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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Uscita digitale
  2. Nuovo impianto per un musicofilo con problemi di ambiente
  3. Biamplificazione attiva?
  4. Diffusori per Home Theater
Uscita digitale
Egregio direttore
il mio lettore cd Philips 634 ha un'uscita digitale, a cosa serve esattamente?
Ho parlato di TNT ad un amico e questo mi ha chiesto di domandarti notizie di carattere generale su un vecchio ampli che gli hanno regalato; Marantz PM 450. Ne sai qualcosa?
E come ultima cosa, i cavi in argento (tipo Voodoo) sono effettivamente validi?
Vale la pena di provare ad autocostruirsi cavi di potenza con questo materiale?
Un saluto cordiale ed a rileggerti presto.

P.S. Sto realizzando i supporti per i miei diffusori e voglio provare a costruire cavi di potenza con doppino telefonico oppurtunamente accoppiato: ti farò sapere qualcosa.
Antonio Astolfi - E-mail: iz2abk@mediacom.it

LC
Caro Antonio,
l'uscita digitale nel lettore CD serve per utilizzare un convertitore esterno anzichè quello interno al tuo Philips. Se l'uscita è ottica, probabilmente non vale la pena utilizzare un convertitore esterno, se è elettrica (cioè è una comune presa RCA) ci si può fare un pensierino. Alcuni convertitori esterni sono stati provati anche qui su TNT-Audio.
Il Marantz PM 450 del tuo amico è un onesto amplificatore, niente di più. Appartiene al periodo peggiore della Marantz e non ha un grande valore di mercato (150 mila lire se in perfette condizioni).
Sui cavi in argento Voodoo, mi pare di essere stato chiaro nella recensione, l'hai letta? Occhio che il cavo di potenza diventa molto costoso (fatti bene i calcoli...).
A presto!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto per un musicofilo con problemi di ambiente
Salve,
sono un appassionato di musica da oltre venti anni, periodo nel quale ho collezionato, tra LP e CD, oltre 1400 dischi, di cui circa 300 di musica classica e il resto in maggioranza rock e cantautori, ma anche folk e blues.
Fino ad ora ho ascoltato attraverso impianti stereo di livello medio-basso: l'attuale (vecchio di oltre 15 anni) è formato da componenti Pioneer.
Adesso sento la necessità di fare un salto di qualità approdando all'high end, pur non potendo spendere cifre astronomiche.

Dopo alcune prove di ascolto sarei orientato per gli apparecchi Audio Analogue (pre, finale, lettore CD) ai quali avevo l'intenzione di affiancare le casse Opera II.
Dico "avevo" perchè dopo aver letto su TNT le interessanti analisi sull'ambiente di ascolto, mi sono reso conto che il locale della mia nuova casa dove andrebbe collocato l'impianto (non ho altre alternative), è quanto di peggio si possa immaginare.
Infatti è un piccolo studio di forma quasi cubica (3,75 x 3,60 x 2,85H); su una delle due pareti più corte è presente una porta finestra, mentre all'estremità di una delle due più lunghe si apre la porta di ingresso.
Sulla parete "lunga" opposta alla porta di ingresso è presente una libreria che la occupa per la lunghezza di 260 cm.
Avevo pensato di poter collocare le casse, alla giusta altezza, nello spazio residuo ai lati della libreria (circa 60 cm). Il punto d'ascolto sarebbe stato un divanetto collocato a ridosso della parete "lunga" opposta.
Come ho detto in precedenza, dopo aver letto gli articoli di TNT mi sono venuti forti dubbi sull'acustica del locale e sull'ipotizzata collocazione delle casse.
Mi seccherebbe molto che i difetti dell'ambiente vanificassero completamente il tanto atteso salto di qualità nei componenti.

Ho visto che esistono diffusori (Magneplanar MGMC1) concepiti specificamente per essere attaccati alla parete o ai fianchi di un mobile.
Non so come suonano, non avendoli trovati nei negozi HiFi della mia zona. Potrebbero costituire una soluzione accettabile dei miei problemi? E come si abbinerebbero alle elettroniche Audio Analogue?
L'eccessiva lunghezza dei cavi di potenza, che nel caso specifico dovrebbe essere di circa 6-7 metri, influenzerebbe anch'essa negativamente la resa sonora?
Mi sarebbe molto gradita la vostra autorevole opinione in merito, oltre ad eventuali consigli (compreso quello di lasciar perdere tutto...). Con molti ringraziamenti.
Tiziano Geri - E-mail: tiger@infol.it

LC
Caro Tiziano,
sono pochissimi i diffusori concepiti per funzionare a ridosso di una parete ed i Magneplanar da te citati non sono tra questi, sebbene la forma possa indurre a questa speranza.
Oltrettutto, con una sistemazione "a parete" perdi completamente la tridimensionalità della scena acustica, un parametro importante per ricreare l'illusione del suono reale.
Il tuo problema è acuito dalla presenza dello scaffale, che fa cassa di risonanza per i diffusori...sei proprio sicuro di non riuscire a poggiarli su supporti adeguati DAVANTI allo scaffale? Sarebbe già un bel passo in avanti.
Scegli poi dei diffusori con lo sbocco reflex sul frontale (il classico "buco", insomma) che causano meno problemi di interazione con la parete posteriore.
Inoltre è fondamentale l'altezza dei diffusori da terra. Ricordati che i tweeter devono essere, approssimativamente, in asse con le orecchie dell'ascoltatore seduto.

Una sistemazione non ideale come la tua, inutile negarlo, vanifica GRAN PARTE del risultato finale ma non tutto è perduto. La differenza col tuo attuale impianto sarà comunque sensibile.
Tenendo conto di tutto, vedrei meglio l'acquisto di un ampli integrato, anzichè di un pre e finale. Restando in casa Audio Analogue, il Puccini SE è un'ottima scelta.
Tieni conto che a queste cifre gli integrati non hanno niente da invidiare ai pre e finali, ANZI.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Biamplificazione attiva?
Caro Lucio,
seguo ormai da tempo il vostro sito; complimenti, specialmente per "l'educazione musicale" che riesci a trasmettere.

Dopo anni di attese e sforzi economici sono riuscito a mettere insieme un impianto di cui sono molto soddisfatto, e che ora ti dettaglio:

Abito in un ampio monolocale, sono solo, e ho cercato quindi ottimizzare nei limiti del possibile la stanza per l'ascolto di musica.
Dopo innumerevoli prove sono riuscito ad ottenere una buona ricostruzione della scena, un'ottima definizione della gamma medo-alta ed una contenuta ma generosa presenza dei bassi (a ciò ho ovviato inclinando posteriormente di pochi gradi le casse; nelle specifiche LINN non era contemplato ma il risultato è stato ottimo).

Giungo tosto alla domanda. Da un punto di vista "teorico elettrico" un impianto dotato di un crossover attivo dovrebbe lavorare meglio. Le LINN sono predisposte per bypassare il crossover interno ed essere pilotate attivamente; ciò comporterebbe, nel mio caso, l'acquisto di un crossover attivo ed un secondo finale (magari un AM-3A per la sezione alti), con una spesa di circa 5 milioni, non indifferente per le mie tasche tenendo conto che tutto l'impianto mi è costato meno di 9.
Anche se Attilio Conti è una persona squisita, dubito arriverebbe a prestarmi i sopracitati apparecchi per effettuare una prova casalinga e valutare quindi se la spesa vale le emozioni.
Mi farebbe molto piacere conoscere il tuo punto di vista.
Grazie,
Claudio Conforti - E-mail: conforti@mediaset.it

LC
Caro Claudio,
tenendo conto del livello del tuo impianto e della qualità dei tuoi diffusori (ottimi, ma pur sempre dei tower di classe mid-budget) sconsiglio l'amplificazione attiva. Il costo di tutta la faccenda potrebbe essere ben più convenientemente distribuito in altro modo, con risultati più semplici da ottenere e più sostanziosi.
Io ad esempio rivedrei completamente il cablaggio. Conosco molto bene quei cavi (sia i Monster 350 che il cavo intrecciato stile TNT Star) e so cosa possono dare. In questo momento, secondo me, sono il vero collo di bottiglia del tuo impianto.
Intanto puoi provare ad autocostruirti i nostri popolarissinmi
TNT FFRC oppure decidere di spendere qualcosa in più per dei cavi "commerciali" tipo MIT, Kimber, VdH etc.
Per quanto riguarda il cavo di segnale...hai solo l'imbarazzo della scelta. Tenendo conto del resto dell'impianto io ci vedrei bene un cavo intorno alle 500/700 mila lire.
Poi potresti fare un pensierino al settore "Accessori": ci sono tanti aggeggi che permettono di migliorare il suono delle elettroniche (piedini smorzanti, cubi in grafite, punte di varie fogge etc.).
Questo è quello che farei io. Tuttavia, se comunque vuoi provare, essendo già cliente AM Audio, dubito che il disponibile Attilio Conti ti possa negare una prova d'ascolto in casa tua...
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Diffusori per Home Theater
Ciao Lucio,
ancora complimenti per il tuo lavoro che ritengo sia la base per tutti gli audiofili.
Ho una gran confusione che mi hanno creato i due negozianti dove sono andato.
Per problemi di WAF mia moglie desidera delle casse di piccole dimensioni per l'impianto Home Theatre, ho gia scelto l'amplificatore da acquistare (Dolby Digital) ma per le casse ho forti dubbi.
Un negoziante mi ha consigliato 4 casse uguali di piccole dimensioni in più il centrale ed il Sub attivo collegato all'ampli/processore che già posseggo. Questo sistema secondo le specifiche del costruttore delle casse e secondo la regolazione del taglio di frequenza del sub mi dovrebbe coprire tutte le frequenze.
L'altro mi ha detto che se utilizzo casse di piccole dimensioni devo necessariamente collegare a queste un sub passivo per evitare che picchi troppo alti mi possano danneggiare le casse ed in più collegare il sub attivo ed ovviamente il centrale.
Ma in questo caso il sistema sub e satelliti che mi offrono ha un Sub enorme come dimensioni.

A questo punto mi sono fermato.
Puoi darmi qualche consiglio in merito?
Grazie
Maurizio Poma - E-mail: mavin@iol.it

LC
Caro Maurizio,
viste le tue esigenze direi senz'altro che la prima soluzione è di gran lunga la migliore. Anzi l'unica sensata. Quindi: sub attivo e piccoli diffusori anteriori, purchè siano di qualità (più il centrale).
Ci sono tante piccole casse che scendono tanto come risposta in frequenza e che tengono molto bene in potenza. Ciò che ti ha detto il secondo negoziante è una enorme sciocchezza: seguendo il suo ragionamento nessuno dovrebbe usare casse piccole per ascoltare Musica, visto che potrebbero "rompersi". E ti garantisco che la quantità di basse frequenze presenti in certi dischi (Chemical Brothers, Massive Attack etc) sono molte più "terribili" delle misere colonne sonore dei nostri film su cassetta.
Continuando nel suo folle intento arriva a consigliarti due sub, di cui uno attivo!!! Giuro, non avevo mai sentito una castroneria simile. Due sub, presumibilmente regolati a frequenze diverse e diversi per modalità d'emissione e caratteristiche, farebbero diventare il tuo salone un luogo invivibile ed impossibile da mettere a punto. Un incubo acustico. Lascia perdere.
Ho provato tempo fa delle
Diapason Micra all'interno del mio impianto HT dotato di un grosso sub attivo tagliato a 80 Hz. Beh, ti assicuro che non si è rotto niente (ed io ascolto a volumi MOLTO elevati) e che le minuscole Micra andavano alla grande. Ci sono molti diffusori, anche di prezzo più contenuto, che possono fare al caso tuo, senza che tu debba riempire la casa di cassoni ingombranti e "rumorosi".
Spero di esserti stato d'aiuto.
Lucio Cadeddu

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