voglia di ascoltare buona Musica.
A presto!
Lucio Cadeddu
Salve!
Ho trovato per caso TNT, cercando qualcosa circa i prodotti AMC col
motore "Arianna". Ho 32 anni e abito a Mestre (VE).
La mia passione per la musica ben riprodotta è di vecchia data, in
quanto già all'età di 6 anni preferivo ascoltare dall'impianto di un
parente (Thorens, Nad, Celestion) piuttosto che dalle orrende fonovaligie
con cui la scuola avrebbe dovuto educarci all'ascolto della musica
classica, e non è che mi dispiacesse il genere: le "Quattro stagioni"
correttamente riprodotte mi paralizzavano letteralmente sulla sedia!
Completamente a digiuno di cose tecniche come può esserlo un bimbo di 6
anni, ho percepito e apprezzato il miglioramento del suono sull'impianto
del famoso parente, quando questi è passato da Nad-Celestion a Marantz-AR !
Appena realizzato il tutto, mi sono rifugiato tra le braccia dei critici audio dalle orecchie d' oro. Mi ci è voluto un bel po' per capire che, tra integrati da 250mila dal "suono sbalorditivo" e cd da 25Milioni il cui prezzo è "Assolutamente conveniente, viste le prestazioni sonore", sotto sotto, qualcosa ci dovesse pur essere....magari che lo stesso importatore acquistasse regolarmente 8 pagine patinate di pubblicità....
Nel frattempo, vai coi cambi !!! E via, a ringraziare chi ti ritira l'
usato valutandoti al peso del ferro quanto ti aveva rifilato sei mesi prima
come magnifico, definitivo e, in ogni caso, "Tranquillamente rivendibile".
(La crisi ed il fallimento sono stati e restano la migliore moneta per
pagare questi tirabidoni!).
Ho sperato in "Fedeltà del Suono" per tre anni; poi mi son rotto
ben bene le balle, ed ho lasciato perdere tutto quando, tra negozi e mostre
di apparecchi blasonati ho sentito:
E di esempi del genere ne potrei citare molti.
Da allora, ascolto musica con quello che ho, e se mi avanza qualche
biglietto da centomila lo trasformo in dischi, libri e concerti.
Per quanto concerne l'audiofilia, ho provato a reindossare l'innocenza dei sei anni, e a spogliarmi di gran parte della cultura tecnica (Buona comunque per
imbruttire i bottegai troppo loquaci...).
Per riuscirci, ho una ricetta infallibile, andate in negozio o alle mostre con un' amica assolutamente disinteressata alla musica, all Hi-Fi, alle discoteche: dovrete trascinarla, ma ne vale la pena.
Ascoltate assieme gli impianti, confrontateli e chiedetele un parere sul suono, chiedete di descriverlo con similitudini, chiedete cosa c'è e cosa manca nei confronti tra i diversi apparecchi; se solo la vostra amica sarà dotata di una normale verbalità, rimarrete a bocca aperta !!! Altro che Bebimoroni, Andiimorotti, Vonsalis e compagnia cantante....dopo un paio d' anni di questa cura, sarete in grado di giudicare da soli.
"E' un amica" , dico io
E lui: " La moglie o la fidanzata?"
"Un amica!"
"Audiofila ?"
"Assolutamente no, solo curiosa di vedere come spendo una barca di
soldi..."
E qui, ha sparato il consiglio:
"Perchè...sa...le prove d' ascolto vanno fatte con
tranquillità....se le persone non capiscono il VALORE degli
apparecchi...potrebbero influenzarne la percezione.... "
Scommettiamo che qualche bottegaio ha scoperto il mio metodo di rieducazione???
Alcuni editoriali, poi, sono come se li avessi scritti io per quanto
riguarda il loro contenuto ed il sano vigore polemico che trasmettono!
Anche le poche cose che non condivido sono trattate con spirito sincero e
aperto alla discussione!
Complimenti a te, Direttore, per la passione e l'impegno che investi nella webzine, e che traspare dall'ottima qualità del sito e dei contenuti.
Da oggi, sarò un fedele e frequente visitatore.
Con stima.
Martino Pradel
Caro Martino,
intanto non posso esimermi dal darti il più caloroso e sincero benvenuto tra noi!
Spero solo che TNT-Audio non abbia mai a deluderti, essendo una attività gestita da poche persone (e per la maggior parte dal sottoscritto, come è facile notare...) durante il nostro poco tempo libero certamente non possiamo competere con le pubblicazioni "professionali" però, anche se sono conscio che molte cose potrebbero essere fatte meglio, potete star certi che tutto ciò che leggerete qui sarà esattamente ciò che pensiamo, senza condizionamenti di sorta dovuta a legami più o meno espliciti con il mondo commerciale.
La cosa che mi preme di più è poi quella di far trasparire da queste pagine anche solo una piccola parte della Passione che ci anima. Capisci bene che, senza un grande amore per la Musica e per la sua riproduzione, un progetto come questo, costosissimo in termini monetari e di tempo, sarebbe una pura e semplice follia che non sarebbe durata più di un paio di mesi, come è successo al 100% dei siti italiani (e non) dedicati in qualche modo all'audio, chiusi presto per mancanza di idee, di energie, di riscontri e di motivazioni vere.
Noi non solo cerchiamo di fare sempre meglio e sempre più ma addirittura ci siamo lanciati in una seconda avventura editoriale, quella della rivista gemella Music on TNT dedicata esclusivamente alle recensioni musicali (a proposito, è già on-line il secondo numero!).
Capisco le perplessità che iniziative di questo genere fanno nascere negli addetti ai lavori del settore. Con la tipica miopia e totale assenza di Passione vera che li ha sempre contraddistinti, credono che non possa esistere nessuno che faccia qualcosa per il PURO gusto di farlo, credono che prima o poi TNT-Audio si trasformerà in una attività commerciale, con tanto di pubblicità e vendite.
In un certo senso, personaggi come questi mi fanno un po' compassione perchè evidentemente privi di quella scintilla vitale che dovrebbe risplendere in ogni essere pensante, quella Passione per le cose che si fanno, Passione vera, senza secondi fini.
Se fosse il denaro e l'interesse personale il motore dell'Universo, il progresso si sarebbe arrestato molto presto. Per fare un esempio vicino al mondo dell'informatica, credete che il sistema operativo Linux, che tanto successo ha avuto e sta avendo oggi più che mai, sarebbe potuto diventare quel che è senza il lavoro GRATUITO e totalmente disinteressato di centinaia di programmatori in tutto il mondo? Linux è una follia che è diventata realtà. E altri esempi si potrebbero fare.
Avevate sempre desiderato una rivista che dice DAVVERO quel che pensa? Bene, eccola! Con tutti i vantaggi e gli immancabili svantaggi.
Uno di questi è, appunto, il rischio di esser presi a pesci in faccia senza alcun ritegno, proprio perchè siamo LIBERI di dire esattamente quel che ci pare.
Non vi piace TNT, non vi sta simpatico il direttore ;-) ? Arrivederci ma non aspettatevi un grazie per il tempo che ci avete fatto perdere! Oppure lamentatevi con l'editore ;-)
Qualcuno mi ha scritto: speriamo che a TNT assumano qualcuno più gentile di te. Curioso, ne dovrò parlare con...me stesso :-)
Volete una rivista che tratta i propri lettori come gioielli preziosi? Che aspettate? Correte in edicola! Volete persone VERE che dicono sempre ciò che pensano? Restate sintonizzati su TNT. Questa, lo ripeto per l'ennesima volta, non è ne' Topolino ne' Famiglia Cristiana ne' il Corriere dei Piccoli (non esiste più, sic), con tutto il rispetto per queste GRANDI pubblicazioni.
Usate intelligenza e rispetto, seguite scrupolosamente le regole (della Rete e di TNT, in particolare), comportatevi insomma da persone intelligenti e sarete trattati come tali.
A presto!
Lucio Cadeddu
Spettabile Signor Cadeddu,
voglio cominciare questa mia ringraziandovi di aver creato il vostro
sito, scoperto per caso, perchè ritengo che sia una fonte di innumerevole
esperienza posta per chi come me si avvicina alla vera musica suonata come
deve essere suonata.
Sono in procinto di acquistare un amplificatore di medie pretese economiche
(L. 500.000/700.000) e possiedo già dei diffusori che secondo me suonano
bene usati anche per il mio impianto Home Theatre composto da
sintoamplificatore Dolby digital Yamaha RXV 535, lettore DVD Pioneer DV 717,
Diffusori principali Jamo Alto 130, Diffusori Surround Jamo Alto 70, Canale
centrale Jamo Central 7.2, Subwoofer Jamo SW 60.
Il possedere questo impianto mi ha portato alla ricerca di avere
un'ulteriore sorgente di amplificazione per ascoltare la mia musica nel
miglior modo possibile e per questo chiedo gentilmente consiglio a lei che
esperienza ne ha di più di tutti i commessi a cui mi sono interpellato.
Sono convinto che il mio lettore DVD sia anche un buon lettore di CD avendo
due convertitori a 24 bit e tal proposito le chiedo ha sentito il suono
derivato dalla lettura dei DVD audio Chesky?
In attesa di sue notizie vi rinnovo i miei più sentiti ringraziamenti e la
saluto cordialmente.
Roberto Pagnin - E-mail: bobbers@tin.it
Caro Roberto,
un buon ampli che può fare al caso tuo può essere un qualunque modello Rotel, anche il nuovissimo 971, che costa circa 800.000 lire. Anche modelli più economici possono andar più che bene. Ti consiglierei un po' meno i NAD, che timbricamente sono un po' più brillanti e che potrebbero portare ad un suono squilibrato con le tue Jamo, già brillanti di per sè.
Il lettore DVD in tuo possesso può certamente leggere i CD in modo dignitoso, l'unica perplessità è sui 24 bit. Poichè neppure il top di gamma Pioneer, il 909, ha la conversione a 24 bit (ma a 20) mi sembra strano che il 707 sia già a 24. Trattandosi di un prodotto nuovo, può anche darsi che si siano decisi a fornire i 24 bit (teorici...).
Questo, comunque, non fa grande differenza. Un vantaggio potresti averlo dal collegare l'uscita digitale del tuo Pioneer (20/24 Bit/96 kHz) ad un convertitore esterno tipo il Model 3 della North Star che ho in prova in questi giorni.
Saremmo comunque già fuori, per costi e pretese, dalla logica del tuo impianto.
I DVD-Audio della Chesky, ascoltati a 24 bit/96 Khz reali, sono semplicemente strepitosi per dinamica, naturalezza e musicalità. Il problema è tuttavia sempre lo stesso: sarà questo lo standard del futuro?
Altrimenti ti consiglio di aver pazienza: Giuliano Nicoletti, progettista dei KIT di diffusori per TNT, sta ultimando un braccio autocostruito unipivot che sembra promettere bene. L'avrò in prova fra qualche tempo...però sino ad allora è tutto Top Secret! (cioè, evitate di tempestare Giuliano ed il sottoscritto di domande, grazie) :-)
A presto!
Lucio Cadeddu
Ciao sono Marco.
Da un mese circa ho acquistato un sistema home theatre della Daewoo
modello AHT-2000. Vorrei da te un giudizio sulla qualità di questo sistema. Di
sicuro non è un grande sistema poichè l'ho pagato scontato 399000
lire, mentre il prezzo in media per un sistema home theatre buono è
1200000. Di seguito elenco le caratteristiche del sistema.
- Il subwoofer l'ho acquistato a parte 2 mesi fa. La marca è Boeder,
costo lire 130000. L'unica caratteristica che posso fornirti è la
potenza: 22W rms. Il modello non lo conosco poichè l'adesivo su cui
erano scritte le caratteristiche si è strappato.
Seguendo i tuoi consigli ho effettuato in modo categorico il rodaggio di
questo sistema e pratico il riscaldamento con forse eccessiva
precisione.
C'è solo un piccolo problema: io sono miope e porto gli
occhiali (-2; -1,5); ascoltando la musica con e senza gli occhiali ho
effettivamente notato che il suono viene recepito leggermente diverso e
purtuttavia questa piccola diversità altera il buon ascolto della
musica.
Vorrei che tu mi spiegassi le ragioni fisiche o forse anche
psichiche che giustificano questo fenomeno.
Il vero problema comunque è quando guardo la televisione: non vedendo
bene da lontano sono costretto a mettere gli occhiali, pena la visione
distorta delle immagini; come posso fare?
Altro problema è la locazione del subwoofer; la stanza adibita a
televisione ha una forma davvero strana e capire dove mettere il
subwoofer è davvero un'impresa; vedi tu se riesci a darmi un consiglio.
Ti riporto qui sotto le mura della stanza stilizzate:
______________
| s s |
| |
| |
____ | __ |
| su|
| _________ |
| | a t,c a
| |
|___________|
E' un'unica stanza (non ho segnato le porte ed i divani);
s: cassa surround
a: cassa anteriore laterale
c: cassa anteriore centrale
t: televisore
su: subwoofer
Aspetto con trepidazione la risposta.
Ciao
Marco Magnolo - E-mail: m_magnolo@hotmail.com
Caro Marco,
il sistema che hai acquistato, come puoi facilemnte intuire dal prezzo, non è gran cosa. Temo che siamo al di là dei limiti inferiori della decenza :-)
4 biglietti da cento per tutta quella roba...sono davvero pochini pochini. Pensa che per la stessa cifra acquisti un decente ampli economico, senza surround :-)
Stesso discorso per il subwoofer. Comunque sia, l'importante è che tu sia soddisfatto. Ora, il sub lo puoi anche mettere vicino alla TV ed ai canali anteriori, presumibilmente è tagliato in alto e quindi meno lo si distanzia dall'emissione principale e meglio è.
Per quanto riguarda invece l'ascolto con gli occhiali...beh, non ne farei un dramma. La differenza che senti è dovuta al fatto che il suono prima di arrivare alle orecchie (frontalmente) viene deflesso dalle lenti degli occhiali. Non si tratta di differenze così sostanziali, comunque, a meno di non usare occhiali tipo maschera da sub :-)
Quindi, tieni (ovviamente!) gli occhiali quando ascolti e visioni il tuo sistema e, magari, fai un pensierino alle lenti a contatto!!!
Ciao!
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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