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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Tweaking per diffusori
  2. Il problema della bi-mansarda
  3. Impedenza bassa o alta?
  4. Musica...nei nostri tempi
Tweaking per diffusori
Ciao Lucio,
sono Luca, appassionato audiofilo e convinto analogista.
Complimenti per l'ottimo lavoro svolto su TNT che trovo interessante e ben fatta. Premetto che ritengo di avere messo su un ottimo impianto e ometto l'angosciosa lista che tutti ti faranno per farti risparmiare tempo... so benissimo quanto è prezioso :-)
Quesito : Tweaking per i miei diffusori.
Posseggo una coppia di Celestion 6sli.
Vorrei sapere:
  1. Con che tipo di cavo sostituire quelli interni di collegamento e se ne vale la pena soprattutto
  2. Se secondo te vale la pena realizzare il biwiring sulle casse. In caso di risposta affermativa dato che i diffusori non sono realizzati per effettuarlo sorge il problema: non so come modificare internamente il tutto. Ti sarei grato se con calma e pazienza potessi spiegarmi come realizzarlo magari corredando la risposta con uno schizzo relativo alla parte circuitale.
Ringraziandoti per l'attenzione e la pazienza
Ti porgo cordiali saluti
P.S. non è che per caso tu utilizzi IRCnet? Se si fammelo sapere :-)
Antonio - E-mail: antonio@italynetwork.it

LC
Caro Antonio,
la sostituzione dei cavi interni ai diffusori non può che apportare benefici, se tutto il lavoro è eseguito bene (buone saldature etc). Il cavo da utilizzare potrebbee essere uno spezzone del nostro autocostruito
TNT FFRC, certamente il progetto di cavo di potenza più popolare e diffuso in Rete.
In alternativa, un qualunque cavo solid-core.
Ti sconsiglio fortemente invece il biwiring. Rendere un crossover pronto per il biwiring non è cosa semplice e si potrebbe far più danni che ottenere benefici.
Il consiglio è di lasciare tutto così com'è ed utilizzare un cavo di potenza di migliore qualità. Come ormai diciamo da tempo, spesso sostituire un cavo con uno dal prezzo doppio (ma in monowiring) porta molti più benefici che usarne due uguali di metà prezzo. Cioè: meglio un solo cavo che costa 100 piuttosto che due che costano 50.
Se proprio vuoi modificare qualcosa, ti consiglio di leggerti le due puntate dedicate da Geoff Husband al tweaking dei diffusori, che trovi dentro la rubrica Tempio del Tweaking.
Al volo potresti pitturare il crossover con della vernice antirombo smorzante. Non fa miracoli...ma aiuta.

In chiusura, no, non uso IRCnet.
A presto!
Lucio Cadeddu

Il problema della bi-mansarda
Caro Lucio, Ti allego (come gentilmente mi hai concesso, con 3k in più del concordato ma, credimi, di meno proprio non sono riuscito) la sezione e la pianta della stanza che, mio malgrado, DOVRA' essere adibita a *sala d'ascolto* nell'appartamento in cui prossimamente mi trasferirò.
Di necessità virtù, come dicevano i vecchi, quindi rimbocchiamoci le maniche (tanto poi ho il trasloco....) e vediamo cosa si può ricavare.
Ho letto (e sapevo) dell'effetto *tromba* nelle mansarde semplici sulla tua posta e mi sono chiesto: sarò ... "trombato" anch'io o c'è una via?

Bene, veniamo al sodo. Le piante, anche se non in scala regolare, riportano le misure delle tre dimensioni nonchè quello che quasi certamente sarà l'arredo; circa l'impianto, le distanze delle due torri (che devo ancora acquistare) MISURATE AL TWEETER potrebbero essere le seguenti:
- dalla parete laterale vicina cm. 80,
- fra di loro 2,10 m.,
- dalla parete di fondo fino a MAX cm. 150/160 (in questo punto l'altezza del soffitto è cm 180 ed il tweeter è all'incirca a 100 cm dal soffitto che, nel senso della propagazione dell'onda, tende poi ad alzarsi );
Il punto di ascolto si collocherebbe quindi a 3,50 m. circa dalla parete di fondo frontale (quindi, in linea verticale, avrei un'altezza di circa 2,60 m.) e circa a 5,00 m. dalla parete di fondo posteriore (cioè quella occupata per l'intera larghezza dal divano).
Probabilmente dovrò "foderare" la parete di fondo, lato "hi-fi", di Tube traps mentre per quella opposta ritengo che il divano (che è di stoffa, vista la larghezza, dovrebbe assolvere egregiamente il compito di assorbire le riflessioni).
Per quanto alle pareti laterali, oltre alle tende alle due porte-finestre non saprei come agire, salvo attaccare una ulteriore tenda alla vetrata di ingresso ma non vorrei rendere troppo assorbente l'ambiente. Oltre ai tappeti per terra, ti segnalo che il pavimento è parquet.

Il mio impianto attuale è un lettore Lector CDP7T, ampli ibrido Copland da 70+70W, diffusori come ho detto da decidere. Ascolto unicamente jazz.
Ora che mi sono dilungato nel descriverti quello che intenderei fare nella stanza, sono pronto al massacro: a te la tastiera per le considerazioni/suggerimenti che vorrai fare.
Ciao e grazie
Giorgio - E-mail: prolonga@tin.it

LC
Caro Giorgio,
la tua situazione mi sembra tutt'altro che malvagia. Anzi, io non esagererei coi Tube Traps dietro all'HiFi, magari prova prima con dei semplici quadri senza vetro o con degli arazzi appesi alle pareti. Non esagerare neppure con le tende, rischi davvero di rendere il tutto troppo assorbente.
Dietro il punto di ascolto il divano potrebbe effettivamente essere sufficiente. È difficile dare consigli senza aver "sentito" la stanza ...per cui dovrai essere tu ad aggiustare il tutto via via che procedi nell'installazione.
La posizione reciproca di diffusori e punto d'ascolto mi sembra ottima. Il soffitto è effettivamente un po' vicino, magari potresti provare a trattare la parte più vicina alle casse con dei pannelli fonoassorbenti in polistirolo (li trovi nei Bricocenter o simili).
Al momento il problema più stringente mi sembra quello della scelta delle casse, bene per le torri, non credo di aver però capito il budget a disposizione.
Tenendo conto del resto dell'impianto mi orienterei su qualcosa tra i 3 ed i 5 milioni, da scegliere, dopo attento ascolto (possibilmente in casa!) tra i vari modelli B&W (serie P), Tannoy serie Definition, Pro AC serie Studio etc.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Impedenza bassa o alta?
Vorrei sapere se è possibile collegare delle casse semplici, cioè con due soli cavi in entrata al sintoamplificatore Technics SA-EH600 2X70 W che pilota invece delle casse che funzionano in biwiring quindi con quattro cavi in entrata due per il segnale alto e due per il segnale basso ed hanno un impedenza di 6 ohm.
A proposito di impedenza il manuale raccomanda di collegare casse che abbiano un impedenza combinata appunto di 6 ohm; ma è possibile collegare anche casse con un impedenza di 8, senza avere danni all'amplificatore e perdite di qualità nel suono?
Intanto vi ringrazio e vi faccio i complimenti per la vostra ottima rivista.
Stefano - E-mail: noose@tin.it

LC
Caro Stefano,
semplificando molto le cose possiamo dire così: l'impedenza più è alta e meno problemi causa all'amplificatore. L'importante è che non sia troppo bassa (curioso, vero?). In sostanza devi pensare che più l'impedenza è bassa e più ci si avvicina al cortocircuito....ecco perchè è bene starne lontani.
Quindi nessun problema per casse da 8 Ohm e nessun problema a collegare in biwiring (due cavi) o in monowiring (un cavo solo). L'impedenza vista dall'ampli sostanzialmente non cambia.
Dal lato amplificatore, nel caso del biwiring, i due cavi andranno insieme negli stessi morsetti (positivo con positivo, negativo con negativo).
Ciao!
Lucio Cadeddu

Musica...nei nostri tempi
Gent.mo Lucio, buongiorno.
È questo il mio secondo mail a TNT. Nel frattempo ho approfondito la conoscenza del sito da te organizzato ed ho potuto apprezzare la libertà e la concretezza (entrambe veramente uniche) delle vostre idee. Complimenti!
Ma soprattutto ho (telematicamente) conosciuto una persona che condivide gran parte dei miei interessi, ed anche per questo mi permetto di darti del tu. Lucio, sei docente di matematica, cultore di musica ed hifi: tutto corretto, no?
Per quanto mi riguarda, coltivo da sempre una forte passione per le scienze, in particolare matematiche e fisiche. Tuttavia, e mi sto ancora chiedendo il perchè, mi sono laureato in ingegneria ed esercito tale professione per conto di una impresa privata. E così ancora oggi, a quasi vent'anni dalla laurea, sento un irresistibile desiderio di approfondire le mie limitate conoscenze di matematica e fisica, anche se da autodidatta e purtroppo leggendo ormai quasi solo testi e riviste a carattere divulgativo.

D'istinto ho poi sempre sentito una forte affinità tra le scienze razionali e la musica. Questa raggiunge per me le vette più alte quando ha una struttura fortemente razionale, quasi matematica (Bach e le sue inarrrivabili Arte della fuga, Offerta musicale e Variazioni Goldberg), quelle sono per me Arte quando, con la loro capacità di sintesi e insieme di analisi, di approfondire e unificare, coinvolgendo insieme ragione ed intuito, muovono in noi profonde e complesse emozioni (la teoria dei gruppi che "spiega" le varie geometrie o, in generale, le strutture algebriche e topologiche che abbracciano con uno sguardo unico le matematiche più elementari; per non parlare del mistero del mondo fisico che sembra descrivibile in linguaggio matematico; e chissà quante altre meraviglie mi sono sconosciute...).
Vorrei aggiungere, per concludere, che ritengo un vero peccato che così poca gente apprezzi la bellezza della matematica, a mio avviso non solo uno strumento di comprensione razionale del mondo, ma soprattutto, come la Musica ed altre Arti, uno dei prodotti di vertice di questo strano, prodigioso e incomprensibile oggetto celato dentro la nostra testa.

Ma veniamo a TNT. Per quanto riguarda il mio impianto ho iniziato con gradualità ad attuare i tuoi consigli, dei quali ti ringrazio ancora.
Ciascuno di essi ha apportato un miglioramento sensibile (i cavi di alimentazione schermati in particolare sono stati una consistente iniezione di musicalità).
Concordo in particolare con te che il lettore Marantz CD-80 è superato e penso di cambiarlo, dato che mostra anche i primi difetti. Sono convinto che i futuri standard digitali non saranno disponibili nella pratica (intendo: ampia scelta di titoli in tutti i negozi) prima di almeno cinque anni.
Per questo sono sul punto di andare ad ascoltare il Naim CD 3.5 e il nuovo due telai Rega Jupiter/Io. Però ...ho sostituito più volte i componenti del mio impianto, quasi senza pormi problemi, ma questo è un caso speciale. Per me, infatti, è istintivo fermarmi e riflettere.

La mia è una ormai ventennale passione per la musica classica, iniziata quando rubavo tempo agli studi per registrare, su cassetta, celebri interpretazioni trasmesse da RAI 3, non potendo, a quei tempi, permettermi il vinile di qualità.
Dal punto di vista audio, a quei tempi ero soddisfatto. Come ascoltavo ? Inizialmente con una radio ed un registratore Grundig, mono e portatili. Poi ho acquistato il mio primo impianto, basato sul CD, che immancabilmente ho migliorato nel tempo, ma qualcosa si è perso sul piano audio.
Se dopo anni di aggiornamenti, migliorie e messe a punto ancora non sono soddisfatto sospetto che ci sia qualche problema negli attuali sistemi di riproduzione, tanto più che nessun negozio è riuscito mai a farmi sentire quello che mi aspetto.

Siamo obiettivi: gli attuali sistemi sono superiori a quelli di un tempo sotto tanti aspetti, ma a mio avviso si è perso qualcosa di importante....
Che cosa? Il senso della realtà: quello che si dice immagine o senso dell'ambienza, in parole povere il sentire distinti tra loro gli strumentisti o la voce dall'orchestra, il "vedere" la musica.
Anche una radio offriva ciò, purchè di buona qualità. E così l'ascolto non mi regala più le emozioni di un tempo.

Dove sta secondo te il problema ? Molti lo individuano nella sorgente, nel lettore CD. Ecco perchè mi sono fermato prima di sostituire il mio. Una volta portato a casa un lettore dell'ultima generazione farò quel salto che da vent'anni attendo oppure sarà l'ennesima delusione?
Una volta realizzato tutto al meglio, una cosa eviterò sempre: leggere un buon libro mentre gira un altrettanto buon disco, tanta è la ricchezza e la profondità di entrambi.
Un caro saluto. Grazie e ancora complimenti!

P.S. Posso chiederti (scusami, ma con uno come te sarebbero infinite le domande) se esiste qualche pubblicazione in italiano (ad esempio una collana di volumi, una rivista o altro) che mi permetta di approfondire, ad un buon livello, anche se non professionale, i miei interessi in campo matematico e fisico? Ti sarei molto grato se mi fornissi qualche indicazione.

Il mio impianto:

Enrico Colognesi - E-mail: enricocolognesi@fimm.com

LC
Caro Enrico,
mi fa piacere che tu condivida alcune delle mie più grandi passioni. La Matematica purtroppo è un campo obbiettivamente difficile e molto lontano dalla portata di tutti, almeno da un certo livello in poi.
Si può tentare di fare divulgazione (ed io ci provo, nel mio piccolo) ma si corre sempre il rischio di dare impressioni sbagliate ossia che tutto può essere ridotto a belle immagini o a semplici proprietà.
Recentemente ho collaborato con un pittore per realizzare un quadro (soggetto figurativo, olio su tela) che nascondesse in modo totalmente invisibile alcuni concetti matematico/geometrici molto profondi.
Il risultato è piaciuto molto (ora è esposto nel Dipartimento di Matematica dove lavoro) ma mi rendo conto che, nonostante mi sia sforzato di spiegare tutto ciò che c'è dietro, pochi hanno realmente capito.
Non mi sento dunque di consigliarti dei libri "divulgativi" se non alcune biografie di matematici, alcune davvero interessanti (e quasi per nulla "tecniche"). Uno è "Vicissitudini di un Matematico", autobiografia di Marc Kac e l'altro è un libro sul grande Nash pubblicato di recente. Anche alcuni libri del filosofo Russell o del celebre Mandelbrot (sui frattali) possono risultare interessanti.
Non so se è esattamente ciò che cerchi...ma o si va in una direzione "precisa" oppure si rischia di fare confusione.

Passando all'HiFi, permettimi di essere in totale disaccordo con la tua analisi :-)
Secondo me infatti sono semplicemente mutate le esigenze. Una volta ci accontentavamo delle registrazioni dalla radio o dalla TV (l'ho fatto anch'io perchè non avevo soldi per comprare i dischi), oggi vogliamo le incisioni perfette.
Una volta anche una 127 poteva andar benissimo...oggi meno di una BMW e ci sembra di andare in giro con vecchie carrette.
Mutando le aspettative e le esigenze cambia anche il livello di soddisfazione percepita. Capita a tutti. Dobbiamo rassegnarci all'idea che la riproduzione domestica è necessariamente limitata. Bisogna dunque arrivare ad una situazione di "buon compromesso" che ci consenta di aver sempre voglia di accendere l'impianto per ascoltare Musica.
Io il problema l'ho risolto così: ascolto principalmente da un impianto "budget" che ho nello studio, ad esempio quando sto al calcolatore. Non è male, ha persino una discreta immagine 3D.
Solo così mi rendo conto di quanto dannatamente superiore sia la quantità di musica e di emozione che fluisce dall'impianto "grande" che ho in salone. Come dire, l'abitudine a qualcosa di non troppo raffinato...ti fa gustare meglio il resto.
Se ascoltassi solo l'impianto "grande" dopo poco tempo ne sarei insoddisfatto....ci abituiamo troppo presto al "meglio".
A questo proposito un piccolo aneddoto: quando acquistai la seconda auto di casa, decisi per una sportiva. Le prestazioni c'erano tutte: da zero a 100 in 8 secondi e 220 di velocità massima. Quanto basta per incollarti al sedile e farti salire le pulsazioni alle stelle in accelerazione.
Beh, i primi mesi ammetto che ero un po' spaventato da così tanta irruenza...ma dopo che ho "preso le misure" le prestazioni hanno cominciato ad entusiasmarmi sempre meno. Oggi arrivo a dirti che mi sembra una vettura LENTA e credo che 140 CV (su quel peso) non siano sufficienti, 200 o 250 potrebbero darmi di nuovo emozioni.
Anche in questo caso, ho quello che chiamo "reality check": la vettura piccola da città che ogni tanto guido al posto di mia moglie. Bastano due giorni per annullare l'effetto. Quando risalgo sulla mia...mi sembra un missile! :-D

Stessa cosa, come dicevo, per l'HiFi. Non bisogna dimenticare mai lo scopo: l'ascolto della Musica. L'impianto serve per questo e solo per questo. Ecco quindi che ci si può anche "accontentare" di un sistema modesto ma "musicale". Non si può sempre essere insoddisfatti.
Per quanto riguarda il parametro "immagine", forse parliamo di due cose diverse. Una radio mono non può ricostruire l'immagine. Questa ha bisogno di una riproduzione stereofonica di alta qualità. Altrimenti il suono viene sempre dagli altoparlanti e non dall'aria che ci sta intorno.
Non so se hai mai sperimentato la sensazione di NON SENTIRE le casse (da sembrare staccate!) tanto che sembra tutto lo spazio intorno a loro produrre Musica. Ecco, è lì che comincia la costruzione di una credibile immagine stereofonica.
La radio della nonna non può fare questo. Il suono proverrà, irrimediabilmente (è una questione fisica!) da dentro...la radio. Piacevole quanto vuoi...ma terribilmente localizzato.
Non solo, tieni anche in conto l'effetto "memoria fallace". I nostri ricordi vengono distorti dalle emozioni, per cui l'impianto di una volta lo ricordiamo migliore di quanto fosse in realtà. La cura migliore in questo caso è riascoltare quell'impianto. Per questo motivo ho cominciato a collezionare HiFi di qualità degli anni '70....giusto per capire come si ascoltava allora. E posso garantirti che le prestazioni ed il coinvolgimento degli apparecchi di oggi...è tutt'altra cosa. (fatte le dovute eccezioni, naturalmente).

In definitiva, cambia pure il lettore CD ma non aspettarti miracoli. La differenza ci sarà ma non credere che tutto diventerà "magico". Migliorerà, questo si...ma non sarà "un altro mondo". Si tratta, in fondo, di un apparecchio elettronico...non può fare miracoli.
Un abbraccio.
Lucio Cadeddu

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© Copyright 1999 Lucio Cadeddu

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