Vi ringrazio fin d'ora per l'attenzione prestata anche se non risponderete
(mi rendo conto che forse ai Vostri lettori non interesseranno troppo i miei
problemi di Apprendista Audiofilo) e Vi faccio i miei complimenti sia per
l'impostazione del sito che per gli articoli che ho letto.
Andrea - E-Mail: andybi@iol.it
LC
Caro Andrea,
sei andato da Audiotech ed hai ascoltato le Suprem, diffusori prodotti su commissione Audiotech da un valente progettista italiano. Sui diffusori niente da dire però qualche riserva sull'ampli ce l'avrei.
Non per demeriti suoi quanto per meriti della concorrenza (anche italiana) che ormai ha reso difficile la vita anche ai più blasonati Costruttori nipponici. Io proverei ad ascoltare l'Audio Analogue Puccini SE, l'Audiolab 8000 o un equivalente Rotel. Se, tuttavia, il Luxman è quello che, confrontato con altri ampli di questo calibro, ti ha impressionato di più, non vedo ragione per non acquistarlo.
Tieni conto che Audiotech ha anche una vasta offerta di prodotti ex-demo (cioè ex-dimostrativi, praticamente nuovi) ed usati che potrebbero farti risparmiare un po' e, magari, col ritiro del tuo lettore CD Yamaha potresti anche riuscire a rinnovare, per la stessa cifra preventivata, l'intero impianto.
Quello che non devi scordare è che ampli, casse e CD non suonano da soli ma necessitano di cavi di buona qualità e di un tavolino ad hoc. Se non vuoi spenderci cifre folli ti consiglio senz'altro di cominciare a guardare i nostri progettini gratuiti ed a costo zero che trovi nella rubrica Tempio del Tweaking.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu
Naim CD3.5 e Rega Planet
LC
Ampli e casse
LC
Chiudo la divagazione che non ha niente a che vedere con i prodotti Yamaha in particolare.
Nuova amplificazione...troppi bassi?
LC
Upgrade per ampli e diffusori
LC
Audiofilo Nostalgico
Mi perdonerai per questa lettera-fiume, ma voglio prendere spunto da un tuo articolo
(hai doti paranormali ???) esporti una critica, spero costruttiva, e chiederti un po'
di cose. L'articolo è Come riconoscere un Audiofilo.
Quando parli del "nostalgico", dici:
Diverso è il discorso circa il consumismo becero, su cui sono definitivamente
d'accordo con te. C'è ANCHE gente che acquista oggetti per gli oggetti in sè, o
sperando di "ereditarne" l'aura di potenza e perfezione, fermo restando che è,
comunque, un loro diritto. In ogni caso, nessuno ci toglie la facoltà di discernimento
e di fruizione.
Stoccata: non è che il settarismo (sono un po' settario anch'io, lo ammetto) è uno
strumento per dimostrare la NOSTRA potenza e perfezione? Voglio dire, ci stiamo
forse comportando come quei personaggi che tanto deprechiamo, anche se con strumenti
diversi?
Torniamo al tuo pezzo:
Ora, per parlare di cavi ed altre diavolerie, io concordo con la tua frase "quelle
cose che lui considera follie (cavi speciali, punte etc.)". Lo stereo di casa aveva il
classico filo rosso/nero tra le casse ed andava da Dio.
Terza domandina: il "dinosauro" del babbo è in letargo da quasi sette anni perchè
l'ampli rifiuta di accendersi (un fusibile?), i woofer delle AR sono sbriciolati ed i
tweeter non funzionano più, la puntina Stanton è andata. Dove revisiono ampli e casse?
A proposito: le (poche e confuse?) nozioni di cui parlo qui le ho apprese leggendo
attentamente TNT. Fino a una settimana fa non sapevo assolutamente nulla.
LC
Vengo al dinosauro del babbo. Bè, consigli su come recuperare componenti HiFi vecchiotti li trovi sempre su TNT, stessa rubrica Adeste Fideles.
Infine complimenti per aver imparato così tante cose in così poco tempo e per aver cominciato a leggere TNT dalla parte giusta, ovvero quella della rubrica Adeste Fideles...non tutti lo fanno, purtroppo.
Vinile che suona male????
LC
Per Giorgio Pozzoli: quesiti sul pre Simpre SRPP
GP
Per tornare al tuo caso il filamento delle ECC88 è collegato in
maniera diversa da quello delle ECC82: le ECC82 hanno il piedino 9
collegato al centro del filamento (da 12V: non per caso la sigla
equivalente americana è 12AU7), in modo che si possano pilotarne le
due metà in parallelo a 6,3V connettendo l'alimentazione un capo ai
pin 4 & 5 e l'altro al 9.
Allo stesso tempo non vorrei ripetermi, ma vorrei ancora ricordare a
tutti che con i tubi non c'è molto da scherzare. Le tensioni in gioco
sono elevate, ed una scossa non è piacevole nella migliore delle
ipotesi, ma può anche essere mortale.
Quello che vorrei farvi capire è che se avete dei dubbi, anche uno
solo o secondario, su come vada realizzato lo schema, NON DOVETE
METTERE SOTTO TENSIONE IL CIRCUITO!!!
Ciao, scusami per la tirata, e fammi sapere come va il pre. Ovviamente
sfrutta accuratamente l'abbondanza di tubi che hai per confrontare il
loro suono: ci sono differenze direi proprio notevoli fra una marca e
l'altra!
Tube Traps ed acustica ambientale
LC
Per quanto riguarda Audiophile Sound, sono solo relativamente interessato all'argomento. Nel passato ho acquistato molti dischi "audiophile" ma per le mie prove alla fine utilizzo per la maggior parte del tempo dischi piuttosto normali, ben registrati ma niente di "esoterico".
Una domanda tecnica dall'Argentina...e le riviste italiane
Un'altra domanda: negli ottanta ero lettore di Suono, rivista che da quel tempo poteva trovare facilmente al mio paese (La Plata, Argentina). A dire d'un rivenditore, quella pubblicazione non arriva più perchè il distributore locale è andato in bancarotta. Allora: Suono esiste ancora in Italia?
Senz'altro, e sperando saprai scusare il mio precario italiano, ti saluto.
LC
Per quanto riguarda Suono ti posso confermare che esiste ancora anche se molte cose sono successe da quando la leggevi tu ad oggi. Aloia (insieme a tanti altri di allora) non c'è più ed ora scrive qualche articolo per Costruire HiFi.
Infine, complimenti per il tuo italiano, è certamente meglio del mio "argentino" :-) e ancora meglio dell'italiano di tanti lettori italiani che spediscono lettere senza manco rileggerle.
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
I volumi della posta precedente
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu
Gentile Direttore,
ascolto ed eseguo musica praticamente da sempre e vario tra una gran
quantità di generi anche se, ultimamente, mi soffermo in modo
particolare sul jazz apprezzando artisti quali Chet Baker nell'ultimo
periodo, Keith Jarret, Bobby Watson etc. ed incisioni prevalentemente di
ECM, Red Records, ed ENJA.
Possiedo un amplificatore integrato Audio Innovation A500, casse Rock Solid modello Verticale ed una sorgente CD Micromega Leader. L'amplficatore è stato il primo acquisto di
un'operazione di rinnovamento che ho in mente di attuare ed a tale
proposito le chiedo un prezioso e gentile parere.
Per la sorgente sono alla ricerca di un CDP che assomigli ad un giradischi, e da più parti ho sentito parlare del NAIM CD3.5 e del REGA Planet come sorgenti
*musicali* prima che tecnologici. Devo confessare che questa
caratteristica mi affascina; le presentazioni dichiarate dai
costruttori, basate su *emozioni* piuttosto che sull'elencazione, spesso
scarsamente significativa, di valori e di grafici, mi rendono *umani* i
prodotti.
Li sento molto vicini a ciò che desidera un appassionato di
musica, categoria questa, che ritengo distante dai molti ricercatori
dell'ultima moda in fatto di tecnologie e di BIT.
Purtroppo, nonostante abiti a Roma, ho constatato che i due apparecchi
sono poco commercializzati, mi è quindi difficile effettuare delle prove
d'ascolto, e praticamente impossibile effettuarle in contemporanea. Cosa
mi consiglia?
Certo, il divario di prezzo è notevole e sono disposto ad affrontarlo,
ma qual è l'effettiva differenza in termini di musicalità, e vale la
pena spendere più del doppio per il NAIM?
Infine quali casse e cavi mi consiglia in abbinamento?
Consideri che devo posizionare il tutto in un ambiente di circa 20mq
regolare (5x4x2,7) ma ho il problema dello spazio quindi devo orientarmi
su un modello bookshelf. Io pensavo alle piccole B&W serie CDM o le
Mission 750 limited edition. Che ne pensa?
Spero di essere stato esaustivo, la ringrazio per l'attezione concessami
e per l'impegno, la serietà e, soprattutto, la passione con cui conduce
questo sito.
Cordiali Saluti.
Roberto - E-mail: mpcrfe@iol.it
Caro Roberto,
fortunatamente per il popolo audiofilo ci sono MOLTI lettori CD che suonano bene ed in modo non *aggressivo* oltre al Planet ed al Naim. Chiarisco subito: tra i due il Naim è di gran lunga superiore ma è difficile dire se la differenza equivale a quella "monetaria" richiesta per passare dal Planet al 3.5.
In HiFi questa relazione stretta tra prezzo e prestazioni non esiste, principalmente perchè tutto dipende dalla sensibilità di chi ascolta: mentre io posso trovare logico spendere 2, 3 o 10 milioni per una differenza anche piccola, per altri può sembrare una follia.
Quel che non mi parrebbe logico è spendere così tanto per la sorgente per poi abbinarci una coppia di diffusori di prezzo medio-basso (immagino ti riferisca alle B&W CDM 2).
Meglio riequilibrare il budget in favore dei diffusori, direi. Non menzioni cavi ed altri accessori, immagino siano già adeguati al livello qualitativo della catena che vuoi costituire, altrimenti sono da "mettere in conto" pure quelli.
Quindi: acquistare un lettore di livello medio come il Planet, il Lector CDP 0.5T o un modello Arcam. Sui diffusori mi orienterei verso il modello B&W CDM 1 SE oppure verso le italiane Sonus Faber Concerto, le Diapason Prelude (vedasi recensione della settimana scorsa), le Aliante Iperspazio. Si tratta di diffusori parecchio diversi tra loro per impostazione e filosofia sonora che dovrai scegliere in base al tuo gusto, visto che la qualità di base è assicurata.
Poi devi anche preventivare l'acquisto o la realizzazione di stand adeguati, indispensabili (direi VITALI) per ottenere prestazioni perlomeno accettabili.
A presto!
Lucio Cadeddu
Caro Direttore,
Ti ringrazio vivamente della tua così celere e puntuale risposta.
Posso sfruttare ancora un' po' del tuo tempo e richiederti altri lumi in
merito ai miei dubbi?
Devo dirti prima di tutto che le mie conoscenze nel campo dell HiFi non sono
molte e forse il mio maggior problema è che non ho un orecchio allenato per
poter capire le differenze tra un buoni componenti e scarsotti. (dovrò
imparare ad ascoltare e non a sentire la musica).
Ho trovato poco materiale nel vostro sito sugli ampli YAMAHA e mi è sorto il
dubbio che tale mancanza sia dovuta alla "bassa qualità di questi ultimi?"
Se è cosi cosa mi consigli per realizzare un impianto che possa sopportare
sia buona musica (Rock (Peter Gabriel-Sting) e blues principalmente) e anche
essere predisposto per l'HT.
So che tale scelta è limitante per entrambi gli utilizzi ma non conosco altre soluzioni a medio basso costo. La mia camera è pressochè quadrata di circa 20-22mq e circondata da armadi e scaffali.
Mi sono piaciute molto le casse Chario Syntar 300 provate dal rivenditore
cosa ne pensi? (mi sembravano morbide e pastose ??? sono aggettivi giusti
per la musica?????) (PS io lavoro nel campo del caffè e questi aggettivi si
usano spesso per l'assaggio).
Per i supporti sarei indirizzato, una volta scelte le casse, a provare a
costruirmi in casa gli stand proposti nel vs sito.
Scusa se sfrutto così la tua consulenza ma ho trovato una grande
professionalità e imparzialità commerciale negli articoli letti che il tuo
consiglio mi può essere utile.
Grazie,
Lorenzo - E-mail: omkafe@anthesi.com
Caro Lorenzo,
come ho già spiegato più volte anche nei consigli d'uso di questa rubrica della posta, il fatto che un apparecchio non appaia su TNT non significa affatto che sia scadente....semplicemente il distributore italiano di quel marchio non ci ha spedito i suoi prodotti in prova. I motivi possono essere tanti:
Per quanto riguarda l'ultimo punto, per quanto possa sembrare pura follia, siamo a conoscenza di distributori e Costruttori consigliati (da chi, ve lo lascio immaginare) a non farci avere i prodotti in prova, una sorta di "embargo" per danneggiarci. Funzionerà?
Secondo me, no. Almeno non per molto. E quando questi "signorotti" (come chiamarli, altrimenti?) capiranno che non è più il caso di non "apparire" sulla più conosciuta rivista italiana di HiFi al mondo (vi ricordo che la maggior parte dei lettori di TNT, circa il 70%, non è italiana) e cominceranno a chiedere di "esserci anche loro" ci sarà da RIDERE a crepapelle, credetemi.
Avrete notato, se siete stati attenti, che alcuni prodotti avuti in prova, tra cui alcune anteprime mondiali, li abbiamo ricevuti direttamente dai Costruttori stranieri, saltando a piè pari la Ditribuzione italiana che rema contro. Un sistema curioso, vero?
Il Costruttore vuole che TNT-Audio provi i propri prodotti ed il distributore italiano fa di tutto per evitarlo, contro gli stessi interessi di chi rappresenta sul territorio italiano. Non funzionerà a lungo, credetemi :-)
Il problema del tuo impianto è la filosofia di fondo. Ad esempio, bisogna vedere se vuoi realizzare un sistema pronto per l'AC-3, lo standard audio digitale dei DVD (che ormai, nel settore video, sono una realtà concreta).
Io ti consiglierei di prendere un ampli già dotato di decodificatore AC-3, da scegliere nella variegata offerta dei più grossi Costruttori mondiali di elettroniche audio: Marantz, Onkyo, Denon, Sherwood, incluso Yamaha. Scegli l'apparecchio che si avvicina di più alle tue esigenze (eliminando quelli con "troppa roba" che non userai mai...e che paghi, però!), conscio del fatto che uno qualunque di questi apparecchi non avrà mai le prestazioni musicali raffinate di un ampli tradizionale di pari prezzo (il che mi sembra ovvio, no?) ma che comunque ti consentirà di ascoltare bene sia l'HT che l'HiFi.
Se ti sono piaciute le Chario, tenendo conto che riusciresti facilmente a comporre un impianto HT costituito da diffusori tutti Chario, non vedo ragione per non acquistarle.
Se ci riesci, prova ad ascoltare anche qualcosa di simile per fascia di prezzo e caratteristiche.
Solo una piccola osservazione: non mi risulta che le Chario 300 abbiano i magneti schermati per non interferire col tubo catodico del televisore. Questo ne limiterebbe l'uso nelle vicinanze dello schermo televisivo.
A questo punto potresti valutare l'acquisto di un intero sistema HT costituirto da diffusori "schermati" da cercare nei cataloghi Infinity, Indiana Line, JBL, Jamo.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
ho acquistato la settimana scorsa una coppia pre-finale Linn, il Wakonda phono e l'LK 140, devo dire che indubbiamente suonano meglio del vecchio pre e finale Rotel RC-RB 2000, il suono è più analitico e definito e ciò è più evidente soprattutto con la musica classica, tuttavia c'è qualcosa che non mi convince ancora, forse l'eccessiva presenza dei bassi con alcune incisioni.
Le casse sono una vecchia coppia di B&W 802 la stanza e rettangolare 4 x 5 mt. credo mediamente assorbente, per collegare pre, finale e il lettore cd, un Teac di categoria medio/economica, ho usato i cavi in dotazione della Linn che mi sembrano abbastanza buoni.
Pensavo di montare i diffusori su dei coni, risolverei il problema o il limite ormai è costituito dalla sorgente obsoleta e inadeguata?
Cordiali saluti
Sergio Balducci - E-mail: lloyds@tin.it
Caro Sergio,
se con la nuova amplificazione i bassi ti sembrano eccessivi significa che il precedente amplificatore non ne aveva abbastanza. A volte è solo una questione di "riabituare" l'orecchio a qualcosa di profondamente nuovo.
Tuttavia, nel tuo caso, potrebbe essere anche un problema di interfacciamento diffusori/ambiente.
La prima cosa da fare è verificare la posizione dei diffusori nella stanza: se ci sono pareti vicine (quella posteriore, ad esempio) il rinforzo sui bassi è assicurato. Prova anche a distanziare le tue belle B&W dal pavimento mediante punte o accessori simili, dovresti riuscire ad asciugare un po' il suono.
Per ultimo penserei al lettore CD, magari basta isolarlo dal piano d'appoggio (ancora con punte) o insonorizzarlo (come consigliato più volte nel Tempio del Tweaking) per ottenere sostanziali miglioramenti. Un pensierino va fatto anche sui cavi di potenza. Se si tratta di quelli originali Linn tutto OK, altrimenti si potrebbe pensare ad un upgrade.
Buone prove!
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
possiedo un impianto entry level.
Per una cifra molto conveniente posso sostituire queste ultime con
delle TDL studio 3. Che ne dici di queste ultime? A me sembrano
eccezionali (dato che sono già ampiamente soddisfatto delle rtl 2).
Volendo utilizzare l'uscita pre dell'Arcam, mi consigli di acquistare
un finale di potenza?.....(e che ne dici di un finale valvolare?
......Ho bestemmiato????)
Ciao ......Thanks in advance!
Antonio - E-mail: blueston@hotmail.com
Ciao Antonio,
l'upgrade che proponi sui diffusori mi sembra sensato, tanto più che ti piace già quella impostazione sonora. Dovresti in pratica guadagnare qualcosa sull'estensione in basso, il che non fa mai male :-)
Per l'altra modifica invece mi sento di sconsigliarti: otterresti un maggior beneficio con una delle seguenti soluzioni:
La parte debole degli integrati è quasi sempre la sezione preamplificatrice, responsabile in larga misura dell'impronta timbrica, della raffinatezza e della scena tridimensionale di un impianto HiFi.
Tuttavia, trattandosi di un integrato economico, io lascerei tutto così com'è e penserei a mettere da parte per un ampli integrato di qualità superiore, magari sempre Arcam, se ti piace l'impostazione timbrica di questi apparecchi.
Altrimenti puoi provare la strada del valvolare, ci sono degli integrati decenti intorno ai 2-3 milioni.
Nel frattempo però grandi miglioramenti li puoi avere con cavi (segnale, potenza ed alimentazione) ed altri accessori (tavolinetto, punte, piedini) che puoi autocostruirti con spesa pressochè nulla seguendo i consigli del nostro Tempio del Tweaking.
A presto!
Lucio Cadeddu
Ciao Claudio,
mi chiamo Carlo e mi sto (ri-)avvicinando al mondo dell'HI-FI in questi giorni. Ti
faccio subito i complimenti per il sito perchè siete riusciti (voi di TNT) a far luce
sul panorama HI-FI di oggi con chiarezza e precisione, anche per uno "rimasto un po'
indietro" ed inesperto come me. E poi per l'incredibile coraggio che dimostrate nel
non accettare pubblicità.
"Appassionato di vecchia data possiede un impianto di 20/25 anni fa, poi tra
matrimonio, figli ed il resto, la passione ha lasciato il posto ad altre cose."
Ecco, la mia situazione è ancora peggiore. Sono figlio di audiofilo di vecchia data.
Quando mio padre acquistò l'impianto avevo circa tre anni (1972) e, quindi, quella
pulizia di suono, quel calore, quella presenza li ho nel sangue.
Musica preferita: classica (...i cofanetti lisi della DG/Karajan con le nove sinfonie ed i cinque concerti per piano ed orchestra del Grande Ludovico e i "Quadri" di Mussorgskij, poi Vivaldi, Albinoni, Grieg ...) e psichedelica/progressive (...Emerson, Lake e Palmer con i loro "Quadri", Trilogy ...).
Ma la mia preferita resta la classica. Circondato da tanto splendore ho cominciato a
studiarla, ormai vent'anni fa: organo elettronico. Insomma, la musicofilia mi si è
instaurata in mezzo alla catena di aminoacidi del DNA.
L'audiofilia, intesa come amore per la riproduzione della musica, è una conseguenza. Tanto che, quando ascolto classica, so determinare se il tweeter è in metallo o no. Sarà una caratteristica da audiofilo ? Speriamo ...
Andiamo avanti col tuo "pezzo":
"Ora che ha un po' più di tempo libero da dedicare alla sua vecchia passione mai sopita riprende ad acquistare le riviste specializzate e, naturalmente, viene colto da malore da super-informazione."
Beh, quasi, ora ho trent'anni, ho fatto il militare, mi sono laureato, ho messo su
casa e mi sono sposato. Abbandonato il tetto familiare e non potendo stare senza
stereo, ho acquistato "orroooore!" un compattino Aiwa con Pro-Logic, che fa bene il
proprio mestiere di "stereetto" per ascoltare la radio e vedere i film noleggiati in
video cassetta, su una catena video Home Theater tutta "Hi-Fi Stereo", ma commerciale.
Ovviamente, la musica, ascoltata su un siffatto oggetto, specialmente classica, fa
definitivamente schifo.
E qui apro una parente, come dice Frassica.
A mio avviso il tuo scagliarti contro la scelta del compattino ha un che di settario che non fa molto bene alla musicofilia.
Credo che tu stia dimenticando il sacrosanto diritto dell'individuo di fruire delle
cose nel modo più confacente alla sua situazione in toto. Un compattino, ad esempio, è
la soluzione più economica (in termini di spazio e denaro) per fruire della musica
"qui e ora".
Inoltre, non tutti ricercano equilibrio timbrico, correttezza
dell'immagine e dinamica. La musica è anche "ascolto interno", cioè quell'insieme di
sensazioni ed immagini interiori assolutamente soggettive che sono evocate per il solo
fatto di "essere esposti" all'energia acustica di una composizione.
Ti assicuro che ho -letteralmente- goduto una V sinfonia ascoltata in onde corte (con
4Khz di banda) dalla Grecia, oppure il canale di filodiffusione volando su Emirates
(per ben sette ore!).
In ogni caso, mi sono reso conto che a casa uno stereo "vero" ci vuole proprio e sto
soffrendo proprio di ciò che definisci, azzeccatamente, "malore da
super-informazione". Sto, infatti, acquistando riviste specializzate e questo è il
motivo per cui ti ho letto e scritto.
Insomma, sto pensando di acquistare uno stereo, iniziando dal minimo di ampli e casse,
nella speranza di riascoltare quel suono antico di serenità familiare. Sarà possibile?
"Ai suoi tempi i marchi seri erano davvero pochi e si poteva contare su alcune certezze assolute tipo Marantz, Thorens, AR."
Bingo! Centrato! Esattamente questo era lo stereo del babbo. Lei ha vinto una lettera
di 50kbyte! Piatto Thorens a cinghia TD160 (60, 160 non ricordo) con puntina Stanton EEE (pagata un BOTTO di soldi all'epoca).
Ampli integrato Marantz 1060, il primo a stato solido e casse AR6.
Oh !? Ma c'hai la palla di vetro ????
"Ora l'offerta è sconfinata e pare che i marchi storici a cui era legato non godano
della reputazione incontestabile di cui potevano vantarsi allora. Per non parlare di
cavi e di altre diavolerie."
Ecco, appunto.
Prima domanda assolutamente micidiale: che acquisto per avere una sonorità analoga al
"dinosauro" paterno per classica e Jazz (pure un po' di Pink FLoyd/Doors non guastano
però...)?
Il mio salone è fatto così:
*------***
* *
*+ + P
* *
* T *****
* A*
*DDDDD A*
* A*
* ****
P P
***********
La disposizione è fissa (WAF molto basso in merito). D è il divano ed i + sono le
casse. La superficie è circa 30-35mq, la finestra, indicata con --, è dietro le casse
ed ha le tendine solo sui vetri. Non ci sono armadi alti salvo nella parete sull'ansa
a destra, dove stanno le A. Davanti al divano c'è un tavolino basso (T) in marmo
levigatissimo. Le pareti sono tappezzate di quadri, quasi tutti con vetro di
protezione. Le porte stanno dove vedi le P.
Le casse sono montate su stand bassi che le inclinano di qualche grado verso l'alto e
distano circa 1.5m dalla finestra e 2m l'una dall'altra.
Il vertice del triangolo sterofonico cade esattamente 10 cm prima del divano. Mi rendo
conto che la cassa SX è attaccata al muro, ma non posso farci nulla. Spero che
danneggi solo l'immagine stereofonica.
Le pareti sono ricoperte di carta da parati non vinilica che è un po' rugosa. L'esame del "battito di mani" dimostra una certa risonanza in tutto il salone, ma meno dal divano.
Budget max per ampli + casse: 1.5 milioni. So che la Marantz è ora della Philips e le
casse AR non sono più come prima. Sono, per ora, orientato sul Rotel RA-931 e casse
B&W DM602. Sulle piccole DM601 ho provato anche il NAD 312 ma mi sembra poco dotato di
presenza. Il tutto in un centro commerciale dotato di "uno di quei micidiali
commutatori" che tanto odi :-).
Sono in attesa di provare le DM602 con l'RA-931 ed il secondo movimento della nona, che a dinamica, immagine ed equilibrio timbrico non scherza. Prezzo proposto: 1.365 milioni, cavi esclusi.
Seconda domanda micidiale: ma per quale arcano mistero dovrei spendere altri cinquanta
milioni di cavi per migliorare uno stereo entry-level, in una situazione neanche
ideale acusticamente (vedi disposizione delle casse e basso WAF), senza la massa
d'impianto elettrico? Perchè diavolo dovrei usare le punte coniche se ho già messo i
diffusori sui piedistalli inclinati?
Che puntina posso acquistare al posto della gloriosissima Stanton EEE?
Ti ringrazio per la pazienza e per le risposte (spero) e scusami per la lettera-fiume
(d'altronde la colpa è di TNT, che mi ha riacceso la passione).
Cordialmente,
Carlo Consoli - E-mail: cconsoli@iol.it
Caro Carlo,
intanto mi chiamo Lucio, pensa, sin dalla nascita. Non Luciano o Lucrezio, proprio Lucio, Lucio :-)
Effettivamente la tua lettera è un po' lunghetta, cercherò tuttavia di rispondere a tutte le tue osservazioni/richieste.
Cominciamo con l'accusa di "settarismo". Se c'è un difetto che non mi può essere attribuito (tra i tanti che invece ho...) è proprio quello di essere settario e "snob". Non so neppure cosa significhi :-)
Il mio punto di vista è: al prezzo di un compattone si può acquistare un vero impianto HiFi, sic et simpliciter. Non dico di spendere di più, ne' di investire 50 milioni nei cavi...semplicemente cerco di far spendere meglio il vostro denaro...destinando la cifra ad oggetti per la Musica anzichè a "cosi" pieni di lucette colorate (che costano, comunque) e che con la Musica, come confessi un po' anche tu, non hanno niente a che vedere. Cosa ci sia di "settario" in tutto ciò, confesso, mi sfugge.
E' proprio il mio Amore per la Musica che mi spinge a rifiutare il compatto come sistema di riproduzione.
Certo, resta il diritto della gente di spendere i propri soldi come meglio crede...ma resta anche il MIO diritto di non essere d'accordo e di scriverlo su uno spazio pubblico che, tra parentesi, è di mia esclusiva proprietà :-)
Chiarito questo, veniamo ai tuoi problemi. A parte la eccessiva vicinanza di una cassa alla parete, che oltre a disturbare l'immagine, rinforza alcune frequenze (i bassi) e ne sporca altre (i medi) direi che la tua situazione logistica non è affatto male.
Condivido anche la scelta di ampli e casse, sicuramente di qualità e dal prezzo molto conveniente.
Non ti dirò di spendere 50 milioni di cavi (scusa, mi dici in che punto esatto di TNT l'avrei scritto?) ma di pensare a dei collegamenti di qualità proporzionata sì. Se non vuoi spendere manco una lira (o quasi) potresti cominciare coi nostri progettini di autocostruzione, facili ed alla portata di tutti. Ti assicuro (e ti possono assicurare tutti i lettori di TNT che li hanno provati) che la differenza coi cavi rosso/nero o tradizionali è ABISSALE, superiore a quella che passa tra un ampli ed un altro di pari prezzo, per capirci.
A questo proposito ti racconto un aneddoto che mi è capitato di recente: un amico audiofilo, perennemente scontento del suono del suo impianto entry-level, mi chiedeva come poteva migliorare lasciando inalterati i componenti.
Disponeva già di cavi adeguati alla qualità dell'impianto. Gli faccio una proposta: provare un cavo di segnale (CD-ampli) nuovo! Titubante, lo prova. Un paio di giorni dopo mi telefona estasiato, confessandomi che finalmente riusciva a riascoltare il suo impianto con piacere.
Nonostante avesse provato anmplificatori di livello superiore al suo, niente gli aveva dato il miglioramento che sentiva con questo cavo, tanto che non riusciva più a farne a meno.
Rimesso l'altro cavo, è piombato nella solita depressione da ascolto insoddisfacente. Un caso limite, certo. Non mi sognerei mai di consigliare un cavo così costoso (per la cronaca, 1 milione a metro) all'interno di una catena economica...ma non v'è dubbio che si tratta di un caso illuminante e che dovrebbe invitare a riflettere. So cosa stai/state pensando... il solito effetto placebo: lui sapeva che il cavo costava tanto ed ha sentito cose che ha solo immaginato. SBAGLIATO! Lui ignorava totalmente il prezzo dell'oggetto tanto che, quando mi ha chiesto quanto costava, intenzionato ad acquistarlo, è raggelato nel sentire la cifra a sei zeri. Nessuna illusione, dunque.
Quel che ti consiglio è: prova e vedrai. Non sarai tu ne' il primo ne' l'ultimo scettico a rendersi conto della differenza.
Il fatto che l'impianto di tuo padre suonasse "da Dio" con cavetto rosso/nero non significa poi molto: non saprai mai come avrebbe suonato con un cavo di qualità superiore, giusto?
Uno che ha sempre bevuto vino in brik ritiene che sia "buono abbastanza" finchè non prova un buon vino DOC...come al solito il problema è nel livello di qualità al quale siamo abituati. Ho molte amiche che consideravano la loro utilitaria una macchina FANTASTICA, fintanto che non sono salite su una berlina di lusso...:-)
Stesso discorso è da ripetere pari pari per punte ed altri accessori...prova e...stupisci! :-)
A proposito di citazioni...."apro una parente" non è di Frassica, comico-che-non-mi-fa-ridere del carrozzone di Arbore, ma del ben più grande Totò, dal film "Totò, Peppino e la Malafemmina" e, probabilmente ancor prima, di qualche commedia di Scarpetta. Occhio alle imitazioni!
La domanda è: ne vale la pena? Per quanto riguarda le AR 6 la risposta è no. Erano economiche allora, figuriamoci come suonerebbero oggi, a patto di riuscire a trovare i componenti.
L'ampli chissà, magari ha solo un po' di contatti ossidati (o un fusibile da sostituire) ma...non aspettarti un suono celestiale (o "da Dio") perchè la sorpresa sarà amara: gli ampli moderni stanno a quelli economici di una volta come il vino DOC e d'annata sta a quello in brik. Credimi, parlo con cognizione di causa, essendo collezionista di HiFi anni 70...ed il Marantz 1060, al di là del relativo interesse "collezionistico" (inteso come curiosità, non come valore vero dell'oggetto), non è certo un amplificatore su cui fare affidamento "sonoro".
Era il secondo ampli più economico della Marantz, un gradino più sù del misero 1030, un 15+15 watt (il 1060 era 30+30) dal suono datato. Per sentire ampli dell'epoca davvero ben suonanti (relativamente) bisogna spingersi sui modelli top, allora follemente costosi...due nomi su tutti: Galactron MK10B e Sansui AU 11000.
Da salvare invece il giradischi, un buon Thorens TD 160, che con poche attenzioni (seguendo i soliti consigli di TNT) può tornare a nuova vita. La testina? I ricambi Stanton esistono ancora, visto che sono tra le testine più usate tra i DJ...magari ti consiglio di orientarti più su qualcosa di "audiophile" tipo Grado o Sumiko. Anche con un centone acquisti qualcosa di ben suonante.
Grazie anche per i complimenti che ci fai, non guadagnandoci nulla (anzi) sono la nostra più preziosa remunerazione per tutte queste ore trascorse al computer...
Fammi sapere, Luigi, ah no, Carlo...scusa :-) Hai mica una sorella che si chiama Carmen? ;-)
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
sono Matteo, un ragazzo di venticinque anni. Stupenda iniziativa la tua; complimenti continua così.
Ti seguo da qualche mese ormai ed ho praticamente letto quasi tutto il sito
(ho apprezzato particolarmente la rubrica Adeste Fideles).
Ho una domanda da porti: circa quattro anni fa mi sono innamorato del vinile.
Negli anni seguenti ho tirato su, con fatica, un impiantino hifi composto
da, sorgente Rega Planar 3, amplificatore Arcam Alpha 5 plus, casse Chario
Syntar 1, cavi di potenza Monstercable; il braccio è stato recentemente
ricablato, la testina è una Grado Prestige Black (che sarebbe ora di
cambiare).
Sia il giradischi che l'amplificatore sono posizionati su delle mensole
dedicate a questo utilizzo.
Non posso, purtroppo dire la stessa cosa per le Chario poichè i supporti su
cui le ho sistemate, temporaneamente sono (...mea culpa...) poco più che dei "porta vasi" in legno.
Ora arrivo al problema. Vorrei sapere nelle mie condizioni come posso
correggere nel limite del possibile (...qualità di registrazione a
parte...) o perlomeno "contenere" quella fastidiosa mancanza di
definizione, tipica delle ultime tracce di molti, ma molti Lp (soprattutto
nelle voci).
Ti prego non rispondermi anche tu come un venditore qualche anno fa che mi
disse che il mio orecchio si era abituato troppo al suono del CD.
Ti ringrazio già da ora.
Ciao
Matteo - E-mail: biaggi@mediacom.it
Caro Matteo,
non ti risponderò come il rivenditore, evidentemente poco addentro alle problematiche della corretta lettura del vinile.
Il problema che ti affligge è ben noto a tutti gli amanti dell'LP: le ultime tracce suonano sempre peggio delle prime. Ci sono soluzioni? Certo!
Seconda cosa da fare: regolare l'antiskating! Diciamo, anche ad orecchio. Cerca la posizione migliore che ti consenta di ottimizzare l'ascolto anche delle ultime tracce.
Terza cosa, controlla il peso di lettura, magari è sufficiente aumentarlo (o diminuirlo) un po' per limitare il problema.
Quarto, controlla il VTA ovvero l'altezza del braccio rispetto al disco. Il Planar è un giradischi maledetto perchè non consente la regolazione fine del VTA e ci si deve arrangiare utilizzando dei distanziali da interporre tra torretta del braccio e telaio del giradischi. Ricordati che la canna del braccio deve essere parallela al disco mentre la testina legge i solchi.
Ultima cosa, controlla che il PIATTO del giradischi sia perfettamente "a bolla"...non fidarti del mobile, metti la "livella" direttamente sul piatto senza tappetino e verifica la perfetta planarità in tutte le posizioni. Questo lavoro mi è costato una sera intera sul mio Linn...quindi armati di santa pazienza...ma TANTA!
Infine, due paroline sulla disposizione delle casse. Prima di cercare il pelo nell'uovo al suono del giradischi, mi preoccuperei di posizionare meglio i diffusori e magari di sostituirli con qualcosa di livello più elevato. Il Planar può suonare in catene di ben altro livello!
Pensa anche a sostituire il cavo di potenza con qualcosa proveniente dal nostro Tempio del Tweaking...il TNT FFRC può far fare un vero salto di qualità alla raffinatezza del suono del tuo impianto...pensaci.
Fammi sapere come va a finire la tua ...vinilite!
Ciao!
Lucio Cadeddu
Spett. Sig. Pozzoli
spero che mi possa essere d'aiuto.
Ho costruito il Simpre SRPP usando tubi ECC88 come da lei
esaustivamente spiegato sulle pagine di TNT, ma le valvole non si
accendono (collego i piedini 4/5 e 9), pensavo fossero i tubi così ne
ho comprati altri, tuttavia il problema rimane, con il tester misuro
6,3 volt ma le valvole rimangono spente, non compare neanche il minimo
cenno di rossore dei filamenti, e neanche un leggero calore (anche se
le lascio collegate per 1 ora) ho provato a sostituirle con delle
ECC82 e queste si accendono normalmente.
E' possibile che abbia acquistato 5 coppie rotte (tra l'altro di
modelli diversi, Sovtek, Tesla, Jan-Philips, Siemens)??
Oppure l'arcano motivo è da ricercarsi da qualche altra parte?
La ringrazio anticipatamente per ogni piccolo consiglio che vorrà
darmi.
Distinti Saluti
P.S. I secondari dei filamenti sono dimensionati per 1, 5 A massimi, =
quindi non credo sia un problema di corrente
Riccardo Bruno - E-mail: rbruno@iol.it
Bruno,
con i tubi bisogna stare mloto attenti: non si può mai presumere
NIENTE sulla base di una somiglianza con un altro tubo. Il problema
probabilmente deriva dalla minore attenzione agli standard che vigeva
all'epoca, ma è un dato di fatto da tenere sempre in considerazione.
Nella ECC88 (sigla americana 6DJ8) invece il pin 9 è collegato solo
ad uno schermo interno, senza alcun rapporto con i filamenti.
Perciò l'alimentazione filamenti, da 6,3V, si deve collegare un capo
al pin 4 ed uno al pin 5; il 9 si dovrebbe invece collegare a massa (o
si lascia floating: io non sono mai riuscito a rilevare differenze nei
due casi...)
Mi spiace di non aver evidenziato sufficientemente la cosa nel
progetto del PSE. Avevo inserito uno schema di collegamento della
ECC88 nell'articolo sul SIMPRE 88SE e non ho ritenuto necessario
replicarlo.
Mi scuso per il contrattempo.
Uno scherzo da niente può
finire abastanza male: un errore tipico consiste in un condensatore
elettrolitico montato al contrario (capita, capita...): anni fa me ne
sono visto arrivare addosso (fortunatamente su un braccio) uno, pure
abbastanza piccolo e a bassa tensione: ha lasciato il livido
attraverso un maglione... e se arrivava in un occhio?
Prima risolvete il dubbio od il
problema e solo quando sarete assolutamente certi che tutto sia a
posto potrete accendere la vostra realizzazione.
Cribbio, che a forza di collaborare con Lucio stia diventando
antipatico come lui? No, è solo che sono terrorizzato dall'idea che
ci possano essere incoscienti che rischiano la pelle per non chiedere
in anticipo una informazione...
Giorgio Pozzoli
Caro Lucio,
spero tu mi perdonerai se approfitto ancora della tua disponibilità, ma il virus dell'audiofilia che mi hai contagiato è diventato una vera e propria possessione diabolica, ed è soltanto colpa tua :-)
Ho cambiato l'arredamento della stanza di ascolto della musica, come indicato nella piantina allegata. Ho tolto 5 sedie, un tavolino di legno e una poltrona rispetto alla configurazione precedente, e ho cambiato il posizionamento del rimanente. Le porte alle spalle dei diffusori le tengo spalancate, alle pareti ci sono grandi quadri con vetro.
Si è ingrandita l'ampiezza e la profondità del palcoscenico sonoro, e c'è più definizione degli strumenti. Ma è comparso un rinforzo fastidioso alle frequenze medio-alte, che interviene a volumi sostenuti soprattutto quando ascolto alcune registrazioni con il pianoforte in evidenza (mi rendo conto di quanto sia pazzesco tutto questo nel momento stesso in cui lo scrivo, ma ormai sono un posseduto:-))
Sto tentando di tamponare con i consigli che ho trovato su TNT e vorrei provare anche i Tube-traps.
Ho visto che ce ne sono di diverse forme e dimensioni. Se io riuscissi con un CD di test ad individuare le frequenze da smorzare, come scegliere le dimensioni del Tube-trap in relazione ad esse? Quanti Tube-traps potrebbero essere necessari, e dove vanno di regola posizionati?
Vorrei restringere il campo, prima di provarli, perchè il negozio che li vende è lontano da casa mia.
Ho da poco iniziato a leggere la rivista Audiophile Sound, che mi sembra interessante per capire le tecniche di registrazione, ma i dischi che vende sono un po' cari. Che ne pensi?
Ti ringrazio e ti rinnovo l'invito a contattarmi se dovessi passare per Napoli.
Ciao.
Alberto Botte - E-mail: Alberto.Botte@tlsoft.it
Caro Alberto,
per i Tube Traps o dispositivi analoghi c'è una sola cosa che puoi fare: contattare Acustica Applicata (Tel. 0583/730322) e chiedere intanto il loro libro sull'acustica ambientale (15.000 lire, se non ricordo male). Su richiesta fanno anche analisi di ambienti d'ascolto, se non sbaglio.
Altri lettori si sono rivolti a loro e sono sempre stati trattati con molta considerazione e riguardo (vedi rubrica della posta della settimana scorsa).
Non so se può servire, magari digli che sei stato consigliato da TNT-Audio.
Credimi, non c'è altro modo per affrontare il problema in modo serio, anche perchè i tubi (o i DAAD) costano e non si può andare a "naso".
La rivista è interessante per temi trattati per chiunque abbia a cuore le problematiche della registrazione di un evento musicale ed i CD offerti sono certamente di buon livello tecnico.
E' un'ottima occasione per farsi una mini-discografia di buone incisioni da usare nelle prove dei componenti e magari ce ne sono varie di buon contenuto artistico. Ma, non so come spiegarmi, non riesce ad attrarmi veramente, per via dell'argomento.
Non voglio dischi "audiophile" ma dischi commerciali incisi bene. Altrimenti finiamo nuovamente dentro al ghetto di chi ascolta i dischi e l'impianto e non la Musica.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Lucio,
potresti spiegarmi in quale maniera le vibrazioni meccaniche influiscono il suono in un CD player? E' possibile che quello si origini nello spostamento del fascio laser al momento di colpire il solco del CD?
Ti faccio questa domanda in carattere di "audiofilo-sottosviluppato", ossia di quel che ha qualche scarsa conoscenza teorica ma che non può, al momento, fornirsi ne' dello spazio ne' dell'impianto adeguato (ho un tutto-Kenwood - anche i diffusori - dall'80, più CD player Philips CD 165), ma che da miti del digitale ne ha sentito tante (fino ad un tale che diceva verniciare i CD con lacche di diversi colori per avere tale o quale "colorazione" sonora...).
Tutto questo in riferimento alla pagina Teac CDP-1100 TLE (TNT Limited Edition) Stage 1 della sezione Tweaking.
Se è così, ne ha una web site? (io non ho riuscito a trovarla con nessun search engine). Mi interesso sulla possibilità di farne un abbonamento e anche di fornirmi di numeri arretrati, in particolare quelli con articoli di B. Aloia, che consideravo e considero ricchissimi.
Cèsar Bredice - E-mail: cesar_bredice@ciudad.com.ar
Caro Cesar,
le vibrazioni esistono all'interno di ogni sistema meccanico in movimento. Quindi anche dentro un CD player. Ancora peggio, il CD player è sotto l'influenza delle vibrazioni causate dalla Musica proveniente dai diffusori, specie se posizionati nelle vicinanze di questo.
In breve: tutto ciò che può intefererire col sistema di lettura a laser può, potenzialmente, far intervenire il circuito di correzione degli errori e quindi causare una qualche influenza negativa sul suono riprodotto.
Inoltre, anche i circuiti analogici del lettore CD sono sensibili alle vibrazioni (come quelli di un pre o un amplificatore) quindi una lotta intelligente contro di esse può dare qualche piccolo beneficio al suono dell'intero impianto.
In definitiva si tratta solo di provare: chi l'ha fatto ne è rimasto entusiasta e questo è ciò che conta veramente...in fondo non si tratta che di spendere poche lire di materiale smorzante.
La presenza in Rete di Suono è controversa. Un paio d'anni fa esisteva un sito ufficiale, carino, gestito da Mario Berlinguer se non ricordo male, ma poi hanno evidentemente deciso che Internet era una grossa sciocchezza per bambini poco intelligenti.
Apparirono infatti un paio di vignette satiriche sulla rivista stessa, vignette che denigravano i navigatori di Internet, o Interdet, come la chiamavano loro. Non so se afferri il gioco di parole: Interdet in italiano sta per "interdetto", "incapace", un chiaro attacco alla Rete e, di striscio, a TNT-Audio.
Al tempo sorrisi, un po' impietosito da tanta ignoranza (l'ignoranza, quando non fa arrabbiare, fa un po' pena), e mi dissi: prima o poi capiranno. Siamo nel 99 ed ancora stanno a chiedersi perchè.
Poichè mi ritengo superiore a tale livello culturale e benchè essi continuino a far finta che TNT-Audio non esista eccoti le coordinate per contattare Suono ed eventualmente abbonarti (chi teme la concorrenza? :-) ):
Suono - Edizioni Il Mondo Nuovo - Via Ferruccio 4B 00185 Roma. Tel. ++39 6 44.70.26.11 Fax. ++39 6 44.70.26.12.
Se ti interessa invece Costruire HiFi (o Fedeltà del Suono, rivista sorella) puoi provare
sul loro sito http://www.magazine.it/audio/fedsu.htm (credo funzioni ancora) o mandare un mail a fdshifi@tin.it.
Non so se ti conviene dir loro che hai avuto queste informazioni grazie a TNT-Audio...mah, forse sì, magari la prossima volta ci accolgono con un sorriso anzichè con un smorfia di superiorità (ah, che tristezza).
Continua a seguirci!
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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