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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. Vari upgrades...in un ambiente...particolare
  2. Re: una digressione sulla noia...
  3. Dischi prova
  4. FleXy ed altre storie
  5. Scelta dei diffusori
  6. Tweeters....tutta robaccia inutile :-)
  7. Nuovo ampli e giradischi
  8. 2,5 milioni per un impianto
  9. Equalizzatori....tutta robaccia inutile :-)
  10. Cavi per l'Home Theater
  11. Folgorato dalla luce...un pentito dell'HT e redento all'HiFi
  12. Messa a massa...
  13. Antiskating e dime
Vari upgrades...in un ambiente...particolare
Caro Lucio,
Grazie per aver realizzato IL PIÙ BEL SITO DELLA RETE, chiaro, diretto, senza fronzoli, e che mi ha ridato la voglia di affinare l'udito e cercare quelche emozione in più dall'ascolto dei dischi. Lo sto pubblicizzando a tutti gli amici e conoscenti, "navigatori" e non.
So che molti miei dubbi possono essere da neofita, ma sono qui per imparare!
Ho appena traslocato e posso finalmente dedicare alla Musica quasi tutto il salotto.
La sala è però un quadrato 5 x 5 x h 2.70 e, leggendo TNT, ho scoperto che, acusticamente parlando, questa è la peggiore situazione; perdippiù in un angolo c'è una gran vetrata a L dal soffitto a terra: AIUTOO!!!
Ho steso tappeti, ho appeso tende pesanti sul finestrone, ho anche posto i diffusori lontano dalle pareti ecc. però, finora, i risultati non sono granchè.
Già parlando forte si sente la stanza rimbombare; battendo le mani, poi, si sente l'eco da tutte le parti. Dovrò lavorarci ancora parecchio per insonorizzarla.

L'attuale impianto è costituito solo da componenti d'occasione ed è piuttosto scombinato: solo pochi CD creano abbastanza "atmosfera", ed io ascolto un po' di tutto: classica, rock, jazz (purtroppo gran parte dei vecchi dischi che sento io si trovano su CD solo in versione rimasterizzata e temo che difficilmente suoneranno bene anche con un buon impianto).
Composizione impianto:

Vengo rapidamente ai quiz:
  1. I finali funzionano a 110V ed uso, per alimentarli, un normale trasformatore 220/110V ed i cavi di serie (sottili e con spine americane).
    Avendo a disposizione (gratis) decine di metri di cavo CEAM 4x1.5 a doppia schermatura, sto per costruire una coppia tipo TTS (uno per finale); quale configurazione mi consiglieresti, tenendo conto della presenza del trasformatore e dell'assenza di una terra in uscita dai finali?
    Dove può essere preferibile sistemare un'eventuale filtratura tipo IEC Shaffner? È il caso di unire insieme tutti e 4 i conduttori di ciascun cavo?
  2. Data la potenza dei finali, non ho bisogno di guadagno sul segnale CD, per cui ho preso il pre passivo (ad un prezzo irrisorio) solamente per regolare il volume d'ascolto; ho però la sensazione che il suono sia piuttosto piatto: che sia colpa dei cavi? dei connettori in più? del pre economico? oppure è proprio il segnale del SONY a non essere un granchè?
    Cercherò di ottimizzare ulteriormente il CDP (ed il pre) con i vostri Tweakings, anche qui farò un cavo alimentazione (Merlino CD o TTS?) e mi solletica anche l'idea di aggiungere un buon convertitore separato (dopo aver sostituito l'uscita digitale ottica con una coassiale).
    Immagino, però, che spingersi oltre in questa direzione risulti antieconomico. Che sia più conveniente passare direttamente ad un lettore più "serio" con un buon convertitore interno?
  3. Dato che le SMGb diffondono il suono sia avanti sia dietro, è meglio lasciare che la parete posteriore (a 1m) lo rifletta o devo insonorizzarla per evitare cattivi effetti sull'ambiente, sulle elettroniche e sul diffusore stesso?
  4. I supporti standard dei diffusori non sono molto stabili (effetto "molla"); in futuro vorrei costruirne altri, piu massicci. Dopo aver trovato la posizione definitiva potrei anche appendere le SMG al soffitto con dei fili di Kevlar®. Cosa ne pensi? Può essere una soluzione plausibile, dato che il diffusore non ha grandi masse in movimento, oppure si possono innescare reazioni di disturbo lasciandoli liberi nell'aria?
So che non potrò accorgermi di grandi miglioramenti finchè la stanza non sarà ottimizzata: mi farò gli Stylos e vorrei anche provare a costruire dei pannelli assorbenti (tipo dei quadri, ma imbottiti sul retro): hai consigli in proposito?
Un saluto e GRAZIE in anticipo.
Franco Sinesio - E-mail: pravisani@ud.nettuno.it

LC
Caro Franco,
non è il più bel sito della Rete....però certamente CONTIENE molta informazione vera e poco "rumore" :-)
Diciamola così, tipo slogan: "Leggete TNT-Audio, la rivista col miglior rapporto segnale/rumore dell'intera Rete Internet" :-)

Ridivento "serio" e cerco di darti una mano.
Hai ragione sulla stanza, davvero disgraziata. Temo che se non riesci coi consigli che hai letto qui su TNT-Audio (
Trattare l'acustica ambientale, sezione Adeste Fideles) non puoi fare altro che rivolgerti ai famosi Tubi (Tube Traps etc.). I ragazzi di Acustica Applicata saranno ben lieti di darti una mano (vedi volumi precedenti della rubrica della posta)

Il filtro Shaffner è inefficace (sostanzialmente) se non è collegato il filo di terra. Il cavo d'alimentazione lo puoi allora configurare come il Merlino CD.
Stessa cosa dicasi per il lettore CD, sempre che non sia già dotato di terra.
Il problema del suono "piatto" come già spiegato più volte, può essere causato dall'uso della preamplificazione passiva che, quando funziona, va benissimo, ma se ci sono problemi di compatibilità elettrica tra apparecchi (sorgente e finali)) il risultato può essere esattamente quello che descrivi tu.
Una prova con un pre attivo dovresti farla, prima di qualunque altro intervento.
La parete posteriore alle Magneplanar puoi renderla solo mediamente assorbente, il risultato varia molto a seconda della distanza reciproca diffusore/parete e dalle caratteristica acustiche dell'ambiente. In questo tipo di problemi non ci sono, purtroppo, soluzioni preconfezionate, per fortuna è facile sperimentare da sè, aggiugendo o togliendo un tappeto assorbente appeso alla parete dietro i diffusori.
A tal proposito esistono degli splendidi arazzi da appendere alle pareti che praticamente sono dei tappeti assorbenti favolosi e...belli da vedere (alto WAF).

Conosco poi i supporti "elastici" delle Magneplanar e ti sconsiglio di sostituirli. Il suono di quel diffusore è ottimizzato per quel supporto e sostituendolo con uno più rigido potrebbe causare degli squilibri timbrici. Appenderli al soffitto....è quantomeno curioso ma tieni conto che ogni movimento della membrana causa una leggera oscillazione dell'intero diffusore che potrebbe vagare tipo pendolo, con tanti saluti alla fase ed alla focalizzazione dell'immagine.
Infine, come dici tu, non tentare nulla finchè la tua stanza non è a punto, ogni intervento sugli apparecchi sarebbe inutile e persino controproducente.
Buone prove!
Lucio Cadeddu

Re: una digressione sulla noia
Caro Lucio,
ho letto il botta e risposta fra te e il lettore Bruno Ghiglieri e dal momento che ero l'occasionale destinatario delle tue prime considerazioni, posso approfittarne per dire qualcosa?

Io credo si possa essere appassionati di musica e decentemente istruiti e altresì curiosi di colmare la propria ignoranza. Insomma, non è che si sa tutto o non si sa niente. Per quanto mi riguarda, sono in grado di leggere uno spartito, suono da dilettante il pianoforte, conosco (conosco? amo quell'uomo!) Mozart, ma non avevo mai sentito parlare di Dallapiccola (riparerò, forse).
Non resisto a una bella, facile melodia, ma il disco più elettrizzante che abbia mai ascoltato è l'infuocato Free jazz di Ornette Coleman. Però, se non vado in deliquio per Schonberg, che posso farci? Sto imparando - anche attraverso TNT - ad apprezzare la buona riproduzione stereofonica, ma perchè non posso approfittare - temporaneamente, s'intende - di un file mp3 per capire se il nuovo disco di Tom Petty vale trentacinque sacchi (li vale, li vale)?
Da ragazzino ascoltavo solo musica classica (Perchè? Boh): le danze del principe Igor, il Preludio del Lohengrin, la Moldava, a tredici anni le sapevo a memoria. Poi, un giorno, sento per radio la Hit Parade di Luttazzi, parte Svalutation e mi si apre un mondo in tre accordi: De Gregori, Bennato, Dalla, Renato Zero eccetera.
Credevo fosse finita lì, invece ho avuto un periodo scapigliato ed ecco Nina Hagen, Clash, Police, e un ragioniere punk di nome Elvis Costello (eh già, lo stesso che ha inciso insieme a Burt Bacharach quel capolavoro sentimentale che è Painted from memory).
Qualche anno ancora e, grazie ai dischi di mio padre, ho scoperto il jazz (basta elenchi, che sembro al supermercato). E così proseguendo. Voglio dire che in musica è possibile, per fortuna, scegliere, incontrare per destino, aggiungere passioni all'infinito. Una non esclude l'altra. Basta avere pazienza e, con il tempo, si scopre che tutto (va beh, quasi tutto) può convivere dentro un cuore (passando per le orecchie, possibilmente).
E in modi diversi, altrochè. L'audiofilia ha conquistato anche un pigro come me. Un anno fa mi sarei messo a ridere sentendo parlare di cavi di segnale o piedini antivibrazioni.
Ma come faccio a dimenticare il transistor che, nell'estate del '78 (oppure era il '77?) scartavetrava "The logical song" dei Supertramp? Per me, era il suono del paradiso.
Ciao e grazie dell'ospitalità.
Alberto Ragni- E-mail: alberto_ragni@iol.it

LC
Alberto,
grazie per la replica, estremamente precisa e chiara. In sostanza la pensiamo allo stesso modo, la Musica è un tutto dove le distinzioni umane fanno sorridere. Attacchiamo la spina (in tutti i sensi) e lasciamo che l'Emozione prenda il sopravvento su tutto il resto.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Dischi prova
Ciao Direttore,
mi chiamo Massimiliano Garrè e ormai da qualche mese seguo le preziose informazioni che pubblicate sul sito TNT.
Oltre a seguirle cerco ovviamente anche di applicarle: al momento sto costruendo con un amico le casse TNT-Munis. Però la sezione che forse mi interessa di più è quella del tweaking, probabilmente perchè permette a chi non ha troppi soldi di poter continuamente ottimizzare il proprio impianto.

Proprio oggi stavo curiosando tra quelle pagine ed ho letto l'articolo relativo al disco dei PRODIGY dalla doppia funzione di supporto musicale e di test per l'impianto HI-FI.
Penso che quell'articolo meriterebbe di essere ampliato, nel senso che ci sono diversi dischi che, per la qualità di registrazione o per la dinamica di riproduzione, si prestano molto ad un ruolo di test-CD.
Anche io, pur essendo in possesso di un ampio numero di CD, utilizzo solo alcuni di essi come dischi "di riferimento" che regolarmente carico nel lettore ogni volta che pratico qualche tweaking o che modifico l'acustica.

Nel mio caso vorrei citare il pezzo iniziale del cd di David Sylvian "Gone to earth" ("Taking the veil") particolarmente ricco di variazioni dinamiche e caratterizzato da particolari intrecci di chitarre (acustica ed elettrica). "Two suns in the sunset" tratto da "The final cut" (Pink Floyd) per il bel lavoro ai rullanti fatto da Andy Newmark (e non da Nick Mason).
Un ottimo disco ottimamente inciso è pure "Amused to death" di Roger Waters: in questo caso è stata usata una particolare tecnica di registrazione ("Q sound") e nelle stesse note del disco è spiegato che all'inizio della registrazione si sentono alcuni cani che abbaiano: se non sembrano abbaiare da sotto la vostra finestra significa che dovete cambiare le casse...
Lo stesso disco presenta anche una distorsione di basso nel pezzo "Three wishes" che però ho potuto sentire bene solo quando sono andato alla AM AUDIO di Attilio Conti ascoltando il CD con il mega impianto che hanno allestito nella sala ascolto (probabilmente sai di cosa sto parlando).

Forse mi sono dilungato troppo (quando si parla di musica perdo il senso del tempo), ma il mio suggerimento era semplicemente di pubblicare, in base alle esperienze personali di tutti voi, una lista di dischi che si addattino come test-device per HI-FI: insomma chiedere alla staff di TNT che dischi usa di norma (di qualsiasi genere) quando deve provare un nuovo prodotto o dopo avere effettuato una modifica al proprio impianto; senza farsi influenzare dai propri gusti.
Ad esempio molti fan (e non) degli U2 adorano il disco "The unforgettable fire", ma bisogna riconoscere che la qualità di registrazione è decisamente bassa e quindi tale disco, per quanto bellissimo, non avrà proprietà di collaudo per l'HI-FI.
Spero di non averti annoiato e nel salutarti faccio i complimenti a tutto lo staff di TNT-audio: continuate così!
Ciao.
Massimiliano Garrè - E-mail: garre@icgeb.trieste.it

LC
Caro Massimiliano,
è uno dei tanti articoli lasciati in cantiere da circa due anni ormai. Mi vergogno di questo ma non trovo il tempo per fare tutto quel che vorrei, soprattutto in periodi (come questo) di scarsa collaborazione dei...collaboratori.
Cerco allora di rimediare parzialmente, facendo un mini-elenco velocissimo di alcuni dischi che uso abbastanza spesso per le mie prove, con a fianco le motivazioni:

Mi fermo qui, questo è solo un assaggio dell'enorme quantità di dischi che utilizzo per le prove. Pero, però...alla fine qualunque disco con una incisione appena decente va bene. In quest'ottica i dischi degli U2, periodo Lillywhite e posteriore, sono completamente inutili: il suono è volutamente compresso e metallico (chi conosce le produzioni di Lilliwhite sa cosa voglio dire), praticamente distorto.
Impossibile giudicare un apparecchio HiFi con una tale immondizia sonora. Peccato perchè i dischi avrebbero meritato ben altro.
Ciao!
Lucio Cadeddu

FleXy ed altre storie
Trentanovenne audiofilo di vecchia data, autocostruttore (non progettista di elettroniche), assiduo ed avido lettore di TNT-AUDIO, contribuisco da tempo al passaparola per la diffusione della vostra grandiosa rivista.
Ho letto da poco l'invito ad informarVi delle realizzazioni effettuate a partire da vostri progetti ed idee.
Ho costruito il TNT Flexy Table qualche mese fa. Ho utilizzato 3 barre filettate da 24 (ventiquattro!) mm di diametro con i dadi cechi a semisfera agli estremi sia sopra che sotto (come punte e come rifinitura del piano superiore).
I 5 ripiani di MDF ad alta densità misurano 50 X 40 X 2.5, sono verniciati in grigio metallizzato ed insonorizzati nel lato inferiore con vernice antirombo; inoltre per renderlo più stabile ho tagliato 2 angoli di ogni ripiano dalla parte del sostegno singolo ed ho aggiunto una "mezza gamba" al ripiano inferiore in modo che nella remota ipotesi che il tavolino si sbilanci, la quarta gamba impedisca al mobile una inclinazione superiore a quella della torre di Pisa.
Il mobile così composto è molto pesante e rigidissimo ma un poco alto per il giradischi analogico. Problemi di spazio mi impediscono di utilizzare un secondo tavolo "Flexy like", molto più basso, per il solo giradischi.
Il mio TNT-Flexy Table supporta:

Il mio cantiere è in procinto di sfornare il tappetino per giradischi sughero/antirombo Janus.
Inoltre ho acquistato il materiale per fare un cavo di segnale semibilanciato con il cavo per microfoni ed un cavo di potenza con il cavo per antenna satellitare a bassa perdita.
Pulisco i CD con il panno di microfibra per gli occhiali e scaldo l'impianto con i Prodigy (ancora TNT-Audio!).
E non voglio parlare del blue-tac perchè non finirei più. Dico solo che ha riempito la mia casa anche per impieghi non audiophile. Continuate così.
Marco Simone - E-mail: simonemarco@hotmail.com

LC
Marco,
grazie per averci messo al corrente delle svariate applicazioni delle nostre ideuzze...è un piacere sentire che hanno contribuito al tuo impianto in maniera così massiccia. Per il pre a valvole puoi dare un'occhiata ai nostri due progetti di
Termoionica Applicata. Continua a seguirci...noi continueremo a fare del nostro meglio!
Lucio Cadeddu

Scelta dei diffusori
Caro Lucio,
sono al rush finale, e vorrei approfittare di un tuo ultimo consiglio rubando un altro po' del tuo tempo!!!
Dopo un'altra serie di giri ed ascolti, per quanto riguarda l'ampli avrei definitivamente optato per il Rotel RB 980.

Per quanto riguarda le casse, invece sono ancora un po' indeciso: le Keilidh (che di listino vengono sui 2.100.000, ma non so se ci sarà un po' di sconto) non sono ancora riuscito ad ascoltarle, dato che alla Linn, per l'ascolto, bisogna prendere un appuntamento, e quindi dovrò aspettare fino a venerdì 28 maggio...
Nel negozio dove ho ascoltato le B&W 603 ho ascoltate anche le Sonus Faber Concertino, ma non mi hanno entusiasmato. In settimana però dovrebbero arrivare anche le Concerto e le Concerto Gran Piano, di cui però non conosco il prezzo (ma penso sia altino...): proverò ad ascoltare anche queste.
Malauguratamente, la curiosità mi ha spinto a riascoltare anche le Chario Academy 2, che - ahimè - mi hanno riconfermato l'ottima impressione iniziale, e, rispetto alle B&W 603 o alle Kef Q55, mi sono sembrate molto più equilibrate e definite. Ed inoltre, pur non essendo casse da terra, mi sembra che abbiano degli ottimi bassi...
Il loro costo, come ti ho detto, è di 2.400.000, ed il negoziante mi ha detto che difficilmente si possono trovare ad un prezzo inferiore: è vero o è solo "marketing"?
In esposizione sono accoppiate a degli stand marchiati "Stand Design" che costano 280.000, ma non so se sono adatti o bisognerebbe andare su qualcosa di più costoso.
Insomma, ci sarebbe una differenza di prezzo rispetto alla B&W 603 di circa 1 milione... E così ci ho fatto un pensierino, e, riflettendo un po' e a facendo due conti, sono giunto alle conclusioni che, con qualche risparmio qua e là, potrei anche arrivarci... magari comprando qualche CD in meno...

Quello che ti chiedo è questo: se dovessi riuscire a raggiungere la cifra necessaria, pensi che queste casse valgano un sacrificio? La differenza di prezzo esistente tra loro e le B&W 603 è veramente giustificata, come sembra alle mie orecchie? Sono veramente ad un buon prezzo?
Arrivando in questa fascia di prezzo, potrei trovare qualcosa di qualità analoga o superore (non so, le Sonus Faber?), magari delle casse da terra (le Keilidh?) che mi consentirebbero di risparmiare qualcosa sugli stand?
Le Academy 2 sono forse più adatte ad un ambiente non troppo grande come quello che ho a disposizione, potendo risultare più efficienti e meno faticose per ascolti prolungati? E nel caso prendessi le Academy 2, che stand andrebbero bene? Spero che potrai "illuminarmi" ancora una volta...

Comunque una cosa l'ho imparata: fissato un budget, MAI ascoltare per curiosità casse o altri componenti Hi-Fi che costano sensibilmente di più...
Un'ultima cosa prima di salutarti: per i cavi di potenza, dei Monster Cable da 10.000 al metro pensi che possano andare bene?
Ti ringrazio nuovamente, e spero di non disturbarti più...
Ciao ciao
Giuseppe Maraziti - E-mail: gmaraziti@yahoo.com

LC
Caro Giuseppe,
le Chario Academy 2 costano oltre 4 milioni di listino quindi o si tratta di modelli ex-demo o usati...oppure si tratta di un grande affare. Non sono casse facili da pilotare ma suonano in modo notevole. Ovvio che suonano meglio degli altri diffusori che hai ascoltato, la differenza di prezzo è enorme.
Per quanto riguardo gli stands non preoccuparti troppo. Credo che esistono anche degli stands appositi della Chario....se riesci a trovarli.
Pero, però, prima di decidere per un costoso modello da stand...vai a sentire le Linn da pavimento.
Tuttavia non vorrei che l'ascolto delle Academy 2 sia così tanto "condizionante" da lasciarti insoddisfatto qualora dovessi optare per una soluzione più economica...il tarlo del dubbio rode rode...e porta all'insoddisfazione :-)
Quindi, ascolta ancora, possibilmente col Rotel, e poi decidi col cuore sereno. In fondo la vita è un compromesso: c'è sempre qualcosa che suona meglio....ma non possiamo andare avanti all'infinito.
Pensa alla mia situazione: provando apparecchi di livello molto elevato (come talvolta è successo) è triste tornare alla situazione precedente...ma tant'è, bisogna farsene una ragione :-)
Ad esempio il pre Thor Audio (da 20 milioncini) l'ho restituito davvero a malincuore.... :-(
Buoni ascolti!
Lucio Cadeddu

Tweeters....tutta robaccia inutile :-)
Non riesco a credere a quello che sto ascoltando!!!
Salve. È la prima volta che scrivo poichè sento la necessità di confrontarmi dopo svariate prove, discussioni e convincimenti che mi hanno portato dove oggi mi trovo.
Il mio impianto è composto da una sorgente digitale JVC XL-Z674 (quello con l'interfaccia K2 per intenderci), da un amplificatore valvolare di Nuova Elettronica S.E. EL34 modificato mediante eliminazione della controreazione e configurazione a triodo, da un paio di diffusori autocostruiti due vie in linea di trasmissione con componenti MOREL MW166 e MDT33; il tutto completato da cavi STAR e SHIELD infarciti da pasta per lavelli, gommini salvaporte e tavolette per i calli.
Ascolto in una stanza di 3 x 3,5 metri (piena come un bazar indiano) tutti i tipi di musica con una piccola prevalenza per jazz e classica. Fino ad oggi devo dire di potermi ritenere abbastanza soddisfatto. Fino ad oggi...

Leggendo CHF mi è cominciata a venire la voglia di provare quanto bene si dice dei diffusori monovia. Accidenti, io che sono peggio di San Tommaso, che per convincermi dell'esitenza della differenza di suono fra i cavi ho dovuto ascoltare con le mie orecchie senza fidarmi di chi mi era stato compagno di avventure HI-FI, mi sono intestardito della necessità di "controllare" le nuove tendenze HI-FI.
E così, quale situazione migliore per un autocostruttore incallito come me, se non quella di smontare i crossover (peraltro esterni) delle mie amate linea di trasmissione e verificare cosa poteva succedere collegando solo i woofers direttamente all'amplificatore e senza l'interposizione di alcun filtro.
Quale rivelazione. Non so ancora quante prove di collegamenti e di ascolti di CD abbia fatto, ma, accidenti, il risultato è proprio lì. Le mie orecchie fino ad oggi non mi hanno mai ingannato, eppure stento a crederci. Si, sicuramente non otterremo un'estensione in frequenza degna dei tweeters in seta originali, ma quello che si è guadagnato in coerenza e scena è qualcosa di inimmaginabile.
Chiamo mia moglie, opportunamente istruita in questi anni di matrimonio (e di sopportazione...) e, dopo aver spento la luce faccio partire un brano jazz registrato dal vivo su un CD Telarc. Le chiedo un giudizio.
Mi dice candidamente che sente il contrabbasso una quindicina di metri dietro le casse e che queste sembrano sparite: CIO' CHE SUONA - mi dice - È L'ARIA CHE CI STA INTORNO.
Passo tutta la serata a fare ancora prove a confronto in tutte le configurazioni possibili e con tutti i dischi che negli anni mi sono più o meno serviti da riferimento, scoprendo in più di un'occasione che tecnicamente sono ARTEFATTI (alla faccia dei vari ingegneri del suono). Cavolo non me n'ero mai accorto. Eppure prima della cura erano perfetti...

A questo punto mi chiedo: dove sta la verità?
È giusto cercare la correttezza timbrica e il dettaglio della soluzione classica? O è più giusto rivolgersi ai monovia dopo anni di "oscurantismo", soluzione che sicuramente, almeno per parte mia, garantisce l'EMOZIONE e quindi la RIPRODUZIONE più reale possibile della musica?
Io ho tirato il sasso. Vediamo adesso quanti cerchi fa l'acqua...
Antonio Maria Busacca - E-Mail: antbus@usa.net

LC
Caro Antonio,
ascoltare solo i woofers può essere un'idea (ricordo un audiofilo che preferiva ascoltare le cassette perchè avevano il fruscio...) ma porta con sè tanti grossi problemi.
Intanto le alte frequenze: o ne facciamo a meno oppure ci accontentiamo perchè tanto non le sentiremmo comunque. Un woofer, quando sei fortunato, arriva a 6-8 kHz, un largabanda di alta qualità forse arriva a 13 kHz....ma tutto il resto è silenzio. Ed in quel silenzio c'è una enormità di informazioni musicali: armonici ed informazioni ambientali, principalmente.
Il tuo buon woofer Morel arriva appena a 5 (cinque!!!) kHz dichiarati e bisogna pure vedere con quale linearità ci arriva. E tutto il resto, facciamo finta che non esiste?
Secondo problema: via via che sale di frequenza il cono diventa sempre più direttivo, col risultato che la finestra "utile" di ascolto si restringe notevolmente. Nella tua stanza di piccole dimensioni questo non è probabilmente un problema serio, ma nella maggior parte dei casi lo è.
Terzo problema la linearità della risposta: praticamente impossibile trovare un altoparlante con risposta lineare dalle basse frequenze fino alle alte. Un woofer, più sale di frequenza e più attenua l'emissione, sia in asse, che (sempre peggio) fuori asse.
In definitiva, se col tuo impianto riesci ad ascoltare solo coi woofers, per me va benissimo, sospetto però che a) ci possano essere problemi coi diffusori precedenti e b) possa avere forti squilibri timbrici l'impianto o l'ambiente d'ascolto.

Vedi, la sensazione di "aria che suona" te la riesce a fornire qualunque diffusore progettato con un minimo di criterio, anche non molto costoso. Ci sono poi diffusori che scompaiono più di altri...ma questo è un altro discorso.
Conosco molti progetti monovia ed io stesso ho fatto un po' di esperimenti...ma i compromessi a cui si va incontro hanno sempre, e di gran lunga, superato ed oscurato i pochi vantaggi.
L'unico Lowther (e stiamo parlando di largabanda di qualità assoluta, non di woofers) che, finora, ho sentito suonare decentemente è quello con tromba Hedlund, davvero impressionante seppur colorato in gamma media e, a quanto dice Thorsten, anche il Virtuoso Beauhorn, ma si tratta di progetti complicati, ingombranti e molto particolari.
Ruggero Sanna, progettista del nostro Insulto Finale, era partito con un largabanda molto in voga presso gli amanti del monovia, il Ciare PH250, ma ultimamente ha optato per l'aggiunta di un tweeter e di un crossover. Ed i suoi diffusori hanno cominciato a suonare meglio :-)

Il mio consiglio è: prova ad ascoltare un paio di diffusori ben progettati e vedrai che la magia del tuo woofer la ritroverai in tutta la banda audio. Inoltre ci sono molti diffusori ormai che non filtrano più il woofer (Diapason, Ultrasound, AM Audio etc.) e scelgono un filtraggio semplice sul tweeter. Forse queste tipologie sono più vicine alle tue esigenze.

Infine due sospetti: se la differenza è così tanta mi vien da pensare che il tuo amplificatore si trovi in crisi a pilotare un carico appena complicato come quello offerto da 2 altoparlanti ed un crossover. L'eliminazione del "problema"" gli consente di suonare decentemente. Pensaci.
Non si è trattato di un miracolo, molto più realisticamente, di un problema elettrico in meno :-)

Secondo sospetto, diciamo più precisamente una considerazione di psicoacustica: l'orecchio, meno gli fai sentire, più riesce ad "analizzare". Togli i bassi e l'ascoltatore ti dirà che il suono si è velocizzato ed è diventato molto più preciso ed introspettivo sugli alti...sebbene la loro quantità sia rimasta immutata!!! Togli gli alti e l'ascoltatore ti riferirà di un suono caldo, corposo e possente....eppure la quantità di bassi è rimasta la stessa.
In un ambiente con problemi acustici questo fenomeno può risultare amplificato anche di parecchio.
Lo so che può sembrare una contraddizione ma il problema nasce dal fatto che quella che ascoltiamo è pur sempre una pallida ricostruzione della realtà. Nella vita e nei suoni reali questo problema non esiste.
Tienici al corrente e prova ad ascoltare anche solo i tweeters :-)
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli e giradischi
Caro Lucio,
leggendo TNT ho avuto l'impressione di trovarmi per la prima volta di fronte ad una rivista veramente indipendente di fronte ai marchi ed ai relativi distributori, che poi dovrebbe essere quello che ogni rivista seria del settore (e non solo) dovrebbe fare.
Sulla stampa specializzata siamo di fronte a prove di apparecchi che si concludono con l'elogio dello straordinario rapporto qualità/prezzo o della scelta sicuramente *definitiva* che si farebbe acquistando il tal apparecchio.
Per trovare un difetto bisogna leggere tra le righe ma molto tra le righe. Considero questo veramente vergognoso, io penso che una rivista dovrebbe avere il compito sia di informare sulle novità del settore che di tutela dei lettori che poi spesso sono i consumatori.
Credo però che il rapporto perverso con la pubblicità pregiudichi sia la scelta degli apparecchi da provare che l'obiettività di giudizio. Per cui tieni duro su questa linea e in bocca al lupo.

Tralasciando, per motivi di spazio la mia esperienza con i cavi di alimentazione TTS, ti vorrei chiedere alcune delucidazioni, in particolare sull'amplificazione delle casse elettrostatiche (nel mio caso specifico le Martin Logan Aerius):

  1. Non so per quale smania consumistica dopo tanti anni mi era venuto il desiderio di cambiare il mio amplificatore (Mission Cyrus 2 con Psx) con un amplificazione a valvole. Recatomi in un negozio di Roma famoso per il suoi prezzi *aggressivi* mi sono sentito rispondere testualmente: "...con quelle casse staresti a cambiare le valvole ogni tre mesi". Insomma mi ha vivamente sconsigliato di pilotare diffusori elettrostatici con amplificazioni a valvole. Io nutro qualche dubbio su questa tesi. Tu che ne pensi?.
  2. In linea del tutto generale, disponendo di un certo budget, è meglio optare per una coppia pre-finale o un ampli integrato.
  3. Cosa ne pensi delle elettroniche Golden Tube.
  4. Visto che hai avuto la fortuna di ascoltarlo pensi che AM Audio PA-30 sia indicato per le Aerius.
  5. Un mio amico mi venderebbe un giradischi Systemdek IIX con braccio Systemdek. Ho qualche dubbio sul braccio. Mi potresti dare qualche informazioni sul braccio e sul reale valore di mercato complessivo?
Ti ringrazio anticipatamente per la cortesia e per l'attenzione.
Alessandro Sibona - E-mail: asibon@tin.it

LC
Caro Alex,
il discorso della pubblicità e delle recensioni è molto complesso. Visto che l'ho affrontato N volte preferisco fare una brevissima osservazione: le riviste si tengono in vita grazie alla pubblicità, non certo grazie ai lettori. Questo è un dato di fatto, inutile negarlo ed infatti non lo nega nessuno. Le conseguenze possono essere di vario genere e non sto ad analizzarle una per una.
Mi preme sottolineare però che molti recensori sanno fare bene il loro mestiere, sanno scrivere in modo chiaro e comprensibile e non si lasciano influenzare da "fattori esterni".
Non tutti, però non bisogna neanche fare di tutta l'erba un fascio.
D'altra parte neppure tutte le recensioni apparse qui su TNT-Audio mi sono piaciute, talvolta persino quelle che scrivo io stesso :-)
Ci sono apparecchi (e circostanze) che rendono più o meno facile il nostro compito...siamo esseri umani, dopotutto.
Invito dunque tutti a leggere sempre con spirito critico e ad imparare a saper riconoscere meriti dove questi sono dovuti, anche nel caso di riviste per così dire "commerciali".

Vengo alle domande. Le tue Aerius non sono un carico facilissimo ma dubito che distruggerebbero in pochi mesi le valvole di qualsiasi finale. Si tratta piuttosto di trovare l'ampli a valvole adatto....cosa non facile...e potenzialmente snervante e costosa.
Io vedrei bene un pilotaggio con un ampli con grandi capacità di erogazione di corrente, ma ancora abbastanza raffinato e musicale. L'AM-Audio PA 30, recensito molto positivamente dal fido Stefano Monteferri, è un ampli che rispetta queste caratteristiche, è ben costruito, suona bene e non costa tanto. Fossi in te proverei ad ascoltarlo.
Il discorso ampli integrati contro pre-finali l'ho affrontato anche recentemente su questa rubrica, ti consiglierei di dare un'occhiata ai volumi precedenti. Brevemente, per cifre sino a 4-5 milioni la soluzione "integrata" presenta indubbi vantaggi che la fanno spesso preferire alla coppia pre-finale.
Niente so dirti invece circa le elettroniche Golden Tube, mi spiace. Per conoscere tutti gli oggetti HiFi distribuiti in Italia (migliaia) dovrei trascorerrre 24 ore al giorno all'ascolto, 365 giorni all'anno :-)
Bello invece il giradischi Systemdek, dal quale provengono poi i vari giradischi Audio Note di fascia bassa (...si fa per dire...).
Il IIX (non electronic) costava circa 950 mila lire di listino mentre il braccio Arm circa 450 mila. Il giradischi ha una fama ben superiore a quella del suo braccio che tuttavia non è affatto male (tradizionale imperniato dritto su cuscinetti).
Il prezzo dell'usato dipende molto dalle condizioni d'uso e dagli anni di servizio.
Se praticamente nuovo diciamo che intorno alle 600/700.000 (50% del valore complessivo) potrebbe essere un buon acquisto. Meglio se meno :-)
Ciaooo!
Lucio Cadeddu

2,5 milioni per un impianto
Salve Lucio,
per prima cosa mi presento,mi chiamo Alex ho 18 anni e scrivo da Milano e, dopo aver letto poche pagine del suo sito, ho capito che lei in fatto di hi-fi sa il fatto suo, di conseguenza permetta che le regali la mia fiducia.
Il problema è il seguente: ho a disposizione di un budget di 2.5 milioni e il mio sogno sarebbe quello di acquistare un ampli, un lettore cd e dei diffusori, tutto di una certa qualità (o meno....il meglio che io mi possa permettere), ma questo non è tutto, la vicenda si complica perchè le mie esigenze mi sembrano sinceramente un po' elevate, dato che vorrei un impianto che quando necessario eroghi una certa potenza, perchè la musica a volte mi piace sentirla forte, ma non voglio una discoteca, questo sia ben chiaro, inoltre i generi musicali che ascolto sono prevalentemente il rock, heavy metal e techno, basse frequenze essenziali, quindi penso di avere forte bisogno soprattutto per la scelta delle casse, ma la cosa importante è la qualità del suono.
Una delle mie manie sarebbe anche di potermi godere un bel film con un sistema HT e di conseguenza mi chiedo se è possibile abbinare le cose (penso che con il prezzo non ci stia più dentro!! Vero? Comunque un suo consilgio anche su questo credo mi possa sempre servire in un prossimo futuro).
Avrei inoltre bisogno di alcuni consigli per quanto riguarda i cavi (per le casse e per l'alimentazione) ovviamente con una spesa a parte dal budget, adatti dunque al materiale da lei consigliato.

Infine le darò qualche chiarimento riguardante l'ambiente dove questo ipotetico impianto dovrebbe cantare: Ho una stanza che misura 3.5 metri per 3.3, quasi quadrata, per il posizionamento delle casse non ho problemi e la televisone è al centro di una parete (per l'HT).
Attendendo un suo chiarimento le porgo cordiali saluti.
Alex - E-mail: marlboroman@tin.it

LC
Caro Alex,
con la cifra da te stanziata si riesce a metter su un impianto niente male. Cominciamo con la sorgente ed andiamo sul sicuro scegliendo ad esempio l'evergreen Marantz CD 67: ben costruito, facilmente migliorabile, facile da trovare e ben suonante. Alternative nei cataloghi Rotel e NAD.
Per l'ampli la scelta è da fare tra Rotel RA 971, Audiogram MB1 e AMC 3050A. Possibili outsider: NAD, Proton e Arcam.
Resta poco più di 1 milione per le casse sulle quali vorrei fare però qualche osservazione. La stanza è piccola per cui è inutile infilarci dentro dei diffusori di grosse dimensioni. Visto che vuoi una buona resa sulle basse frequenze una possibile soluzione sono dei diffusori a torre, alti e stretti che ti svincolano dall'uso di supporti ad hoc.
Visti i generi musicali ed il tipo di ascolto da te preferito la scelta si potrebbe restringere ai seguenti modelli: Mission 703 (1.100.000), Infinity Ref 51 o 61, Chario Syntar 200 tower (1.500.000), Tannoy 633 (1.100.000). È un elenco molto parziale ma dovrebbe essere già una buona base di partenza.
Per i cavi rivogiti a marchi noti e non puoi sbagliare: Monster Cable, MIT, Kimber, Audioquest....
In alternativa, per provare che differenza possono fare, potresti anche tentare ad autocostruirti alcuni modelli di nostra invenzione che trovi nel
Tempio del Tweaking.

Per quanto riguarda l'HT credo che ci dovrai pensare più in là. Puoi sempre acquistare un'altra coppia di diffusori per il surround + 1 centrale ed abbinarci un decodificatore Surround. Ma, ovviamente, usciamo alla grande dal budget da te previsto.
Infine il posizionamento dei diffusori: invitandoti a leggere un paio di articoli nella nostra rubrica "per chi comincia" chiamata Adeste Fideles e riguardanti sia l'acustica ambientale sia la sistemazione dei diffusori in sala d'ascolto, posso semplicemente consigliarti di mettere i diffusori sullo stesso lato e ben distanti dalle pareti vicine. Questo come punto di partenza, il resto lo trovi negli articoli suddetti.

È tutto, fammi sapere cosa riesci a mettere insieme dopo attenti ascolti dei prodotti che ti ho indicato...alla fine è il tuo gusto a decidere, non il mio.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Equalizzatori....tutta robaccia inutile :-)
Egr. Direttore,
appassionato di musica da moltissimi anni iniziai con un Reader's Digest con la testina ribaltabile per i 78 giri, e piano piano finanze permettendo ho migliorato anche se di poco la qualità d'ascolto.
Da alcuni anni credevo di aver raggiunto un equilibrio sonico per me soddisfacente, sino a quando per caso su internet non iniziai a leggere la sua rivista.
Dubbioso da sempre che i cavi potessero avere influenza sull'impianto, sono stato convinto dalla vostra indipendenza ed indubbia competenza, a fare il grande passo.
Così ho acquistato il cavo di potenza Supra 4.0, devo dire che sono rimasto impressionato dalla differenza, rispetto ad un normale cavo da 2 mm che avevo in precedenza, l'immagine ed i dettagli, soprattutto delle voci è cambiata in maniera sensibilissima, le voglio dire una sola cosa: GRAZIE!
Ma adesso vorrei di più, il mio impianto è costituito da:

Lo so, direttore, sarà già saltato dalla sedia nel leggere la presenza delll'equalizzatore, avendo letto tutta la sua rivista, so come la pensa, ma per i miei gusti e per la stanza dove ascolto 5x5x3, lo ritengo indispensabile, certamente per carenze dell'impianto, il suono perde troppo senza equalizzazione.
Il genere di musica che ascolto è sopratutto concerti dal vivo di rock, Pink Floyd, Genesis, Bruce Springsteen, Phil Collins.
Desidero migliorare la resa soprattutto della timbrica e della spazialità, vorrei da lei un consiglio sulle modifiche da apportare, penso la prima cosa sia il CD, il prezzo dovrebbe essere intorno al milione.
Ringraziandola sin da ora dell'attenzione che vorrà dedicarmi la saluto cordialmente
Dott. Giuseppe Candiano - E-mail: giocandi@geocities.com

LC
Caro Giuseppe,
mi scuserai per il "tu" ma preferisco considerare tutti voi degli amici di vecchia data, in fondo condividiamo la stessa grande Passione.
Allora, il salto sulla sedia l'ho fatto, considerati soddisfatto :-)
No, a parte gli scherzi, ti prego, liberati di quell'equalizzatore. Lo so che all'inizio è doloroso, sembra tutto piatto e monocorde...ma alla fine la Musica riemergerà più bella di prima. È un po' come abituarsi a non usare il loudness...all'inizio è dura ma poi si capisce il perchè tale pulsante è così inutile e dannoso.
Il CD è invece l'ultima cosa da toccare. Cominciamo dalle basi: come sono disposti i diffusori? Ed il sub? Come è arredato l'ambiente? Bastano pochi accorgimenti su questo fronte per fare una enorme differenza in termini di equilibrio timbrico e spazialità.
Seconda cosa dovresti riconsiderare la soluzione sub+satelliti JBl, che crea più problemi di quanti non ne risolva. Intanto la frequenza alla quale è tagliato il sub è altina, intorno ai 120 Hz, e potrebbe andare a sporcare con la sua emissione una parte delle frequenze medio-basse. Il carico visto dall'ampli non è neppure così facile...il che complica ulteriormente le cose.
Quindi, in ordine operativo: togliere FISICAMENTE l'equalizzatore...non basta bypassarlo, devi proprio metterlo in un'altra stanza...poi se proprio non riuscirai a migliorare lo potrai sempre rimettere. Secondo, ottimizzare l'ambiente d'ascolto (tende, tappeti...) e la posizione di satelliti e sub. Farti prestare un paio di diffusori tradizionali per vedere cosa si può migliorare con un sistema classico tipo due vie da pavimento. Poi prendi dei cavi di segnale decenti, magari autocostruisciteli come da nostri suggerimenti.
Infila un bel po' di piedini Upim sotto TUTTE le elettroniche (CD, pre, finale) e prova a riascoltare con attenzione. In tutto questo periodo l'equalizzatore dovrà stare lontano, meglio se lo metti in casa della suocera :-) o in cantina. Continua ad ascoltare per mesi e mesi....e vedrai che di quell'infame oggetto non ne avrai più bisogno.
Con quel coso nell'impianto parlare di upgrade del resto è del tutto insensato, credimi. Sarebbe un buttare i soldi inutilmente: la qualità dell'impianto è limitata dall'anello più debole della catena, non dimenticarlo mai.
Nel frattempo riscrivimi e vedrò di darti qualche altro consiglio strada facendo.
Credimi, non sei stato l'unico scettico ad abbandonare i controlli di tono, il loudness e le equalizzazioni...ma TUTTI coloro che l'hanno fatto non tornerebbero più indietro.
Ciaooo
Lucio Cadeddu

Cavi per l'Home Theater
Complimenti davvero per la tua pagina.
Ho trovato un link su un newsgroup che seguo abitualmente e mi sono fatto incuriosire. Hai fatto sicuramente un gran bel lavoro, lungo e dettagliato.
Si vede che hai una bella passione! (Adesso i complimenti sono finiti: ho pagato il prezzo per avere delle informazioni? :-)
In parte mi riconosco con diversi punti di quello che hai scritto ne "La religione del Tempio". Alcuni mesi fa sono entrato in un negozio e ho chiesto al tizio "Ma davvero si sente la differenza tra un ampli e un altro?
Credevo che la qualità del suono dipendesse quasi esclusivamente dalle casse".
Questo ha frenato a stento un risolino e ha cominciato a parlarmi di cavi di potenza, di segnale ecc., dicendomi che se anche questi fanno la differenza, figuriamoci un ampli. Tanto per descriverti la mia ignoranza in materia. Però quando ho portato a casa il nuovo ampli (Yamaha RX-595), la differenza l'ho sentita.
Leggendo le tue pagine mi è venuta voglia di cambiare, almeno, i cavi di potenza. Ho ancora il rosso e nero, sicuramente di lunghezza diversa, forse anche di sezione diversa. Utilizzo un sistema di casse della Cambridge Soundworks Ensemble IV HT, con un subwoofer e 5 satellitini. Dall'ampli il segnale va al subwoofer e da questo ai 5 satelliti. Ovviamente uso molto l'impianto per l'home theatre, ma non disdegno di passare qualche CD. Cosa mi suggerisci di fare?
Come faccio a cambiare il cavo di alimentazione, nel caso questo sia fissato direttamente all'interno dell'apparecchio? Non rischio di invalidare la garanzia?
Ha senso cambiarlo solo all'ampli e al CD o anche VHS e TV e il Decoder satellitare ottengono benefici?
Grazie per l'attenzione.
Attilio Roncallo - E-mail: roncatt@village.it

LC
Caro Attilio,
ci vuole molta fantasia a chiamare TNT-Audio una "pagina"...le pagine sono CENTINAIA!!!!
Vabbè, avrai tempo per scoprirle piano piano tutte :-)
Bene, per i cavi di potenza ti consiglio di lanciarti nell'autocostruzione, ad esempio prova inizialmente con il nostro facilissimo
TNT Star, non c'è bisogno di saldare nulla. Se poi ti va qualcosa di meglio puoi continuare con nostro campione TNT FFRC.
Il cavo d'alimentazione ti consiglio di lasciarlo così com'è. Invalidi la garanzia e dubito che riuscirai, ORA, a sentire dei miglioramenti, anche tenendo conto della qualità globale dell'impianto. Avrai tempo per fare questi esperimenti più sofisticati più in là nel tempo.
Dopo il cavo di potenza, anzi contemporaneamente, dovresti pensare ai cavi di segnale, di vitale importanza. Puoi autocostruirteli o acquistare qualcosa di economico per cominciare tipo i best-seller Monster Cable Interlink 200 e 300 (li trovi un po' ovunque), prezzo sotto le 100 mila lire.
Queste due modifiche dovrebbero già darti dei sostanziali benefici. Prova e facci sapere!
Lucio Cadeddu

Folgorato dalla luce...un pentito dell'HT e redento all'HiFi
Caro Lucio,
mi permetto di darti del tu perchè ti leggo sempre con interesse e poi non è la prima volta che ci sentiamo: ti ho tampinato in precedenza perchè volevo farmi un impianto HT con velleità sonore da HiFi (mi pare nel vol 71 della posta).
Sono incupito: ho sentito l'ampi a/v Sony strda50es che ho atteso per circa 6 MESI, con una coppia di diffusori Kef reference 103/4, ed un lettore CD Marantz 63KIS: mi sembrava di sentire suonare il mio PC con le casse "multimediali" acquistate al supermercato...
Durante l'ascolto ho avuto le seguenti impressioni, nell'ordine:

Penso a questo punto di essere giunto ad una conclusione: vista la musica prodotta degli ampi a/v allora è meglio sacrificare un hobby e tenersi almeno una BUONA musica.
Devo dire che un paio di mesi orsono ho sentito una configurazione che più o meno era fatta così: perchè dovevo sentire i diffusori in questione per il mio impianto A/V ed ho pensato: questa è la musica come la vorrei sentire, non c'è dubbio (ovviamente in proporzione alle mie tasche!).
Però poi avevo deciso di darmi all'ht, ma sarebbe stato meglio darsi all'ippica! Devo dire la verità: adesso mi sento come uno che è stato raggirato dalla logica di mercato, che quasi quasi riusciva a plagiare la mia volontà e a farmi credere che i crash-bum-bang-slam dei canali posteriori fossero importanti!
E poi di musicale non c'è software (il numero di CD interessanti registrati in DTS è paragonabile al mio numero di scarpe).

Ho fatto alcune modifiche ed fra qualche giorno avrò l'impianto:

Nulla di fenomenale credo, ma sono molto contento: l'ampli è un ibrido mosfet+valvole e a mio parere ha un gran bel suono, il Cd è dinamico e dettagliato e le casse sono abbastanza "sincere".
Inoltre il negoziante, Radio Sata di Bologna, è stato gentilissimo per gli ascolti e mi ha fatto un prezzo "buono": non penso di fare pubblicità occulta dicendo ciò, ma di qualificare solo la loro professionalità e disponibilità che va a vantaggio di noi che dobbiamo fare acquisti, e magari vogliamo sentire tutto di tutto in ogni permutazione possibile.
Quindi datemi il bentornato fra gli audiofili!
Solo adesso mi sono accorto che volevo solo MUSICA, e per quanto riguarda le esplosioni di qualche film americano... beh penso che se ne possa fare a meno, oh no?

Beh Lucio ringraziamenti anticipati sul tempo che mi hai dedicato e per una volta sono io a dare un consiglio a te e ai lettori se me lo permetti: Le Kef Q55 che mi avevi consgliato invece delle Q35 perchè davano più estensione, a mio modesto parere non sono all'altezza delle sorelline Q35, che sono dei gioellini nella loro fascia di prezzo; le Q55 vanno bene più per l'HT (no comment :) ) che per l'HiFi.
Scusa se la lettera è poco organica, ho fatto un po' di confusione :)
Ciao,
Un Rinsavito

PS: i sostenitori dell'HT non mi infamino, perchè non abbiamo tutti le orecchie uguali e non tutti hanno il dinero per comprare degli ampli A/V che suonino decentemente (il NAD T770 è uno di quelli che hanno una musicalità "convicente", ma costa 3.750.000: mi sembra un pochino esagerato).
Raffaele Gaioni

LC
Carissimo Raffaele,
bentornato nel Club degli amanti della Musica! Fa piacere accogliere un figliol prodigo!!! :-)
A parte gli scherzi, rileggendo la tua lettera precedente (è nel Vol. 72) mi rendo conto che altro non potevo consigliarti, vista la tua ferrea volontà sull'acquistare un sistema HT. Le Q55, nell'uso che ne volevi fare tu, erano certamente più adatte delle Q35. Se mi avessi lasciato intravedere la possibilità di un maggiore interesse per il lato HiFi avrei senz'altro tentato di tutto per "redimerti"...ma sembravi già deciso. E poichè rispondo abbastanza spesso ciò che la gente non vorrebbe sentire...ho lasciato perdere.

Hai perfettamente ragione: il potere della pubblicità fa nascere esigenze anche in chi non ci pensava neppure lontanamente all'HT. Quel dico sempre per l'Home Theater e per chiunque desideri intraprendere questa strada è: sei davvero sicuro di aver bisogno dell'HT? Hai la possibilità di ascoltare a volumi sonori elevati con basse frequenze da terremoto? Se la risposta è no, è meglio lasciar perdere l'HT.
La Musica può anche essere ascoltata a basso volume, l'HT decisamente no. E poi quanti di noi guardano così spesso films con colonne sonore degne di un impianto HT?
Detto questo sembrerebbe che io non possieda un impianto Home Theater. Sbagliato. Solo che, mi perdonerete l'eccesso di modestia :-), è un HT intelligente: tutta l'amplificazione e la diffusione è svolta da componenti HiFi di alta qualità e l'unico componente veramente HT è un processore puro che decodifica e basta ma non amplifica.
Inutile dire che in tale impianto quando si ascolta solo Musica il processore HT è rigorosamente spento.
Pensateci un po': credete che per il prezzo di un decente integratino HiFi si riesca a costruire un sintoampli con RDS, 5 canali amplificati, telecomando e 30 ingressi? Non credete che dei risparmi GROSSI siano stati fatti da qualche parte?
Bisogna rassegnarsi: la qualità COSTA e se davvero volete un impianto HT degno di questo nome cominciate a preventivare un budget molto alto, sensato solo se visionate tanti, ma tanti films. Altrimenti lasciate posto alla Musica!!!
Bentornato Raffaele!
Lucio Cadeddu

Messa a massa...
Caro Lucio,
premetto una miriade di complimenti per la tua iniziativa di TNT-Audio, fra i migliori siti Internet che mi sia mai capitato di visitare nel corso degli anni.
Ti seguo ormai da parecchio tempo, e ho imparato veramente molte cose. Pur amante della musica, le condizioni un po' precarie di residenza oltre oceano (ogni anno era l'ultimo) mi hanno frenato nell'acquisto di un dignitoso impianto hi-fi [ma non di molti CD :) ].
Tornato in Europa (adesso Germania) ho provveduto subito, e poco dopo l'acquisto del mio impianto (ampli Cyrus SL, CDP Cyrus DAD3Q, casse ALR/Jordan 5M) ho *scoperto* il tuo sito. Si sono aperti nuovi orizzonti. Scettico dapprima su quelle che ritenevo pignolerie o dettagli per maniaci, ho imparato un po', solo un po' finora, a usare meglio i miei canali uditivi.
E allora prova e riprova cavetti di segnale diversi, coinvolgendo mia moglie nel processo (abbiamo scelto un Sun Audio). Poi è stata la volta del tavolino Flexy, realizzato da poco, e che ha asciugato non poco il suono rispetto al ballerino mobile Ikea precedente.
La voce sull'esistenza del tuo sito viene propagata ad alcuni parenti e amici. Talvolta sospetto che grazie alle mie orecchie un po' a sventola io riesca a percepire suoni meglio di altri...

È venuto ora il momento dei cavi di alimentazione. A parte l'infruttuosa ricerca in Italia del cavo a doppia schermatura per realizzare il TNT TTS (domani provo qui a Monaco), ho dei dubbi riguardanti la messa a terra.
Entrambi l'ampli e il CDP in mio possesso sono privi di collegamento a massa, solo due terminali sono presenti nella vaschetta IEC di alimentazione. Non capendo perchè, mi sono fatto prestare dei libri di elettrotecnica, studiando il motivo di collegare a terra gli apparecchi elettronici.
Mi sembra di capire che di solito ciò venga fatto per motivi di sicurezza. Cosa vuol dire questo, che il mio ampli non è sicuro contro eventuali corto circuiti interni? Che folgorazione.
Se il collegamento a massa di un ampli serve a qualcos'altro, questo qualcos'altro non è essenziale, visto che si può fare senza. Serve forse a scaricare a terra eventuali disturbi elettromagnetici captati dai componenti metallici?
Se così fosse, basterebbe collegare la scatola metallica del mio ampli al filo di massa della presa a muro?
Avrebbe senso realizzare un cavo come il Merlino o il TTS, collegando la maglia schermante alla terra della presa, ma senza poter collegare il cavo di massa all'ampli?
Si evince forse da quanto sopra la mia scarsa capacità smanettante.

Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma in fondo è anche colpa tua se mi vengono questi dubbi. Rinnovo i miei complimenti a te e ai tuoi collaboratori.
Apprezzo molto il tuo instillare dubbi circa la verità assoluta propagandata da chi fa la voce più forte degli altri. Faticando a comprendere come fai a fare tutto quanto (oltre che a lavorare), ti mando spumosi saluti dalla ridente Baviera. Evviva la musica.
Teutonicamente,
Fabio Bresolin - E-mail: fbresoli@eso.org

LC
Caro Fabio,
grazie per l'apprezzamento e per la "propaganda". Mi fa piacere che apprezzzi lo stile molto poco "onniscente" che cerco di dare a questa modesta pubblicazione, sai credo che sia una specie di "deformazione professionale": dovendo per professione insegnare concetti ostici ho cercato di sviluppare una capacità di sintesi e di semplificazione che pare funzionare bene anche in campo HiFi.
La mia filosofia è semplice: preferisco insegnare l'80% dei concetti facendone "arrivare" anche solo il 60% piuttosto che tentare di spiegare tutto lo scibile umano (il 100%) col risultato che solo il 20% delle persone riesce a seguirti.

Venendo al tuo dubbio sulla "messa a terra", cerco di chiarirti la situazione, semplificando grossolanamente. Gli apparecchi privi di connettore "centrale" in realtà sono schermati comunque....attraverso la calza dei cavi di segnale. Quindi dal punto di vista della sicurezza non devi preoccuparti. E neppure dal punto di vista sonoro, è sufficiente che un solo apparecchio della catena abbia la terra per poter scaricare eventuali disturbi captati dal segnale nel tragitto.
In ogni caso, anche quest'ultimo discorso ha un senso qualora l'impianto elettrico di casa sia provvisto di terra VERA (con paletto etc.) altrimenti...è tutto praticamente inutile.
Il beneficio di utilizzare un cavo di alimentazione decente è comunque avvertibile, seppur in misura minore. Per questo ho proposto il cavo senza terra chiamato
Merlino CD.
Implicitamente ti sto dunque sconsigliando di mettere cavetti volanti collegati ai cabinets, col rischio di creare dei rumorosi "loop" (anelli) di massa. Lascia tutto così com'è ed utilizza il Merlino CD.
È tutto, fammi sapere come procedono gli esperimenti....e buona birra bavarese alla salute di TNT-Audio!
Lucio Cadeddu

Antiskating e dime
Buongiorno,
Volevo porLe un quesito: La mia sorgente è la seguente: LINN SONDEK LP 12 con braccio Linn Ittok LVIII, con testina Dynavector Karat 17D MKII.
Ho il sospetto che il mio antiskating (AS d'ora in poi) abbia dei problemi perchè utilizzando un disco liscio, quando abbasso il braccio su di esso, un corretto AS dovrebbe almeno riuscire a tenere il braccio fermo all'inizio del disco stesso.
Mi spiego, il peso di lettura della testina è 2gr, se metto l'AS a 2 e faccio la prova col disco liscio, quando lo stilo tocca il disco, il braccio scorre velocemente verso la fine di esso, il che significa che c'è una forte trazione verso l'interno.
Se aumento fino a 3gr l'AS la cosa migliora, anche se il braccio una volta abbassato sul disco scorre fino alla sua metà e poi si ferma. Il problema è che mettendo l'AS a 3gr, il braccio prima di scendere tende a scivolare sul suo lift verso l'esterno del disco.
Ora io dico, non sarebbe normale che l'AS funzionasse regolarmente a 2gr?
Siccome ultimamente ho avuto anche un degrado del suono (distorsione sulle alte frequenze), ho esaminato tutto l'impianto e non ho trovato niente di irregolare, l'unica cosa che non mi torna è proprio l'antiskating.
Può essersi guastato? Se si, è riparabile ?

Un'altra domanda, la dima che distribuite per allineare correttamente la testina, è valida anche per il mio braccio?
LINN è sempre molto particolare e mi sembra di aver capito che abbia una dima tutta sua. Mi sbaglio?
La ringrazio per quanto possa fare per chiarirmi le idee.
Distinti saluti
Alessandro Doria - E-mail: doriawar@tin.it

LC
Caro Alessandro,
la prova col disco liscio non è mai troppo indicativa ed infatti non gode più dei favori degli appassionati di vinile. L'antiskating andrebbe regolato ad orecchio...dopo aver osservato da che parte del disco viene "attratto" il cantilever (lo stilo) metre si sta riproducendo un LP.
Ci si mette di fronte alla testina mentre legge i solchi e si guarda se il cantilever tende verso l'esterno (troppo antiskating) o verso l'interno (troppo poco).
Verificato il tutto ad orecchio, se il problema persiste può essere che l'antiskating si sia starato. In tal caso basta contattare la Linn Italia o direttamente la casa madre a Glasgow, in genere sono molto solerti nelle risposte.
Per quanto riguarda la dima, conosco bene quella Linn (anch'io ho un giradischi Linn) ma devo confessare che ritengo di gran lunga superiore quella che offriamo noi per via dei due punti nulli. È vero che Linn è "particolare" come dici tu ma spesso è più una questione di marketing che altro. Chiedici pure la dima (busta preaffrancata delle dimensioni indicate) e vedrai che ti consentirà di allineare perfettamente la tua Dynavector.
Mi sorge un dubbio: non è che il suono si è deteriorato perchè lo stilo è sporco o usurato? Lo so, è una domanda stupida ma te la faccio perchè tanti anni fa ci sono cascato anch'io: lo stilo sembrava pulito...e non lo era :-)
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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