Altri tempi; sì, soprattutto per me, era prima la musica poi l'elettronica anche se ammetto che sono molto affascinato dall'hardware e dalla tecnologia ad esso applicata anche se non tutta di mia comprensione.
Probabilmente è cambiata la cultura dell'hi-fi, adesso nei negozi specializzati almeno ti chiedono dove e come pensi di installare un prodotto da te scelto.
Molti dei negozi da me frequentati anni fa non ci sono più e quindi mi viene da pensare o che il mercato sia in crisi o che si stia specializzando, cioè i prodotti di largo consumo nei centri commerciali, per questo molti negozi sono saltati, e i pochi negozi rimasti si sono specializzati proponendo prodotti per veri appassionati con conseguente diverso approccio verso il cliente.
Fatto sta che in conseguenza ad un guasto della mio registratore TEAC sono entrato in un negozio, il più comodo possibile dal mio ufficio, per la riparazione e qui ho trovato di tutto di più.
Oltre ad aver concordato la riparazione ho incominciato a valutare la possibilità di farmi un buon impianto e sono incominciate varie sedute d'ascolto che mi avevano portato ad una conclusione d'acquisto:
Grazie per l'attenzione. Probabilmente seguirà una mail nella quale chiederò
un parere per un eventuale acquisto.
Cordiali Saluti.
Marco Mistroni - E-mail: lansolbo@eur.it
LC
Caro Marco,
per una volta gioco d'anticipo e cerco di aiutarti comunque nella scelta.
Prima però devo ringraziarti per i complimenti che ci fai, segno che quel poco (molto, per noi, però) che facciamo incontra le aspettative degli appassionati: creare una voce indipendente, amichevole e molto "umana" che possa contribuire alla diffusione della Passione per la Musica (PRIMA!) e per il buon Suono riprodotto (POI!).
Gli apparecchi che hai elencato sono ottimi (in particolare i Primare) e, se ti sono piaciuti e li hai preferiti ad altri, non vedo ragione per non acquistarli.
Il tuo giradischi, per quanto non sia un campione, è tutt'altro che da buttare ed anzi, seguendo un paio di consigli del nostro Tempio del Tweaking sono certo che riuscirai a valorizzarlo molto.
Anche il lettore CD Denon e l'ampli Luxman sono tutt'altro che malvagi, magari potrebbero fungere da secondo impianto o fare la felicità di un audiofilo alle prime armi ben contento di risparmiare acquistando usato.
Se decidessi invece di tenerli potrebbero essere delle ottime cavie da laboratorio del "tweaking" sulle quali sperimentare l'ormai interminabile serie di trucchi e modifiche che noi continuiamo a proporre...così non corri il rischio di rovinare l'impianto "serio".
Infine, consentimi di consigliarti Music on TNT, la pubblicazione gemella dedicata solo alle recensioni di dischi di ogni genere musicale. Sta crescendo in fretta e spesso offre stimoli interessanti per cominciare ad allargare i propri orizzonti musicali...ricordati che è la Musica...INNANZITUTTO!
Buon divertimento!
Lucio Cadeddu
Home theater...e HiFi
Ho letto la monografia sull'home theatre ed ho capito quasi tutto. C'è
ancora però un punto che non mi è chiaro e vorrei che tu mi aiutassi a
capirlo; il sistema home theatre è consigliabile usarlo esclusivamente per
l'ascolto di film o anche per l'ascolto di musica?
Vorrei inoltre segnalare un sito interessante che ho trovato navigando su
internet sempre sull'home theatre: www.geocities.com/CapeCanaveral/Campus/8207; le tesi che vongono sostenute sono in parte diverse da quelle sostenute in TNT e comunque sono sostenute in maniera seria.
LC
Tweaking...fortissimamente tweaking
Queste ultime settimane sono state proficue per me.
Questa è proprio la fine della lettera, penso che quello che ho
risparmiato per le foto lo ho recuperato con la lunghezza della lettera,
purtroppo se voglio descrivere una mia esperienza, non so come altro
fare....Sorry! (e pensare che tutti dicono che sono un tipo taciturno!)
LC
Navigando tra i quesiti del tuo "romanzo" :-) ho trovato un paio di osservazioni alle quali volevo dare risposta.
In chiusura complimenti per la Passione, la tenacia e l'impegno che metti nel migliorare il tuo impianto al servizio della Musica....se posso darti un consiglio...diluisci nel tempo i tweakings! Così ti rimane più tempo per ascoltare Musica e per continuare a divertirti...se modifichi tutto ora...dopo che farai? :-))))))))))
Ciao!
Lucio, tu ci prendi in giro... :-)
Stavo rileggendomi il tuo ultimo editoriale, e mi sono detto "eh, no,
caro Lucio, tu ci prendi in giro: il tuo - e, se mi permetti, anche un
po' nostro - sito è un esempio di come si deve organizzare in modo
professionale una rivista di informazione sulla rete, altro che!"
Logico che avere anche dei CONTENUTI, qualcosa da dire, "aiuta"...;-),
sia che si sia spinti dalla passione, sia da un valido motivo professonale (nel senso delle "palanche").
In tema di ringraziamenti, lasciami ancora ringraziare Thorsten per la
velocità con cui mi aveva risposto circa un mese fa per avere un
consiglio sull'upgrade del front end analogico, e chiedergli scusa...
non ho avuto abbastanza coraggio, e, spaventato, non ho seguito il suo
consiglio di autocostruirmi un giradischi con il kit della Origin
Live... e ho optato per uno Xerxes di seconda mano... del resto, con due
bimbi piccoli, è già abbastanza se riesco a dedicare un po' di tempo
alla musica, non so se sarei riuscito a trovarne per dedicarmi
all'autocostruzione (lo so, come scusa non regge... ma passatemela, vi
prego!).
LC
La nostra convenienza dove sta? Nell'avere l'opportunità di divertirci coi più bei giocattoli della nostra comune Passione, possibilità che da audiophilis comunis non avremmo mai avuto: avere prodotti prestigiosi in anteprima, poter provare oggetti da sogno che non ci possiamo permettere etc etc.
Poi ci sono tante altre motivazioni minori: dare una mano alle Aziende italiane meritevoli di farsi conoscere all'estero, una cosa che NESSUNA rivista di HiFi italiana può fare, non dimenticate mai che il 70% dei lettori di TNT-Audio NON È ITALIANO!!!
Bene, direte voi, ma allora che almeno i lettori paghino un abbonamento! Sbagliato anche questo!.
Bene, la divagazione consueta l'ho fatta anche questa settimana, spero solo che sia servita a chiarire meglio la nostra posizione.
Re: una digressione sulla noia...
LC
L'Italia ha una cultura musicale prossima allo zero. Verissimo. La causa è lo scarso insegnamento della Musica nelle scuole? Può essere...ma non ci credo troppo.
Il problema vero è la classe insegnante che spesso è costretta ad insegnare cose che non ama e non apprezza in primis. Ricordo quanta letteratura italiana mi hanno fatto odiare i miei insegnanti...ed io ero uno studente che leggeva molto.
Per questo motivo dissento con quanto dice il dotto esperto musicologo che riduce il problema al fatto che gli appassionati di Musica non sanno leggere una nota. Questa, consentimi, è una sciocchezza grossa come una casa.
La enorme potenza comunicativa della Musica è tale perchè è una forma di linguaggio trasversale, che riesce a superare tutte le barriere culturali, linguistiche, razziali, religiose, politiche, storiche e geografiche.
Con questo ti ringrazio per l'utile spunto che mi hai fornito per precisare meglio le mie idee.
Re: una bella "sola"???
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
I volumi della posta precedente
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
questa è la prima volta che ti scrivo e volgio farti i complimenti per
l'ottimo risultato del tuo lavoro: di tutti i siti che ho visitato questo è
il migliore, il più chiaro, il più credibile.
In breve la musica è meglio ascoltarla in stereo o in H.T.?
Aspetto con entusiasmo la risposta.
Ciao,
Gino Bianchi - E-mail: gibia@hotmail.com
Caro Gino,
la Musica è una cosa, i films un'altra. Se la Musica è stata registrata in stereofonia va riascoltata come tale: due diffusori sono il numero giusto per ricreare (o tentare di) l'evento sonoro originale in ambiente domestico.
L'Home Theater si occupa di ben altro, tentando di riprodurre l'audio dei films, NON stereofonico ma codificato a più canali (4, 5 o 5+1), e quindi bisognoso di decodifica (Dolby Pro-Logic, AC-3 etc.) e di un sistema di altoparlanti multipli.
Non c'è dunque alcuna intersezione tra HiFi ed HT...a meno che i dischi di Musica non siano già stati pensati per un audio multicanale oppure se si tratta di visionare concerti live (rock, sinfonica, classica) su VHS, Laserdisc o DVD. In tal caso l'audio è spesso multicanale e serve proprio per aiutare nella ricostruzione scenica casalinga di quel che avviene sullo schermo.
Questi esperimenti sono tuttavia spesso di dubbio gusto perchè alla variazione dell'immagine sullo schermo non corrisponde una analoga variazione nell'audio riprodotto. Pensa ad esempio ad un concerto dove l'inquadratura si sposta sui diversi strumenti....ed il suono rimane invece disgraziatamente immobile (che so, contrabbasso fisso a sinistra, piano in fondo a destra etc.). Si ha una fastidiosa sensazione di "scollamento" tra suono ed immagine...altro che "integrazione"!
Quanto al sito da te segnalato non vedo alcuna contraddizione, tantopiù che tra i link consigliati appare caldamente raccomandata la mia modesta monografia sull'Home Theater, considerata completa e dall'approccio "scientifico" (?). Non sapevo che l'autore di quel sito mi avesse linkato e valutato così bene...colgo l'occasione per ringraziarlo adesso, se fosse in lettura.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
HO PERSO DEFINITIVAMENTE IL RISPETTO DELLA MOGLIE :-( :-(
Il problema è nato da quando ho cominciato a riempire CDP e AMP di
*catrame* (antirombo) e pasta per lavelli, il dramma è andato
crescendo quando abbiamo girato più supermercati per trovare il
FABELLO ;-), (non avendo mai usato prodotti del genere, non volevo
sbagliare la prima volta e comprare un prodotto corrosivo :-( ), la
situazione già drammatica ha avuto il suo epilogo quando nel carrello
della spesa ha visto due spugnette per calli (dr.scholl's)!
Nell'occasione mi ha detto, "Hai sbagliato!, ti sei accorto di che cosa
hai preso?" e dato che io non mostravo segni di ripensamento ha
realizzato che era proprio quello che volevo prendere......adesso tutte
le volte che entra qualcuno in casa il primo accento deve essere posto
sulle tavolette verdine che sono sotto il giradischi :-( :-( (ieri mi ha
detto che prima di buttare l'immondizia mi farà dare un'occhiata. Tante
volte ....:-)).
I risultati non sono tardati a farsi sentire!
Le mie piccole DUETTO si sono comportate in maniera egregia riproducendo
un segnale dal CDP corposo e potente, ma allo stesso tempo netto e
preciso, con alcuni dischi registrati molto bene, non sembrano nemmeno
più bookshelf (ovviamente entro certi limiti!).
Adesso ho il Merlino-cd sul CDP e sull'AMP (la terra non l'avevano tutti
e due!).
Dopo una prima prova di saldatura diretta del cavo, ho dovuto seguire il
consiglio e installare le vaschette IEC con filtro sul CDP, senza
sull'ampli perchè erano finiti!
Per quanto riguarda la ricostruzione dell'immagine....sembra che il muro
alle spalle (1,5 m in posizione di funzionamento) sia arretrato di altri
2 metri e con alcuni effetti particolari, sembra che il suono provenga
da altre stanze ed io regolarmente mi giro per cercarne l'origine..(non
so se rendo l'idea, ma con alcuni pezzi è un continuo girare la testa a
destra e a sinistra.... penso sia la scena orizzontale).
Il giradischi ha cominciato a suonare a dovere, cosa molto meno evidente
con la sola installazione della Grado, ma nell'assetto finale ha
acquistato una chiarezza maggiore sugli acuti e una discreta definizione
sui bassi.
Le modifiche agli speaker che ho provato sono state le più semplici
ovvero i fogli di materiale assorbente interni e le cannucce, ma la
prima modifica non mi ha impressionato, le cannucce mi hanno dato modo
di modificare il taglio delle tonalità basse, ma ....... mi piace più
senza, del resto è quello che diceva anche il Mr., o ti piace o non lo
sopporti!
Per gli stands Mr. Monteferri mi aveva proposto di appesantirli con una
lastra di ferro sotto la base, ma qui se un lavoro non supera il milione
non ti "guardano" nemmeno...
Quindi dopo un mese di rischi con la bambina che apprezzava molto il
supporto per alzarsi, e dondolarsi...:-o ho dovuto pensare a qualcosa.
La scelta è andata a due basi di granito di 3 cm 30x30 con un foro
svasato nel centro. L'assemblaggio è analogo alla base dove poggiano gli
speakers, sospeso su 4 viti e bloccato al centro da una vite di 16 cm di
lunghezza.
Sotto il granito ho incollato due strisce di sughero, perchè il granito
è più duro delle mattonelle e sicuramente, sposta oggi sposta domani, si
sarebbe verificato l'inevitabile scheggiatura delle mattonelle con somma
"felicità" della consorte :-(((((
Per i diffusori, dopo aver provato la pasta per lavelli e i piedini upim, ho dovuto optare per qualcosa di più tenace e sono dovuto tornare al velcro autoadesivo. Se hai tempo e voglia mi piacerebbe avere un'opinione in merito al velcro autoadesivo
come accoppiamento tra cassa e stand e se eventualmente combinarlo con
altre soluzioni tipo velcro+pasta per lavelli.....
Ciao e grazie di tutto!
Alessandro Bianchi - E-mail : alessandro.bianchi@carifirenze.it
Caro Alex,
confesso che la mia consorte ogni tanto si prende gioco di me per via delle stranezze che circolano per casa. Pazienza, l'importante è che capiscano che per noi è un divertimento e che in fondo non ci prendiamo mai troppo sul serio.
I risultati li sentono anche loro, comunque.
Per il giradischi, usa dei connettori RCA classici. Non sono migliori ma ti consentono più facilmente di cambiare il cavo di segnale.
Le cannucce sul tubo di accordo del reflex, di fatto riducono la sezione utile di questo e quindi modificano l'accordo. Se il diffusore è ben progettato e la stanza non ha grossi problemi....tutto dovrebbe andare meglio senza cannucce. Si tratta di provare.
Bella la variante "granitica" degli stands. La foto la trovate pubblicata nell'articolo stesso che è stato aggiornato per l'occasione.
Il velcro tra diffusori e stands non è male ma io preferirei la pasta per lavelli: è più tenace e più smorzante.
Lucio Cadeddu
Caro Direttore,
(mi ri-permetti il tu, vero?) è la seconda volta che ti scrivo, e la terza se considero anche uno scambio di email con Torsten su questioni "analogiche".
Se poi tu vuoi associare alla parola "professionale" il significato
"remunerativa", boh, non sarei mica tanto d'accordo.
Diciamo il contrario: si vedono in giro un sacco di realizzazioni di
siti (non solo HiFi) che vorrebbero essere "professionali" (cioè
"remunerativi"), e invece risultano approssimativi e confusionali. E
alla fine, controproducenti.
Quanto alla periodicità di aggiornamento... ehi, gestire (bene) un sito
(non la pagina "questosonoioquestaèlamiafamigliaquestoèilmiogattoequestiimieihobbies"
) equivale ad avere un progetto editoriale pari a quello di una rivista
stampata, ne' più ne meno, e mica tutti quelli che si buttano sulla
rete l'hanno capito... oh, scusa, mi sono lasciato andare... è palese
che queste cose le conosci bene...
Per tutto questo, quindi, mi pare di doverti ringraziare per quello che
stai facendo con TNT-audio, non solo per dividere con noi la tua passione per la Musica, ma anche per farlo in modo Professionale (quindi, spendendoci fatica, tempo & denaro).
Per ultima cosa, l'unico appunto che voglio fare è il seguente: mi ha
stupito la mancanza di un rigo sulla scomparsa di Fabrizio de Andrè (mi
sono sbagliato?). Ma forse lo hai in "in cantiere"...?
Scusami per il tempo rubato, e ancora "grazie di esistere".
Marco Focardi - E-mail: Marco.Focardi@att-unisource.com
Caro Marco,
tutto sommato hai ragione tu. Probabilmente sbaglio ad associare il termine "professionale" a "remunerativo"...ma dipende dal fatto che la "professione" è qualcosa che uno svolge per vivere, non per divertirsi...poi ci sono anche quelli che lavorando si divertono (è il mio caso) ma si tratta di rari casi fortunati (diciamo così...).
TNT-Audio non è "professionale" in questo senso: non produce reddito...ma solo spese (sempre più alte, peraltro) ed è tenuta in vita solo dalla Passione che ci anima.
Una cosa è certa: se TNT-Audio fosse profit (accettando banners pubblicitari) garantirebbe un introito netto di molti milioni all'anno.
Allora sei scemo se non lo fai....direte voi. Ed invece no, sarei stupido e persino poco furbo a farlo e vi spiego perchè: tutta la potenza e la credibilità internazionale di TNT-Audio sta proprio nella sua totale e ormai riconosciuta indipendenza da tutto e da tutti.
Nella mia concezone della vita, la libertà di espressione ed il lavorare senza padroni sono due condizioni che non hanno prezzo. Nessun inserzionista sarà mai tanto ricco da poter comprare la mia voglia di essere libero.
Diventare profit, cioè come tutti gli altri, equivarrebbe ad avere una pistola carica in mano e buttar via le cartucce, non so se mi spiego.
La forza di questa piccola rivista (che ormai tanto piccola non è più..pensate che Planet HiFi fa in un mese il numero di accessi che TNT fa in due giorni...) consiste proprio nell'enorme potenziale commerciale non sfruttato: è una vetrina extra-lusso, visibilissima in tutto il mondo e dentro la quale tutti hanno una enorme convenienza ad "apparire", magari rischiando persino una recensione non "pilotata" e quindi possibilmente negativa.
Vi svelo un piccolo segreto: due ore dopo che ho pubblicato la recensione dell'ampli francese Atoll, un grosso importatore canadese ha deciso di distribuire le linea Atoll nel proprio Paese... vi pare poco?
Vi pare poco? Il divertimento è quindi il primo motore.
Poi c'è la voglia di dare una mano alla comunità audiofila, spesso composta da ragazzi che non hanno ne' il denaro ne' le possibilità logistiche per poter soddisfare i propri desideri di Buon Suono. Ed ecco allora i consigli semplici, i trucchi, le modifiche, l'autocostruzione da spendere poco e le prove di apparecchi budget.
Per i più "danarosi" ci sono anche le prove d'ascolto di prodotti costosi ed esclusivi. Per tutti poi, una vera rubrica della posta, una sezione (unica nel suo genere) di interviste a personaggi del settore, i reportages dalle mostre HiFi di tutto il mondo ed altro ancora.
Il vostro apprezzamento continuo costituisce dunque il secondo motore.
Inoltre favorire la promozione dell'HiFi e dell'ascolto della Buona Musica anche presso fasce di utenza normalmente irraggiungibili dalle riviste specializzate cartacee: grazie alla Rete noi possiamo entrare GRATIS e VELOCEMENTE nella casa di chiunque, navigatore casuale, semplice curioso o neofita.
Chiunque sia alla ricerca di un oggetto per riprodurre Musica, anche un semplice compattone, prima o poi incappa in TNT-Audio e c'è la possibilità, come accaduto tante volte, che cambi idea e decida di acquistare un vero impianto HiFi, con grande tornaconto per tutti, Costruttori, Distributori e riviste cartacee comprese.
Indipendenza significa anche libertà di fare quel che ci pare, quando e come ci pare, senza dover rendere conto a nessuno, neppure ai lettori paganti i quali in questo modo si sentirebbero in diritto di pretendere (in qualità di "finanziatori") qualunque cosa.
Ad esempio, non sarei più libero di rispondere per le rime a quelli più seccanti o maleducati, non potrei più sentirmi libero di comportarmi come meglio credo perchè qualcuno potrebbe lamentarsi dicendo "ma guarda che io vi pago". Mi scuserete, ma preferisco di gran lunga non avere padroni, sostenitori o lettori "in diritto" di pretendere qualcosa.
Per voi in fondo è meglio così :-)
Tutto questo verrebbe quindi a mancare o comunque a perdere gran parte dell'impatto credibile qualora dovessimo diventare profit. E, credetemi, dopo tanta fatica fatta (e che continuiamo a fare) per essere credibili sarebbe davvero da stupidi perdere tutto per un pugno (piccolo o grande, non importa) di dollari. Sono convinto che neppure i più avidi di denaro tra voi :-) commetterebbero un errore simile.
Buon ascolto e buona navigazione a tutti.
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
sono un lettore accanito di TNT ma è la prima volta che ti scrivo, rispettoso finora della tua raccomandazione di non inviare posta se non ispirata da argomenti di carattere generale.
Il motivo che stavolta mi ha spinto a infrangere quella regola è un sostanziale disaccordo :-) su quanto affermi nella risposta al lettore Alberto Ragni ("...una divagazione sulla noia").
Cercherò di essere sintetico (sarà dura! :-) ) e soprattutto ordinato nel controbattere le tue asserzioni, consapevole tuttavia che l'argomento meriterebbe molte pagine, anche per la sua stringente attualità.
Spero di non averti tediato con queste mie digressioni pseudocolte :-) ma mi sembrava giusto esprimere la mia opinione di audiofilo che considera la sua passione al servizio della musica e del modo più rispettoso di riprodurla.
Mahler, Schoenberg, Dallapiccola scrivevano per ricchi annoiati? Non credo. :-) E i nobili "dilettanti" come Benedetto Marcello, arcade colto e raffinato, che si scagliava contro il troppo "commerciale" Vivaldi? Averne ancora oggi aristocratici come lui, oggi che si pensa molto al denaro e poco al "bello".
In Italia sono entrate, a fatica, solo nelle università, e limitatamente all'insegnamento storico. Magari tutti gli audiofili fossero in grado di dissertare su questo o quel compositore! :-)
Il guaio è che - per dirla con il musicologo Giorgio Pestelli - l'appassionato di musica italiano "non legge una nota" e si ritrova ad essere uno "per il quale le musiche ascoltate hanno il volto della copertina dei suoi dischi".
Figurarsi, "ascoltano" i files in formato mp3: se io e te provassimo a parlargli di "ambienza", di "immagine" o di timbrica si farebbero una grassa risata. A loro bastano un "radione" o un autoradio capaci di far vibrare i vetri della stanza o dell'automobile.
Ho provato a fare il missionario dell'audiofilia cercando di convincere i miei amici trentenni ad ascoltare la differenza tra un impiantino serio e un plasticoso coordinato. Risultato: sconfortante. Per loro il mio Graaf Venticinque è una "sola": "Ma come, l'hai pagato tre milioni e non c'ha neppure i bassi?".
Non sarà perchè i giovani inglesi conoscono l'arte dei suoni molto meglio dei nostri vari De Gregori, Guccini e compagnia cantante, che da anni scrivono sempre gli stessi tre accordi?
Con stima,
Bruno Ghiglieri - E-mail: brunoghi@tiscalinet.it
Carissimo Bruno,
sapevo che la mia risposta avrebbe scatenato un po' di reazioni...lo scopo era proprio quello :-)
Il disaccordo è solo apparente, in realtà. La mia generalizzazione voleva indicare la grossolana distinzione che tanti appassionati di Musica classica fanno tra la loro Musica "colta" e tutto il resto. Volevo colpire i pregiudizi, in un senso e nell'altro, non classificare come "musica d'epoca commerciale" tutta la Musica classica. E infatti, la tua distinzione calza a pennello per la stessa Musica leggera, il rock, l'hip hop, il jazz e tutto ciò che vogliamo mettere dentro il calderone di "Musica non-classica".
Anche nei generi leggeri c'è Musica fatta più o meno bene, costruita SOLO per vendere o ANCHE per vendere (la distinzione NON è sottile!).
Così i Prodigy sono il lato "popolare" dei Chemical Brothers, i Nirvana il lato "popolare" dei Soundgarden e così via. Sia chiaro che nell'aggettivo "popolare" non sto insinuando alcunchè di negativo: è giusto per distinguere tra gruppi che hanno fatto Musica con lo scopo principale di vendere ed altri, ai quali si sono ispirati, che sono rimasti per una ristretta cerchia di "conoscitori". Così nella classica TUTTI conoscono Mozart e pochissimi Dallapiccola :-)
Incidentalmente Mozart era un genio e Salieri chissà :-) (mi perdonino gli estimatori di Salieri).
Spero di aver chiarito la mia posizione. Andiamo avanti.
Anzi, paradossalmente secondo me è proprio il contrario: ciò che si cerca di insegnare a scuola causa, per reazione, il totale rifiuto della gran parte degli studenti.
Non basta insegnare una cosa per farla apprezzare...se fosse così facile...sareste tutti bravi in Matematica...e così non è :-) Anzi la Matematica è certamente la materia più odiata da tutti, per quanto sia la chiave che aiuta a capire il mondo nel quale viviamo.
"Da grande" ho riscoperto da solo dei capolavori che mi avevano fatto odiare, tipo il grandioso "Il fu Mattia Pascal" che all'epoca mi era parso una palla pazzesca.
Vedi, a mio modesto modo di vedere, conoscendo la scuola "dall'altra parte della cattedra" cioè in prima linea, il problema vero è il mondo che c'è FUORI dalla scuola che ha ben più pesante influenza delle 5 ore trascorse noiosamente in classe.
Bastano 15 minuti di televisione per distruggere tutto il buono che gli puoi avere insegnato in 8 mesi di duro lavoro. Il problema è il livello culturale medio delle famiglie dove i ragazzi crescono...famiglie dove la Musica è un sottofondo quando va bene.
Il problema sono i programi musicali che passano in TV...se avete visto una sola puntata di Rapido (Italia 1) avete capito cosa intendo.
Credi sia necessario saper scrivere bene per poter apprezzare un romanzo? O saper produrre ed imbottigliare un buon vino per essere degli estimatori dei buoni vini? Saper costruire e progettare una automobile per apprezzare il piacere della guida sportiva? Saper dipingere per apprezzare un bel quadro? E, infine, saper costruire un amplificatore e conoscere l'elettronica per poter apprezzare (e distinguere) un buon apparecchio HiFi da uno scadente?
Io sostengo di no.
Non è rilevante conoscere la Musica o suonare uno strumento per poterla apprezzare. Certo, questo può aiutare....ma non basta e non è neppure necessario (come si dice, non è una condizione ne' necessaria ne' sufficiente).
Che non sia necessaria è dimostrato dall'enorme numero di appassionati che possiedono discoteche con migliaia di dischi eppure non sanno leggere uno spartito. Che non sia sufficiente è dimostrato dai numerosi esempi di insegnanti di Musica che non possiedono dischi o non frequentano concerti...tutti noi ne abbiamo conosciuto almeno uno quando ci veniva insegnata la Musica alle scuole medie (sic!).
Per questo dico: ascoltiamola e facciamola ascoltare questa Musica, senza pensare troppo alle note, agli spartiti, alla musica "commerciale" e "non commerciale" ed a tutte queste stupide costruzioni e distinzioni "umane" che non servono a capire ed a far capire quel che la Musica esprime.
L'Emozione non ha bisogno degli spartiti...se ne serve per passare dal Compositore all'Ascoltatore...tutto qua.
Buon ascolto a tutti!
Lucio Cadeddu
LC
Una precisazione sulla presunta "sola" rappresentata da una coppia di diffusori McIntosh apparentemente non più in produzione. Mi è stato comunicato da fonte attendibile che quei diffusori McIntosh provengono in realtà dall'assemblaggio, fatto in Italia, di componenti e mobili originali McIntosh acquistati in stock qualche anno fa.
Si tratta dunque di diffusori in tutto e per tutto originali McIntosh che, seppur non più distribuiti "ufficialmente" dal vecchio importatore continuano ad essere disponibili sul territorio italiano al prezzo di qualche anno fa.
Questa spiegazione è piuttosto in contrasto con quanto riferito dal lettore...che parlava di diffusori assemblati in Europa su licenza McIntosh e che se fossero stati costruiti in America sarebbero costati 5 volte tanto...su questo ho basato le mie perplessità.
Non potevo immaginare una "distribuzione" di tali diffusori al di fuori del circuito ufficiale.
Mi scuso comunque per l'involontaria imprecisione.
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 |