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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. HiFi e HT
  2. Un consiglio dalla Germania
  3. Re: un pomeriggio all'Opera
  4. TNT FFRC
  5. L'officina del tempio, che spasso!
  6. Glasnost, ovvero trasparenza :-)
  7. Riflessioni...musicali
HiFi e HT
Buondì Lucio,
La ringrazio molto per il prezioso servizio che ci offre, in modo critico e senza "vincoli pubblicitari". Le vorrei sottoporre la mia situazione.
Ho deciso qualche mese fa di assemblare un piccolo sistema hi-fi, e poichè vorrei maggiore flessibilità vorrei poter sfruttare lo stesso sistema come Home Theatre.
A questo proposito ho ascoltato qualche amplificatore A/V e qualche diffusore che potesse prestarsi sia per l'hi-fi che per l'HT.
Mi si sono presentate queste possibilità come ricevitori:
  1. Sony STR-DA50ES
  2. DENON 2700
  3. Yamaha (non ricordo il modello, costa circa 1.900.000)
perchè rientrano nel mio budget economico. Non ho ancora avuto la possibilità di ascoltare il primo, che sarebbe quello a cui sono più interessato, anche in funzione del fatto che mi hanno detto che per la riproduzione stereo a due canali è buona.
Per le casse mi sono avvicinato a queste due possibilità:
  1. Kef Q: Q35(frontali), q95(centrale), q15(surround)
  2. Kef Q: Q55(frontali), q95(centrale), q15(surround)
  3. Mordaunt Short "800": 815(frontali), 821c (centrale),812 (surround)
  4. Mordaunt Short "800": 816(frontali), 821c (centrale),812 (surround)
Ho sentito le Kef 35 e sono rimasto piacevolmente sorpreso: rendono un suono convicente anche a basso volume (importante in appartamento), l'immagine virtuale è ben definita e ho sentito suoni che da altri impianti proprio non uscivano :-).
Le Mordaunt Short della serie 800 non ho potuto ancora sentirle: ho potuto sentire solo le sorelline della serie 200, ma mi pare che siano poco equilibrate, e mi pare che l'immagine sonora ne risenta, con una resa scenica un po' "appiattita".
Le allego anche la piantina dell'ambiente in cui devo porre l'impianto. Sotto la TV metterei lo stereo in un mobiletto apposito; in nero ho evidenziato dove porrei i diffusori; i diffusori rear saranno posizionati su una mensola a circa 80-90 cm da terra).
[Pianta]

Vorrei un suo parere della qualità sonora di suddetti ricevitori, con un occhio di riguardo per il Sony, e un giudizio sulla scelta dei diffusori: pensa che quelli che ho selezionato (in fuzione ovviamente dell'impianto) siano ben accoppiati coi suddetti ricevitori?
La ringrazio di nuovo per la Sua gentilezza e non nascondo che spero in una Sua risposta.
Saluti
Raffaele Gaioni - E-mail: r.gaioni@bo.nettuno.it

LC
Caro Raffaele,
la scelta Sony + Kef mi sembra ottimale, in particolare quella che prevede le Q55 come diffusori frontali. Pensa anche ad un subwoofer (magari sempre Kef) secondo me essenziale nell'uso HT.
Occhio però a non prendere cantonate: l'Home Theater va ascoltato ad alto volume, non c'è speranza di avere il coinvolgimento necessario a livelli d'ascolto bassi, indipendentemente dalla qualità dei diffusori e/o dell'impianto. Il basso, ad esempio, deve essere esplosivo e DEVE far tremare vetri, poltrone etc. Altrimenti non è HT, ma solo un versione un po' più raffinata dell'audio della TV.
Purtroppo molti negozianti tentano di imbrogliare dicendo che ci sono diffusori che anche a basso volume si "sentono bene". Il dB di pressione sonora è una misura FISICA e se non ce n'è abbastanza il coinvolgimento si perde. I buoni cinema sono coinvolgenti proprio perchè il volume è elevato, la dinamica mozzafiato ed i bassi...da capogiro. Non ci sono santi. Se intendete acquistare un impianto HT per ascoltarlo allo stesso volume del televisore, risparmiate i soldi e spendeteli in qualcos'altro.
Lo dico perchè recentemente un mio amico ha deciso di spendere 22 milioni (ventidue) in un sistema HT ma ha confessato che dovrà "tenerlo basso", quasi a livello di conversazione. Però il negoziante gli ha assicurato che "questo sistema qui, anche a basso volume, *rende* bene...". Accidenti.

La disposizione in ambiente mi sembra accettabile anche se i diffusori, dalla piantina, sembrano un po' troppo vicini alla TV. Ciò può andar bene nell'uso HT, specie se lo schermo non è molto grande, ma è limitante nell'uso HiFi che intendi fare di questo impianto. Anche il punto d'ascolto (la poltrona, immagino) non è ben posizionato rispetto ai diffusori. Potresti comunque avanzare e distanziare tra loro i diffusori frontali nel caso di utilizzo prettamente HiFi. Non è comodissimo ma meglio di niente...
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Un consiglio dalla Germania
Caro Lucio,
Mi chiamo Giovanni e seguo giá da tempo il vostro sito che trovo, molto interessante. Uno dei pochi da cui si possono trarre informazioni utili.
Essendomi ultimamente interessato al mondo del Hifi !!! vorrei un tuo parere sulla mia futura scelta:

Pur avendo già letto la prova del PM 78, mi piacerebbe cortesemente sentire il tuo parere sul trio (considera che in Germania compro il tutto a 2900 DM).
Premetto di avere un abitazione del 900 con soffito alto (3 m ) e la sala in cui colloco l'impianto è di circa 6x4 m con una granda finestra (3x2m) ed al suolo mouquets.
Per quanto riguarda invece i cavi sarei contento se mi suggerissi qualcosa supposto di voler spendere circa 500 DM per il tutto (forse è poco !!).
Un cordiale saluto da Giovanni :-)
Mit freundlichen Gruessen aus Aachen
Giovanni Digiacomo - E-mail: digiacomo@auxilio.de

LC
Caro Giovanni,
la tua scelta mi pare equilibrata e ragionevole sebbene la sala d'ascolto sia un tantinello grande, rispetto ai diffusori.
L'ampli Marantz PM 78 è un ampli ben suonante, sebbene forse a parità di prezzo si possono trovare concorrenti, magari più spartani e meno "accessoriati" (e parlo di Rotel, NAD e AMC), con qualcosina in più in termini di raffinatezza sonora.
Tuttavia, il prezzo dell'insieme mi pare onesto ed anzi conveniente, per cui fossi in te non indugerei oltre, a patto che, ovviamente, tu abbia già ascoltato il tutto in condizioni "controllate".
Per i cavi ti consiglio la strada più economica: l'autocostruzione secondo i progettini del nostro
Tempio del Tweaking. In alternativa, almeno per quelli di segnale, ti consiglierei di aspettare che pubblichi la recensioni di questi convenientissimi cavi TEDESCHI (toh!) in argento puro che potrebbero fare al caso tuo...almeno tra CD e ampli. Per quelli di potenza ti consiglio senz'altro l'autocostruzione dei nostri FFRC come ormai tantissimi lettori hanno già fatto con soddisfazione.
A presto!
Lucio Cadeddu

Re: Un pomeriggio all'Opera
Caro Lucio,
vedo che mi sono espresso male... ah, l'entusiasmo! Volevo dire che le differenze sonore c'erano, eccome. Non era il suono, ma lo spirito, il cuore di quello che veniva riprodotto ad essere identico a quello che avevo ascoltato.
Almeno per la mia esperienza, al di là di immagine, ricostruzione armonica, profondità dei piani sonori, ecc. un impianto deve riprodurre MUSICA. Cioè, con un po' di esperienza si possono selezionare impianti che p.es. riproducano il suono in maniera corretta, presentando gli strumenti nelle loro dimensioni e con il loro timbro, in un palcoscenico verosimile ecc.
Ma le mie esperienze con la registrazione mi hanno mostrato che a volte quello che registri può essere inspiegabilmente diverso da quello che hai ascoltato. Magari suona anche bene, o magari anche meglio, ma non è la voce o lo strumento che conosci bene, è un altro.
Ti ricordi le vecchie Magnepan Tympani IV, quelle di cui dicevano che suonavano così bene che erano meglio del vero? Ma quel meglio andava in direzione della musica, o del suono?

Ammetto anche che l'esperienza che ho descritto servirà solo a me, però il punto è che, per giudicare impianti, usiamo tutti dei dischi che crediamo di conoscere bene, ma ci manca un parametro: la riproduzione tout court, cioè p.es. sento una voce, suona bene, l'immagine è corretta, sembra tutto a posto; ma la voce è veramente quella dell'artista che ha inciso il disco, o le assomiglia soltanto? E, nel mio caso, con quel CD la riconosco, in qualche misura, per quella voce che ho già sentito dal vivo, così come nella vita riconosco subito le voci delle persone che conosco, o no?
Quanti impianti possono superare questo test, dopo aver superato tutti gli altri?
E come giudicare un impianto che supera tutti gli altri test, ma non questo? E perchè faccio tutte queste domande? ;-)
A te la palla.
Grazie comunque per la tua attenzione, e complimenti per come TNT continua a crescere e ad andare sempre avanti.
Stefano Giacovelli - E-mail: ram5456@iperbole.bologna.it

LC
Caro Stefano,
il problema che poni è semplicemente insolubile. Mai e poi mai potremo essere presenti alle registrazioni dei dischi che conosciamo. Però il nostro cervello può aiutarci: sa riconoscere il suono di un clarinetto, di una viola e di un contrabbasso. Pur con tutte le possibili differenze ci consente di "riconoscere" il suono degli strumenti.
Ecco, nell'HiFi è questa ricerca del vero o, meglio, del "realistico" che ci deve spingere a migliorare, fermo restando il fatto che non sapremo mai se quel che stiamo ascoltando è tutto ciò che c'è inciso sul disco o quanto diverso è quel disco dall'evento originale che tenta di riprodurre.
Ed allora, anzichè indugiare in masturbazioni mentali che non portano da nessuna parte, cerchiamo col nostro impianto di ricreare l'emozione della Musica nel nostro ambiente.
Poichè sentiamo tutti in modo abbastanza diverso ed abbiamo gusti diversi, per qualcuno questo "realismo" sarà dato dall'ascolto a basso volume e da una timbrica calda e morbida. Per altri sarà il suono dinamico e ad alto conenuto energetico a far vibrare più forte le corde dell'emozione. Chi ha ragione? Tutti e nessuno. L'importante, ripeto, è l'emozione e la magia. Anzi, la Grande Illusione.
A presto!
Lucio Cadeddu

TNT FFRC
Caro direttore,
il miglior complimento che mi viene di fare (se ancora ce ne fosse bisogno) a TNT è che ormai non riesco a leggere più le riviste classiche del settore: anche FDS recentemente mi ha fatto storcere il naso quando nella recensione di una coppia di diffusori di una nota ditta italiana: tutte le prime due colonne dell'articolo erano copiate pari-pari dall'opuscolo pubblicitario della ditta in questione!!
Ne compro ancora ma mi accorgo che non mi stimolano più. Per fortuna TNT è settimanale, e già la sola rubrica della posta è molto stimolante (non ho mai capito perchè le riviste italiane diano così poco peso ai propri lettori).
Ecco il quesito: ho costruito il TNT-FFRC (intrecciandolo invece di avvolgerlo) e una volta collegato tra finale (AM Audio) e diffusori (MGD Revolution 60i) si è evidenziato notevolmente un certo sbilanciamento tra canale destro e sinistro (difetto del finale che dovrò decidermi a mettere a posto), che con i precedenti cavi (Cablerie d'Eupen) era appena avvertibile. Può essere un difetto di assemblaggio del cavo di uno dei due canali o il cavo è talmente migliore (con il mio impianto) del vecchio da evidenziare i difetti dell'impianto?
Grazie e spero quest'anno di vederti all'Ergife a Roma.
Alessandro Senni - E-mail: a.senni@iol.it

LC
Caro Alessandro,
grazie per i complimenti. Questa tua mi offre lo spunto per una riflessione (ancora! :-) ) sulla stampa specializzata italiana.
Quantunque non ritenga che sia questa rubrica il posto migliore per lamentarsi delle altre riviste, ma semmai le rispettive Rubriche della Posta delle suddette, non so se vi siete accorti ma ormai tutte le testate stanno virando decisamente verso l'Home Theater, il multimediale e persino l'Home Automation o, almeno, questa è l'impressione che ho (e mi auguro sinceramente di sbagliare).
Purtroppo l'HiFi non "tira" più come una volta, si vende sempre meno e bisogna pur sopravvivere. Sacrosanto. Per questo motivo TNT sarà sempre più diversa da "tutto il resto" perchè ho intenzione di rafforzare quanto più possibile l'immagine di una pubblicazione votata solo ed esclusivamente all'HiFi, escludendo tutto ciò che riguarda il multimedia e questa marea di sciocchezze che con la riproduzione della Musica hanno davvero poco a che spartire. Niente CD-R, multiroom, audio del PC, masterizzatori, car audio, audio professionale o, peggio, home automation. Solo ed esclusivamente HiFi, nient'altro.
Una chiusura verso il nuovo che avanza? Affatto. Sarebbe quantomeno singolare per una rivista che è NATA proprio grazie alle nuove tecnologie e che anzi ha persino anticipato i tempi (nel 95/96 in Italia pochi sapevano cosa fosse la Rete e TNT muoveva coraggiosamente già i primi passi...).
Semplicemente vogliamo parlare SOLO di HiFi, certi che lo spazio per questo hobby ci sarà sempre e che anzi sarà sempre maggiore. Una scelta forte e coraggiosa, di fatto poco rischiosa perchè non abbiamo nulla da perdere (lettori, vendite o quant'altro) ed anzi secondo me capace di stimolare ancor più l'interesse per l'HiFi VERA.
Per quanto riguarda la Posta ci sono due possibili spiegazioni: a) le riviste tradizionali ne ricevono poca oppure b) non hanno tempo per rispondere a tutti come faccio io. Aggiungi che loro non possono permettersi di trattare i lettori "seccanti" come succede invece da queste parti...perchè il lettore è comunque un capitale da tenere "buono" e così spesso preferiscono non rispondere. Altra possibilità: hanno poco spazio.

Passando al tuo cavo FFRC, diventato ormai un "best-seller" (anche se non si vende ;-) ) nel giro di pochi mesi, ciò che riferisci è piuttosto strano. Probabilmente uno dei cavi è diverso dall'altro. Per accertartene, basta invertirli :-)
Altrimenti può anche essere che la maggiore trasparenza dell'FFRC evidenzi ancor più uno sbilanciamento dei due canali. Può essere, ma propendo di più per la prima ipotesi.
Scambia i cavi e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

L'officina del tempio, che spasso!
Ciao Lucio,
è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ti ho scritto, ma sono stato impegnato nella mia personale officina del tempio.
Bene, ho abbandonato l'idea di portarmi a casa la coppia NAD CD522 + C320 con chissà quali diffusori (ricordi i miei dubbi?) e ho deciso di seguire i suggerimenti della tua officina del tempio.
Ho trovato un TEAC CDP1120 a Lit. 199.000 (!!!) e ci ho messo le mani sopra. Ho faticato parecchio per trovare i cavi di alimentazione adatti per farmi un bel Merlino CD per il CD Player, ed un bel Merlino per la ciabatta di alimentazione e questo mi ha portato via diverso tempo in ricerche varie.

Ho anche "preso in prestito" un anello di ferrite da una stampante laser qui in ufficio (spero che nessuno dei miei colleghi legga TNT ...).
Ho letteralmente foderato l'interno del TEAC di pannelli di sughero, ho abbondato con la pasta per lavelli, ho sostituito il cavo di alimentazione originale con il Merlino CD e i piedini in dotazione con quelli della UPIM (mannaggia, ho dovuto aspettare di essere a Milano per lavoro perchè dalle mie parti UPIM non c'è più).

Ho portato il TEAC modificato nel mio negozio HiFi di fiducia e ho chiesto ai titolari (sempre disponibilissimi) di costruirci attorno un impianto economico.
Il caso ha voluto che li si trovasse un paio di B&W DM 17 usate ma veramente perfette (signori, che casse) con relativi stands. Costo Lit. 500.000.
Per l'ampli abbiamo optato (insieme) per un ROTEL RA-945. Le B&W sono un carico difficile ma dovevi sentire come il ROTEL le faceva cantare. Costo Lit. 750.000.
Cavo CD/Ampli: XLO/VDO tipo 5 (regalato)
Cavo Ampli/Casse: NAIM NACA 5 (ce l'avevo già)
Totale: Lit. 1.499.000 + qualche decina di migliaia di lire per le modifiche al TEAC.
La seduta di ascolto presso il negozio mi aveva già convinto, ma ora dopo molti giorni di ascolto casalingo posso portarti i miei commenti:

Premetto che a mio avviso ROTEL e B&W sono al di sopra di ogni sospetto. Li ho ascoltati in negozio con altri CD Player (perfino un KRELL) e mi hanno impressionato. Quindi in questo impiantino il responsabile del suono è il TEAC.
Il suono del TEAC è scuro. Le modifiche non apportano miglioramenti in questo senso quindi il problema sta, molto probabilmente, negli stadi di uscita.
La scatola sonora è abbastanza chiusa nello spazio tra i diffusori e anche l'altezza non è eccezionale nel senso che non va molto al di sopra dei diffusori stessi.
Però i medi (le voci in particolare) sono veramente molto belli. I bassi scendono davvero in profondità e c'è comunque una sensazione di equilibrio generale che mi soddisfa. La profondità non è eccezionale, ma tutti gli strumenti e le voci sono ben delineati e se ne capisce chiaramente la provenienza.
L'ascolto della musica prende presto il sopravvento sull'ascolto dell'impianto e questo è sempre indice di qualità.
È davvero stupefacente cosa può fare un impianto da un milione e mezzo, ma soprattutto un CD da duecentomila lire con un po' di investimento personale.
Ogni volta che desidero qualcosa di più da questo impianto mi impongo di ricordarmi quale sia la sua "vera" classe di appartenenza e tutti i dubbi svaniscono.
Alla fine però ho esagerato: ho sostituito anche il cavo di alimentazione del ROTEL con un Merlino CD. Le differenze ci sono, non evidentissime ma ho l'orecchio allenato. I bassi sono un po' più frenati e l'immagine si è alzata leggermente (buon segno).
Ho notato che riesco a ruotare maggiormente la manopola del volume quindi la distorsione (o i rimbombi? o le code?) è diminuita.
Ripeto: suona davvero bene per quel che costa.

Che dire ancora? Lucio, grazie. Chi ha ancora dubbi sulle qualità di questo ragazzo me lo deve spiegare. E deve essere convincente.

P.S: "vado di fisso col lessico scomposto" la cantano i Sottotono. Stai a vedere che abbiamo anche gli stessi gusti musicali?
Loris Arrigucci - E-mail: Loris.Arrigucci@Italy.Sun.COM

LC
Ciao Loris,
complimenti per la scelta dei componenti e per aver dimostrato ancora una volta che basta poco per ottenere un suono di qualità. Effettivamente il Teac CDP-1120 è l'anello debole della catena ma, come dici tu, se si tiene conto del prezzo effettivamente pagato (200 mila lire!) la cosa rasenta il miracoloso, specie dopo le modifiche.
Puoi provare a sostituire i cavi di potenza Naim con il nostro FFRC, dovresti avere un aumento di trasparenza e di dettaglio. I cai multistrand "normali" come il Naim possono poco contro geometrie più sofisticate utilizzanti buoni conduttori solid-core.

Infine grazie per l'apprezzamento. Non è affatto difficile trovare molte persone che avanzano dubbi sulla mia persona: senza andare lontano, tutti i lettori di TNT che sono stati "bastonati" (a ragion veduta :-) ) su questa rubrica. Non sono un polemico per natura però certe lettere mi invitano a nozze...e non posso esimermi dal reagire.
Come potete vedere, chi usa intelligenza, cortesia e non chiede la Luna (vi ricordate il genio che voleva un database di tutti gli apparecchi HiFi prodotti dagli albori sino ad oggi?) viene trattato con altrettanta cortesia. Chi, dopo aver letto una pagina, crede di aver capito tutto e si sente in diritto di giudicare/criticare o chiedere chissà che avrà sempre ciò che si merita. Garantito ;-)
A proposito di gusti musicali, fra poco tempo uscirà la recensione del nuovo dei Sottotono, a cura del sottoscritto, sulla nostra rivista gemella
Music on TNT.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Glasnost, ovvero trasparenza :-)
Spett.le redazione,
mi permetto di rubare un po' del vostro tempo per chiedervi un parere sul seguente problema: gradirei aumentare la trasparenza del suono prodotto dal mio impianto. In altre parole desidero una maggior chiarezza negli attacchi degli strumenti e il problema è particolarmente sentito negli attacchi di pianoforte e violoncello.
Forse si tratta di intervenire in una unica banda di frequenze audio (forse la medio bassa ?). Vorrei cioè togliere un velo di opacità dal suono, anche se mi sembra che la gamma alta sia a posto (il suono non è quasi mai pungente) e così quella media (le voci sono ottime).
L'impianto in mio possesso è composto come segue:

In seguito ad un trasloco sto riorganizzando la sala di ascolto, che attualmente è in condizioni precarie. Tutti i componenti, finale escluso, sono temporaneamente collocati in un mobiletto economico in legno. Il finale è a terra. Il supporto dei diffusori è il Target Audio TR, che non mi sembra molto stabile, dato che con leggeri urti i diffusori oscillano. I componenti utilizzano i cavi di alimentazione originali, ma sono collegati in fase.
L'ambiente è grande (50 mq) ma irregolare, dissimmetrico e mansardato, composto di due zone distinte. Ho curato il posizionamento dei diffusori giungendo ad una configurazione di ascolto abbastanza ravvicinato, con diffusori lontani 150 cm dalla parete di fondo (quella bassa) e 80 dalle laterali, separati di circa 170 cm e punto di ascolto nel vertice di un triangolo leggermente isoscele.

Da dove devo cominciare per raggiungere il risultato?
Secondo voi c'è qualche problema nell'impianto oppure è solo un problema di messa a punto ? In altre parole secondo voi introducendo opportuni accessori posso migliorare sensibilmente la resa o devo sostituire qualche componente?
Il mobile definitivo è preferibile sia in metallo (pensavo ad un Solidsteel) o autocostruito con i ripiani in marmo? In questo ultimo caso non so come fare i piedi.
Come vanno separati i componenti (pensavo ad un ripiano per il finale e un altro separato per CD e pre)?
Cosa devo mettere sotto i vari componenti (punte coniche, grafite, ...) per aumentare la trasparenza ?
Secondo voi la parete di fondo deve essere assorbente (pensavo ad una pesante tenda)?
Un caro saluto, grazie anticipate e complimenti per la vs. competenza.
Enrico Colognesi - E-mail: enricocolognesi@fimm.com

LC
Caro Enrico,
io comincerei a sostituire il cavo di segnale tra pre e finale, effettivamente un po' sotto tono :-) rispetto al resto della catena.
Supporti per diffusori più stabili dovrebbero aiutare molto. Io vedrei bene, se ti piacciono esteticamente, qualcosa tipo i nostri
Akropolis che proprio in gamma medio bassa hanno un effetto ripulente straordinario.
Il nostro tavolino FleXy ti aiuterebbe a risolvere il problema del dove sistemare come si deve le elettroniche che vanno comunque ognuna su un ripiano separato.
Poi puoi provare con delle punte, magari "riciclate" (anche puntine da disegno vanno bene) giusto per vedere se il risultato migliora nella direzione cercata...potrebbe però rovinarsi l'equilibrio. Si tratta di provare.
Anche il lettore Marantz CD 80 potrebbe mostrare qualche segno dell'età, visto che in campo digitale la tecnologia dei convertitori e delle meccaniche fa passi da gigante.
Infine la parete posteriore: si, teoricamente dovrebbe essere assorbente ma molto dipende anche dal resto della sala d'ascolto: se tu hai un suono un po' "opaco", come lo definisci tu, la causa potrebbe essere proprio una eccessiva "assorbenza".
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Riflessioni...musicali
Caro Lucio
Sinceramente non sono tra quelli che cercano l'originalità a tutti i costi anzi, quando qualcosa suona bene, sono molto propenso a continuare a farla girare allo stesso modo e spesso resto sconcertato di fronte ad artisti che cambiano stile quando sono ancora ben lontani dall'aver esaurito il filone.
Dal mio punto di vista penso che anche Elisa, che mi piace molto e della quale mi sono affrettato ad acquistare il primo cd appena disponibile, sia per l'Italia una delle proposte che tentano di uscire dal gruppo.
Volevo solo precisare che se il panorama musicale propone nuove opzioni, questo favorisce una crescita della cultura musicale ed una diversificazione dei gusti delle persone che non si devono adeguare ad un clichè che spesso si ripete nei minimi particolari senza nessun tentativo di personalizzazione, ci sono perfino artisti che ripropongono loro canzoni con minimi cambiamenti e nonostante tutto continuano ad avere successo.
Una canzone che mi può ancora commuovere in versione originale anche dopo molti anni, mi suona male se viene camuffata per farla sembrare nuova, ancora di più se questo è fatto da un altro *artista* che costruisce il suo successo su idee musiche e testi di altri (o molto simili)!. Indubbiamente se una canzone è buona, spesso lo è ancora se rimaneggiata e con la *carrozzeria* rifatta, ma mi suona come una presa in giro!
Io sono cresciuto seguendo l'evoluzione rock/pop inglese e americana, che in quanto a clonazioni non sono secondi a nessuno (anche dato il numero delle proposte), e solo da una decina di anni (dopo il militare) mi sono avvicinato seriamente alla musica italiana, ma i miei gusti mi hanno portato a cercare qualcuno che avesse qualcosa da comunicare con parole e con la musica che per me è fondamentale e non solo di accompagnamento nella canzone perchè "tocca" direttamente corde molto più intime di un testo che può anche essere frainteso.

Per concludere il discorso voglio dirti che come persona trovo M.Gazzè molto difficile da digerire, ma se ascolto la sua musica mi sorprendo a seguire con molto interesse l'intreccio di parole e musica cosa che non mi succedeva da quando ho cominciato ad ascoltare artisti tipo Battiato e Branduardi, per non parlare di Battisti.
Gli artisti che mi piacciono, hanno una personalità spiccata che traspare dai loro pezzi, ma questo non mi basta, se la musica non mi va....può essere originale e nuova quanto vuole ma non riesco a "ingoiarla"...
Comunque specialmente per la musica non ho mai acquistato niente di nuovo senza un ascolto accurato, non rischio di spendere L.40.000 senza un minimo di *certezze*, e non come un mio vicino di casa che giudica un musicista dal nome.... Si! proprio dal nome, e non accetta nemmeno di sentire niente se il nome non gli piace.
Questo sproloquio sui gusti musicali lo ho riferito in prima persona perchè non mi sogno nemmeno che debba essere un assioma, ma solo un approccio alla musica con lo stesso metodo con cui, da quello che mi sembra di aver capito dalla prima volta che ho letto TNT, tu affronti e insegni ad affrontare l'HI-FI, senza pregiudizi, con mente aperta, fidandosi delle proprie orecchie, e, per la musica direi, confidando nelle proprie emozioni.
Ciao e a presto.
P.s. rispetto alla risposta della scorsa settimana, io gli scrupoli li ho a fare tutte le modifiche *definitive*, e anche se forse non traspare, non sono sicuro proprio di niente :-(, per questo faccio domande per evitare il più possibile di prendere cantonate ;-)
Per il Merlino pensavo di fare due pezzi di cavo, uno corto 15 cm uno lungo 2 m, il primo collegarlo all'amplificatore e corredarlo di spina iec con un filtro di rete, il secondo è il Merlino vero e proprio (con una presa iec e con una spina da attaccare alla rete elettrica).
In questo modo l'amplificatore si ritroverebbe sul retro un cavetto che esce con una spina iec il tutto lungo pochi cm e pronto in un futuro per prove di altri cavi e comunque non modificato pesantemente per poter riconnettere in futuro (vendita) quello originale.
CIAO Buona Pasqua (vorrei evitare di rompere almeno fino a dopo Pasqua...;-))
Alessandro Bianchi - E-mail : alessandro.bianchi@carifirenze.it

LC
Caro Alex
grazie della precisazione. In fondo siamo d'accordo su tutta la linea. Sul collegamento del Merlino, sebbene mi restino delle perplessità sulla convenienza dell'operazione, non sono in fondo contrario. Prova e facci sapere!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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© Copyright 1999 Lucio Cadeddu

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