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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Un po' di confusione
  2. Diffusori da studio...in casa
  3. CD di bassa qualità?
  4. Misteriose Dynaudio
  5. Impianto o compattone?
  6. HiFi e/o Home Theater
  7. Terminologia HiFi e altro
  8. Un problema delle casse...o dell'ampli?...o è normale?
  9. Dubbi su un impianto HT autocostruito
  10. NAD per TDL
Un po' di confusione
Egregio Direttore,
le scrivo per cercare di chiarirmi le idee ed uscire da una fase di sconforto seguita all'acquisto di una coppia di diffusori B&W DM601.
Dopo innumerevoli consulti, ascolti in salette audio ho deciso di acquistare questi diffusori di cui tutti mi hanno parlato un gran bene definendoli uno dei migliori acquisti nella fascia di mercato a cui appartengono.
Portati a casa e collegati al resto del mio impianto: ampli Audiogram MB1, CDP Denon 635DCD, cavo di segnale Trasparent THE Link 200, cavi di potenza Time, supporti per casse Solidsteel H60, ho avvertito subito un grande cambiamento ma in negativo purtroppo.
Rispetto alle mie ultradecennali Boston Acoustic A90 l'emissione sonora è di gran lunga inferiore, il suono sulle alte frequenze è piuttosto aspro ma in compenso noto maggiore definizione e precisione.
Credo di essere un po' in confusione, forse non è facile ascoltare per dieci anni un diffusore e di colpo passare ad un'altro senza notare grandi differenze.
Le confesso di aver paura di aver fatto una stupidaggine, di aver acquistato un oggetto non così eccezionale come mi dicevano e sopratutto di litraggio troppo piccolo da insonorizzare una stanza di 25mq.
Credo che ora la catena potrebbe avere nel CDP l'anello debole e che forse un UP Grade da questo punto di vista potrebbe dare buoni risultati (es: Micromega Minium CD, Rotel 951, Arcam Alpha7, Marantz 67).

Spero in un suo intervento chiarificatore sopratutto per chiarire se il Puzzle-Audio da me ideato può dare risultati soddisfacenti o al contrario debba cambiare qualcosa, considerando infine che la stanza da adibire a sala è in attesa di mobili, ed è attualmente senza doppi vetri alle finestre, tendaggi, quadri ecc.
In attesa di una risposta da parte sua colgo anticipatamente l'occasione di inviarle i miei saluti e gli auguri per il nuovo anno!
Giampaolo Bassi - E-mail: giabassi@pisoft.it

LC
Caro Giampaolo,
dalla tua "confusione" un paio di cose non sono chiare: ad esempio, non si capisce se la sala dove hai posizionato le nuove casse è la stessa dove tenevi le Boston, con lo stesso arredamento inesistente.
Se così fosse, faccio molta fatica a credere che le Boston riuscissero a suonar bene in una stanza che mi pare di capire VUOTA.
La prima cosa da fare è comunque consegnare il portafogli in mani più sicure (madre-moglie-fidanzata) e non spendere più neppure un centesimo per l'impianto. In una stanza così come l'hai descritta QUALUNQUE cassa, qualunque ampli e qualunque CD player suonerebbero MALE, anzi MALISSIMO.
L'altra cosa che non mi è affatto chiara è quando dici "l'emissione sonora è di gran lunga inferiore". Forse ti riferisci alla qualità complessiva del suono?
Comunque sia, tieni conto che le tue A90 costavano nel 1988 la bellezza di 700.000 lire, cioè quanto le attuali B&W 601. E 700 mila lire di 12 anni fa non equivalgono alle 700 mila di oggi. Si, è vero che la tecnologia ha fatto molti progressi...però mai dare nulla per scontato.
In definitiva: lascia tutto così com'è, arreda la stanza nel modo acusticamente migliore possibile seguendo magari anche qualche consiglio della nostra rubrica
Adeste Fideles e poi sentiamoci nuovamente.
Se il suono delle B&W 601 ti è piaciuto tanto in negozio non vedo ragione per cui non dovrebbe soddisfarti anche a casa. Non dimenticare poi che tutti i diffusori hanno bisogno di un certo "rodaggio" prima di esprimersi al massimo delle possibilità.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Diffusori da studio...in casa
Gentile direttore,
da pochissimo mi sono avvicinato al mondo dell'HiFi e ho trovato molto utili gli articoli di TNT-Audio rivolti ai neofiti. Di recente mi sono lasciato convincere ad acquistare un sinto- amplificatore Home-Theatre invece del classico sistema HiFi, ho optato per un Onkyo TX-DS575 al quale ho per ora collegato il mio vecchio lettore CD Technics SL-P177A (in attesa di capire l'evoluzione del mercato, tra DVD e altre diavolerie).
Non sono un "fanatico" di tecnica HiFi, nella scelta ho badato ad acquisire un sistema audio-video che preservasse un minimo di "qualità" anche per l'ascolto della musica, per cui capisco che il mio sistema può far storcere il naso a lei ed a molti lettori.
Però ho una domanda che le voglio porre e che forse può interessarla: come diffusori ho optato per 2 "Absolute Zero" della Spirit, di norma utilizzati come monitor da studio di registrazione (sono del tipo "nearfield") ma suggeriti anche per utilizzo domestico in sistemi HiFi o Home-Theatre.
Li ho scelti per le loro caratteristiche di neutralità nella riproduzione del suono, ad alcuni amici audiofili sono sembrate troppo "fredde" e a me invece piacciono proprio per questo.
Mi piacerebbe avere un suo giudizio su questa scelta, tenga presente che in un prossimo futuro acquisirò anche gli altri 3 diffusori (centrale anteriore e 2 posteriori - no subwoofer perchè abito in condominio e non me lo posso permettere...) e che probabilmente mi orienterò sempre su studio monitor, o uguali ai precedenti, o di marca diversa che offra dimensioni più contenute (es. HHB Circle3).
La saluto cordialmente e la ringrazio in anticipo se mi vorrà rispondere.
Alberto Porro - E-mail: A.Porro@libero.it

LC
Caro Alberto,
francamente ignoro come possano suonare i diffusori che hai acquistato ma sono certo che se li hai scelti avrai avuto le tue buone ragioni. In fondo ti dichiari soddisfatto nonostante quel che ti dicono i tuoi amici "audiofili", non vedo quindi il problema.
La ricerca della fedeltà all'originale è diversa per ognuno di noi perchè diversa è l'idea di originale che abbiamo in mente. Normalmente non vado matto per i monitor da studio, a meno che non si parli di oggetti costosissimi, e ad esempio le diffusissime Yamaha NS 10M sono ben note per essere davvero poco adatte ad un uso HiFi domestico.
Non conoscendo i diffusori in tuo possesso non posso andare oltre, evidentemente. Voglio solo sperare che la scelta sia stata oculata ed effettuata dopo numerosi ascolti a confronto con altre tipologie di diffusori. Se così è stato non vedo perchè ti debba preoccupare della tua scelta.
Ciao!
Lucio Cadeddu

CD di bassa qualità?
Caro Lucio,
sono Danilo di Roma, ti scrivo per un problema che ho con alcuni cd acquistati in edicola.
Sono appassionato di musica classica e acquisto spesso i cd in edicola attratto dal basso costo. Mi capita talvolta che ascoltando uno di questi cd (masterizzati chissà come), e qualche volta anche con cd copiati sul PC di casa, di sentire ticchetii e scricchiolii.
A questo punto sembra che il cd sia difettato, e invece no! Ascoltandolo col lettore cd del computer (!!!) i rumoracci scompaiono, anche se il suono è infinitamente peggiore, ovviamente.
Il mio lettore è un JVC XL-V274 pagato circa 350.000 lire quattro anni fa.
Un negoziante un giorno mi ha detto che i lettori giapponesi sono pił sensibili a difetti dei cd che i lettori europei riescono, invece, a "interpolare" e correggere; che ne pensi?
Dovendo acquistare un nuovo lettore e considerando che i cd "scarsi" sono parecchi (c'è anche qualche cd masterizzato a casa) che fare??
Ti ringrazio molto fin da ora e ti auguro un musicalissimo 2000!
Danilo Marangio - E-mail: dr.strange@flashnet.it

LC
Caro Danilo,
proprio per venire incontro alle esigenze di chi si copia in casa i CD la Marantz (cioè la Philips) ha prodotto tutta la nuova serie di lettori, caratterizzati dalla sigla CD X000 (con X variabile :-) ), che dichiara essere CD-R compatibili, qualunque cosa ciò possa significare.
Non ho mai sentito parlare di CD da edicola di scricchiolano, il fenomeno è sempre stato riferito ai CD masterizzati.
Se proprio vuoi tagliare la testa al toro prendi un CD-R ovvero un lettore CD che può anche registrare, così di certo non sbagli. Philips fa modelli che partono da cifre molto abbordabili.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Misteriose Dynaudio
Gentile TNT,
una difficile domanda. Ho comprato casse Dynaudio ca. 5 anni orsono, forse giį in vetrina da 2 anni. Ecco le caratteristiche:

C'è anche una scritta "Made in Denmark". Tale scritta è la quasi prova che non sono state costruite (al massimo assemblate) in Italia, come stranamente sostenuto dalla Dynaudio danese.
Sul retro c'è scritto modello "Concert", stampato insieme alle caratteristiche. Ancora sul retro in basso un grosso tappo in gomma nera chiuso (funzione non chiara). Ecco il dubbio: ho comprato le casse in Italia vicino a Milano. La Dynaudio, da me contattata per avere informazioni, mi ha risposto che tali casse sono state prodotte per la Dynaudio dalla Denico a Milano, allora distributore Dynaudio per l'Italia.
Tale Denico è a me sconosciuta, e le mie casse si tingono di misterioso. Chi le ha fatte? Sono vere Dynaudio? Esiste la Denico ed è forse contattabile?
La mia curiositį nasce anche dal fatto che le casse sono realizzate con cura e suonano benissimo e sono costate poco assai.
Grazie dell'aiuto in ogni caso e complimenti per la rivista dalla Germania.
Mattia Bellinzona - E-mail: bellinzona@planet-interkom.de

LC
Caro Mattia,
delle tue casse so dirti abbastanza poco, visto che non mi sono mai capitate tra le mani e che non sono mai state recensite da alcuna rivista, a quanto mi risulta. La Denico, precedente distributore Dynaudio, sembra non esistere più, per cui niente da fare anche da questo punto di vista.
Probabilmente si trattava di diffusori assemblati in Italia dalla Denico utilizzando altoparlanti Dynaudio originali (il Made in Denmark non dovrebbe essere rilevante), probabilmente sotto forma di kits per autocostruttori.
Su una cosa credo di poterti essere d'aiuto: il tappo misterioso sul retro quasi certamente chiude lo sbocco del bass-reflex. Se sotto il tappo c'è un foro (un tubo, per capirci), prova ad utilizzarle così "senza tappo", dovresti sentire più bassi di prima.
In pratica dovrebbe essere un sistema già usato da altri costruttori per tentare di offrire una sorta di "equalizzazone ambientale" a basso costo. A seconda della risposta in ambiente si chiude o si lascia aperto lo sbocco reflex, oppure lo si chiude parzialmente con della spugna.
Fai un po' di prove e decidi qual'è la soluzione migliore.
Infine non crucciarti se non riesci a sapere molto delle tue casse, quel che è veramente importante è che tu ne sia soddisfatto.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Impianto o compattone?
Gent.mo Sig. Lucio Cadeddu,
confesso inizialmente la mia sostanziale incompetenza nei confronti del complicatissimo mondo dell'hi-fi.
Allo stesso tempo ascolto musica di ogni genere, passione che ho sempre coltivato essendo in possesso ormai da 15 anni circa di un impianto stereo seppur di modestissima qualità.
Amo la musica della mia generazione (40 anni) e coltivo una sorta di adorazione per tutta la musica rock, pop degli anni 70/80. Ultimamente mi sono avvicinato alla world music e trovo particolarmente suggestive e struggenti le composizioni musicali di autori quali M. Nyman, P. Glass.
Detto questo a mò di presentazione le descrivo ciò che resta del mio "impianto":

Sono arrivato al punto che devo cambiare le casse e vorrei aggiungere un lettore CD.
Molto spassionatamente le chiedo: è meglio spendere per completare ciò che ormai posseggo da tutti questi anni oppure, visto le mie modeste pretese, è meglio affidarsi ad un bel compattone e, magari con una cifra tipo un 500.000, chiudere lì l'ambaradan?
Le faccio presente che posseggo circa 200 L.P. ai quali sono sinceramente affezionato e che spesso mi ritrovo ad ascoltare.
Se dovesse consigliarmi di spendere nell'impianto potrebbe suggerirmi sia le casse che l'eventuale lettore CD?
Ringraziandola in anticipo la saluto cordialmente.
Gianni Milani - E-mail: milani@technet.it

LC
Caro Gianni,
l'idea del compattone, se hai letto l'articolo apposito che trovi nella rubrica
Adeste Fideles dovresti abbandonarla immediatamente, specie se ti ritieni un vero amante della Musica, come mi sembra di capire dalla tua presentazione.
Il tuo impianto non è affatto da buttare e certamente con una piccola spesa si riesce a metter su qualcosa di decente che ti permetta anche di ascoltare i tuoi amati LP.
Non mi è chiaro se il budget complessivo da destinare a lettore CD e casse è di sole 500.000 oppure no. Nel dubbio, cercherò di fornirti idee su quella cifra ed anche un po' oltre.
Cominciamo col lettore CD: cerca quello più economico possibile, di marca ben nota (Pioneer, Technics, Sony, Teac...). Non dovresti fare fatica a trovarne uno per 200.000 lire circa.
Con la cifra restante (250/300 mila) riesci ancora ad acquistare dei diffusori degni di questo nome. Per fare qualche esempio: Indiana Line TH 250, 260 o 370, JBL TLX 200 o 300, RCF KC 100 o 200 oppure puoi tentare qualche offerta speciale che spesso si trova nei grandi centri commerciali (ho visto delle Infinity o Tannoy a prezzi veramente incredibili!!!).
Sempre in un centro commerciale ho visto un sistema completo con lettore CD Marantz CD 38, Ampli Marantz PM 48 e casse Tannoy M1 a 600.000 lire (costava 1 milione ed era già in superofferta! Prezzo di listino circa 1,6 mil.).
Come vedi le possibilità non mancano. Qualora riuscissi a spendere un po' di più, riversa il "surplus" sui diffusori, tenendo fermo l'investimento sul lettore CD che, con 100 mila in più, non farebbe alcun salto di qualità. Se avessi voglia di mettere mano a colla e seghetto, potresti ottenere molto spendendo pochissimo coi nostri progetti di autocostruzione di diffusori.

Due paroline finali sulla Musica: prova ad ascoltare anche i vecchi lavori di Philip Glass, le cose migliori sono a cavallo degli anni '80, secondo me. Se poi vuoi avvicinarti a qualcosa di nuovo, non mancare di tenere d'occhio la nostra rivista musicale Music on TNT.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

HiFi e/o Home Theater
Caro Direttore,
dopo aver "lurkato" per molto tempo leggendo avidamente le lettere della posta a TNT-Audio, mi sono finalmente deciso a scriverti (perdona il tono confidenziale) per avere il tuo aiuto.
Sono prima di tutto un appassionato di home theater ed ho finora privilegiato questo aspetto nel mio impianto audio. Da circa un anno sfrutto, per l'ascolto in dolby digital, un economico kit Jbl collegato alternativamente a vari amplificatori A/V Onkyo e Denon che, per vari motivi, transitano nella mia saletta.
L'insieme, curato adeguatamente l'ambiente di 5m x 4m, ha sempre fatto il suo dovere, anche oltre ogni pił rosea aspettativa. Per l'ascolto Hi-Fi ho sempre usufruito dell'impianto paterno: cd + pre + finale Nakamichi e casse B&W.
Ora però mi sono deciso a dare una sistemazione definitiva al mio impianto, tenendo però in considerazione anche un saltuario utilizzo in configurazione puramente stereo.
Partendo dalla scelta dell'ampli che è caduta sul Denon Avr-3300, ho ascoltato con questo varie marche e modelli di casse, rimanendo spesso deluso e aumentando così l'indecisione e la mia "confusione" in questo campo.
Ho avuto modo di provare B&W serie 300 e 600 S2, Mission serie 700 e 77, Kef Q, Monitor Audio, Celestion serie I, Tannoy Mercury, Chario Syntar, Infinity Reference, subwoofer Mirage, Energy e Chario.
Premetto che non amo le casse troppo analitiche perchè affaticano l'udito, preferisco un suono rotondo e pieno e preferisco limitare l'utilizzo del sub alla gamma ultra bassa (dai 60 Hz in gił).
Quelle che, personalmente, ho maggiormente apprezzato, sono state le Mission 700: 702 come frontali, 701 rear e 70c2 per il centrale. Mi sono sembrate definite e generose, anche se poco controllate sui bassi.

Brevemente : B&W troppo centrate sugli alti (mi facevano male i timpani dopo 10 minuti!); Monitor Audio poco efficienti; Kef Q55 e Q15 impastate (stavolta i dettagli erano troppo pochi); Celestion i25 non male, ma con pochi bassi; Tannoy brutte esteticamente (è ridicolo, ma l'occhio vuole la sua parte); Chario delusione su tutti i fronti; Infinity molte piene e armoniose, ma "rozze" nei materiali e troppo grosse nelle dimensioni.
Nonostante sia relativo, le Mission serie 700, a parte il negoziante, mi sono state sconsigliate da pił parti perchè troppo economiche.
So benissimo che l'ultima parola tocca al mio orecchio, ma ho alcuni dubbi che mi tormentano:

  1. Secondo lei sono un modello da non prendere in considerazione se non per un impianto entry-level ?
  2. Vanno bene le 702 bookshelf o sarebbe meglio indirizzarsi su un modello da pavimento (702e o 703) per il frontale, in modo che scendano pił in basso in frequenza?
  3. Prendendo delle casse da pavimento ed avendo un ambiente relativamente piccolo alla fine produco solo "confusione" (troppi rimbombi)?
    Un altro prodotto che sulla carta mi è piaciuto (purtroppo non ho ancora avuto l'occasione di provarle) è il sistema di casse AR Status (S40 per i frontale, SC 2 centrale, S10 posteriori). Purtroppo non riesco a trovare informazioni in rete riguardo a queste casse (lo stesso sito Acoustic Research non le presenta) ed anche l'importazione sembra essere alterna.
  4. Queste mie impressioni sono dovute all'amplificatore che ho scelto o a esemplari poco rodati o altro?
    Considerando che il budget a mia disposizione per le 5 casse (escluso il sub) è di circa 2.500.000, cosa mi consigli?
Ah, dimenticavo, ho ascoltato anche le Mirage 595i, bipolari, e le ho trovate molto "fredde", ma forse in questo caso era dovuto all'amplificatore Yamaha a cui erano collegate.
Grazie per aver letto fino a qui, aspetto fiducioso i tuoi consigli.
Cordiali saluti.
Andrea Macetti - E-mail: ing@mediacom.it

LC
Caro Andrea,
non vedo controindicazioni al sistema Mission, che ho avuto occasione di ascoltare, al completo, in un sistema Home Theater. Non si tratta della quintessenza della raffinatezza ma svolge benissimo il suo dovere e possidede un eccellente rapporto qualità/prezzo.
Se lo hai preferito agli altri, non ascoltare i soliti "esperti" e lascia decidere alle tue orecchie. O preferiresti prendere qualcosa consigliato da altri ma che a te non piace???
Sulla diatriba bookshelf/pavimento direi che se userai il subwoofer i diffusori frontali potranno essere benissimo dei "bookshelf", tanto più che la stanza non è enorme ed è meglio non esagerare con l'emissione di basse frequenze.
Non so che dirti circa i giudizi negativi che hai dato sulle altre marche ascoltate, secondo me è piuttosto strano che abbia trovato così tanti difetti. Probabilmente, se le condizioni erano le stesse per tutti i diffusori, qualcuno di questi era nuovo di imballo e quindi un pochino "aspro" e "ruvido". Non so, mi sembra che sei stato un po' troppo drastico.
Sui giudizi estetici non posso interferire, evidentemente.

Infine due parole su AR: se non sono disponibili nel sito americano ufficiale può essere che non siano un prodotto per il mercato interno ma solo per quello europeo (accade molto spesso), oppure può essere che il sito non sia aggiornato, oppure ancora può darsi che siano modelli già fuori catalogo.
Sulla "carta" non si può dire nulla ed io sinceramente non posso aiutarti perchè non mi è mai capitato di ascoltarle. Hai ragione sul fatto che AR non ha più la diffusione e la notorietà di una volta, ma si sa, questo mercato è un po'...isterico.
Se hai la possibilità, ascolta anche i sistemi Home Theater di Acoustical o Chario, diffusori italiani nati principalmente per l'HiFi ma perfettamente riciclabili in HT.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Terminologia HiFi e altro
Ciao Lucio,
ti rinnovo gli auguri per questo 2000 appena iniziato e come al solito approfitto della tua cortesia e competenza per risolvere alcuni dubbi che sono nati in me leggendo alcune tue risposte.
In particolare vorrei sapere cosa intendi quando, parlando di amplificatori usi gli aggettivi "nervosi, freddi, asciutti, brillanti, rilassati e caldi"; gli stessi aggettivi valgono anche per i diffusori?
Perchè ad un lettore ai detto di abbinare ampli NAD a diffusori Monitor Audio o ampli Audio Analogue a diffusori KEF? Per il prossimo quesito ho cercato in tutti i volumi di posta se per caso qualcuno ti aveva già chiesto qualcosa del genere, ma non sono riuscito a trovare nulla; ho acquistato il CD originale di Robert Miles che una volta inserito nel mio lettore ha tirato fuori su alcune tracce una serie interminabile di fruscii; lo stesso CD però veniva letto correttamente da altri lettori sia home che car.
Non contento ho comprato un altro CD identico al precedente che veniva letto perfettamente anche dal mio lettore. Mi potresti spiegare il perchè? Per ultimo, so che non parli di masterizzatori e/o copie contraffatte (giustissimo!!!!!), ma mi puoi spiegare tecnicamente come viene registrato un CD originale e quali sono le differenze con il processo di masterizzazione e/o copia?
Scusandomi per la quantità delle domande, ti ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrai dedicarmi e spero vorrai perdonarmi se ho posto quesiti già chiesti da altri.
Ciao e complimenti ancora per la tua attività. Sei unico!!!!!
Franco D'Antonio - E-mail: FRANCO.DANTONIO@telecomitalia.it

LC
Caro Franco,
evidentemente sei incappato in una copia difettosa che, a seconda della "sensibilità" del lettore CD, produce più o meno problemi. Magari la superficie riflette male il laser o la procedura di stampaggio non è stata perfetta. Difficile anche farsi rimborsare i soldi, visto che magari su un altro lettore il difetto non si presenta.
Mettici una pietra sopra e ricordati del fenomeno la prossima volta che la pubblicità ti vorrà propinare l'ennesimo sistema "perfetto ed eterno" per ascoltare Musica ;-)
Per quanto riguarda le modalità di "incisione" tutto dipende dal materiale che si usa per il supporto: alluminio per i CD "veri", altri materiali più o meno "organici" per i CD-R, materiali più facili da incidere (temperature più basse) ed eventualmente cancellare.

Per quanto riguarda invece la terminologia HiFi purtroppo non ci sono alternative, bisogna usare certi termini (come per la fotografia o per i vini) che sono patrimonio comune tra gli appassionati.
Quindi, ad esempio, "caldo" indica un suono generalmente ricco di basse frequenze e/o con alte frequenze attenuate o "dolci", non pungenti. "Freddo" è il contrario, un suono molto preciso ma talvolta affaticante, con alte frequenze ben in evidenza e bassi un po' "limitati".
"Nervoso" sta ad indicare una prestazione sonora molto veloce, con l'accento sui picchi dinamici anzichè sul dettaglio e la raffinatezza della riproduzione musicale.
Un amplificatore "nervoso" è dunque un apparecchio un po' "brutale", che non si sofferma molto sui particolari ma che punta al sodo.
"Rilassato" è il contrario, sornione direi. E così via, il significato REALE di quegli aggettivi dovrebbe fornire un'idea del tipo di suono prodotto, in modo tale che l'audiofilo, se vuole evitare esagerazioni, non abbini delle casse "brillanti" (cioè con alte frequenze in evidenza) con un ampli dalle stesse caratteristiche e viceversa.
Spero di esserti stato utile.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Un problema delle casse... o dell'ampli? ...o è normale?
Caro direttore,
ci siamo già scambiati e-mail per una mia richiesta di consiglio sul cambio del mio CD Pioneer PD 8200 Ref. e colgo l'occasione per ringraziarla della risposta.
Mi aveva chiesto di farle sapere ma non ho ancora potuto procedere per motivi di budget; comunque pendo un po' per l'Arcam Alpha 7 che era tra quelli da lei consigliati, soprattutto per la possibilità di upgrade.
Quando verrà il momento procederò all'ascolto, ma veniamo al dunque.
Qualche giorno fa un mio amico e coinquilino mi porta su una delle sue casse B&W DM340 per provare a vedere se anche col mio impianto si sentisse il rumorino che avvertiva col suo nei momenti di picco.
In sostanza, alzando il volume del suo ampli NAD 304 oltre la metà della corsa (ed in flat) i picchi di batteria erano accompagnati da un fastidioso rumore dovuto, crediamo, all'eccessiva corsa del woofer.
Lo stesso accade con il mio amplificatore Unison Research Mood, sia con le sue B&W che con le mie TDL Studio 0.5, note per la loro "durezza" e bassa sensibilità. Abbiamo fatto anche la prova NAD + TDL: oltre un certo limite, pił o meno con la posizione del potenziometro a ore 1 o 2, il woofer sembra esagerare con la sua corsa nei picchi ed emette un rumore (distorsione?) fastidioso oltre che pericoloso (credo).
Il nostro dubbio è: possibile che diffusori di tale caratura e prezzo presentino questi problemi (non gravi visto che ritengo quei volumi d'ascolto piuttosto esagerati - non me ne ero accorto prima infatti)?
Probabilmente è una cosa normale, magari dovuta a fenomeni di clipping, di rapporto corrente erogabile/carico o cose del genere, ma magari mi sbaglio non essendo molto esperto.
Entrambi gli amplificatori usati sono in grado di erogare correnti di picco di 20 A e di poter gestire disinvoltamente qualunque carico; lavorano in classe A+B, il mio Mood per i primi 20 W RMS è in classe A (e dovrebbe essere anche a MosFet secondo quanto dichiarato dal rivenditore); il NAD ha anche un circuito di "soft clipping" che, se questo fosse il fenomeno, non lo aiuta per niente.
Ripeto che la cosa accade con i controlli di tono esclusi (il Mood neanche ce li ha).

Non so se in qualche modo possano entrarci le sorgenti digitali JVC XLZ431 ed il mio Pioneer di cui sopra ma non credo proprio. I miei cavi di segnale sono Monster Cable Interlink 300, quelli di potenza non sono di marca ma di sezione generosa, insomma non la piattina rossa e nera che ha il mio amico, ma neanche questo credo possa essere il problema.
La mia modesta opinione è che la cosa sia normale ma comunque mi (ci) piacerebbe avere un chiarimento per capire il fenomeno, sempre che la mia descrizione sia stata sufficientemente esauriente.
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti
Pasquale Robustini, Valter Francia - E-mail: probustini@tiscalinet.it

LC
Carissimi,
tenendo conto delle modalità con le quali si è svolta la prova, sarei propenso ad affermare che il rumoraccio possa essere dovuto ai woofers che arrivano a fondo corsa. Mi resta comunque il dubbio su che genere di "rumore" abbiate sentito, se un "clack" o una distorsione in gamma medio-alta o chissà cos'altro.
Comunque sia, non è una pratica igienica ne' consigliabile per la salute delle casse.
Altra cosa, come detto più volte, tenete conto che la posizione della manopola del volume NON ha NIENTE a che vedere con la potenza erogata, nel senso che l'ampli potrebbe essere già al suo massimo ben prima della META' corsa. Figuriamoci ad ore 14!!!
Questo significa che, presumibilmente, sia gli ampli che le casse erano al limite delle proprie possibilità, ovvero siete andati molto vicini al rompere tutto.
Se il fenomeno si ripetesse anche a volumi "normali" si potrebbe dedurre che il danno sia già stato fatto e che i woofers abbiano la bobina mobile rigata o deformata e che quindi fa rumore quando scorre nella sua sede per far "muovere" il cono avanti ed indietro. In pratica, gli altoparlanti sarebbero da sostituire.
Di più nin zò :-)
Andateci piano col volume, comunque.
Lucio Cadeddu

Dubbi su un impianto HT autocostruito
Ciao,
devo prima di tutto farti i complimenti per la rivista, anche se purtroppo provo un senso di smarrimento tutte le volte che la leggo!
Sono infatti solo due mesi che mi sto dedicando con passione all'hi-fi, o meglio all'home theater. Ho incominciato (un po' incoscientemente ma con tanta buona volontà) la costruzione di un sistema di 6 casse per dolby digital che ho trovato sul catalogo Coral del 1999, in effetti allora non sapevo neanche dell'esistenza di alternative.
Il tutto sarà pilotato da un ampli-decoder sony db830 con uscita filtrata elettronicamente per il sub. Per adesso ho completato i due altoparlanti anteriori e devo dire che, per la poca esperienza che ho, suonano in maniera decisamente soddisfacente.
Ora vorrei passare alla costruzione del subwoofer, che però necessita di amplificazione separata. Cosa mi consigli?
Mi interessa sicuramente ottenere un buon risultato, ma altrettanto contenere i costi. Mi è stato consigliato di costruirmi anche l'amplificatore, la cosa mi interessa molto, ma dopo essermi cimentato solo con due crossover sarò all'altezza? Preferirei non avventurarmi nel mercato dell'usato data la mia poca esperienza.
L'amplificatore ha una potenza di 100Wx5 e il sub sarebbe composto da due coni entrambi da 100W (in stereo).
Un ultimo quesito: l'uscita dal decoder è mono, la devo sdoppiare per collegarla a un ampli stereo o devo usare qualche altro accorgimento?
Grazie e ancora complimenti.
Filippo Ruggeri - E-mail: svedese@geocities.com

LC
Caro Filippo,
se è solo da 2 mesi che ti sei avvicinato a questo mondo, il senso di smarrimento è normale!!! Leggi con attenzione la nostra rubrica per neofiti
Adeste Fideles, dovrebbe fornirti qualche spunto interessante.
Venendo al tuo problema: l'uscita mono del decoder la sdoppi facilmente con un connettore a T che si infila nell'unico RCA marchiato SUB e presenta due RCA femmine in uscita, così ci puoi collegare un finale stereo. La soluzione più economica sarebbe quella di un vecchio ampli dotato di separazione pre-finale, con 200 mila lire te la cavi. Non hai bisogno di elevata qualità, basta che ci sia un bel po' di potenza.
Se proprio non vuoi avventurarti nell'usato (ma dopo una tua ricerca, sarei a tua disposizione per darti qualche consiglio su come orientare la scelta), devi rivolgerti al nuovo e, necessariamente, devi rassegnarti a spendere di più.
Scartiamo prodotti poco potenti o poco dotati in termini di capacità di pilotaggio: è meglio puntare ad oggetti tipo un Proton AA 2480, un finale a 4 canali ma utilizzabile come semplice stereo, potenza esuberante per 1 milione o poco più. Oppure i soliti Rotel RB 971, un 70+70 per circa 700.000 lire, oppure un NAD 214 THX per 1,2 milioni e 80+80 watts, certificato THX.
Tieni conto che queste potenze sono su 8 ohm, su tutto lo spettro audio e sono REALI, anzi "pessimistiche" nel senso che normalmente la potenza reale è persino superiore. Da non confondere coi 100 watt dei sintoampli HT, normalmente dichiarati su 6 ohm ed a 1 kHz.
Ricordati che 100 watt veri, su 5 canali, hanno bisogno di tanto spazio ed alimentazioni molto GROSSE, niente che possa stare dentro i cabinet superaffollati dei sinto ampli suddetti.
In poche parole, non cercare per forza un ampli che abbia scritto 100 watt, spesso quel dato non corrisponde esattamente al vero (cioè: RMS continui su 8 Ohm da 20 a 20.000 Hz).
Tienimi al corrente, se ti serve altro aiuto, mi trovi qua.
Lucio Cadeddu

NAD per TDL
Gentilissimo Sig. Cadeddu,
mi chiamo Alessandro Arvia e sono uno studente del D.A.M.S., indirizzo musica, di Cosenza ed ultimamente ho acquistato un amplificatore integrato NAD mod. 304 per poter ascoltare decentemente il mio pane quotidiano.
Non conoscendo bene questo amplificatore, vorrei avere qualche notizia approfondita a riguardo ed il suo eventuale giudizio critico.
Il suddetto apparecchio è stato inserito nella seguente catena di ascolto:

Come vede non ho un grande impianto, ma la mia condizione economica non è molto sorridente, è con grande sforzo che cerco di migliorarla.
La Musica non si mastica ma rende molto e non contiene colesterolo.
La ringrazio e cordialmente la saluto.
Alessandro Arvia - E-mail: erifo@tiscalinet.it

LC
Caro Alessandro,
normalmente la tua lettera avrebbe avuto risposta in forma privata in quanto poco interessante per una rubrica "pubblica" come questa, però mi ha spinto a farlo il fatto che tu sia un "lettore" un po' speciale, visto che hai deciso di fare della Musica la tua professione.
L'aver acquistato un impianto stereo dignitoso per ascoltare la tua Musica fa ben sperare per il futuro di questo nostro hobby comune. Come dico sempre: chi ama la Musica dovrebbe ascoltarla sempre nel migliore dei modi.
Venendo al tuo caso specifico, il NAD 304 è certamente un ottimo apparecchio anzi era, visto che non è più in produzione, sostituito dal 314. Ha una potenza continua di circa 35 watts (presumibilmente un po' di più) ed è in grado di erogare ben 20 Amperes di corrente di picco.
Suono molto dinamico ed aperto, riesce a pilotare con disinvoltura carichi anche difficili. Per questo motivo è un buon partner per le tue RTL 3 che abbisognano di un buon controllo sulle frequenze più basse.
Dovresti provare ad ottimizzare il tutto con cavi decenti, se non vuoi spendere puoi sempre farteli in casa seguendo i nostri consigli del
Tempio del Tweaking e magari provare qualche sistema accoppiante/disaccoppiante per CD, diffusori e ampli, tipo punte, piedini smorzanti etc. Anche per questo troverai molto sulla sezione di cui sopra.
Buoni ascolti ...e cerca di diffondere la Cultura del buon ascolto anche presso i tuoi amici/colleghi!
Lucio Cadeddu

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