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Lettere alla Redazione

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  1. Una critica ed un consiglio
  2. Il prezzo dei CD
  3. Replica da Francesco Piccione
Una critica ed un consiglio
Buongiorno,
mi chiamo Marco e scrivo da Brescia. Ho scoperto solo da qualche mese il vostro sito e l'ho subito aggiunto ai miei preferiti, non mi dilungo sui complimenti... è veramente straordinario leggere -gratis!- una quantità di informazioni di così alta qualità, in un solo sito!

Una critica, se mi è concessa, sulla presa di posizione nei confronti degli apparecchi di registrazione: non servono solo a copiare qualcosa di già esistente, servono anche a creare! Suono in una complesso musicale, e senza il mio cd-recorder (non faccio nomi) non avrei nemmeno pensato di realizzare -addirittura ;) - un CD! Ho provato di tutto con nastri ecc.. ma non c'è paragone, e comunque il mio recorder è pur sempre un lettore, dici che questi apparati non meritano una prova?

Cambio argomento. Come tutti ho anche io il mio atteso buon consiglio: vorrei comporre un sistema home-theater e pensavo di partire dall'amplificatore e una coppia di casse:

Qualche idea? Considerando che devo sonorizzare una stanza di 5x4 m pensavo a qualcosa di "mini" (anche da costruire) che si adattasse bene al sub, ma per ora è come comprare a scatola chiusa.
Grazie per l'attenzione
Marco Capra - E-mail: m.capra@tin.it

LC
Caro Marco,
sono perfettamente d'accordo con te quando dici che i sistmi di registrazione servono anche a chi FA Musica. Tuttavia TNT-Audio è una rivista dedicata all'HiFi e non al settore Professionale quindi per noi l'uso dei sistemi di registrazione è limitato alla copia di materiale esistente.
Non scordiamoci mai che l'Alta Fedeltà presuppone SEMPRE una ri-produzione di qualcosa di già esistente...non la creazione di nuovo materiale. A questo aspetto dovrebbero dedicarsi le riviste di strumenti musicali o Pro. Quindi, nessun settarismo, è solo che ad ognuno spetta il suo campo di competenza :-)
Per il tuo sistema HT, visto che sei pronto a metter mano a colla e seghetto, non posso che consigliarti le nostre
TNT Lilliput, da usare come torri per il fronte anteriore in unione al sub Trentino e come satelliti posteriori.
Costano poco, sono facile da costruire e...suonano bene!!!
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Il prezzo dei CD
Caro Direttore
Dopo una rilettura a distanza di diversi mesi dei tuoi editoriali sul caro-cd devo dire che sento risvegliato in me un senso di nervoso, disagio e amarezza che ebbi la prima volta che li lessi, solo che ora le cose si sono amplificate a seguito di un diverso modo di vedere le cose.
Devo anzitutto dire che condivido grande parte di quello che esprimi nei diversi articoli anche se per alcuni lati sono molto contrario...procediamo con ordine.

Ripercorro i tuoi editoriali in ordine cronologico dicendoti quello che penso sullo stato attuale delle cose:
è ovvio come dici tu che 40 mila per un cd sono un offesa all'intelligenza umana specie oggi che ad un semplice utente un cd vergine costa anche 1500 lire, immaginiamoci quanto costa alla casa discografica; io non posso spendere 3/4 della mia giornata di lavoro per un cd che bene o male ascolterò per qualche mese (quando va bene), qui entra in gioco anche quella che è diventata la musica di oggi (spero di non finire clamorosamente off-topic): non posso permettermi di sperimentare come facevo un tempo, se non conosco un artista non posso più dire "provo a comprare un suo cd e vedo se mi piace" come facevo 5 o 6 anni fa, oggi mi vedo costretto ad acquistare solo cd di cui ho la certezza che ascolterò per anni, ed essendo appassionato di jazz e fusion, non ho che l'imbarazzo della scelta.
Sono ben felice di compare un cd di Petrucciani o di Fresu (scusate il campanilismo) perchè so che sono delle incisioni praticamente perfette dal punto di vista audio (Metamorfosi di Fresu ascoltato con una coppia di B&W 601 evidenzia come ci sia in giro tanta altra gente che sforna delle emerite....!!!) che musicale.
So che se comprerò un cd di Enrico Rava o Roberto Gatto non me ne pentirò mai perchè lo ascolterò per tutta la vita.
La sperimentazione con questi prezzi non mi è più permessa, il mio primo grande amore è stato Mike Oldfield che ho conosciuto per sbaglio (cioè giusto incuriosito dal catalogo Nannucci) e se sono in possesso della sua discografia è solo perchè sono stato in grado di acquistare i cd ad un prezzo ragionevole.
Adoro Alan Parson, i Dire Staits, i Floyd degli anni 70, Jean Michel Jarre e so che non smetterò mai di ascoltare i loro dischi... so però che non posso più permettermi di azzardare un acquisto perchè se sbaglio comprando un cd da 15 mila ok....ma se sbaglio con uno da 40 allora sono dolori.
E per tutti quelli che mi piacciono solo di passaggio?? Non posso comprarmi un cd che so già che ascolterò per un mese o due... e allora diamoci alla pirateria... pazienza, mi spiace sembrare contraddittorio o altro, però è così...
Preferisco noleggiare il cd [ma non era illegale? eppure continuano, come vedi fatta la legge trovato l'inganno], masterizzarlo dal classico amico/vicino di casa, lo ascolto per un po' e 9 dischi su 10 finiscono in dimenticatoio, quel cd che magari mi appassiona particolarmente lo schiaffo in macchina e per casa mi compro l'originale... ho fatto così ad esempio per molti dischi dei Depeche Mode, i Massive Attack, Tricky... ma molti altri come dischi di hip-hop o drum & bass spentosi il fuoco di paglia iniziale sono finiti ad impolverarsi assieme agli altri...e chissà se mai li riprenderò... credi che possa farmi una cultura musicale degna di nota se dovessi limitarmi ai dischi che compro?
Quando avevo 16 anni e ancora ero a scuola compravo molti più dischi originali con la mia paghetta settimanale di quanti ne compri adesso a 23 anni con uno stipendio di lavoratore a tempo pieno... eppure la passione non mi è mai passata...
A casa mi ritrovo un centinaio di cd originali, di cui il buon 70% sono stati acquistati tra i 17 e 18 anni, pensa che nel 1998 ho comprato 4 compact e nel 99 solo 2 (a prezzo speciale tra l'altro...)
Dici di bruciare le cassette? Ma dico sei matto?? ehehe :) Sai quanti bei ricordi ho ogni volta che rimetto un nastro di dieci anni fa con il suo bel fruscio? :)
Ammetto che delle centinaia di cassette che mi sono catalogato meno del 10% sono originali (lo so, così facendo ho contribuito a dare la mia picconata all'aumento della pirateria) ma renditi conto che oggi come allora un ragazzo di 13/16 anni che non può permettersi un cd o un nastro originale spesso ripiega sullo zio più grande che comprava gli LP (oggi CD) e li riversava su nastro, dal quale poi si ricavava la copia con le mitiche doppie piastre (con grande gioia dell'orecchio).

Hai detto una frase che mi ha colpito: "Comprare i CD è il minimo che possiamo fare per rendere alla Musica ed ai musicisti piena giustizia. Contemporaneamente facciamo un investimento per sempre."
Condivido solo la seconda parte della frase perchè se oggi dovessimo valutare OBIETTIVAMENTE la qualità dei cd che possiamo trovare ad esempio nella classifica di TV Sorrisi e C. vedremmo quanto penosa sia artisticamente parlando... e sono tutti cd a prezzi assurdi (la metà dei quali aggravati dal TICKET TV, io metterei al rogo la persona che lo ha ideato). Dovrei forse rinunciare alla mia cultura musicale, evitare di conoscere nuovi artisti perchè non posso permettermi i cd?
Oppure devo buttare una giornata di lavoro per un artista che ritenevo valido e invece si è rivelato pessimo?... dimmi tu...
Io mi rifiuto, continuerò a valutare prima di acquistare tramite delle copie, se le copie valgono allora E SOLO ALLORA compro il cd, prima di tutto per rispetto dell'artista, poi perchè come insegni tu l'originale si sente meglio!
Ultimo e non meno importante l'aspetto feticistico della cosa, cioè AVERE QUEL CD.. :)

Caro Lucio purtroppo il bel tempo in cui al sabato si passava in discoteca a vedere i nuovi arrivi per decidere cosa ci fosse da comprare è passato, e di questo passo non tornerà più... quel sabato settimanale si è trasformato in mensile e da mensile a semestrale.
I bei tempi in cui dicevo "è uscito l'ultimo di Mike Oldfield, corro a comprarlo" ormai sono dei bei ricordi, oggi se va bene dico "è uscito l'ultimo di Mike Oldfield, prima vedo se lo noleggiano poi, dopo averlo ascoltato molto attentamente su nastro prontamente registrato, decido se comprarlo".
Credi veramente che se comprassimo più cd il prezzo calerebbe? Io credo che saranno capaci di fare come fanno per la benzina, aumenti, aumenti, aumenti. pazienza.. viva l'evoluzione, viva il masterizzatore :(
A Presto
Massimo - E-mail: sanremo@libero.it

LC
Caro Massimo,
è inutile arrabbiarsi tanto. Ci sono delle leggi e bisogna rispettarle. Se non le si rispetta si è dei fuorilegge. Almeno di questo bisogna esserne consci.
Fortunatamente oggi esistono altri modi, perfettamente legali ed economici, per "conoscere" un disco prima di acquistarlo: molti artisti pubblicano sul loro sito delle tranches o anche brani interi codificati in MP3 (o wav) così da invogliare all'acquisto del titolo originale. Mi sembra una pratica molto utile per il "consumatore" che spende zero o quasi ed ha la possibilità legale di ascoltare tutta la Musica che vuole prima di decidere per l'acquisto.
Poi esistono ancora i tre vecchi metodi che funzionano benissimo: i dischi degli amici, le TV musicali (MTV etc) e la radio. Io ho scoperto gran parte della Musica che ascolto proprio in questo modo. Io stesso scambio i dischi coi miei studenti, così gli faccio conoscere qualcosa di nuovo o viceversa.
Piaciuto il disco, anzichè masterizzarlo, lo si compra. Magari per corrispondenza, dove quando va male si pagano le nuove uscite a 33 mila...oppure si aspetta che venga fatta qualche offerta a 25. E c'è sempre la vendita on-line dagli Stati Uniti, comunque.
Non dimentichiamoci poi che, sempre per corrispondenza, si comprano centinaia di dischi Nice Price a 18 mila lire...il mio problema è che li ho già comprati tutti :-)

Poi la radio: le Reti nazionali, a tarda sera, trasmettono tanta Musica "nuova" ed è facilissimo decidere un acquisto...e parlo di rock alternativo, di jazz ma anche di classica, contemporanea etc.
Quindi, come vedi, i modi alternativi per conoscere la Musica in modo "preventivo" ci sono e sono tutti a costo zero. Quindi, se vogliamo scuse per continuare ad usare quell'orrore di masterizzatore...cerchiamone altre ;-)
Quanto alle cassette poi, se tu riesci a sopravvivere con la bassissima qualità audio che esce dai nastri...beato te! Io non ci sono mai riuscito, neppure da piccolo :-)
Sai che diceva il grande Totò? Un dito, ma che sia vino!!! (lamentandosi con la moglie che lo allungava con l'acqua).
Buoni ascolti!
Lucio Cadeddu

Replica da Francesco Piccione
Egr. Dott. Prof. Cadeddu,
io sono sempre stato gentile nei Suoi confronti, pur esprimendo mie opinioni ed anche apprezzamenti nei confronti della Sua rivista. Lo dimostra il fatto che nel mio sito a tutt'oggi esiste un richiamo alla sua rivista che potrà trovare a questo indirizzo:
http://space.tin.it/musica/jcpic/Links/Serie/page4.html

La stessa cosa non posso dire di Lei nei miei confronti, che oltre ad avermi dato all'inizio del 1999 dell'illustre sconosciuto, e ben altro, adesso mi accusa, calunniandomi, di avere copiato tutto da tutti compreso la Sua rivista.
L'oggetto del contendere risiede in un mio articolo pubblicato su CHF, che grande successo, e soddisfazione per il sottoscritto, ha riscosso in brevissimo periodo, ed una sua risposta data ad un lettore di TNT.
In tale lettera Lei afferma anzitutto che io l'avrei a morte con Lei perchè si è rifiutato d'intervistarmi. Voglio sottolineare che la mia richiesta d'essere intervistato per narrare del mio articolo pubblicato su CHF n. 36, che sottintendeva anche in offerta di collaborazione, mi sembrava all'epoca una buona idea per la Sua rivista, per trattare d'argomenti riguardanti la diffusione del suono, sulla base del progetto da me realizzato.
Il fatto che Lei l'abbia bocciata è nel suo diritto. Proprio per questo non ci siamo più sentiti rivolgendo il mio interesse verso altre cose ed altri soggetti. Ecco la ragione della mia scomparsa.

Dichiara altresì che io avrei effettuato copia ed incolla a tutto spiano per costruire l'articolo. Credo che Lei abbia letto distrattamente il mio articolo, che sebbene tratti di cavi, ha impostazione diversa, rispetto a ciò che la Sua rivista ha pubblicato. In ogni caso non una frase troverà uguale a quelle riportate nei suoi articoli.
Il mio scritto è il frutto di attenti studi ed esperimenti, che vertono su leggi della fisica note a tutti gli studiosi. Piuttosto il fatto che qualcosa da me sperimentato coincida con quanto si legga sulla Sua rivista o gruppi di discussione, sono il sintomo della universalità e perciò bontà delle soluzioni od esperimenti.

Altra svista, che conferma l'ipotesi della lettura frettolosa, è data dalla Sua affermazione in cui dichiara che io abbia copiato l'immagine dello schema allegato al suo cavo Star. Premesso che Audioreview, da me citato nella bibliografia, presentò all'epoca diversi cavi, con schema di collegamento uguali o simili al Suo, allegando al contempo il disegno dei collegamenti che Lei, o il suo collaboratore, definisce a stella (ed io ad X). Il mio disegno, ed i lettori di TNT possono testimoniarlo, e vorrei vedere come vorrà giustificare a loro questa Sua svista, è totalmente diverso dal Suo.
Nemmeno con un'operazione di lifting, tramite appositi programmi per ritocchi, è possibile trasformare il Suo disegno nel mio. Come mai? Perchè i cerchi che indicano le polarità nel suo disegno, non combaciano con i miei, nemmeno ruotandolo.
È chiaro che lo schema elettrico è uguale. Allora Audioreview e diversi autori di testi universitari o tecnici dovrebbero essere incazzati neri, visto che l'hanno utilizzato per primi e di questo non v'è traccia nella Sua rivista.
Inoltre la connessione ad X è di proprietà universale, come la forza di gravità.
Se qualche somiglianza si vuole cercare, allora occorre dire che il mio disegno è più simile a quello riportato da Audioreview, se non ricordo male.

Lamenta anche il fatto che io non avrei citato le fonti, ed in particolare la Sua rivista, nella bibliografia. Questo è esatto. Ma mi spieghi perchè io dovrei citare la Sua rivista. A questo punto sono confuso: forse l'articolo l'ha redatto Lei, non io come tutti sanno.
Per la costruzione del mio articolo ho dichiarato che poco si è scritto nelle riviste specializzate e che a livello d'esperienze personali molto si trova su internet. Ecco spiegata la ragione della assenza. La Sua rivista è stata da me consultata a livello diverso, quello delle esperienze umane, non di studi specifici pubblicati su riviste specializzate o su altri testi specializzati.
Perciò la mia visita ad internet è quello della semplice occhiata, non trovando spunti interessanti in ciò che ho visitato, ma solo conferme in pochissimi casi. Proprio per questo avevo rivolto l'invito ad avventurarsi in internet, ai lettori di CHF, memore del fatto che tra costoro molti fossero all'oscuro della situazione. Per facilitare il compito, consiglio loro di entrare attraverso il mio sito Web, dove trovano una sezione dedicata ai link, e tra questi in modo del tutto gratuito esiste un richiamo alla Sua rivista, come a molte altre.
Non poco tempo fa intervenendo ad un gruppo di discussione italiano, it.hobby.hi-fi, avevo sottolineato la genesi della costruzione dell'articolo, citando quel gruppo e TNT-Audio come alcuni dei serbatoi per esperienze personali, ribadendo in questo modo la distinzione tra esperienze personali e pubblicazioni tecniche.
Perciò essendo il mio articolo frutto d'attenti studi, la bibliografia indicata è quella equivalente.
Viceversa il serbatoio internet, nei casi da me visitati tra cui la Sua rivista, è più orientato verso le esperienze personali, che a rigorose ricerche, secondo il mio punto di vista.
A parte questa indiscutibile distinzione, da me teorizzata per la stesura dell'articolo nel suo complesso, dato la natura del nostro rapporto personale, mai e poi mai avrei dato a Lei soddisfazione per la stesura di un mio scritto. E di questo può rimproverarsi solamente Lei. E proprio per questo ho accuratamente evitato che il mio scritto somigliasse in qualche misura agli articoli redatti da Lei o suoi collaboratori.
Solo le leggi della fisica in diversi casi coincidono nel mio e suo scritto. Quelle sono proprietà di tutti.

Non contento d'avermi calunniato abbastanza, asserisce che dato che dovevo riempire l'articolo ho scritto che lo schermo va usato sempre, facendo comprendere al Suo lettore che io sarei una specie d'incapace, e non soddisfatto invita infine il lettore a cercare d'imparare a distinguere la copia dall'originale.
Si sono creati in questo modo i presupposti per una Querela per Diffamazione nei Suoi confronti.
Lei sa meglio di me che io non ho copiato niente dalla sua pubblicazione. Anzi se Lei con la lettura del mio articolo ha trovato punti di contatto con le Sue pubblicazioni (Le chiamo Sue anche se scritte da Thorsten Loech) dovrebbe essere motivo di conferma del buon lavoro Suo e del suo collaboratore.

Secondo la legge esiste sempre il limite alla propria libertà: quello di non ledere i diritti altrui.
Prof. Cadeddu, Lei ha offeso me ed il mio operato con le Sue dichiarazioni. Da adesso i nostri rapporti cambiano drasticamente.
Sono certo che Lei sia incorso in una svista o sia stato spinto da altri motivi, credo non attinenti alla mia persona. Pertanto confido nel fatto che Lei pubblichi le mie precisazioni, accanto alla Sua lettera in risposta al lettore.
In caso contrario sarò costretto ad adire le vie legali per difendere il mio buon nome e la mia ditta.
Viceversa tutto finisce qui.
Francesco Piccione - E-mail: picfra@tin.it

LC
Ricevo e volentieri ripubblico.
Lucio Cadeddu

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© Copyright 1999 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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