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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. Autocostruzione che passione!
  2. Sbagliata ripartizione del budget
  3. Lettore CD o DVD?
  4. Sono stato al Roma Audio Show
Autocostruzione che passione!
Caro Lucio,
sono quello dei ronzii al Conrad Johnson: un grazie di cuore per la risposta veloce e completa.
Ero convinto di aver acquistato un apparecchio difettoso e la tua risposta mi ha reso più tranquillo.
Ho perciò ripreso ad ascoltare la Musica (eccezionali le ultime fatiche degli XTC e di David Sylvian), tra qualche giorno inizierò ad ascoltare, famiglia permettendo, il piacevole frullare del Transalp (la mia moto) e spero di smettere di sentire altri tragici tipi di rumori, in questo periodo purtroppo familiari un po' a tutti.

Ho un Flexy in avanzato stato di realizzazione, ho trovato i battiporta Upim e quanto prima li metterò sui componenti e vorrei dedicarmi alla realizzazione dei cavi di alimentazione.
Però mi scontro con la irreperibilità della materia prima. A Torino i tipi di cavi consigliati per la realizzazione del Merlino o del TTS sono introvabili, o meglio, qualche grossista ha qualcosa di simile ma da vendere in quantità industriali.
Adesso, siccome non mi pare il caso di acquistare 100 mt di cavo a meno che non decidessi di ricablare anche il frigo, la lavatrice e lo sfornatutto delonghi, ti pregherei di pubblicare il seguente messaggio:

"Seguaci Torinesi e non del Tempio del Tweaking fatemi sapere via e-mail o sulla rivista, se Lucio è d'accordo, dove cavolo posso trovare, con sicurezza questi benedetti cavi. In alternativa, se posso acquistarli per corrispondenza o se possiamo fare una cooperativa e comprarne una bobina da 100 mt. A chi mi da notizie valide cedo due Kg di Black Blob ;-)"

Fine messaggio.
Se non rompo vorrei farti ancora qualche domanda.
Come ho accennato nel precedente messaggio sono quasi ignorante (elettronicamente parlando) e non ho grandi esperienze di manualità nell'autocostruzione.
Tuttavia mi sono impallinato con la realizzazione di un ampli valvolare in kit. Ho per il momento ho accantonato, per quanto sopra detto, i progetti di Termoionica Applicata e starei pensando alla costruzione dello "Scherzo" che acquisterei da Roberto Allera. Quest'ultimo mi ha assicurato un minimo di assistenza, inoltre l'ampli l'ho sentito suonare e non mi pare male. Cosa ne pensi? Riuscirò a cavarmela?
Inoltre sai dirmi se esistono dei testi, di taglio molto pratico, tipo Scuola Radio Elettra, sui quali oltre ad una trattazione dei fondamenti dell'elettronica (dalla legge di Ohm in poi), venisse spiegato come utilizzare un tester, come fare una saldatura, tips 'nd ticks vari ecc.?
Per il momento ho rispolverato il secondo volume dell'Halliday - Resnick, ma se riparto dalla legge di Coulomb e mi rimetto con i differenziali, gli integrali ecc. non mi passa più (e spero che il Professore di Analisi che è in te non mi mandi a quel paese :-)).

Infine e poi chiudo, non essendo più azionista Telecom, ho provveduto a scaricare interamente, con Teleport, il sito web della rivista in modo da poterlo consultare offline.
Ho però dei problemi ad aggiornarlo settimanalmente senza dover riscaricare nuovamente i 2000 e passa file. Ho provato a smanettare anche con Nearsite, ma se ho capito bene, questa possibilità non esiste neanche con questo programma.
Anche se sono un po' OT, sai indicarmi qualcosa se esiste un programma che scarichi soltanto i file variati e quelli nuovi?
Scusa l'invadenza, di nuovo complimenti per la rivista.
La reimpaginazione è OK.
Ciao
Antonio de Pascale - E-mail: antodepa@iol.it

LC
Caro Antonio,
puoi tentare la strada dell'autocostruzione, ovviamente, ma ricordati sempre che i risultati sono proporzionati anche alla bravura dell'assemblatore. Non conosco libri del tipo che cerchi tu, ma credo che una ricerca in una fornita biblioteca o libreria ti possa dare qualche spunto interessante. Magari chiedi anche direttamente al nostro Giorgio Pozzoli o a Ruggero Sanna, il progettista dell'Insulto (quel finale sarebbe l'ideale per cominciare...spesa pressochè nulla e risultati incoraggianti).

Per quanto riguarda il download di TNT-Audio, credo ci siano dei programmi che facciano quello che chiedi tu, ma è roba di Linux. I navigatori off-line dovrebbero avere comunque una opzione per consentire il download dei soli files più recenti. Se c'è qualche lettore di TNT che ha messo a punto tecniche più furbe, ce lo comunichi.
Una alternativa alla quale sto meditando da un po' è mettere nel What's New ogni settimana un file zip contentente tutte le novità...l'idea non sarebbe male ma richiede tempo da parte mia ed ultimamente sto limando anche i decimi di secondo :-)
Infine, grazie per l'apprezzamento della nuova veste grafica. Il logo è "dimagrito" di 1 Kb ed ora porta la dicitura "Internet HiFi review" anzichè la vecchia "Internet HiFi magazine" che, seppur corretta, traeva in inganno più di un lettore NON di madre-lingua inglese.
Il più delle volte infatti "magazine" (che significa, appunto, rivista) veniva tradotto con "magazzino" e si era portati a pensare che fossimo una specie di negozio on-line :-(
Ora, con "review" dovrei aver fugato ogni dubbio :-)
Non solo ma il motto "HiFi, nothing else." dovrebbe anche fugare ogni dubbio sulla natura degli argomenti trattati all'interno di TNT-Audio, così evito la posta relativa al car-audio ed a tutto il resto...
Ora mi aspetto che qualche lettore italiano con qualche difficoltà in inglese mi chieda che fine ha fatto la home page italiana di TNT...prevengo: basta cliccare su "Italian" nella prima pagina ;-)
Lucio Cadeddu

Sbagliata ripartizione del budget
Caro direttore,
alcuni mesi fa ho scoperto su internet la sua rivista e mi sono innamorato. Prima di conoscervi, in settembre, ho dovuto per forza maggiore sostituire le mie vecchie casse Jensen da 100 watt con tweeter posteriore, per lo scollamento della sospensione acquistando due Tannoy P20 cherry ascoltate con un pre e finale Marantz.
Il mio impianto è composto dai seguenti pezzi: giradischi Technics SL1700 mk2 con testina Ortofon lm30 con circa 30 ore di lavoro, amplificatore Yamaha A960, cd Philips CD630, equalizzatore Pioner sg 90.
Come vedi sono tutti pezzi vecchi che per anni ho usato pochissimo perchè non soddisfatto dal loro suono. Con la vostra conoscenza e con i vostri consigli ho eseguito molte modifiche, cavi, piedini e varie registrazioni da voi consigliate migliorando notevolmente il tutto.
Ho circa 300 lp di vari generi a partire dagli anni 68 fino al 1982 italiani e rock stranieri e una cinquantina di cd.
Ora arrivo al mio grosso problema, per ascoltare la musica in maniera decente devo tenere i controlli dei toni quasi a fondo scala oppure usare l'equalizzatore con notevole perdita dinamica specie su alcuni lp non bene incisi, adesso la parte più difficile.
Ho sudato per qualche anno risparmiando per poter cambiare la macchina, ma ho deciso grazie a lei di spendere i soldi in un pre e finale che spero ansiosamente mi darà più soddisfazioni.
Posso spendere al massimo 8 milioni (la macchina aspetta ancora 4 anni) in un negozio ho ascoltato il pre Audio Research LS15 con il finale della stessa marca sempre a valvole da 50W, il pre lo stanno usando per dimostrazione mentre il finale mi hanno assicurato che ha circa 600 ore di lavoro.
Aspetto ansiosamente un consiglio su cosa sostituire o su come costruire il mio nuovo impianto, amo i bassi profondi e la musica molto dolce e limpida.
Un caloroso grazie per avermi fatto riscoprire i mie vecchi e amati LP
Filippo Cafaro - E-mail: filippo@mediacomm.it

LC
Caro Filippo,
FERMA TUTTO!!!!!!!!!!!!!
Prima di spendere così tanto in una coppia pre e finale di alta qualità ti consiglio di suddividere il budget un po' meglio. Il lettore CD è certamente inadeguato all'impianto che vuoi costruire e quindi devi pensare di sostituirlo. Anzi, secondo me, quello è uno dei primi passi da fare. Sto dando per scontato però che i diffusori siano sistemati a dovere in ambiente e che abbia utilizzato cavi, di segnale e di potenza, di adeguata qualità.
Tuttavia poichè mi pare tu ascolti principalmente gli LP il VERO primo passo da fare è la sostituzione del giradischi e della testina, principali colpevoli, a mio modesto modo di vedere, del suono che non ti soddisfa.
Per poco più di 1 milione (NUOVO) trovi un Rega Planar 3 con braccio RB300 o un Project 6.9 con braccio Project 9 che possono far fare il VERO salto di qualità al tuo ascolto del vinile. Come testine vedrei bene una Grado, una Goldring o una Sumiko (intorno alle 200 mila) se cerchi un suono rispettivamente caldo, neutro o brillante.
Per i giradischi, nel campo dell'usato, puoi fare ottimi affari spendendo anche la metà della cifra che ti ho indicato (con 4-500 mila lire un Planar 3 perfetto si trova).
Aggiungi a questo le 800.000 lire per un nuovo lettore CD decente (i soliti nomi: Marantz, Rotel, NAD, AMC) e stiamo intorno ai 2 milioni.
Avanzano la bellezza di 6 milioni da investire per il resto. Quale resto?
L'amplificazione ed i dischi. Ti consiglio infatti di destinare non più di 3-4 milioni per un integrato di qualità (valvolare o no, non importa, pensa all'AM Audio PA 30, per esempio) dotato di stadio phono decente (eventualmente esterno) e quello che avanza lo spendi in dischi, visto che il numero dei CD mi sembra bassino, tenendo conto che ormai il vinile è sempre più introvabile.
In questo modo metti su un impianto più equilibrato che suonerà senz'altro meglio di quello che hai ora con la semplice aggiunta del pre e finale Audio Research.
Ricordati che le tue Tannoy P20 sono pur sempre dei diffusori da pavimento da 1 milione e mezzo di listino...ed è perfettamente inutile metterci a monte una amplificazione da 15 milioni di valore complessivo, ti pare?
Non mancare di farmi sapere!
Ah, dimenticavo: non dire che "grazie a me" hai deciso di non acquistare più l'auto nuova ma di spendere tutto in una coppia pre e finale...la gente chissà cosa pensa... personalmente non ho MAI anteposto la spesa per l'HiFi a quello di altri "beni" utili o futili che fossero :-)
Lucio Cadeddu

Lettore CD o DVD?
Caro Lucio,
innanzitutto, auguri di Buona Pasqua (in ritardo). Sono quello che ti leggeva dagli Emirati Arabi (ora sono finalmente rientrato in Italia).
Durante questi ultimi mesi, pur non avendo un PC con Internet a disposizione, sono comunque riuscito a stare in contatto con la nostra TNT grazie a pazienti amici che mi stampavano gli articoli. Ora, finalmente, posso di nuovo collegarmi.
Come forse ricorderai, circa un anno fa ero alla ricerca del mio agognato impianto: ebbene, lo sono ancora, visto il ritardo con cui sono rientrato rispetto alle previsioni.
Comunque, un anno di TNT mi è almeno servito a non chiederti cosa acquistare: lascerò che siano le mie orecchie ed il mio gusto a decidere, dando comunque importanza anche al servizio offerto dai vari negozi (ad esempio, un rivenditore tra quelli che ho visitato è disposto a farmi ascoltare a casa l'ampli che mi è piaciuto in negozio, con diverse coppie di diffusori: ecco, io a questo do parecchia importanza).
Avrei comunque una domanda da farti, riguardo alla sorgente digitale. A tuo parere allo stato attuale delle cose, ha più senso investire in un lettore CD od in un DVD?
Ricordo di aver ascoltato il DVD al Top Audio (stand Sound and Music), e mi era piaciuto parecchio: però non sono così sicuro che la "querelle" tra i vari formati audio sia definitivamente risolta a favore del DVD rispetto al SACD; inoltre, il numero di "software" a disposizione per il DVD è ridicolo.
Se poi ci metti che, da ascolti successivi, mi è sembrato che il lettore DVD (Denon 3000) suoni i normali CD peggio di un degno giradischi digitale (tipo Marantz 63 KIS, per intenderci), e tieni presente che io al momento ho circa 250 CD e (ovviamente) zero DVD, potrai capire i dubbi che mi assillano.
A questo punto, eccomi a ricorrere di nuovo al tuo aiuto: ti sarei grato se tu potessi darmi il tuo parere in proposito alle tendenze in atto sul fronte DVD e (avessi mai la sfera di cristallo...) dirmi come vedi gli sviluppi futuri dei vari formati audio.
Grazie in anticipo. E complimenti per TNT, che, come tutte le cose davvero buone, invecchiando migliora.
Francesco Ferrari - E-mail: maeli97@iol.it

LC
Ciao Francesco,
e welcome back!
Difficile rispondere con qualcosa di sensato alla tua richiesta, ma non perchè questa sia insensata quanto perchè folle è il mercato dei formati audio.
Tuttavia, pare proprio che il DVD-Audio sarà LO standard per l'audio del nuovo "decennio" (meglio non sbilanciarsi troppo...). Detto questo occorre fare una paio di osservazioni: gli attuali lettori DVD leggono abbastanza male i CD e, quel che è peggio, pochissimi riescono a fornire una uscita digitale a 24 bit e 96 kHz, senza parlare della conversione interna...quando si è fortunati si arriva a 20 bit e 48 kHz!!! Di conseguenza è molto prematuro acquistare un lettore DVD ora, a meno che non si scelga una macchina in grado di "uscire" in PCM lineare a 24/96 (esempio: i Pioneer di alta gamma). Ciò imporrebbe comunque l'acquisto di un convertitore separato per il 24/96 (il
North Star o il Musical Fidelity) con relativo aumento di costi.
Il software poi è inesistente. Non parlo di films, che cominciano ad essere facilmente reperibili, quanto di DVD-Audio. Quindi la parola d'ordine è aspettare e nel frattempo acquistare un lettore CD, magari senza esagerare con la spesa, ma che sia un apparecchio capace di far suonare bene i nostri CD. Intorno al milione si riesce ormai ad acquistare una macchina dal suono al di sopra di ogni sospetto.
Se avete velleità ancor più estreme, l'idea buona potrebbe essere quella di acquistare una meccanica da abbinare ad un convertitore pronto per lo standard 24/96 come quelli citati prima (che convertono, ovviamente ed altrettanto bene, anche lo standard del CD) così quando (e se) i DVD-Audio sbarcheranno in massa sul mercato si tratterà di acquistare solo una meccanica per DVD...

Infine grazie per i complimenti, sempre confortanti. Credetemi, non sarà molto, ma facciamo di tutto per rendere il servizio che vi offriamo sempre migliore!
A presto!
Lucio Cadeddu

Sono stato al Roma Audio Show
Audio Show 1999, ospitato quest'anno all'Hotel Ergife di Roma, ben conosciuto da legioni di aspiranti statali. Io stesso ho passato qualche oretta piuttosto tesa seduto dietro un banco sotto lo stesso tetto qualche anno fa.
Dunque si entra. Modulino da compilare e passi, operazioni svolte non troppo di malavoglia dato l'ingresso gratutito.
Veloce passaggio per il pianterreno con Fedeltà del Suono, la Red Records coi suoi ottimi dischi jazz ed il cordiale baffone alla mongola. Al piano di sopra il banchetto di Suono, con gli accessori Suono Point e quello di AudioReview.
Primo impatto con le elettroniche nella stanza Audiogamma, coi miei prediletti Rotel ahimè non suonanti e svariate altre elettroniche sconnesse. Prima considerazione: quanto senso ha mostrare soltanto in un evento denominato Audio Show?
Si passa allo stand con ospitate due nuove casse giganti Kef, che vuoi per l'assenza di rodaggio adeguato, vuoi per la ristrettezza dell'ambiente non mi hanno impressionato granchè.
Nello stesso stand in visione i nuovi amplificatorini Creek di cui ho letto buone recensioni su riviste inglesi e che colpiscono per le loro ridotte dimensioni. Sempre lì anche cavi inglesi Ixos, anch'essi ben recensiti, alla prima apparizione sul mercato italiano. Ma perchè costano parecchio di più che in Gran Bretagna?
Tralascio vari stand non particolarmente interessanti, per parlare di amplificazione e cd Elettrocompaniet con casse NHT dal suono deludente, probabilmente per mancato rodaggio o messa a punto eseguita frettolosamente.
Nella stanza a fianco un sonicamente migliore e più economico trio Musical Fidelity XA50 con cd X-ray e casse su stand della tedesca Magnat, tuttavia anch'esso probabilmente parecchio lontano dalle possibilità prestazionali migliori.
Dopo parecchio girovagare ed alcune cocenti delusioni quali quella dello stand Marantz (ma com'è possibile che non si riesca a far suonare tutto quel ben di Dio di elettroniche e casse, bisogna mettersi d'impegno!), ritrovo una fetta di paradiso nello stand Antique Sound Lab.
Valvoloni dappertutto (pre e due finali mono da 60?! W l'uno), collegati tramite serpenti a due minuscole cassettine monitor BBC della Kef, su due piedistallucci di legno. Un suono coinvolgente, pieno, dettagliato e potente, tanto più sorprendente vista la grandezza (piccolezza?) dei diffusori. Insomma, finalmente, Sua Maestà il Suono.
Che ho ritrovato anche nel più terreno stand della Cairn, amplificazioni e cd francesi coadiuvati dalle magie dei cavi d'Eupenne e dalla cassa da supporto danese Eltax Liberty 3, 800.000 lire per librarsi da terra di almeno un palmo. 10 e lode per il suono anche allo stand Dromos ed all'enorme ed immorale (valore oltre 100 milioni, ma quantomeno originale e scenografico, con casse a piramide) impianto della tedesca MBL.
Interessanti anche le casse ibride italiane della RHF e di Punto Musica. Ma il prodotto forse più sorprendente sono stati i quadri sonori della Wharfedale, i quali, con l'aiuto di un subwoofer e per la modica cifra di circa 900.000 lirette, possono soddisfare audiofili con scarsi spazi ma orecchie fini.
Poco impressionante, nonostante le premesse, lo stand home theater con le casse Nautilus B&W ed elettroniche di altrettanto lignaggio. Note conclusive: parecchia gente, manifestazione senz'altro riuscita, grande suono in pochi stand, messe a punto a dir poco lacunose in molti altri, comunque tanti stand e ottime opportunità di entrare in confidenza con le più recenti apparecchiature, un grosso ringraziamento agli organizzatori.
Dr. Fabio Barbato - E-mail: barbatof@casaccia.enea.it

LC
Caro Fabio,
mi spiace non esserci incontrati in quel di Roma ma, come avevo detto privatamente anche ad altri lettori, alla fine ho preferito spendere quel milioncino che mi sarebbe costato il Roma Audo Show (viaggio + albergo + ristoranti) in dischi ed oggetti HiFi. Per il reportage (tra pochissimo su TNT) c'era comunque il fido ed attivo Stefano Monteferri.
Ricevo il tuo reportage e volentieri ripubblico, non potendo tuttavia commentare sui tuoi giudizi specifici.
L'unica osservazione che mi sento di fare è quella che non bisogna mai aspettarsi molto dal suono delle salette: normalmente un impianto casalingo di medio livello e ben ottimizzato suonerà molto meglio della maggioranza dei mega-impianti alle Mostre.
Gli Audio Shows servono più che altro per, appunto, MOSTRARE (to show=mostrare in inglese). Cosa? I nuovi apparecchi, le nuove tendenze e poi ancora per discutere con (e tra) operatori del settore, tra audiofili etc. etc. Un momento d'incontro in compagnia, si spera, della Buona Musica.
Non mi sentirei di bacchettare le salette peggio suonanti...si corre il rischio di attribuire giudizi critici immeritati agli apparecchi.
A presto!
Lucio Cadeddu

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© Copyright 1999 Lucio Cadeddu

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