L'attuale impianto è costituito solo da componenti d'occasione ed è piuttosto
scombinato: solo pochi CD creano abbastanza "atmosfera", ed io ascolto un po' di
tutto: classica, rock, jazz (purtroppo gran parte dei vecchi dischi che sento io
si trovano su CD solo in versione rimasterizzata e temo che difficilmente
suoneranno bene anche con un buon impianto).
Composizione impianto:
LC Ridivento "serio" e cerco di darti una mano. Il filtro Shaffner è inefficace (sostanzialmente) se non è collegato il filo
di terra. Il cavo d'alimentazione lo puoi allora configurare come il Merlino
CD. Conosco poi i supporti "elastici" delle Magneplanar e ti sconsiglio di
sostituirli. Il suono di quel diffusore è ottimizzato per quel supporto e
sostituendolo con uno più rigido potrebbe causare degli squilibri timbrici.
Appenderli al soffitto....è quantomeno curioso ma tieni conto che ogni movimento
della membrana causa una leggera oscillazione dell'intero diffusore che potrebbe
vagare tipo pendolo, con tanti saluti alla fase ed alla focalizzazione
dell'immagine.
Caro Franco,
non è il più bel sito della
Rete....però certamente CONTIENE molta informazione vera e poco "rumore"
:-)
Diciamola così, tipo slogan: "Leggete TNT-Audio, la rivista col
miglior rapporto segnale/rumore dell'intera Rete Internet" :-)
Hai ragione sulla stanza,
davvero disgraziata. Temo che se non riesci coi consigli che hai letto qui su
TNT-Audio (Trattare
l'acustica ambientale, sezione Adeste Fideles) non puoi fare altro che
rivolgerti ai famosi Tubi (Tube Traps etc.). I ragazzi di Acustica Applicata
saranno ben lieti di darti una mano (vedi volumi precedenti della rubrica della
posta)
Stessa cosa dicasi per il lettore CD, sempre che non sia già dotato di
terra.
Il problema del suono "piatto" come già spiegato più volte, può essere
causato dall'uso della preamplificazione passiva che, quando funziona, va
benissimo, ma se ci sono problemi di compatibilità elettrica tra apparecchi
(sorgente e finali)) il risultato può essere esattamente quello che descrivi
tu.
Una prova con un pre attivo dovresti farla, prima di qualunque
altro intervento.
La parete posteriore alle Magneplanar puoi renderla solo
mediamente assorbente, il risultato varia molto a seconda della distanza
reciproca diffusore/parete e dalle caratteristica acustiche dell'ambiente. In
questo tipo di problemi non ci sono, purtroppo, soluzioni preconfezionate, per
fortuna è facile sperimentare da sè, aggiugendo o togliendo un tappeto
assorbente appeso alla parete dietro i diffusori.
A tal proposito esistono
degli splendidi arazzi da appendere alle pareti che praticamente sono dei
tappeti assorbenti favolosi e...belli da vedere (alto WAF).
Infine, come dici tu, non tentare nulla finchè la tua stanza
non è a punto, ogni intervento sugli apparecchi sarebbe inutile e persino
controproducente.
Buone prove!
Lucio Cadeddu
Re: una digressione sulla noia Io credo si possa essere appassionati di musica e decentemente istruiti e
altresì curiosi di colmare la propria ignoranza. Insomma, non è che si sa tutto
o non si sa niente. Per quanto mi riguarda, sono in grado di leggere uno
spartito, suono da dilettante il pianoforte, conosco (conosco? amo quell'uomo!)
Mozart, ma non avevo mai sentito parlare di Dallapiccola (riparerò,
forse). LC Dischi prova Proprio oggi stavo curiosando tra quelle pagine ed ho letto l'articolo
relativo al disco dei PRODIGY dalla doppia funzione di supporto musicale e di
test per l'impianto HI-FI. Nel mio caso vorrei citare il pezzo iniziale del cd di David Sylvian "Gone to
earth" ("Taking the veil") particolarmente ricco di variazioni dinamiche e
caratterizzato da particolari intrecci di chitarre (acustica ed elettrica). "Two
suns in the sunset" tratto da "The final cut" (Pink Floyd) per il bel lavoro ai
rullanti fatto da Andy Newmark (e non da Nick Mason). Forse mi sono dilungato troppo (quando si parla di musica perdo il senso del
tempo), ma il mio suggerimento era semplicemente di pubblicare, in base alle
esperienze personali di tutti voi, una lista di dischi che si addattino come
test-device per HI-FI: insomma chiedere alla staff di TNT che dischi usa di
norma (di qualsiasi genere) quando deve provare un nuovo prodotto o dopo avere
effettuato una modifica al proprio impianto; senza farsi influenzare dai propri
gusti. LC FleXy ed altre storie LC Scelta dei diffusori Per quanto riguarda le casse, invece sono ancora un po' indeciso: le Keilidh
(che di listino vengono sui 2.100.000, ma non so se ci sarà un po' di sconto)
non sono ancora riuscito ad ascoltarle, dato che alla Linn, per l'ascolto,
bisogna prendere un appuntamento, e quindi dovrò aspettare fino a venerdì 28
maggio... Quello che ti chiedo è questo: se dovessi riuscire a raggiungere la cifra
necessaria, pensi che queste casse valgano un sacrificio? La differenza di
prezzo esistente tra loro e le B&W 603 è veramente giustificata, come sembra
alle mie orecchie? Sono veramente ad un buon prezzo? Comunque una cosa l'ho imparata: fissato un budget, MAI ascoltare per
curiosità casse o altri componenti Hi-Fi che costano sensibilmente di
più... LC Tweeters....tutta robaccia inutile :-) Leggendo CHF mi è cominciata a venire la voglia di provare quanto bene si
dice dei diffusori monovia. Accidenti, io che sono peggio di San Tommaso, che
per convincermi dell'esitenza della differenza di suono fra i cavi ho dovuto
ascoltare con le mie orecchie senza fidarmi di chi mi era stato compagno di
avventure HI-FI, mi sono intestardito della necessità di "controllare" le nuove
tendenze HI-FI. A questo punto mi chiedo: dove sta la verità? LC Vedi, la sensazione di "aria che suona" te la riesce a fornire qualunque
diffusore progettato con un minimo di criterio, anche non molto costoso. Ci sono
poi diffusori che scompaiono più di altri...ma questo è un altro
discorso. Il mio consiglio è: prova ad ascoltare un paio di diffusori ben progettati e
vedrai che la magia del tuo woofer la ritroverai in tutta la banda audio.
Inoltre ci sono molti diffusori ormai che non filtrano più il woofer (Diapason,
Ultrasound, AM Audio etc.) e scelgono un filtraggio semplice sul tweeter. Forse
queste tipologie sono più vicine alle tue esigenze.
Infine due sospetti: se la differenza è così tanta mi vien da pensare che il
tuo amplificatore si trovi in crisi a pilotare un carico appena complicato come
quello offerto da 2 altoparlanti ed un crossover. L'eliminazione del "problema""
gli consente di suonare decentemente. Pensaci. Secondo sospetto, diciamo più precisamente una considerazione di
psicoacustica: l'orecchio, meno gli fai sentire, più riesce ad "analizzare".
Togli i bassi e l'ascoltatore ti dirà che il suono si è velocizzato ed è
diventato molto più preciso ed introspettivo sugli alti...sebbene la loro
quantità sia rimasta immutata!!! Togli gli alti e l'ascoltatore ti riferirà di
un suono caldo, corposo e possente....eppure la quantità di bassi è rimasta la
stessa. Nuovo ampli e giradischi Tralasciando, per motivi di spazio la mia esperienza con i cavi di
alimentazione TTS, ti vorrei chiedere alcune delucidazioni, in particolare
sull'amplificazione delle casse elettrostatiche (nel mio caso specifico le
Martin Logan Aerius):
LC Vengo alle domande. Le tue Aerius non sono un carico facilissimo ma dubito
che distruggerebbero in pochi mesi le valvole di qualsiasi finale. Si tratta
piuttosto di trovare l'ampli a valvole adatto....cosa non facile...e
potenzialmente snervante e costosa. 2,5 milioni per un impianto Infine le darò qualche chiarimento riguardante l'ambiente dove questo
ipotetico impianto dovrebbe cantare: Ho una stanza che misura 3.5 metri per 3.3,
quasi quadrata, per il posizionamento delle casse non ho problemi e la
televisone è al centro di una parete (per l'HT). LC Per quanto riguarda l'HT credo che ci dovrai pensare più in là. Puoi sempre
acquistare un'altra coppia di diffusori per il surround + 1 centrale ed
abbinarci un decodificatore Surround. Ma, ovviamente, usciamo alla grande dal
budget da te previsto. È tutto, fammi sapere cosa riesci a mettere insieme dopo attenti ascolti dei
prodotti che ti ho indicato...alla fine è il tuo gusto a decidere, non il
mio. Equalizzatori....tutta robaccia inutile :-) LC Cavi per l'Home Theater LC Folgorato dalla luce...un pentito dell'HT e redento
all'HiFi Ho fatto alcune modifiche ed fra qualche giorno avrò l'impianto:
Beh Lucio ringraziamenti anticipati sul tempo che mi hai dedicato e per una
volta sono io a dare un consiglio a te e ai lettori se me lo permetti: Le Kef
Q55 che mi avevi consgliato invece delle Q35 perchè davano più estensione, a mio
modesto parere non sono all'altezza delle sorelline Q35, che sono dei gioellini
nella loro fascia di prezzo; le Q55 vanno bene più per l'HT (no comment :) ) che
per l'HiFi. PS: i sostenitori dell'HT non mi infamino, perchè non abbiamo tutti le
orecchie uguali e non tutti hanno il dinero per comprare degli ampli A/V che
suonino decentemente (il NAD T770 è uno di quelli che hanno una musicalità
"convicente", ma costa 3.750.000: mi sembra un pochino esagerato). LC Hai perfettamente ragione: il potere della pubblicità fa nascere esigenze
anche in chi non ci pensava neppure lontanamente all'HT. Quel dico sempre per
l'Home Theater e per chiunque desideri intraprendere questa strada è: sei
davvero sicuro di aver bisogno dell'HT? Hai la possibilità di ascoltare a volumi
sonori elevati con basse frequenze da terremoto? Se la risposta è no, è meglio
lasciar perdere l'HT. Messa a massa... È venuto ora il momento dei cavi di alimentazione. A parte l'infruttuosa
ricerca in Italia del cavo a doppia schermatura per realizzare il TNT TTS
(domani provo qui a Monaco), ho dei dubbi riguardanti la messa a
terra. Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma in fondo è anche colpa tua se mi
vengono questi dubbi. Rinnovo i miei complimenti a te e ai tuoi
collaboratori. LC Venendo al tuo dubbio sulla "messa a terra", cerco di chiarirti la
situazione, semplificando grossolanamente. Gli apparecchi privi di connettore
"centrale" in realtà sono schermati comunque....attraverso la calza dei cavi di
segnale. Quindi dal punto di vista della sicurezza non devi preoccuparti. E
neppure dal punto di vista sonoro, è sufficiente che un solo apparecchio della
catena abbia la terra per poter scaricare eventuali disturbi captati dal segnale
nel tragitto. Antiskating e dime Un'altra domanda, la dima che distribuite per allineare correttamente la
testina, è valida anche per il mio braccio? LC ATTENZIONE!!! Pregasi
leggere prima le Istruzioni per l'uso I volumi della posta precedente © Copyright 1999 Lucio Cadeddu
DuPont™ and KEVLAR® are registered trademarks or trademarks of
DuPont or its affiliates.
Caro Lucio,
ho letto il
botta e risposta fra te e il lettore Bruno Ghiglieri e dal momento che ero
l'occasionale destinatario delle tue prime considerazioni, posso approfittarne
per dire qualcosa?
Non resisto a una bella, facile melodia, ma il disco più
elettrizzante che abbia mai ascoltato è l'infuocato Free jazz di Ornette
Coleman. Però, se non vado in deliquio per Schonberg, che posso farci? Sto
imparando - anche attraverso TNT - ad apprezzare la buona riproduzione
stereofonica, ma perchè non posso approfittare - temporaneamente, s'intende - di
un file mp3 per capire se il nuovo disco di Tom Petty vale trentacinque sacchi
(li vale, li vale)?
Da ragazzino ascoltavo solo musica classica (Perchè?
Boh): le danze del principe Igor, il Preludio del Lohengrin, la Moldava, a
tredici anni le sapevo a memoria. Poi, un giorno, sento per radio la Hit Parade
di Luttazzi, parte Svalutation e mi si apre un mondo in tre accordi: De Gregori,
Bennato, Dalla, Renato Zero eccetera.
Credevo fosse finita lì, invece ho
avuto un periodo scapigliato ed ecco Nina Hagen, Clash, Police, e un ragioniere
punk di nome Elvis Costello (eh già, lo stesso che ha inciso insieme a Burt
Bacharach quel capolavoro sentimentale che è Painted from memory).
Qualche
anno ancora e, grazie ai dischi di mio padre, ho scoperto il jazz (basta
elenchi, che sembro al supermercato). E così proseguendo. Voglio dire che in
musica è possibile, per fortuna, scegliere, incontrare per destino, aggiungere
passioni all'infinito. Una non esclude l'altra. Basta avere pazienza e, con il
tempo, si scopre che tutto (va beh, quasi tutto) può convivere dentro un cuore
(passando per le orecchie, possibilmente).
E in modi diversi, altrochè.
L'audiofilia ha conquistato anche un pigro come me. Un anno fa mi sarei messo a
ridere sentendo parlare di cavi di segnale o piedini antivibrazioni.
Ma come
faccio a dimenticare il transistor che, nell'estate del '78 (oppure era il '77?)
scartavetrava "The logical song" dei Supertramp? Per me, era il suono del
paradiso.
Ciao e grazie dell'ospitalità.
Alberto Ragni- E-mail:
alberto_ragni@iol.it
Alberto,
grazie per la replica,
estremamente precisa e chiara. In sostanza la pensiamo allo stesso modo, la
Musica è un tutto dove le distinzioni umane fanno sorridere. Attacchiamo
la spina (in tutti i sensi) e lasciamo che l'Emozione prenda il sopravvento su
tutto il resto.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Ciao Direttore,
mi chiamo Massimiliano
Garrè e ormai da qualche mese seguo le preziose informazioni che pubblicate sul
sito TNT.
Oltre a seguirle cerco ovviamente anche di applicarle: al momento
sto costruendo con un amico le casse TNT-Munis. Però la sezione che forse mi
interessa di più è quella del tweaking, probabilmente perchè permette a chi non
ha troppi soldi di poter continuamente ottimizzare il proprio impianto.
Penso che quell'articolo meriterebbe di essere
ampliato, nel senso che ci sono diversi dischi che, per la qualità di
registrazione o per la dinamica di riproduzione, si prestano molto ad un ruolo
di test-CD.
Anche io, pur essendo in possesso di un ampio numero di CD,
utilizzo solo alcuni di essi come dischi "di riferimento" che regolarmente
carico nel lettore ogni volta che pratico qualche tweaking o che modifico
l'acustica.
Un ottimo disco
ottimamente inciso è pure "Amused to death" di Roger Waters: in questo caso è
stata usata una particolare tecnica di registrazione ("Q sound") e nelle stesse
note del disco è spiegato che all'inizio della registrazione si sentono alcuni
cani che abbaiano: se non sembrano abbaiare da sotto la vostra finestra
significa che dovete cambiare le casse...
Lo stesso disco presenta anche una
distorsione di basso nel pezzo "Three wishes" che però ho potuto sentire bene
solo quando sono andato alla AM AUDIO di Attilio Conti ascoltando il CD con il
mega impianto che hanno allestito nella sala ascolto (probabilmente sai di cosa
sto parlando).
Ad esempio molti fan (e non) degli U2 adorano il disco "The
unforgettable fire", ma bisogna riconoscere che la qualità di registrazione è
decisamente bassa e quindi tale disco, per quanto bellissimo, non avrà proprietà
di collaudo per l'HI-FI.
Spero di non averti annoiato e nel salutarti faccio
i complimenti a tutto lo staff di TNT-audio: continuate
così!
Ciao.
Massimiliano Garrè - E-mail: garre@icgeb.trieste.it
Caro Massimiliano,
è uno dei tanti
articoli lasciati in cantiere da circa due anni ormai. Mi vergogno di questo ma
non trovo il tempo per fare tutto quel che vorrei, soprattutto in periodi (come
questo) di scarsa collaborazione dei...collaboratori.
Cerco allora di
rimediare parzialmente, facendo un mini-elenco velocissimo di alcuni dischi che
uso abbastanza spesso per le mie prove, con a fianco le motivazioni:
Mi fermo qui, questo è solo un assaggio dell'enorme quantità di dischi
che utilizzo per le prove. Pero, però...alla fine qualunque disco con una
incisione appena decente va bene. In quest'ottica i dischi degli U2, periodo
Lillywhite e posteriore, sono completamente inutili: il suono è volutamente
compresso e metallico (chi conosce le produzioni di Lilliwhite sa cosa voglio
dire), praticamente distorto.
Impossibile giudicare un apparecchio HiFi con
una tale immondizia sonora. Peccato perchè i dischi avrebbero meritato ben
altro.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Trentanovenne audiofilo di vecchia
data, autocostruttore (non progettista di elettroniche), assiduo ed avido
lettore di TNT-AUDIO, contribuisco da tempo al passaparola per la diffusione
della vostra grandiosa rivista.
Ho letto da poco l'invito ad informarVi delle
realizzazioni effettuate a partire da vostri progetti ed idee.
Ho costruito
il TNT Flexy Table qualche mese fa. Ho utilizzato 3 barre filettate da 24
(ventiquattro!) mm di diametro con i dadi cechi a semisfera agli estremi sia
sopra che sotto (come punte e come rifinitura del piano superiore).
I 5
ripiani di MDF ad alta densità misurano 50 X 40 X 2.5, sono verniciati in grigio
metallizzato ed insonorizzati nel lato inferiore con vernice antirombo; inoltre
per renderlo più stabile ho tagliato 2 angoli di ogni ripiano dalla parte del
sostegno singolo ed ho aggiunto una "mezza gamba" al ripiano inferiore in modo
che nella remota ipotesi che il tavolino si sbilanci, la quarta gamba impedisca
al mobile una inclinazione superiore a quella della torre di Pisa.
Il mobile
così composto è molto pesante e rigidissimo ma un poco alto per il giradischi
analogico. Problemi di spazio mi impediscono di utilizzare un secondo tavolo
"Flexy like", molto più basso, per il solo giradischi.
Il mio TNT-Flexy Table
supporta:
Il mio cantiere è in procinto di sfornare il
tappetino per giradischi sughero/antirombo Janus.
Inoltre ho acquistato il
materiale per fare un cavo di segnale semibilanciato con il cavo per microfoni
ed un cavo di potenza con il cavo per antenna satellitare a bassa
perdita.
Pulisco i CD con il panno di microfibra per gli occhiali e scaldo
l'impianto con i Prodigy (ancora TNT-Audio!).
E non voglio parlare del
blue-tac perchè non finirei più. Dico solo che ha riempito la mia casa anche per
impieghi non audiophile. Continuate così.
Marco Simone - E-mail:
simonemarco@hotmail.com
Marco,
grazie per averci messo al
corrente delle svariate applicazioni delle nostre ideuzze...è un piacere sentire
che hanno contribuito al tuo impianto in maniera così massiccia. Per il pre a
valvole puoi dare un'occhiata ai nostri due progetti di Termoionica Applicata.
Continua a seguirci...noi continueremo a fare del nostro meglio!
Lucio
Cadeddu
Caro Lucio,
sono al rush finale,
e vorrei approfittare di un tuo ultimo consiglio rubando un altro po' del tuo
tempo!!!
Dopo un'altra serie di giri ed ascolti, per quanto riguarda l'ampli
avrei definitivamente optato per il Rotel RB 980.
Nel negozio dove ho ascoltato le B&W 603 ho ascoltate anche le
Sonus Faber Concertino, ma non mi hanno entusiasmato. In settimana però
dovrebbero arrivare anche le Concerto e le Concerto Gran Piano, di cui però non
conosco il prezzo (ma penso sia altino...): proverò ad ascoltare anche
queste.
Malauguratamente, la curiosità mi ha spinto a riascoltare anche le
Chario Academy 2, che - ahimè - mi hanno riconfermato l'ottima impressione
iniziale, e, rispetto alle B&W 603 o alle Kef Q55, mi sono sembrate molto
più equilibrate e definite. Ed inoltre, pur non essendo casse da terra, mi
sembra che abbiano degli ottimi bassi...
Il loro costo, come ti ho detto, è
di 2.400.000, ed il negoziante mi ha detto che difficilmente si possono trovare
ad un prezzo inferiore: è vero o è solo "marketing"?
In esposizione sono
accoppiate a degli stand marchiati "Stand Design" che costano 280.000, ma non so
se sono adatti o bisognerebbe andare su qualcosa di più costoso.
Insomma, ci
sarebbe una differenza di prezzo rispetto alla B&W 603 di circa 1 milione...
E così ci ho fatto un pensierino, e, riflettendo un po' e a facendo due conti,
sono giunto alle conclusioni che, con qualche risparmio qua e là, potrei anche
arrivarci... magari comprando qualche CD in meno...
Arrivando in questa
fascia di prezzo, potrei trovare qualcosa di qualità analoga o superore (non so,
le Sonus Faber?), magari delle casse da terra (le Keilidh?) che mi
consentirebbero di risparmiare qualcosa sugli stand?
Le Academy 2 sono forse
più adatte ad un ambiente non troppo grande come quello che ho a disposizione,
potendo risultare più efficienti e meno faticose per ascolti prolungati? E nel
caso prendessi le Academy 2, che stand andrebbero bene? Spero che potrai
"illuminarmi" ancora una volta...
Un'ultima cosa prima di salutarti: per i cavi di potenza, dei Monster
Cable da 10.000 al metro pensi che possano andare bene?
Ti ringrazio
nuovamente, e spero di non disturbarti più...
Ciao ciao
Giuseppe Maraziti
- E-mail: gmaraziti@yahoo.com
Caro Giuseppe,
le Chario Academy 2
costano oltre 4 milioni di listino quindi o si tratta di modelli ex-demo o
usati...oppure si tratta di un grande affare. Non sono casse facili da pilotare
ma suonano in modo notevole. Ovvio che suonano meglio degli altri diffusori che
hai ascoltato, la differenza di prezzo è enorme.
Per quanto riguardo gli
stands non preoccuparti troppo. Credo che esistono anche degli stands appositi
della Chario....se riesci a trovarli.
Pero, però, prima di decidere per un
costoso modello da stand...vai a sentire le Linn da pavimento.
Tuttavia non
vorrei che l'ascolto delle Academy 2 sia così tanto "condizionante" da lasciarti
insoddisfatto qualora dovessi optare per una soluzione più economica...il tarlo
del dubbio rode rode...e porta all'insoddisfazione :-)
Quindi, ascolta
ancora, possibilmente col Rotel, e poi decidi col cuore sereno. In fondo la vita
è un compromesso: c'è sempre qualcosa che suona meglio....ma non possiamo andare
avanti all'infinito.
Pensa alla mia situazione: provando apparecchi di
livello molto elevato (come talvolta è successo) è triste tornare alla
situazione precedente...ma tant'è, bisogna farsene una ragione :-)
Ad esempio
il pre Thor Audio (da 20 milioncini) l'ho restituito davvero a malincuore....
:-(
Buoni ascolti!
Lucio Cadeddu
Non riesco a
credere a quello che sto ascoltando!!!
Salve. È la prima volta che scrivo
poichè sento la necessità di confrontarmi dopo svariate prove, discussioni e
convincimenti che mi hanno portato dove oggi mi trovo.
Il mio impianto è
composto da una sorgente digitale JVC XL-Z674 (quello con l'interfaccia K2 per
intenderci), da un amplificatore valvolare di Nuova Elettronica S.E. EL34
modificato mediante eliminazione della controreazione e configurazione a triodo,
da un paio di diffusori autocostruiti due vie in linea di trasmissione con
componenti MOREL MW166 e MDT33; il tutto completato da cavi STAR e SHIELD
infarciti da pasta per lavelli, gommini salvaporte e tavolette per i
calli.
Ascolto in una stanza di 3 x 3,5 metri (piena come un bazar indiano)
tutti i tipi di musica con una piccola prevalenza per jazz e classica. Fino ad
oggi devo dire di potermi ritenere abbastanza soddisfatto. Fino ad oggi...
E così, quale situazione migliore per un autocostruttore
incallito come me, se non quella di smontare i crossover (peraltro esterni)
delle mie amate linea di trasmissione e verificare cosa poteva succedere
collegando solo i woofers direttamente all'amplificatore e senza
l'interposizione di alcun filtro.
Quale rivelazione. Non so ancora quante
prove di collegamenti e di ascolti di CD abbia fatto, ma, accidenti, il
risultato è proprio lì. Le mie orecchie fino ad oggi non mi hanno mai ingannato,
eppure stento a crederci. Si, sicuramente non otterremo un'estensione in
frequenza degna dei tweeters in seta originali, ma quello che si è guadagnato in
coerenza e scena è qualcosa di inimmaginabile.
Chiamo mia moglie,
opportunamente istruita in questi anni di matrimonio (e di sopportazione...) e,
dopo aver spento la luce faccio partire un brano jazz registrato dal vivo su un
CD Telarc. Le chiedo un giudizio.
Mi dice candidamente che sente il
contrabbasso una quindicina di metri dietro le casse e che queste sembrano
sparite: CIO' CHE SUONA - mi dice - È L'ARIA CHE CI STA INTORNO.
Passo tutta
la serata a fare ancora prove a confronto in tutte le configurazioni possibili e
con tutti i dischi che negli anni mi sono più o meno serviti da riferimento,
scoprendo in più di un'occasione che tecnicamente sono ARTEFATTI (alla faccia
dei vari ingegneri del suono). Cavolo non me n'ero mai accorto. Eppure prima
della cura erano perfetti...
È giusto cercare la
correttezza timbrica e il dettaglio della soluzione classica? O è più giusto
rivolgersi ai monovia dopo anni di "oscurantismo", soluzione che sicuramente,
almeno per parte mia, garantisce l'EMOZIONE e quindi la RIPRODUZIONE più reale
possibile della musica?
Io ho tirato il sasso. Vediamo adesso quanti cerchi
fa l'acqua...
Antonio Maria Busacca - E-Mail: antbus@usa.net
Caro Antonio,
ascoltare solo i woofers può essere un'idea
(ricordo un audiofilo che preferiva ascoltare le cassette perchè avevano il
fruscio...) ma porta con sè tanti grossi problemi.
Intanto le alte frequenze:
o ne facciamo a meno oppure ci accontentiamo perchè tanto non le sentiremmo
comunque. Un woofer, quando sei fortunato, arriva a 6-8 kHz, un largabanda di
alta qualità forse arriva a 13 kHz....ma tutto il resto è silenzio. Ed in quel
silenzio c'è una enormità di informazioni musicali: armonici ed informazioni
ambientali, principalmente.
Il tuo buon woofer Morel arriva appena a 5
(cinque!!!) kHz dichiarati e bisogna pure vedere con quale linearità ci arriva.
E tutto il resto, facciamo finta che non esiste?
Secondo problema: via via
che sale di frequenza il cono diventa sempre più direttivo, col risultato che la
finestra "utile" di ascolto si restringe notevolmente. Nella tua stanza di
piccole dimensioni questo non è probabilmente un problema serio, ma nella
maggior parte dei casi lo è.
Terzo problema la linearità della risposta:
praticamente impossibile trovare un altoparlante con risposta lineare dalle
basse frequenze fino alle alte. Un woofer, più sale di frequenza e più attenua
l'emissione, sia in asse, che (sempre peggio) fuori asse.
In definitiva, se
col tuo impianto riesci ad ascoltare solo coi woofers, per me va benissimo,
sospetto però che a) ci possano essere problemi coi diffusori precedenti e b)
possa avere forti squilibri timbrici l'impianto o l'ambiente d'ascolto.
Conosco molti progetti monovia ed io stesso ho fatto un po' di
esperimenti...ma i compromessi a cui si va incontro hanno sempre, e di gran
lunga, superato ed oscurato i pochi vantaggi.
L'unico Lowther (e stiamo
parlando di largabanda di qualità assoluta, non di woofers) che, finora, ho
sentito suonare decentemente è quello con tromba Hedlund, davvero impressionante
seppur colorato in gamma media e, a quanto dice Thorsten, anche il Virtuoso
Beauhorn, ma si tratta di progetti complicati, ingombranti e molto
particolari.
Ruggero Sanna, progettista del nostro Insulto Finale, era
partito con un largabanda molto in voga presso gli amanti del monovia, il Ciare
PH250, ma ultimamente ha optato per l'aggiunta di un tweeter e di un crossover.
Ed i suoi diffusori hanno cominciato a suonare meglio :-)
Non si è trattato di un
miracolo, molto più realisticamente, di un problema elettrico in meno :-)
In un ambiente con problemi acustici questo fenomeno può risultare
amplificato anche di parecchio.
Lo so che può sembrare una contraddizione ma
il problema nasce dal fatto che quella che ascoltiamo è pur sempre una pallida
ricostruzione della realtà. Nella vita e nei suoni reali questo problema non
esiste.
Tienici al corrente e prova ad ascoltare anche solo i tweeters
:-)
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
leggendo TNT ho
avuto l'impressione di trovarmi per la prima volta di fronte ad una rivista
veramente indipendente di fronte ai marchi ed ai relativi distributori, che poi
dovrebbe essere quello che ogni rivista seria del settore (e non solo) dovrebbe
fare.
Sulla stampa specializzata siamo di fronte a prove di apparecchi che si
concludono con l'elogio dello straordinario rapporto qualità/prezzo o della
scelta sicuramente *definitiva* che si farebbe acquistando il tal
apparecchio.
Per trovare un difetto bisogna leggere tra le righe ma molto tra
le righe. Considero questo veramente vergognoso, io penso che una rivista
dovrebbe avere il compito sia di informare sulle novità del settore che di
tutela dei lettori che poi spesso sono i consumatori.
Credo però che il
rapporto perverso con la pubblicità pregiudichi sia la scelta degli apparecchi
da provare che l'obiettività di giudizio. Per cui tieni duro su questa linea e
in bocca al lupo.
Ti
ringrazio anticipatamente per la cortesia e per l'attenzione.
Alessandro
Sibona - E-mail: asibon@tin.it
Caro Alex,
il discorso della pubblicità e delle recensioni è
molto complesso. Visto che l'ho affrontato N volte preferisco fare una
brevissima osservazione: le riviste si tengono in vita grazie alla pubblicità,
non certo grazie ai lettori. Questo è un dato di fatto, inutile negarlo ed
infatti non lo nega nessuno. Le conseguenze possono essere di vario genere e non
sto ad analizzarle una per una.
Mi preme sottolineare però che molti
recensori sanno fare bene il loro mestiere, sanno scrivere in modo chiaro e
comprensibile e non si lasciano influenzare da "fattori esterni".
Non tutti,
però non bisogna neanche fare di tutta l'erba un fascio.
D'altra parte
neppure tutte le recensioni apparse qui su TNT-Audio mi sono piaciute, talvolta
persino quelle che scrivo io stesso :-)
Ci sono apparecchi (e circostanze)
che rendono più o meno facile il nostro compito...siamo esseri umani,
dopotutto.
Invito dunque tutti a leggere sempre con spirito critico e ad
imparare a saper riconoscere meriti dove questi sono dovuti, anche nel caso di
riviste per così dire "commerciali".
Io vedrei bene un pilotaggio con un ampli
con grandi capacità di erogazione di corrente, ma ancora abbastanza raffinato e
musicale. L'AM-Audio PA 30, recensito molto positivamente dal fido Stefano
Monteferri, è un ampli che rispetta queste caratteristiche, è ben costruito,
suona bene e non costa tanto. Fossi in te proverei ad ascoltarlo.
Il discorso
ampli integrati contro pre-finali l'ho affrontato anche recentemente su questa
rubrica, ti consiglierei di dare un'occhiata ai volumi precedenti. Brevemente,
per cifre sino a 4-5 milioni la soluzione "integrata" presenta indubbi vantaggi
che la fanno spesso preferire alla coppia pre-finale.
Niente so dirti invece
circa le elettroniche Golden Tube, mi spiace. Per conoscere tutti gli oggetti
HiFi distribuiti in Italia (migliaia) dovrei trascorerrre 24 ore al giorno
all'ascolto, 365 giorni all'anno :-)
Bello invece il giradischi Systemdek,
dal quale provengono poi i vari giradischi Audio Note di fascia bassa (...si fa
per dire...).
Il IIX (non electronic) costava circa 950 mila lire di listino
mentre il braccio Arm circa 450 mila. Il giradischi ha una fama ben superiore a
quella del suo braccio che tuttavia non è affatto male (tradizionale imperniato
dritto su cuscinetti).
Il prezzo dell'usato dipende molto dalle condizioni
d'uso e dagli anni di servizio.
Se praticamente nuovo diciamo che intorno
alle 600/700.000 (50% del valore complessivo) potrebbe essere un buon acquisto.
Meglio se meno :-)
Ciaooo!
Lucio Cadeddu
Salve Lucio,
per prima
cosa mi presento,mi chiamo Alex ho 18 anni e scrivo da Milano e, dopo aver letto
poche pagine del suo sito, ho capito che lei in fatto di hi-fi sa il fatto suo,
di conseguenza permetta che le regali la mia fiducia.
Il problema è il
seguente: ho a disposizione di un budget di 2.5 milioni e il mio sogno sarebbe
quello di acquistare un ampli, un lettore cd e dei diffusori, tutto di una certa
qualità (o meno....il meglio che io mi possa permettere), ma questo non è tutto,
la vicenda si complica perchè le mie esigenze mi sembrano sinceramente un po'
elevate, dato che vorrei un impianto che quando necessario eroghi una certa
potenza, perchè la musica a volte mi piace sentirla forte, ma non voglio una
discoteca, questo sia ben chiaro, inoltre i generi musicali che ascolto sono
prevalentemente il rock, heavy metal e techno, basse frequenze essenziali,
quindi penso di avere forte bisogno soprattutto per la scelta delle casse, ma la
cosa importante è la qualità del suono.
Una delle mie manie sarebbe anche di
potermi godere un bel film con un sistema HT e di conseguenza mi chiedo se è
possibile abbinare le cose (penso che con il prezzo non ci stia più dentro!!
Vero? Comunque un suo consilgio anche su questo credo mi possa sempre servire in
un prossimo futuro).
Avrei inoltre bisogno di alcuni consigli per quanto
riguarda i cavi (per le casse e per l'alimentazione) ovviamente con una spesa a
parte dal budget, adatti dunque al materiale da lei consigliato.
Attendendo un suo
chiarimento le porgo cordiali saluti.
Alex - E-mail: marlboroman@tin.it
Caro Alex,
con la cifra da te stanziata si riesce a metter su
un impianto niente male. Cominciamo con la sorgente ed andiamo sul sicuro
scegliendo ad esempio l'evergreen Marantz CD 67: ben costruito, facilmente
migliorabile, facile da trovare e ben suonante. Alternative nei cataloghi Rotel
e NAD.
Per l'ampli la scelta è da fare tra Rotel RA 971, Audiogram MB1 e AMC
3050A. Possibili outsider: NAD, Proton e Arcam.
Resta poco più di 1 milione
per le casse sulle quali vorrei fare però qualche osservazione. La stanza è
piccola per cui è inutile infilarci dentro dei diffusori di grosse dimensioni.
Visto che vuoi una buona resa sulle basse frequenze una possibile soluzione sono
dei diffusori a torre, alti e stretti che ti svincolano dall'uso di supporti ad
hoc.
Visti i generi musicali ed il tipo di ascolto da te preferito la scelta
si potrebbe restringere ai seguenti modelli: Mission 703 (1.100.000), Infinity
Ref 51 o 61, Chario Syntar 200 tower (1.500.000), Tannoy 633 (1.100.000). È un
elenco molto parziale ma dovrebbe essere già una buona base di partenza.
Per
i cavi rivogiti a marchi noti e non puoi sbagliare: Monster Cable, MIT, Kimber,
Audioquest....
In alternativa, per provare che differenza possono fare,
potresti anche tentare ad autocostruirti alcuni modelli di nostra invenzione che
trovi nel Tempio del
Tweaking.
Infine il posizionamento dei diffusori: invitandoti a
leggere un paio di articoli nella nostra rubrica "per chi comincia" chiamata Adeste Fideles e
riguardanti sia l'acustica ambientale sia la sistemazione dei diffusori in sala
d'ascolto, posso semplicemente consigliarti di mettere i diffusori sullo stesso
lato e ben distanti dalle pareti vicine. Questo come punto di partenza, il resto
lo trovi negli articoli suddetti.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Egr.
Direttore,
appassionato di musica da moltissimi anni iniziai con un Reader's
Digest con la testina ribaltabile per i 78 giri, e piano piano finanze
permettendo ho migliorato anche se di poco la qualità d'ascolto.
Da alcuni
anni credevo di aver raggiunto un equilibrio sonico per me soddisfacente, sino a
quando per caso su internet non iniziai a leggere la sua rivista.
Dubbioso da
sempre che i cavi potessero avere influenza sull'impianto, sono stato convinto
dalla vostra indipendenza ed indubbia competenza, a fare il grande
passo.
Così ho acquistato il cavo di potenza Supra 4.0, devo dire che sono
rimasto impressionato dalla differenza, rispetto ad un normale cavo da 2 mm che
avevo in precedenza, l'immagine ed i dettagli, soprattutto delle voci è cambiata
in maniera sensibilissima, le voglio dire una sola cosa: GRAZIE!
Ma adesso
vorrei di più, il mio impianto è costituito da:
Lo so, direttore, sarà
già saltato dalla sedia nel leggere la presenza delll'equalizzatore, avendo
letto tutta la sua rivista, so come la pensa, ma per i miei gusti e per la
stanza dove ascolto 5x5x3, lo ritengo indispensabile, certamente per carenze
dell'impianto, il suono perde troppo senza equalizzazione.
Il genere di
musica che ascolto è sopratutto concerti dal vivo di rock, Pink Floyd, Genesis,
Bruce Springsteen, Phil Collins.
Desidero migliorare la resa soprattutto
della timbrica e della spazialità, vorrei da lei un consiglio sulle modifiche da
apportare, penso la prima cosa sia il CD, il prezzo dovrebbe essere intorno al
milione.
Ringraziandola sin da ora dell'attenzione che vorrà dedicarmi la
saluto cordialmente
Dott. Giuseppe Candiano - E-mail: giocandi@geocities.com
Caro Giuseppe,
mi scuserai per il "tu" ma preferisco
considerare tutti voi degli amici di vecchia data, in fondo condividiamo la
stessa grande Passione.
Allora, il salto sulla sedia l'ho fatto, considerati
soddisfatto :-)
No, a parte gli scherzi, ti prego, liberati di
quell'equalizzatore. Lo so che all'inizio è doloroso, sembra tutto piatto e
monocorde...ma alla fine la Musica riemergerà più bella di prima. È un po' come
abituarsi a non usare il loudness...all'inizio è dura ma poi si capisce il
perchè tale pulsante è così inutile e dannoso.
Il CD è invece l'ultima cosa
da toccare. Cominciamo dalle basi: come sono disposti i diffusori? Ed il sub?
Come è arredato l'ambiente? Bastano pochi accorgimenti su questo fronte per fare
una enorme differenza in termini di equilibrio timbrico e spazialità.
Seconda
cosa dovresti riconsiderare la soluzione sub+satelliti JBl, che crea più
problemi di quanti non ne risolva. Intanto la frequenza alla quale è tagliato il
sub è altina, intorno ai 120 Hz, e potrebbe andare a sporcare con la sua
emissione una parte delle frequenze medio-basse. Il carico visto dall'ampli non
è neppure così facile...il che complica ulteriormente le cose.
Quindi, in
ordine operativo: togliere FISICAMENTE l'equalizzatore...non basta bypassarlo,
devi proprio metterlo in un'altra stanza...poi se proprio non riuscirai a
migliorare lo potrai sempre rimettere. Secondo, ottimizzare l'ambiente d'ascolto
(tende, tappeti...) e la posizione di satelliti e sub. Farti prestare un paio di
diffusori tradizionali per vedere cosa si può migliorare con un sistema classico
tipo due vie da pavimento. Poi prendi dei cavi di segnale decenti, magari
autocostruisciteli come da nostri suggerimenti.
Infila un bel po' di piedini
Upim sotto TUTTE le elettroniche (CD, pre, finale) e prova a riascoltare con
attenzione. In tutto questo periodo l'equalizzatore dovrà stare lontano, meglio
se lo metti in casa della suocera :-) o in cantina. Continua ad ascoltare per
mesi e mesi....e vedrai che di quell'infame oggetto non ne avrai più
bisogno.
Con quel coso nell'impianto parlare di upgrade del resto è del tutto
insensato, credimi. Sarebbe un buttare i soldi inutilmente: la qualità
dell'impianto è limitata dall'anello più debole della catena, non dimenticarlo
mai.
Nel frattempo riscrivimi e vedrò di darti qualche altro consiglio strada
facendo.
Credimi, non sei stato l'unico scettico ad abbandonare i controlli
di tono, il loudness e le equalizzazioni...ma TUTTI coloro che l'hanno fatto non
tornerebbero più indietro.
Ciaooo
Lucio Cadeddu
Complimenti davvero per la tua
pagina.
Ho trovato un link su un newsgroup che seguo abitualmente e mi sono
fatto incuriosire. Hai fatto sicuramente un gran bel lavoro, lungo e
dettagliato.
Si vede che hai una bella passione! (Adesso i complimenti sono
finiti: ho pagato il prezzo per avere delle informazioni? :-)
In parte mi
riconosco con diversi punti di quello che hai scritto ne "La religione del
Tempio". Alcuni mesi fa sono entrato in un negozio e ho chiesto al tizio "Ma
davvero si sente la differenza tra un ampli e un altro?
Credevo che la
qualità del suono dipendesse quasi esclusivamente dalle casse".
Questo ha
frenato a stento un risolino e ha cominciato a parlarmi di cavi di potenza, di
segnale ecc., dicendomi che se anche questi fanno la differenza, figuriamoci un
ampli. Tanto per descriverti la mia ignoranza in materia. Però quando ho portato
a casa il nuovo ampli (Yamaha RX-595), la differenza l'ho sentita.
Leggendo
le tue pagine mi è venuta voglia di cambiare, almeno, i cavi di potenza. Ho
ancora il rosso e nero, sicuramente di lunghezza diversa, forse anche di sezione
diversa. Utilizzo un sistema di casse della Cambridge Soundworks Ensemble IV HT,
con un subwoofer e 5 satellitini. Dall'ampli il segnale va al subwoofer e da
questo ai 5 satelliti. Ovviamente uso molto l'impianto per l'home theatre, ma
non disdegno di passare qualche CD. Cosa mi suggerisci di fare?
Come faccio a
cambiare il cavo di alimentazione, nel caso questo sia fissato direttamente
all'interno dell'apparecchio? Non rischio di invalidare la garanzia?
Ha senso
cambiarlo solo all'ampli e al CD o anche VHS e TV e il Decoder satellitare
ottengono benefici?
Grazie per l'attenzione.
Attilio Roncallo - E-mail:
roncatt@village.it
Caro Attilio,
ci vuole molta fantasia a chiamare TNT-Audio
una "pagina"...le pagine sono CENTINAIA!!!!
Vabbè, avrai tempo per scoprirle
piano piano tutte :-)
Bene, per i cavi di potenza ti consiglio di lanciarti
nell'autocostruzione, ad esempio prova inizialmente con il nostro facilissimo TNT Star, non c'è
bisogno di saldare nulla. Se poi ti va qualcosa di meglio puoi continuare con
nostro campione TNT
FFRC.
Il cavo d'alimentazione ti consiglio di lasciarlo così com'è.
Invalidi la garanzia e dubito che riuscirai, ORA, a sentire dei miglioramenti,
anche tenendo conto della qualità globale dell'impianto. Avrai tempo per fare
questi esperimenti più sofisticati più in là nel tempo.
Dopo il cavo di
potenza, anzi contemporaneamente, dovresti pensare ai cavi di segnale, di vitale
importanza. Puoi autocostruirteli o acquistare qualcosa di economico per
cominciare tipo i best-seller Monster Cable Interlink 200 e 300 (li trovi un po'
ovunque), prezzo sotto le 100 mila lire.
Queste due modifiche dovrebbero già
darti dei sostanziali benefici. Prova e facci sapere!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
mi permetto di darti del tu perchè ti leggo
sempre con interesse e poi non è la prima volta che ci sentiamo: ti ho tampinato
in precedenza perchè volevo farmi un impianto HT con velleità sonore da HiFi (mi
pare nel vol 71 della posta).
Sono incupito: ho sentito l'ampi a/v Sony
strda50es che ho atteso per circa 6 MESI, con una coppia di diffusori Kef
reference 103/4, ed un lettore CD Marantz 63KIS: mi sembrava di sentire suonare
il mio PC con le casse "multimediali" acquistate al supermercato...
Durante
l'ascolto ho avuto le seguenti impressioni, nell'ordine:
Penso a questo punto di essere
giunto ad una conclusione: vista la musica prodotta degli ampi a/v allora è
meglio sacrificare un hobby e tenersi almeno una BUONA musica.
Devo dire che
un paio di mesi orsono ho sentito una configurazione che più o meno era fatta
così:
perchè dovevo sentire i diffusori in questione
per il mio impianto A/V ed ho pensato: questa è la musica come la vorrei
sentire, non c'è dubbio (ovviamente in proporzione alle mie tasche!).
Però
poi avevo deciso di darmi all'ht, ma sarebbe stato meglio darsi all'ippica! Devo
dire la verità: adesso mi sento come uno che è stato raggirato dalla logica di
mercato, che quasi quasi riusciva a plagiare la mia volontà e a farmi credere
che i crash-bum-bang-slam dei canali posteriori fossero importanti!
E poi di
musicale non c'è software (il numero di CD interessanti registrati in DTS è
paragonabile al mio numero di scarpe).
Nulla di fenomenale credo, ma sono molto contento:
l'ampli è un ibrido mosfet+valvole e a mio parere ha un gran bel suono, il Cd è
dinamico e dettagliato e le casse sono abbastanza "sincere".
Inoltre il
negoziante, Radio Sata di Bologna, è stato gentilissimo per gli ascolti e mi ha
fatto un prezzo "buono": non penso di fare pubblicità occulta dicendo ciò, ma di
qualificare solo la loro professionalità e disponibilità che va a vantaggio di
noi che dobbiamo fare acquisti, e magari vogliamo sentire tutto di tutto in ogni
permutazione possibile.
Quindi datemi il bentornato fra gli
audiofili!
Solo adesso mi sono accorto che volevo solo MUSICA, e per quanto
riguarda le esplosioni di qualche film americano... beh penso che se ne possa
fare a meno, oh no?
Scusa se la lettera è poco organica, ho fatto un po' di
confusione :)
Ciao,
Un Rinsavito
Raffaele
Gaioni
Carissimo Raffaele,
bentornato nel Club degli amanti della
Musica! Fa piacere accogliere un figliol prodigo!!! :-)
A parte gli scherzi,
rileggendo la tua lettera precedente (è nel Vol. 72) mi rendo conto che altro
non potevo consigliarti, vista la tua ferrea volontà sull'acquistare un sistema
HT. Le Q55, nell'uso che ne volevi fare tu, erano certamente più adatte delle
Q35. Se mi avessi lasciato intravedere la possibilità di un maggiore interesse
per il lato HiFi avrei senz'altro tentato di tutto per "redimerti"...ma sembravi
già deciso. E poichè rispondo abbastanza spesso ciò che la gente non vorrebbe
sentire...ho lasciato perdere.
La Musica può anche essere ascoltata a basso volume,
l'HT decisamente no. E poi quanti di noi guardano così spesso films con colonne
sonore degne di un impianto HT?
Detto questo sembrerebbe che io non possieda
un impianto Home Theater. Sbagliato. Solo che, mi perdonerete l'eccesso di
modestia :-), è un HT intelligente: tutta l'amplificazione e la diffusione è
svolta da componenti HiFi di alta qualità e l'unico componente veramente HT è un
processore puro che decodifica e basta ma non amplifica.
Inutile dire che in
tale impianto quando si ascolta solo Musica il processore HT è rigorosamente
spento.
Pensateci un po': credete che per il prezzo di un decente integratino
HiFi si riesca a costruire un sintoampli con RDS, 5 canali amplificati,
telecomando e 30 ingressi? Non credete che dei risparmi GROSSI siano stati fatti
da qualche parte?
Bisogna rassegnarsi: la qualità COSTA e se davvero volete
un impianto HT degno di questo nome cominciate a preventivare un budget molto
alto, sensato solo se visionate tanti, ma tanti films. Altrimenti lasciate posto
alla Musica!!!
Bentornato Raffaele!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
premetto una miriade di
complimenti per la tua iniziativa di TNT-Audio, fra i migliori siti Internet che
mi sia mai capitato di visitare nel corso degli anni.
Ti seguo ormai da
parecchio tempo, e ho imparato veramente molte cose. Pur amante della musica, le
condizioni un po' precarie di residenza oltre oceano (ogni anno era l'ultimo) mi
hanno frenato nell'acquisto di un dignitoso impianto hi-fi [ma non di molti CD
:) ].
Tornato in Europa (adesso Germania) ho provveduto subito, e poco dopo
l'acquisto del mio impianto (ampli Cyrus SL, CDP Cyrus DAD3Q, casse ALR/Jordan
5M) ho *scoperto* il tuo sito. Si sono aperti nuovi orizzonti. Scettico dapprima
su quelle che ritenevo pignolerie o dettagli per maniaci, ho imparato un po',
solo un po' finora, a usare meglio i miei canali uditivi.
E allora prova e
riprova cavetti di segnale diversi, coinvolgendo mia moglie nel processo
(abbiamo scelto un Sun Audio). Poi è stata la volta del tavolino Flexy,
realizzato da poco, e che ha asciugato non poco il suono rispetto al ballerino
mobile Ikea precedente.
La voce sull'esistenza del tuo sito viene propagata
ad alcuni parenti e amici. Talvolta sospetto che grazie alle mie orecchie un po'
a sventola io riesca a percepire suoni meglio di altri...
Entrambi l'ampli e il CDP in mio possesso sono privi di collegamento a
massa, solo due terminali sono presenti nella vaschetta IEC di alimentazione.
Non capendo perchè, mi sono fatto prestare dei libri di elettrotecnica,
studiando il motivo di collegare a terra gli apparecchi elettronici.
Mi
sembra di capire che di solito ciò venga fatto per motivi di sicurezza. Cosa
vuol dire questo, che il mio ampli non è sicuro contro eventuali corto circuiti
interni? Che folgorazione.
Se il collegamento a massa di un ampli serve a
qualcos'altro, questo qualcos'altro non è essenziale, visto che si può fare
senza. Serve forse a scaricare a terra eventuali disturbi elettromagnetici
captati dai componenti metallici?
Se così fosse, basterebbe collegare la
scatola metallica del mio ampli al filo di massa della presa a muro?
Avrebbe
senso realizzare un cavo come il Merlino o il TTS, collegando la maglia
schermante alla terra della presa, ma senza poter collegare il cavo di massa
all'ampli?
Si evince forse da quanto sopra la mia scarsa capacità
smanettante.
Apprezzo molto il tuo instillare dubbi circa la verità
assoluta propagandata da chi fa la voce più forte degli altri. Faticando a
comprendere come fai a fare tutto quanto (oltre che a lavorare), ti mando
spumosi saluti dalla ridente Baviera. Evviva la
musica.
Teutonicamente,
Fabio Bresolin - E-mail: fbresoli@eso.org
Caro Fabio,
grazie per l'apprezzamento e per la "propaganda".
Mi fa piacere che apprezzzi lo stile molto poco "onniscente" che cerco di dare a
questa modesta pubblicazione, sai credo che sia una specie di "deformazione
professionale": dovendo per professione insegnare concetti ostici ho cercato di
sviluppare una capacità di sintesi e di semplificazione che pare funzionare bene
anche in campo HiFi.
La mia filosofia è semplice: preferisco insegnare l'80%
dei concetti facendone "arrivare" anche solo il 60% piuttosto che tentare di
spiegare tutto lo scibile umano (il 100%) col risultato che solo il 20% delle
persone riesce a seguirti.
In ogni caso, anche quest'ultimo discorso ha un senso qualora
l'impianto elettrico di casa sia provvisto di terra VERA (con paletto etc.)
altrimenti...è tutto praticamente inutile.
Il beneficio di utilizzare un cavo
di alimentazione decente è comunque avvertibile, seppur in misura minore. Per
questo ho proposto il cavo senza terra chiamato Merlino
CD.
Implicitamente ti sto dunque sconsigliando di mettere cavetti volanti
collegati ai cabinets, col rischio di creare dei rumorosi "loop" (anelli) di
massa. Lascia tutto così com'è ed utilizza il Merlino CD.
È tutto, fammi
sapere come procedono gli esperimenti....e buona birra bavarese alla salute di
TNT-Audio!
Lucio Cadeddu
Buongiorno,
Volevo porLe un
quesito: La mia sorgente è la seguente: LINN SONDEK LP 12 con braccio Linn Ittok
LVIII, con testina Dynavector Karat 17D MKII.
Ho il sospetto che il mio
antiskating (AS d'ora in poi) abbia dei problemi perchè utilizzando un disco
liscio, quando abbasso il braccio su di esso, un corretto AS dovrebbe almeno
riuscire a tenere il braccio fermo all'inizio del disco stesso.
Mi spiego, il
peso di lettura della testina è 2gr, se metto l'AS a 2 e faccio la prova col
disco liscio, quando lo stilo tocca il disco, il braccio scorre velocemente
verso la fine di esso, il che significa che c'è una forte trazione verso
l'interno.
Se aumento fino a 3gr l'AS la cosa migliora, anche se il braccio
una volta abbassato sul disco scorre fino alla sua metà e poi si ferma. Il
problema è che mettendo l'AS a 3gr, il braccio prima di scendere tende a
scivolare sul suo lift verso l'esterno del disco.
Ora io dico, non sarebbe
normale che l'AS funzionasse regolarmente a 2gr?
Siccome ultimamente ho avuto
anche un degrado del suono (distorsione sulle alte frequenze), ho esaminato
tutto l'impianto e non ho trovato niente di irregolare, l'unica cosa che non mi
torna è proprio l'antiskating.
Può essersi guastato? Se si, è riparabile ?
LINN è sempre molto particolare e
mi sembra di aver capito che abbia una dima tutta sua. Mi sbaglio?
La
ringrazio per quanto possa fare per chiarirmi le idee.
Distinti
saluti
Alessandro Doria - E-mail: doriawar@tin.it
Caro Alessandro,
la prova col disco liscio non è mai troppo
indicativa ed infatti non gode più dei favori degli appassionati di vinile.
L'antiskating andrebbe regolato ad orecchio...dopo aver osservato da che parte
del disco viene "attratto" il cantilever (lo stilo) metre si sta riproducendo un
LP.
Ci si mette di fronte alla testina mentre legge i solchi e si guarda se
il cantilever tende verso l'esterno (troppo antiskating) o verso l'interno
(troppo poco).
Verificato il tutto ad orecchio, se il problema persiste può
essere che l'antiskating si sia starato. In tal caso basta contattare la Linn
Italia o direttamente la casa madre a Glasgow, in genere sono molto solerti
nelle risposte.
Per quanto riguarda la dima, conosco bene quella Linn
(anch'io ho un giradischi Linn) ma devo confessare che ritengo di gran lunga
superiore quella che offriamo noi per via dei due punti nulli. È vero che Linn è
"particolare" come dici tu ma spesso è più una questione di marketing che altro.
Chiedici pure la dima (busta preaffrancata delle dimensioni indicate) e vedrai
che ti consentirà di allineare perfettamente la tua Dynavector.
Mi sorge un
dubbio: non è che il suono si è deteriorato perchè lo stilo è sporco o usurato?
Lo so, è una domanda stupida ma te la faccio perchè tanti anni fa ci sono
cascato anch'io: lo stilo sembrava pulito...e non lo era :-)
Fammi
sapere!
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali
leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 |