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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Consigli sui diffusori Guarnieri Homage
  2. Diffusori ripieni?
  3. Quale ampli?
  4. Stanza e diffusori (Rossini)
  5. CD - ottimizzazione del budget
  6. Sfogo alcolico :-)
  7. TNT-Stylos...ma non solo
  8. Problemi atmosferici o roba vecchia?
Consigli sui diffusori Guarnieri Homage
Gentilissimo direttore di TNT-Audio, sono un vostro accanito lettore e vorrei complimentarmi ancora una volta per la vostra rivista internet e anche per il fatto che di ogni oggetto in prova mettete in luce sia i pregi che i difetti.
Proprio per questo motivo vorrei avere da Voi un consiglio riguardo al prestigioso sistema Guarnieri Homage della Sonus Faber. Pur non disponendo di molto denaro sono interessato ad acquistarle di 2a mano. Le ho ascoltate dal rivenditore e sembrano eccezionali, però non vorrei essermi fatto condizionare troppo dal fatto che costano molto care (e forse anche dalle elettroniche che le pilotavano).
Sono un amante dell'immagine sonora e ciò che mi piacerebbe sapere è se questo diffusore ha qualche difetto in riguardo. Siccome la musica che ascolto copre molti generi dove sono i suoi limiti?
Può essere consigliabile anche per l'ascolto della musica rock ?
Inoltre secondo Voi su questa fascia di prezzo ce ne sono altri simili o migliori. Forse un diffusore dipolare può rendere meglio la profondità e la scena? (magari ad un costo più umano).
Il mio sistema è così composto Ampli Audio Innovations C500, cd Harman-Kardon, cavo segnale The Second (V.D.H), cavo di potenza autocostruito, la stanza di ascolto è piuttosto piccola 4.5 x 3 metri e i diffusori sono disposti sul lato lungo della camera.
Spero di essere stato chiaro e di avere da Voi delle notizie che mi facciano capire se questo acquisto può essere per me proficuo.
Vi Ringrazio molto e Vi saluto calorosamente.
Andrea Mello - E-mail: mello@polito.it

LC
Caro Andrea,
col tuo impianto io mi scorderei dei diffusori impegnativi come le Guarneri Homage. Capisco il sogno...ma devi tornare coi piedi per terra e guardare in faccia l'ampli in tuo possesso (e forse anche il CD player). L'Audio Innovations 500 è un onesto valvolare di fascia medio-economica che mal si sposerebbe con le Guarneri.
Meglio pensare ad altro.
Se ti piace il suono Sonus Faber, prova a sentire quualcosa di più adatto, tipo le Concerto. Tra l'altro, gli integrati Audio Innovations non sono noti per avere grandi capacità di pilotaggio....prima di collegarci un diffusore da 12 testoni, piuttosto esigente e difficile....ci penserei non una ma cento volte.
Inoltre mi pare tu abbia le idee un bel po' confuse circa quello che stai cercando...musica rock ed immagine hanno molto poco a che spartire, così come non mi sembra serio pensare a diffusori dipolari in un ambiente di 14 metri quadri.
Però, se riesci a sentirle a casa tua ed il risultato ti dovesse soddisfare...non sarò certo io ad impedirti di entrare in possesso di un sogno.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

IMPEDENZA MINIMA = 6 ohms: QUALI DIFFUSORI?
Caro Lucio,
ho scoperto TNT-Audio da poco. UNA RIVELAZIONE! Come altri, sentivo la mancanza di un punto di riferimento come il vostro: DIVULGAZIONE AUDIO COMPETENTE, PRECISA E COMPRENSIBILE. GRAZIE!
Approfitto della tua disponibilità per chiederti un aiuto. Sono in possesso dell'ampli integrato Musical Fidelity B-200X (60w/can.), che ha l'esigenza di essere accoppiato con diffusori la cui impedenza minima non dovrebbe scendere sotto i 6 ohms.
Cerco di spiegarmi. Fino ad ora ho usato una coppia di diffusori Canton CT-800 (impedenza nominale = 4 ohms / sensibilità = 90 db) ; nell'arco di 5 anni si è guastato tre volte lo stadio finale dell'ampli.
Mi è capitato di leggere una recensione sul N. 208 di Suono (sett. 90), della quale riporto alcune righe: ". . . . . . . . . il M. F. B-200X appare in grado di pilotare correttamente diffusori anche non sensibilissimi, purchè il modulo non tocchi valori inferiori a 6/7 ohms nella regione di massima densità di potenza dei segnali musicali (impedenza minima ???). . . . . . ."
Se confermi questo giudizio, mi potresti indirizzare, se possibile, su alcuni diffusori da supporto con impedenza minima di 6 ohms.
In seguito cercherò di ascoltarli con il mio ampli per scegliere quelli dal suono che mi soddisfa di più.
Ho letto i tuoi articoli sulla scelta delle casse, ma non sono sicuro di poter giudicare questo parametro (imped. min.) con sedute di ascolto comparative, ed inoltre non ho avuto risposte attendibili da alcuni rivenditore e distributori.
Tieni presente che mi andrebbero bene diffusori delle dimensioni/prezzo simili alle Mission 701 o Sonus F. Concertino.
Grazie per l'eventuale risposta ed un cordiale saluto a tutta la redazione.
Angelo Zanoni - E-mail: 75808125@it.ibm.com

LC
Caro Angelo,
che confusione!!!! Il tuo ampli, come dice la prova citata, non si trova a suo agio con diffusori di impedenza troppo bassa, ragion per cui i tuoi Canton sono (erano) sicuramente da evitare. Ed infatti gli stadi finali non hanno gradito l'accoppiamento, bruciandosi più volte.
L'impedenza di un diffusore è un parametro elettrico che poco ha a che vedere con la Musica. Piuttosto, se la zona di impedenza minima risiede in una porzione dello spettro audio dove all'ampli viene richiesto di erogare alte correnti (p. es. in gamma bassa) certo che qualche problema ci potrebbe essere. Per capirci meglio: è più facile da pilotare un diffusore con un minimo di impedenza molto basso (tipo 3 Ohm) in gamma alta (toni acuti) piuttosto che uno che presenti lo stesso valore in gamma bassa (toni gravi).
Non è qualcosa che SENTI ad orecchio, quanto un valore che andrebbe misurato e che pochi Costruttori dichiarano. L'impedenza cosiddetta "nominale", infatti, fornisce solo una indicazione di massima, molto poco indicativa. Certo è che se già l'impedenza nominale è dichiarata sui 4 Ohm c'è da aspettarsi valori più bassi (e quindi più pericolosi per l'ampli) qua e là nella gamma audio dai 20 ai 20 kHz.
Non so se quel che ti ho cercato di spiegare ti è sembrato ostrogoto, se così fosse, non preoccupartene, cambia le casse o, se ti piacciono, cambia l'ampli con qualcosa di più stabile su carichi difficili.
Entrambe le casse che hai citato sono dei carichi di tutta tranquillità per il tuo ampli ma io propenderei verso l'ipotesi di sostituzione dell'amplic on qualcosa che non sia soggetto ad andare in crisi su carichi difficili. Molti ampli ormai sono costruiti secondo questo criterio ed i nomi li ho spesso citati in questa stessa Rubrica (vedi volumi precedenti in fondo a questa pagina).
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Quale ampli?
Caro Direttore,
dopo aver aver "girovagato" per diversi negozi di hifi ascoltando decine di diffusori (utilizzando sempre i tuoi preziosi consigli), la scelta dell'acquisto è caduta su un paio di Orelle Orator usate, acquistate a poco meno di un terzo del prezzo di listino (di 2.450.000 nel '98) e con un anno di garanzia.
L'affare non mi è sembrato niente male, anche perchè a convincermi è stato il suono: preciso, dettagliato, naturale e dinamico, da cassa monitor.
Adesso il problema diventa l'accoppiata con l'amplificatore: visto che vorrei rivolgermi sempre al mercato dell'usato, dove spesso si compra "a scatola chiusa" (come sui vari negozi via internet o da privati in giro per l'Italia) mi piacerebbe che mi facessi il nome di qualche modello da tenere in considerazione (budget massimo di 800-900.000, ti ricordo che la mia stanza è di 14 mq e i generi musicali preferiti sono rock, country, roots, world music, jazz, blues).
Mi piacerebbe mantenere l'impostazione timbrica delle mie casse (magari con le stesse elettroniche della Orelle? Ci sono due modelli, uno da 35 e l'altro da 50 watt) anche se vorrei rafforzare leggermente la gamma bassa.
Grazie anticipatamente della risposta e degli utilissimi consigli! Ciao.
Alberto Medioli - alb.medio@iol.it

LC
Caro Alberto,
una buona idea sarebbe quella delle elettroniche Orelle ma anche i soliti NAD, Rotel, Arcam, Proton, Audio Analogue etc sarebbero delle ottime scelte. Un po' attenzione coi NAD, alcuni modelli hanno un suono molto simile a quello delle tue casse e potrebbero portare ad un risultato squilibrato ma anche gli altri accoppiamenti andrebbero verificati. Ci sono molti negozi HiFi che vendono usato, basta che ti rechi da loro con le tue casse per valutare la bontà dell'accoppiamento timbrico.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Stanza e diffusori (Rossini)
Salve Sig. Monteferri,
Le scrivo questa lettera dopo aver letto la Sua prova dei diffusori AM AUDIO ROSSINI. Le dico subito che la sua prova mi ha un po' sorpreso per quanto dichiarato nell'estensione delle basse frequenze dei suddetti diffusori.
Eppure un paio d'anni fa, se non ricordo male, fu provata la coppia AM ROSSINI da una nota rivista di cui ora non ricordo il nome, e diceva esattamente l'opposto di quello da Lei sostenuto.
Ora, senza voler togliere la ragione a nessuno, la mia curiosità si concentra sulla metratura della stanza in cui Lei ha sostenuto la prova: è realmente così grande da far cadere l'estensione in basso dei ROSSINI così tanta decantata dalla rivista?
Le sarei particolarmente grato se mi potesse dire quanto è grande la stanza e con quale e quanto materiale fonoassorbente è stato utilizzato.
La saluto cordialmente e la ringrazio per la prova così minuziosa da Lei sostenuta.
Distinti saluti.
Rolando Larcher - E-mail: burgman40@libero.it

SM
Caro Rolando,
molto francamente non comprendo il significato di quanto mi sta dicendo. Nel corso della prova di ascolto ho espresso piuttosto chiaramente come alcune prove effettuate mi abbiano convinto della correttezza delle dichiarazioni AM Audio: 50Hz flat e 38Hz a -3dB, ed ho sottolineato come si tratti di "valori di notevole rilievo" e quindi "ampiamente sufficienti per godere della musica riprodotta in modo sostanzialmente completo".
Ho anche detto piuttosto chiaramente che le Rossini, nel corso della prova, sono state pilotate dall'integrato AM Audio PA-30 che, per quanto ottimo, non può certo confrontarsi con l'energia espressa dai finali della stessa casa quali l'A-50 Reference e superiori.
Ancora, ho dichiarato come sicuramente fosse anche il mio ambiente di ascolto, "dalla geometria inconsueta, a fagocitare con ingordigia le basse frequenze".
In sostanza, dal punto di vista dell'estensione in gamma bassa, ho riscontrato un prodotto conforme a quelli che sono stati gli obiettivi progettuali della casa, che con le Rossini ha preferito non immolare il controllo e la velocità propri delle Rossini sull'altare della pura estensione in frequenza.
Confermo comunque tuttora che, all'epoca, le Rossini mi piacquero davvero molto, anche se, considerata la classe elevata dei diffusori, qualche Hz di estensione in più in basso le avrebbe rese, per i miei gusti, praticamente "perfette". Ed ecco che, in occasione del factory tour alla AM Audio qualche mese dopo, ebbi l'occasione di ascoltare (e riportare ai lettori di TNT Audio) due coppie di Rossini a confronto, una delle quali costituiva l'ultima evoluzione della specie e che, guarda caso, scendeva più in basso di una manciata di Hz.
Le mie parole allora furono "...se da un lato questo mi conforta circa la correttezza delle mie precedenti osservazioni, dall'altro mi solleva ora da qualsiasi eventuale dubbio riguardo alla capacità dei diffusori di coprire in modo ottimale l'intero spettro di frequenze utili al buon ascolto".

Tutto ciò premesso, mi domando: se la nota rivista di cui non ricorda il nome "...diceva esattamente l'opposto di quello da Lei sostenuto...", probabilmente riteneva la risposta delle AM Audio Rossini insufficiente in gamma bassa! :-)
Per dire che il diffusore si comportava esattamente come da specifiche progettuali e prestazioni dichiarate, avrei dovuto dire che generava bassi da terremoto? Beh, mi spiace ma così non è (a meno che non le si faccia suonare in un ambiente tipo quelli che, ad ogni passo, vibrano in maniera quasi preoccupante, di quelli con "effetto sismico": si tratta pur sempre di diffusori "importanti", che smuovono parecchia aria - parliamo di un totale di sei woofers da 17cm! - ). Oltretutto, a conferma delle mie affermazioni, sul catalogo AM Audio sono presenti prodotti quali le "Rossini S", che diversamente non avrebbero ragione di esistere.

Ad ogni modo, noi di TNT Audio non crediamo che le cose debbano essere necessariamente bianche o nere (bassi SI o bassi NO), o che ci si debba necessariamente entusiasmare per le cose perchè queste non vengano poi recepite dal lettore come caratteristiche negative.
Cerchiamo piuttosto di raccontarle nel modo più puntuale e quindi utile alla migliore comprensione delle apparecchiature che proviamo, e tutto questo a vantaggio del lettore.
Lettore che, da parte sua, è necessario che però ponga un minimo di attenzione in più nel leggere gli articoli di TNT Audio! ;-)
Con simpatia,
Stefano Monteferri

CD - ottimizzazione del budget
Caro Lucio,
sono un lettore affezionato ed un TNT-Tweaker ormai esperto (anche se non ho base di autocostruttore in senso stretto), che forse convincerà Babbo Natale a fargli un regalino (diciamo 1000 Euro) per potenziare la sorgente CDP.
Ho cercato di investire al meglio in Software nell'ultimo anno, sfruttando ogni sconto possibile, e al momento ascolto con sempre più passione musica classica, jazz, vocale.
Però sai anche tu che l'ORECCHIO è una bestiolina molto esigente.....e l'attuale DENON DCD735 stenta a soddisfarlo riguardo al ariosità, ricostruzione spaziale (soprattutto in profondità), musicalità.
Venendo al punto......in cima alla lista di Santa Klaus c'è il A.A.PAGANINI (che lavorerebbe in buona sinergia con il mio PUCCINI, ammorbidendo un po' alcuni tratti "taglienti" delle KEF 103.4), ma le ottime recensioni sui recenti DAC lette su TNT mi portano a farmi una domanda ancora più critica: "Poichè gran parte delle prestazioni sonore dei CDP dipendono dalla sezione di conversione, potrebbe essere più "opportuno" in questo particolare momento di transizione, tenersi il Denon (valore di permuta forse 200.000LIT) come meccanica e collegarlo ad un DAC?"
Se la ritieni legittima, può essere un problema il solo output ottico Toslink? Quanto costa un cavo di connessione adatto? Potrebbe valere la pena cercare di permutare il Denon con altra meccanica usata con uscita coax.?
Grazie in anticipo per il tuo specifico parere.
Buon lavoro e arrivederci (forse) al Top-audio.
Gabriele Iaccheri - E-mail: iaccheri@italdreni.it

LC
Caro Gabriele,
la meccanica fa la sua parte, inutile nasconderlo, però a mio parere è decisamente più influente la sezione di conversione e quella analogica di uscita. Pertanto l'idea del DAC da abbinare al tuo CD Denon non è così strampalata, anzi. L'uscita ottica normalmente va peggio della coassiale, ma si tratta di sfumature avvertibili solo su impianti di livello piuttosto elevato.
Un cavo ottico lo paghi sulle 10.000 lire circa. Vuoi il mio parere? Secondo me vale la pena....ma considera anche che se sei fortunato trovi qualche meccanica usata (o lettore integrato) di buon livello che potrebbero essere degni di attenzione. Certo è che se spendi i soldi per la meccanica...poi non ti resta nulla per il DAC...quindi....resterebbe solo l'ipotesi del lettore CD integrato second-hand. Vedi un po' cosa riesci a trovare. Se non ti fidi (un lettore CD è comunque un componente soggetto ad usura e maltrattamenti) non ti resta che imboccare senza indugi la prima strada da te indicata. Un convertitore sui 1000 Euro farà fare un bel balzo in avanti alla qualità sonora generale del tuo impianto.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Sfogo alcolico :-)
Caro Lucio,
sono quel ragazzo impegolato nel primo acquisto che ti scrisse un mese fa chiedendo aiuto. Aiuto. Sono ancor più impegolato di allora. A luglio avevo ascoltato i seguenti prodotti:

  1. Sonus Faber Signum, Rega Mira (integrato), Rega Planet;
  2. Jamo Concert 8, Tag McLaren 60I (integrato), Rotel RCD 951;
  3. Linn Keilidh, Linn Lk 140 (finale di potenza), Linn Genki;
  4. Genelec 1030A (casse attive), Thule Spirit PR 100 (pre), Rotel RCD 971.
e avevo drasticamente bocciato le prime due soluzioni per come ritenevo maltrattassero alcune cantate di Bach. Ho riascoltato proprio oggi le soluzioni 1 e 3 con altre incisioni facendo una terribile scoperta: le Signum restituiscono correttamente i tossicchiamenti del pubblico e i rumori degli orchestrali durante un concerto live dei Berliner, le Linn invece cancellano proprio tutto!
Dopo attenta riflessione ho con orrore concluso che il suono Linn mi piaceva perchè simile a quello del mio attuale impianto: lettore cd portatile e cassettine del computer (però col sub!).

Tenendo presente che per questi impianti dovrei sborsare tra i 6 e i 9 milioncini (pari a metà della mia annuale borsa di dottorando, sigh), sfarfallano nella mia zucca questi pensieri:

  1. I novellini cercano disperatamente consigli a destra e a manca perchè non avendo alcuna esperienza di ascolti hi-fi rischiano errori madornali;
  2. È immorale dire "compra quello che ti piace" a una persona col gusto tarato sulle 3D 1000 della Trust (la rieducazione auditiva temo sia un percorso lungo, non autodidattico e da non affidarsi ai negozianti);
  3. Non è vero che superata una certa cifra il livello qualitativo è comunque buono e non si rischiano bidoni colossali (le differenze tra Sonus e Linn sono molto, molto marcate);
  4. È facile dire "vai e ascolta", ma dove? Io ho visitato parecchi negozi delle provincie di Milano Bergamo Como Lecco, ma tutti mi hanno proposto più o meno gli stessi prodotti ("Sai, non possiamo permetterci di tenere in negozio tutti gli articoli che abbiamo in catalogo. Ma tu vai in un altro negozio, ascolta e poi ritorna").
  5. Mi scoccia parecchio tornare due volte nello stesso negozio senza acquistare, o sentirmi ripetere per l'ennesima volta le stesse frasi fatte ("Questo impianto è neutro", "A differenza degli altri non suona", "Vedrai che tutti i concorrenti ti parleranno malissimo di questi prodotti, è solo perchè loro non li vendono", "Come vedi la ditta Pinco Pallino realizza intelligenti economie di scala, adottando lo stesso cabinet per tutte le elettroniche (perchè non usarlo anche per i diffusori?)"), o fingere gradimento per un impianto che mi pare suoni da schifo e odori di truffa se rapportato a quello che costa.
  6. Ma possibile che tutti i miei cd, acquistati in base al loro valore artistico, suonino davvero così male? E quale deve essere la soluzione? Un impianto infedele che mascheri i difetti delle registrazioni o un impianto analitico che ricrei scene sonore assurde?
In conclusione: per calmare la rabbia sto ascoltando da ore gli odierni acquisti (Bach-Gould, Marais-Savall, Respighi-Solti-Berliner, Alice, Schubert-Ludwig-Levine, Lars Erstrand, un bel minestrone nevvero?) e sto meditando l'acquisto di un bel compattone, sai di quelli sfacciati, con tutte quelle belle lucine da sala giochi e quei i bottoncini per gli effetti speciali.
Promettono nulla, costano poco, non si antepongono alla musica.
Ah, nel frattempo ho bevuto un paio di birre (forse qualcuna di più), ma credo che questo tu l'abbia già intuito.
Ciao e scusa per lo sfogo.
Pasquale Pigazzini - E-mail: pasquale.pigazzini@tiscalinet.it

LC
Caro Pasquale,
capisco gli effetti dell'alcool, non capisco quelli dell'HiFi. Ovvero: gli impianti che hai confrontato erano TUTTI nello stesso ambiente e nelle stesse condizioni? Come fai a dedurre il suono delle casse dal suono di un intero impianto?
Come puoi confrontare una minicassa da 3 milioni e mezzo con un diffusore da pavimento da 2 milioni ed aspettarti la stessa qualità sonora? Dico...ci siamo bevuti anche il cervello, oltre alla birra???? :-)
Sarebbe come dire...hey, ho provato una Fiat Marea....ma la BMW serie 3 è tutta un'altra cosa. Eppure sono due berline (le Signum e le Keilidh invece sono pure diverse come tipologia, una mini, l'altra da pavimento) solo che una costa un po' di più dell'altra. E ti meravigli che la BMW sia superiore???????
È quindi perfettamente logico che le Signum riescano a restituire più particolari delle Keilidh che, oltre a costare meno, offrono una performance più completa sull'intero spetrro sonoro...a meno che tu non voglia sentire solo tosse e starnuti ai concerti.
E non abbiamo neppure considerato il resto dell'impianto o, meglio ancora, dell'eventuale ambiente diverso dove è avvenuta la prova!!!!!!!!!
Hai tratto conclusioni drastiche da 1 singola esperienza, mi sembra un po' troppo.

Quanto poi al dire che è "immorale" consigliare alla gente di scegliere col proprio gusto....beh, scusami, ma non ci sto a sostituirmi alle orecchie ed al gusto delle persone adulte e vaccinate.
Quel che piace a me potrebbe non piacere a te. Esempio: ti faccio scegliere dei diffusori secondo me molto corretti, avendo il gusto affinato da 20 anni di ascolti ad un certo livello qualitativo. Tu, abituato a sentire i bassi rimbombanti del tuo impianto car (faccio un esempio, eh) mi riscrivi lamentandoti di averti fatto acquistare un prodotto che non ha bassi. Cosa dovrei fare, secondo te?

L'unico compito possibile di qualunque recensore audio dovrebbe essere quello di scrivere le proprie impressioni e fornire qualche consiglio su una rosa di candidati. Stop. Oltre c'è l'orecchio ed il gusto di chi compra e BASTA. Se non ti va bene e vuoi invece la "pappa pronta", mi spiace ma dovrai cercarla altrove, non qui. Ma sappi che non ci sono scorciatoie al sapere ed all'esperienza diretta. Fai il dottorato, dovresti saperlo.

Due parole sul resto della tua lettera. Un impianto buono deve riuscire a far suonare bene la maggior parte dei tuoi dischi. Se fa sentire solo la tosse del violinista in prima fila, suonando disastroso sul resto della Musica, non è un impianto HiFi, è un giocattolo per audiofili perversi.
Il compattone è quanto di peggio tu possa acquisatre in quanto si antepone COMPLETAMENTE alla Musica, nel senso che non te la fa neppure sentire. Se vuoi, fai pure, i soldi sono tuoi....ma poi non scrivermi per dirmi che il compattone suona da schifo.

In conclusione, secondo me hai bisogno di resettare la tua scala di valori ed ascoltare ancora. In alternativa, meglio, compra un impianto HiFi meno impegnativo (sui 2 milioni) ....potrà soddisfarti anche quello (forse) ed almeno non avrai speso una cifra alta.
Tienimi al corrente...ma da sobrio :-))))
Lucio Cadeddu

TNT-Stylos...ma non solo
Gentilissimo Direttore,
le riscrivo dopo qualche tempo alla ricerca di ulteriori lumi (riferimenti precedenti posta 129 e una sua gentile risposta privata) cercando di essere innanzitutto sintetico.
Quadro attuale; mi sono insediato nel nuovo appartamento e ho cominciato a lavorare nella modifica dell'ambiente che brevemente cerco di descrivere: parete di fondo circa 4 metri, sulla parete ho applicato un mobile di mia ideazione con scaffali molto profondi (circa 65/70 cm e di spessore superiore alla media 12/15 cm) su questo mobile a scaffali sono riposti i dischi (circa 2000) e i libri.
Tuttavia l'angolo a sinistra in basso (il ripiano sul quale poggia sopra ad una lastra di marmo il Mitchell g.) è sguarnito e qui, in particolare il suono rimbomba e, aimè, impasta parecchio (dovrei comperare altri 300/400 dischi....mia moglie ovviamente non è molto d'accordo).
Ho anche, dopo averle ascoltate per circa tre settimane, sostituito le mie fedeli Spendor LS 3/5A con le JM LAB 808 Spectral da pavimento; forse ricorda il dubbio di qualche tempo fa. Che dire, mi piacevano e piacciono anche se non hanno lo stesso micro dettaglio e naturalezza delle piccole spendor.
Ho utilizzato il mese di agosto nella costruzione dei cavi di alimentazione Merlino per il finale a valvole graaf 5050 e TNT-TTS per il pre WFB Two (con quest'ultimo i risultati sono sorprendenti!!!).
Come lei può immaginare il cambio dei diffusori mi sta determinando non pochi problemi. Non riesco in sostanza ad eliminare un fastidioso rimbombo determinato dalle JM LAB nell'ambiente così come è ora. Mi sono quindi procurato il materiale per procedere alla costruzione dei TNT- stylos non avendo alcuna intenzione di spendere fortune per dei Tube-Traps e qui ho alcuni quesiti.
Il diametro dei tappi in legno per cui ho optato è di trenta centimetri, mi sono procurato la rete e...

  1. Qual'è l'altezza ottimale?
  2. Cosa ne pensa se all'interno dei famosi sacchi viene utilizzato del polistirolo in "quadretti"
  3. La segatura suggerita anche nell'articolo non è soggetta ad un deterioramento veloce e inoltre non si "Impacca" (mi passi il termine) in modo eccessivo
  4. Il rivestimento interno può essere la comune gomma-piuma? Ammortizza troppo e incupisce il suono?
Purtroppo sarò un po' lungo....torniamo ai diffusori.
Disaccoppiamento/accoppiamento: h costruito le punte (metallo) l'impressione è che il rimbombo aumenti mentre ho notato un miglioramento usando i bossoli di quelle pistole giocattolo che vengono vendute negli autogrill.
Deduco che quindi l'uso di punte in ottone migliori dinamica, palcoscenico e focalizzazione delle voci. Ho pensato anche (ed ho fatto una piccola prova) che le punte poggiate su piccole lastre di marmo posto in adesione al pavimento migliori ulteriormente.
Può gentilmente fornirmi ulteriori elementi su questa soluzione?
Infine, ho cercato in internet notizie su questi diffusori. Nessuna. Qual'è la distanza migliore (almeno in linea teorica) dalla parete di fondo e dalle laterali? Ha qualche notizia da fornirmi per ottimizzare il loro rendimento.
N.B : Le riallego i dati dell'impianto e le misure della stanza per sua conoscenza.
Pre Graaf WFB Two e Finale graaf 5050 a valvole, Giradischi Mitchell Gyrodeck con Braccio SME IV, Testina VDH MC One, diffusori JM LAB 808 Spectral.
Stanza 4 metri parete di fondo per 3,90, tende pesanti nell'unica porta finestra, un divano, il mobile che le ho già descritto. Nient'altro.
La ringrazio per la pazienza e se lo riterrà per le risposte che potrà farmi avere.
Cordialmente
Antonio Schiavon - E-mail: rainbow@infotel.it

LC
Caro Antonio,
a tanta prolissità, replico in sintesi. La tua stanza è un cubo o quasi, è normale che ci siano rimbombi, le casse non hanno colpa. Non c'è una posizione ideale dettata dalla Casa o dal medico curante, come sempre detto e ripetuto, tale posizione ideale va cercata per tentativi successivi, specie in una stanza sfortunata come la tua.
La stanza è pure molto spoglia e mi pare di capire che non ci siano tappeti sul pavimento, il che peggiora le cose. Prima degli Stylos, metti i tappeti.
Altezza degli Stylos: molto dipende dalle frequenze alle quali vuoi intervenire. Non essendo determinabili con facilità, tieniti su altezzze medie, diciamo dai 70 al metro.
I materiali indicati non sono obbligatori, puoi pensare a qualche variante. La gommapiuma andrebbe benissimo.
La soluzione che hai sperimentato per le casse, se ti sembra funzionare, non merita commento. La via empirica, in questi casi, è quella maestra.
In conclusione, TNT-Stylos a parte, dovresti dimenticarti l'impianto per un po' e curare l'acustica della stanza. Tappeti, grandi cuscini, tende plissettate alle pareti e un paio di poltrone (se ci stanno) possono fare miracoli.
La stanza, tuttavia, essendo a pianta quadrata, non è e non sarà mai un luogo ideale. Si può però migliorare molto con questo accorgimenti e gli Stylos.
Tienimi al corrente.
Lucio Cadeddu

Problemi atmosferici o roba vecchia
Caro direttore,
alquanto intimorito, anzi molto intimorito ti sottopongo il mio problema, nella speranza e non con la certezza che sia di interesse generale, sperando in una tua risposta.
Dunque, dopo aver cambiato nel corso degli anni, vari ampli, pre, diffusori, nonchè piatti, (sono un amante del vinile), sono ad un punto critico, ho acquistato di seconda mano, 2 Quad 405 mono e in un secondo tempo un pre Treshold fath 9, che facevo suonare, con casse Sonus Faber Concerto gran piano, facevo, in quanto ho letteralmente fuso le suddette casse (spesso ascolto a volume alto) ero molto soddisfatto, del suono, purtroppo nulla è eterno.
Adesso ho acquistato un paio di diffusori Platinum 2 americane, conosci?, e qui vengo al problema, a me sembra che questi diffusori, sentano il tempo peggio di un artritico, cambiano suono da un giorno all'altro, e ancora dopo un anno suonano con sbalzi di tono, alti e bassi, che non riesco a concepire, anche se quando suonano a mio parere suonano bene, adesso non prendermi per pazzo, ma potrebbe dipendere, dall'amplificazione, ormai vecchia o da uno dei 2 che sta saltando?
Ah, per correttezza di informazione, nell'ambiente in cui ascolto ho il pavimento in legno ma non credo sia rilevante. Un'ultima domanda, alla quale almeno io non ho trovato risposta nella posta arretrata, cosa pensi dell'accoppiata piatto Thorens braccio Rega?
Ho giusto reperito un vecchio piatto, e pensavo di sostituirlo al mio Planar 3 ..e se hai consigli o critiche ai miei abbinamenti sono i benvenuti.
Sperando in una tua risposta cordialmente ti saluto
Luca Ratti - E-mail: marbletr@tin.it

LC
Caro Luca,
così a distanza mi è difficile capire cosa succeda al tuo impianto e perchè sia di umore così variabile :-)
Può essere un problema elettrico della Rete Enel di casa tua, sbalzi di tensione, interferenze etc. Potresti dotare il tutto di appositi
filtri antidisturbo come quelli presentati qui su TNT (rubrica Tempio del Tweaking), cavi di alimentazione speciali etc.
Se ciò non fosse sufficiente potresti provare a monitorare la tensione in diverse ore della giornata (basta un tester o un voltmetro) e, se è il caso, acquistare uno stabilizzatore di tensione di buona qualità per uso audio.
Se tutto ciò non dovesse funzionare, probabilmente c'è qualcosa in uno degli apparecchi che sta per "andarsene"....nel caso...centro di assistenza è l'unica soluzione.
Potrebbe essere qualche componente nel circuito di crossover delle casse o chissà cos'altro.
Per l'ultima domanda su Thorens-Rega...tutto dipende dal modello di Thorens di cui si parla. Se è un 160, un 125, un 320...non esiterei a fare il cambio. Altrimenti il Planar 3 è più che adeguato al compito, è facile da usare, non necessita di regolazioni ed è robusto.
Spero di esserti stato utile...
Lucio Cadeddu

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