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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. Casse in mansarda
  2. HiFi e Home Theater
  3. Valvole d'estate
  4. Lettore CD nuovo?
  5. Rega Planar 3
  6. Re: equalizzatori...tutta roba inutile :-)
  7. Ancora sui pre passivi
Casse in mansarda
Caro Lucio,
Prima di arrivare al mio problema volevo congratularmi con te per la chiarezza delle tue spiegazioni e per la tua capacità di rendere comprensibile e afferrabile il mondo dell'hi-fi, soprattutto a persone che come me sono alle prime armi.

Dovrei acquistare dei diffusori, il mio budget si aggira sulle 600.000, 700.000, sono in possesso di un amplificatore ROTEL RA971 e di un lettore cd PIONEER PD-206.
I diffusori devono essere posizionati in una stanza di forma rettangolare che misura 5 x 3,50 m., trattasi però di una stanza di mansarda col soffitto che si abbassa su uno dei due lati più corti creando una distanza tra il pavimento e il soffitto di un metro circa (su questo lato vorrei posizionare i diffusori).
La musica che prevalentemente ascolto è il jazz, non disdegno però altri generi musicali.
Mi potrebbe creare problemi la esigua distanza tra il soffitto e il pavimento (li vorrei posizionare le casse)?
Che mi dici del mio amplificatore (per puro caso me lo ritrovo, la potrei definire la fortuna del principiante in quanto avrei voluto acquistare un ONKYO, tuttavia leggendo le tue lettere noto che il ROTEL è tra gli ampli che maggiormente consigli)?

Per i cavi come devo fare, che spesa devo affrontare (anche se sono un principiante posso farmeli da me?)?
Ti prego rispondimi presto perchè brancolo nel buio più totale, ti ringrazio anticipatamente per l'aiuto preziosissimo che vorrai offrirmi.
Massimo Rossi - E-mail: ruges@freemail.it

LC
Caro Massimo,
ti SCONSIGLIO FORTEMENTE la disposizione dei diffusori lungo la parete col soffitto ad 1 metro, i risultati sarebbero semplicemente disastrosi. Tieni conto che il tweeter deve trovarsi ad altezza d'orecchio di ascoltatore seduto (mediamente una distanza da terra compresa tra gli 80 ed i 100 cm). Avere il "soffitto" così vicino creerebbe un gran numero di problemi, a causa delle riflessioni del suono dei diffusori contro di esso.
Il fatto che poi tale altezza vada via via aumentando crea un "effetto tromba" che certo non giova all'equilibrio timbrico dell'insieme.
Quindi, se sei intenzionato a costruirti un impianto HiFi (e con quell'ampli parti senz'altro benissimo) RINUNCIA a questo tipo di disposizione e trovati una parete LIBERA e col soffitto di altezza più "convenzionale".
Fatto questo puoi cominciare a pensare al resto. I cavi, ad esempio, te li puoi senz'altro costruire da te, basta che ti scelga uno dei tanti progettini del nostro
Tempio del Tweaking, ce ne sono facili e complessi....l'imbarazzo della scelta è il vero problema.
La scelta delle casse avverrà in un secondo momento, quando avrai deciso la posizione.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

HiFi e Home Theater
Bentrovati, devo proprio dire così.
Trovati per caso durante le prime navigazioni in Internet (mio figlio lo ha acquistato da poco), e già mi sono fatto una scorpacciata di nozioni.

La stampante sta fumando in quanto voglio leggere tutto quello che avete pubblicato, complimenti!!!!
Ora passo al sodo, questa mia, che è la prima dopo la lettura di alcuni servizi (cavi di alimentazione & C.) ti pone la seguente domanda:
Come faccio per il cavo di alimentazione dei miei due finali SAE che lo hanno inserito direttamente e non si può togliere?
A proposito che fine ha fatto SAE? Ritieni che in fatto di finali la mia sia stata una scelta discreta, sono il 2200 (100+100) e 2400 (200+200) che piloto con un PARASOUND P/SP 1000 e collegati a B&W DM604, fino a qualche settimana fa erano due MAGNEPLANAR TYMPANY T1D a suonare per me, ma questa è un'altra storia che ti spiegherò un'altra volta.
L'impianto è in funzione di una preparazione HT, ma prima voglio informarmi sull'argomento.
Ringraziandovi per esservi fatti trovare vi saluto calorosamente e avanti tutta che siete forti.
Roberto Biolcati - E-mail: max_b@iol.it

LC
Caro Roberto,
i tuoi finali sono certamente di qualità sproporzionata rispetto alle pur oneste B&W DM 604. Quindi tienili ancora per un bel po'. SAE è virtualmente (e concretamente) scomparsa, un po' seguendo il veloce declino di quel tipo di HiFi che ha rappresentato negli anni 70.
Tentò negli anni 80 di riciclarsi e re-inventarsi prodotti un po' più abbordabili per far fronte alla forte concorrenza orientale ma senza grande successo.

Sostituire i cavi di alimentazione si può, ovviamente, basta aprire gli apparecchi e saldare il cavo nudo direttamente al posto di quello originale. Oppure, se preferisci, fori il pannello posteriore ed inserisci una bella presa a vaschetta IEC.
Pe quanto riguarda l'HT, ti invito a rifletterci con calma, e magari dai un'occhiata alla posta delle scorse settimane, dovresti trovare la lettera di un lettore pentito dal suo approccio all'Home Theater :-)
Come dico sempre, l'HT è per chi ha voglia e possibilità di ascoltare a volumi alti, in spazi possibilmente ampi e dove la disposizione di tanti diffusori e cavi non rappresenti un problema.
In ogni caso, puoi cominciare a farti un'idea dando un'occhiata ad una piccola monografia essenziale sull'Home Theater che trovi nella nostra rubrica
Adeste Fideles.
Continua a seguirci e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Valvole d'estate
Ciao Lucio (spero mi permetterai di darti del tu), avrei una piccola domanda da porti.
Posseggo un integrato valvolare, più esattamente un Copland CTA-402. Una cosa che non immaginavo è la quantità di calore che sviluppano le valvole (insomma, una piccola stufa, ma questo già lo saprai).
Volevo cercare qualche sistema per raffreddare il tutto e questo mi ha fatto sorger alcuni dubbi: è meglio soffiare sulle valvole aria fresca o è meglio cercare di estrarre l'aria calda?
Inoltre, che tipo di ventola devo usare (pensavo ad una classica ventola 220V e 12 cm di diametro, ma secondo i miei gusti fà molto rumore. Inoltre, se come predichi tu bisogna cercare di smorzare ed eliminare ogni vibrazione, un possibile getto di aria sulle valvole non può dare luogo a micromovimenti delle valvole stesse con peggioramento del suono?
Tieni presente che non voglio effettuare nessuna modifica sull'apparecchio dato che essendo nuovo si invalderebbe la garanzia. Ciao,
Corrado Kert - E-mail: ckert@hotmail.com

LC
Caro Corrado,
il tuo problema è comune a tutti i possessori di elettroniche a valvole o amplificatori in classe A di alta potenza. Temo che l'unica soluzione sensata sia installare un condizionatore d'aria nell'ambiente dove c'è impianto sebbene ciò comporti un po' di rumore (ma si può anche spegnere di tanto in tanto) e causi qualche problema alla rete elettrica, specie se l'impianto HiFi è sulla stessa "linea".
Il ventilatore vicino invece non fa altro che muovere l'aria....e la temperatura non cambia. In più fa rumore (anche più di un condizionatore) e posto vicino alle valvole potrebbe influenzarne il comportamento...in fondo si tratta di un motore elettrico posto a poca distanza dai tubi...che notoriamente sono sensibilissimi e talvolta funzionano da veri e propri microfoni.
Quindi scartata l'idea del ventilatore resta la prima, quella di un bel condizionatore moderno (di quelli "super quiet"...) che riporti temperatura ed umidità nella stanza d'ascolto a valori ideali.
A mio parere questa benefica influenza ripaga ampiamente anche dei piccoli inconvenienti che la sua presenza in sala d'ascolto può causare.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Lettore CD nuovo?
Gent.mo Lucio,
Le scrivi di nuovo dopo un po' di silenzio. Nel frattempo ho continuato a seguire la Sua rivista.
Prima di chiedere preciso il mio impianto: ampli Musical Fidelity A200, Casse Castle Severn, Cavi Van Del Hul, ambiente 24 mq (8x3), rettangolare lungo e stretto, piuttosto basso di soffitto. Mura antiche e massicce... Manca solo il Lettore CD. C'è, c'è, ma è un po' vergognoso. Trattasi di Denon dcd 325, senza uscita digitale.
Domanda, è possible e in qualche modo razionale aggiungere un'uscita digitale e acquistare un'unità di conversione, magari compatibile con HCDC e formato 24/96, oppure è meglio acquistare un nuovo CD integrato.
Oppure, ancora, è consigliabile comprare meccanica e convertitore (p.e. la Rotel).
Dimenticavo, cifra stanziata L.2.000.000/3.000.000.
La ringrazio anticipatamente e Le porgo distinti saluti.
Massimiliano Malè - E-mail: drmale@mailbox.opencom.it

LC
Caro Massimiliano,
estrarre l'uscita digitale dal tuo Denon sarebbe possibile ma servirebbe un tecnico davvero bravo che sappia dove e come mettere le mani. Il lavoro potrebbe essere complicato, quindi costoso e dai risultati incerti.
In un lettore così economico non ne vale assolutamente la pena, dato che tutto il resto è di qualità proporzionata: alimentazione, meccanica, cabinet etc.
La soluzione potrebbe essere un buon lettore integrato o, ancora meglio, una meccanica + un convertitore separato, in modo tale da essere pronto per eventuali upgrade verso i nuovi formati...però è ancora prematuro parlarne, visto che la lotta DVD/SACD sembra ancora lontana dal concludersi.
Io consiglierei pertanto di aspettare ancora un po' e, qualora si dovesse capire che la faccenda va ancora per le lunghe, acquistare un lettore CD integrato e dormire sonni tranquilli.
Nel budget da te stanziato sono vari i lettori CD da prendere in considerazione: mi limiterò a citare alcuni marchi che hanno in catalogo dei prodotti interessanti per quel prezzo: Rotel, Marantz, Teac, Arcam.
Se però vuoi aspettare, nel frattempo, potresti provare a modificare il tuo Denon...con piccoli accorgimenti e senza uso del saldatore si riescono ad ottenere dei risultati abbastanza sorprendenti.
Basta dare un'occhiata alle modifiche proposte per un lettore economico Teac o per un Marantz sul Tempio del Tweaking.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Rega Planar 3
Caro Direttore
sono un giovane appassionato di musica e del modo corretto per riprodurla e vorrei ringraziarti per tutti i "trucchi" che ho imparato leggendo la tua splendida rivista, in particolare per il "blue tac".

Vorrei richiedere la tua consulenza per un paio di questioni riguardanti il mio PLANAR 3

  1. Come devo procedere per sostituire i cavi del mio giradischi ?
  2. Che tipo di cavi dovrei usare ?
  3. Posso usare un "CLAMP" ?
  4. Non riesco a procurarmi una bolla tonda a chi posso rivolgermi?
Ti ringrazio anticipatamente per le informazioni che vorrai darmi. CIAO
Pippo - E-mail: pippo@nxd.it

LC
Caro Pippo,
sostituire il cavo del Planar non è cosa facile e va fatto da manine esperte...a meno che non decida di tagliarlo e terminare lo spezzone uscente dal giradischi con due connettori femmine RCA "volanti" o una termination box (una scatola metallica con due connettori RCA femmine da pannello).
I cavi da usare sono tanti....dipende da quanto vuoi spendere. Altrimenti puoi rivolgerti ai nostri progettini fai-da-te di costo ultracontenuto.
L'uso del clamp può risultare utile perchè sortisce due effetti: spiana il disco e riduce gli errori di "pitch" dovuti al microscivolamento del disco sul piatto mentre gira. Basta che non sia troppo pesante...il Rega potrebbe non gradire.
Infine il problema della "bolla tonda". In realtà non serve, basta una bolla da muratore con due livelli disposti a 90 gradi l'uno dall'altro. Io ne ho comprata una al Brico pagandola 2/3000 lire...
Buoni ascolti!
Lucio Cadeddu

Re: equalizzatori...tutta roba inutile :-)
Buongiorno direttore,
dopo il "sonoro" rimprovero e la canonica settimana eccomi qua, il redento dell'equalizzatore.
In un momento di pazzia ed idiozia (non che mi sia sforzato molto), sabato ho cambiato i satelliti del mio sistema, se non ti ricordi, sub + satelliti Control 5 JBL, con delle Infinity 41 reference MKII, come un idiota non ho controllato prima e mi hanno fregato anche sul prezzo, L. 800.000.
Comunque dopo aver ascoltato molte casse e marche con un amplificatore Technics molto simile al mio anche se non lo stesso modello pre + finale 800, ho deciso che il loro suono mi piaceva.
Adesso dopo varie ore di ascolto a casa sono molto perplesso, gli alti squillanti direi penetranti dei vecchi satelliti con tweeter al titanio, sono assenti, certo è più rilassante si può ascoltare per ore senza affaticamenti, prima devo ammettere dopo un'ora a volume discreto ero costretto a spegnere, ma le chitarre non hanno più quella potenza graffiante e LIVE, spero di riuscire a spiegarmi.
I bassi sono diminuiti di potenza, ma dato che ho seguito i tuoi consigli di allontanare il sub, questo potrebbe essere un miglioramento, dato che prima erano a livello terremoto, adesso non eccedono e sono ben frenati.
La spazialità è aumentata, le casse le ho sistemate su piedistalli robusti con il tweeter all'altezza dell'orecchio.
Ma la cosa che mi lascia molto perplesso, e di cui ti vorrei chiedere consiglio sono i medi, le voci prima forti ben presenti e riconoscibilissime, adesso sembrano velate e più lontane, più smorte, come se Sting Mina e Bruce avessero un abbassamento di voce...a cosa è dovuto?
Devo rimettere l'equalizzatore? (si è una minaccia :-) ). È così che devono essere? Devo cambiare casse, e se si, quali marche e modelli mi garantirebbero un miglioramento nelle voci?
Ricordati che è tutta colpa tua... :-)))
Se non lo puoi fare in pubblico ti prego di indicarmi privatamente dove poter comprare per corrispondenza questo benedetto Marantz CD 63 KIS, qui a Messina mi hanno chiesto £. 1.225.000.
Grazie per la pazienza spero di non essermi meritato un altro rimprovero ;-) A presto
Dott. Giuseppe Candiano - E-mail: giocandi@geocities.com

LC
Caro Giuseppe,
io continuo a non capire. Ti andavano bene gli alti trapananti dei tweeter in titanio delle JBL? Perchè cambiare, allora? Vedi, prima di fare un acquisto, qualunque acquisto, bisogna farsi un serio esame di coscienza e chiedersi Cosa sto cercando?. Se questo punto cruciale non è chiaro è inutile andare avanti...ci si butterà in una corsa al "cambio di componente" con crescente insoddisfazione.
Alla fine non si capisce più nulla e non si è in grado di stabilire se c'è stato un vero miglioramento oppure no, come è puntualmente successo a te.
Questo problema, nel tuo caso, è acuito dall'uso inveterato dell'equalizzatore :-) che ha nascosto il suono del tuo impianto e ti ha permesso di manipolarlo fino a non capire più cosa stavi cercando ed ascoltando.
Ti avevo detto nella precedente risposta che ci voleva tempo per rieducare l'orecchio...poi tu hai deciso e ti sei preso le Infinity Ref 41, pagandole una cifra esagerata...peraltro.
Tuttavia, sembra che la tua decisione sia stata presa dopo numerosi ascolti...ed allora non capisco: non ti sei accorto che il suono era MOLTO diverso dalle tue JBL?
Un'altra domanda: perchè continui ad usare il sub? Se ben ricordo la serie Ref della Infinity non ha certo bisogno di aiuto sui bassi...prova a toglierlo...può darsi che i medi riappaiano come per incanto :-)
Io non so come senti i medi a casa tua e quindi non posso giudicare a distanza (confesso che sarei molto curioso di sentire il tuo impianto però...), l'unica cosa sensata che mi sento di dire (oltre a togliere il sub) è: rilassati, prendi fiato e continua ad ascoltare.
Le tue casse probabilmente non sono manco per metà rodate...potrebbero migliorare anche dopo 200 ore di ascolto. Il tuo orecchio ed il tuo cervello hanno bisogno di tempo...perchè hai sempre così fretta? :-)
Cos'è poi questa storia del Marantz 63 KIS? Lascia perdere, per ora. Hai ancora necessità di imparare a conoscere il tuo impianto...non aggiungere un'altra variabile ad un sistema già di per sè instabile...finiresti per non capire davvero più nulla.
Quindi, in definitiva: togli il sub (o prova, quantomeno), tenta di trovare una sistemazione migliore per i diffusori (i tentativi possono richiedere intere settimane di prove), rilassati ed ascolta. Il tuo portafoglio e le tue orecchie te ne saranno eternamente grati.
Non mancare di farmi sapere!
Lucio Cadeddu

Ancora sui pre passivi
Caro Pozzoli,
sono Gianluca di L'Aquila, le ho scritto qualche giorno fa per un consiglio sull'abbinamento di un pre passivo al mio finale di Nuova Elettronica.
Mi ha risposto che un pre passivo suona "smorto e inerte" rispetto a un pre attivo.
Volevo chiederle un chiarimento. In fondo molti integrati con ingressi solo linea sono, in fondo, dei finali con l'aggiunta di un selettore ingressi e un potenziometro per il volume (di fatto, un pre passivo...).
Anche l'Insulto Integrato, nonchè l'integrato a tubi di un mio amico, in fondo sono fatti così...
Eppure non mi pare che presentano tali inconvenienti.

Non fraintenda, non sto mettendo in dubbio la sua affermazione (non ho fatto prove comparative); in fondo sono giunto all'idea del pre passivo da questa considerazione: a che serve amplificare un segnale già abbondante rispetto alla sensibilità del finale?
Il mio finale monta dei trimmer per attenuare il segnale in ingresso, visto che oltre i 0,8 volt picco-picco va in distorsione.
E poi ho sentito tanti audiofili entusiasti dei CD collegati direttamente ai finali...
La ringrazio anticipatamente e mi scuso per il disturbo.
Buon lavoro!
Gianluca Mattei - E-mail: giankulo@tin.it

LC
Gianluca,
come ti ho già detto nella precedente risposta non ti so dare una spiegazione adeguata.
Ti posso solo raccontare alcune cose.

Il PRESSIVE è nato per esigenze particolari: avevo bisogno di un pre, mi bastava un pre passivo, non avevo voglia di spendere tempo e denaro a farlo e dovevo collaudare alcune tecniche costruttive di cabinet in legno.
Avevo anche l'intenzione di usarlo per testare vari stadi linea, dotati di solito di guadagno, confrontandoli con il collegamento diretto via pre passivo.
Per questo scopo divengono fondamentali i potenziometri sulla seconda uscita: solo con livelli sonori perfettamente equilibrati si può eseguire un confronto vagamente corretto: anche sbilanciamenti minimi possono modificare in maniera abbastanza eclatante le dimensioni e la profondità della scena sonora (ad esempio abbassando il volume la scena sonora si restringe e di solito perde anche profondità, in quanto i dettagli vengono progressivamente coperti dall'inevitabile rumore di fondo).

Durante le prove lo schema utilizzato per i due collegamenti, seguendo passo passo il percorso del segnale, era il seguente:
Collegamento diretto:

Collegamento con stadio linea (si trattava dei SIMPRE, ovviamente)
  • uscita del CD-Player
  • ingresso 1 del Pressive
  • selettore barra di registrazione Pressive
  • potenziometro regolazione uscita tape del pressive
  • uscita tape pressive
  • ingresso stadio linea
  • uscita stadio linea
  • ingresso 2 Pressive
  • selettore ingressi Pressive
  • potenziometro volume Pressive
  • uscita pressive
Il selettore della barra di registrazione resta sempre sull'ingresso 1.
Selezionando l'ingresso 1 o il 2 si confronta il collegamento diretto con il collegamento con stadio linea attivo.

I livelli di uscita risultanti dai due collegamenti venivano regolati strumentalmente con la massima precisione per ottenere lo stesso livello sonoro.
Come si vede il collegamento fra CD e Pressive è comune; anche il collegamento fra Pressive e finale è comune, ed in particolare quindi l'interfacciamento fra Pressive e finale non dovrebbe cambiare per nulla.
Ora, anche al più sprovveduto ascoltatore risultava chiara la differenza di suono fra le due alternative, a nettissimo vantaggio in termini di spazialità e profondità per lo stadio attivo.
Per quanto riguarda l'interfaccia a valle, non ci sono dubbi, è praticamente la stessa.
Per quella a monte, l'impedenza di uscita di uno stadio a tubi è di uno o due ordini di grandezza superiori a quello del Micromega Stage 1 (10 ohm). Dato che si dice sempre che l'impedenza di uscita deve essere la più bassa possibile, sembra che la situazione sia nettamente peggiorativa (però c'è anche chi mette una resistenza da alcune centinaia di ohm in uscita dallo stadio linea per realizzare un certo tipo di adattamento di impedenza...).
Fra l'altro nel caso attivo ci sono, rispetto al caso diretto, in più sul percorso del segnale:

  • due cavi di interconnessione e relative connessioni
  • un selettore di ingresso
  • un potenziometro
  • una valvola
  • un condensatore di accoppiamento (diciamo carta ed olio, se vogliamo essere buoni) che sono notoriamente tutto fattori di degrado del segnale, e ciononostante questa alternativa è sonicamente migliore dell'altra.
Ovviamente i cavi erano assolutamente dello stesso tipo.

Spiegazioni? Come ho già detto non ne ho. L'unica cosa che mi viene in mente per quanto riguarda l'impedenza di ingresso è che può darsi che una impedenza di uscita più elevata realizzi un adattamento di impedenza migliore di una più bassa, e quindi il segnale si deteriori meno nel caso dello stadio Linea. Ma mi sembra sinceramente alquanto stiracchiata.
Nota bene: prima di queste prove opponevo anch'io la stessa obiezione che fai tu, cioè che non è possibile che un filo senza guadagno suoni meglio di un oggetto con lo stesso guadagno che contenga stadi attivi, che per forza di cose dovrebbero in qualche modo deteriorare la qualità del suono. Invece la cosa è assolutamente vera.

Comunque non è detto che le esperienze di cui sopra siano generalizzabili: il fenomeno poteva anche essere contingente e specifico, non posso essere assolutamente certo del contrario.
Un problema ben noto dei pre passivi, e quelli che hanno il potenziometro all'uscita, come l'MW Pre o il Toccata di Thorsten, comunque, è che l'elevata impedenza di uscita combinata con la non nulla capacità parassita dei cavi di collegamento porta al taglio delle alte frequenze, con roll off che parte ben prima dei 20 KHz.
Per questo motivo, ad esempio sto meditando di modificare le caratteristiche dell'uscita dell'MW pre 01.
Nel caso degli integrati la cosa è un po' diversa: le capacità parassite del collegamento fra stadio di ingresso e stadio finale sono irrisorie, quindi gli effetti negativi di cui sopra normalmente non si verificano.

Mi rassicura molto il fatto che anche Thorsten abbia messo il potenziometro all'uscita: mi fido molto più delle sue orecchie che delle mie. Lui ha usato un condensatore a film molto più grosso di quanto sia applicabile nel caso di carta ed olio, e questo è il motivo della notevole differenza di valori dei potenziometri.
Ora sto pensando di aumentare anch'io di parecchio il valore (e di altrettanto costo...sob... di fatto coi carta e olio è necessario procedere a... rate...:-().

Un altro punto che si potrebbe assumere come conferma della cosa è.... l'esistenza stessa dei pre attivi, in un mondo in cui l'uscita delle sorgenti più diffuse è superiore alla sensibilità di ingresso dei finali. Ma non è detto che non sia un bisogno indotto dai condizionamenti del mercato, per cui anche questo vale quello che vale.

Insomma, l'unico modo per convincersi è provare con le proprie orecchie: fatti un PRESSIVE (poche decine di migliaia di lire) e poi aggiungici uno stadio a tubi supersemplificato tipo SIMPRE (altre 100-150mila lire): poi fammi sapere che ne pensi.

Cosa è allora che viene aggiunto al suono da uno stadio attivo? Non lo so. Forse distorsione? Forse. Ma se suona così piacevolmente, allora ben venga!!!
Ciao
Giorgio Pozzoli

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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© Copyright 1999 Lucio Cadeddu

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